TRADING
CON IL
ROSS HOOK
E D I Z I O N I TRADING EDUCATORS
TRADING CON IL ROSS HOOK
ISBN 978-88-94882-07-0
AVVERTENZA IMPORTANTE
Chiunque si mette a scrivere ciò che sa ha sempre dei debiti nei confronti di
tutte le persone da cui ha imparato.
Ho molti allievi, persone che hanno letto i miei libri, e persone che hanno
partecipato ai miei corsi sul trading. Alcuni di loro, in modo consapevole
oppure no, sono stati come insegnanti per me. Anche se ritengo di aver
imparato qualcosa quasi da ogni allievo che ho incontrato, alcuni incontri
sono stati particolarmente preziosi e hanno esercitato un influsso significativo
sulla mia vita.
Voglio ricordare alcune di queste persone, nell’ordine in cui le ho incontrate
per la prima volta:
Colonnello Sandy Stith Dr. W. Edward Dalton Dr. Bruce Roman
Mr. Richard Redmont
Dr. Stephen Slaughterbeck Mr. Kevin D. Armstrong
Sono tutti trader molto preparati e appassionati. Devo a ciascuno di loro più
di quanto possano immaginare.
Se hai già fatto trading, sarai in grado di apprezzare questo libro veramente
importante, Trading con il Ross Hook. Il motivo è che hai già fatto
l’esperienza degli abissi di frustrazione, sia emozionale che finanziaria, che
accompagnano la ricerca di un sentiero pratico e percorribile verso i tuoi
profitti nel trading.
Utilizzando la sua scoperta del “Ross Hook” come nucleo per il suo
approccio al trading, Joe Ross va oltre le sue ammirevoli capacità di lettura
dei grafici per includere il cruciale argomento del money management,
condizione indispensabile in ogni attività imprenditoriale di successo.
L’autore è riuscito a rendere concreti e applicabili in pratica alcuni degli
assiomi del trading, che vengono ripetuti frequentemente ma non sono mai
stati definiti in modo operativo. Tra questi anche “tagliare le perdite e lasciar
correre i profitti” e “fare trading con il trend”.
Ciò che trovi in questo libro, caro lettore, è un approccio completamente
integrato per fare trading nei mercati. Non solo alcuni frammenti del puzzle,
bensì la visione di insieme. Questo ti permette, per la prima volta, di essere
l’artista invece del quadro.
Credo fermamente che Trading con il Ross Hook sia il miglior libro mai
scritto sull’argomento del trading profittevole. Non esiste libro migliore per
una persona che veramente aspiri a compiere la metamorfosi da partecipante
al trading a vincente nel trading.
Cacciatore di tesori, hai trovato la tua mappa. Ma ti resta da completare il
viaggio. Leggi il libro, comprendilo e mettilo in pratica. Trasforma in realtà i
tuoi vecchi sogni di trading. E il tuo trading non sarà mai più come era
prima.
Dr. Bruce W. Roman
Introduzione
Certamente troverai dei concetti di valore da integrare nel tuo stile di trading
personale.
Attenzione
Vi sono parti di questo libro che sono difficili da comprendere a una prima
lettura. Questo libro deve essere studiato accuratamente. Lo sviluppo dei
concetti di come identificare un trend e come identificare una congestione mi
ha richiesto molti anni di lavoro. La maggior parte dei lettori non sarà in
grado di afferrare questi concetti con una semplice lettura del testo.
Se non sei disposto a impegnarti in uno studio diligente di questo libro, se
semplicemente lo leggi stai sprecando il tuo tempo. Al contrario, se sei
disposto a studiare accuratamente ciò che presento qui, sarai
abbondantemente ricompensato.
Il percorso
Se segui il percorso che descrivo in questo libro, avrai in mano un modo per
accumulare ricchezza facendo trading nei mercati. Dovrai lavorare
duramente, ma i tuoi sforzi maggiori non saranno come molti si aspettano.
Se desideri essere onesto con te stesso, se ti rendi conto che non puoi
controllare i mercati e che quando fai trading puoi solo controllare te stesso,
le tecniche che ti mostro funzioneranno anche per te.
Se vuoi che il tuo trading inizi ad accumulare successi in modo continuo e
sempre crescente, ma non vuoi rischiare montagne di denaro nell’incertezza
dei mercati, forse hai finalmente trovato il libro che cercavi.
Se non vuoi guardarti con dolore nello specchio, o ammettere con vergogna
di fronte al tuo partner “anche oggi ho perso”, le tecniche di trading del Ross
hook possono essere la risposta ai tuoi desideri.
E se aspiri ai guadagni che si possono trovare nei mercati, e tuttavia vuoi
sentirti relativamente sicuro sulla crescita del tuo conto, questo approccio
cambierà la tua vita come trader. Il mio approccio ha già aiutato molti dei
miei studenti ad avere maggiore successo. Ciò che ti mostrerò è un modo
migliore, più sicuro, più rilassato per fare trading e guadagnare nei mercati.
Questo libro quindi è la storia della mia scoperta del Ross hook e mostra
come quasi chiunque altro possa ottenere ottimi risultati nel trading, se lo usa
correttamente. Questo libro ti dirà come puoi applicare il meraviglioso
concetto del Ross hook al tuo trading. Ciò porterà un netto miglioramento nel
tuo successo come trader.
DEFINIAMO IL CAMPO
In vari punti di questo libro faccio riferimento agli operatori “interni” dei
mercati. Con questa espressione intendo i trader che non fanno parte del
normale “pubblico”, ma sono operatori all’interno delle borse o grandi
aziende di trading. Faccio riferimento al normale “pubblico”, come siamo tu
e io, con l’espressione “gli esterni”.
MONEY MANAGEMENT
Se hai già studiato le mie tecniche di gestione del trade, del rischio e del
denaro, questa parte ti potrà essere utile come ripasso.
Può sembrare strano ad alcuni, ma le mie tecniche di gestione sono state
determinanti per il mio successo negli anni.
Sono una persona che ama la varietà. Mi annoio a operare nello stesso modo
per lunghi periodi di tempo. Ho operato sempre nello stesso modo al
massimo per un periodo di tre anni. E’ accaduto all’inizio della mia carriera
di trading. Dopo tre anni, ero quasi impazzito dalla noia.
Tuttavia durante quei tre anni la disciplina, che ho sviluppato operando
sempre nello stesso modo, è stata cementata fermamente nel mio carattere.
Anche se a volte ho deviato rispetto alla disciplina, non l’ho mai persa, e
sono sempre stato capace di ritornarvi. Le mie radici nella disciplina sono
profonde, e hanno ancorato la mia carriera di trading, in passato e
attualmente.
Ho operato con successo in molti modi differenti, ma il mio approccio alle
tecniche di gestione è cambiato relativamente poco da quando ho iniziato a
fare trading.
Mi è stato insegnato a operare con almeno due contratti future, e
preferibilmente con tre. Lo stesso vale per le azioni: una posizione divisibile
in due parti, o in tre.
Il motivo è di utilizzare un contratto per coprire i costi, e poi permettere
all’altro contratto di raggiungere un ragionevole livello di profitto, se il
mercato lo concede.
Mi è stato insegnato di non cercare mai di prendere dal mercato, bensì solo di
accettare ciò che il mercato mi offre.
CAPITALIZZAZIONE
Mi contattano a volte aspiranti trader che sono tremendamente
sottocapitalizzati.
So che il desiderio di “arricchirsi velocemente” è una potente motivazione
della natura umana, ma devo dire che se non sei in grado di piazzare un
ordine per almeno due contratti future, quel determinato mercato non è adatto
a te.
Se non hai un conto sufficiente per operare con due contratti, hai bisogno di
aumentare il tuo conto prima di iniziare a fare trading.
Il trader di un singolo contratto, a meno che casualmente abbia subito
fortuna, non può sperare in realtà di essere vincente.
Chi ha solo un contratto ha una sola possibilità. La sua unica decisione di
trading non deve solo permettergli di coprire i costi, ma deve anche dargli un
profitto.
Quando le persone mi chiedono se possono avere successo facendo trading
con un solo contratto, rispondo “sì, se sei molto fortunato”. Le probabilità di
successo sono decisamente sfavorevoli al trader di un singolo contratto.
NUMERO DI CONTRATTI
Quando un trader può superare i tre contratti, dovrebbe operare con multipli
di cinque. Ciò significa cinque contratti, dieci contratti, quindici contratti,
ecc.
E’ opportuno evitare di entrare in trade con un numero “strano” di contratti
come quattro, sei, sette, ... o ventitre. Con un numero “strano” di contratti vi
possono essere problemi nell’esecuzione degli ordini, in determinati mercati.
PREZZI
E’ opportuno prendere in considerazione i prezzi, quando si entra in un trade,
per utilizzare prezzi corretti nello specifico mercato.
ORDINI
Anche se è importante conoscere accuratamente tutti i diversi tipi di ordini,
generalmente ne utilizzo solo alcuni per i miei trade. Di norma, entro nei
trade con un ordine “Stop Con Limite”. Questo è estremamente importante
quando si aprono posizioni di grandi dimensioni, ed è comunque importante
per ogni trader. E’ necessario imparare a gestire le entrate nel mercato
utilizzando ordini con limite nella maggior parte dei casi. Copro i costi
principalmente con un ordine “MIT” (“Market If Touched”), che diventa al
mercato quando il prezzo viene raggiunto, oppure con un ordine “Limite”.
Esco dal mercato a volte con un ordine “Al Mercato”, ma principalmente con
un ordine “Stop”, che diventa al mercato quando i prezzi raggiungono il
prezzo prestabilito.
Questo argomento verrà trattato ulteriormente in altri punti del libro, ma
comunque è importante chiarire fin dall’inizio almeno gli elementi di base di
come gestisco i miei affari come trader.
FILOSOFIA
Mi piace variare il mio trading. Il pensiero di stare seduto e fare
continuamente daytrading su S&P, su un grafico a tre minuti, sarebbe un
anatema per me. Mi annoierei molto velocemente. Mi piace fare trading in
mercati diversi e su intervalli temporali differenti.
Molti daytrader affermano che il motivo per cui operano in quel modo, ad
esempio su barre a cinque minuti o a quindici minuti, è che possono ottenere
maggiori profitti rispetto a chi opera su grafici giornalieri, cioè in cui ogni
barra rappresenta un giorno.
Non condivido questo modo di pensare. Ho provato entrambi gli approcci, e
posso dirti che chi fa solo daytrading non ottiene maggiori profitti, anzi
spesso accade proprio l’opposto. Ho visto daytrader non cogliere opportunità
di profitti in mercati che stavano formando ottimi trend. In tali situazioni i
trader su grafici giornalieri stavano guadagnando una fortuna, mentre i
daytrader dovevano lottare ogni giorno nel mercato e potevano perdere
durante la giornata a causa dei movimenti intraday dei prezzi.
Vi sono molte informazioni e convinzioni false che si sono diffuse nel corso
degli anni.
Per esempio, chi dice che un grafico settimanale debba necessariamente
essere formato da cinque giorni di trading? Perché non si può utilizzare un
grafico a tre giorni, per vedere i segnali in modo differente?
Perché i daytrader pensano di dover utilizzare per forza grafici a cinque,
quindici, trenta minuti? Perché non utilizzare un grafico a sette minuti, e
vedere il grafico in modo diverso?
Ho provato a operare ad esempio su grafici a nove minuti, o a 120 minuti. E’
interessante per vedere il grafico in un modo diverso da come appare ad altri.
Credo fermamente nel fare trading dove e come mi sento più a mio agio.
Rifiuto di essere rigido nel mio trading, ma sono molto rigido
sull’autodisciplina e sull’autocontrollo. Non tollero errori da parte mia in
quelle aree.
Penso che molti falliscano nel trading perché confondono la rigidità nel
trading con la disciplina. Il modo in cui si fa trading è l’ambito sbagliato in
cui essere rigidi.
Devi invece essere rigido per quanto riguarda le tue abitudini di lavoro e il
tuo atteggiamento mentale nel trading. Devi essere rigido nella
determinazione a non perdere. Devi essere rigido nel programmarti per
vincere. Devi essere rigido nel tenere registrazioni e statistiche accurate sul
tuo trading, che ti permettano di migliorare nella pianificazione e
nell’esecuzione dei tuoi trade.
Mi sento a mio agio nella varietà, e quindi faccio trading in diversi mercati e
intervalli temporali. Preferisco essere eclettico. Voglio sentire il profumo di
tutti i fiori, non solo di uno. Voglio operare in vari mercati, non solo in uno.
Ho imparato a operare dove mi sento a mio agio. Ho imparato a entrare solo
nei trade migliori. Piazzo gli stop in un modo che mi fa sentire a mio agio. E’
essenziale per me essere un trader felice. Se il trading fosse spiacevole per
me, non lo farei più.
CONCLUSIONE
Il mio pensiero conclusivo in questo capitolo è che esistono opportunità
adatte per ogni persona. E’ possibile fare solo daytrading, se si desidera
questo. E’ possibile fare solo position trading su grafici giornalieri, se si
vuole.
Altri possono fare come me, e combinare i due approcci, in vari modi. Non
facciamo trading tutti nello stesso modo. Operiamo in mercati diversi, con
differenti modalità e livelli di successo. E’ sempre stato così, e così sarà.
