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Joe Ross

TRADING
CON IL
ROSS HOOK

E D I Z I O N I TRADING EDUCATORS
TRADING CON IL ROSS HOOK

Titolo originale: Trading The Ross Hook


©
Copyright 1992 by Joe Ross.
Revisioni: 2001, 2007

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La Legge dei Grafici (The Law of Charts), TLOC, Ross hook, Rh, Traders
Trick, Trader’s Trick, Traders Trick Entry, TTE, Joe Ross

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ISBN 978-88-94882-07-0
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ROSS, TRADING EDUCATORS, INC., ROSS TRADING, INC.,
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L’ATTIVITA’ DI TRADING, SPECULATIVA E DI INVESTIMENTO E’
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E’ POSSIBILE SUBIRE PERDITE MOLTO RILEVANTI. IL TRADING,
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PRESENTAZIONE

Da tempo ho il piacere di conoscere Joe Ross, e mi sono reso conto della


straordinaria saggezza che possiede – non solo sul trading, ma anche sulla
natura umana e sulla vita.
Sono veramente felice di aver incontrato finalmente una persona come lui, in
una professione in cui spesso si vedono comportamenti discutibili dal punto
di vista etico. La sua onestà, integrità, comprensione e amore per gli altri è
evidente in ciò che dice e fa.
Questo libro ne è semplicemente una conferma in più. La trasparenza e la
semplicità del suo modo di fare saranno evidenti per il lettore. E tu, amico
trader, apprezzerai pienamente la ricchezza del talento di trading di Joe Ross
solo dopo che avrai dimostrato la tua personale saggezza, mettendo in pratica
le conoscenze che egli ha scelto così generosamente di condividere con noi.
Questo libro sul trading, a mio parere, se messo in pratica, definisce un nuovo
standard per l’eccellenza in questo settore. E so che Joe ha fatto questo lavoro
con amore.
Voglio concludere con una frase di Joe, tratta dal suo primo libro Trading by
the Book: “Per imparare è indispensabile che tu voglia farti insegnare”. Sono
convinto che se tu, come trader, non avessi voluto imparare, non avresti
investito in questo libro.
Ora, per il tuo bene, permetti a te stesso di farti insegnare. Fai a te stesso il
favore di leggere le sue parole e di seguire i suoi passi.
Buona fortuna e buon trading.
Grazie, Joe!
Dr. John J. Kozma
Ringraziamenti

Chiunque si mette a scrivere ciò che sa ha sempre dei debiti nei confronti di
tutte le persone da cui ha imparato.
Ho molti allievi, persone che hanno letto i miei libri, e persone che hanno
partecipato ai miei corsi sul trading. Alcuni di loro, in modo consapevole
oppure no, sono stati come insegnanti per me. Anche se ritengo di aver
imparato qualcosa quasi da ogni allievo che ho incontrato, alcuni incontri
sono stati particolarmente preziosi e hanno esercitato un influsso significativo
sulla mia vita.
Voglio ricordare alcune di queste persone, nell’ordine in cui le ho incontrate
per la prima volta:
Colonnello Sandy Stith Dr. W. Edward Dalton Dr. Bruce Roman
Mr. Richard Redmont
Dr. Stephen Slaughterbeck Mr. Kevin D. Armstrong
Sono tutti trader molto preparati e appassionati. Devo a ciascuno di loro più
di quanto possano immaginare.

Ho un grande debito di riconoscenza verso Mr. George Damusis, che mi ha


aiutato molto dal punto di vista informatico.
Apprezzo molto anche l’amicizia e lo straordinario incoraggiamento che ho
ricevuto dal Dr. Bruce Roman.
La mia espressione di gratitudine non sarebbe completa se non menzionassi
anche Neal Arthur Muckler, che mi ha insegnato che la pazienza è una virtù
con molte ricompense.
Infine, desidero ringraziare il mio amico Mr. John Kozma, senza il cui aiuto
questo libro non sarebbe stato possibile.
Prefazione

Se hai già fatto trading, sarai in grado di apprezzare questo libro veramente
importante, Trading con il Ross Hook. Il motivo è che hai già fatto
l’esperienza degli abissi di frustrazione, sia emozionale che finanziaria, che
accompagnano la ricerca di un sentiero pratico e percorribile verso i tuoi
profitti nel trading.
Utilizzando la sua scoperta del “Ross Hook” come nucleo per il suo
approccio al trading, Joe Ross va oltre le sue ammirevoli capacità di lettura
dei grafici per includere il cruciale argomento del money management,
condizione indispensabile in ogni attività imprenditoriale di successo.
L’autore è riuscito a rendere concreti e applicabili in pratica alcuni degli
assiomi del trading, che vengono ripetuti frequentemente ma non sono mai
stati definiti in modo operativo. Tra questi anche “tagliare le perdite e lasciar
correre i profitti” e “fare trading con il trend”.
Ciò che trovi in questo libro, caro lettore, è un approccio completamente
integrato per fare trading nei mercati. Non solo alcuni frammenti del puzzle,
bensì la visione di insieme. Questo ti permette, per la prima volta, di essere
l’artista invece del quadro.
Credo fermamente che Trading con il Ross Hook sia il miglior libro mai
scritto sull’argomento del trading profittevole. Non esiste libro migliore per
una persona che veramente aspiri a compiere la metamorfosi da partecipante
al trading a vincente nel trading.
Cacciatore di tesori, hai trovato la tua mappa. Ma ti resta da completare il
viaggio. Leggi il libro, comprendilo e mettilo in pratica. Trasforma in realtà i
tuoi vecchi sogni di trading. E il tuo trading non sarà mai più come era
prima.
Dr. Bruce W. Roman
Introduzione

Questo libro contiene la concettualizzazione, che ancora continua, della


formazione grafica Ross hook (Uncino di Ross).
La storia del Ross hook è la rivelazione dei concetti relativi alla sua
utilizzazione. E’ l’evoluzione di una eredità. Ho sviluppato l’uncino,
continuo a svilupparlo, e ora lo faccio conoscere a te, lettore.
Questo libro è dedicato a un concetto – il trading di una formazione di prezzo
che ora è nota come Ross hook.
Può sembrare strano scrivere un intero libro su una formazione così semplice.
Tuttavia, quando ho cercato di scrivere tutto ciò che so sul trading del Ross
hook, mi sono reso conto che non è possibile completare l’argomento. Ci
sono sempre nuovi modi di vedere le cose, sempre nuove sfumature nei modi
di fare trading.
Me ne sono reso conto anche guardando come i miei allievi fanno trading sul
Ross hook.
Come si può trasmettere ad altri l’esperienza di una vita nel trading di un
fenomeno simile?
Potrei parlare e scrivere sul Ross hook per giorni o settimane, e comunque
non riuscirei a esaurire l’argomento, a comunicare tutto, fino ai dettagli più
minuti.
Gli uncini di Ross non sono un’entità a sé stante, sono parte integrante del
movimento del mercato. Quando faccio trading, ciò che vedo e come agisco
si basa su molti anni di esperienza di utilizzo del Ross hook in relazione al
complessivo movimento dei mercati.
Tuttavia, in questo libro devo cercare di fissare quanto più è possibile su
questo argomento, in modo da permettere ad altri di ricavarne gli stessi
benefici che io ho avuto.
Il mio obiettivo è di condividere con te questa formazione grafica che è stata,
ed è, molto profittevole per me.
Ti prego di leggere e studiare attentamente il materiale che presento qui, in
modo che tu ne possa ricavare il maggior beneficio possibile. Solo con lo
studio diligente di questi concetti sarai in grado di utilizzare ciò che ti mostro,
e di incorporarlo nel tuo trading, in modo coerente con il tuo stile e il tuo
personale livello di confort.

Certamente troverai dei concetti di valore da integrare nel tuo stile di trading
personale.
Attenzione
Vi sono parti di questo libro che sono difficili da comprendere a una prima
lettura. Questo libro deve essere studiato accuratamente. Lo sviluppo dei
concetti di come identificare un trend e come identificare una congestione mi
ha richiesto molti anni di lavoro. La maggior parte dei lettori non sarà in
grado di afferrare questi concetti con una semplice lettura del testo.
Se non sei disposto a impegnarti in uno studio diligente di questo libro, se
semplicemente lo leggi stai sprecando il tuo tempo. Al contrario, se sei
disposto a studiare accuratamente ciò che presento qui, sarai
abbondantemente ricompensato.
Il percorso

Se segui il percorso che descrivo in questo libro, avrai in mano un modo per
accumulare ricchezza facendo trading nei mercati. Dovrai lavorare
duramente, ma i tuoi sforzi maggiori non saranno come molti si aspettano.

Quando ho seguito questo stesso percorso, non ho passato innumerevoli ore


facendo backtesting su sistemi. Invece, ho impiegato molto tempo, e lo faccio
ancora, nel perfezionare il mio atteggiamento e il mio approccio al trading.
Ho dedicato una quantità enorme di tempo a imparare la disciplina e
l’autocontrollo necessari per fare trading in modo realistico e profittevole.
Come ho affermato ripetutamente in altri miei scritti, il trading è un business,
e deve essere trattato e gestito come tale.
Capovolgendo il modo in cui la maggior parte dei trader gestisce il trading,
sono stato capace di capovolgere il risultato. Molti hanno un approccio al
trading disastroso.
In che modo le mie esperienze ti possono aiutare?
Invece di fare trading con grande rischio, incertezza, complessità e
confusione, è possibile per te iniziare a entrare in trade con un’elevata
probabilità di successo. Approcci matematici, scientifici, ciclici e
computerizzati al trading sono completamente inutili, e lo stesso vale per gli
approcci basati sulla teoria. Se una grande competenza matematica fosse
necessaria per il trading profittevole, certamente non avrei potuto realizzare
una strategia vincente nei mercati.
Puoi avere trade vincenti, e puoi accumularli in modo costante, se segui
rigorosamente il semplice percorso che sto per rivelarti. Ciò che presento è
concettualmente semplice, ma può risultare difficile per te da mettere in
pratica. Non ti posso promettere che avrai la disciplina per mettere in pratica
le tecniche di questo libro, ma se l’avrai o riuscirai a svilupparla,
non riesco a immaginare come potrai non diventare un trader di successo.
Il bello è che il trading può essere semplice come alzare un dito, puoi
spegnere l’interruttore del rischio e dell’incertezza, e accendere la semplicità
e le vincite inevitabili. La scelta è tua.
Puoi scegliere di passare da un complicato concetto matematico a un altro –
continuando a perdere mentre cerchi di costringere i mercati ad adattarsi alle
tue idee preconcette su che cosa i mercati dovrebbero fare o non fare. Oppure
puoi imparare a leggere in modo semplice il mercato per lasciare che ti dica
che cosa sta per fare, e poi partire con lui per un viaggio profittevole.

TI SEMBRA DIFFICILE DA CREDERE?


Ti assicuro che ciò che presento in questo libro è totalmente reale e vero.
L’ho messo in pratica e lo sto ancora facendo. Altri a cui l’ho insegnato lo
stanno facendo, proprio in questo momento, mentre tu stai leggendo.
Funziona!
La tecnica del Ross hook, e l’approccio alla selezione dei trade che descrivo
in questo libro, sono basati su regole solide e provate nel tempo, regole
essenziali per fare trading con successo nei mercati. Se desideri un modo per
semplificare la tua vita di trading, in modo da poterti concentrare sui compiti
importanti di acquisire il controllo del tuo trading e di te stesso, se vuoi un
nuovo, eccitante inizio, presta attenzione ai concetti che ti rivelo in questo
libro.

Se desideri essere onesto con te stesso, se ti rendi conto che non puoi
controllare i mercati e che quando fai trading puoi solo controllare te stesso,
le tecniche che ti mostro funzioneranno anche per te.
Se vuoi che il tuo trading inizi ad accumulare successi in modo continuo e
sempre crescente, ma non vuoi rischiare montagne di denaro nell’incertezza
dei mercati, forse hai finalmente trovato il libro che cercavi.
Se non vuoi guardarti con dolore nello specchio, o ammettere con vergogna
di fronte al tuo partner “anche oggi ho perso”, le tecniche di trading del Ross
hook possono essere la risposta ai tuoi desideri.
E se aspiri ai guadagni che si possono trovare nei mercati, e tuttavia vuoi
sentirti relativamente sicuro sulla crescita del tuo conto, questo approccio
cambierà la tua vita come trader. Il mio approccio ha già aiutato molti dei
miei studenti ad avere maggiore successo. Ciò che ti mostrerò è un modo
migliore, più sicuro, più rilassato per fare trading e guadagnare nei mercati.
Questo libro quindi è la storia della mia scoperta del Ross hook e mostra
come quasi chiunque altro possa ottenere ottimi risultati nel trading, se lo usa
correttamente. Questo libro ti dirà come puoi applicare il meraviglioso
concetto del Ross hook al tuo trading. Ciò porterà un netto miglioramento nel
tuo successo come trader.

Questo non è un libro per principianti assoluti. Presuppone che tu abbia


almeno una conoscenza di base su come piazzare gli ordini e leggere un
grafico a barre, e che tu abbia una comprensione di base di che cosa sono i
mercati, e come e perché le persone vi operano. Presuppone che tu abbia
almeno fatto trading simulato “sulla carta”, e che tu abbia visto o sofferto le
inevitabili perdite che sono la nemesi di moltissimi trader.

IL PUNTO CONCLUSIVO DEL TRADING


Il punto conclusivo del trading è amore e odio.
Ho rischiato grosso con questa affermazione. Sono andato contro le
convenzioni. Anche se, dal punto di vista finanziario, il profitto e la perdita
sono il punto conclusivo, il trading non è solo questo! Il profitto e la perdita
sono importanti, ma sono elementi secondari. Sono una misura delle tue
capacità come trader, ma non sono il vero punto conclusivo.
Ho scoperto anni fa che l’amore e l’odio spingono i mercati, e controllano il
tuo destino di trading. E’ necessaria una spiegazione, quindi seguimi. Ti
assicuro che la ricompensa sarà molto significativa.

PERCHE’ FAI TRADING?


Chiediti: “perché faccio trading?”
Il motivo è che ti piacciono i risultati che un trade vincente può darti. Il
trading fatto con saggezza può renderti ricco, moltiplicando la tua ricchezza
molto più di quanto possa fare qualsiasi altro strumento. Il trading nei mercati
dà al tuo denaro uno dei maggiori potenziali di profitto che possano essere
immaginati. I risultati possono essere spettacolari, e tu ami l’idea e
l’eccitazione del trading, con il risultato che ne può derivare. Ti entusiasma
l’attesa del “grande” guadagno.
Ti piace anche sapere che il tuo denaro può lavorare per te come una
macchina instancabile, accumulando ricchezze giorno dopo giorno, rendendo
te più ricco e la tua vita più facile.

E mentre amici e parenti possono perdere il loro lavoro, o i clienti dei


professionisti e delle aziende possono diminuire in modo considerevole, le
tue capacità come trader ci saranno sempre, sono una competenza tua per
sempre, che aggiunge enorme sicurezza e confort alla tua vita.
Ti piace il pensiero che, un giorno, il reddito annuo che guadagni dal tuo
trading potrà superare quello del tuo lavoro, che forse è diventato noioso per
te, e quando ciò accadrà non dovrai più lavorare e potrai dedicarti solo a ciò
che ami di più – il trading. E le tue capacità di trading ti permetteranno di
continuare a divertirti e ad avere grandi risultati nella tua attività come trader,
guadagnerai molto e potrai avere una vita bella, facile.
Oppure, ti può deliziare il pensiero di migliorare la tua pensione, facendo
trading piacevolmente e ottenendo entrate aggiuntive con il trading, che tu
percepisci come un divertente passatempo.
Ami l’eccitazione di vedere che un trade da te scelto vola in alto, e ti fa
guadagnare il reddito di un anno con una sola operazione. Poche esperienze
nella vita possono superare l’emozione di vedere la tua ricchezza aumentare
così velocemente – e con poca fatica.
Anche se certamente il denaro non è tutto, apprezzi la libertà che la ricchezza
permette – la possibilità di concedere a te stesso e alla tua
famiglia le cose migliori: una bella casa, un’auto prestigiosa, viaggi,
divertimenti, e molto altro. Provi gioia nel pensare di poter aiutare le persone
bisognose, di poter fare beneficenza. Ti piace sentirti avvolto da una
sensazione di sicurezza finanziaria, sapendo che in caso di bisogno puoi
avere accesso alle cure mediche migliori per te e i tuoi cari, e immagini una
pensione caratterizzata da completa libertà finanziaria, che ti permetterà di
goderti anni di riposo senza preoccupazioni.

Simili ricompense rendono il trading profittevole estremamente


importante per il tuo futuro, no?
Ma il tuo amore per il trading è accompagnato anche da elementi che ti
dispiacciono. Detesti il rischio di perdite e le orribili emozioni che le perdite
attivano. Detesti la rabbia e il senso di colpa che provi per aver preso una
decisione di trading sbagliata. “Come posso essere così stupido?” è il
lamento più doloroso di un trader. “Quando imparerò finalmente a operare
bene?” Queste sono domande senza risposta, e tuttavia ti rimproverano
continuamente, non ti permettono di dimenticare che hai perso il denaro che
avevi guadagnato con fatica.
Puoi sentirti a disagio per il fatto che vi sono dozzine di possibili trade che
gridano per essere presi, con la promessa che questo è il trade giusto da
prendere. Di fronte a così tante possibilità, ti senti travolto e certamente non
scegli il trade giusto. Peggio ancora, potresti cercare di farli tutti.
Non ti piace non avere nessuno di cui ti puoi veramente fidare per un
consiglio obiettivo. Se chiedi consigli ai broker, ti domandi sempre “mi
stanno suggerendo di comprare o vendere per il mio bene, o perché vogliono
guadagnare la commissione?” Se acquisti servizi di consulenza, ti chiedi
sempre “questo sarà un trade vincente, o perderà?” Ti chiedi se puoi
sopportare il dolore dello stop loss definito dal tuo consulente, o al contrario
ti domandi perché ha piazzato uno stop così vicino al prezzo corrente, e
vorresti dare al trade più spazio.
Provi odio per la selvaggia, imprevedibile volatilità dei mercati. A volte
scopri che stai sprecando una grande quantità di energia mentale con
domande come “Dove dovrei piazzare lo stop?” “Dovrei spostare lo stop
ora, o dovrei uscire SUBITO!?” Queste decisioni non sono facili. Ti mettono
a disagio. Ti mettono alla prova, consumano le tue forze.
Senti dentro di te che qualunque sia la tua decisione, il mercato quasi
certamente farà esattamente il contrario, come se provasse un piacere
personale e perverso nel farti sentire uno stupido. Questo va contro la tua
naturale inclinazione a raggiungere risultati. In molte altre aree della vita
senti di avere il controllo e di avere successo. Ma quando si tratta di trading,
ti chiedi “Avrò mai successo? E’ possibile avere successo?”

Tutte queste emozioni aumentano la tua ansia, spesso paralizzano la tua


capacità di arrivare a una decisione, e rendono il trading un insieme
esasperante di emozioni che ami e di emozioni che detesti. Esiste una via di
uscita?
Come sarebbe se potessi avere PRINCIPALMENTE ciò che AMI ed evitare
ciò che ti fa provare ODIO? Come sarebbe se ti potessi sentire a tuo agio nel
tuo trading? Se ti potessi sentire ragionevolmente sicuro che i trade in cui stai
entrando sono quelli giusti? Come sarebbe se sapessi dove piazzare il tuo
stop in ogni trade? E come sarebbe se potessi avere un’elevata percentuale di
trade vincenti?
Come sarebbe se potessi veramente realizzare il sogno di lasciare correre i
tuoi profitti e tagliare velocemente le tue perdite?
Nella mia carriera di trader, mi sono presto reso conto dell’enorme rischio
emotivo che esiste per la maggior parte dei trader. Ho deciso di vedere se
riuscivo a progettare un approccio personale al trading che potesse darmi
costantemente solo le esperienze che desideravo ardentemente, e che mi
proteggesse dalle esperienze che mi disgustavano.
Era possibile? Come potevo farlo?
In realtà, è stato semplice farlo, dopo che ho avuto un’intuizione
estremamente importante.
Tra le due emozioni che continuamente si contendevano la mia anima di
trader (il mio amore per il guadagno e il mio odio per le perdite), dovevo
prestare la maggiore attenzione all’odio per le perdite.
Per comprendere perché, devi conoscere una regola che ho denominato...
IL PRINCIPIO DELLA VERA RICCHEZZA
Questo principio semplicemente afferma che se riesci costantemente a evitare
le perdite, non solo ti sentirai molto meglio, più a tuo agio e con il controllo
del tuo trading, ma in più diventerai ricco automaticamente e
inevitabilmente. Come potrebbe essere altrimenti?
Vedi, il denaro nel trading raramente è statico. Il denaro su cui fai trade, con
una selezione appropriata, lavora ininterrottamente, un minuto dopo l’altro,
perfino durante la notte a volte, per moltiplicarsi e renderti più ricco.
Infatti, il solo modo in cui puoi fermare il denaro, e impedirgli di
moltiplicarsi e di arricchirti mentre è impiegato in un trade, è di PERDERE
quel denaro.
Perdere, invariabilmente, è ciò che la maggior parte dei trader riesce a fare. In
quel momento l’intero, magnifico e automatico processo di costruzione della
ricchezza si interrompe – e questo è il motivo per cui la maggioranza dei
trader non ha mai veramente successo nel trading.
Quindi questo grande principio della ricchezza insegna che il segreto più
importante per aumentare un conto di trading è di evitare le perdite. Se lo
fai, il tuo denaro automaticamente e inevitabilmente si moltiplicherà. Non
può fare nient’altro.
E allora? Lo hai sempre saputo, giusto? Sì, ma a volte le verità più semplici
sono le più profonde. E questa verità ha profonde implicazioni sul modo in
cui dovresti operare, come presto vedrai.
Il mio approccio mi ha reso capace di fare trading con un rischio molto basso,
spesso molto più basso di quanto tu possa immaginare. Come vedrai in
questo libro, è un approccio che porta ai massimi livelli la decisione di evitare
le perdite. E’ un approccio la cui caratteristica principale è il fatto di evitare il
trading eccessivo, e di evitare in modo quasi fanatico le perdite di capitale.
Forse l’aspetto più sorprendente è che questo approccio, che mi ha dato
grande sicurezza nei mercati, è stato anche molto profittevole, anno dopo
anno.
Il trading del Ross hook, eseguito nei modi che ti mostrerò, accompagnato
dalle tecniche di money management che utilizzo, combinato con il giusto
atteggiamento mentale, mi ha permesso di sperimentare principalmente le
cose che AMO, e molto poco le cose che ODIO. E’ uno stile di trading che
mette al primo posto la sicurezza e mi permette di dormire serenamente.
Forse ti stai chiedendo “com’è possibile? Come può uno stile di trading
darmi ciò che amo ed eliminare ciò che odio del trading?” Condividerò con
te come impiego il principio della vera ricchezza per fare proprio ciò che ho
detto. Ecco alcune delle conseguenze, se impari a fare correttamente trading
con il Ross hook:
Impari a proteggere il tuo capitale.
Semplifichi molto la tua vita di trading.
Non tieni tutto il tuo denaro nel tuo conto di trading.

Non ti devi più preoccupare di che cosa faranno i prezzi.


Entri nei trade quando hanno la più alta probabilità di essere corretti. Sei
eclettico nel tuo trading, impari a scegliere il meglio del meglio, e facendo
questo ottieni profitti.
Impari a leggere i grafici in modo da ricavare profitti dalle spinte emotive di
altri trader.
Fai trading come il saggio proprietario di un’azienda redditizia – una persona
che sa come realizzare un profitto, e come prenderlo quando è disponibile.
Sei in grado di utilizzare il Ross hook per il daytrading, o il position trading,
o entrambi. Scegli l’intervallo temporale che preferisci.

DEFINIAMO IL CAMPO
In vari punti di questo libro faccio riferimento agli operatori “interni” dei
mercati. Con questa espressione intendo i trader che non fanno parte del
normale “pubblico”, ma sono operatori all’interno delle borse o grandi
aziende di trading. Faccio riferimento al normale “pubblico”, come siamo tu
e io, con l’espressione “gli esterni”.

MONEY MANAGEMENT
Se hai già studiato le mie tecniche di gestione del trade, del rischio e del
denaro, questa parte ti potrà essere utile come ripasso.
Può sembrare strano ad alcuni, ma le mie tecniche di gestione sono state
determinanti per il mio successo negli anni.

