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Claudio Amighetti, Daniele Renzi

PROGETTO INNOVAZIONE

G.F.PRESSENDA
VIOLINO, 1830

Edizione giugno 2015


GIOVANNI FRANCESCO PRESSENDA, LIUTERIA PIEMONTESE

di Pressenda crebbe costantemente.


al piemontese Baltazarini, meglio conosciuto in Francia col nome Nel 1929, anno nel quale Calot fa ritorno in Francia, l'allievo ha di gran
Balthazar de Beaujoyeulx (o Beaujoyeu) , l'uso del primo violino a lunga superato il maestro e prosegue da solo nella conduzione della
quattro corde (sec. XVI). Baltazarini fu considerato il miglior violinista del bottega, nella quale si formano Pierre Pacherel, che ne rileva la bottega
e Giuseppe Rocca.
mettendosi in luce come valente musicista e brillante compositore di

Ballet Comique de la Reine, considerato il primo vero balletto Nel suo stile Pressenda Inizialmente utilizza modelli francesi della
della storia. scuola di Mirecourt ma ben presto rivolge l'attenzione alla scuola
cremonese: addolcisce e "italianizza" le forme, utilizza legni pregiati e
sforna un numero incredibile di grandi violinisti e valenti compositori adotta la forma interna, conducendo una personale ricerca che
come Somis, Viotti, Pugnani, Giardini, Polledro, Ghebart, Sivori e
violiniste come le sorelle Teresa e Mari Milanollo.
In questa fioritura musicale nasce e si sviluppa una tradizione liutaria influenza la presenza a Torino del conte Cozio di Salabue, con la sua
che, a partire dal XVII secolo, raggiunge un tale livello di perfezione da collezione di reperti e forme della bottega di Stradivari.
Pressenda adotta quindi la forma "cremonese", con le fasce incastrate
negli zocchetti in corrispondenza delle punte e l'interno in salice e sono
riconoscibili alcune caratteristiche ricorrenti:
Gioffredo Cappa, (Saluzzo 1647 - 1717). Fu allievo dello zio e forse di -
Nicola Amati con il quale potrebbe aver perfezionato il suo stile. Il suo riportato, per una errata interpretazione della funzione di questo
laboratorio si trovava a Saluzzo e fu Maestro di ottima levatura e molte
- le "ff" strette e lunghe, con gambo sottile e occhio, a volte, ovalizzato;
difficilissimo trovarne una con etichetta originale. - il fondo in pezzo unico, persino in alcuni violoncelli;
ff - il capotasto inferiore realizzato in due pezzi, uno dei quali fissato alle
filetti che si dirigono con forza al centro degli angoli che risultano avere fasce e l'altro alla tavola;
-
possibile il posizionamento una volta verniciato lo strumento;
-
(Pressenda), che ricorda le cifre presenti nelle forme stradivariane per
vernice, ricordano moltissimo i modelli di Amati. indicare la forma "G" (grande), "P" (prima), "S" (seconda) ecc.;
Nella bottega di Gioffredo Cappa si formarono professionalmente i suoi - sulla testa la linea di mezzeria si presenta molto marcata, a volte
fratelli, Gioacchino e Giuseppe, ed altri valenti liutai: Nicola Giorgi ,
Spirito Sorsana , Carlo Giuseppe Testore , Enrico e Giuseppe -
Francesco Catenari , Giovanni Francesco Celionato, Domenico - la vernice, spessa e grassa, a olio, applicata in poche mani, colorata e
Bombirio. scura (rosso-marrone-violaceo scuro), a volte senza un adeguato

La tradizione liutaria piemontese si arricchisce di nuovi contributo con


l'arrivo a Torino di Giovanni Battista Guadagnini (Bilegno - Val Tidone, Con la vernice ad olio si verificano talvolta screpolature in alcune aree
1711 - Torino, 1786). Appartenente ad una dinastia di liutai, ne dello strumento (vedi tav.9);
- le etichette recano la scritta " Joannes Franciscus Pressenda q.
Raphael fecit Taurini anno Domini 18... ", con un fiore stilizzato. Si
anno nel quale si trasferisce a Parma alla corte del Duca Filippo di distinguono due tipologie di etichetta: la prima, dal 1821 al 1829, in
Borbone, ed infine a Torino, dove risiede fino alla morte nel 1772. Nel carta bianca, con la "F" e la "T" allineate; la seconda, dopo il 1929, con
periodo torinese Guadagnini produce le sue opere migliori, certamente
stimolato dal contratto stipulato con il Conte Cozio di Salabue che dal meglio definito (vedi tav.9).