L’idea che se io rivelo il mio modo di fare trading tutti inizieranno a operare
come me, e questo approccio smetterà di funzionare, è semplicemente
ridicola. Tu non farai mai trading esattamente come faccio io, né io lo farò
con le tue modalità. Sarebbe sciocco anche solo provarci. Ognuno di noi è
differente dagli altri, in un modo meraviglioso e totalmente personale. Io non
posso essere come te, e tu non puoi essere come me.
La cosa migliore che puoi fare con questo libro è integrare ciò che ti è utile
nel tuo personale stile di trading. Devi essere te stesso nei mercati. E’
importante che tu faccia trading in modo coerente con il tuo livello di confort
personale. Devi essere convinto del tuo approccio al trading, o non avrai la
sicurezza e il coraggio di cui hai bisogno per essere un vincente.
Questo libro contiene la storia del Ross hook e differenti modi per operare.
Un modo non è migliore in assoluto, è migliore per te se soddisfa meglio le
tue esigenze.
Se un trader opera con un solo strumento (ad esempio un solo future, o una
sola azione) e in un solo intervallo temporale, inevitabilmente incontra giorni
in cui non vi sono trend. In tali situazioni, il trader deve aspettare
pazientemente, o cercare opportunità di trading in altri strumenti o intervalli
temporali. In ogni caso, se vuoi avere successo nel trading, è necessario che
impari a selezionare solo i trade migliori, e ad attenderli pazientemente.
Questo è stato un capitolo piuttosto lungo, ma sentivo che servivano alcune
fondamenta su cui costruire. Ora è il momento di iniziare a raccontare la
storia che ti ho promesso.
Il primo passo è raccontare come ho scoperto ciò che è diventato noto come
Ross hook.
Capitolo 2
Come ho iniziato
Era l’anno 1959. Già da due anni avevo iniziato a fare trading, e la mia prima
fase di apprendistato nei mercati era terminata. La mia vera formazione nel
trading e nel business stava per iniziare.
Oltre alla disciplina rigorosa che avevo imparato durante il servizio nella
Marina e nel tempo passato insieme al mio prozio, avevo solo pochi
strumenti su cui lavorare per vivere come trader. Sapevo come identificare un
trend, sapevo che cosa costituiva una formazione 1-2-3 di massimo o
minimo, sapevo come identificare un movimento laterale, sapevo quali sono
le cinque funzioni di un manager, e come piazzare gli ordini in modo
autorevole e professionale. Sapevo qualcosa sugli elementi fondamentali che
potevano spingere i diversi mercati, ma mi rendevo conto che non potevo
permettermi di accumulare le informazioni necessarie per operare veramente
sulla base dei fenomeni fondamentali, e ciò è vero anche attualmente.
Di seguito illustro gli strumenti di base che avevo a disposizione per lavorare.
Quando ho iniziato a fare trading, entrare sulla rottura del punto 2 di una
formazione di massimo o minimo 1-2-3 era un ottimo modo per operare.
Anche attualmente queste formazioni offrono ottime percentuali di successo,
soprattutto entrando nel trade prima della effettiva rottura del punto 2,
utilizzando la tecnica di entrata Trader’s Trick, che ti mostrerò nel capitolo 8.
Le formazioni 1-2-3 devono essere ben definite, per fornire segnali di entrata
con elevate probabilità di successo, devono essere perfettamente
riconoscibili. Nell’appendice B presento ulteriori informazioni per definire
con precisione le formazioni 1-2-3.
Attraverso le formazioni 1-2-3 sono arrivato al Ross hook. Lo studio del
punto numero 2 mi ha condotto a proseguire la mia ricerca di situazioni
adatte per il trading profittevole.
SCOPRO L’UNCINO
La mia scoperta del Ross hook è per alcuni aspetti simile alla scoperta
dell’America da parte di Colombo. Il continente che ora è noto come
“America” era sempre esistito.
Lo stesso è accaduto con il Ross hook. Questa formazione era sempre stata
presente nel mercato. Io l’ho individuata per primo, le ho dato un nome e ora
è nota come Ross hook. Ho dato un nome scherzoso anche a coloro che la
utilizzano: “hookers”.
La mia scoperta ha avuto la stessa origine di molte altre scoperte: stavo
cercando qualcosa.
Colombo stava cercando una via più breve per raggiungere l’India. Io stavo
cercando un modo per entrare in mercati in trend.
Grazie al mio allenamento e disciplina, avevo imparato a riconoscere e a fare
trading sul punto 2 delle formazioni 1-2-3.
Ma mentre studiavo i grafici, ho notato che vi erano molte altre formazioni
“appuntite”. Sorprendentemente, sembrava che fossero sconosciute, niente
indicava che qualcuno stesse facendo trading su queste formazioni
“appuntite”. Sembrava che nessuno le prendesse in considerazione, era come
se fossero invisibili.
Che scoperta importante! Che tesoro raro! Avevo di fronte una distesa di
diamanti e gli altri li buttavano via come se fossero sassi qualunque.
Non posso essere certo che nessuno abbia mai utilizzato queste formazioni
“appuntite”. In effetti, penso che probabilmente vi sono stati altri che le
hanno utilizzate. Esistono trader che operano privatamente e di cui non si
sente mai parlare. Ne sono convinto perché anch’io ho fatto trading
privatamente per molti anni, ed ero completamente sconosciuto al pubblico,
prima di scrivere il primo libro. In ogni caso, non sono riuscito a trovare
nessuno che avesse scritto su queste formazioni “appuntite”. Certamente i
miei broker non le conoscevano. Mi sentivo come una persona che ha trovato
una perla molto preziosa.
Solo da quando ho iniziato a insegnare come fare trading sono stato
disponibile a condividere ciò che so su queste formazioni “appuntite” dei
grafici, che ho denominato Ross hook.
EVOLUZIONE
Questo libro contiene la storia dell’evoluzione del Ross hook. Mostrerò passo
per passo come ho iniziato a utilizzarlo, come e perché funziona, e perché
ritengo che continuerà a funzionare nei mercati. Forse l’elemento più
importante è che il Ross hook continuerà a funzionare anche se molte persone
inizieranno a utilizzarlo. Da un certo punto di vista, il fatto che un maggior
numero di persone lo utilizzi può addirittura essere un vantaggio.
Il mio modo di usare il Ross hook si è sviluppato nel tempo, facendo trading
nei mercati. Il suo uso, per me, comprende l’applicazione di tutto ciò che amo
del trading. Si è evoluto di pari passo con la mia capacità di leggere il
movimento del mercato come viene rappresentato da un grafico dei prezzi
che mostra apertura, massimo, minimo e chiusura.
Il mio utilizzo del Ross hook è stato, ed è ancora, un processo di crescita
continua. Sono felice di aver condiviso questa conoscenza con altri. Mi dà
molta gioia vedere le innovazioni su come utilizzare il Ross hook che sono
state sviluppate da alcuni miei collaboratori.
Mi piace vedere il modo in cui operano e come questa tecnica si sviluppa più
di quanto avrebbe potuto se avessi continuato a non condividerla.
Molte persone sono diventate ricche facendo trading su queste formazioni
“appuntite” nei mercati.
Dato che normalmente non faccio trading con indicatori tecnici, i concetti e
gli strumenti tecnici in questo libro sono stati applicati da miei collaboratori.
Anche loro hanno imparato che è meglio condividere.
E’ strano imparare a dare e a condividere. Ciò che si dà ritorna indietro
moltiplicato, in modi inaspettati. E’ come se vi fosse una legge invisibile in
azione. Uno dei benefici, quando si rinuncia all’egoismo, è che si diventa
anche meno egoisti come trader. L’egoismo nel trading, il “volere tutto”, è la
causa della rovina di molti trader.
Capitolo 3
Ora vediamo una serie che inizia con una formazione di minimo 1-2-3.
Nel grafico seguente vediamo la fine di un movimento al ribasso, con minimo
al punto 1. Quando i prezzi hanno iniziato a salire durante la giornata, i trader
al ribasso hanno iniziato a coprire le loro posizioni per prendere profitti. I
loro acquisti, insieme all’entrata al rialzo dei trader che pensavano che questo
fosse il minimo, ha fatto salire i prezzi fino al punto 2. Alcuni trader entrati al
rialzo, per ricavare un profitto veloce hanno iniziato a vendere. A loro si sono
uniti i trader che ritenevano che il movimento verso l’alto fosse solo una
breve correzione in un mercato al ribasso. I prezzi sono scesi di nuovo fino al
punto numero 3.
Tuttavia non vi è abbastanza offerta, a questi prezzi bassi, per assicurare
ulteriori vendite. I prezzi non riescono a scendere al livello o addirittura oltre
il punto numero 1. Invece, la domanda prevale nel mercato e i cercatori di
occasioni, che pensano che i prezzi possano salire, iniziano a comprare. La
domanda è abbastanza forte da superare il punto 2, e in questo modo
definisce un nuovo trend al rialzo.
Quando i prezzi salgono, nel mercato entrano vendite da parte dei trader al
rialzo che vogliono liquidare almeno in parte le loro posizioni. Queste
vendite, accompagnate da quelle di coloro che pensano sia un buon momento
per entrare al ribasso, spingono i prezzi di nuovo verso il basso in un
movimento che viene visto come un “pull-back” o ritracciamento o
correzione. I prezzi scendono per effetto di queste vendite.
Ma la domanda prevale ancora sull’offerta, e i prezzi non sono ancora così
elevati da tenere lontani i compratori. Il mercato sale, superando il punto che
ho indicato come Rh. Questo processo si ripete molte volte, fino a quando si
vede una formazione che forse si rivelerà essere un massimo nel mercato.
Non importava dove potesse essere il punto numero 1. L’importante era che
la formazione si verificasse in un mercato in trend. Entro certi limiti un trend
forte era preferibile, ma non era sempre così. Vi erano anche situazioni in cui
la cautela doveva prevalere, come vedremo più avanti.
Vi erano due elementi che potevano causarli. Uno era evidente: gli uncini
erano causati dalle prese di profitto. Ogni volta che il mercato si muoveva in
misura sufficiente da soddisfare un numero elevato di trader, le prese di
profitto spingevano il mercato a iniziare un movimento nella direzione
opposta rispetto al trend.
Il secondo elemento non era così evidente, almeno per me, in quel momento.
Attualmente è diventato evidente, e offre un modo efficace per prendere
denaro dai trader più ingenui e meno esperti.
Nel momento della mia carriera in cui ho scoperto gli uncini, ero quasi
completamente inconsapevole della realtà che poi ho denominato “il trading
dell’indicatore tecnico”.
Avevo studiato l’analisi tecnica “classica”, che considerava come le persone
utilizzavano formazioni grafiche quali “testa e spalle”, “megafoni”,
“bandiere”, “linee di velocità”, ecc. Avevo imparato anche a trarre vantaggio
dai comportamenti di questi trader nei mercati.
Avevo imparato molto sugli operatori “interni” dei mercati, e come
neutralizzare i loro comportamenti.
Ero in grado normalmente di individuare un movimento progettato e costruito
dai grandi operatori del mercato, e potevo trarne vantaggio.
Ciò che non conoscevo era l’utilizzo degli incroci di medie mobili e degli
indicatori tecnici quali Stocastico, RSI e altri che iniziavano ad essere usati
nei mercati.
Oltre alla media mobile posticipata, il solo altro indicatore tecnico che
conoscevo era “Percent C”. Era un indicatore molto vecchio utilizzato per
individuare aree di “ipercomprato” e “ipervenduto” nel mercato. “Percent C”
significava “percentuale di ciclo”. Successivamente questo indicatore è stato
presentato come qualcosa di “nuovo” nella forma del cosiddetto indicatore
“Stocastico veloce” e del suo opposto, “Percent R”, che non è altro che lo
“Stocastico veloce” capovolto.
Questo indicatore in realtà non ha nulla di “stocastico”: se guardi il termine
“stocastico” in un dizionario, vedrai facilmente che questa denominazione
non è appropriata.
A questi si possono aggiungere altri concetti privi di logica, tra cui il trading
basato sulle fasi lunari, tanto per fare un esempio. Se consideri tutti questi
elementi, vedi che vi sono ottime opportunità per trarre vantaggio da tali
modi di fare trading, e guadagnare comportandosi in un modo diverso.
Identificare il trend
Ho scritto sopra che uno degli strumenti che avevo a disposizione nei miei
primi anni di trading riguardava l’identificazione del trend. Lo strumento mi
permetteva di basarmi su un insieme definito di regole. Il mercato era in trend
oppure non lo era, sulla base di tale insieme di regole. Ora voglio mostrarti
quali erano queste regole: sono ancora corrette, dopo tutti questi anni. Erano
già utilizzate prima che io iniziassi a fare trading, e funzionano ancora.
Queste regole avevano qualcosa di magico? Certamente no. Il loro valore
derivava dal fatto che mi fornivano una definizione concreta di che cosa
costituisse un trend. Fino a quando seguivo questa regola, potevo considerare
che il mercato fosse in trend.
Questa regola funzionava nel 100% dei casi? No! Non esiste un modo
perfetto per fare trading. La regola funzionava nella maggior parte dei casi, e
ciò mi bastava.