Sono una persona che ama la varietà. Mi annoio a operare nello stesso modo
per lunghi periodi di tempo. Ho operato sempre nello stesso modo al
massimo per un periodo di tre anni. E’ accaduto all’inizio della mia carriera
di trading. Dopo tre anni, ero quasi impazzito dalla noia.
Tuttavia durante quei tre anni la disciplina, che ho sviluppato operando
sempre nello stesso modo, è stata cementata fermamente nel mio carattere.
Anche se a volte ho deviato rispetto alla disciplina, non l’ho mai persa, e
sono sempre stato capace di ritornarvi. Le mie radici nella disciplina sono
profonde, e hanno ancorato la mia carriera di trading, in passato e
attualmente.
Ho operato con successo in molti modi differenti, ma il mio approccio alle
tecniche di gestione è cambiato relativamente poco da quando ho iniziato a
fare trading.
Mi è stato insegnato a operare con almeno due contratti future, e
preferibilmente con tre. Lo stesso vale per le azioni: una posizione divisibile
in due parti, o in tre.
Il motivo è di utilizzare un contratto per coprire i costi, e poi permettere
all’altro contratto di raggiungere un ragionevole livello di profitto, se il
mercato lo concede.
Mi è stato insegnato di non cercare mai di prendere dal mercato, bensì solo di
accettare ciò che il mercato mi offre.

Questo è molto diverso dall’atteggiamento mentale di molti trader che sono


spinti dall’avidità a cercare di spremere ogni trade fino all’ultimo centesimo.
Fin dall’inizio, non ho operato con meno di tre contratti. Il concetto dei tre
contratti è come segue: un primo contratto viene liquidato appena possibile
per coprire almeno i costi. A volte questo produce un piccolo profitto. Gli
stop per i due contratti rimanenti vengono spostati a pareggio appena
possibile.

Quando il mercato produce alcuni tick di profitto in più, viene liquidato il


secondo contratto, per assicurare un profitto per il trade. Lo stop sul terzo
contratto viene mantenuto a livello di pareggio, e poi progressivamente
spostato verso un maggiore livello di profitto, mentre il mercato si muove
nella mia direzione, utilizzando un’accettabile tecnica di “trailing stop”.
Questa tecnica di gestione deriva da un atteggiamento, nei confronti dei
mercati, diverso da ciò che viene comunemente insegnato e praticato dalla
maggior parte dei trader.
La mia filosofia di trading è di imparare a evitare le perdite, e ad amare le
vincite, o nei casi peggiori il pareggio. Gestisco i trade, il rischio e il denaro
per non perdere e per vincere. Naturalmente non sto negando che vi saranno
perdite, ogni attività imprenditoriale ha perdite.

Fa parte del lavoro del trader l’impegno di programmare il cervello per


vincere. “Io vincerò” programma il cervello con l’atteggiamento necessario
per vincere. “Io eviterò le perdite” programma il cervello con l’atteggiamento
necessario per non perdere. Servono entrambi gli elementi.
La mente umana è un meccanismo diretto a raggiungere obiettivi. Quando
viene programmata correttamente, lavorerà giorno e notte per realizzare gli
obiettivi per cui è stata programmata.
Nel mio libro Trading come business, ti mostro come affrontare ogni aspetto
della tua vita che può avere impatto sul tuo trading. Il libro ti insegna come
acquisire il controllo su te stesso in modo da fare trading con profitti.
Come trader, puoi controllare solo una cosa: te stesso. Non puoi controllare il
mercato. Come evidenziato da Mark Douglas nel suo libro The disciplined
trader, uno dei motivi per cui molti falliscono nei mercati è che cercano di
controllarli. Molte persone che fanno trading hanno un’intelligenza superiore
alla media e sono abituate a risolvere i problemi cercando di controllare
l’ambiente.
Purtroppo, quando si fa trading non si può controllare l’ambiente in cui si
opera. Questo fatto richiede un approccio per risolvere i problemi
completamente diverso da quello che la maggior parte delle persone utilizza
in altri aspetti della vita.
Ti consiglio vivamente di leggere il libro Trading come business e il libro di
Mark Douglas. Con questi due libri, avrai le risorse di cui hai bisogno per
iniziare a migliorare l’atteggiamento mentale e il comportamento nel trading.

CAPITALIZZAZIONE
Mi contattano a volte aspiranti trader che sono tremendamente
sottocapitalizzati.
So che il desiderio di “arricchirsi velocemente” è una potente motivazione
della natura umana, ma devo dire che se non sei in grado di piazzare un
ordine per almeno due contratti future, quel determinato mercato non è adatto
a te.

Se non hai un conto sufficiente per operare con due contratti, hai bisogno di
aumentare il tuo conto prima di iniziare a fare trading.
Il trader di un singolo contratto, a meno che casualmente abbia subito
fortuna, non può sperare in realtà di essere vincente.
Chi ha solo un contratto ha una sola possibilità. La sua unica decisione di
trading non deve solo permettergli di coprire i costi, ma deve anche dargli un
profitto.
Quando le persone mi chiedono se possono avere successo facendo trading
con un solo contratto, rispondo “sì, se sei molto fortunato”. Le probabilità di
successo sono decisamente sfavorevoli al trader di un singolo contratto.

NUMERO DI CONTRATTI
Quando un trader può superare i tre contratti, dovrebbe operare con multipli
di cinque. Ciò significa cinque contratti, dieci contratti, quindici contratti,
ecc.
E’ opportuno evitare di entrare in trade con un numero “strano” di contratti
come quattro, sei, sette, ... o ventitre. Con un numero “strano” di contratti vi
possono essere problemi nell’esecuzione degli ordini, in determinati mercati.

E’ necessario prestare attenzione anche all’uscita da un trade. Se ho aperto un


trade con dieci contratti e ho bisogno di tre contratti per coprire i costi, posso
liquidare cinque contratti al livello di copertura dei costi. Ciò permette di
ottenere due risultati:
Insieme alla copertura dei costi, ricavo un profitto dal mercato.
Mi rimangono cinque contratti per l’uscita finale dal trade. In questo modo
posso avere, mediamente, una migliore esecuzione degli ordini.

PREZZI
E’ opportuno prendere in considerazione i prezzi, quando si entra in un trade,
per utilizzare prezzi corretti nello specifico mercato.

I diversi contratti future hanno differenti modalità di espressione dei prezzi,


ed è necessario tenerne conto per evitare problemi nell’esecuzione degli
ordini.

ORDINI
Anche se è importante conoscere accuratamente tutti i diversi tipi di ordini,
generalmente ne utilizzo solo alcuni per i miei trade. Di norma, entro nei
trade con un ordine “Stop Con Limite”. Questo è estremamente importante
quando si aprono posizioni di grandi dimensioni, ed è comunque importante
per ogni trader. E’ necessario imparare a gestire le entrate nel mercato
utilizzando ordini con limite nella maggior parte dei casi. Copro i costi
principalmente con un ordine “MIT” (“Market If Touched”), che diventa al
mercato quando il prezzo viene raggiunto, oppure con un ordine “Limite”.
Esco dal mercato a volte con un ordine “Al Mercato”, ma principalmente con
un ordine “Stop”, che diventa al mercato quando i prezzi raggiungono il
prezzo prestabilito.
Questo argomento verrà trattato ulteriormente in altri punti del libro, ma
comunque è importante chiarire fin dall’inizio almeno gli elementi di base di
come gestisco i miei affari come trader.

Se fossi un trader principiante, o un trader che volesse aumentare il proprio


conto per poter operare con un maggior numero di contratti, ecco come
gestirei il mio denaro.
Entro in ogni trade con tre contratti. Il trade va nella mia direzione
immediatamente, o dopo un breve tempo, e liquido due contratti appena
possibile per coprire i costi immediati (tutte le commissioni) e ricavare un
piccolo profitto. Un contratto copre i costi immediati e fornisce un piccolo
profitto, mentre il secondo contratto mi dà un profitto ulteriore.
Appena possibile, sposto a pareggio lo stop sul mio terzo contratto. Ciò può
avvenire immediatamente o dopo un breve tempo. Ogni trade è diverso e
deve essere adattato al movimento dei prezzi del mercato.
Nella grande maggioranza dei trade riesco almeno a coprire i costi e a
ricavare un piccolo profitto. In due o tre trade su dieci, il risultato è un
guadagno medio o grande.
E se il trade non va nella mia direzione immediatamente, o dopo un breve
tempo? In questo caso esco. C’è qualcosa di sbagliato nel trade! Se la mia
entrata non è un successo immediato, o quasi immediato, esco.
I costi immediati sono bassi rispetto alle perdite che molti trader subiscono
perché non hanno la disciplina necessaria per uscire velocemente da un trade.
Un problema di molti trader è che guardano ogni trade come se fosse l’unico
e l’ultimo. Questo è un modo sbagliato di vedere il trading. I trade devono
essere visti come una serie di eventi, di cui la maggioranza ti darà guadagni,
se avrai la disciplina di seguire un piano di azione preciso.
Quando un modo per fare trading ha dimostrato di produrre profitti in una
elevata percentuale di casi, il resto diventa semplicemente una questione di
disciplina e di corretta gestione del trade, del rischio, e del denaro.

FILOSOFIA
Mi piace variare il mio trading. Il pensiero di stare seduto e fare
continuamente daytrading su S&P, su un grafico a tre minuti, sarebbe un
anatema per me. Mi annoierei molto velocemente. Mi piace fare trading in
mercati diversi e su intervalli temporali differenti.

Sono d’accordo con molti trader professionisti che ritengono giusta la


specializzazione: è giusta per loro, ma per me è noiosa.
Molte persone amano il daytrading. Vogliono operare in un solo mercato, in
un solo intervallo temporale. Per me è noioso. Dal mio punto di vista sarebbe
come andare a una cena e mangiare solo un arrosto. Voglio anche il pane, le
verdure, un’insalata, il dessert e voglio anche un drink per accompagnare la
cena.
I trader professionisti di norma sono d’accordo sul fatto che si dovrebbe fare
trading solo in mercati molto liquidi, e con buona volatilità, in particolare
quando si fa daytrading. Sono completamente d’accordo con loro, e vi sono
molti mercati liquidi e con buona volatilità.
Ad eccezione dei trade progettati in modo specifico per avere breve durata
sulla base di un piano di trading preciso, per operare preferisco il “position
trading”, quando le caratteristiche del mercato lo permettono. Per “position
trading”, in questo senso, intendo un tipo di trading progettato per rimanere
nel trade il più a lungo possibile, compatibilmente e relativamente
all’intervallo temporale su cui si sta operando.
Vi sono operazioni progettate per arrivare a un obiettivo di prezzo
predeterminato, e a questo punto vengono chiuse, invece il position trading è
diretto a seguire il trend nel mercato quanto più a lungo possibile.
Quando faccio daytrading, ad esempio su un grafico S&P a cinque minuti,
spesso faccio position trading intraday. Con questa espressione intendo dire
che entro in una posizione sulla base di un trend intraday, e resto nella
posizione il più a lungo possibile, durante la giornata, compatibilmente con il
movimento del mercato e la mia gestione del trade. Mi comporto quindi in
modo simile a come mi posso comportare con un position trading su grafici
giornalieri.
In effetti, si può fare position trading intraday in ogni mercato che appaia
“ben formato” nel grafico a un minuto, purché vi sia un’adeguata liquidità. In
alcuni mercati, e in alcune situazioni specifiche, posso decidere anche di
prolungare un trade, e di trasformare un daytrade in un’operazione di più
lungo termine non chiudendo l’operazione prima della fine della giornata.

Molti daytrader affermano che il motivo per cui operano in quel modo, ad
esempio su barre a cinque minuti o a quindici minuti, è che possono ottenere
maggiori profitti rispetto a chi opera su grafici giornalieri, cioè in cui ogni
barra rappresenta un giorno.
Non condivido questo modo di pensare. Ho provato entrambi gli approcci, e
posso dirti che chi fa solo daytrading non ottiene maggiori profitti, anzi
spesso accade proprio l’opposto. Ho visto daytrader non cogliere opportunità
di profitti in mercati che stavano formando ottimi trend. In tali situazioni i
trader su grafici giornalieri stavano guadagnando una fortuna, mentre i
daytrader dovevano lottare ogni giorno nel mercato e potevano perdere
durante la giornata a causa dei movimenti intraday dei prezzi.
Vi sono molte informazioni e convinzioni false che si sono diffuse nel corso
degli anni.
Per esempio, chi dice che un grafico settimanale debba necessariamente
essere formato da cinque giorni di trading? Perché non si può utilizzare un
grafico a tre giorni, per vedere i segnali in modo differente?
Perché i daytrader pensano di dover utilizzare per forza grafici a cinque,
quindici, trenta minuti? Perché non utilizzare un grafico a sette minuti, e
vedere il grafico in modo diverso?
Ho provato a operare ad esempio su grafici a nove minuti, o a 120 minuti. E’
interessante per vedere il grafico in un modo diverso da come appare ad altri.
Credo fermamente nel fare trading dove e come mi sento più a mio agio.
Rifiuto di essere rigido nel mio trading, ma sono molto rigido
sull’autodisciplina e sull’autocontrollo. Non tollero errori da parte mia in
quelle aree.

Penso che molti falliscano nel trading perché confondono la rigidità nel
trading con la disciplina. Il modo in cui si fa trading è l’ambito sbagliato in
cui essere rigidi.
Devi invece essere rigido per quanto riguarda le tue abitudini di lavoro e il
tuo atteggiamento mentale nel trading. Devi essere rigido nella
determinazione a non perdere. Devi essere rigido nel programmarti per
vincere. Devi essere rigido nel tenere registrazioni e statistiche accurate sul
tuo trading, che ti permettano di migliorare nella pianificazione e
nell’esecuzione dei tuoi trade.
Mi sento a mio agio nella varietà, e quindi faccio trading in diversi mercati e
intervalli temporali. Preferisco essere eclettico. Voglio sentire il profumo di
tutti i fiori, non solo di uno. Voglio operare in vari mercati, non solo in uno.
Ho imparato a operare dove mi sento a mio agio. Ho imparato a entrare solo
nei trade migliori. Piazzo gli stop in un modo che mi fa sentire a mio agio. E’
essenziale per me essere un trader felice. Se il trading fosse spiacevole per
me, non lo farei più.

CONCLUSIONE
Il mio pensiero conclusivo in questo capitolo è che esistono opportunità
adatte per ogni persona. E’ possibile fare solo daytrading, se si desidera
questo. E’ possibile fare solo position trading su grafici giornalieri, se si
vuole.
Altri possono fare come me, e combinare i due approcci, in vari modi. Non
facciamo trading tutti nello stesso modo. Operiamo in mercati diversi, con
differenti modalità e livelli di successo. E’ sempre stato così, e così sarà.
L’idea che se io rivelo il mio modo di fare trading tutti inizieranno a operare
come me, e questo approccio smetterà di funzionare, è semplicemente
ridicola. Tu non farai mai trading esattamente come faccio io, né io lo farò
con le tue modalità. Sarebbe sciocco anche solo provarci. Ognuno di noi è
differente dagli altri, in un modo meraviglioso e totalmente personale. Io non
posso essere come te, e tu non puoi essere come me.
La cosa migliore che puoi fare con questo libro è integrare ciò che ti è utile
nel tuo personale stile di trading. Devi essere te stesso nei mercati. E’
importante che tu faccia trading in modo coerente con il tuo livello di confort
personale. Devi essere convinto del tuo approccio al trading, o non avrai la
sicurezza e il coraggio di cui hai bisogno per essere un vincente.
Questo libro contiene la storia del Ross hook e differenti modi per operare.
Un modo non è migliore in assoluto, è migliore per te se soddisfa meglio le
tue esigenze.

Se mi chiedi “tu quale modo suggerisci?” o “tu quale utilizzi?”, la risposta è


che posso utilizzare modi differenti. Ricordi? Ti ho detto che amo la varietà.
Ma quando scelgo un modo di operare, lo applico per un periodo, a volte per
un anno intero.
Nel capitolo 17 vedrai la mia preferenza personale. Ciò non significa che gli
altri modi non vadano bene: tutti funzionano e sono ricavati dalle esperienze
di trading mie e di miei collaboratori.
In tutta la mia carriera di trading ho evitato l’utilizzo di oscillatori e indicatori
tecnici di ogni tipo come strumento diretto per prendere le decisioni.
Semplicemente non mi servono. Parlo di questi strumenti nei miei libri solo
perché so che altre persone li utilizzano, e voglio aiutarle a farlo in un modo
efficace.
Sono completamente consapevole dell’uso di studi e indicatori tecnici, e li
posso utilizzare in modo indiretto. Ho studiato in modo approfondito come
altri utilizzano gli studi e gli indicatori tecnici, e altri professionisti hanno
fatto la stessa cosa. Questi studi possono essere utilizzati contro i trader che
fanno trading con questi strumenti. In particolare quando un determinato
studio o indicatore diventa molto diffuso, vi sono operatori del mercato che
possono trarre vantaggio da questo fatto. E’ pericoloso fare trading insieme
alla massa, i trader dovrebbero stare attenti a evitarlo!
I diversi mercati hanno caratteristiche differenti, e cambiano nel tempo,
quindi il trading si deve adattare. Il Ross hook è uno strumento per fare
trading in mercati in trend. Per operare con successo in questo modo è
necessario individuare mercati in trend, e adattare il modo di operare alla
diversa durata dei trend, sulla base di una precisa analisi del movimento dei
prezzi nel mercato e nell’intervallo temporale che interessa.

Se un trader opera con un solo strumento (ad esempio un solo future, o una
sola azione) e in un solo intervallo temporale, inevitabilmente incontra giorni
in cui non vi sono trend. In tali situazioni, il trader deve aspettare
pazientemente, o cercare opportunità di trading in altri strumenti o intervalli
temporali. In ogni caso, se vuoi avere successo nel trading, è necessario che
impari a selezionare solo i trade migliori, e ad attenderli pazientemente.
Questo è stato un capitolo piuttosto lungo, ma sentivo che servivano alcune
fondamenta su cui costruire. Ora è il momento di iniziare a raccontare la
storia che ti ho promesso.
Il primo passo è raccontare come ho scoperto ciò che è diventato noto come
Ross hook.
Capitolo 2

Come ho iniziato
Era l’anno 1959. Già da due anni avevo iniziato a fare trading, e la mia prima
fase di apprendistato nei mercati era terminata. La mia vera formazione nel
trading e nel business stava per iniziare.
Oltre alla disciplina rigorosa che avevo imparato durante il servizio nella
Marina e nel tempo passato insieme al mio prozio, avevo solo pochi
strumenti su cui lavorare per vivere come trader. Sapevo come identificare un
trend, sapevo che cosa costituiva una formazione 1-2-3 di massimo o
minimo, sapevo come identificare un movimento laterale, sapevo quali sono
le cinque funzioni di un manager, e come piazzare gli ordini in modo
autorevole e professionale. Sapevo qualcosa sugli elementi fondamentali che
potevano spingere i diversi mercati, ma mi rendevo conto che non potevo
permettermi di accumulare le informazioni necessarie per operare veramente
sulla base dei fenomeni fondamentali, e ciò è vero anche attualmente.
Di seguito illustro gli strumenti di base che avevo a disposizione per lavorare.

FORMAZIONI 1-2-3 DI MASSIMO E MINIMO


Non posso smettere di mostrare la più essenziale delle formazioni grafiche
dei mercati. La formazione di massimo o minimo 1-2-3 è l’inizio di molti
importanti movimenti nel mercato, molti trend iniziano con questa
formazione.
La formazione 1-2-3 di massimo o minimo si verifica al livello dei principali
massimi o minimi dei mercati, o al livello dei massimi o minimi intermedi.
Naturalmente, che cosa rappresenta un livello principale o intermedio è in
parte una questione di interpretazione soggettiva. Mi dispiace, ma chi dice
che il trading sia una scienza? E’ sciocco cercare di applicare principi
scientifici all’arte del trading.
Non si possono applicare principi scientifici al movimento dei mercati. I
mercati non si muovono su basi matematiche, geometriche, cicliche o
teoriche. I mercati si muovono in base alle percezioni di coloro che vi
operano. Pertanto, i mercati sono emotivi, e a volte si spingono fino
all’isteria. Possono guadagnare nei mercati coloro che riescono a leggere
correttamente le percezioni delle masse che operano nei mercati, e che
agiscono sulla base di tale lettura.
Spesso i movimenti dei mercati sono originati da coloro che hanno un
interesse preciso e la capacità di costruire tali movimenti. Molti movimenti,
in particolare quelli intraday di breve termine, sono completamente
progettati.
Gli altri partecipanti al mercato piazzano i loro ordini di acquisto e di vendita
in relazione alla loro percezione del movimento del mercato, e alle loro
aspettative di ottenere un profitto.
Le emozioni e i comportamenti umani che spingono i mercati possono essere
osservati nel movimento dei prezzi rivelato da un semplice grafico a barre
che mostra apertura, massimo, minimo e chiusura di un determinato
intervallo temporale. Questo è vero per intervalli temporali di minuti, di ore,
di giorni, di settimane, di mesi o di anni.
Più una persona è esperta nella lettura dei dettagli più raffinati di un grafico
dei prezzi, più si può avvicinare alla realtà di che cosa sta veramente
accadendo nel mercato. Sapere come leggere, in modo preciso e dettagliato,
un grafico dei prezzi è determinante per le tue probabilità di successo nel
trading.
Tra poco mostrerò che cosa significa una formazione 1-2-3, e come può
evolversi in un trend confermato. La formazione 1-2-3 è la porta di accesso
per l’utilizzo pratico del momentum, cioè della spinta del mercato. Il
momentum è creato dalle spinte emotive della natura umana, che hanno
impatto sui mercati. Ricorda, qui stiamo considerando emozioni umane
espresse dalla percezione della direzione del mercato.
Ecco che cosa ho imparato sull’anatomia delle formazioni 1-2-3.
FORMAZIONI DI MINIMO 1-2-3
Una formazione di minimo 1-2-3 (“1-2-3 low”) è caratterizzata da un mercato
che raggiunge un minimo principale o intermedio, dopo un trend al ribasso o
un movimento al ribasso. Il minimo viene evidenziato quando i prezzi
salgono di nuovo dopo il punto più basso, che viene indicato come punto
numero 1. Il movimento verso l’alto viene seguito immediatamente da una
correzione. La discesa dei prezzi di nuovo verso il minimo forma un massimo
relativo che può essere indicato come punto numero 2.
Se la correzione è tale da raggiungere o superare il minimo precedente, la
formazione è annullata, e probabilmente si avrà un’area di congestione o il
proseguimento del precedente movimento al ribasso. Se la correzione non
raggiunge il minimo precedente, e un movimento verso l’alto inizia, si crea
un minimo più alto del precedente che può essere indicato come punto
numero 3.
IL SIGNIFICATO DI UN MINIMO 1-2-3
Dato che le formazioni di minimo 1-2-3 (“1-2-3 low”) si verificano alla fine
di un trend al ribasso, o di un movimento al ribasso, è ragionevole chiedersi
che cosa accade nel mercato e determina la comparsa di tali formazioni.
Quando un minimo 1-2-3 si verifica, il punto numero 1 viene causato dagli
eventi seguenti.

Innanzitutto, nel mercato semplicemente non vi sono più operatori disposti a


vendere a un prezzo più basso. I prezzi sono stati spinti al prezzo più basso a
cui possono arrivare, per il momento. A quel punto, l’offerta da eccessiva
diventa scarsa, e i prezzi iniziano a salire. Quando coloro che erano entrati al
ribasso, e quindi avevano favorito la discesa dei prezzi, si rendono conto che i
prezzi hanno iniziato a salire, comprano per chiudere le loro posizioni, allo
scopo di prendere profitti. I loro acquisti, che hanno lo scopo di chiudere le
posizioni al ribasso,
fanno salire il mercato. I trader che vogliono entrare al rialzo, che fino a
questo momento sono rimasti fuori dal mercato aspettando che i ribassisti
finissero di divertirsi, iniziano ad acquistare, e il loro comportamento
alimenta ulteriormente il movimento al rialzo. I prezzi in questo modo
vengono spinti in alto, dal punto 1 fino al punto 2.
Dopo poco tempo, i trader che sono entrati precocemente al rialzo,
specialmente quelli con una visione di breve termine, iniziano a prendere
profitti vendendo almeno una parte della posizione che hanno acquistato. Ciò
tende a spingere di nuovo i prezzi verso il basso, allontanandoli dal punto
numero 2 verso il punto numero 3. Questo movimento al ribasso viene
alimentato anche dai trader che vogliono entrare al ribasso (gli “orsi”) perché
pensano che il mercato continuerà a scendere. Essi percepiscono il
movimento verso l’alto come una correzione temporanea in una tendenza al
ribasso, e aprono posizioni in vendita perché pensano che vi sarà una
continuazione del trend ribassista.
Se hanno ragione, i prezzi scenderanno e supereranno il punto 1. In questo
modo verrà annullata la formazione 1-2-3 e un possibile nuovo trend rialzista.
Se hanno torto, e i prezzi non verranno spinti più in basso, entreranno nel
mercato nuovi acquisti che spingeranno i prezzi di nuovo verso l’alto dal
punto 3 verso il punto 2. Se i prezzi poi supereranno il punto numero 2, verrà
definito un nuovo trend al rialzo. Resta da vedere quanto a lungo il nuovo
movimento continuerà, e fino a che punto arriverà.
E’ della massima importanza che tu comprenda lo scenario che ho appena
descritto. Da qui nascono le indicazioni su come gestire i trade.
E’ possibile che la rottura del punto 2 non porti da nessuna parte e che
rialzisti e ribassisti continuino a combattere nel mercato generando una fase
di consolidamento, di movimento laterale.
Questo consolidamento può rappresentare una fase di accumulazione prima
di un movimento al rialzo successivo, o può rappresentare una fase di
distribuzione che si trasformerà in una successiva continuazione del trend al
ribasso. Solo il tempo lo potrà dire.
IL SIGNIFICATO DI UN MASSIMO 1-2-3
La rottura al ribasso, cioè il superamento del punto 2, di una formazione di
massimo 1-2-3 (“1-2-3 high”) di norma segnala che la battaglia è terminata e
i ribassisti hanno vinto. Molti trend al ribasso nei mercati sono preceduti dalla
formazione di massimo 1-2-3. In molti mercati, le formazioni di massimo 1-
2-3 tendono a essere più ampie, come distanza tra il punto più alto e il punto
più basso, rispetto
alle formazioni di minimo. Il motivo è che molti mercati generalmente
mostrano discese più veloci rispetto alle salite.

