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GEOMETRIA E TOPOLOGIA DIFFERENZIALE – A.A.

2021/22

PROVA SCRITTA ANTICIPATA – 15 NOVEMBRE 2021


SOLUZIONI

Esercizio 1. Sia γ ∶ I → R3 una curva di Frenet parametrizzata tramite lunghezza d’arco. Il cerchio osculatore
di γ in γ(s0 ) è il cerchio C di centro P e raggio R contenuto nel piano osculatore della curva γ in γ(s0 ) 1 che
meglio approssima la curva γ intorno a s0 , nel senso che:
● γ(s0 ) ∈ C;
● posto f (s) ∶= ∥γ(s) − P ∥2 − R2 , si ha f ′ (s0 ) = f ′′ (s0 ) = 0.
(1) Esprimere P ed R in termini di γ;
(2) Sia α∶ R → R3 l’elica data da
α(t) = (a cos t, a sin t, bt), t ∈ R,
con a ∈ R>0 e b ∈ R ∖ {0}. Sia β(t), al variare di t ∈ R, il centro del cerchio osculatore di α in α(t).
Dimostrare che β∶ R → R3 è anch’essa un’elica e che scegliendo opportunamente il valore di a in
funzione di b è possibile fare in modo che la traccia di β si ottenga traslando quella di α nella direzione
dell’asse z.
Soluzione: (1) Abbiamo f ′ (s0 ) = 2T (s0 ) ⋅ (γ(s0 ) − P ), quindi per avere f ′ (s0 ) = 0 il vettore γ(s0 ) − P deve
essere ortogonale a T (s0 ) e dunque giacere nel piano generato da N (s0 ) e B(s0 ). Siccome il cerchio C deve
essere contenuto nel piano osculatore, γ(s0 ) − P ∈ Span(N (s0 )), quindi P = γ(s0 ) + zN (s0 ) con ∣z∣ = R.
Infine imponiamo f ′′ (s0 ) = 2κ(s0 )N (s0 ) ⋅ (γ(s0 ) − P ) + 2T (s0 ) ⋅ T (s0 ) = 0, ottenendo
0 = κ(s0 )N (s0 ) ⋅ (γ(s0 ) − P ) + 1 = κ(s0 )N (s0 ) ⋅ (−zN (s0 )) + 1 = 1 − zκ(s0 ),
1 1
Dunque z = κ(s0 ) = R e P = γ(s0 ) + κ(s0 ) N (s0 ).

(2) Una funzione lunghezza d’arco s(t) per α è data da s(t) = t a2 + b2 , quindi
s s s
γ(s) = (a cos ( √ ) , a sin ( √
) , b√ )
a2 + b2 a2 + b2 a2 + b2
è una riparametrizzazione di α per lunghezza d’arco. Abbiamo

T (s) ∶= γ ′ (s) = (− √
a s a s b
sin ( √ ), √ cos ( √ ), √ ).
a2 + b2 a2 + b2 a2 + b2 a2 + b2 a2 + b2
Derivando nuovamente:

T ′ (s) = (−
a s a s
cos ( √ ) , − 2 2 sin ( √ ) , 0) .
a2 +b2
a2 + b2 a +b a2 + b2
Ora ∥T ′ (s)∥ = κ(s) = a
a2 +b2
, quindi
s s
N (s) = (− cos ( √ ) , − sin ( √ ) , 0) .
2
a +b2 a + b2
2

a2 +b2
Di conseguenza il raggio del cerchio osculatore in γ(s) è a e il centro
2 2 2
a +b b s b2 s s
γ(s) + N (s) = (− cos ( √ ) , − sin ( √ ) , b√ )
a a a2 + b2 a a2 + b2 a2 + b2
2 2
Tornando al parametro t otteniamo β(t) = (− ba cos t, − ba sin t, bt) . Questo mostra che β è un’elica. Scegliendo
a = ∣b∣ otteniamo
β(t) = (−a cos t, −a sin t, bt) = α(t + π) − (0, 0, bπ),
quindi la traccia di β è ottenuta traslando verticalmente quella di α. 

1Il piano osculatore di γ in γ(s ) è il piano affine γ(s ) + ⟨T (s ), N (s )⟩ ⊂ R3 .