REGOLA DI IDENTIFICAZIONE DEL TREND
Un mercato doveva muoversi in una direzione, per esempio verso l’alto, da
un minimo a un massimo, o verso il basso, da un massimo a un minimo.
Quando il mercato era in movimento, doveva poi formare una reazione o
correzione sufficiente a darmi un punto per connettere una linea. Questa linea
di connessione avrebbe avuto il suo inizio al massimo o minimo iniziale, e la
sua fine al massimo o minimo della reazione. Questo concetto viene spiegato
meglio mediante un’illustrazione.
Quando i prezzi superano l’estremo della formazione, nella direzione del
movimento iniziale, come mostrato nella figura seguente, posso considerare
che sia iniziato un trend. Questo non è un modo perfetto per identificare un
trend, ma è un modo che si può prendere in considerazione al fine di
individuare dei Ross hook successivi.
Negli anni, questo modo di guardare l’inizio di un trend ha dimostrato di
essere utile, ma non correre a fare trading su questo concetto. Questo è solo
l’inizio della spiegazione, vi sono molti altri elementi da considerare, e filtri
da applicare. Per ora, stai solo iniziando a conoscere questo concetto e la
terminologia che utilizzo.
Dopo che avevo individuato un possibile inizio di trend mediante questa
regola, potevo iniziare a cercare una formazione Ross hook.
UN CONCETTO IMPORTANTE
I ROSS HOOK SI VERIFICANO SOLO IN MERCATI IN TREND. Vi
sono molte formazioni “appuntite” in un grafico di prezzi, ma non tutte sono
Ross hook. Per operare in modo corretto è essenziale che tu comprenda
questo punto. Gli uncini che si verificano in mercati in trend possono essere
validi, gli altri no.
Ora vediamo la differenza tra un Ross hook e le altre formazioni “appuntite”
che possono comparire in un mercato. Ricorda: i Ross hook si possono
verificare solo dopo che un trend è iniziato.
Ho scelto di proposito un grafico con alcune aree difficili da definire. Ogni
lettera indica una barra di prezzo che, nel momento in cui si è formata,
corrispondeva a una formazione “appuntita” nel grafico.
Le linee disegnate connettono un massimo o un minimo a una correzione. Le
formazioni “appuntite” erano massimi o minimi locali nel momento in cui
sono comparse.
L’inizio (“Begin” nel grafico) è due barre prima del punto “A”, che era una
formazione appuntita nel grafico. Non era un Ross hook. Perché? Perché fino
a quando il punto “A” non viene superato dai prezzi, non possiamo
considerare che vi sia un trend.
Il punto “B” sarebbe stato un Reverse Ross hook, se fosse stato già in atto un
trend al rialzo. Se vi fosse stato in atto un trend al ribasso, il punto “B”
sarebbe stato un normale Ross hook. Invece nella situazione che si vede nel
grafico, in cui non vi è in atto nessun trend, il punto “B” non è né un Ross
hook, né un Reverse Ross hook.
Il punto “C”, ai fini di questa analisi, poteva essere considerato un Ross hook.
Perché? Il motivo è che si è formato dopo che il trend era iniziato. L’inizio
del trend è stato individuato secondo la regola indicata sopra: vi è stato un
movimento verso l’alto, la barra di correzione, e il superamento del punto A.
Ho scritto “ai fini di questa analisi”, perché sto semplicemente illustrando,
con esempi in un grafico, un possibile modo per individuare un trend sulla
base della regola citata sopra. In realtà, questo grafico presenta un movimento
prevalentemente orizzontale, e quindi avrei utilizzato anche criteri ulteriori
per selezionare possibili trade.
Il punto “D” non era un Reverse Ross hook. Perché? Il motivo è che si è
formato mentre il mercato era in congestione. La congestione è stata
individuata per il fatto che le barre da “A” a “D” avevano tre chiusure e
un’apertura comprese all’interno della fascia di prezzo della barra che
precede la barra “A”.
Il punto “E” era un Ross hook, dato che si è formato in un trend al ribasso.
Il punto “F” non era un Ross hook, poiché fino a quando i prezzi non hanno
superato tale livello, non si può considerare in atto un trend al rialzo. Il punto
“F” era come il punto “A”.
Il punto “G” non era un Ross hook, poiché non vi era in atto un trend.
Tuttavia il punto “G” era importante per fornire un punto di connessione con
il punto “E”.
Il punto “H” era un Ross hook: si è verificato in un trend. Infatti, dopo che il
punto “F” è stato superato dalla barra che precede la barra “H”, era in atto un
trend.
Il punto “I” era un Reverse Ross hook, cioè un uncino capovolto. Si è
formato in un mercato con un trend, in questo caso al rialzo, in atto dopo il
superamento del massimo del punto “F”. Il punto “I” fornisce anche un punto
di connessione con “G”.
Il punto “J” era un Ross hook. Si è formato in un trend, iniziato con il
superamento del punto “F”.
Il punto “K” era un Reverse Ross hook. Perché? Si è formato in un trend in
atto. Fornisce anche un punto di connessione con “I”.
Il punto “Q” poteva essere definito come Ross hook, dato che il superamento
del punto “O” aveva definito un trend.
Il punto “R” non era un Ross hook, dato che non si era formato in un trend
definito.
Il punto “S” ha formato un massimo più alto rispetto alla barra precedente, e
così ha fornito un punto di connessione con “R”.
Il punto “T” è un Ross hook, perché si verifica in un trend al ribasso, definito
per effetto del superamento del minimo della barra “S”.
Il prossimo passo è spiegare come identifico la congestione.
Capitolo 5
IDENTIFICARE LA CONGESTIONE
Uno dei concetti che ho imparato nei miei anni di trading è stato come
riconoscere quando un mercato è in congestione. Esistono diversi modi per
identificare una congestione. Uno di questi mi è stato insegnato dal mio
amico Neal Arthur Muckler. Inizio da qui.
Ogni volta che i prezzi di chiusura di quattro barre consecutive si collocano
all’interno della fascia di una barra di prezzo che le precede, si ha
congestione. Non importa dove sono situati i massimi e i minimi delle barre.
La barra che determina il range di prezzo, e precede le altre quattro barre, può
essere denominata “measuring bar”, cioè barra di misurazione (“MB” nel
grafico).
Devi studiare attentamente i grafici che seguono, per vedere le situazioni di
congestione (“Congestion”) e di non congestione (“Not congestion”).
L’individuazione della congestione può essere un fatto molto sottile. A volte
la presenza o no di congestione può dipendere dalla posizione di una sola
chiusura.
Ho aggiunto a questo un mio concetto. Ogni volta che i prezzi aprono e/o
chiudono, in quattro barre consecutive, all’interno della fascia di prezzo della
barra che le precede (measuring bar), si ha congestione,
purché la barra che ha solo l’apertura all’interno della fascia di prezzo si
verifichi prima che avvenga un’eventuale correzione.
Vediamo questo concetto.
Nel primo caso, non si ha congestione poiché la chiusura della barra che
segue la correzione (“Correcting bar”) non è situata all’interno della fascia di
prezzo della “measuring bar”. Si è verificata una correzione che, sulla base
della definizione del capitolo precedente, ha permesso di individuare un
possibile trend, in questo caso al ribasso.
Nel secondo caso rappresentato sopra, si ha una congestione. Non si è
verificata una correzione, e non si può individuare un possibile trend senza
che ciò accada.
Ricorda che le quattro barre che definiscono la congestione (e la measuring
bar precedente) devono essere consecutive.
Per essere certo che il concetto sia chiaro, ti mostro di nuovo due formazioni
grafiche quasi identiche, così puoi vedere quanto può essere sottile la
differenza.
Nel primo caso, la barra aggiuntiva non crea un Ross hook, poiché il minimo
più alto, nell’ultima barra, si verifica in una situazione che abbiamo definito
come congestione.
Nel secondo caso, la barra aggiuntiva crea un Ross hook, poiché il minimo
più alto, nell’ultima barra, si verifica in una situazione che abbiamo definito
come non congestione, mercato in trend.
Ora è il momento di vedere un altro modo per sapere quando ci si trova in
congestione.
Ogni volta che i prezzi non stanno formando costantemente massimi più alti e
minimi più alti, oppure massimi più bassi e minimi più bassi, e noi vediamo
quattro barre che si alternano, a volte combinate con una o più barre inside, a
volte combinate con una o più barre doji, abbiamo una congestione.
Per barre che si alternano intendo che una barra apre in basso e chiude in alto,
mentre la successiva apre in alto e chiude in basso (o viceversa).
La barra inside (“Inside Bar”) è compresa nella fascia di prezzo della barra
precedente (non supera né il massimo né il minimo della barra precedente), e
quindi può apparire come segue:
Nelle barre doji apertura e chiusura sono allo stesso prezzo, o molto vicine, e
possono apparire così:
Frequentemente una congestione inizia con una barra doji, o con una barra
particolarmente lunga rispetto alle altre, o con un gap.
Un altro modo per identificare una congestione è vedere nel grafico
formazioni di tipo /\/\ o \/\/ . Queste formazioni devono essere costituite da
almeno quattro barre. Vediamo come ciò può accadere:
INVERSIONI DI TREND
Più avanti avrai ulteriori elementi per fornire una risposta alla domanda,
quando si parlerà di come filtrare i Ross hook. Per il momento, è importante
rendersi conto che le formazioni RRh non sono, considerate a sè, né trend né
congestioni.
I RRh sono utili per individuare possibili inversioni di trend. Alcuni RRh si
verificano nella correzione che segue un massimo nel mercato.
Poi, quando i prezzi scendono e superano il RRh, hai un secondo segnale che
indica una possibile inversione di trend in formazione. A questo punto, non
puoi semplicemente entrare in modo cieco sulla rottura di tale RRh, hai
bisogno di un processo di filtraggio. Tale filtraggio ci darà il terzo segnale di
una possibile inversione di trend.
Vediamo, un passo alla volta, un grafico che mostra che cosa intendo.
Si può dire che, guardando avanti, possiamo renderci conto che la rottura del
RRh provocherà il cambiamento di direzione della media mobile 3 x 3.
Questo è vero, ed è un altro modo possibile per fare trading. In ogni caso,
dobbiamo prepararci a un trade di breve durata, chiudendo tutta la posizione a
un obiettivo di breve termine. Le rotture delle formazioni RRh spesso si
rivelano false. Se decidiamo di fare trading su queste formazioni, dobbiamo
avere ben chiaro in mente questo fatto. I RRh offrono percentuali di trade
vincenti molto inferiori rispetto ai Rh preceduti da formazioni 1-2-3.
Infatti, sulla base della nostra definizione, ora stiamo vedendo una
congestione nel grafico. Iniziando con la barra 1, abbiamo una doji, una barra
con apertura alta e chiusura bassa, una barra con apertura bassa e chiusura
alta, e un’altra doji. Queste barre sono consecutive.
Nel grafico si vede che è stato formato un doppio massimo secondario.
Dopo un’eventuale rottura al ribasso del punto 2, potremmo iniziare a Ross
Ross hook.
Se hai letto altri miei libri, forse ti stai chiedendo perché non parlo di una
possibile entrata al ribasso alla rottura del punto 2, o prima della rottura
utilizzando la tecnica Trader’s Trick. Il motivo è semplicemente che ho
trattato l’argomento nei libri Daytrading e Trading come business, mentre in
questo libro concentro l’attenzione sulla formazione Ross hook.
Per individuare una possibile inversione di trend, con questo approccio, si
utilizza la combinazione di tre elementi. Ora li rivediamo:
I prezzi non riescono a superare un Ross hook, e vi sono volumi inferiori
rispetto al movimento precedente nella stessa direzione. Ciò indica debolezza
nel mercato.
Una correzione con forza sufficiente da rompere un RRh.
La media mobile 3 x 3 delle chiusure si gira verso il basso prima della rottura
di un RRh. Più avanti, in un altro capitolo, ti mostrerò come esaminare un
RRh senza indicatori.
Il movimento chiaro può essere costituito dalla rottura di una formazione 1-2-
3, seguita da un Ross hook.
Abbiamo esaminato alcuni aspetti delle inversioni di trend e dei Reverse Ross
hook.
Abbiamo visto che il RRh è un segnale che ci aiuta a sospettare che
un’inversione di trend potrebbe essere imminente.
Abbiamo anche visto che è necessario un processo di filtraggio, in
combinazione con il RRh, per determinare se è plausibile cercare di entrare in
un trade.
Il segnale fornito dal RRh deve essere filtrato. Nel caso mostrato sopra,
abbiamo utilizzato una media mobile 3 x 3 delle chiusure (3 x 3 MAC), come
filtro.
Quando ho iniziato a fare trading, non avevo l’aiuto del computer. Dovevo
fare i calcoli manualmente e scrivevo dove si trovava la 3 x 3 MAC, in modo
da sapere dove fosse situata. Aggiornavo i miei grafici manualmente, ogni
giorno. Ho imparato come vedere quando un RRh era valido oppure no,
osservando come si muoveva il mercato.
Il computer mi ha sollevato da un lavoro pesante. Tuttavia aggiornare i
grafici manualmente aveva anche un importante lato positivo: aiutava
veramente a “sentire” il mercato, a entrare in sintonia con i suoi movimenti.
Ho visto il mio amico Neal Arthur Muckler, anche quando già aveva il
computer, sedersi ogni giorno e scrivere a mano sui suoi grafici. Facendo
questo mostrava una grande pazienza, e un grande amore per il trading.