FORMAZIONI DI MASSIMO 1-2-3

Una formazione di massimo 1-2-3 (“1-2-3 high”) è causata da fenomeni


esattamente opposti rispetto a una formazione di minimo 1-2-3. Una
formazione di massimo 1-2-3 è preceduta da un trend al rialzo, o da un
movimento al rialzo. Quando nel mercato non vi sono più operatori disposti
ad acquistare a un prezzo più elevato, e i prezzi rifiutano di salire a un nuovo
massimo, i prezzi iniziano a

stabilizzarsi o a scendere. I trader che hanno posizioni aperte al rialzo si


rendono
conto che, almeno temporaneamente, il movimento verso l’alto è terminato e
chiudono le loro posizioni per prendere profitti.
I trader che sono entrati al rialzo chiudono le loro posizioni vendendo ciò che
avevano acquistato in precedenza. Ciò tende a spingere in basso i prezzi, e si
forma il punto numero 1. Questo movimento verso il basso attira i ribassisti
che stanno cercando un’opportunità per entrare in vendita nel mercato. La
loro entrata spinge ulteriormente i prezzi verso il basso. I prezzi si
allontanano dal numero 1, scendendo verso il punto che diventerà il numero
2. Dopo poco tempo i trader che sono entrati precocemente al ribasso iniziano
a liquidare almeno una parte delle loro posizioni, e per farlo effettuano
operazioni di acquisto.
Questo fatto spinge di nuovo i prezzi in alto verso il punto numero 1,
formando un minimo relativo che può essere identificato come punto 2. I
trader che sono desiderosi di entrare al rialzo, perché pensano che i
prezzi saliranno ancora, saltano sul carro e comprano, nella speranza di nuovi
massimi più elevati. Essi ritengono che il movimento verso il basso sia stata
una semplice reazione in un mercato al rialzo. Il loro comportamento spinge i
prezzi ancora più in alto. Se i prezzi ritornano su fino a superare il punto
numero 1, la formazione di massimo 1-2-3 è annullata e il trend al rialzo
prosegue. I rialzisti, i “tori”, hanno vinto.
Se i prezzi non riescono a superare il punto 1, che quindi rimane il massimo
più elevato, iniziano a scendere di nuovo e formano il punto numero 3. I
trader che sono entrati al rialzo devono chiudere le loro posizioni vendendo.
Questo comportamento, insieme a quello dei ribassisti che salgono sul carro
perché pensano che i prezzi scenderanno, può spingere i prezzi a rompere il
punto numero 2. La rottura del punto 2 definisce il nuovo trend al ribasso.
Non si sa se i prezzi continueranno a scendere oppure no: potrebbero entrare
in una fase di consolidamento.

Quando ho iniziato a fare trading, entrare sulla rottura del punto 2 di una
formazione di massimo o minimo 1-2-3 era un ottimo modo per operare.
Anche attualmente queste formazioni offrono ottime percentuali di successo,
soprattutto entrando nel trade prima della effettiva rottura del punto 2,
utilizzando la tecnica di entrata Trader’s Trick, che ti mostrerò nel capitolo 8.
Le formazioni 1-2-3 devono essere ben definite, per fornire segnali di entrata
con elevate probabilità di successo, devono essere perfettamente
riconoscibili. Nell’appendice B presento ulteriori informazioni per definire
con precisione le formazioni 1-2-3.
Attraverso le formazioni 1-2-3 sono arrivato al Ross hook. Lo studio del
punto numero 2 mi ha condotto a proseguire la mia ricerca di situazioni
adatte per il trading profittevole.

SCOPRO L’UNCINO
La mia scoperta del Ross hook è per alcuni aspetti simile alla scoperta
dell’America da parte di Colombo. Il continente che ora è noto come
“America” era sempre esistito.
Lo stesso è accaduto con il Ross hook. Questa formazione era sempre stata
presente nel mercato. Io l’ho individuata per primo, le ho dato un nome e ora
è nota come Ross hook. Ho dato un nome scherzoso anche a coloro che la
utilizzano: “hookers”.
La mia scoperta ha avuto la stessa origine di molte altre scoperte: stavo
cercando qualcosa.
Colombo stava cercando una via più breve per raggiungere l’India. Io stavo
cercando un modo per entrare in mercati in trend.
Grazie al mio allenamento e disciplina, avevo imparato a riconoscere e a fare
trading sul punto 2 delle formazioni 1-2-3.
Ma mentre studiavo i grafici, ho notato che vi erano molte altre formazioni
“appuntite”. Sorprendentemente, sembrava che fossero sconosciute, niente
indicava che qualcuno stesse facendo trading su queste formazioni
“appuntite”. Sembrava che nessuno le prendesse in considerazione, era come
se fossero invisibili.

Che scoperta importante! Che tesoro raro! Avevo di fronte una distesa di
diamanti e gli altri li buttavano via come se fossero sassi qualunque.
Non posso essere certo che nessuno abbia mai utilizzato queste formazioni
“appuntite”. In effetti, penso che probabilmente vi sono stati altri che le
hanno utilizzate. Esistono trader che operano privatamente e di cui non si
sente mai parlare. Ne sono convinto perché anch’io ho fatto trading
privatamente per molti anni, ed ero completamente sconosciuto al pubblico,
prima di scrivere il primo libro. In ogni caso, non sono riuscito a trovare
nessuno che avesse scritto su queste formazioni “appuntite”. Certamente i
miei broker non le conoscevano. Mi sentivo come una persona che ha trovato
una perla molto preziosa.
Solo da quando ho iniziato a insegnare come fare trading sono stato
disponibile a condividere ciò che so su queste formazioni “appuntite” dei
grafici, che ho denominato Ross hook.

EVOLUZIONE
Questo libro contiene la storia dell’evoluzione del Ross hook. Mostrerò passo
per passo come ho iniziato a utilizzarlo, come e perché funziona, e perché
ritengo che continuerà a funzionare nei mercati. Forse l’elemento più
importante è che il Ross hook continuerà a funzionare anche se molte persone
inizieranno a utilizzarlo. Da un certo punto di vista, il fatto che un maggior
numero di persone lo utilizzi può addirittura essere un vantaggio.
Il mio modo di usare il Ross hook si è sviluppato nel tempo, facendo trading
nei mercati. Il suo uso, per me, comprende l’applicazione di tutto ciò che amo
del trading. Si è evoluto di pari passo con la mia capacità di leggere il
movimento del mercato come viene rappresentato da un grafico dei prezzi
che mostra apertura, massimo, minimo e chiusura.
Il mio utilizzo del Ross hook è stato, ed è ancora, un processo di crescita
continua. Sono felice di aver condiviso questa conoscenza con altri. Mi dà
molta gioia vedere le innovazioni su come utilizzare il Ross hook che sono
state sviluppate da alcuni miei collaboratori.
Mi piace vedere il modo in cui operano e come questa tecnica si sviluppa più
di quanto avrebbe potuto se avessi continuato a non condividerla.
Molte persone sono diventate ricche facendo trading su queste formazioni
“appuntite” nei mercati.
Dato che normalmente non faccio trading con indicatori tecnici, i concetti e
gli strumenti tecnici in questo libro sono stati applicati da miei collaboratori.
Anche loro hanno imparato che è meglio condividere.
E’ strano imparare a dare e a condividere. Ciò che si dà ritorna indietro
moltiplicato, in modi inaspettati. E’ come se vi fosse una legge invisibile in
azione. Uno dei benefici, quando si rinuncia all’egoismo, è che si diventa
anche meno egoisti come trader. L’egoismo nel trading, il “volere tutto”, è la
causa della rovina di molti trader.
Capitolo 3

Identificare il Ross Hook


Un Ross hook è:
Il primo punto in cui i prezzi non riescono a formare un massimo più alto
dopo la rottura di una formazione di minimo 1-2-3.
Il primo punto in cui i prezzi non riescono a formare un minimo più basso
dopo la rottura di una formazione di massimo 1-2-3.
Il primo punto in cui i prezzi non riescono a formare un massimo più alto
dopo la rottura del massimo di un’area di consolidamento: Ledge,
Congestione, o Trading Range.
Il primo punto in cui i prezzi non riescono a formare un minimo più basso
dopo la rottura del minimo di un’area di consolidamento: Ledge,
Congestione, o Trading Range.
(Vedi anche la Legge Dei Grafici nell’Appendice B di questo libro.)
Le formazioni 1-2-3 sono il risultato di determinate forze in atto nel mercato,
come ho scritto sopra. I Ross hook invece sono il risultato di altri fenomeni
che accadono nel mercato. Esistono inoltre i “Reverse Ross hook” (Ross
hook capovolti), che sono un po’ più difficili da vedere, identificare e gestire.
Ora è necessario che ti mostri come appaiono i Ross hook, e come sono in
relazione con le formazioni 1-2-3, da cui spesso derivano. Più avanti, ti
mostrerò come utilizzo alcuni degli strumenti di trading di cui ho parlato nel
capitolo 2. Come promemoria, li ripeto qui: sapevo come identificare un
trend, sapevo che cosa costituiva una formazione di massimo o minimo 1-2-
3, sapevo come identificare una congestione, conoscevo le cinque funzioni di
un manager ed ero in grado di piazzare gli ordini ai broker in un modo
autorevole e professionale.
Il grafico seguente mostra una formazione di massimo 1-2-3 e il successivo
Ross hook (Rh nel grafico).

Innanzitutto, vedi che il mercato ha formato un massimo che viene


identificato come punto numero 1. I prezzi sono più alti di quanto altri
possibili compratori siano disposti a pagare. A questo punto, vi è troppa
offerta e non abbastanza domanda per spingere i prezzi più in alto.
Le prese di profitto, da parte di coloro che erano entrati al rialzo, spingono i
prezzi in basso verso il punto numero 2. Questo movimento è favorito anche
dal comportamento degli “orsi” che entrano in posizioni al ribasso.
I trader ribassisti prendono i profitti effettuando acquisti per chiudere le
posizioni al ribasso. Altri acquisti entrano nel mercato da parte dei trader che
vogliono entrare al rialzo, poiché considerano il movimento verso il basso
come una semplice correzione in un mercato che sta sale. Questi
comportamenti spingono il mercato in alto verso il punto numero 3.
Non vi sono abbastanza trader disposti ad acquistare a questi prezzi elevati, e
quindi il tentativo di continuare il trend al rialzo fallisce. Il mercato rompe
verso il basso il punto numero 2, e un nuovo trend al ribasso viene definito.
Dopo che i prezzi sono scesi per un po’, si verifica una correzione, causata
dalle prese di profitto dei trader che sono entrati al ribasso. Per coprire le loro
posizioni, essi acquistano, e in questo modo fanno salire i prezzi. A questo
punto, possono entrare nel mercato altri acquisti, da parte di coloro che
pensano che il movimento al ribasso stia terminando. Alcuni possono ritenere
che il livello raggiunto sia un “supporto”. Altri acquisti possono essere
effettuati da trader che utilizzano strumenti e indicatori tecnici, e da trader
che operano sulla base di determinati livelli di ritracciamento: tutti questi
operatori, per motivi differenti, possono pensare che “questo è un momento
buono per acquistare”.
Il movimento verso l’alto forma un minimo relativo, intermedio o minore,
che ho denominato punto del Ross hook. In questo esempio, in cui si vede un
Ross hook al ribasso, l’uncino è costituito dal trend al ribasso e dal
movimento verso l’alto che può essere indicato con termini quali “rally” o
“correzione” o “reazione”. E’ la correzione, il movimento nella direzione
opposta al trend, che crea una formazione “appuntita” nel grafico. La
correzione può essere lunga da una a tre barre. A volte si può verificare in un
modo molto più sottile: nella stessa barra si verifica il minimo e la correzione.
Vi sono altri dettagli e sfumature che vedremo più avanti. Per ora,
l’importante è comprendere che cos’è un uncino e come appare, poiché fare
trading sul Ross hook ci può dare grandi guadagni.
Il grafico precedente è iniziato con una formazione di massimo 1-2-3, seguita
dalla rottura del punto 2. E’ stato così definito un trend al ribasso, che ha
portato a un uncino e successivamente alla continuazione del trend.

Ora vediamo una serie che inizia con una formazione di minimo 1-2-3.
Nel grafico seguente vediamo la fine di un movimento al ribasso, con minimo
al punto 1. Quando i prezzi hanno iniziato a salire durante la giornata, i trader
al ribasso hanno iniziato a coprire le loro posizioni per prendere profitti. I
loro acquisti, insieme all’entrata al rialzo dei trader che pensavano che questo
fosse il minimo, ha fatto salire i prezzi fino al punto 2. Alcuni trader entrati al
rialzo, per ricavare un profitto veloce hanno iniziato a vendere. A loro si sono
uniti i trader che ritenevano che il movimento verso l’alto fosse solo una
breve correzione in un mercato al ribasso. I prezzi sono scesi di nuovo fino al
punto numero 3.
Tuttavia non vi è abbastanza offerta, a questi prezzi bassi, per assicurare
ulteriori vendite. I prezzi non riescono a scendere al livello o addirittura oltre
il punto numero 1. Invece, la domanda prevale nel mercato e i cercatori di
occasioni, che pensano che i prezzi possano salire, iniziano a comprare. La
domanda è abbastanza forte da superare il punto 2, e in questo modo
definisce un nuovo trend al rialzo.
Quando i prezzi salgono, nel mercato entrano vendite da parte dei trader al
rialzo che vogliono liquidare almeno in parte le loro posizioni. Queste
vendite, accompagnate da quelle di coloro che pensano sia un buon momento
per entrare al ribasso, spingono i prezzi di nuovo verso il basso in un
movimento che viene visto come un “pull-back” o ritracciamento o
correzione. I prezzi scendono per effetto di queste vendite.
Ma la domanda prevale ancora sull’offerta, e i prezzi non sono ancora così
elevati da tenere lontani i compratori. Il mercato sale, superando il punto che
ho indicato come Rh. Questo processo si ripete molte volte, fino a quando si
vede una formazione che forse si rivelerà essere un massimo nel mercato.

La mia formazione iniziale dettava la regola che, se non potevo individuare


una formazione 1-2-3, non potevo fare trading. In questo modo non entravo
in molti buoni trade.
Poi ho notato formazioni “appuntite” in cui mancava un punto 1, ma vi era
qualcosa di simile ai punti numero 2 e 3.

Non importava dove potesse essere il punto numero 1. L’importante era che
la formazione si verificasse in un mercato in trend. Entro certi limiti un trend
forte era preferibile, ma non era sempre così. Vi erano anche situazioni in cui
la cautela doveva prevalere, come vedremo più avanti.

Il mio passo successivo è stato analizzare nei mercati, in modo approfondito,


la possibilità di fare trading su questi uncini, e contemporaneamente ho
messo a punto uno schema di gestione che mi permettesse di ricavare profitti
dal loro potenziale.
Ciò che preferivo del concetto di trading sugli uncini era che essi
rappresentavano una verità nel mercato. Una rottura rappresenta una verità
nel mercato. Quando i prezzi attraversano il punto di un uncino, si è
effettivamente verificata una rottura. Anche se dovesse risultare che la rottura
è falsa, e quindi il movimento non prosegue con forza oltre il punto
dell’uncino, il fatto immutabile è che la rottura vi è stata, e frequentemente ha
forza sufficiente per dare almeno la possibilità di coprire i costi e di
continuare “gratis” il trade per il tempo rimanente.

La mia domanda successiva è stata...

“CHE COSA CAUSA UN ROSS HOOK?”


Naturalmente queste “formazioni appuntite” erano diverse dal punto 2 di una
formazione 1-2-3. Era anche ovvio che esse non avevano nulla a che fare con
domanda e offerta.

Vi erano due elementi che potevano causarli. Uno era evidente: gli uncini
erano causati dalle prese di profitto. Ogni volta che il mercato si muoveva in
misura sufficiente da soddisfare un numero elevato di trader, le prese di
profitto spingevano il mercato a iniziare un movimento nella direzione
opposta rispetto al trend.
Il secondo elemento non era così evidente, almeno per me, in quel momento.
Attualmente è diventato evidente, e offre un modo efficace per prendere
denaro dai trader più ingenui e meno esperti.
Nel momento della mia carriera in cui ho scoperto gli uncini, ero quasi
completamente inconsapevole della realtà che poi ho denominato “il trading
dell’indicatore tecnico”.
Avevo studiato l’analisi tecnica “classica”, che considerava come le persone
utilizzavano formazioni grafiche quali “testa e spalle”, “megafoni”,
“bandiere”, “linee di velocità”, ecc. Avevo imparato anche a trarre vantaggio
dai comportamenti di questi trader nei mercati.
Avevo imparato molto sugli operatori “interni” dei mercati, e come
neutralizzare i loro comportamenti.
Ero in grado normalmente di individuare un movimento progettato e costruito
dai grandi operatori del mercato, e potevo trarne vantaggio.
Ciò che non conoscevo era l’utilizzo degli incroci di medie mobili e degli
indicatori tecnici quali Stocastico, RSI e altri che iniziavano ad essere usati
nei mercati.
Oltre alla media mobile posticipata, il solo altro indicatore tecnico che
conoscevo era “Percent C”. Era un indicatore molto vecchio utilizzato per
individuare aree di “ipercomprato” e “ipervenduto” nel mercato. “Percent C”
significava “percentuale di ciclo”. Successivamente questo indicatore è stato
presentato come qualcosa di “nuovo” nella forma del cosiddetto indicatore
“Stocastico veloce” e del suo opposto, “Percent R”, che non è altro che lo
“Stocastico veloce” capovolto.
Questo indicatore in realtà non ha nulla di “stocastico”: se guardi il termine
“stocastico” in un dizionario, vedrai facilmente che questa denominazione
non è appropriata.

Nel dizionario, infatti, il termine stocastico fa riferimento a concetti di


probabilità e di casualità. Lo studio tecnico che è stato denominato in modo
inappropriato “stocastico” è un tentativo matematico di misurare su una scala
prefissata il momentum, la divergenza, e i concetti di “ipercomprato” e
“ipervenduto” che in realtà sono privi di senso. Il concetto è sempre relativo,
si basa sulla domanda: “dove sono i prezzi di oggi rispetto a dov’erano in
precedenza?” Questo è il motivo per cui il cosiddetto stocastico cade a pezzi
in un mercato in trend, in cui si può
verificare una situazione di “ipercomprato” o “ipervenduto” per un periodo
che dura molto oltre le attese.
Più avanti, ti mostrerò come utilizzare il Ross hook con il cosiddetto
stocastico, come mi è stato rivelato dal mio amico Rick Redmont, e con
alcune sfumature in più di cui lui non era a conoscenza.

Per concludere la riflessione sulle cause dei Ross hook: anche il


comportamento dei trader che utilizzano gli indicatori tecnici contribuisce in
parte a determinare le correzioni che creano i Ross hook.
Questi comportamenti spesso sono basati su un uso non corretto di questi
oscillatori e indicatori. Vi sono trader tecnici che, pensando che il mercato sia
in una condizione di “ipercomprato” o “ipervenduto”, entrano nel mercato
nella direzione sbagliata, e si uniscono al movimento della correzione
provocata dalle prese di profitto.
In anni successivi, con la nascita (in effetti dovrei dire la rinascita) del trading
di Fibonacci, le correzioni spesso sono divenute più pronunciate, dato che vi
sono trader disposti a comprare o a vendere in modo cieco a determinati
livelli “magici”, in cui suppongono che il mercato debba smettere di
muoversi in una direzione e iniziare a muoversi nel senso opposto.

A questi si possono aggiungere altri concetti privi di logica, tra cui il trading
basato sulle fasi lunari, tanto per fare un esempio. Se consideri tutti questi
elementi, vedi che vi sono ottime opportunità per trarre vantaggio da tali
modi di fare trading, e guadagnare comportandosi in un modo diverso.

ESPANDERE LA DEFINIZIONE DI ROSS HOOK


Ogni volta che i prezzi in un trend sono interrotti da una correzione, non
importa quanto piccola, si crea un Ross hook. Con prezzi che scendono, ogni
punto in cui i prezzi non riescono a formare un minimo inferiore costituisce
un Ross hook. Con prezzi che salgono, ogni punto in cui i prezzi non
riescono a formare un massimo superiore costituisce un Ross hook.
In un mercato che scende, se i prezzi formano un minimo uguale al
precedente, il mercato ha formato un Ross hook. In un mercato che sale, se i
prezzi formano un massimo uguale al precedente, il mercato ha formato un
Ross hook.
Un Ross hook è costituito anche da: un doppio minimo (due minimi uguali in
due barre consecutive) seguito da un minimo più alto, o un doppio massimo
(due massimi uguali in due barre consecutive), seguito da un massimo più
basso.

Il Ross hook si verifica sempre in mercati in trend. Nel libro Daytrading ho


mostrato diversi possibili modi per individuare e definire un trend. Uno di
questi modi, denominato nel libro Daytrading “Vero Trend”, è ripreso anche
in questo libro. Quando un trend è stato correttamente definito, la prima barra
di prezzo che non riesce a formare un massimo più alto in un trend al rialzo,
o non riesce a formare un minimo più basso in un trend al ribasso, crea un
Ross hook.
Le definizioni più precise, e preferite, di Ross hook sono quelle riportate
all’inizio del presente capitolo. In questo paragrafo ho espanso la definizione
di Ross hook, aprendo la possibilità di considerare diversi modi per definire
un trend, ai fini dell’individuazione di un uncino. Un Ross hook può essere
individuato solo dopo che un trend è stato definito, e la rottura dell’uncino
conferma tale trend. Ogni successivo Ross hook costituisce un’ulteriore
conferma del trend, fino a quando il trend viene esaurito.

Diventa cruciale, a questo punto, sapere quando ci si trova in un mercato in


trend. Tra poco ti mostro un modo elementare per identificare un trend.
Ma prima voglio concludere questo capitolo con un messaggio importante.
La possibilità di applicare in modo efficace la definizione “espansa” di Ross
hook deve essere verificata esaminando accuratamente le caratteristiche dello
specifico mercato (lo specifico future, azione, ecc.) e intervallo temporale (ad
esempio grafico a 5 minuti, a 15 minuti, o giornaliero, ecc.) in cui si intende
operare. L’esame preciso e pratico dei diversi mercati, e degli specifici
intervalli temporali, è una parte essenziale dell’approccio al trading come
business.
Capitolo 4

Identificare il trend
Ho scritto sopra che uno degli strumenti che avevo a disposizione nei miei
primi anni di trading riguardava l’identificazione del trend. Lo strumento mi
permetteva di basarmi su un insieme definito di regole. Il mercato era in trend
oppure non lo era, sulla base di tale insieme di regole. Ora voglio mostrarti
quali erano queste regole: sono ancora corrette, dopo tutti questi anni. Erano
già utilizzate prima che io iniziassi a fare trading, e funzionano ancora.
Queste regole avevano qualcosa di magico? Certamente no. Il loro valore
derivava dal fatto che mi fornivano una definizione concreta di che cosa
costituisse un trend. Fino a quando seguivo questa regola, potevo considerare
che il mercato fosse in trend.
Questa regola funzionava nel 100% dei casi? No! Non esiste un modo
perfetto per fare trading. La regola funzionava nella maggior parte dei casi, e
ciò mi bastava.
REGOLA DI IDENTIFICAZIONE DEL TREND
Un mercato doveva muoversi in una direzione, per esempio verso l’alto, da
un minimo a un massimo, o verso il basso, da un massimo a un minimo.
Quando il mercato era in movimento, doveva poi formare una reazione o
correzione sufficiente a darmi un punto per connettere una linea. Questa linea
di connessione avrebbe avuto il suo inizio al massimo o minimo iniziale, e la
sua fine al massimo o minimo della reazione. Questo concetto viene spiegato
meglio mediante un’illustrazione.
Quando i prezzi superano l’estremo della formazione, nella direzione del
movimento iniziale, come mostrato nella figura seguente, posso considerare
che sia iniziato un trend. Questo non è un modo perfetto per identificare un
trend, ma è un modo che si può prendere in considerazione al fine di
individuare dei Ross hook successivi.
Negli anni, questo modo di guardare l’inizio di un trend ha dimostrato di
essere utile, ma non correre a fare trading su questo concetto. Questo è solo
l’inizio della spiegazione, vi sono molti altri elementi da considerare, e filtri
da applicare. Per ora, stai solo iniziando a conoscere questo concetto e la
terminologia che utilizzo.
Dopo che avevo individuato un possibile inizio di trend mediante questa
regola, potevo iniziare a cercare una formazione Ross hook.