0 0 0 0
1
2 PROVA SCRITTA ANTICIPATA – 15 NOVEMBRE 2021 SOLUZIONI

Esercizio 2. Sia
Σ = {(x, y, z) ∈ R3 ∣ x2 + 2y 2 + 3z 2 = 6} ⊂ R3 .
(1) Dimostrare che Σ è una superficie regolare;
(2) esibire una parametrizzazione regolare di Σ intorno al punto (1, 1, 1) e calcolare i corrispondenti
coefficienti della prima forma fondamentale in tutti i punti dell’intorno;
(3) calcolare le curvature principali e la curvatura Gaussiana di Σ nel punto (1, 1, 1);
(4) esistono altri punti di Σ in cui è possibile determinare i valori delle curvature principali e della curvatura
Gaussiana senza ulteriori calcoli ? Motivare la risposta.

Soluzione. (1) L’applicazione f ∶ R3 → R data da f (x, y, z) = x2 + 2y 2 + 3z 2 − 6 è liscia, e il suo gradiente


∇f (x, y, z) = (2x, 4y, 6z) si annulla solo nell’origine, che non appartiene a Σ. Quindi Σ = f −1 (0) è una

superficie regolare per quanto visto a lezione. (2) Consideriamo la mappa x(u, v) = ( 6 − 2u2 − 3v 2 , u, v)),
definita su un aperto U ∈ R2 contenente (1, 1). Poiché i vettori
2u 3v
xu (u, v) = (− √ , 1, 0) ,
xv (u, v) = (− √ , 0, 1)
6 − 2u2 − 3v 2 6 − 2u2 − 3v 2
sono linearmente indipendenti per ogni (u, v) ∈ U , x è una parametrizzazione regolare con x(1, 1) = (1, 1, 1)
e x(U ) ⊂ Σ un intorno di (1, 1, 1). Valutando in (1, 1) otteniamo
xu (1, 1) = (−2, 1, 0), xv (1, 1) = (−3, 0, 1)
e quindi la matrice della prima forma fondamentale risulta
E(u, v) F (u, v) 1 6 + 2u2 − 3v 2 6uv
( )= ( 2 ).
F (u, v) G(u, v) 2
6 − 2u − 3v 2 6uv 6 − 2u + 6v 2
(3) Nel punto (1, 1, 1) il versore normale a Σ risulta
xu (1, 1) × xv (1, 1) 1
n(1, 1) = = √ (1, 2, 3).
∥xu (1, 1) × xv (1, 1)∥ 14
Inoltre,
6(2 − v 2 ) 6uv
xuu (u, v) = (− , 0, 0) , xuv (u, v) = (− , 0, 0)
(6 − 2u2 − 3v 2 )3/2 (6 − 2u2 − 3v 2 )3/2
e
6v(3 − u2 )
xvv (u, v) = (− , 0, 0) .
(6 − 2u2 − 3v 2 )3/2
Dunque i coefficienti della seconda forma fondamentale nel punto (1, 1, 1) risultano
√ √
l(1, 1) = n(1, 1) ⋅ xuu (1, 1) = −6/ 14, m(1, 1) = n(1, 1) ⋅ xuv (1, 1) = −6/ 14,

n(1, 1) = n(1, 1) ⋅ xuv (1, 1) = −12/ 14.
6 1 1
La matrice della seconda forma fondamentale nel punto (1, 1, 1) è − √ ( ), quella dell’operatore forma
14 1 2
6 10 −6 1 1 3 4 −2
−√ ( )( )=− √ ( )
14 14 −6 5 1 2 7 14 −1 4
3 √
e quindi le curvature principali in (1, 1, 1) risultano essere − √ (4± 2). La curvatura Gaussiana in (1, 1, 1)
7 14
è il prodotto delle curvature principali, ed è anche data dalla formula
l(1, 1)n(1, 1) − m(1, 1)2 9
K(1, 1) = = .
E(1, 1)G(1, 1) − F (1, 1)2 49
(4) Sı̀: le riflessioni ortogonali di R3 rispetto ai tre piani coordinati si restringono ad isometrie di Σ in sé,
quindi in tutti i punti dell’insieme {(±1, ±1, ±1)} la superficie possiede uguali curvature principali e curvatura
Gaussiana. 

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