I grandi trader del passato avevano un “libro” in cui scrivevano quando il
mercato era in trend o in congestione. Sapevano dove erano situati i livelli di
prezzo importanti in un mercato, e perché. Ciò che scrivevano nel libro dava
loro la sintonia con il mercato. La sera aggiornavano i loro grafici.
Conoscevano i mercati e sapevano come leggerli, comprendevano veramente
i mercati in cui facevano trading. La conoscenza permetteva loro di
arricchirsi. Sapevano che non si diventa ricchi con un solo trade, e non
cercavano nemmeno di farlo. Ricavavano profitti stabili e continui dal
mercato, senza attraversare le crisi emotive che sono una caratteristica di
molti trader attuali. Facevano trading sulla
base della conoscenza e comprensione di ciò che vedevano nel mercato.
Questo approccio, che molti non conoscono, io lo porto avanti nel mio
trading, e lo insegno nei miei libri e nei miei corsi dal vivo.
Fino a questo punto ti ho mostrato come individuare gli uncini.
Nei prossimi capitoli vedremo modi diversi per filtrare i Ross hook, e
concetti, sfumature e dettagli che ti aiuteranno. Questi elementi saranno
determinanti per il tuo successo nel trading, in particolare se nella tua
operatività “dipendi” dalle moderne stampelle note come “indicatori tecnici”.
Capitolo 7
PROCESSI CONCETTUALI
ANTICIPARE GLI HOOK
Nel Capitolo 6 ho scritto: “si può dire che, guardando avanti, possiamo
renderci conto che la rottura del RRh provocherà il cambiamento di direzione
della media mobile 3 x 3.”
Il punto che voglio evidenziare è che un segnale può essere basato sul
“guardare avanti”. Ho denominato questo concetto “trading di anticipazione”.
Ecco come funziona. Quando vediamo un mercato in un trend confermato,
possiamo anticipare che ogni barra nella direzione del trend abbia il
potenziale per divenire un Ross hook.
Ecco una figura che mostra che cosa intendo.
Nell’illustrazione precedente vediamo rappresentati due trend, uno al rialzo e
uno al ribasso. Supponiamo che siano stati individuati come trend confermati,
sulla base di una formazione grafica.
Che cosa succede se cambio una sola barra nei due grafici?
A questo punto ho un Ross hook (Rh) in ogni trend. Posso utilizzare il Ross
hook come possibile segnale di entrata per un trade. Per ora, diciamo che il
segnale di entrata è al rialzo alla rottura dell’uncino nel trend al rialzo, e al
ribasso alla rottura dell’uncino nel trend al ribasso. Più avanti nel libro
vedremo modi per migliorare la tecnica di entrata, entrando prima
dell’effettiva rottura del punto dell’uncino.
L’idea che l’estremo di ogni barra di prezzo possa divenire il punto di un
uncino, può dare origine al seguente segnale di entrata: in un trend al rialzo
confermato, comprare la rottura del massimo di ogni barra di prezzo. In un
trend al ribasso confermato, vendere la rottura del minimo di ogni barra di
prezzo.
Perché? Il motivo è che potresti entrare in questo modo se tale barra divenisse
effettivamente un uncino. L’anticipazione consiste nel fatto che puoi saltare
davanti al mercato e accompagnarlo nel suo movimento.
Tuttavia, questo concetto deve essere utilizzato con molta cautela,
verificando in modo approfondito se il mercato in cui si intende operare
forma trend sufficienti per rendere profittevole questa tecnica. Oltre a questo
esame preliminare del mercato, sono necessari anche alcuni filtri.
Non entrare se la barra apre in gap oltre il range della barra precedente, e non
entrare se la barra precedente ha fatto un lungo movimento.
Questo tipo di trading richiede una gestione della posizione molto precisa e
veloce dopo l’entrata. Il trade potrebbe avere una durata molto breve prima
che sia necessaria una veloce uscita. Questo tipo di trading normalmente
riguarda i daytrader, in grado di gestire attentamente e velocemente la
posizione, con un insieme di ordini specifici.
Se vi sono state tre barre consecutive nella stessa direzione, non cercare di
entrare, poiché spesso a quel punto una correzione è imminente, ed è meglio
attendere un segnale di entrata migliore.
ANTICIPARE LA CORREZIONE
Lo studio dei grafici rivela che molti movimenti nella direzione di un trend
hanno una durata da 3 a 5 barre, con una media di 4, prima che si verifichi
una correzione di qualche tipo.
Dato che molti movimenti nella direzione del trend hanno una durata media
di 4 barre, vogliamo essere prudenti. Non cerchiamo di entrare nel mercato
dopo 3 barre consecutive nella direzione del trend.
Dopo che vi sono state 3, 4, 5 barre consecutive nella direzione del trend,
spesso si verifica una correzione che ci offre una migliore opportunità di
entrata.
ANTICIPARE LA DURATA DELLA CORREZIONE
La maggior parte delle correzioni ha una durata da 1 a 3 barre nella direzione
opposta al trend.
I
nizieremmo entrando in acquisto, offrendo prezzi leggermente sopra il prezzo
corrente, o piazzando un grande ordine al prezzo di mercato.
Entrando in acquisto con un grande numero di contratti sopra il livello del
mercato, i prezzi si muoverebbero rapidamente fino al nostro livello.
Di nuovo, entrando in acquisto con un grande numero di contratti a un livello
più alto, i prezzi si muoverebbero fino al livello successivo.
L’improvviso movimento al rialzo dei prezzi, che va incontro al nostro “bid”
di grandi dimensioni, e con prezzi alti, attirerà l’attenzione di altri operatori.
I loro ordini di acquisto aiuteranno a muovere il mercato al rialzo. Non
importa se questo è un grafico giornaliero o a 5 minuti, il principio è lo
stesso.
Per mantenere il momentum, noi potremmo aver bisogno di piazzare ancora
qualche ordine di acquisto sopra il mercato, ma non sarebbe un problema.
Noi sappiamo che ci sono molti ordini accumulati sopra quel livello. Questi
ordini di acquisto ci aiuteranno a liquidare le nostre posizioni con ordini di
vendita, quando sarà il momento per noi di uscire velocemente dal mercato.
Chi ha piazzato gli ordini di acquisto sopra il mercato? Gli esterni,
naturalmente. Essi sono costituiti da due gruppi. Un gruppo è formato da
coloro che sono entrati al ribasso dopo che un massimo era stato formato, e
sentono che sopra il punto di massimo c’è il limite oltre il quale non sono
disposti a rischiare. L’altro gruppo è formato dagli esterni che sentono che, se
il mercato supera quel massimo, vogliono entrare al rialzo.
Ciò che accadrà sarà la vendita effettuata non solo allo scopo di liquidare, ma
anche al fine di capovolgere la posizione ed entrare al ribasso. Ciò significa
che le vendite, al momento del “buying climax”, possono essere di volume
triplo rispetto alle vendite normali effettuate solo per prendere profitto.
Perché il triplo? Perché se i prezzi sono stati spinti al rialzo da un grande
operatore la cui vera intenzione è di vendere, egli avrà bisogno di vendere
una serie di contratti per liquidare tutti i suoi acquisti precedenti, e forse di
raddoppiare tale quantità per entrare al ribasso con il numero di contratti che
originariamente voleva vendere.
Gli acquisti da parte degli esterni dovranno superare tali vendite aggiuntive.
A causa di ciò, i grafici evidenzieranno una falsa rottura. Naturalmente, lo
scenario opposto si verifica in caso di un movimento al ribasso costruito, che
conduce a una falsa rottura al ribasso.
Avvertenza: muovere il mercato come mostrato nell’esempio precedente non
è qualcosa che il trader comune può tentare!
E’ importantissimo rendersi conto di che cosa potrebbe accadere quando un
mercato si avvicina al punto 2 di una formazione 1-2-3, o a un Ross Hook
dopo essere stato in un’area di congestione per un po’ di tempo. Le pagine
precedenti hanno illustrato questo concetto.
Con le precedenti informazioni in mente, vediamo come compiere l’entrata
Traders Trick, con un esempio al rialzo.
Quando i prezzi si avvicinano al massimo del punto di un Ross hook (o di un
punto 2) compriamo la rottura del massimo di una barra di prezzo della
correzione. Vogliamo essere sicuri che vi sia spazio sufficiente, tra l’entrata e
il Ross hook (o il punto 2), per avere un trade profittevole anche se i prezzi
arrivano solo al Ross hook (o al punto 2) e poi dobbiamo uscire. Vi è sempre
la possibilità che si formi un doppio massimo o una falsa rottura. Se ciò
accade, abbiamo comunque la possibilità di coprire i costi e prendere un
piccolo profitto.
Guardiamo di nuovo questa situazione,
entrando in dettaglio con un esempio che riguarda un Ross hook (Rh nel
grafico). L’approccio è simile quando si considera un punto 2.
Ora siamo pronti a uscire in pareggio, nel caso peggiore, sui contratti ancora
aperti. A parte un terribile “scivolamento” (“slippage”) dei prezzi, il peggio
che ci può capitare è di dovere uscire dal trade, ma comunque abbiamo un
po’ di profitto per compensare i nostri sforzi.
Un’attività imprenditoriale che riesce regolarmente a realizzare profitti può
prosperare. Aggiungi a quei profitti le grandi somme di denaro realizzate nei
trade che decollano e non tornano indietro, ed è subito evidente che facendo
trading in questo modo possono essere ricavati enormi profitti.
L’approccio alla gestione che utilizziamo mostra perché è così importante
disporre di un capitale adeguato. Le dimensioni nel trading aiutano
enormemente.
Se siamo sottocapitalizzati (molti trader lo sono), dobbiamo essere pazienti e
costruire il nostro conto gradualmente, prendendo i profitti velocemente
quando ci sono.
Quando operiamo utilizzando la Trader’s Trick, noi non vogliamo che il
nostro ordine sia eseguito oltre il nostro prezzo di entrata desiderato, a meno
che ci sia ancora spazio sufficiente per coprire i costi e prendere un profitto.
Puoi cogliere la logica di ciò? Il motivo è che noi non possiamo sapere se un
movimento verso una rottura è “vero” oppure no. Se è costruito, il mercato si
muoverà fino al punto del Ross hook o fino al punto 2, e forse qualche tick
oltre. Poi il mercato smetterà di procedere nella direzione della rottura. Se noi
abbiamo abbastanza spazio, tra il nostro punto di entrata e il punto del Ross
hook, per coprire i costi e prendere un profitto, sui contratti ancora aperti non
faremo niente di peggio di un pareggio, e generalmente avremo anche un
profitto, per quanto piccolo.
Se il movimento si dimostra reale (non costruito), il mercato ci darà una
ricompensa enorme rispetto ai nostri rischi e costi. Ricorda, le commissioni e
il tempo sono il nostro solo vero investimento, se il trade va nella nostra
direzione.
E’ importante comprendere che, entrando nel mercato con la Trader’s Trick
nel punto corretto, possiamo neutralizzare l’azione degli “interni”. Possiamo
avere ragione e guadagnare qualcosa per compensare i nostri sforzi, anche se
la rottura si rivela falsa.
Alcune rotture sono vere. Le caratteristiche dei mercati lo assicurano. Quando
queste rotture avvengono, noi siamo trader più felici e più ricchi.
Con il corretto “money management”, possiamo guadagnare qualcosa per
compensare i nostri sforzi anche se la rottura si rivela “falsa”.
PROSEGUIAMO L’ANALISI
Nel Grafico 12 è stato possibile connettere il punto del Ross hook al ribasso
(individuato nel Grafico 11 del Capitolo 7, e ora segnato nel grafico come
punto 1 e Rh) a una correzione nell’area di congestione, e poi al minimo
dell’ultima barra del grafico. E’ stata evidenziata nel grafico una formazione
di minimo 1-2-3. Tale formazione non è valida in sé, dato che si verifica
all’interno di un’area di congestione, ma consente di individuare il Ross hook
successivo. Il Ross hook al rialzo evidenziato nel grafico sarebbe comunque
definito in modo corretto anche come primo punto in cui i prezzi non
riescono a formare un nuovo massimo dopo la rottura al rialzo di una
congestione.
Grafici 40-43. Nei grafici viene mostrato come è stato possibile entrare nel
trade, anche se per due volte il gap ha annullato il nostro segnale di entrata.
Un approccio più prudente poteva portare alla decisione di non entrare, dopo
che il nostro primo segnale di entrata è stato annullato a causa del gap.
Ora voglio presentarti un concetto aggiuntivo che può essere chiarito meglio
con alcuni grafici. Riguarda proprio la situazione che mi ha portato a scoprire
gli uncini.
Puoi considerare questi grafici aggiuntivi come parte di ciò che ho
denominato “processi concettuali” nel Capitolo 7.
ROSS HOOK E 1-2-3
Guarda il grafico seguente.
Come possiamo identificare una formazione 1-2-3 e un Ross hook, in
relazione all’apertura in gap?
GLI STOP
DOVE PIAZZI LO STOP?
Lo stop è un argomento che occupa un grande spazio nella mente di ogni
trader. Dove piazzi lo stop?
In questo capitolo, prenderemo in considerazione quattro situazioni in cui si
utilizzano gli stop:
Stop protettivi: per proteggersi contro le perdite, o proteggere i profitti.