L’uncino poteva verificarsi solo dopo che il trend era in atto.

UN CONCETTO IMPORTANTE
I ROSS HOOK SI VERIFICANO SOLO IN MERCATI IN TREND. Vi
sono molte formazioni “appuntite” in un grafico di prezzi, ma non tutte sono
Ross hook. Per operare in modo corretto è essenziale che tu comprenda
questo punto. Gli uncini che si verificano in mercati in trend possono essere
validi, gli altri no.
Ora vediamo la differenza tra un Ross hook e le altre formazioni “appuntite”
che possono comparire in un mercato. Ricorda: i Ross hook si possono
verificare solo dopo che un trend è iniziato.
Ho scelto di proposito un grafico con alcune aree difficili da definire. Ogni
lettera indica una barra di prezzo che, nel momento in cui si è formata,
corrispondeva a una formazione “appuntita” nel grafico.
Le linee disegnate connettono un massimo o un minimo a una correzione. Le
formazioni “appuntite” erano massimi o minimi locali nel momento in cui
sono comparse.
L’inizio (“Begin” nel grafico) è due barre prima del punto “A”, che era una
formazione appuntita nel grafico. Non era un Ross hook. Perché? Perché fino
a quando il punto “A” non viene superato dai prezzi, non possiamo
considerare che vi sia un trend.

Il punto “B” sarebbe stato un Reverse Ross hook, se fosse stato già in atto un
trend al rialzo. Se vi fosse stato in atto un trend al ribasso, il punto “B”
sarebbe stato un normale Ross hook. Invece nella situazione che si vede nel
grafico, in cui non vi è in atto nessun trend, il punto “B” non è né un Ross
hook, né un Reverse Ross hook.
Il punto “C”, ai fini di questa analisi, poteva essere considerato un Ross hook.
Perché? Il motivo è che si è formato dopo che il trend era iniziato. L’inizio
del trend è stato individuato secondo la regola indicata sopra: vi è stato un
movimento verso l’alto, la barra di correzione, e il superamento del punto A.
Ho scritto “ai fini di questa analisi”, perché sto semplicemente illustrando,
con esempi in un grafico, un possibile modo per individuare un trend sulla
base della regola citata sopra. In realtà, questo grafico presenta un movimento
prevalentemente orizzontale, e quindi avrei utilizzato anche criteri ulteriori
per selezionare possibili trade.
Il punto “D” non era un Reverse Ross hook. Perché? Il motivo è che si è
formato mentre il mercato era in congestione. La congestione è stata
individuata per il fatto che le barre da “A” a “D” avevano tre chiusure e
un’apertura comprese all’interno della fascia di prezzo della barra che
precede la barra “A”.

Il punto “E” era un Ross hook, dato che si è formato in un trend al ribasso.
Il punto “F” non era un Ross hook, poiché fino a quando i prezzi non hanno
superato tale livello, non si può considerare in atto un trend al rialzo. Il punto
“F” era come il punto “A”.
Il punto “G” non era un Ross hook, poiché non vi era in atto un trend.
Tuttavia il punto “G” era importante per fornire un punto di connessione con
il punto “E”.
Il punto “H” era un Ross hook: si è verificato in un trend. Infatti, dopo che il
punto “F” è stato superato dalla barra che precede la barra “H”, era in atto un
trend.
Il punto “I” era un Reverse Ross hook, cioè un uncino capovolto. Si è
formato in un mercato con un trend, in questo caso al rialzo, in atto dopo il
superamento del massimo del punto “F”. Il punto “I” fornisce anche un punto
di connessione con “G”.
Il punto “J” era un Ross hook. Si è formato in un trend, iniziato con il
superamento del punto “F”.
Il punto “K” era un Reverse Ross hook. Perché? Si è formato in un trend in
atto. Fornisce anche un punto di connessione con “I”.

Il punto “L” inizia come potenziale Ross hook, poiché si è formato in un


trend. Tuttavia, successivamente la definizione del punto “L” come Ross
hook viene annullata quando esso diventa parte di una congestione di quattro
barre che inizia con la barra dopo “J”.
Se una barra che può essere un Ross hook è anche la terza o quarta barra che
qualifica una congestione, la congestione prevale e non si ha un Ross hook.
In questo esempio, “L” viene annullato come possibile Ross hook.
Il punto “M” non era un Ross hook, dato che non si formava in un trend.
Il punto “N” non era un Ross hook, poiché faceva ancora parte dell’area di
congestione. Tuttavia fornisce un punto di connessione con “L”.
Il punto “O” non era un Ross hook, faceva ancora parte dell’area di
congestione.
Anche il punto “P” non era un Ross hook, facendo parte dell’area di
congestione. Tuttavia, fornisce un punto di connessione con “N”.

Il punto “Q” poteva essere definito come Ross hook, dato che il superamento
del punto “O” aveva definito un trend.
Il punto “R” non era un Ross hook, dato che non si era formato in un trend
definito.

Il punto “S” ha formato un massimo più alto rispetto alla barra precedente, e
così ha fornito un punto di connessione con “R”.
Il punto “T” è un Ross hook, perché si verifica in un trend al ribasso, definito
per effetto del superamento del minimo della barra “S”.
Il prossimo passo è spiegare come identifico la congestione.
Capitolo 5

IDENTIFICARE LA CONGESTIONE
Uno dei concetti che ho imparato nei miei anni di trading è stato come
riconoscere quando un mercato è in congestione. Esistono diversi modi per
identificare una congestione. Uno di questi mi è stato insegnato dal mio
amico Neal Arthur Muckler. Inizio da qui.
Ogni volta che i prezzi di chiusura di quattro barre consecutive si collocano
all’interno della fascia di una barra di prezzo che le precede, si ha
congestione. Non importa dove sono situati i massimi e i minimi delle barre.
La barra che determina il range di prezzo, e precede le altre quattro barre, può
essere denominata “measuring bar”, cioè barra di misurazione (“MB” nel
grafico).
Devi studiare attentamente i grafici che seguono, per vedere le situazioni di
congestione (“Congestion”) e di non congestione (“Not congestion”).
L’individuazione della congestione può essere un fatto molto sottile. A volte
la presenza o no di congestione può dipendere dalla posizione di una sola
chiusura.

Ho aggiunto a questo un mio concetto. Ogni volta che i prezzi aprono e/o
chiudono, in quattro barre consecutive, all’interno della fascia di prezzo della
barra che le precede (measuring bar), si ha congestione,
purché la barra che ha solo l’apertura all’interno della fascia di prezzo si
verifichi prima che avvenga un’eventuale correzione.
Vediamo questo concetto.

Nel primo caso, non si ha congestione poiché la chiusura della barra che
segue la correzione (“Correcting bar”) non è situata all’interno della fascia di
prezzo della “measuring bar”. Si è verificata una correzione che, sulla base
della definizione del capitolo precedente, ha permesso di individuare un
possibile trend, in questo caso al ribasso.
Nel secondo caso rappresentato sopra, si ha una congestione. Non si è
verificata una correzione, e non si può individuare un possibile trend senza
che ciò accada.
Ricorda che le quattro barre che definiscono la congestione (e la measuring
bar precedente) devono essere consecutive.

Per essere certo che il concetto sia chiaro, ti mostro di nuovo due formazioni
grafiche quasi identiche, così puoi vedere quanto può essere sottile la
differenza.

La sola differenza tra queste due formazioni grafiche è la posizione della


chiusura nell’ultima barra di prezzo.
Dato che abbiamo avuto una correzione, il fatto che nel secondo grafico
l’ultima barra di prezzo abbia la chiusura fuori dalla fascia della “measuring
bar” non permette di definire questa situazione come congestione.
Disegnando una barra aggiuntiva possiamo vedere nel grafico la conseguenza
di tale differenza.

Nel primo caso, la barra aggiuntiva non crea un Ross hook, poiché il minimo
più alto, nell’ultima barra, si verifica in una situazione che abbiamo definito
come congestione.
Nel secondo caso, la barra aggiuntiva crea un Ross hook, poiché il minimo
più alto, nell’ultima barra, si verifica in una situazione che abbiamo definito
come non congestione, mercato in trend.
Ora è il momento di vedere un altro modo per sapere quando ci si trova in
congestione.
Ogni volta che i prezzi non stanno formando costantemente massimi più alti e
minimi più alti, oppure massimi più bassi e minimi più bassi, e noi vediamo
quattro barre che si alternano, a volte combinate con una o più barre inside, a
volte combinate con una o più barre doji, abbiamo una congestione.
Per barre che si alternano intendo che una barra apre in basso e chiude in alto,
mentre la successiva apre in alto e chiude in basso (o viceversa).

La barra inside (“Inside Bar”) è compresa nella fascia di prezzo della barra
precedente (non supera né il massimo né il minimo della barra precedente), e
quindi può apparire come segue:

Nelle barre doji apertura e chiusura sono allo stesso prezzo, o molto vicine, e
possono apparire così:

Anche questa è una congestione. Una Doji può essere in qualunque


posizione.

E’ congestione anche un’alternanza di coppie di barre: due barre hanno


apertura bassa e chiusura alta, e due barre hanno apertura alta e chiusura
bassa (o viceversa). Le formazioni “appuntite” che si verificano quando un
mercato è in congestione non sono Ross hook.

La prima barra di una congestione può essere l’ultima di un trend. Una


congestione può apparire simile ai grafici seguenti, purché sia formata da
almeno quattro barre.
Nota che una barra doji può essere utilizzata come “jolly”. Una barra doji
insieme a tre barre non doji può essere considerata come congestione. Delle
tre barre non doji, una deve risultare alternata rispetto alle altre.

Frequentemente una congestione inizia con una barra doji, o con una barra
particolarmente lunga rispetto alle altre, o con un gap.
Un altro modo per identificare una congestione è vedere nel grafico
formazioni di tipo /\/\ o \/\/ . Queste formazioni devono essere costituite da
almeno quattro barre. Vediamo come ciò può accadere:

In realtà possiamo vedere qualcosa di simile a questo:


Se abbiamo una formazione come la seguente, il Ross hook è individuato nel
punto indicato con Rh nel grafico. Nota che la barra del Ross hook è l’ultima
del trend e la prima della fase di congestione.
Ora modifico leggermente il grafico, guarda questo.
Il secondo Ross hook è nel punto indicato di seguito.
Nota: una formazione 1-2-3, seguita dalla rottura del punto 2 e da un
successivo Ross hook, anche se si verifica in una congestione dà
effettivamente origine a un nuovo Ross hook. Il nuovo Rh prevale sulla
congestione, o sul precedente Ross hook.
La formazione 1-2-3 deve rispettare la definizione (si veda l’Appendic B) e
presentare la “correzione completa” (evidenziata con “Correction” nel
grafico). Il nuovo Ross hook rappresenta un punto che può essere preso in
considerazione per un possibile trade, e può dare origine a un movimento
relativamente significativo nel mercato. Una formazione grafica simile può
offrire un’opportunità di trading, purché si operi in modo da evitare il rischio
di false rotture. Utilizzo il termine “relativamente” perché l’intensità e la
durata del movimento dipende dall’intervallo temporale delle barre dei
prezzi. Naturalmente, un movimento simile in un grafico a un minuto avrebbe
un valore molto diverso rispetto alla stessa formazione in un grafico in cui
ogni barra rappresenta un giorno.
Mentre stiamo esaminando il grafico precedente, c’è anche un altro aspetto
che è importante notare. I prezzi sono scesi di nuovo, formando in questo
modo il secondo Ross hook. Ciò rappresenta, da un punto di vista, un
fallimento della rottura. Questo è il motivo per cui il Reverse Ross hook è
importante, e ne parleremo nel prossimo capitolo.

Prima di concludere questo capitolo, ecco un breve ripasso delle diverse


definizioni di congestione. Tutte le condizioni seguenti si devono verificare
senza che si formino costantemente nel grafico massimi più alti e minimi più
alti, oppure massimi più bassi e minimi più bassi.
Congestione da Aperture/Chiusure: quattro barre consecutive hanno apertura
e/o chiusura compresa nella fascia della “measuring bar” precedente. Se
viene utilizzata l’apertura, è necessario verificare le distinzioni descritte
sopra.
Congestione da Combinazione: una serie di quattro doji consecutive, o
almeno una barra doji e tre barre alternate. La barra doji può essere presente
in ogni punto della serie. Se vi sono tre barre non doji, una di esse dev’essere
alternata rispetto alle altre due.
Congestione da alternanza: una serie di quattro barre consecutive alternate.
Una barra con apertura bassa e chiusura alta, seguita da una con apertura alta
e chiusura bassa, o viceversa. L’alternanza può riguardare coppie di barre:
due barre con apertura bassa e chiusura alta, seguite da due barre con apertura
alta e chiusura bassa, o viceversa.
Congestione da formazione di tipo /\/\ o \/\/. Come minimo vi devono essere
quattro barre, ma il numero può essere anche molto maggiore.
Capitolo 6

INVERSIONI DI TREND

Nel grafico precedente ho evidenziato un Reverse Ross hook (RRh), cioè un


Ross hook capovolto, nella terza barra dopo il Ross hook (Rh). La barra
successiva al RRh era la quarta consecutiva con chiusura all’interno del range
della barra Rh, quindi il mercato era in congestione. Forse ti chiedi quale
formazione ha la precedenza: il RRh o il consolidamento?

Più avanti avrai ulteriori elementi per fornire una risposta alla domanda,
quando si parlerà di come filtrare i Ross hook. Per il momento, è importante
rendersi conto che le formazioni RRh non sono, considerate a sè, né trend né
congestioni.
I RRh sono utili per individuare possibili inversioni di trend. Alcuni RRh si
verificano nella correzione che segue un massimo nel mercato.

Un RRh in un trend al rialzo si forma nello scenario seguente.


La domanda è sufficiente per portare i prezzi a un nuovo massimo. I trader al
rialzo che prendono profitti vendono le loro posizioni, spingendo di nuovo i
prezzi in basso verso ciò che diventerà il punto del RRh.
Successivamente, i trader ancora orientati a entrare al rialzo effettuano
acquisti che spingono di nuovo in alto i prezzi. Di solito in questa fase il
volume è modesto, rispetto al precedente movimento verso l’alto.
Infine, segue un’ondata di vendite, con forti volumi, che spinge i prezzi in
basso attraverso il RRh.
Quando vedi che il mercato si avvicina a un Rh precedente, con volumi più
bassi rispetto al precedente movimento nella stessa direzione, e poi non riesce
a superare il Rh, hai un segnale che indica che forse i prezzi sono pronti a
cambiare direzione. Un evento simile è una prima traccia di ciò che il
mercato sta dicendo.

Poi, quando i prezzi scendono e superano il RRh, hai un secondo segnale che
indica una possibile inversione di trend in formazione. A questo punto, non
puoi semplicemente entrare in modo cieco sulla rottura di tale RRh, hai
bisogno di un processo di filtraggio. Tale filtraggio ci darà il terzo segnale di
una possibile inversione di trend.
Vediamo, un passo alla volta, un grafico che mostra che cosa intendo.
Si può dire che, guardando avanti, possiamo renderci conto che la rottura del
RRh provocherà il cambiamento di direzione della media mobile 3 x 3.
Questo è vero, ed è un altro modo possibile per fare trading. In ogni caso,
dobbiamo prepararci a un trade di breve durata, chiudendo tutta la posizione a
un obiettivo di breve termine. Le rotture delle formazioni RRh spesso si
rivelano false. Se decidiamo di fare trading su queste formazioni, dobbiamo
avere ben chiaro in mente questo fatto. I RRh offrono percentuali di trade
vincenti molto inferiori rispetto ai Rh preceduti da formazioni 1-2-3.

Infatti, sulla base della nostra definizione, ora stiamo vedendo una
congestione nel grafico. Iniziando con la barra 1, abbiamo una doji, una barra
con apertura alta e chiusura bassa, una barra con apertura bassa e chiusura
alta, e un’altra doji. Queste barre sono consecutive.
Nel grafico si vede che è stato formato un doppio massimo secondario.
Dopo un’eventuale rottura al ribasso del punto 2, potremmo iniziare a Ross
Ross hook.
Se hai letto altri miei libri, forse ti stai chiedendo perché non parlo di una
possibile entrata al ribasso alla rottura del punto 2, o prima della rottura
utilizzando la tecnica Trader’s Trick. Il motivo è semplicemente che ho
trattato l’argomento nei libri Daytrading e Trading come business, mentre in
questo libro concentro l’attenzione sulla formazione Ross hook.
Per individuare una possibile inversione di trend, con questo approccio, si
utilizza la combinazione di tre elementi. Ora li rivediamo:
I prezzi non riescono a superare un Ross hook, e vi sono volumi inferiori
rispetto al movimento precedente nella stessa direzione. Ciò indica debolezza
nel mercato.
Una correzione con forza sufficiente da rompere un RRh.
La media mobile 3 x 3 delle chiusure si gira verso il basso prima della rottura
di un RRh. Più avanti, in un altro capitolo, ti mostrerò come esaminare un
RRh senza indicatori.

Ho mostrato un esempio dell’inizio di inversione dopo un trend al rialzo. Lo


stesso approccio, capovolto, vale per l’individuazione di una possibile
inversione dopo un trend al ribasso.
Quando il mercato non riesce a raggiungere di nuovo un punto estremo dei
prezzi (l’ultimo massimo o l’ultimo minimo che ha formato), forse sta
iniziando un’inversione di trend. Tuttavia devi essere cauto, poiché prima che
l’inversione di trend sia pienamente in atto, si può verificare un’area di
congestione o una trading range.
Una simile trading range può essere seguita da un movimento verso l’alto o
verso il basso, non puoi saperlo con certezza in anticipo. Attendi un chiaro
movimento del mercato in una direzione, prima di iniziare a cercare un
possibile Ross hook.

Il movimento chiaro può essere costituito dalla rottura di una formazione 1-2-
3, seguita da un Ross hook.
Abbiamo esaminato alcuni aspetti delle inversioni di trend e dei Reverse Ross
hook.
Abbiamo visto che il RRh è un segnale che ci aiuta a sospettare che
un’inversione di trend potrebbe essere imminente.
Abbiamo anche visto che è necessario un processo di filtraggio, in
combinazione con il RRh, per determinare se è plausibile cercare di entrare in
un trade.
Il segnale fornito dal RRh deve essere filtrato. Nel caso mostrato sopra,
abbiamo utilizzato una media mobile 3 x 3 delle chiusure (3 x 3 MAC), come
filtro.

Quando ho iniziato a fare trading, non avevo l’aiuto del computer. Dovevo
fare i calcoli manualmente e scrivevo dove si trovava la 3 x 3 MAC, in modo
da sapere dove fosse situata. Aggiornavo i miei grafici manualmente, ogni
giorno. Ho imparato come vedere quando un RRh era valido oppure no,
osservando come si muoveva il mercato.
Il computer mi ha sollevato da un lavoro pesante. Tuttavia aggiornare i
grafici manualmente aveva anche un importante lato positivo: aiutava
veramente a “sentire” il mercato, a entrare in sintonia con i suoi movimenti.
Ho visto il mio amico Neal Arthur Muckler, anche quando già aveva il
computer, sedersi ogni giorno e scrivere a mano sui suoi grafici. Facendo
questo mostrava una grande pazienza, e un grande amore per il trading.
I grandi trader del passato avevano un “libro” in cui scrivevano quando il
mercato era in trend o in congestione. Sapevano dove erano situati i livelli di
prezzo importanti in un mercato, e perché. Ciò che scrivevano nel libro dava
loro la sintonia con il mercato. La sera aggiornavano i loro grafici.
Conoscevano i mercati e sapevano come leggerli, comprendevano veramente
i mercati in cui facevano trading. La conoscenza permetteva loro di
arricchirsi. Sapevano che non si diventa ricchi con un solo trade, e non
cercavano nemmeno di farlo. Ricavavano profitti stabili e continui dal
mercato, senza attraversare le crisi emotive che sono una caratteristica di
molti trader attuali. Facevano trading sulla
base della conoscenza e comprensione di ciò che vedevano nel mercato.
Questo approccio, che molti non conoscono, io lo porto avanti nel mio
trading, e lo insegno nei miei libri e nei miei corsi dal vivo.
Fino a questo punto ti ho mostrato come individuare gli uncini.
Nei prossimi capitoli vedremo modi diversi per filtrare i Ross hook, e
concetti, sfumature e dettagli che ti aiuteranno. Questi elementi saranno
determinanti per il tuo successo nel trading, in particolare se nella tua
operatività “dipendi” dalle moderne stampelle note come “indicatori tecnici”.
Capitolo 7

PROCESSI CONCETTUALI
ANTICIPARE GLI HOOK
Nel Capitolo 6 ho scritto: “si può dire che, guardando avanti, possiamo
renderci conto che la rottura del RRh provocherà il cambiamento di direzione
della media mobile 3 x 3.”
Il punto che voglio evidenziare è che un segnale può essere basato sul
“guardare avanti”. Ho denominato questo concetto “trading di anticipazione”.
Ecco come funziona. Quando vediamo un mercato in un trend confermato,
possiamo anticipare che ogni barra nella direzione del trend abbia il
potenziale per divenire un Ross hook.
Ecco una figura che mostra che cosa intendo.
Nell’illustrazione precedente vediamo rappresentati due trend, uno al rialzo e
uno al ribasso. Supponiamo che siano stati individuati come trend confermati,
sulla base di una formazione grafica.
Che cosa succede se cambio una sola barra nei due grafici?

A questo punto ho un Ross hook (Rh) in ogni trend. Posso utilizzare il Ross
hook come possibile segnale di entrata per un trade. Per ora, diciamo che il
segnale di entrata è al rialzo alla rottura dell’uncino nel trend al rialzo, e al
ribasso alla rottura dell’uncino nel trend al ribasso. Più avanti nel libro
vedremo modi per migliorare la tecnica di entrata, entrando prima
dell’effettiva rottura del punto dell’uncino.
L’idea che l’estremo di ogni barra di prezzo possa divenire il punto di un
uncino, può dare origine al seguente segnale di entrata: in un trend al rialzo
confermato, comprare la rottura del massimo di ogni barra di prezzo. In un
trend al ribasso confermato, vendere la rottura del minimo di ogni barra di
prezzo.
Perché? Il motivo è che potresti entrare in questo modo se tale barra divenisse
effettivamente un uncino. L’anticipazione consiste nel fatto che puoi saltare
davanti al mercato e accompagnarlo nel suo movimento.
Tuttavia, questo concetto deve essere utilizzato con molta cautela,
verificando in modo approfondito se il mercato in cui si intende operare
forma trend sufficienti per rendere profittevole questa tecnica. Oltre a questo
esame preliminare del mercato, sono necessari anche alcuni filtri.
Non entrare se la barra apre in gap oltre il range della barra precedente, e non
entrare se la barra precedente ha fatto un lungo movimento.
Questo tipo di trading richiede una gestione della posizione molto precisa e
veloce dopo l’entrata. Il trade potrebbe avere una durata molto breve prima
che sia necessaria una veloce uscita. Questo tipo di trading normalmente
riguarda i daytrader, in grado di gestire attentamente e velocemente la
posizione, con un insieme di ordini specifici.
Se vi sono state tre barre consecutive nella stessa direzione, non cercare di
entrare, poiché spesso a quel punto una correzione è imminente, ed è meglio
attendere un segnale di entrata migliore.

ANTICIPARE LA CORREZIONE
Lo studio dei grafici rivela che molti movimenti nella direzione di un trend
hanno una durata da 3 a 5 barre, con una media di 4, prima che si verifichi
una correzione di qualche tipo.
Dato che molti movimenti nella direzione del trend hanno una durata media
di 4 barre, vogliamo essere prudenti. Non cerchiamo di entrare nel mercato
dopo 3 barre consecutive nella direzione del trend.

Dopo che vi sono state 3, 4, 5 barre consecutive nella direzione del trend,
spesso si verifica una correzione che ci offre una migliore opportunità di
entrata.
ANTICIPARE LA DURATA DELLA CORREZIONE
La maggior parte delle correzioni ha una durata da 1 a 3 barre nella direzione
opposta al trend.