Le quotazioni di Pressenda raggiungono i 400.000 euro per i violini,


strumenti prodotti: circa 60 violini, 4 viole e 3 violoncelli. A Torino
utilizzabili dai musicisti. I violoncelli, di lunghezza 760-765 cm, sono

in legno di giuggiolo, con decorazioni in madreperla.

Pacharel e Rocca e dopo il 1850 l'intervento del maestro si limita alla


da un lato per sottolineare il suo rispetto nei confronti del grande liutaio, sola vernice, ed in particolare gli strumenti su modello Guarneri, che
dall'altro per ragioni meramente commerciali. Pressenda non ha mai utilizzato.
Nel periodo successivo il Piemonte, con le conquiste napoleoniche,

partire dal Cinquecento fu la liuteria italiana, con gli strumenti di Antonio Francesco Pressenda del 1830, originale in tutte le parti (cassa
armonica, catena, manico e tastiera) e mai aperto, in ottime condizioni
liutai francesi a dominare la scena piemontese. di conservazione, come si evince dagli esami alla luce di Wood e ai

In questo contesto si colloca l'opera di Giovanni Francesco utilizza all'interno di un'orchestra)


Pressenda (Lequio Berria, 6 gennaio 1777 - Torino, 12 dicembre 1854)
esponente di spicco della nuova scuola torinese del XIX secolo. TAV.1) SCHEDA DELLE MISURE 1
Nato in una modesta cascina nella frazione denominata Bordia da
genitori agricoltori, era stato tradizionalmente considerato il figlio di un TAV.2) SCHEDA DELLE MISURE 2
TAV.3) TAVOLA (fotografia) - scala 1:1
avesse fatto il suo apprendistato a Cremona, come da lui sostenuto, ma
TAV.4) TAVOLA (traccia) - scala 1:1
recenti ricerche dimostrano che, nonostante la buona educazione
TAV.5) FONDO (fotografia) - scala 1:1
TAV.6) FONDO (traccia e bombature) - scala 1:1

bottega di Lete-Pillement, prestigioso liutaio proveniente da Mirecourt TAV.7) TESTA (fotografia e traccia) - scala 1:1
TAV.8) EFFE - C (fotografia e traccia) - scala 1:1

della bottega fino al 1821, assumento Joseph Calot, che traferisce a TAV.9) DETTAGLI
Pressenda le conoscenze derivate dalla tecnologia liutaria francese. TAV.10) LAMPADA DI WOOD
Nel 1821 Pressenda, insieme a Calot e Noiriel aprono una propria
TAV.11) RADIOGRAFIA
bottega e da questa escono i primi strumenti con etichetta Pressenda.
Da allora, grazie anche al supporto dei principali violinisti di
Fotografie: Claudio Amighetti, Alberto Pasolini
Giovanni Francesco Pressenda
Violino, 1830
Tav.1 | SCHEDA DELLE MISURE (1)

49.4 48.9 STRUMENTO


28.7 28.8 - tipo: violino; autore: Giovanni Francesco Pressenda
22.3 22.4 - luogo, annodi costruzione: Torino, 1830
15.8 15.5 - : Collezione privata
- luogo di conservazione: Collezione privata
10.6 41.4 10.4
7.9 23.9 10.6 8.8 RILIEVO
- effettuato da: M. Barucco, A. Beduschi, P. Berger,
Cheng Chia Lin, B. Delorme, A. Pagnoni, M. Talebi
- luogo, data: Cremona, 24/3/2015
37.3

37.5
20.0

19.6
8.1

8.9
- strumenti utilizzati: metro flessibile (0.5 mm), calibro
12.4

12.4
26.2

25.7
18.6 20.8 17.3
(0.01 mm), spessimetro digitale a calamita (0.01 mm)

27.5 MATERIALI
108.3

tavola: abete; fondo: acero; fasce: acero; manico:


acero; tastiera: ebano; cordiera: ebano; piroli:
5.4 palissandro; filetti: acero / ebano