Stop a un obiettivo: per coprire i costi e prendere un primo profitto.
Stop di entrata: per iniziare un trade.
Stop di uscita: per terminare un trade.
Considerazioni generali
In diverse occasioni ti può capitare che qualcuno ti dica dove piazzare uno
stop protettivo.
Naturalmente, se stai operando con segnali forniti da un’altra persona, devi
utilizzare gli stop che il tuo consulente ti fornisce. Il motivo è che non stai
decidendo tu, sta decidendo l’altra persona. Tu esegui in modo meccanico
indicazioni che provengono dal tuo consulente. L’unica cosa che puoi fare, in
una situazione simile, è sperare che in questo periodo il tuo consulente ti dia
buoni consigli.
Ti trovi in una situazione analoga anche se stai utilizzando un sistema di
trading automatizzato. Se hai acquistato un sistema di trading automatico, e
vuoi effettivamente adoperarlo, devi piazzare i tuoi stop nei punti indicati dal
sistema. A volte le perdite saranno praticamente insopportabili, ma questo è il
prezzo che devi pagare se vuoi fare trading con un sistema meccanico.
Pochi trader in realtà riescono ad avere la disciplina necessaria per seguire in
modo costante i segnali di un sistema meccanico, o di un consulente.
Se non segui un consulente o un sistema meccanico, ma prendi tu le decisioni
relative al tuo trading, le decisioni sugli stop sono estremamente importanti.
SISTEMI MECCANICI
A proposito della distinzione tra trader competenti e principianti, è necessario
menzionare anche i sistemi di trading meccanici. Pertanto, prima di procedere
con l’argomento degli stop, facciamo una riflessione sui sistemi meccanici.
Sembra che molti trader pensino che questa sia una soluzione per il
posizionamento degli stop.
Si dice che l’imitazione sia la forma più elevata di complimento. Alcune delle
persone che incontro mi fanno un complimento impressionante: mi dicono
che vogliono imparare a pensare come me. Mi sento onorato e non so se
merito un simile apprezzamento, ma certamente il trading viene influenzato
pesantemente dalla mente e dai processi cognitivi del trader. Ora voglio
condividere con te alcuni pensieri che riguardano i computer, i sistemi
meccanici e, argomento più importante, la disciplina.
Negli anni ho visto che molte persone hanno cercato di automatizzare il
trading: hanno cercato di trasformare il trading in sistemi meccanici. Non ho
mai visto nessuno che abbia avuto successo, se non per periodi molto brevi.
Ho visto anche una realtà diversa, in alcuni casi molto particolari. Ho visto
enti in cui si utilizzavano per fare trading anche “modelli”, cioè supporti
computerizzati. Nota che uso questo termine al plurale: si utilizzavano
contemporaneamente molti modelli differenti. Avevano diversi modelli per
fare trading nelle fasi di movimento laterale, e diversi modelli per fare trading
nei trend.
Quando hai un modo vincente per fare trading, che produce molti profitti e
poche perdite, hai bisogno di sviluppare l’atteggiamento mentale, la diligenza
e la determinazione per mettere in pratica tale approccio.
Quale strumento ha le caratteristiche più adatte per fornirti un modo vincente
per fare trading, che duri nel tempo? A causa delle capacità di valutazione del
cervello, e delle sue possibilità di apprendimento e adattamento, che sono
incomparabilmente superiori a quelle del computer, è decisamente preferibile
seguire i segnali di acquisto e vendita forniti dal cervello umano.
Ora ritorniamo all’argomento di come piazzare gli stop. Come ho scritto
sopra, è uno degli ambiti in cui si distingue il trader maturo e competente dal
trader principiante.
TRAILING STOP
Come ho affermato sopra, utilizzo un trailing stop del 50% fino a quando
vedo che ho la possibilità di utilizzare approcci differenti.
Utilizzando un trailing stop del 50% nelle fasi iniziali di un trade, riuscirai a
ottenere un profitto accettabile nella maggior parte dei tuoi trade.
Come si è già visto in precedenza, vi sono situazioni in cui non si utilizza il
trailing stop del 50%, e si utilizzano gli altri tipi di stop descritti sopra.
Vi è un altro caso in cui si rinuncia al trailing stop del 50%: quando si decide
di uscire dal trade prima che lo stop del 50% venga raggiunto, a causa di una
formazione grafica che si vede nel mercato.
Questa decisione di norma viene presa in una fase iniziale o intermedia del
trade.
In altre parole, devi essere consapevole di quando il mercato entra in una
congestione. Al termine della congestione, o anche durante la congestione, i
prezzi possono raggiungere il tuo stop del 50%, e in tal caso tu rinunci a una
parte dei profitti maggiore di quanto effettivamente opportuno.
Se vedi che non ha senso aspettare ulteriormente, prendi i tuoi profitti ed esci!
Quando si vede una congestione nel grafico, è opportuno stringere lo stop
come indicato nel grafico.
E’ opportuno stringere lo stop ogni volta che una formazione grafica indica
che il movimento del mercato, che fino a quel momento procedeva in un
modo favorevole per il nostro trade, si è fermato o ha cambiato direzione,
almeno temporaneamente.
Capitolo 12
FILTRI DI CONFERMA
Voglio essere perfettamente chiaro! Anche se ho fatto trading e guadagnato
con tutti gli indicatori tecnici che saranno presentati in questo e nei prossimi
capitoli, normalmente preferisco fare trading solo sulla base di ciò che vedo
sul grafico a barre. Di norma non utilizzo studi o indicatori tecnici. Più
avanti, nei capitoli sugli uncini semplici, vedrai come faccio trading senza
studi o indicatori tecnici. Tuttavia non nego che a volte, se usati
correttamente, gli studi tecnici possano essere di aiuto per qualche trader. Se
sai come e quando utilizzarli puoi trovare un valore in questi strumenti.
Molto del lavoro sugli studi tecnici, in questo libro, deriva da miei allievi che
sono stati disposti a condividere la loro conoscenza ed esperienza. In questo
libro ci sono solo tecniche che hanno dimostrato di avere successo. Tuttavia
devi essere consapevole del fatto che nel trading uno studio tecnico può
essere utile per un trader e inutile per un altro. Dipende da come viene
utilizzato, dalla disciplina, dalla gestione della posizione e da altri ingredienti
che determinano la differenza tra un trader vincente e uno perdente.
Alcuni studi tecnici che possono essere utilizzati come filtri di conferma. “La
media mobile 3 x 3 MAC mostra di contenere i prezzi?”
La media mobile 3 x 3 MAC può essere utile per decidere se entrare in un
trade. L’angolo con cui la 3 x 3 MAC cambia direzione, e poi inizia a
mostrare il contenimento dei prezzi, fornisce un’indicazione sulla spinta del
mercato. Se si vede il contenimento dei prezzi, e l’angolo formato dal
cambiamento di direzione della 3 x 3 MAC è compreso tra 45 e 65 gradi, ciò
indica che probabilmente un forte trend è in fase di avvio.
Ma esistono filtri di conferma migliori rispetto alla 3 x 3 MAC. Uno di questi
è il Commodity Channel Index (CCI).
Quando scrivo un libro, voglio sempre che contenga argomenti che pochi
conoscono, e che rendano unico il libro. Uno di questi argomenti riguarda
come utilizzare lo studio CCI in un modo che pochi hanno visto prima. Lo
presento un passo alla volta, perché voglio essere sicuro che tu segua ciò che
sto per fare. Inizio con un po’ di storia.
Sulla base delle mie conoscenze, ritengo che quando il CCI è stato
inizialmente sviluppato e presentato da Donald Lambert, avesse l’intenzione
di mostrare i cicli nel mercato.
Il CCI misura la deviazione del Prezzo Tipico di oggi rispetto al Prezzo
Tipico medio di N giorni. Il Prezzo Tipico viene calcolato come massimo
+ minimo + chiusura, diviso tre. Ciò fornisce un Prezzo Tipico che tiene
conto anche della chiusura.
Il numero di barre da utilizzare (N) era definito sulla base del ciclo o del
mezzo ciclo.
E’ stato il mio amico Sandy Stith che mi ha mostrato lo studio CCI. Ha fatto
esperienza per anni su questo strumento, mentre altri che l’hanno provato
l’hanno abbandonato considerandolo inutile.
Amando le sfide per natura, volevo vedere se riuscivo a farlo funzionare,
anche se altri non c’erano riusciti. Volevo scoprire se poteva avere un valore.
In primo luogo, mi sono reso conto che il modo in cui CCI era calcolato
conteneva un potenziale errore. Nella determinazione del Prezzo Tipico, i gap
venivano ignorati. Nella maggior parte dei casi ciò non era importante, ma a
volte poteva essere determinante per la decisione su un trade.
In secondo luogo, mi sono reso conto che c’era un altro possibile problema
nella costruzione del CCI. Lo strumento aveva l’intenzione di mostrare
situazioni di “ipercomprato” e “ipervenduto” all’interno di un ciclo.
Evidenziava tre linee: +100, 0 e -100. Tuttavia poteva
teoricamente, se non praticamente, espandersi all’infinito. A quale valore
sarebbe stato “ipercomprato” o “ipervenduto”?
C’era un grande vantaggio nella scala. Era progressivamente più difficile che
CCI formasse estremi sempre maggiori nelle sue letture. Serviva sempre più
momentum per spingere CCI più avanti nella sua scala. Ciò rendeva questo
strumento più utile rispetto a oscillatori con scala fissa, che spesso mostrano
situazioni di “ipercomprato” o “ipervenduto” troppo presto, quando si
verificano forti movimenti nel mercato.
Ho letto che si considerava di comprare quando CCI attraversava la linea
+100 dal basso verso l’alto, e che si considerava di vendere quando CCI
attraversava la linea -100 dall’alto verso il basso.
IL PROCESSO STOCHASTIC
Se hai un software che fa i calcoli al tuo posto, accertati di utilizzare i
parametri 5,1,3 oppure 5,3,1. Dipende dai software come inserire i parametri.
Se vedi solo una linea invece di due, cambia l’ordine dei parametri. Hai
bisogno di vedere una linea “K” e una linea “D”.
Secondo le mie conoscenze, le colonne 15 e 16 non venivano calcolate nella
formula originale.
Nel suo libro Technical Analysis of the Futures Markets, John J. Murphy
afferma che “Il Processo Stochastic è stato inventato da George Lane
(presidente di Investment Educators, Inc., Des Plaines, IL) molti anni fa...”
La mia ricerca ha evidenziato un dato differente. Nel suo libro Using
Stochastics, Cycles, & RSI to the Moment of Decision, George C. Lane,
denomina la sua versione “Lane’s Stochastics,” e ciò implica l’esistenza di un
altro “Stochastics” che precedeva il “Lane’s Stochastics.”
Da quanto ho potuto scoprire, George Lane non ha inventato la versione dello
studio presentata sopra. Questo tipo di studio risale a un tempo precedente
rispetto a George Lane.
1 2 3 4 5 6 7
H L H5 L5 C C- H5-
L5 L5
Ora proseguiamo con l’utilizzo dello studio “Stocastic” originale.
Questo metodo si basa su un’osservazione: quando il prezzo sale, le chiusure
giornaliere tendono ad accumularsi più vicino ai massimi delle barre
giornaliere. Anche l’opposto è vero: quando il prezzo scende, le chiusure
giornaliere tendono ad accumularsi più vicino ai minimi delle barre
giornaliere. Questa osservazione è valida in ogni intervallo temporale.
Vi sono due segnali utili quando si lavora con questo Studio e il Ross hook.
I segnali di acquisto e di vendita sono basati su un attraversamento della linea
“D” da parte della linea “K”.
La divergenza indica che non si dovrebbe entrare sul Ross hook, perché il
trend potrebbe essere vicino al termine.
Per esempio, quando i prezzi hanno formato un nuovo massimo, e poi
formano una correzione, e poi salgono a un massimo più alto, mentre i
corrispondenti picchi del “D” formano un massimo e poi un massimo più
basso, si è verificata una divergenza ribassista. Il trend al rialzo potrebbe
essere vicino al termine.
Se i prezzi hanno formato un nuovo minimo, e poi formano una correzione, e
poi scendono a un minimo più basso, mentre i corrispondenti movimenti del
“D” formano un minimo e poi un minimo più alto, si è verificata una
divergenza rialzista. Il trend al ribasso potrebbe essere vicino al termine.
Ecco un punto importante: il segnale originale era di agire sulla divergenza
quando la linea “K” attraversava dal lato destro del picco
della linea “D” a un massimo, o dal lato destro del punto di minimo della
linea “D” a un minimo. Questo concetto funziona ancora, ed è
particolarmente valido quando un mercato è in congestione. Ma quando
utilizziamo i Ross hook, siamo interessati solo a come lo studio può essere
interpretato in un mercato in trend.
Quando utilizziamo questo studio insieme ai Ross hook, ci interessa solo il
fatto che la linea “K” abbia attraversato la linea “D”. Non fa differenza da
quale lato l’attraversamento si verifica. Ci interessa invece a quale livello
l’attraversamento si verifica. Non vogliamo un attraversamento sopra il
livello 75 per un movimento al rialzo, o sotto il livello 25 per un movimento
al ribasso, anche se non siamo interessati a concetti astratti come
“ipercomprato” o “ipervenduto”.