ANTICIPARE LA RIPRESA DEL TREND


Nella maggior parte dei casi, se il trend è ancora intatto riprende dopo un
numero di barre di correzione che va da 1 a 3. L’anticipazione della ripresa
del trend è un elemento importante per il trading sui Ross hook.
ANTICIPAZIONE DEL TRADING
Ora mettiamo insieme le anticipazioni e vediamo, un passo alla volta, come
avremmo potuto esaminare il grafico.
So di aver riempito molto questi grafici, ma vi sono diversi elementi da
evidenziare. Nel grafico 1 esaminiamo come si muove il mercato, mentre nei
grafici successivi guardiamo possibili segnali di entrata.
Nel grafico 1, ho segnato diverse barre. Segui il movimento del grafico 1 dal
basso verso l’alto, seguendo la sequenza delle barre segnate.
1 – i prezzi rompono il massimo della barra doji. 3 – i prezzi hanno formato
tre massimi più alti.
c – i prezzi non riescono a formare un nuovo massimo.
1 – i prezzi formano un nuovo massimo, ma nota che il movimento non
prosegue nella barra di prezzo successiva. Questo è un avvertimento che sta
per iniziare un’inversione di trend, o che stiamo entrando in un’area di
congestione.
I prezzi si muovono poco per due giorni.
1 – i prezzi formano un nuovo massimo.
3 – i prezzi hanno formato tre massimi più alti consecutivi.
c – si verifica una correzione. I prezzi aprono con un gap al ribasso e
scendono prima di salire a formare un nuovo massimo. La barra viene
segnata come c e anche come 1.
– i prezzi hanno formato tre massimi più alti.
c – si verifica una correzione. Si crea una barra doji, che apre in gap al
ribasso e non riesce a formare un massimo più alto.
1– I prezzi formano un massimo più alto superando il massimo della barra
doji.
– I prezzi hanno formato quattro massimi più alti.
c – I prezzi non formano un massimo, è una barra “inside”. 1 – I prezzi
formano un massimo, aprendo in gap al rialzo.
c – Si verifica una correzione, dopo solo una barra. E’ un fatto importante.
Quando un trend si muove con forza, ci aspettiamo da 3 a 5 barre nella stessa
direzione, prima di una correzione. Quando le correzioni sono frequenti e
ravvicinate, possiamo sospettare che stia per arrivare un’inversione di trend, o
un’area di congestione.
Seguono i grafici 2a, 2b e 3, con le relative spiegazioni.
L’apertura in gap non ci consente di entrare nel trade. Non entriamo mai se i
prezzi superano in gap il nostro punto di entrata. Affinché il nostro segnale di
entrata sia valido, vogliamo vedere che i prezzi aprono all’interno del range
di prezzo della barra precedente, e poi attraversano il nostro punto di entrata.
Proseguiamo il nostro esame di questo mercato.


L’entrata alla rottura della barra di correzione, invece che alla rottura di un
Ross hook, introduce il concetto di Trader’s Trick, che spiego nel prossimo
capitolo.
Capitolo 8

L’ENTRATA TRADER TRICK’S


Lo scopo dell’entrata “Trader’s Trick” (TTE) è permetterci di iniziare un
trade prima dell’entrata di altri trader.

Dobbiamo essere realistici. Il trading è un business in cui chi ha più


conoscenza ha vantaggi su chi ne ha di meno. In questo momento tu stai
entrando nel gruppo di coloro che hanno maggiore conoscenza. E’ un peccato
che molti trader sprechino una quantità enorme di tempo e di denaro per
acquisire una conoscenza sbagliata. Purtroppo, vi sono in circolazione molte
informazioni sbagliate, e sono molto pubblicizzate.
Ciò che stiamo cercando di evitare con la TTE è il danno che può essere
causato da una falsa rottura (“false breakout”).
Tipicamente, ci saranno molti ordini accumulati appena oltre il punto di un
Ross Hook. Lo stesso accade anche per il punto numero 2 di una formazione
1-2-3.
Gli operatori “interni” dei mercati sono estremamente consapevoli degli
accumuli di ordini in questi punti e, se possono, muoveranno i prezzi fino al
punto in cui vedono gli ordini accumulati, e poi poco oltre, allo scopo di
liquidare il più possibile le loro posizioni. Questa azione è denominata
“caccia agli stop” (“stop running”).
A meno che la pressione degli operatori “esterni” (cioè noi) sia sufficiente per
portare il mercato a un nuovo livello, la rottura si rivelerà falsa.
La TTE è costruita per battere gli interni al loro stesso gioco, o almeno per
creare un campo di gioco più paritario. Quando facciamo trading sui Ross
Hook (o sulle formazioni 1-2-3), noi vogliamo entrare prima dell’effettiva
rottura del punto dell’uncino (o del punto 2). Se la rottura non è falsa, il
risultato sarà un significativo profitto. Se la rottura è falsa, avremo almeno
coperto i nostri costi e preso un po’ di profitto per il nostro sforzo.
Gli operatori interni spesso costruiscono movimenti del mercato diretti
precisamente a quei punti in cui si rendono conto che gli ordini sono
accumulati. E’ esattamente questo tipo di costruzione che rende possibile la
TTE.
Il modo migliore per spiegare la costruzione di un movimento è fare un
esempio. Poniti questa domanda: se noi fossimo grandi operatori e volessimo
far muovere il mercato in modo sufficiente per prendere un largo profitto, e
sapessimo di poter liquidare le nostre posizioni facilmente a un livello di
prezzo più alto dell’attuale, per effetto degli ordini accumulati là, come
costruiremmo tale movimento?

I
nizieremmo entrando in acquisto, offrendo prezzi leggermente sopra il prezzo
corrente, o piazzando un grande ordine al prezzo di mercato.
Entrando in acquisto con un grande numero di contratti sopra il livello del
mercato, i prezzi si muoverebbero rapidamente fino al nostro livello.
Di nuovo, entrando in acquisto con un grande numero di contratti a un livello
più alto, i prezzi si muoverebbero fino al livello successivo.
L’improvviso movimento al rialzo dei prezzi, che va incontro al nostro “bid”
di grandi dimensioni, e con prezzi alti, attirerà l’attenzione di altri operatori.
I loro ordini di acquisto aiuteranno a muovere il mercato al rialzo. Non
importa se questo è un grafico giornaliero o a 5 minuti, il principio è lo
stesso.
Per mantenere il momentum, noi potremmo aver bisogno di piazzare ancora
qualche ordine di acquisto sopra il mercato, ma non sarebbe un problema.
Noi sappiamo che ci sono molti ordini accumulati sopra quel livello. Questi
ordini di acquisto ci aiuteranno a liquidare le nostre posizioni con ordini di
vendita, quando sarà il momento per noi di uscire velocemente dal mercato.
Chi ha piazzato gli ordini di acquisto sopra il mercato? Gli esterni,
naturalmente. Essi sono costituiti da due gruppi. Un gruppo è formato da
coloro che sono entrati al ribasso dopo che un massimo era stato formato, e
sentono che sopra il punto di massimo c’è il limite oltre il quale non sono
disposti a rischiare. L’altro gruppo è formato dagli esterni che sentono che, se
il mercato supera quel massimo, vogliono entrare al rialzo.

A causa della nostra entrata iniziale, in acquisto sopra il mercato,


accompagnata dall’azione di altri trader interni e daytrader, il mercato inizia
un forte movimento al rialzo. La mossa al rialzo attira l’attenzione di
altri operatori, e i prezzi si muovono ancora di più verso l’alto a causa dei
nuovi ordini di acquisto che entrano nel mercato.

Questo tipo di movimento non ha niente a che fare con l’offerta e la


domanda. E’ puramente progettato e costruito.

Quando il mercato arriva vicino al massimo, praticamente tutti vogliono


entrare in questo “miracoloso” movimento del mercato. A meno che vi siano
forti acquisti da parte degli esterni, il mercato crollerà al raggiungimento del
massimo, o poco dopo. Questo fenomeno è noto come “buying climax”.
Che cosa provocherà questo crollo? Le vendite. Da parte di chi? Da parte
nostra, come grandi operatori, e da parte di tutti gli altri interni che sono
ansiosi di prendere profitti. Come minimo, il mercato avrà qualche esitazione
intraday vicino al livello del massimo.
Se vi sono abbastanza acquisti da prevalere su tutte le vendite, il mercato
continuerà a salire. In caso contrario, gli interni saranno pronti a entrare al
ribasso, specialmente quelli che sanno che era una mossa costruita.
Nota bene: non pensare neppure per un istante che non vi sia manipolazione
dei prezzi.

Ciò che accadrà sarà la vendita effettuata non solo allo scopo di liquidare, ma
anche al fine di capovolgere la posizione ed entrare al ribasso. Ciò significa
che le vendite, al momento del “buying climax”, possono essere di volume
triplo rispetto alle vendite normali effettuate solo per prendere profitto.
Perché il triplo? Perché se i prezzi sono stati spinti al rialzo da un grande
operatore la cui vera intenzione è di vendere, egli avrà bisogno di vendere
una serie di contratti per liquidare tutti i suoi acquisti precedenti, e forse di
raddoppiare tale quantità per entrare al ribasso con il numero di contratti che
originariamente voleva vendere.
Gli acquisti da parte degli esterni dovranno superare tali vendite aggiuntive.
A causa di ciò, i grafici evidenzieranno una falsa rottura. Naturalmente, lo
scenario opposto si verifica in caso di un movimento al ribasso costruito, che
conduce a una falsa rottura al ribasso.
Avvertenza: muovere il mercato come mostrato nell’esempio precedente non
è qualcosa che il trader comune può tentare!
E’ importantissimo rendersi conto di che cosa potrebbe accadere quando un
mercato si avvicina al punto 2 di una formazione 1-2-3, o a un Ross Hook
dopo essere stato in un’area di congestione per un po’ di tempo. Le pagine
precedenti hanno illustrato questo concetto.
Con le precedenti informazioni in mente, vediamo come compiere l’entrata
Traders Trick, con un esempio al rialzo.
Quando i prezzi si avvicinano al massimo del punto di un Ross hook (o di un
punto 2) compriamo la rottura del massimo di una barra di prezzo della
correzione. Vogliamo essere sicuri che vi sia spazio sufficiente, tra l’entrata e
il Ross hook (o il punto 2), per avere un trade profittevole anche se i prezzi
arrivano solo al Ross hook (o al punto 2) e poi dobbiamo uscire. Vi è sempre
la possibilità che si formi un doppio massimo o una falsa rottura. Se ciò
accade, abbiamo comunque la possibilità di coprire i costi e prendere un
piccolo profitto.
Guardiamo di nuovo questa situazione,
entrando in dettaglio con un esempio che riguarda un Ross hook (Rh nel
grafico). L’approccio è simile quando si considera un punto 2.

Il massimo è seguito da una barra di prezzo che


non forma un massimo più alto. Ciò crea il Ross Hook, ed è la prima barra di
correzione. Se c’è spazio sufficiente per coprire i costi e prendere un piccolo
profitto nella distanza tra il massimo della barra di correzione e il punto del
Ross Hook, noi cerchiamo di comprare la rottura del massimo della barra che
ha creato il Rh, cioè della prima barra di correzione. Se il massimo della
prima barra di correzione non viene superato, aspettiamo la seconda barra di
correzione.
Quando la seconda barra di correzione è completa, noi cerchiamo di
comprare la rottura del suo massimo, sempre posto che ci sia sufficiente
spazio per coprire i costi e prendere un profitto, nella distanza che i prezzi
devono percorrere tra il nostro punto di entrata e il punto del Hook.

Se il massimo della seconda barra di correzione non viene superato, noi


cercheremo di comprare la rottura del massimo della terza barra di
correzione, posto che ci sia sufficiente spazio per coprire i costi e prendere un
profitto nella distanza che i prezzi devono percorrere tra il nostro punto di
entrata e il punto del Hook.
Se la correzione va oltre le tre barre, noi smettiamo di cercare un’entrata.
Che cosa succede se la quarta barra si comporta come mostrato nella figura a
sinistra? Se i prezzi si muovono di nuovo nella direzione del trend che ha
creato il Ross Hook, e finché c’è sufficiente spazio per noi per coprire i costi
e prendere un profitto, noi compreremo una rottura del massimo di una delle
tre precedenti barre di correzione. Nell’esempio, se noi potessimo entrare
prima del superamento del massimo della seconda barra di correzione, lo
faremmo. In caso contrario, e se ci fosse ancora spazio per
coprire i costi e prendere profitto, potremmo entrare alla rottura della prima
barra di correzione. Inoltre, potremmo scegliere di entrare alla rottura del
massimo della barra più recente come mostrato dalla doppia
freccia della figura, anche se dovesse superare in gap uno dei massimi delle
barre di correzione.
RICORDA: QUANDO CI SONO PIÙ DI TRE BARRE DI CORREZIONE,
NON CERCHIAMO PIÙ DI ENTRARE NEL TRADE. IL MERCATO
DEVE INIZIARE A MUOVERSI VERSO IL ROSS HOOK PRIMA CHE
LA QUARTA BARRA SIA COMPLETA. DOPO TRE BARRE, SE LA
CORREZIONE PROSEGUE LE PROBABILITÀ SONO A FAVORE DI
UN’AREA DI CONGESTIONE, O DI UN CAMBIAMENTO DI
DIREZIONE DEL MERCATO.
Anche se non mostrato, lo stesso concetto si applica in una situazione di
movimento al ribasso.
Noi generalmente limitiamo la Trader's Trick a non più di tre barre di
correzione successive al massimo della barra che è il punto del Hook (o del
punto 2). Comunque, c’è un’importante eccezione a questa regola. Se due
barre di correzione hanno lo stesso massimo, vengono contate come una sola
barra. Se tre barre hanno lo stesso massimo, vengono contate come una sola
barra. Lo stesso vale per i minimi, in caso di movimento al ribasso. La figura
seguente mostra l’utilizzo di un triplo “supporto” o “resistenza” per realizzare
la Trader's Trick.

La gestione del rischio nella Trader’s Trick è basata sull’aspettativa che i


prezzi salgano almeno fino a testare il punto del Ross hook (o punto 2). A
quel livello, noi prendiamo, o abbiamo già preso, un po’ di profitto oltre ad
avere coperto i costi, chiudendo una parte della nostra posizione.

Ora siamo pronti a uscire in pareggio, nel caso peggiore, sui contratti ancora
aperti. A parte un terribile “scivolamento” (“slippage”) dei prezzi, il peggio
che ci può capitare è di dovere uscire dal trade, ma comunque abbiamo un
po’ di profitto per compensare i nostri sforzi.
Un’attività imprenditoriale che riesce regolarmente a realizzare profitti può
prosperare. Aggiungi a quei profitti le grandi somme di denaro realizzate nei
trade che decollano e non tornano indietro, ed è subito evidente che facendo
trading in questo modo possono essere ricavati enormi profitti.
L’approccio alla gestione che utilizziamo mostra perché è così importante
disporre di un capitale adeguato. Le dimensioni nel trading aiutano
enormemente.
Se siamo sottocapitalizzati (molti trader lo sono), dobbiamo essere pazienti e
costruire il nostro conto gradualmente, prendendo i profitti velocemente
quando ci sono.
Quando operiamo utilizzando la Trader’s Trick, noi non vogliamo che il
nostro ordine sia eseguito oltre il nostro prezzo di entrata desiderato, a meno
che ci sia ancora spazio sufficiente per coprire i costi e prendere un profitto.
Puoi cogliere la logica di ciò? Il motivo è che noi non possiamo sapere se un
movimento verso una rottura è “vero” oppure no. Se è costruito, il mercato si
muoverà fino al punto del Ross hook o fino al punto 2, e forse qualche tick
oltre. Poi il mercato smetterà di procedere nella direzione della rottura. Se noi
abbiamo abbastanza spazio, tra il nostro punto di entrata e il punto del Ross
hook, per coprire i costi e prendere un profitto, sui contratti ancora aperti non
faremo niente di peggio di un pareggio, e generalmente avremo anche un
profitto, per quanto piccolo.
Se il movimento si dimostra reale (non costruito), il mercato ci darà una
ricompensa enorme rispetto ai nostri rischi e costi. Ricorda, le commissioni e
il tempo sono il nostro solo vero investimento, se il trade va nella nostra
direzione.
E’ importante comprendere che, entrando nel mercato con la Trader’s Trick
nel punto corretto, possiamo neutralizzare l’azione degli “interni”. Possiamo
avere ragione e guadagnare qualcosa per compensare i nostri sforzi, anche se
la rottura si rivela falsa.
Alcune rotture sono vere. Le caratteristiche dei mercati lo assicurano. Quando
queste rotture avvengono, noi siamo trader più felici e più ricchi.
Con il corretto “money management”, possiamo guadagnare qualcosa per
compensare i nostri sforzi anche se la rottura si rivela “falsa”.

Ora vediamo alcuni elementi in più.


Supponiamo ad esempio che il nostro costo di commissioni per contratto
future sia di 7 $, in totale: 3,5 $ per acquistare + 3,5 $ per vendere. Stiamo
operando con tre future, quindi il nostro costo immediato totale è di $ 21. Se
decidiamo di utilizzare un contratto per coprire i costi, e il future ha un valore
di 10 $ per tick, abbiamo bisogno di almeno 3 tick per coprire i costi (3 x 10
$ = 30 $), e di alcuni tick in più per prendere un piccolo profitto.
Coprire i costi significa che se si fa trading con 2 contratti, o con 3, si utilizza
uno dei future per coprire i costi di tutti i contratti. Se stai operando con 5
contratti, ne puoi utilizzare 2 per coprire i costi di tutti i contratti. Se invece
decidi di chiudere 3 contratti al primo obiettivo, oltre a coprire i costi e
ottenere un piccolo profitto, ricavi anche un profitto aggiuntivo.
Se stai operando con 3 contratti, e al primo obiettivo ne chiudi 2, con uno dei
due copri i costi e ottieni un piccolo profitto, e con l’altro ottieni un profitto
aggiuntivo. Poi sposti a pareggio (o a un livello più alto) il tuo stop sul
contratto ancora aperto. Anche se il tuo stop sul terzo contratto viene
raggiunto, hai comunque ricavato un profitto dal trade per remunerare il tuo
lavoro, sei stato pagato per fare trading. Nei casi in cui il mercato non
raggiunge lo stop e continua a correre nella tua direzione, puoi avere un
profitto molto maggiore sul terzo contratto.
Ogni volta che è possibile, preferisco utilizzare un ordine “Stop con limite”
per la mia entrata nel trade. In questo modo riesco a stabilire una fascia di
prezzo accettabile per la mia entrata. Voglio limitare il possibile “slippage”
sul mio prezzo di entrata, per poter gestire in modo efficace la copertura dei
costi e i profitti.
Se il mercato apre in gap oltre il mio punto di entrata, non entro nel trade.
Per questo voglio vedere come apre il mercato, prima di piazzare il mio
ordine di entrata.
Con che frequenza si verificano “false” rotture? In che percentuale di casi la
rottura è effettiva e il mercato continua a muoversi oltre il punto 2, o oltre il
Ross hook? La risposta dipende dal mercato in cui si opera, e varia
periodicamente nel tempo. Ciò è in gran parte connesso a un fenomeno che
ho denominato “Ciclo del trading”.

CICLO DEL TRADING


Per iniziare a comprendere questo fenomeno, immagina come metafora un
pendolo che si muove in una direzione, e poi nella direzione opposta,
periodicamente.
Quando il pendolo è a un estremo del suo movimento, la maggior parte dei
trader opera sui ritracciamenti. Quando questa è la situazione nei mercati,
aumenta la percentuale di rotture “reali”. Il motivo è che i mercati tengono
conto di come si comporta la maggior parte dei trader. Gli operatori “interni”
dei mercati si muoveranno in modo da trarre vantaggio dal comportamento
dei trader che si basano sui ritracciamenti.
Quando il numero dei trader che operano sui ritracciamenti è circa
equivalente al numero dei trader che operano sulle rotture, il mercato si trova
in una situazione intermedia.
Quando la maggioranza dei trader opera sulle rotture, il pendolo ha raggiunto
il punto estremo del suo movimento nella direzione opposta. A quel punto gli
operatori “interni” dei mercati si muoveranno in modo da trarre vantaggio dal
comportamento dei trader che si basano sulle rotture. La percentuale delle
“false” rotture aumenterà.
Se tu operi con la Trader’s Trick, e la gestisci in modo corretto, non sarai
danneggiato dalle false rotture. Potrai ricavare comunque un profitto, anche
in caso di falsa rottura, e quando la rottura sarà reale il tuo profitto sarà molto
maggiore.
Capitolo 9

PROSEGUIAMO L’ANALISI
Nel Grafico 12 è stato possibile connettere il punto del Ross hook al ribasso
(individuato nel Grafico 11 del Capitolo 7, e ora segnato nel grafico come
punto 1 e Rh) a una correzione nell’area di congestione, e poi al minimo
dell’ultima barra del grafico. E’ stata evidenziata nel grafico una formazione
di minimo 1-2-3. Tale formazione non è valida in sé, dato che si verifica
all’interno di un’area di congestione, ma consente di individuare il Ross hook
successivo. Il Ross hook al rialzo evidenziato nel grafico sarebbe comunque
definito in modo corretto anche come primo punto in cui i prezzi non
riescono a formare un nuovo massimo dopo la rottura al rialzo di una
congestione.

Grafico 13. La correzione prosegue e non ci fornisce la possibiltà di entrare al


rialzo con la tecnica Trader’s Trick Entry (TTE), dato che il massimo della
prima barra di correzione non viene superato. L’entrata al rialzo con la TTE
potrebbe avvenire 1 tick sopra il massimo della seconda barra di correzione,
se i prezzi arrivassero a quel livello.
Grafico 14. I prezzi continuano a scendere e l’entrata al rialzo non è
possibile. Quando i prezzi scendono sotto il livello evidenziato dalla linea
orizzontale, può essere presa in considerazione un’entrata al ribasso. Il
motivo è la rottura del minimo della piccola area di congestione collocata
appena sopra il Ross hook. Come spiegato nel libro Daytrading, si tratta di
una congestione allineata con la congestione, formata da due barre, collocata
alla sinistra dell’uncino. La rottura di tale congestione è un fatto significativo,
e consente di entrare prima dell’effettiva rottura del Ross hook.
Grafico 15. Se un trader non è entrato utilizzando la tecnica del grafico 14,
può entrare al ribasso alla rottura dell’uncino. Io preferisco l’entrata prima
dell’effettiva rottura, in particolare con TTE quando possibile.
Grafico 16. Vediamo che i prezzi stanno crollando. Tuttavia, non possiamo
entrare nel mercato con la tecnica dell’anticipazione, dato che i prezzi, nel
momento in cui hanno rotto il Ross hook, sono già scesi per quattro barre
consecutive, e probabilmente stanno per formare una correzione.
Grafico 17. Si verifica un evento importante, una correzione intraday, cioè
durante la giornata. Tale correzione rende possibile un’entrata con la tecnica
dell’anticipazione. Il fatto che il mercato abbia aperto, abbia formato prezzi
sopra il massimo della barra precedente, e poi scenda sotto il minimo del
giorno precedente, significa che è probabile almeno un altro giorno di
ribasso. La correzione intraday forma un uncino e fornisce un possibile
segnale di entrata durante la giornata, alla rottura del minimo del giorno
precedente. Se possibile, si può cercare una TTE intraday prima dell’effettiva
rottura al ribasso dell’uncino.
Grafico 18. Nota l’apertura in gap sotto il minimo della barra precedente, e
poi il movimento dei prezzi per il resto della giornata. Vi sono molti trader
che entrano al rialzo su un gap simile, alcuni subito dopo l’apertura e altri
quando i prezzi superano al rialzo il prezzo di apertura.
Quando vedi un’apertura in gap come questa in un mercato in forte trend,
prendi profitti. Spesso sarai contento di averlo fatto, poiché il comportamento
di molti trader spingerà il mercato, almeno temporaneamente, nella direzione
opposta al trend.
Grafico 19. Quando un mercato che sta formando una correzione apre la
barra nella parte superiore del range della barra precedente, e poi supera il
massimo precedente, le probabilità sono a favore di un proseguimento della
correzione.

Grafico 20. E’ in atto una congestione da alternanza, evidenziata nel grafico.


Grafico 21. Una media mobile 3 x 3 delle chiusure, non mostrata nel grafico,
passa in mezzo alla congestione. Come visto sopra, può essere utilizzata
come filtro e conferma il fatto che in questa fase, a causa della congestione, è
meglio non operare.
Grafico 22. L’apertura in gap sotto la barra precedente non ci permette di
entrare nel trade.
Grafico 23. Un altro gap, questa volta sopra il massimo del giorno
precedente, apre un giorno di correzione che forma nel grafico un nuovo Ross
hook.
Grafico 24. Si può considerare un’entrata alla rottura del Ross hook. Per
evitare che il nostro ordine venga eseguito in un gap, guardiamo l’apertura
prima di piazzare il nostro ordine. Nel grafico, i prezzi hanno aperto al nostro
punto di entrata. In una situazione simile, se si vuole seguire un approccio più
prudente, non si piazza l’ordine.
Grafico 25. Proteggiamo i profitti spostando il nostro stop 1 tick sopra il
massimo della barra che ha chiuso così vicino al massimo.