23.7 26.0 25.9 23.6 MISURE / MEASUREMENTS FONDO TAVOLA


/ BACK / BELLY
lunghezza / lenght 355.5 353.8
larghezza superiore / upper bouts 164.7 164.5
larghezza al centro / middle bouts 107.0 107.2
larghezza inferiore / lower bouts 204.6 206.0

SPESSORE DEL BORDO / EDGE THICKNESS


punte / corners 4.3
centro / middle 4.2
larghezza superiore / upper bouts 3.7
larghezza inferiore / lower bouts 3.9
6. 4
1 6. SPORGENZA FASCE-BORDO FONDO TAVOLA
/ OVERHANG / BACK / BELLY
33.5 6.0 39.9 5.6 32.2 in corrispondenza delle CC / in C's 2.2 2.4
attacco superiore / top bout 2.4 2.1
larghezza inferiore / attacco inferiore 2.4 2.2

FASCE / RIBS ALTI BASSI


/TREBLE /BASS
attacco del manico / neck root 29.7 29.9
73.2

71.4

6.0 73.2 6.1


punte superiori / upper corner 30.7 29.9
73.3
73.3

punte inferiori / lower corner 30.7 30.3


bottone / end pin 30.7 30.9
10

.5
10
.4

FILETTO / PURFLING
24.8 8.5 107.9 9.2 25.0 distanza dal bordo / distance from edge 4.2
larghezza totale / total width 1.3
larghezza parte chiara / width of white 0.6
7.

0
7.
4

21.4
11.7

29.9 29.7
4.0 4.3 4.2 3.8
3.0 4.3 3.5 2.8 3.4

3.3 3.0 3.0 3.2 3.2 2.5 1.9 2.1 2.7


1.4 1.3

29.9 29.8
164.7 3.7 3.7 164.5 3.6 3.8
3.1 3.2 3.3 3.4 3.1 2.8 1.9 2.3 3.1
195.0

3.2 3.4 3.7 3.3 3.1 29.9 3.0 2.4 2.4 3.4 30.7
4.4 4.3 4.3 4.1
7.4

7.0

1.5 1.3
3.4 3.4 4.0 4.2 3.9 107.0 2.8 2.9 3.1 2.9 3.1 107.2
77.5
76.3

29.7 29.8
355.5

353.8

4.0 4.4 4.5 4.0

3.5 4.7 4.3 4.3 3.6 2.8 3.0 2.9 2.3


6.5
7.2

30.3 30.7
4.2 4.3 4.7 4.6
3.2 3.1 3.5 2.7

3.0 3.9 4.5 4.6 4.2 3.5 3.2 3.1 2.4 2.6 2.7 2.9 2.4 2.7

30.3 30.1
2.9 3.2 3.1 3.1 3.1 2.9 3.0 204.6 3.9 4.0 3.0 2.4 2.4 2.2 2.4 2.4 2.9 206.0 3.8 3.9

1.1 1.4
3.1 3.0 3.0 2.8 2.9 2.9 2.9 2.9 2.5 2.7 2.3 2.5 2.6 3.1

3.1

30.9 30.7
3.4 3.7 3.8 3.6
Giovanni Francesco Pressenda
Violino, 1830
Tav.2 | SCHEDA DELLE MISURE (2)

23.2

130

255

4.0
7.0 (bassi) 7.5 (alti)

329

41.6

30.5
Giovanni Francesco Pressenda
Violino, 1830
Tav.3 | TAVOLA | scala 1:1
Giovanni Francesco Pressenda
Violino, 1830
Tav.4 | TAVOLA (traccia) | scala 1:1
Giovanni Francesco Pressenda
Violino, 1830
Tav.5 | FONDO | scala 1:1
Giovanni Francesco Pressenda
Violino, 1830
Tav.6 | FONDO (traccia) | scala 1:1
Giovanni Francesco Pressenda
Violino, 1830
Tav.7 | TESTA | scala 1:1
Giovanni Francesco Pressenda
Violino, 1830
Tav.8 | EFFE - C | scala 1:1
Giovanni Francesco Pressenda
Violino, 1830
Tav.9 | DETTAGLI
Giovanni Francesco Pressenda
Violino, 1830
Tav.10 | LAMPADA DI WOOD
Giovanni Francesco Pressenda
Violino, 1830
Tav.11 | RAGGI X
Scuola Internazionale di Liuteria
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tel. +39.0372.38689 | fax +39.0372.800233
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