Vediamo il concetto di attraversamento. Sono informazioni interessanti,
anche se non le utilizziamo in questo ambito.
Ora vediamo le possibili conseguenze di questo studio su alcuni trade con
Ross hook sui grafici a 5 minuti mostrati nel capitolo precedente.
La linea che si muove di più è “K”, mentre l’altra è “D”. Il fatto della relativa
divergenza della linea “D” rispetto ai prezzi, insieme all’attraversamento di
“D” da parte di “K”, forniva un’indicazione uno prendere in considerazione
una possibile entrata alla rottura del Ross hook.
Ho mostrato un fatto insolito nel grafico precedente. Normalmente si
guardano solo i minimi della linea “D” ai fini della divergenza. Ma se si
opera con gli uncini, si può cercare la divergenza o sui massimi o sui minimi
della linea “D”. Tale divergenza, in combinazione con il fatto che CCI non ha
raggiunto -150, sarebbe sufficiente per me per evitare di entrare sull’ultimo
Rh.
Come puoi vedere nei grafici precedenti, il mercato è entrato in congestione e
sta iniziando ad apparire come se si stesse verificando una fase di
accumulazione.
Ecco come appariva il grafico a 5 minuti alla fine della giornata.
Ora dobbiamo guardare alcuni grafici in più, in modo che tu possa vedere
come lo studio funziona con grafici differenti.
Guarda attentamente il seguente grafico giornaliero. Contiene un concetto
molto importante.
Ricordi che i Ross hook sono validi quando i mercati sono in trend. Tale
concetto avrebbe portato una possibile entrata nel mercato mostrato nel
grafico.
Nota che il mercato forma una sottile formazione 1-2-3 prima di un piccolo
trend. Successivamente lo Studio inizia ad avere minimi crescenti. Questo è
un suggerimento su che cosa può succedere.
Nella prossima serie di grafici esaminiamo alcuni degli elementi che ho
presentato.
Penso che a questo punto tu abbia visto abbastanza, e abbia un’idea piuttosto
precisa di come questo strumento può essere utilizzato per filtrare i Ross
hook.
Ora è il momento di passare a un altro argomento.
Nel capitolo seguente, ti mostro come utilizzare bande di volatilità per
esaminare e filtrare i tuoi trade.
Esiste un mercato adatto per ogni trader. Esiste un intervallo temporale adatto
per ogni trader. Esiste una tecnica di trading che può corrispondere ai gusti
ogni trader.
Se il prossimo studio tecnico è adatto per il tuo temperamento, può essere
uno strumento che ti rende un trader vincente. Questo strumento è stato preso
da esperienze reali di vita di più di un trader. Sono stati realizzati grandi
guadagni utilizzando questo concetto. Vedi se può essere adatto per il tuo
stile di trading.
Capitolo 14
La linea centrale è una media mobile esponenziale, in questo caso una media
mobile esponenziale a 39 barre della volatilità.
Formula: Linea centrale XMAC = (AV * (N-1) + Prezzo) / N
Av Range: Av Range = (Range * (N-1) + Massimo - Minimo) / N Canale
Superiore = XMAC + Range * C
Canale Inferiore = XMAC - Range * C
Parametri:
1°: N = Numero di barre nella media esponenziale.
2°: C = Moltiplicatore costante, qui ho usato 1.618
Tipicamente, puoi considerare di acquistare quando i prezzi attraversano il
canale superiore, e puoi considerare di vendere quando i prezzi attraversano il
canale inferiore.
Non fa molta differenza se utilizzi una media mobile semplice delle chiusure
invece di una esponenziale. Pertanto, se volessi fare il calcolo a mano,
potresti semplicemente utilizzare una media mobile semplice a 39 barre delle
chiusure, e anche una media mobile semplice della volatilità (la differenza tra
il massimo e il minimo di ogni giorno).
Il canale superiore verrebbe costruito aggiungendo la media mobile della
volatilità (moltiplicata per la costante, in questo esempio 1.618) alla media
mobile delle chiusure.
Il canale inferiore verrebbe costruito sottraendo la media mobile della
volatilità (moltiplicata per la costante, in questo esempio 1.618) dalla media
mobile delle
chiusure.
Come ricordi, i Ross hook si verificano solo in mercati in trend. Vogliamo
evitare ogni formazione grafica che può sembrare un Ross hook ma non si
verifica in un mercato in trend.
Il Keltner Channel (KC) può essere utilizzato a questo fine. Utilizzando un
Keltner Channel a 39 barre siamo costretti a operare su un trend di lungo
termine.
Se utilizziamo questo studio, prendiamo in considerazione un possibile trade
solo se si verifica al di fuori del canale, o se l’entrata ci porterebbe al di fuori
del canale.
Vogliamo essere sicuri che il mercato sia effettivamente in trend. Dobbiamo
vedere che il trend inizia all’interno del canale, se vogliamo anticipare la
rottura del canale. Se invece i prezzi sono già al di fuori del canale,
utilizziamo lo studio come filtro.
Se un mercato si muove lateralmente per un periodo, l’intero movimento
laterale potrebbe essere situato al di fuori del canale. Vogliamo evitare di
entrare in formazioni “appuntite” quando un mercato si sta muovendo
lateralmente al di fuori del canale.
Stiamo utilizzando il KC come possibile filtro per i Ross hook. Prendiamo in
considerazione solo gli uncini nella direzione del trend sul lato del canale che
corrisponde a tale direzione. Entriamo al rialzo se i prezzi sono sopra il
canale. Entriamo al ribasso se i prezzi sono sotto il canale.
Sul nostro trade vincente, avremmo liquidato un contratto per coprire i costi e
prendere un piccolo profitto, e poi avremmo spostato a pareggio lo stop sui
due contratti rimanenti. Avremmo seguito il mercato spostando
progressivamente lo stop, con un guadagno netto di $320 per ogni contratto.
E’ stato un trade sensazionale? No, ma può dare un’idea di che cosa succede
quando si opera utilizzando il Keltner Channel come envelope per filtrare gli
uncini.
Ora vediamo altri mercati e altri intervalli temporali, esaminando lo stesso
concetto di canale.
...filtriamo il trade con altre tecniche. In altre parole, quando i prezzi sono
completamente fuori dal canale, non utilizziamo il canale. A questo punto
sappiamo che ci sono due possibilità: 1. Il mercato si sta muovendo
lateralmente su un periodo di 39 barre. 2. Il mercato sta formando un trend al
di fuori del canale su un periodo di 39 barre.
Quando faccio daytrading, non faccio più di tre o quattro tentativi in un
singolo mercato. Di solito, non faccio ulteriori tentativi per il resto del giorno
in quel mercato.
In alcuni grafici, sto evidenziando molti dei possibili segnali di entrata che
possono essere presi in considerazione. Ciò non significa che tu o io
dobbiamo entrare in tutti questi possibili trade. E’ essenziale selezionare al
massimo i trade. Nei prossimi grafici presento anche situazioni di estremo
disordine, in cui è difficile fare trading e che sarebbe meglio evitare.
La risposta più semplice e più sicura è di restare fuori dal mercato quando si
vede un’area di congestione. In pratica questo è il modo migliore per gestire
situazioni simili.
E’ necessario selezionare i trade, ed evitare le situazioni che non hanno
elevate probabilità di successo.
Il modo per filtrare i trade che abbiamo visto in questo capitolo può essere
interessante in diversi intervalli temporali. E’ un modo di operare che
richiede pazienza e aiuta ad evitare il trading eccessivo, poiché costringe a
confrontare i trade con uno studio basato su 39 barre.
E’ importante provare l’effetto di diversi parametri – un diverso numero di
barre o un moltiplicatore differente – per adattare questo modo di operare ai
diversi mercati e intervalli temporali in cui si vuole fare trading, e ai
cambiamenti dei mercati nel tempo.
Capitolo 15
Puoi anche utilizzare gli altri filtri presentati nei capitoli precedenti, per avere
conferme ulteriori, se lo desideri.
Vogliamo prendere in considerazione gli uncini quando i prezzi si muovono
prevalentemente in un canale. Non vogliamo che i prezzi attraversino la linea
centrale e arrivino nel canale sul lato opposto rispetto al nostro trade. Non
entriamo sull’ultimo uncino a causa dell’apertura in gap. Ma non entriamo
anche per il fatto che prima
dell’enorme gap al ribasso i prezzi sono rimasti principalmente nel canale
superiore e vicini alla linea centrale.
Non si può considerare il Rh, PER ORA, perché i prezzi non sono rimasti
prevalentemente nel canale superiore. Entrare nel trade ora significherebbe
muoversi non nella direzione del trend. Le probabilità sono molto
sfavorevoli. Il trend della banda superiore è stato nettamente al ribasso. Se i
prezzi iniziano a muoversi prevalentemente nel canale superiore, la banda
superiore svolterà verso l’alto, come sembra stia iniziando a fare. Un’altra
barra o due nel canale superiore e vi può essere un’opportunità interessante.
Invece per ora un possibile superamento del Ross hook potrebbe non fare
altro che confermare la congestione.
Un altro elemento utile da osservare nei grafici è che quando i Ross hook si
presentano molto vicini tra loro, spesso sta per iniziare una congestione, o un
cambiamento di direzione del trend.
Ricorda, quando utilizziamo le bande vogliamo che i prezzi si muovano
prevalentemente sotto la linea centrale, per poter prendere in considerazione
un segnale di entrata al ribasso.
Nella parte in alto a sinistra del grafico, puoi notare che la banda superiore è
piuttosto piatta e tende a salire. La banda superiore non è in un trend al
ribasso.
Per una possibile entrata al ribasso sul lato destro del grafico, bisogna essere
pazienti e aspettare una rottura.
UNCINI SEMPLICI
In alcuni capitoli precedenti ti ho mostrato come combinare il Ross hook con
noti indicatori utilizzati da alcuni miei allievi.
In questo capitolo invece ti mostro come fare trading sul Ross hook senza
indicatori né oscillatori di alcun genere.
Questo è il modo che preferisco di fare trading con i Ross hook. Mi dà i
migliori risultati, e ha bisogno solo di un semplice grafico.
Ti dimostrerò che questo modo di operare funziona. Ha funzionato in pratica
per tutta la mia carriera di trading. Puoi provare su tutti i dati che vuoi e
vedrai che funziona da sempre.
Faccio trading da molti anni, e i mercati in questo tempo hanno subito
cambiamenti notevoli. Quando ho iniziato la mia carriera, il trading
riguardava pochi future relativi a prodotti di consumo.
Successivamente, sono stati introdotti i future su metalli, valute, strumenti
finanziari e indici azionari. Continuano a entrare nei mercati nuovi strumenti,
e ora vi sono molti contratti su cui è possibile fare trading.
Sono scomparsi alcuni future, come ad esempio quelli relativi alle cipolle,
alle patate, ai noli navali.
Ho visto mercati nascere e poi scomparire. Ho visto trader entrare nei
mercati, e poi abbandonarli. Ma i miei modi per fare trading, che mi hanno
permesso di guadagnare in modo stabile nel tempo, ci sono ancora. Hanno
ancora successo.
Ho visto la comunità dei trader passare da solo poche migliaia di trader, a
molte migliaia di trader, e ora milioni, in tutto il mondo.
Ciò naturalmente ha cambiato profondamente la natura dei mercati, ma i miei
modi di fare trading funzionano sempre.
Se, come me, detesti il trading complicato, hai trovato ciò che fa per te.
Se sei stanco di tutte le sciocchezze che si sentono dire su “questo indicatore”
o “quell’oscillatore”, questo capitolo è per te.
Se sei stanco di fare test su sistemi automatizzati, modifiche multiple dei
parametri, e analisi con strumenti tecnici complicati, hai finalmente trovato
ciò che stavi cercando.
Se sei arrabbiato o annoiato fino alle lacrime, frustrato nel tentativo inutile di
dare un senso a teorie come le onde di Elliot, cicli, concetti astrologici, Gann,
Fibonacci, frattali, caos, trading scalare, ecc., hai bisogno di imparare come
fare trading sul Ross hook.
Sto per presentarti il “Santo Graal”? No! Ma ti presento qualcosa di vero,
semplice, che funziona.
Come ho mostrato in altre parti del libro, alcuni miei studenti hanno voluto
utilizzare il Ross hook insieme a studi tecnici. Anche se queste idee hanno
dimostrato di essere valide - e per questo ho voluto condividerle con te -
secondo me non sono affatto necessarie.
Gli studi tecnici possono essere un aiuto per qualcuno, non abbiamo tutti le
stesse caratteristiche. Ma ho studenti che come me amano il “trading
semplice” più di ogni altro, e hanno successo quanto me.
Il modo in cui faccio trading con il Ross hook funziona. Funziona da sempre,
rispettando le condizioni che ho stabilito per il suo utilizzo. Ha superato la
prova del tempo. Funziona in ogni intervallo temporale. E’ sufficiente che il
mercato sia abbastanza liquido da permettere che il grafico sia ben formato,
nell’intervallo temporale su cui si vuole operare.
Quando il punto del Rh successivo “c” viene superato, sposto lo stop a 1 tick
sotto “f”.
Quando il punto del Rh successivo “d” viene superato, sposto lo stop a 1 tick
sotto “g”.