Grafico 26. La correzione che avviene intraday può consentire ai daytrader di


effettuare un’operazione veloce, con un profitto di alcuni tick, entrando al
ribasso alla rottura del minimo del giorno precedente. La rottura del minimo
del giorno precedente (o del massimo in un mercato che sale) è un evento
significativo che può essere preso in considerazione da chi fa daytrading.
Grafici 28 e 29. Vediamo altri possibili segnali di entrata. La media mobile 3
x 3 delle chiusure, non visibile nel grafico, mostra ancora il “contenimento”
del trend. Con questo termine intendo che la media è sopra i massimi delle
barre di prezzo.
Grafici 30 e 31. Mentre il mercato scende, spostiamo il nostro stop nella
direzione del mercato, per proteggere i profitti. Possiamo utilizzare un trailing
stop del 50%, e stringere ulteriormente lo stop quando si forma nel grafico
una barra di inversione, o un’altra indicazione che il movimento forse si sta
fermando.
I grafici precedenti non richiedono ulteriori commenti.
Grafico 37. E’ possibile piazzare un ordine di vendita sotto il Rh, ma
preferiamo piazzare un ordine di vendita 1 tick sotto il minimo della barra di
correzione dopo il Rh, utilizzando la tecnica Trader’s Trick Entry.
Grafico 38. Il minimo della barra di correzione non è stato superato, e quindi
non siamo entrati nel trade. Ora il nostro segnale di entrata con Traders Trick
è 1 tick sotto il minimo della seconda barra di correzione dopo il Rh.
Grafico 39. Dato che l’apertura in gap non ci ha permesso di entrare,
possiamo considerare come segnale di entrata aggiuntivo anche la rottura del
minimo della barra che ha aperto in gap.

Grafici 40-43. Nei grafici viene mostrato come è stato possibile entrare nel
trade, anche se per due volte il gap ha annullato il nostro segnale di entrata.
Un approccio più prudente poteva portare alla decisione di non entrare, dopo
che il nostro primo segnale di entrata è stato annullato a causa del gap.

Ora voglio presentarti un concetto aggiuntivo che può essere chiarito meglio
con alcuni grafici. Riguarda proprio la situazione che mi ha portato a scoprire
gli uncini.
Puoi considerare questi grafici aggiuntivi come parte di ciò che ho
denominato “processi concettuali” nel Capitolo 7.
ROSS HOOK E 1-2-3
Guarda il grafico seguente.
Come possiamo identificare una formazione 1-2-3 e un Ross hook, in
relazione all’apertura in gap?

A volte è difficile vedere il punto 1 di una formazione 1-2-3. E’ importante


essere in grado di identificare il punto numero 1? La definizione più precisa
di Ross hook richiede che vi sia la rottura del punto 2 di una formazione 1-2-
3, o la rottura di un’area di movimento laterale.
Come definizione “estesa”, anche quando non siamo sicuri di dove piazzare il
punto numero 1, se possiamo individuare nel grafico almeno due Ross hook
progressivi sappiamo di essere in un trend e possiamo prendere in
considerazione una possibile entrata alla rottura del Ross hook successivo, o
prima dell’effettiva rottura mediante la tecnica Trader’s Trick.
da considerare è se nel grafico che stiamo esaminando si formano trend
prolungati oppure no. Quanti Ross hook progressivi si possono verificare
normalmente, nello specifico mercato e intervallo temporale, prima che il
mercato cambi direzione? In questo esempio si vedono cinque massimi
successivi più alti, nel grafico.
Ogni Ross hook progressivo ha maggiori probabilità di essere più vicino alla
fine del trend, e potrebbe divenire la prima barra di una congestione o l’inizio
di un’inversione di trend. Questi elementi vanno considerati, quando si valuta
il rischio, e la probabilità di successo, di un possibile trade.
Il Ross hook evidenziato nel grafico forma un massimo più alto, ma è allo
stesso tempo una barra doji che si chiude all’interno della fascia di prezzo
della barra indicata come “2 ?”, che è una measuring bar. E’ in atto una
congestione, e quindi questo Ross hook non può essere utilizzato come
segnale di entrata valido.
Ora è il momento di fare alcune riflessioni sugli stop. Il prossimo argomento
sarà piuttosto impegnativo. Se vuoi affrontarlo dall’inizio alla fine, forse
questo è un buon momento per fare una pausa, prima di riprendere lo studio.
Capitolo 10

GLI STOP
DOVE PIAZZI LO STOP?
Lo stop è un argomento che occupa un grande spazio nella mente di ogni
trader. Dove piazzi lo stop?
In questo capitolo, prenderemo in considerazione quattro situazioni in cui si
utilizzano gli stop:
Stop protettivi: per proteggersi contro le perdite, o proteggere i profitti.
Stop a un obiettivo: per coprire i costi e prendere un primo profitto.
Stop di entrata: per iniziare un trade.
Stop di uscita: per terminare un trade.

Considerazioni generali
In diverse occasioni ti può capitare che qualcuno ti dica dove piazzare uno
stop protettivo.
Naturalmente, se stai operando con segnali forniti da un’altra persona, devi
utilizzare gli stop che il tuo consulente ti fornisce. Il motivo è che non stai
decidendo tu, sta decidendo l’altra persona. Tu esegui in modo meccanico
indicazioni che provengono dal tuo consulente. L’unica cosa che puoi fare, in
una situazione simile, è sperare che in questo periodo il tuo consulente ti dia
buoni consigli.
Ti trovi in una situazione analoga anche se stai utilizzando un sistema di
trading automatizzato. Se hai acquistato un sistema di trading automatico, e
vuoi effettivamente adoperarlo, devi piazzare i tuoi stop nei punti indicati dal
sistema. A volte le perdite saranno praticamente insopportabili, ma questo è il
prezzo che devi pagare se vuoi fare trading con un sistema meccanico.
Pochi trader in realtà riescono ad avere la disciplina necessaria per seguire in
modo costante i segnali di un sistema meccanico, o di un consulente.
Se non segui un consulente o un sistema meccanico, ma prendi tu le decisioni
relative al tuo trading, le decisioni sugli stop sono estremamente importanti.

Dovresti piazzare uno stop a un determinato numero di punti di distanza dal


prezzo corrente? Dovresti piazzarlo a una certa percentuale di distanza dal
prezzo corrente? O dovrebbe essere un importo fisso di denaro? Tutte queste
possibilità potrebbero essere non corrette.
Sono convinto che nessuno sulla terra ti possa dire dove tu dovresti piazzare
il tuo stop.
La verità è che solo tu puoi deciderlo. La responsabilità è tua, non puoi
delegarla a nessun altro.
Il posizionamento dello stop, per essere veramente efficace, deve essere
coerente con le caratteristiche del mercato, con il tuo specifico piano di
trading, e con il tuo livello di comfort personale. Questo è il motivo per cui
nessuno ti può dire dove dovresti piazzare il tuo stop. Tuttavia ti posso
insegnare come fare per determinare dove piazzarlo. In questo libro, e negli
altri miei libri, trovi strumenti molto importanti che ti aiutano a posizionare
correttamente gli stop. E dal vivo, nei miei corsi, arrivo a un livello di
dettaglio operativo che non può essere spiegato nei libri: presento una
specifica procedura per determinare con la massima precisione dove puoi
piazzare i tuoi stop, per ottimizzare i profitti.
Dato che il posizionamento corretto degli stop è una responsabilità così
importante nel tuo trading, ora riflettiamo sugli elementi che devono essere
presi in considerazione quando si piazzano gli stop. Più avanti li prenderemo
in esame anche in relazione al contesto in cui li stiamo utilizzando: per
proteggere da una perdita, per proteggere profitti o per mirare a un obiettivo.
Considerazioni specifiche

La dimensione del tuo conto. Certamente la dimensione del tuo conto


influenza il punto in cui puoi posizionare gli stop. Può anche influenzare la
scelta dei mercati in cui puoi operare.
Richieste di margine. Le richieste di margine sui future, e la “leva” sulle
azioni, definite dalle borse e dai broker, influenzano la posizione dei tuoi stop
e i mercati in cui puoi operare.

La tua personale tolleranza, psicologica ed emotiva, per il dolore, e quindi il


tuo livello di comfort, ha conseguenze determinanti sul posizionamento dei
tuoi stop. Probabilmente questo è uno dei fattori più importanti. Se hai un
conto di $100000, ma per te sarebbe devastante subire una perdita di $200,
dal punto di vista psicologico, non puoi posizionare lo stop in quel punto.
La tua tolleranza economica nei confronti della perdita. Questo elemento
riguarda la tua possibilità di perdere una determinata somma di denaro, senza
che ciò intacchi la tua capacità di operare. Hai bisogno di definire un
approccio razionale agli stop, sulla base delle tue condizioni economiche.
Il numero delle posizioni già aperte. Se sei già posizionato in altri trade, puoi
non essere in grado di piazzare il tuo stop correttamente in una nuova
operazione. A causa del rischio complessivo, puoi essere costretto a evitare
un nuovo trade, o a posizionare lo stop troppo vicino.

Volatilità del mercato. Questo è un elemento determinato dal mercato. Il


mercato può presentare una volatilità eccessiva, che richiede uno stop
superiore a quanto ti puoi permettere, o al tuo livello di comfort. Al contrario,
il mercato può presentare una volatilità troppo bassa per entrare in un trade o
per piazzare in modo chiaro uno stop.
Il ritmo del trading. Il fatto che tu stia operando in un mercato che si muove
velocemente influenza il posizionamento dello stop. Se un mercato si muove
molto velocemente, puoi essere costretto a piazzare uno stop superiore a
quanto ti puoi permettere, o al tuo livello di comfort. Se un mercato si muove
molto velocemente, puoi decidere di evitare il trade.
Dimensione del tick. In determinate condizioni del mercato, la dimensione
del tick può aumentare, per cui il prezzo, invece di fare movimenti di un tick
alla volta, inizia a fare movimenti ad esempio di due o tre tick. In condizioni
simili, può essere necessario uno stop più ampio, o si può decidere di evitare
il trade.
I partecipanti al mercato. I comportamenti dei grandi operatori del mercato
influenzano il movimento dei prezzi. Devi tener conto di questi
comportamenti per decidere in quali punti puoi posizionare i tuoi stop.
Liquidità. Un mercato poco liquido tende ad avere una volatilità molto
maggiore, e a formare movimenti improvvisi e disordinati. Questi movimenti
del mercato influenzano pesantemente la posizione degli stop, e sono un
motivo importante per evitare di entrare nel trade

I TEMPI DEL TRADING.


Il tuo personale tempo di reazione contribuisce a determinare la posizione del
tuo stop. Di quanto tempo hai bisogno per individuare una determinata
situazione nel mercato? Di quanto tempo hai bisogno per decidere? Di quanto
tempo hai bisogno per agire sulla base della tua decisione? Se i tuoi tempi di
reazione sono più lenti, hai bisogno di uno stop più ampio.
Questo è uno dei motivi per cui è essenziale definire in anticipo un efficace
piano di trading, prima di entrare in un trade. Ciò rende le decisioni molto più
veloci, e aumenta enormemente la percentuale di decisioni corrette.

I tempi di funzionamento della tua piattaforma di trading e i tempi di


esecuzione dei tuoi ordini. Il tempo è denaro, i mercati si possono muovere
velocemente.
L’intervallo temporale del grafico in cui stai individuando i segnali di entrata
influenza il posizionamento degli stop. Naturalmente, puoi utilizzare stop più
stretti in intervalli temporali più piccoli, rispetto a intervalli temporali più
grandi. Il valore dei movimenti del mercato è molto maggiore in un grafico
settimanale, ad esempio, rispetto a un grafico a cinque minuti.
I tuoi obiettivi e la tua strategia per il trade. Per esempio, se ti aspetti un trade
di breve termine, la posizione dei tuoi stop tende a essere diversa rispetto a un
trade di durata relativamente più lunga.
Considerando i punti precedenti, come puoi pensare che un’altra persona sia
in grado di dirti a che prezzo posizionare uno stop protettivo? Solo tu puoi
valutare tutti gli elementi citati sopra, e in particolare il tuo livello di comfort.
Sulla base delle considerazioni che ho presentato sopra, non ti sembra
ridicolo pensare di definire in modo rigido gli stop? Non può essere fissato
uno stop sempre uguale. Lo stop deve essere determinato sulla base della
realtà del movimento dei prezzi nello specifico mercato e intervallo
temporale, e di tutte le condizioni economiche, mentali ed emotive del trader
citate sopra.
Il posizionamento degli stop è veramente uno degli ambiti in cui si distingue
un trader competente da un principiante.

SISTEMI MECCANICI
A proposito della distinzione tra trader competenti e principianti, è necessario
menzionare anche i sistemi di trading meccanici. Pertanto, prima di procedere
con l’argomento degli stop, facciamo una riflessione sui sistemi meccanici.
Sembra che molti trader pensino che questa sia una soluzione per il
posizionamento degli stop.
Si dice che l’imitazione sia la forma più elevata di complimento. Alcune delle
persone che incontro mi fanno un complimento impressionante: mi dicono
che vogliono imparare a pensare come me. Mi sento onorato e non so se
merito un simile apprezzamento, ma certamente il trading viene influenzato
pesantemente dalla mente e dai processi cognitivi del trader. Ora voglio
condividere con te alcuni pensieri che riguardano i computer, i sistemi
meccanici e, argomento più importante, la disciplina.
Negli anni ho visto che molte persone hanno cercato di automatizzare il
trading: hanno cercato di trasformare il trading in sistemi meccanici. Non ho
mai visto nessuno che abbia avuto successo, se non per periodi molto brevi.
Ho visto anche una realtà diversa, in alcuni casi molto particolari. Ho visto
enti in cui si utilizzavano per fare trading anche “modelli”, cioè supporti
computerizzati. Nota che uso questo termine al plurale: si utilizzavano
contemporaneamente molti modelli differenti. Avevano diversi modelli per
fare trading nelle fasi di movimento laterale, e diversi modelli per fare trading
nei trend.

Questi supporti computerizzati venivano fatti funzionare simultaneamente,


per individuare quale modello in un determinato momento stesse fornendo i
risultati migliori, e potesse essere utilizzato per ricavare segnali di entrata.
Tutti i modelli venivano continuamente rielaborati e modificati, al fine di
adattarli nel modo migliore possibile alle condizioni dei mercati, in ogni
determinato periodo.

Attraverso il continuo lavoro di rielaborazione, ottimizzazione e


aggiustamento, e utilizzando contemporaneamente molti modelli diversi, era
possibile individuare segnali di entrata accettabili. Nei diversi momenti, si
valutava quale modello stesse fornendo i segnali migliori.
Un trading di questo tipo è automatizzato solo in parte, poiché richiede un
continuo lavoro per l’adattamento di molti modelli, e la scelta di quale
utilizzare. Naturalmente, un approccio simile richiede una quantità enorme di
denaro e il lavoro competente di molte persone.
Ho visto personalmente un confronto tra le performance di un trader esperto e
quelle di un insieme di strumenti computerizzati. Questo tentativo è durato
anni, e ha coinvolto programmatori molto competenti. E’ stato speso molto
per produrre o acquistare un insieme di sistemi meccanici, ma non è stato
possibile produrre un risultato pari o migliore di quello fornito dalla mente e
dall’esperienza del trader. Anche il lavoro sulla cosiddetta intelligenza
artificiale non è riuscito a produrre risultati migliori. Probabilmente il motivo
è che nelle decisioni di trading vi sono troppi dettagli, sfumature, variazioni,
ed elementi di contesto da considerare. Ciò che può essere visto dall’occhio
umano, e interpretato dal cervello umano, non viene trasferito con la stessa
efficacia nella programmazione di un software.
A un osservatore superficiale, può sembrare che il Ross hook sia un
fenomeno altamente programmabile. Tuttavia, coloro che hanno fatto il
tentativo hanno fallito. Il Ross hook può essere programmato nel computer
solo in parte, non in un modo veramente efficace.
IL BISOGNO DI AUTOMAZIONE
Esiste un vero bisogno di automazione? Sì, ma in un’area a cui forse non
avevi pensato. Per divenire un trader di successo devi automatizzare te stesso.

Sì, impara a rendere automatico il tuo comportamento nel mercato. Rendi te


stesso disciplinato ad agire e reagire in determinati modi di fronte alle diverse
condizioni del mercato.
Quando ad esempio vedi che un mercato in trend forma una correzione, crea
un Ross hook, e tutti i tuoi criteri di selezione per l’entrata nel trade sono
rispettati, devi condizionarti a cogliere l’opportunità.
Non derogare. Non esitare. La tua azione deve essere automatica, sulla base
dell’applicazione intelligente della conoscenza che possiedi.
Sotto questo profilo, il trading è come le arti marziali. Devi essere addestrato
e condizionato così bene da poter agire in modo automatico e appropriato in
risposta agli stimoli che provengono dal mercato.
Se il trading non sta andando nella tua direzione, esci immediatamente. Non
sono ammesse deroghe. Non sono ammesse incertezze. Tu esci, e lo fai
immediatamente!
Se un’opportunità che si sta formando non ti convince pienamente, evita il
trade. Deve essere il tuo trade. Deve accadere in modo pienamente coerente
con il tuo piano, e nel momento opportuno. Non vi possono essere dei “ma” o
dei “forse”. Se non ha “il tuo nome scritto sopra”, non entrare nel trade.
Se hai piazzato un ordine “limite” ma non viene eseguito, il mercato procede
e tu non riesci a entrare in un movimento che ti avrebbe fornito un
meraviglioso trade, non devi avere rimpianti. Non puoi fermarti a piangere su
un trade in cui non sei entrato. Devi concentrare l’attenzione sul prossimo
trade, sulla prossima opportunità. Soprattutto, non devi cambiare ciò che stai
facendo semplicemente per trovare un modo in cui sarebbe stato possibile
entrare anche in quel trade. Pensare in questo modo può essere disastroso.
Invece, addestrati a mettere in pratica costantemente ciò che sai che funziona
nel tuo trading.
Non puoi automatizzare il mercato, esattamente come non puoi controllare il
mercato. Le tue azioni e reazioni sono la sola cosa che puoi controllare, e lo
stesso vale per l’automazione: puoi automatizzare solo te stesso.

Pensaci. Per fare trading con un sistema meccanico, devi sviluppare la


disciplina necessaria per seguirlo scrupolosamente. Ciò significa seguire in
modo cieco le indicazioni di una macchina elettronica.
Se hai intenzione di seguire in modo cieco un sistema, perché non seguire
invece il migliore computer che sia mai stato creato, il cervello umano?
A differenza di ciò che molti ti vogliono far credere, fare trading con un
sistema meccanico non toglie il peso emotivo del trading. Non permette di
sbarazzarsi della sofferenza che così tanti trader provano. Il peso emotivo
rimane, viene solo spostato in un’altra area. Sei costretto a soffrire
atrocemente sotto il peso delle terribili perdite che spesso si accumulano
quando si opera con sistemi meccanici. Sei costretto a fare trading senza
sapere esattamente perché stai operando in un certo modo. Hai fatto di un
meccanismo il tuo padrone, devi piegarti ai suoi ordini, ne sei schiavo. Se stai
facendo trading con un sistema che utilizza grafici giornalieri, quando il trade
è in difficoltà ti aspettano notti insonni, ma non puoi uscire dal trade. Se stai
facendo daytrading con un sistema, senti un terribile dolore allo stomaco
quando vedi che un trade va contro di te, ma non puoi uscire.
Devi stringere i denti e andare avanti. Non puoi permetterti di uscire dal
trade, anche di fronte a un disastro. Nel momento in cui prendi un’iniziativa,
e non segui l’indicazione del sistema, hai rotto il meccanismo. E’ forse un
comportamento meritevole se resti fermo a guardare, senza fare nulla, intanto
che un sistema meccanico ti distrugge finanziariamente ed emotivamente?
Non penso proprio.
La disciplina che devi utilizzare per sopportare le sofferenze distruttive
imposte da un sistema meccanico, puoi impiegarla per lavorare a tuo favore,
con risultati molto superiori.
Abbiamo tutti un computer fantastico, è il nostro cervello. Nessun oggetto
artificiale si è mai nemmeno avvicinato alla meraviglia contenuta nella tua
testa.
Il tuo compito è imparare ad agire sulla base di ciò che il tuo computer
umano ti sta dicendo. Non è più facile sviluppare questo tipo di disciplina,
invece di costringerti a diventare lo schiavo di una macchina? E’ certamente
più facile, e produce risultati molto superiori.

Esiste un computer migliore di quello collocato in mezzo alle tue orecchie?


Assolutamente no!
Un computer non è in grado di mettere in relazione le molte variabili,
necessarie per prendere una decisione di trading, in modo migliore o più
veloce del tuo cervello. Il computer non riesce a vedere tutte le relazioni tra i
fenomeni con una perizia che anche solo si avvicini a quella dei tuoi occhi.

Molti trader confondono la loro incapacità di controllare le emozioni, il loro


comportamento umano, con l’incapacità di capire che cosa sta accadendo nei
mercati. Le due capacità sono differenti: il trader deve essere in grado di
comprendere che cosa accade nei mercati, e anche di controllare le proprie
emozioni, agendo in modo appropriato sulla base di ciò che vede accadere nei
mercati.
Molti non credono di essere capaci di fare trading solo perché non hanno mai
avuto una preparazione adeguata, e si illudono che un computer possa
risolvere i loro problemi. La realtà invece è che un trader, quando ha una
preparazione adeguata, sa che cosa accade nei mercati e come comportarsi
per ricavare profitti.
Il computer certamente non può vedere e comprendere i mercati meglio di
come possa farlo tu. Quindi, se sei in grado di sviluppare la determinazione
necessaria per seguire un sistema meccanico, puoi trovare in te anche la
determinazione per seguire un modo di fare trading basato sulla tua logica e
valutazione umana. In effetti, un sistema meccanico non è altro che la logica
di qualcuno trasferita nel computer mediante un linguaggio di
programmazione.
Hai di fronte un’alternativa migliore: imparare come fare trading. Impara tu a
leggere ciò che il mercato di sta mostrando, e poi disciplina te stesso per
seguire le indicazioni del migliore sistema che puoi avere: il modo di fare
trading basato sulla tua osservazione e conoscenza di che cosa accade
veramente nei mercati.
Esistono due tipi di computer: uno è il personal computer (PC), l’altro è il
cervello umano (HB, Human Brain).

Entrambi ti forniscono segnali di acquisto e di vendita. Uno è il personal


computer, che è programmato per seguire relazioni lineari predeterminate tra
i fenomeni nel mercato. L’altro è il cervello umano, che è addestrato e
formato per vedere relazioni complesse tra i fenomeni nel mercato. Il PC è in
grado di vedere il mercato solo in modo seriale, non riesce a gestire idee
molteplici. Non importa con che livello di qualità venga programmato, il
computer non è comunque in grado di ragionare, né di prendere in
considerazione la miriade di possibili combinazioni tra i fenomeni che
accadono nel mercato.
Il cervello umano è in grado di esaminare il mercato in molteplici modi: vede
molte relazioni, con grande velocità. E’ capace di comprendere il quadro di
insieme, nel contesto di ogni altro evento che si sta verificando nel mercato.
Può prendere in considerazione combinazioni multiple di eventi del mercato.
Può individuare formazioni grafiche anche se non sono esattamente conformi
a una specifica definizione, e può valutarle nel loro contesto. Nei miei corsi
dal vivo insegno tecniche, per selezionare i trade migliori, che hanno bisogno
del cervello umano: nessun computer può fare ragionamenti di questo tipo.
Il cervello umano è in grado di fare analisi impossibili per un computer. Per
esempio, il cervello umano può individuare un massimo intermedio o un
minimo intermedio nel mercato, e valutarlo come tale in relazione agli altri
massimi e minimi. Può individuare le importanti formazioni di movimento
laterale di tipo /\/\ e \/\/, in qualsiasi modo esse si possano presentare. In
effetti, la capacità del cervello umano di effettuare valutazioni lo rende
immensamente superiore al computer.
Come scritto sopra, sia il cervello umano, sia il computer, forniscono segnali
di acquisto e di vendita. E’ più difficile sviluppare la disciplina per seguire i
segnali del cervello, che la disciplina per seguire i segnali di un Personal
Computer? Non penso proprio! Non serve più disciplina, determinazione o
carattere per dire “seguirò i segnali del cervello” che per dire “seguirò i
segnali del computer”. Anzi, in realtà è più difficile seguire in modo cieco i
segnali di un computer, dato che non se ne conosce completamente la logica.
Vi è un merito nel seguire un computer? No!

Quando hai un modo vincente per fare trading, che produce molti profitti e
poche perdite, hai bisogno di sviluppare l’atteggiamento mentale, la diligenza
e la determinazione per mettere in pratica tale approccio.
Quale strumento ha le caratteristiche più adatte per fornirti un modo vincente
per fare trading, che duri nel tempo? A causa delle capacità di valutazione del
cervello, e delle sue possibilità di apprendimento e adattamento, che sono
incomparabilmente superiori a quelle del computer, è decisamente preferibile
seguire i segnali di acquisto e vendita forniti dal cervello umano.
Ora ritorniamo all’argomento di come piazzare gli stop. Come ho scritto
sopra, è uno degli ambiti in cui si distingue il trader maturo e competente dal
trader principiante.

PIAZZARE UNO STOP DI PROTEZIONE


DALLE PERDITE
Nel orso della mia esperienza ho visto molte tecniche per piazzare lo “stop
loss”, per proteggersi dalle perdite. Ora ti presento due tecniche efficaci:
questi due possibili modi di piazzare lo stop hanno dimostrato di avere un
significato, e di avere successo con continuità. Uno dei due modi utilizza i
punti naturali di “supporto” e “resistenza”, mentre l’altro si basa sulla
volatilità del mercato per individuare la posizione dello stop. In entrambi i
casi, noi permettiamo al mercato di dirci dove piazzare lo stop, e poi filtriamo
tale conoscenza sulla base delle nostre condizioni finanziarie, mentali ed
emotive.
Se il mercato ci sta dicendo dove piazzare lo stop, ma tale punto è troppo
lontano rispetto al nostro livello di comfort, possiamo decidere di non entrare
nel trade. Se piazzare lo stop nel punto indicato dal mercato crea un rischio
finanziario eccessivo, rispetto alle nostre condizioni economiche, possiamo
evitare il trade.

UTILIZZARE I PUNTI NATURALI DI


SUPPORTO E RESISTENZA
Ora ti mostro che cosa intendo con l’espressione “punti naturali di supporto e
resistenza”. Nel grafico vediamo un mercato in trend.
I punti naturali di supporto e resistenza sono i punti, in un trend, nei quali i
prezzi si muovono lateralmente per un breve periodo, o nei quali i prezzi
formano una correzione, muovendosi per una o più barre nella direzione
contraria al trend.
Gli stop che si basano su questi punti hanno significato perché il movimento
del mercato si è effettivamente fermato, temporaneamente, a tali livelli.
Se i prezzi superano uno di tali punti, è probabile che la situazione nel
mercato sia cambiata: ciò può significare che abbiamo sbagliato la nostra
valutazione ed è meglio per noi uscire dal trade.

Tendo a utilizzare i punti naturali di supporto e resistenza per posizionare lo


stop quando sto pianificando un trade di durata relativamente lunga, in
proporzione all’intervallo temporale in cui sto operando. Il fatto importante è
che posiziono il mio stop alla luce dei miei obiettivi e della mia strategia.
VANTAGGI E SVANTAGGI DEGLI STOP
NATURALI
Il più grande svantaggio dello stop naturale è che in questo modo lo stop può
essere troppo lontano dal prezzo corrente.
Gli stop basati sui punti naturali di supporto e resistenza sono facili da
individuare nel grafico, quando i prezzi se ne allontanano, e in un mercato in
trend possono essere molto utili. Essi tendono a far rimanere a lungo nel
trade, se il trend procede.
Lo svantaggio è che, se si aspetta fino a quando vengono raggiunti, si
possono veder scomparire i profitti potenziali del trade, e anche chiudere il
trade in perdita.
Inoltre, gli stop basati sui punti naturali sono di scarsa o nulla utilità nei
mercati non in trend.
Il prossimo grafico mostra che cosa intendo quando affermo che un punto di
supporto naturale potrebbe essere troppo lontano dal prezzo corrente.
Se utilizzassi il punto di supporto più naturale, avrei uno stop molto lontano
dai prezzi correnti. Nel grafico individuo anche un altro possibile punto di
supporto, più vicino al movimento recente del mercato.
STOP BASATI SULLA VOLATILITA’
Il mercato fornisce un fattore molto importante che aiuta il posizionamento
dello stop: la volatilità.
Per comprendere come utilizzarla, prima di tutto è necessario chiarire il
concetto di volatilità.
La differenza tra il prezzo massimo e il prezzo minimo di una barra,
rappresenta la dimensione della fascia (“range”) dei prezzi di tale barra. Puoi
utilizzare il massimo e il minimo di una settimana, per individuare in quale
range i prezzi si sono mossi nella settimana, o puoi guardare lo stesso
fenomeno intraday, per vedere in che range i prezzi si sono mossi in un’ora, o
in 15 minuti, ecc. Il concetto vale per ogni intervallo temporale:
semplicemente sottrai il minimo dal massimo di quel determinato periodo di
tempo. Quando guardi un grafico a barre, la lunghezza di ogni barra, da
massimo a minimo, rappresenta il range di prezzi di tale barra (o periodo).
Dopo che hai fatto il calcolo del range di un periodo (una barra), puoi fare lo
stesso calcolo per una serie di barre consecutive, e puoi determinarne la
media. Se vuoi calcolare il range medio dei prezzi in una serie di cinque
barre, sottrai il minimo di ogni barra dal massimo di ogni barra, sommi i
cinque valori, e poi dividi per cinque al fine di ottenere il range medio
(average range) delle cinque barre.

Vi è un elemento in più da considerare. Supponiamo che vi sia un gap al


rialzo in apertura, e che il minimo della barra corrente sia più alto della
chiusura della barra precedente. Se diciamo che il range dei prezzi deve
rappresentare la differenza tra massimo e minimo, che cosa succede al gap,
cioè alla distanza che il mercato ha percorso dalla chiusura della barra
precedente al minimo della barra corrente? Si può decidere di includere nel
range di prezzo anche tale distanza, per cui il range totale diventa la distanza
tra la chiusura della barra precedente e il massimo della barra corrente.
138
Analogamente, quando si verifica un gap al ribasso, e il massimo della barra
corrente è più basso del prezzo di chiusura della barra precedente, si può
decidere di considerare come range totale della barra la distanza tra il prezzo
di chiusura della barra precedente e il minimo della barra corrente.

Ecco un’altra considerazione aggiuntiva. Aperture con ampi gap rispetto al


giorno precedente possono derivare dal fatto che il mercato esaminato subisce
l’impatto del trading effettuato in altre aree, durante la notte.
Tu devi decidere se includere nel tuo calcolo della volatilità anche i gap
oppure no.
Dopo aver imparato come calcolare il range di una barra, considerando i gap
oppure no, puoi calcolare la media di un determinato numero di barre, per
ottenere un valore medio di range.
Tale valore medio del range di prezzo è una misura diretta della volatilità del
mercato. Quando il range di prezzo si espande, significa che il mercato
diventa più volatile. Quando il range si restringe, significa che il mercato
diventa meno volatile.
Quindi uno stop basato sulla volatilità tiene conto delle effettive condizioni di
un mercato, in ogni determinato momento.
Vi sono diversi modi possibili per calcolare uno stop basato sulla volatilità. In
ogni caso, il primo passo è determinare il valore della volatilità.
Nel mio trading, utilizzo la volatilità media delle ultime 5 barre di prezzo,
purché la loro dimensione sia ragionevolmente simile. Se le barre di prezzo
hanno dimensioni molto diverse, calcolo la volatilità delle ultime 10 barre, o
posso utilizzare un numero anche superiore di barre.
Per calcolare la volatilità media di un numero N di barre, calcolo la differenza
tra il massimo e il minimo di ognuna delle N barre, faccio la somma di tali
differenze e divido il totale per N.
Ora ti presento un esempio che riguarda i bonds (future sui titoli trentennali
USA). Se riesci a fare il calcolo per i bonds, sei in grado di farlo per ogni
future. Il calcolo sui bonds è complesso perché la loro quotazione è espressa
mediante frazioni di 32.
La quotazione 103-20, ad esempio, significa 103 unità e 20 trentaduesimi
(20/32). Quindi moltiplico le unità per 32 e poi aggiungo i trentaduesimi della
frazione di unità. In questo modo ottengo un numero totale di trentaduesimi,
che facilita il calcolo della volatilità.

Ad esempio il massimo del giorno 1 è:


103-20 = 103 x 32 + 20 = 3316 trentaduesimi

Giorno Massimo Minimo


1 103-20 103-08
2 103-16 103-02
3 103-14 102-19
4 102-27 101-29
5 101-29 100-28
Totale 116 / 5 = 23.2 Volatilità media
Se entro al rialzo in un trade, posso sottrarre la volatilità media (o una parte di
tale volatilità) dal mio prezzo di entrata per ottenere un possibile livello a cui
piazzare il mio stop protettivo iniziale.
Se ad esempio il mio prezzo di entrata è 103-14, posso sottrarre 23/32 dal
mio prezzo di entrata e posizionare lo stop a 102-23.
Facendo il calcolo in trentaduesimi, nota i seguenti passaggi. 103-14 = 103 x
32 + 14 = 3310. 3310 - 23 = 3287.
Per trasformare di nuovo in unità intere, dividi 3287 per 32. In questo modo
ottieni 102 unità intere e una frazione. Moltiplichi la frazione per 32 e ottieni
il numero della frazione espresso in trentaduesimi.

3287/32 = 102.71875 – 102 (unità intere) = .71875. (frazione)


.71875 x 32 = 23 (frazione espressa in trentaduesimi)
Risultato = 102-23.
E’ importante notare che questo calcolo è stato effettuato come differenza tra
il massimo e il minimo di ogni giorno, senza tener conto dei gap. Il
fondamento logico di ciò è di considerare la volatilità come misura del
movimento del mercato durante la giornata.
Invece, il fondamento logico di considerare anche i gap è di valutare il
movimento complessivo del mercato.
Puoi provare a calcolare la volatilità in entrambi i modi, per valutare quale sia
più coerente con le tue esigenze. Personalmente faccio il calcolo senza
considerare i gap, ma devi essere consapevole del fatto che i gap esistono, e
sono più importanti in alcuni mercati rispetto ad altri. Per questo motivo, se
un grafico contiene alcuni gap, invece di 5 barre ne utilizzo 10, o un numero
superiore, per il calcolo della volatilità. Se il grafico contiene molti gap,
posso decidere di non operare affatto in tale mercato.
Ora ti presento un altro modo possibile per posizionare lo stop: si basa sullo
studio tecnico “volatility stop”.

LO STUDIO TECNICO “VOLATILITY STOP”


Un modo per piazzare gli stop utilizzando la volatilità si basa sullo studio
tecnico “volatility stop”, cioè “stop di volatilità”.
A volte ho adattato questo studio alle mie esigenze, eliminando il
moltiplicatore che normalmente ne fa parte. Tuttavia, il moltiplicatore può
essere utile, in un mercato volatile, per adattare meglio la curva dello studio
alla maggiore volatilità.
Per utilizzare questo studio, calcola la volatilità media di N giorni e poi
somma tale valore alla chiusura più bassa degli ultimi N giorni, e sottrai tale
valore dalla chiusura più alta degli ultimi N giorni.
Questi calcoli producono due valori differenti, uno per la volatilità superiore
e uno per la volatilità inferiore. Tipicamente, uno di questi valori sarà situato
a un livello compreso nella fascia dei prezzi del grafico degli ultimi N giorni.
L’altro valore sarà situato sopra o sotto la fascia dei prezzi del grafico. Come
stop puoi utilizzare il valore situato più lontano dalla fascia dei prezzi.
Ti mostro come appare questo studio in un grafico. Se è già presente nel tuo
software, hai solo bisogno di sperimentare diversi parametri, al fine di fare in
modo che la linea “contenga” il movimento dei prezzi.
Nel grafico precedente, lo studio è stato impostato con i parametri 5,1. Il
rappresenta il numero di barre considerato, mentre il secondo parametro
rappresenta il moltiplicatore. Con il secondo parametro impostato a 1, di fatto
il moltiplicatore viene eliminato.
Lo studio Volatility Stop viene calcolato al completamento di ogni barra, e
puoi utilizzare tale valore come stop per la barra successiva.
Quando la volatilità media è situata all’interno della fascia dei prezzi, ciò
indica che probabilmente il mercato si trova in una fase di congestione, e
quindi è meglio evitare di entrare in un trade, se non si vuole operare durante
una congestione.
Nell’esempio precedente, lo studio impostato con i parametri 5,1 è stato in
grado di “contenere” il movimento al rialzo, cioè di rimanere al di sotto delle
barre dei prezzi.
Invece, per il movimento al ribasso, puoi decidere di modificare il parametro
del moltiplicatore, impostando un valore maggiore di 1.
I grafici seguenti mostrano come puoi farlo.
C’è qualcosa di sbagliato nell’adattare lo studio al movimento del mercato?
Non penso.
Noi vogliamo operare in sintonia con il mercato. Se la volatilità è tale che
uno studio impostato con parametri 5,1 non è in grado di contenere il
movimento dei prezzi, si può decidere di modificare i parametri, purché ciò
sia coerente con il tuo piano di trading e il tuo livello di comfort. Il
mercato ha sempre ragione, chi sbaglia sei tu! Tu devi adattarti al
comportamento del mercato, non puoi costringerlo a fare ciò che vuoi.
Preferisco che vi sia un po’ di spazio tra il massimo e la linea dello studio.
Ricorda che se lo stop è troppo lontano, non sei costretto a utilizzare questo
tipo di stop, e non sei costretto nemmeno a fare il trade. Nessuno ti obbliga a
entrare in un determinato trade.

Preferisco adattare lo studio, aumentando il moltiplicatore, solo dopo che ho


già guadagnato alcuni profitti dal trade. Da quel momento in poi posso
valutare come gestire il rischio nel proseguimento del trade.

Questo è un modo intelligente per piazzare uno stop in un trend prolungato.


Quando vedi che il mercato è in un trend confermato, questo studio ti può
aiutare a seguire il trend. E’ importante attendere che il mercato abbia iniziato
un movimento chiaro in una direzione.

In un trend prolungato, questo tipo di trading è più efficace rispetto a entrare


e uscire continuamente. In questo modo stiamo lasciando che il mercato ci
dica a che distanza posizionare lo stop.
In un trend prolungato come in questo esempio, un position trader può
guadagnare molto di più rispetto a un daytrader. Ecco perché ritengo che
l’ideale sia essere in grado di operare come position trader e anche come
daytrader, per adattare il proprio trading alle condizioni dei diversi mercati,
che cambiano nel tempo. Questo approccio flessibile ai mercati assicura
profitti maggiori, rispetto a uno solo dei due tipi di trading.
Il grafico che segue mostra lo stesso mercato dei grafici precedenti, ma con
barre intraday anziché giornaliere. Situazioni come queste non offrono grandi
opportunità per un daytrader.
Ecco un altro grafico intraday. Il mercato mostrava un forte trend al rialzo nel
grafico giornaliero, mentre il grafico intraday non presenta grandi opportunità
per un daytrader. E’ necessario individuare i mercati e gli intervalli temporali
più adatti, per fare daytrading con successo.
Voglio sottolineare che molti trader impongono alla propria operatività dei
limiti che non sono necessari.
Sono a favore di un approccio equilibrato al trading. Ogni volta che entri in
un trade, stai entrando in un affare, e vuoi uscirne nel momento più
opportuno, non in un momento prefissato in base a pregiudizi.

Questo tipo di rigidità non si traduce in efficacia del trading. Se tu dici a te


stesso “sono un daytrader, quindi devo uscire dal trade prima della chiusura”,
e non contempli altre possibilità, altri possibili piani di trading, ti stai
comportando in un modo rigido che può essere dannoso per il tuo successo.
Uno dei modi di dire più comuni nel trading è “lasciare correre i trade
vincenti”. Se ti imponi di uscire dal trade in un momento non opportuno, di
fatto stai ignorando questo principio elementare.
Naturalmente, vi possono essere motivi importanti per fare solo daytrading.
Se non riesci assolutamente a sopportare il rischio di tenere aperto un trade
durante la notte, fai bene a uscire dalle tue operazioni prima della chiusura
del mercato. Il fatto di sentirsi a proprio agio, nel trading, è importante quanto
i profitti.
Vi sono mercati in cui può essere preferibile fare solo daytrading, per diversi
motivi. Queste situazioni cambiano nel tempo, e vanno valutate mediante un
esame del mercato che permetta di stabilire quale tipo di trading è più
profittevole in un determinato periodo.
Capitolo 11

STOP PER OBIETTIVI


Una pianificazione efficace richiede di definire un obiettivo, almeno per una
parte della posizione. Per piazzare gli stop per obiettivi, utilizzo un approccio
che comprende tre elementi.

STOP PER COPRIRE I COSTI


Stop per obiettivo di copertura dei costi.
Dal mio punto di vista è essenziale coprire i costi. Questa semplice idea è una
delle ragioni del mio successo nei mercati.
Non mi concedo mai il lusso di calcolare i profitti fino a quando non ho
coperto i miei costi. E’ di primaria importanza che io mi prenda cura di
questo aspetto.
Per copertura dei costi intendo il fatto di coprire i costi immediati del trade,
cioè le commissioni. Se è possibile, insieme alla copertura dei costi cerco
anche di ricavare un primo profitto.

Prendo in esame questo elemento anche in relazione alla volatilità del


mercato. La volatilità deve essere almeno doppia rispetto ai miei costi
immediati, se no non entro nel trade.
Ciò significa che, per poter decidere di entrare nel trade, devo avere la
possibilità di coprire tutti i costi con una parte della mia posizione che non sia
superiore a un terzo, o alla metà. Posso prendere in considerazione
un’eccezione a questa regola: se faccio trading con tre contratti future (o con
una posizione azionaria divisibile in tre parti), posso decidere di coprire i
costi con uno o due contratti.
Supponiamo che voglia entrare al rialzo in un daytrade su un determinato
future, in un grafico a 5 minuti. Se il mio costo immediato è di $ 7 per
contratto future (costo totale per aprire e chiudere la posizione), e voglio
entrare nel trade con tre contratti, ho bisogno di almeno $ 21 per coprire i
costi. Se un tick nel future vale $ 10, ho bisogno di almeno 3 tick, per coprire
i costi di tutti i contratti liquidandone uno solo. Considerando la mia regola
sulla volatilità, che deve essere almeno doppia rispetto ai miei costi
immediati, voglio vedere almeno 6 tick di volatilità nel mercato, per poter
decidere di entrare nel trade.
Per quale motivo voglio vedere una volatilità almeno doppia? O per quale
motivo potrei richiedere una volatilità ancora maggiore? La ragione è la
propensione dei prezzi a sovrapporsi, come puoi vedere nel grafico seguente.
Utilizzando una volatilità almeno doppia, come criterio aggiuntivo per
decidere se posso entrare nel trade oppure no, aumento le probabilità di
raggiungere il mio obiettivo di copertura dei costi. Per coprire i costi al livello
stabilito utilizzo, ogni volta che ciò è possibile, un ordine “MIT” (Market If
Touched) o un ordine “Limite”.
STOP PER PROFITTO PICCOLO
Stop per obiettivo di profitto piccolo.

Quando ho coperto i costi, cerco di ricavare un profitto. Sulla base


dell’osservazione dei movimenti del mercato, posso prendere tale profitto allo
stesso prezzo al quale ho coperto i costi. Ogni volta che è possibile, cerco di
prendere il profitto a un prezzo migliore, ma ciò non sempre può avvenire.
Se il mercato si sta muovendo con forza, cerco di prendere il profitto a un
livello calcolato sulla base della volatilità media del mercato. Per esempio, se
ho bisogno di 3 tick per coprire i miei costi, e la volatilità media del mercato
è di 7 tick, piazzo un ordine (MIT o Limite) a 3 tick, per la copertura dei
costi, e posso piazzare un altro ordine (MIT o Limite) per prendere un piccolo
profitto a 3 o 4 tick oltre il livello della copertura dei costi.
Naturalmente, in relazione al movimento del mercato, non sempre potrò
prendere il profitto a tale livello. A volte dovrò prendere il profitto a un
prezzo peggiore rispetto alle attese.
In ogni caso, lo scopo di coprire i costi e di prendere un profitto è il seguente:
evitare di trovarmi nella situazione in cui non ricavo un profitto che compensi
il rischio che ho corso entrando nel mercato.

STOP PER PROFITTO PIENO


Stop per obiettivo di profitto pieno.
Il mio terzo obiettivo è di afferrare una parte, più grande possibile, del
movimento che il mercato può concedere. Ciò viene effettuato mediante un
trailing stop, cioè mediante uno stop che viene spostato progressivamente
nella direzione del movimento del mercato. Esco dal trade quando questo
stop viene raggiunto. Vi sono due considerazioni da fare su questo tema.
Fino a quando non vedo che il mercato è effettivamente in un trend forte, uso
un trailing stop del 50%, per proteggere il 50% dei profitti potenziali massimi
mostrati dal trade. Quando vedo che il mercato è in un trend forte, posso
seguire per il trailing stop diversi approcci, descritti nel prossimo paragrafo
intitolato “Trailing stop”.
Quando ho raggiunto un livello di profitto importante, da quel momento in
poi posso utilizzare un trailing stop più ampio, che mi faccia sentire a mio
agio e mi permetta di seguire ancora il trend, fino a quando sarà possibile.

TRAILING STOP
Come ho affermato sopra, utilizzo un trailing stop del 50% fino a quando
vedo che ho la possibilità di utilizzare approcci differenti.

Posso utilizzare tre approcci differenti, e ne esiste anche un quarto, che


spiego nei miei corsi dal vivo.
Ecco i tre approcci. Sono tutti validi, e scelgo quale utilizzare in relazione a
come si muove il mercato.
I punti naturali di supporto e resistenza. Ho già citato questo concetto, ma in
un contesto diverso. I punti naturali di supporto e resistenza sono molto
efficaci in mercati che formano trend ripidi. Devi verificare, studiando
l’anatomia del mercato, se questo tipo di trailing stop ha funzionato per lo
specifico mercato nei trend del passato, e se sta funzionando nel trend attuale.
Per sapere se questo tipo di stop è adatto per il tuo trade, devi “conoscere” il
mercato, esaminando il suo comportamento passato e presente. Se è
applicabile, questo è il modo più semplice per impostare un trailing stop.

Lo studio tecnico “Volatility Stop”, che è disponibile in alcuni software, o


può essere facilmente calcolato in modo manuale. Ho spiegato in precedenza
come calcolare il “Volatility Stop”.
Una media mobile adattata per seguire il trend. Per adattare la media mobile
si può procedere come visto sopra, quando ho mostrato come adattare la
curva dello Studio “Volatility Stop”. Esamina i grafici che seguono, vi sono
alcuni punti importanti da notare.
Nel grafico precedente il mercato è in un trend, ma non molto ripido. In una
situazione simile è opportuno utilizzare un trailing stop del 50%.

Il mercato non sta correndo, sta procedendo faticosamente.


In questo esempio ho utilizzato una media mobile a 54 barre delle chiusure.
Potevo utilizzare una media mobile dei minimi, dato che si trattava di un
trend al rialzo. Se fosse stato un trend al ribasso, avrei potuto utilizzare una
media mobile dei massimi. Avrei potuto utilizzare anche una media mobile
posticipata.
Non vi sono numeri “magici”, o caratteristiche “magiche”, nelle medie
mobili. Le utilizzo solo per tracciare una curva che si adatti al trend e lo
“contenga”, cioè che sia posizionata sotto il trend in un movimento al rialzo,
e sopra il trend in un movimento al ribasso.
Avrei potuto utilizzare come trailing stop anche lo studio “Volatility Stop”,
impostando un moltiplicatore adeguato per contenere il trend.

OBIETTIVI DI PROFITTO IN TICK


Se sono in grado di coprire i costi con un terzo della mia posizione, posso
utilizzare un obiettivo espresso con un determinato numero di tick per
prendere profitti. Per esempio, se in un trade intraday ho coperto i costi dopo
5 tick dalla mia entrata, posso prendere un piccolo profitto liquidando
un’altra parte della posizione quando vedo altri 5 tick in più, quindi a 10 tick
dal prezzo di entrata. Anche questo ordine, ogni volta che è possibile, può
essere “MIT” o “Limite”.

Alcuni trade vengono pianificati fin dall’inzio come operazioni di breve


termine. Per questo tipo di trade spesso utilizzo un determinato numero di
tick come obiettivo di profitto.
Alcuni mercati sono particolarmente adatti per un obiettivo di profitto
definito in questo modo. Se poi il mercato continua il movimento, posso
ricavare un profitto maggiore sull’ultima parte della posizione.
Gli obiettivi definiti come numero di tick devono essere adattati al mercato e
all’intervallo temporale in cui si opera. L’obiettivo tende a essere maggiore in
mercati più volatili, e in intervalli temporali più lunghi, ad esempio se si
passa da un grafico a 5 minuti a un grafico orario, o giornaliero.
PIAZZARE UNO STOP DI PROTEZIONE DEI
PROFITTI
Il principio di “prendere i profitti quando sono a disposizione” è molto
importante per le mie tecniche di gestione.
A questo fine possono essere utilizzati i diversi tipi di trailing stop. Il
concetto importante è di essere sicuri di uscire dal trade con un profitto.
Utilizzando uno stop di protezione dei profitti, non cadi nella trappola di
vedere che il profitto di un trade scompare o addirittura si trasforma in una
perdita.

Utilizzando un trailing stop del 50% nelle fasi iniziali di un trade, riuscirai a
ottenere un profitto accettabile nella maggior parte dei tuoi trade.
Come si è già visto in precedenza, vi sono situazioni in cui non si utilizza il
trailing stop del 50%, e si utilizzano gli altri tipi di stop descritti sopra.
Vi è un altro caso in cui si rinuncia al trailing stop del 50%: quando si decide
di uscire dal trade prima che lo stop del 50% venga raggiunto, a causa di una
formazione grafica che si vede nel mercato.
Questa decisione di norma viene presa in una fase iniziale o intermedia del
trade.
In altre parole, devi essere consapevole di quando il mercato entra in una
congestione. Al termine della congestione, o anche durante la congestione, i
prezzi possono raggiungere il tuo stop del 50%, e in tal caso tu rinunci a una
parte dei profitti maggiore di quanto effettivamente opportuno.
Se vedi che non ha senso aspettare ulteriormente, prendi i tuoi profitti ed esci!
Quando si vede una congestione nel grafico, è opportuno stringere lo stop
come indicato nel grafico.
E’ opportuno stringere lo stop ogni volta che una formazione grafica indica
che il movimento del mercato, che fino a quel momento procedeva in un
modo favorevole per il nostro trade, si è fermato o ha cambiato direzione,
almeno temporaneamente.
Capitolo 12

FILTRARE IL ROSSO HOOK


Esistono molti modi per filtrare i trade, alcuni dei quali si basano sugli stessi
criteri che abbiamo preso in considerazione per il posizionamento degli stop.