Quando il punto del Rh successivo “e” viene superato, sposto lo stop a 1 tick
sotto “h”, ecc.
Esaminiamo attentamente il grafico precedente. Iniziamo con una formazione
di minimo 1-2-3. La formazione in sé non è pienamente valida, a causa della
congestione che contiene, ma è sufficiente per consentirci di individuare un
Ross hook dopo la sua rottura. Quando l’uncino viene superato, piazziamo
uno stop ad “a”, che è un supporto naturale.
Poi si forma un altro Ross hook. Quando viene superato, piazziamo lo stop a
“b”. Questo processo viene ripetuto nei punti “c” e “d”.
Nota che a partire dalla barra di inversione “e” gli uncini si formano con
frequenza molto maggiore. Ciò significa che probabilmente questo mercato
sta formando il suo ultimo movimento verso l’alto. Il trend al rialzo sta per
terminare. Nel mercato si stanno esaurendo i compratori.
Di conseguenza, iniziamo a stringere gli stop “s”, spostandoli verso l’alto. Li
spostiamo appena sotto il minimo di ogni barra fino a quando usciamo.
Poi si forma un massimo 1-2-3 seguito da un Ross hook. Spostiamo
progressivamente il nostro stop ai punti di resistenza naturale, da “f” a “j”.
Poi gli uncini iniziano ad verificarsi sempre più vicini, uno dopo l’altro, e
l’angolo di discesa si appiattisce notevolmente. Questo fatto indica che
probabilmente si sta formando un minimo, o una congestione. A questo punto
iniziamo a spostare il nostro stop “s” appena sopra il massimo di ogni barra
mensile.
Con riferimento al supporto e resistenza naturale, alcuni chiedono:
Fai trading solo nei mercati e negli intervalli temporali in cui puoi permetterti
di posizionare i tuoi stop in un modo corretto. Ciò dipende da come il
mercato si muove, dalla dimensione del tuo conto, e dal tuo livello di
comfort.
Evita gli uncini che si verificano dopo formazioni 1-2-3 molto lunghe.
Il punto 2 della formazione di massimo 1-2-3 nel grafico precedente è troppo
lontano dal punto 1. Inoltre si vede anche un altro problema: il movimento
dal punto 2 al punto 3 è troppo breve rispetto al movimento dal punto 1 al
punto 2. Le migliori formazioni 1-2-3 sono più proporzionate, con il punto 3
che si trova a un ritracciamento tra 1/3 e 2/3 del movimento percorso dal
punto 1 al punto 2. Quindi nel grafico precedente il massimo 1-2-3 non è ben
formato. Invece il minimo 1-2-3 è ragionevolmente ben formato, anche se
non perfetto perché appare piuttosto “quadrato”, a causa delle due barre
molto simili che precedono la barra 2, e dei tre massimi quasi uguali che
seguono la barra 2. Nelle migliori formazioni 1-2-3 si vede un movimento dei
prezzi più fluido, con barre che formano massimi e minimi diversi.
Le migliori formazioni 1-2-3 sono chiare e relativamente “strette” come
distanza tra il punto 1 e il punto 2. Ciò aumenta le probabilità che si verifichi
un movimento a nostro favore, dopo la nostra entrata.
Le formazioni di minimo 1-2-3 devono essere precedute da un trend al
ribasso, o da un movimento verso il basso.
Le formazioni di massimo 1-2-3 devono essere precedute da un trend al
rialzo, o da un movimento verso l’alto.
L’entrata al rialzo con TTE nel punto indicato dalla freccia ha fornito un
buon trade. Ogni volta che è possibile, la TTE è l’entrata preferita.
Ora segue un altro grafico, simile al precedente.
Ecco un test per te.
Segna altri punti significativi nel grafico e decidi che cosa faresti dove vedi i
punti interrogativi. Ci sono altre formazioni 1-2-3? Ci sono altri Ross hook?
Quali sono le formazioni chiare 1-2-3, o i Ross hook chiari? In quali trade
entreresti e in quali no? Perché?
Nel grafico precedente, il punto 2 del primo massimo 1-2-3 non è al di sotto
della recente congestione. Si può comunque prendere in considerazione
un’entrata al ribasso con Traders Trick, nel punto indicato dalla freccia nel
grafico, dato che c’è spazio per coprire i costi e prendere un profitto tra
l’entrata e il punto 2. Questa entrata fornisce un trade profittevole.
Vi è un altro segnale di entrata al ribasso con TTE, per entrare sul Rh prima
della effettiva rottura del punto dell’uncino. L’entrata è indicata dalla freccia
nel grafico.
Il primo minimo 1-2-3 non è ben formato, si trova in una fase di movimento
laterale. Un’entrata in una situazione simile non ha elevate probabilità di
successo, per questo non entro nel punto “a”. In una situazione simile vi sono
probabilità significative che la congestione prosegua, almeno
temporaneamente. Lo stesso vale anche per il punto “b”.
Nota che il secondo Rh nel grafico è anche il numero 1 di una formazione di
massimo 1-2-3. Quando questo massimo 1-2-3 è completo, abbiamo di fronte
diverse formazioni 1-2-3 vicine tra loro e in opposte direzioni. Questo fatto
indica che ci troviamo in una fase di congestione. Gli uncini non si possono
verificare in una fase di congestione, ma solo in mercati in trend. Pertanto
non consideriamo la possibile entrata nel punto “c”.
Il punto “d” si presenta come possibile entrata TTE in una formazione di
minimo 1-2-3, mentre i prezzi sono ancora in fase di congestione. E’
preferibile non entrare in questo trade, sia a causa della congestione, sia per il
fatto che la TTE non ha lo spazio, dal punto di entrata fino al punto 2, per
coprire i costi e prendere un profitto.
Il punto “e” ci fornisce un possibile trade al rialzo. Abbiamo un Rh, e
un’entrata TTE con la possibilità di coprire i costi e prendere un profitto tra
l’entrata e il punto del Rh. Un Ross hook in questa posizione può anche
essere il punto in cui il mercato esce dalla congestione, e quindi vi sono
possibilità che il movimento dei prezzi prosegua oltre il Rh. Nota che nel
momento in cui si verifica il punto “e”, il mercato è già stato in congestione
per un grande numero di barre.
La possibile entrata TTE al punto “b” può essere presa in considerazione per
un trade di brevissimo termine, ed è probabile che il movimento dei prezzi
dopo l’entrata sia molto modesto. E’ preferibile evitare anche questo trade. Il
Ross hook supera di poco il punto 2, e l’entrata TTE dovrebbe avvenire a un
prezzo inferiore al punto 2. Il grafico si presenta ancora come area di
congestione, e vi sono probabilità significative che il movimento laterale
prosegua.
Capitolo 18
Spesso questi tre elementi vengono confusi e trattati senza distinzioni con la
denominazione di “money management”, mentre secondo il mio approccio
sono tre entità distinte, che richiedono di essere trattate come tali.
Ogni volta che è possibile utilizzo ordini “stop con limite”, per l’entrata.
Voglio ridurre al minimo il rischio di slippage: se non posso avere il prezzo
che voglio, quando entro in un trade, non voglio che il mio ordine venga
eseguito. Se i prezzi superano il mio prezzo di entrata e il mio ordine non è
stato eseguito, cancello l’ordine. Non voglio che il mio ordine venga eseguito
quando i prezzi tornano indietro verso il mio prezzo di entrata, perché a quel
punto stanno andando nella direzione sbagliata. Voglio entrare in un trade e
poi vedere che il mercato si muove velocemente nella mia direzione.
Può capitare che il mio ordine non venga eseguito, e quindi non entro nel
trade, ma poi il trade procede e diventa molto profittevole, senza che io ne
possa trarre beneficio. Non mi importa. Seguo la mia disciplina e le mie
regole. Voglio il mio prezzo, se no non entro.
RISK MANAGEMENT DEGLI UNCINI SEMPLICI
Proteggere i profitti.
Spostare gli stop (“trailing stop”).
Gestire i tempi delle uscite.
Questi elementi sono strettamente connessi anche con il trade management,
dato che riguardano come il trade viene gestito.
Quando sono in un trade che ha raggiunto il primo obiettivo, e non ha toccato
il mio stop a pareggio sulla parte della posizione ancora aperta, posso
spostare lo stop (“trailing stop”) in due modi: 1) Sposto lo stop per proteggere
il 50% dei profitti potenziali visti “sulla carta”. 2) Sposto lo stop
progressivamente ai punti di supporto o resistenza naturale.
I due modi possono essere combinati tra loro, per essere adattati alle
caratteristiche del mercato, e al livello di comfort e allo stile di trading del
trader. Se ad esempio il punto di supporto o di resistenza naturale è più
lontano dal prezzo corrente, rispetto allo stop del 50%, il trader può decidere
di utilizzare comunque lo stop sul punto naturale di supporto o resistenza, se
questo è il modo che preferisce. Al contrario, un trader può decidere di non
rischiare comunque più del 50%.
Per 50% intendo che lo stop viene spostato in modo da non mettere a rischio
più del 50% del profitto potenziale massimo che il trade ha mostrato fino a
questo momento. Se ad esempio, in un trade al rialzo, i prezzi sono saliti fino
a un livello tale da produrre un profitto massimo di $ 300, si vuole chiudere
la posizione a un livello di prezzo che fornisca un profitto di almeno $ 150.
Sposto progressivamente lo stop secondo i due modi precedenti, ma osservo
anche come si presenta il movimento dei prezzi nel grafico. Smetto di
utilizzare i due modi precedenti quando vedo che gli uncini iniziano a essere
più vicini tra loro, o che il mercato sta formando nuovi estremi in
corrispondenza di barre di inversione, o di barre che sono doji o quasi doji, o
di barre che hanno la chiusura nella loro metà inferiore in un movimento al
rialzo (o nella metà superiore, in un movimento al ribasso), anche se la
chiusura è superiore all’apertura. Questi sono fatti che mi rendono sospettoso
e indicano che il movimento potrebbe essere vicino al termine. Quando vedo
fatti come questi stringo il mio stop fino a quando una correzione mi fa uscire
dal mercato. Il mio scopo è di uscire dal trade proteggendo la maggior parte
possibile del profitto potenziale.
Osservo anche i sintomi di un possibile esaurimento del movimento dei
prezzi in una determinata direzione. Dopo che il mercato ha formato e
superato due uncini, se inizia a formare barre lunghe nella direzione del trend,
o inizia a formare gap nella direzione del trend, ciò indica che, almeno
temporaneamente, con molta probabilità il trend sta terminando e seguirà una
congestione oppure un’inversione di trend.
Un altro modo per sapere che probabilmente una correzione è imminente è
vedere che si sono verificati cinque o più minimi più alti successivi in un
trend al rialzo, o cinque o più massimi più bassi successivi in un trend al
ribasso.
Ancora un altro modo per sapere che probabilmente una correzione è
imminente è vedere che si verificano cinque o più barre successive con
apertura alta e chiusura bassa in un trend al ribasso, o cinque o più barre
successive con apertura bassa e chiusura alta in un trend al rialzo. Di norma
cinque o più è un numero di barre eccessivo in una successione, e quindi è
probabile che si verifichi una correzione.
Capitolo 19
Guarda il grafico seguente, nel punto indicato dalla linea verticale. Il giorno
in cui si forma un nuovo uncino si verifica anche un crollo del volume.
Nel grafico puoi notare anche che gli ultimi uncini sono molto vicini tra loro,
e anche questo è un segno che il movimento sta terminando, come spiegato
nel paragrafo precedente.
Ecco che cosa è accaduto dopo, nella stessa giornata. Puoi vedere che è stato
saggio non entrare in questo trade. La maggior parte del movimento era già
stata consumata prima della formazione del Ross hook.
QUANDO SI VERIFICANO PIU’ DI TRE BARRE
DI CORREZIONE
Questa è una considerazione molto importante relativa ai Ross hook. E’ una
situazione in cui molti trader commettono errori.
Molto spesso l’ultimo uncino di una serie viene seguito da una congestione di
qualche tipo. Ciò non accade solo quando un mercato forma un deciso
massimo o minimo a V, ma i veri massimi e minimi a V sono rari.
Ciò che inizia come massimo /\ , di solito diventa una congestione del tipo
/\/\. Lo stesso vale per ciò che inizia come minimo \/ , che di solito diventa
una congestione del tipo \/\/. Queste sono effettive situazioni di congestione,
e vi è il pericolo che il Ross hook si formi appena prima di un movimento
laterale.
Nota quanto segue:
Qui vi è un concetto estremamente importante da afferrare. Quando un trend
forma una correzione che contiene più di tre barre, il trend principale è
interrotto, e ora abbiamo di fronte un trend secondario che potrebbe
trasformarsi in una congestione, oppure in un’inversione del trend principale.
Il Ross hook esiste ancora, ma le sue probabilità di successo sono molto
minori. E’ preferibile evitare un trade di questo tipo. Si sono verificate più di
tre barre di correzione, la quarta barra dopo l’uncino ha formato ancora un
massimo più basso rispetto al precedente, in un Rh al rialzo.
Lo stesso concetto vale per un Rh al ribasso: se si verificano più di tre barre
di correzione (cioè dopo l’uncino vi sono quattro barre con minimi più alti
del precedente), si evita il trade.
Capitolo 20
Dato che i Ross hook sono causati dalle prese di profitto durante – e al
termine – di un trend, si dovrebbero verificare situazioni in cui ci si può
aspettare la loro formazione.
Nei prossimi grafici, ti mostrerò quando ci si può aspettare che i Ross hook
accadano. Nei grafici evidenzierò le formazioni 1-2-3 e i Rh, in modo che tu
possa vedere come esamino questi grafici. Vicino a ogni punto 1 ho indicato
la direzione verso il punto 2 con una freccia.
Naturalmente, come ho spiegato nei capitoli precedenti, il fatto di indicare
una formazione grafica non significa che io sia disposto a entrare in un trade
basato su tale formazione grafica. E’ essenziale selezionare accuratamente i
trade, per ottimizzare i profitti del trading.
Quando ci aspettiamo che un Ross hook si possa verificare nel mercato,
abbiamo un elemento per considerare in anticipo possibili trade. Il semplice
fatto di aspettarsi un uncino aiuta ad acquisire una prospettiva più chiara sul
mercato. Abbiamo qualcosa di concreto da cercare.
Esaminando il grafico e cercando possibili situazioni adatte per la formazione
di un uncino, facciamo esperienza nella conoscenza del movimento dei
prezzi. Questo esercizio ti aiuta a sviluppare le tue capacità di osservazione
dei movimenti del mercato.
Ciò che impari esaminando i grafici, per individuare in anticipo i Ross hook,
ti aiuta a valutare possibili trade. Per esempio inizi a renderti conto di come le
diverse barre dei prezzi si sviluppano una dopo l’altra, e come la fascia di
prezzo di ogni barra si può sovrapporre a quella precedente, nello specifico
mercato e intervallo temporale che ti interessa. Questa conoscenza dei
mercati ti fornisce elementi utili per selezionare i trade, e per gestire la
posizione dopo l’entrata.
Capitolo 22
CONSIDERAZIONI FINALI
Il trading è un business, e deve essere affrontato come tale, con tecniche che
funzionano in modo costante. Hai bisogno di sapere come fare trading
profittevole, come ricavare nei mercati la tua parte di profitti.
Devi sapere come si comportano gli operatori “interni” dei mercati, come i
mercati si muovono in realtà. Ciò può essere visto in un semplice grafico di
prezzo, se impari come farlo. Se acquisisci queste conoscenze sei in grado di
fare trading in modo efficace.
Pochi sanno come scoprire la verità nei mercati. E tuttavia, quando ti spiego
come fare, diventa semplice. Cercando di fare da solo invece, puoi passare
anni lottando faticosamente nei mercati senza mai scoprire la realtà di come
fare trading in modo profittevole. Moltissimi aspiranti trader perdono il loro
denaro, o rinunciano, prima di aver imparato come guadagnare in questo
business.
Incontrando molti trader, sono rimasto impressionato dalla scarsità delle
conoscenze che hanno quasi tutte le persone che cercano di fare trading.
Anche persone che stanno cercando di fare trading da anni sembrano non
rendersi conto di quanto poco sanno sui mercati e su come operare. C’è da
stupirsi per il fatto che così tanti trader perdano? C’è da stupirsi che così tanti
abbandonino i mercati frustrati e completamente sconfitti? Queste persone
spesso non hanno perso solo il loro denaro, ma anche la loro sicurezza e la
loro autostima.
In questo e negli altri miei libri Daytrading, Trading come business, Spread
trading e trading stagionale, sono contenute conoscenze molto preziose per i
trader.
I libri forniscono il primo livello di formazione, che è indispensabile per un
trader, ma non è completo. I miei corsi dal vivo sono il livello avanzato di
formazione. Il corso è il momento in cui completi la tua preparazione per
guadagnare nel trading. Anche se hai letto i miei libri, e anche se stai
vincendo nel trading, ciò che impari al corso ti sorprende e cambia
decisamente i risultati del tuo trading. Il motivo è che dal vivo, con un gruppo
ristretto di persone, posso insegnare tecniche che non possono essere spiegate
nei libri. Nel corso dal vivo insegno argomenti, essenziali per il trading, che
non puoi imparare in nessun altro modo.
Impari come funzionano veramente i mercati, la loro vera natura, e come
affrontarli. Impari come selezionare i trade nel modo migliore, e come
gestirli, sulla base delle conoscenze di cui hai veramente bisogno. Ciò che
impari ti porta ai risultati che vuoi molto più velocemente di quanto tu possa
pensare. Risparmi molto tempo, denaro ed energia.
Spiego questo fatto con un esempio, descrivendo una situazione che rende
l’idea di ciò che accade ai trader.
Stai tornando a casa, ma devi attraversare una giungla prima di raggiungere la
tua destinazione, e ti sei perso. All’interno della giungla c’è un luogo in cui
puoi trovare tutto ciò che hai bisogno di sapere per raggiungere la tua casa.
C’è una mappa precisa, e ci sono informazioni che rivelano com’è fatta la
giungla e il percorso da seguire per arrivare a casa.
Quindi è assolutamente necessario che tu arrivi al luogo in cui puoi trovare le
informazioni. Ti viene offerta una scelta, hai due possibili modi per farlo:
puoi entrare nella giungla con un ottimo equipaggiamento che comprende un
machete, uno zaino, e una bussola.
Oppure in alternativa puoi salire su un elicottero che ti porterà direttamente al
luogo in cui puoi trovare le informazioni.
Se scegli il machete e il resto dell’equipaggiamento, devi attraversare a piedi
la giungla nel tentativo di trovare le informazioni. Ti possono accadere molte
cose durante il percorso, nella giungla si annidano molti pericoli:
Puoi perderti e non riuscire mai a raggiungere il luogo in cui si trovano le
informazioni. Puoi continuare a vagare, perduto nella giungla, fino a quando
esaurisci il tuo capitale di trading o rinunci, completamente frustrato e ormai
convinto che non raggiungerai mai il tuo obiettivo.
Puoi cadere nelle sabbie mobili, e finire sepolto vivo. La giungla è piena di
zone impraticabili. Non si sente mai più parlare delle persone che finiscono in
quelle zone.
Puoi essere trovato e divorato dai molti animali selvaggi che vivono nella
giungla.
Se invece scegli il volo in elicottero che ti porta direttamente al luogo in cui
vi sono le informazioni, trovi immediatamente ciò che cerchi. E dopo parti da
quel luogo pienamente equipaggiato con tutta la conoscenza e gli strumenti
che ti servono, costruiti appositamente per farti arrivare a casa con sicurezza
e nel modo più efficace.
Appendice A
Nota che il ripido trend al ribasso è terminato con una barra di inversione.
L’ho indicata con “A”. Tale barra di inversione ha il minimo quasi uguale
alla barra precedente. La barra di inversione diventa anche un Rh.
Il livello del minimo intorno al prezzo 1800 è significativo. Più avanti nel
grafico si vede che altri minimi significativi si sono verificati intorno a tale
area di prezzo. Ho indicato questi minimi come “B1”, “B2”, “B3” e “B4”.
Appendice B
Non entriamo nel trade se i prezzi saltano in gap oltre il nostro punto di
entrata. Entriamo solo se il mercato attraversa il nostro punto di entrata.
Le formazioni valide di massimo e minimo 1-2-3 si verificano solo in punti di
svolta del mercato, che sono effettivamente massimi o minimi, principali o
intermedi.
Noi cerchiamo una formazione di minimo 1-2-3 dopo un trend al ribasso, o
dopo un movimento al ribasso, o dopo un ritracciamento significativo.
Noi cerchiamo una formazione di massimo 1-2-3 dopo un trend al rialzo, o
dopo un movimento al rialzo, o dopo un ritracciamento significativo.
Per informazioni
sull’attività di Joe Ross – Trading Educators
www.tradingeducators.educatio
telefono ( dall’ Italia) 06 565 66072
info@tredu.ch
Dr. Guido Albi Marini Responsabile di Joe Ross - Trading Educators
IMPARA DIRETTAMENTE DA JOE ROSS LE SUE TECNICHE
La missione di JOE ROSS – TRADING EDUCATORS è insegnarti tutto ciò
che devi conoscere per raggiungere i tuoi obiettivi finanziari attraverso il
trading.
Tutte le nostre attività hanno l'obiettivo di fare di te un trader di successo.
La nostra missione è:
Mostrare agli aspiranti trader la verità del trading, insegnando loro come
leggere un grafico per scoprire la vera realtà dei mercati, in modo che
possano operare con successo sulla base di ciò che vedono ("trade what you
see"), e rivelando loro tutta la conoscenza "interna" di cui hanno bisogno per
comprendere davvero i mercati.
Mettere gli aspiranti trader in grado di operare in modo profittevole,
insegnando loro a gestire correttamente i trade e ad avere un atteggiamento
mentale vincente.
Per compiere la nostra missione, insegnamo ai nostri studenti:
Dove i prezzi si muoveranno
Perché i prezzi si muoveranno in quella direzione
Chi e che cosa fa muovere i prezzi
Fino a quale livello i prezzi arriveranno come minimo quando si muoveranno
Il loro ruolo nel movimento dei prezzi
Come trarre vantaggio dalla conoscenza che ricevono
Come gestire correttamente un trade in cui sono entrati
Come gestire sé stessi e acquisire la disciplina necessaria per diventare trader
di successo
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trading cambiano completamente.
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trading.
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INDICE
PRESENTAZIONE
Ringraziamenti
Prefazione
Introduzione
Il percorso
TI SEMBRA DIFFICILE DA CREDERE?
IL PUNTO CONCLUSIVO DEL TRADING
PERCHE’ FAI TRADING?
DEFINIAMO IL CAMPO
MONEY MANAGEMENT
CAPITALIZZAZIONE
NUMERO DI CONTRATTI
PREZZI
ORDINI
FILOSOFIA
CONCLUSIONE
Capitolo 2
Come ho iniziato
FORMAZIONI 1-2-3 DI MASSIMO E MINIMO
FORMAZIONI DI MINIMO 1-2-3
SCOPRO L’UNCINO
EVOLUZIONE
Capitolo 3
Identificare il Ross Hook
“CHE COSA CAUSA UN ROSS HOOK?”
ESPANDERE LA DEFINIZIONE DI ROSS HOOK
Capitolo 4
Identificare il trend
UN CONCETTO IMPORTANTE
Capitolo 5
IDENTIFICARE LA CONGESTIONE
Capitolo 6
INVERSIONI DI TREND
(Senza titolo)
Capitolo 7
PROCESSI CONCETTUALI
ANTICIPARE LA CORREZIONE
ANTICIPARE LA RIPRESA DEL TREND
Capitolo 8
L’ENTRATA TRADER TRICK’S
CICLO DEL TRADING
Capitolo 9
PROSEGUIAMO L’ANALISI
Capitolo 10
GLI STOP
I TEMPI DEL TRADING.
SISTEMI MECCANICI
IL BISOGNO DI AUTOMAZIONE
PIAZZARE UNO STOP DI PROTEZIONE DALLE PERDITE
UTILIZZARE I PUNTI NATURALI DI SUPPORTO E RESISTENZA
VANTAGGI E SVANTAGGI DEGLI STOP NATURALI
STOP BASATI SULLA VOLATILITA’
LO STUDIO TECNICO “VOLATILITY STOP”
Capitolo 11
STOP PER OBIETTIVI
STOP PER COPRIRE I COSTI
STOP PER PROFITTO PICCOLO
STOP PER PROFITTO PIENO
TRAILING STOP
OBIETTIVI DI PROFITTO IN TICK
PIAZZARE UNO STOP DI PROTEZIONE DEI PROFITTI
Capitolo 12
FILTRARE IL ROSSO HOOK
FILTRI DI CONFERMA
IL PREZZO TIPICO DI DOMANI IN UN TREND AL RIALZO
IL PREZZO TIPICO DI DOMANI IN UN TREND AL RIBASSO
REGOLE PER CCI
Capitolo 13
FILTRAGGIO BASATO SU STOCHASTICS
IL PROCESSO STOCHASTIC
Capitolo 14
FILTRAGGIO BASATO SU ENVELOPE
Capitolo 15
FILTRAGGIO BASATO SU BANDE DI BOLLINGER
Capitolo 16
UNCINI SEMPLICI
Capitolo 17
ALTRI ELEMENTI SUGLI UNCINI SEMPLICI
Capitolo 18
GESTIONE DI DENARO, RISCHIO E TRADES
TRADE MANAGEMENT DEGLI UNCINI SEMPLICI
MONEY MANAGEMENT DEGLI UNCINI SEMPLICI
Capitolo 19
NON ENTRARE IN QUESTO UNCINO
QUANDO GLI UNCINI SONO TROPPO VICINI TRA LORO
QUANDO IL VOLUME CROLLA
QUANDO UN UNCINO E’ TROPPO LONTANO
QUANDO SI VERIFICANO PIU’ DI TRE BARRE DI CORREZIONE
Capitolo 20
UN ALTRO TIPO DI FILTRO
Capitolo 21
ASPETTARSI GLI UNCINI
Capitolo 22
CONSIDERAZIONI FINALI
Appendice A
Appendice B
La Legge dei Grafici
Trading nel movimento laterale
Chiarimenti sulle formazioni 1-2-3
Chiarimenti sul Ross Hook
Note per il lettore