Rivediamo in sintesi alcuni di questi criteri.


L’utilizzo di ordini “Stop con limite”, per entrare nei trade, elimina
automaticamente alcuni trade, quando l’ordine non viene eseguito.
La volatilità eccessiva o troppo scarsa ti può impedire di entrare in un trade.
Se la volatilità è eccessiva, dovresti piazzare il tuo stop troppo lontano
rispetto al tuo comfort, a un livello inaccettabile. Se la volatilità è troppo
scarsa, i prezzi si muovono così poco da rendere non probabile un movimento
del mercato sufficiente per coprire i costi e ricavare un profitto.
Il posizionamento degli stop a punti naturali di supporto o resistenza ti può
far rimanere fuori dal trade, se tali punti sono troppo vicini o troppo lontani.
Lo studio tecnico “Volatility Stop” ti può impedire di fare trading, se lo stop
deve essere posizionato troppo lontano, rispetto al tuo livello di comfort, o
troppo vicino per essere gestibile in pratica. Come visto in precedenza, lo
studio “Volatility Stop” può indicare di non entrare nel trade se i valori dello
studio sono posizionati all’interno della fascia dei prezzi correnti.
La media mobile 3 x 3 delle chiusure (“3 x 3 MAC”) ti può impedire di
entrare nel trade, se non conferma una rottura.
La tua scelta dei mercati e degli intervalli temporali nei quali operare. Dato
che si opera sul Ross hook solo in mercati in trend, se il mercato non è in
trend nell’intervallo temporale in cui hai scelto di fare trading, non entri nel
trade. Pertanto è vitale che tu sia in grado di identificare una congestione:
anche la congestione è un filtro.
Tutti questi elementi sono stati esaminati in precedenza. Sono modi per
filtrare i trade. Se li metti in pratica correttamente, entrerai solo nei trade che
vuoi, a un prezzo accettabile per te. Sono trade che si verificano in mercati in
trend, e permettono un livello accettabile di stop protettivo. Sono trade che
hanno la possibilità di coprire i costi e anche di ricavare un profitto.
Quando si fa trading bisogna considerare e valutare molti fattori. Il trading
richiede lavoro e riflessione. Devi sempre chiederti se il trade è valido da tutti
i punti di vista, rispetto a tutti i criteri, e poi devi entrare solo nei trade
migliori. Filtrare i trade è essenziale per fare trading con successo. Non puoi
entrare in ogni possibile trade che si presenta. Non puoi fare trading
eccessivo. Devi fare il lavoro necessario per filtrare i trade in un modo attento
e prudente. Devi scegliere solo il meglio del meglio, quando valuti se entrare
in un trade oppure no.
Ciò significa studiare accuratamente ogni giorno i grafici settimanali e
giornalieri per comprendere il mercato. Devi fare questo anche se sei un
daytrader. Avere una visione di insieme ti aiuterà a filtrare molti trade
intraday, semplicemente perché la prospettiva ampia ti mostra che in altri
mercati ci sono migliori candidati per un trade vincente.
Suggerisco che tu costruisca una lista di verifica sulla base delle domande che
ho individuato. E poi ti suggerisco di verificare ogni possibile trade attraverso
il filtro di questa lista. Chiedi a te stesso:
“Il mercato è in trend?”

“Posso identificare una situazione di congestione?”


“Se dovessi piazzare il mio stop ‘qui’ come mi sentirei se il mio stop venisse
colpito?” “Potrei sopportare la perdita di denaro e la sofferenza emotiva?”
“Se i prezzi continuano a muoversi con la volatilità attuale, posso coprire i
costi?” “Oltre a coprire i costi, c’è spinta sufficiente perché io mi possa
aspettare di ricavare un profitto?”
“Questo mercato sta fornendo un segnale migliore in un altro intervallo
temporale?” “E’ forse più liquido in un altro intervallo temporale?”
“Dov’è il più vicino punto naturale di supporto o resistenza?” “E’ troppo
vicino o troppo lontano per farmi sentire a mio agio?”

FILTRI DI CONFERMA
Voglio essere perfettamente chiaro! Anche se ho fatto trading e guadagnato
con tutti gli indicatori tecnici che saranno presentati in questo e nei prossimi
capitoli, normalmente preferisco fare trading solo sulla base di ciò che vedo
sul grafico a barre. Di norma non utilizzo studi o indicatori tecnici. Più
avanti, nei capitoli sugli uncini semplici, vedrai come faccio trading senza
studi o indicatori tecnici. Tuttavia non nego che a volte, se usati
correttamente, gli studi tecnici possano essere di aiuto per qualche trader. Se
sai come e quando utilizzarli puoi trovare un valore in questi strumenti.
Molto del lavoro sugli studi tecnici, in questo libro, deriva da miei allievi che
sono stati disposti a condividere la loro conoscenza ed esperienza. In questo
libro ci sono solo tecniche che hanno dimostrato di avere successo. Tuttavia
devi essere consapevole del fatto che nel trading uno studio tecnico può
essere utile per un trader e inutile per un altro. Dipende da come viene
utilizzato, dalla disciplina, dalla gestione della posizione e da altri ingredienti
che determinano la differenza tra un trader vincente e uno perdente.
Alcuni studi tecnici che possono essere utilizzati come filtri di conferma. “La
media mobile 3 x 3 MAC mostra di contenere i prezzi?”
La media mobile 3 x 3 MAC può essere utile per decidere se entrare in un
trade. L’angolo con cui la 3 x 3 MAC cambia direzione, e poi inizia a
mostrare il contenimento dei prezzi, fornisce un’indicazione sulla spinta del
mercato. Se si vede il contenimento dei prezzi, e l’angolo formato dal
cambiamento di direzione della 3 x 3 MAC è compreso tra 45 e 65 gradi, ciò
indica che probabilmente un forte trend è in fase di avvio.
Ma esistono filtri di conferma migliori rispetto alla 3 x 3 MAC. Uno di questi
è il Commodity Channel Index (CCI).
Quando scrivo un libro, voglio sempre che contenga argomenti che pochi
conoscono, e che rendano unico il libro. Uno di questi argomenti riguarda
come utilizzare lo studio CCI in un modo che pochi hanno visto prima. Lo
presento un passo alla volta, perché voglio essere sicuro che tu segua ciò che
sto per fare. Inizio con un po’ di storia.
Sulla base delle mie conoscenze, ritengo che quando il CCI è stato
inizialmente sviluppato e presentato da Donald Lambert, avesse l’intenzione
di mostrare i cicli nel mercato.
Il CCI misura la deviazione del Prezzo Tipico di oggi rispetto al Prezzo
Tipico medio di N giorni. Il Prezzo Tipico viene calcolato come massimo
+ minimo + chiusura, diviso tre. Ciò fornisce un Prezzo Tipico che tiene
conto anche della chiusura.
Il numero di barre da utilizzare (N) era definito sulla base del ciclo o del
mezzo ciclo.
E’ stato il mio amico Sandy Stith che mi ha mostrato lo studio CCI. Ha fatto
esperienza per anni su questo strumento, mentre altri che l’hanno provato
l’hanno abbandonato considerandolo inutile.
Amando le sfide per natura, volevo vedere se riuscivo a farlo funzionare,
anche se altri non c’erano riusciti. Volevo scoprire se poteva avere un valore.
In primo luogo, mi sono reso conto che il modo in cui CCI era calcolato
conteneva un potenziale errore. Nella determinazione del Prezzo Tipico, i gap
venivano ignorati. Nella maggior parte dei casi ciò non era importante, ma a
volte poteva essere determinante per la decisione su un trade.
In secondo luogo, mi sono reso conto che c’era un altro possibile problema
nella costruzione del CCI. Lo strumento aveva l’intenzione di mostrare
situazioni di “ipercomprato” e “ipervenduto” all’interno di un ciclo.
Evidenziava tre linee: +100, 0 e -100. Tuttavia poteva
teoricamente, se non praticamente, espandersi all’infinito. A quale valore
sarebbe stato “ipercomprato” o “ipervenduto”?
C’era un grande vantaggio nella scala. Era progressivamente più difficile che
CCI formasse estremi sempre maggiori nelle sue letture. Serviva sempre più
momentum per spingere CCI più avanti nella sua scala. Ciò rendeva questo
strumento più utile rispetto a oscillatori con scala fissa, che spesso mostrano
situazioni di “ipercomprato” o “ipervenduto” troppo presto, quando si
verificano forti movimenti nel mercato.
Ho letto che si considerava di comprare quando CCI attraversava la linea
+100 dal basso verso l’alto, e che si considerava di vendere quando CCI
attraversava la linea -100 dall’alto verso il basso.

Il lavoro di Sandy Stith è stato di grande aiuto per me. Mi ha suggerito un


CCI a 30 barre. Ho fatto test fino a 50 barre e ho visto che effettivamente 30
barre mi fornivano una migliore rappresentazione per il modo in cui volevo
utilizzare lo strumento.
Poi mi sono fatto aiutare dal mio amico George Damusis, che ha
programmato nel software il CCI in modo da includere nel calcolo anche i
gap.
Poi gli ho chiesto di programmare lo studio in modo che potesse essere
proiettato avanti per mostrare in che posizione si sarebbe potuto trovare il
giorno successivo.
Ha fatto questo in due modi:
Potevo chiedere al programma in corrispondenza di quale prezzo lo studio
CCI avrebbe raggiunto un determinato valore sulla sua scala;
Potevo chiedere al programma quale valore CCI si sarebbe raggiunto se il
Prezzo Tipico il giorno successivo fosse stato di X.
Per calcolare la proiezione, serve un software che permetta di inserire il
Prezzo Tipico ipotetico del giorno successivo.
Come puoi sapere quale potrebbe essere il Prezzo Tipico ipotetico del giorno
successivo?
Ti mostrerò due modi per calcolarlo, e poi ti mostrerò come utilizzare CCI
insieme al Ross hook.
Il calcolo del Prezzo Tipico ipotetico del giorno successivo, di domani, in una
situazione di congestione, è stato fatto essenzialmente in questo modo da
quando il trading è iniziato. Ogni giorno i trader interni della borsa
arrivavano con questi numeri in mano. Tendevano a vendere al prezzo
massimo tipico (o vicino a tale livello) e tendevano a comprare al prezzo
minimo tipico (o vicino a tale livello). Se tali livelli venivano superati di più
di pochi tick, questi trader uscivano velocemente dal trade.
INDIVIDUARE IL PREZZO TIPICO DI DOMANI IN CONGESTIONE
(Apertura + Massimo + Minimo + 2(Chiusura)) / 5 = X 2X-Massimo =
Minimo proiettato di domani
2X-Minimo = Massimo proiettato di domani Esempio: (6023 + 6054 + 6000
+ 2(6040)) / 5 = 6031
2(6031) - 6054 = 6008 = Minimo proiettato di domani 2(6031) - 6000 = 6062
= Massimo proiettato di domani
Prezzo Tipico di domani = (Minimo proiettato di domani +
Massimo proiettato di domani) / 2
(6008 + 6062) / 2 = 6035

IL PREZZO TIPICO DI DOMANI IN UN TREND


AL RIALZO
Per calcolare il Prezzo Tipico di domani in un trend al rialzo, abbiamo
bisogno di trovare il tasso medio di salita. E’ importante utilizzare 3 barre per
questo calcolo.
Vogliamo sapere, in media, di quanto i prezzi si stanno muovendo nella
direzione del trend al rialzo. Per scoprirlo, misuriamo da minimo a massimo.
Nella figura precedente: “Tomorrow’s typical price” è il Prezzo Tipico di
domani. “Tomorrow’s projected high” è il Massimo proiettato di domani.
“Tomorrow’s projected low” è il Minimo proiettato di domani.
Ecco i passi da seguire per il calcolo:
Misuriamo dal minimo di un giorno al massimo del giorno successivo, per
vedere quanto si muovono i prezzi in un periodo di due giorni. Facciamo
questo per tre periodi sovrapposti di due giorni ciascuno. In questo esempio
avevamo 28, 30, e 26 trentaduesimi per i tre periodi. In questo esempio
stiamo utilizzando un future che ha le frazioni di punto espresse in
trentaduesimi: ogni punto intero è costituito da 32/32, cioè trentadue
trentaduesimi.
Poi sommiamo i tre valori e dividiamo per tre. 28+ 30+ 26 = 84. 84 / 3 =
28/32 in media.
Sommando 28/32 all’ultimo minimo conosciuto, otteniamo un numero di 96-
27 (cioè 96 punti e 27 trentaduesimi) come massimo proiettato di domani:
95-31 + 28 = 96-27.
Poi abbiamo bisogno di determinare il minimo proiettato di domani.

Misuriamo la volatilità media degli ultimi 3 giorni. La volatilità media è


uguale alla somma delle differenze tra massimo e minimo, divisa per tre.
Abbiamo 96-16 - 95-31, 96-08 - 95-22, e 95-28 - 95-10.
Le tre differenze sono 17, 18, e 18.
Sommandole e dividendo per 3 abbiamo 53/3 = 17.6666 = 18 (arrotondato).
Sottraendo 18 trentaduesimi dal massimo proiettato, otteniamo un numero di
96-09 come minimo proiettato per domani: 96-27 - 18 = 96-09.
Il passo finale è di sommare il minimo proiettato e il massimo proiettato, e
dividere per 2 per ottenere un Prezzo Tipico. In questo esempio abbiamo (96-
09 + 96-27) / 2 = 96-18.
E’ importante rendersi conto che naturalmente questa non è una scienza
esatta, ma probabilmente sarai sorpreso da quanto spesso questo calcolo si
avvicinerà molto al dato effettivo.
Puoi anche calcolare il Prezzo Tipico in modo differente misurando da
massimo a massimo per ottenere il massimo proiettato. Per ottenere il minimo
proiettato, in tal caso, faresti come abbiamo appena fatto e sottrarresti la
volatilità media per i tre giorni dal massimo proiettato.
Una terza idea è di misurare da chiusura a chiusura per ottenere una chiusura
proiettata. Poi potresti fare la somma di massimo proiettato + minimo
proiettato + chiusura proiettata, e dividere per 3 per ottenere un Prezzo Tipico
che considera anche la chiusura.
Si potrebbe anche determinare l’apertura proiettata e inserirla nel calcolo. Poi
potresti inserire i quattro prezzi nella formula che ho presentato sopra per
trovare il Prezzo Tipico in una congestione.
La scelta è tua. Con un software programmabile puoi utilizzare i diversi
approcci e poi scegliere.

IL PREZZO TIPICO DI DOMANI IN UN TREND


AL RIBASSO
Per calcolare il Prezzo Tipico di domani in un trend al ribasso, abbiamo
bisogno di trovare il tasso medio di discesa. E’ importante utilizzare 3 barre
per questo calcolo.
Vogliamo sapere, in media, di quanto i prezzi si stanno muovendo nella
direzione del trend al ribasso. Per scoprirlo, misuriamo da massimo a
minimo.
Nella figura seguente: “Tomorrow’s typical price” è il Prezzo Tipico di
domani. “Projected high” è il Massimo proiettato. “Projected low” è il
Minimo proiettato.
Ecco i passi da seguire:
Misuriamo dal massimo di un giorno al minimo del giorno successivo, per
vedere quanto i prezzi si muovono in un periodo di due giorni. Facciamo
questo per tre periodi sovrapposti di due giorni ciascuno. Nell’esempio
mostrato abbiamo 80, 60, e 65 per i tre periodi.
Poi sommiamo i tre risultati e dividiamo per 3.
80 + 60 + 65 = 205 / 3 = 68.3333 = 70 (arrotondato) in media.
Sottraendo 70 dall’ultimo massimo conosciuto, otteniamo un numero di
40580 come minimo proiettato per domani. 40650 - 70 = 40580.
Poi abbiamo bisogno di determinare il massimo proiettato per domani.
Misuriamo la volatilità media degli ultimi tre giorni. La volatilità media è
uguale alla somma delle differenze tra massimo e minimo, divisa per 3.

Abbiamo 40725 - 40680, 40695 - 40665, e 40650 - 40630.


Le tre differenze sono: 45, 30, e 20.
Sommando i tre dati e dividendo per 3 abbiamo: 95 / 3 = 31.6666 = 30
(arrotondato).
Sommando 30 al minimo proiettato, otteniamo un numero di 40610 come
massimo proiettato per domani. 40580 + 30 = 40610.

Il passo finale è di sommare il minimo proiettato e il massimo proiettato, e


dividere per 2 per ricavare un Prezzo Tipico. In questo esempio: (40580 +
40610) / 2 = 40595 = Prezzo Tipico di domani.
CCI mostra la relazione (espressa come deviazione media) tra il Prezzo
Tipico di oggi e una media mobile di Prezzi Tipici.
Ora è il momento di vedere come puoi guadagnare con questo concetto. I
prossimi grafici appariranno in un modo un po’ diverso, dato che utilizzerò
un software differente.

REGOLE PER CCI


Ecco le regole che utilizzeremo per filtrare i Ross Hook attraverso lo
strumento CCI: il CCI deve aver attraversato due delle linee orizzontali
visibili (+100, 0, -100) prima di considerare l’entrata in un Ross hook, oppure
si deve proiettare che attraverserà due delle linee visibili nel momento
dell’entrata. Dopo che CCI ha attraversato la linea ±100, potremo
considerare un’entrata in ogni Ross hook che si verifica, secondo le
modifiche indicate dalle Regole 3-6.
L’entrata in un Ross hook implica che noi - ogni volta che ciò è possibile -
entreremo prima dell’effettiva rottura dell’uncino piazzando ordini agli
estremi della correzione. Utilizzeremo anche la Trader’s Trick per le nostre
entrate.
Se il superamento del punto di un uncino non comporterà un livello del CCI
accettabile ai fini del trade, non entreremo. I livelli accettabili sono i seguenti:
CCI si è mosso da 0 a ±100. CCI si è mosso da ±100 a ±150.
CCI si è mosso da ±150 a ±175, oppure ogni incremento successivo di ±25,
come ad esempio da ±175 a ± 200, o ±200 a
±225, e così via. Oltre ±100, le linee sono invisibili.
Con CCI a ±150 oppure oltre, se CCI riattraversa una linea invisibile, ha
bisogno di un solo attraversamento della stessa linea per essere accettabile ai
fini del trade.
Con CCI che non ha raggiunto un livello di ±150, se CCI riattraversa una
linea visibile, deve attraversare due linee (una visibile e una invisibile) per
consentire il trade.

Se CCI riattraversa due linee visibili, consideriamo di essere di nuovo nella


situazione iniziale, e aspettiamo che CCI attraversi due linee visibili.
Seguono alcune illustrazioni per aiutare a chiarire le regole precedenti.
Avvertenza: le caratteristiche dello studio CCI possono variare nei diversi
software, pertanto è necessario verificare le indicazioni fornite dal CCI nello
specifico software che si utilizza.
Segue una serie di grafici a 5 minuti che mostrano l’uso di CCI.
Capitolo 13

FILTRAGGIO BASATO SU STOCHASTICS


Ciò che viene denominato “Stochastics” è probabilmente diventato il più
distorto di tutti gli studi tecnici.

Lo studio ha una denominazione non corretta, e inoltre la sua origine e il suo


utilizzo iniziale sono stati dimenticati. Lo studio viene indicato a volte come
“stocastics,” e a volte come “stochastics.”
Tuttavia un mio coetaneo, Mr. Richard Redmont, è stato così gentile da dirmi
la verità. Forse Rick è addirittura più vecchio di me, e ciò significa che fa
trading da un tempo molto, molto lungo. Quando vedrai come può essere
utilizzato questo strumento, sarai piacevolmente sorpreso. Lo includo in
questo libro perché può essere utile per filtrare l’entrata nei Ross hook.
Prima di tutto, dobbiamo essere certi di conoscere la formula originale e
come calcolarla.

IL PROCESSO STOCHASTIC
Se hai un software che fa i calcoli al tuo posto, accertati di utilizzare i
parametri 5,1,3 oppure 5,3,1. Dipende dai software come inserire i parametri.
Se vedi solo una linea invece di due, cambia l’ordine dei parametri. Hai
bisogno di vedere una linea “K” e una linea “D”.
Secondo le mie conoscenze, le colonne 15 e 16 non venivano calcolate nella
formula originale.
Nel suo libro Technical Analysis of the Futures Markets, John J. Murphy
afferma che “Il Processo Stochastic è stato inventato da George Lane
(presidente di Investment Educators, Inc., Des Plaines, IL) molti anni fa...”
La mia ricerca ha evidenziato un dato differente. Nel suo libro Using
Stochastics, Cycles, & RSI to the Moment of Decision, George C. Lane,
denomina la sua versione “Lane’s Stochastics,” e ciò implica l’esistenza di un
altro “Stochastics” che precedeva il “Lane’s Stochastics.”
Da quanto ho potuto scoprire, George Lane non ha inventato la versione dello
studio presentata sopra. Questo tipo di studio risale a un tempo precedente
rispetto a George Lane.

Pochi trader sanno come abbia avuto effettivamente origine il cosiddetto


“stocastic process”. Prima che George Lane entrasse in Investment
Educators, C. Ralph Dystant possedeva Investment Educators e insegnava già
come utilizzare lo strumento %D. Rick Redmont ha imparato da Mr. Dystant
nel 1966. Negli anni Mr. Dystant ha migliorato la documentazione
aggiungendo idee che puoi vedere in questo libro. Mr. Dystant ha iniziato a
insegnare la versione “rallentata” intorno agli anni 1972-73. Lo strumento
%D ha iniziato a essere denominato “Stocastics” da Mr. Tim Slater. Tim
aveva l’impressione che il termine Stocastics avesse un suono migliore
rispetto a %D. Mr. C. Ralph Dystant è morto nel 1978.
Lo “Stochastics” di Lane richiederebbe parametri 5,3,3 nel computer, invece
di 5,1,3. Puoi confrontare il seguente metodo di calcolo definito da Lane con
l’originale mostrato sopra.
Senza un computer, ecco come calcolare lo Stochastics di Lane.

chiusura – minimo 5 giorni 100x --------------------------------- = %K


max 5 giorni – min 5 giorni (somma 3 %K) / 3 = %D
(somma 3 %D / 3) = %D “lento”
Inserisci il massimo di oggi nella colonna 1. Inserisci il minimo di oggi nella
colonna 2.
Inserisci il massimo più alto degli ultimi 5 giorni nella colonna 3. Inserisci il
minimo più basso degli ultimi 5 giorni nella colonna 4. Inserisci la chiusura
di oggi nella colonna 5.
Sottrai il minimo di 5 giorni dalla chiusura di oggi e inserisci in colonna 6.
Sottrai il min. di 5 giorni dal massimo di 5 giorni e inserisci in colonna 7.
Dividi il numero nella colonna 6 per il numero in colonna 7 e moltiplica per
100. Questo è %K.
Inserisci %K nella colonna 8.
Somma %K degli ultimi 3 giorni. Dividi la somma per 3. Questo è %D.
Piazza %D nella colonna 9.
Somma %D degli ultimi 3 giorni. Dividi la somma per 3. Questo è %D
“lento”.
Piazza %D “lento” nella colonna 10.

1 2 3 4 5 6 7
H L H5 L5 C C- H5-
L5 L5
Ora proseguiamo con l’utilizzo dello studio “Stocastic” originale.
Questo metodo si basa su un’osservazione: quando il prezzo sale, le chiusure
giornaliere tendono ad accumularsi più vicino ai massimi delle barre
giornaliere. Anche l’opposto è vero: quando il prezzo scende, le chiusure
giornaliere tendono ad accumularsi più vicino ai minimi delle barre
giornaliere. Questa osservazione è valida in ogni intervallo temporale.

Vi sono due segnali utili quando si lavora con questo Studio e il Ross hook.
I segnali di acquisto e di vendita sono basati su un attraversamento della linea
“D” da parte della linea “K”.
La divergenza indica che non si dovrebbe entrare sul Ross hook, perché il
trend potrebbe essere vicino al termine.
Per esempio, quando i prezzi hanno formato un nuovo massimo, e poi
formano una correzione, e poi salgono a un massimo più alto, mentre i
corrispondenti picchi del “D” formano un massimo e poi un massimo più
basso, si è verificata una divergenza ribassista. Il trend al rialzo potrebbe
essere vicino al termine.
Se i prezzi hanno formato un nuovo minimo, e poi formano una correzione, e
poi scendono a un minimo più basso, mentre i corrispondenti movimenti del
“D” formano un minimo e poi un minimo più alto, si è verificata una
divergenza rialzista. Il trend al ribasso potrebbe essere vicino al termine.
Ecco un punto importante: il segnale originale era di agire sulla divergenza
quando la linea “K” attraversava dal lato destro del picco
della linea “D” a un massimo, o dal lato destro del punto di minimo della
linea “D” a un minimo. Questo concetto funziona ancora, ed è
particolarmente valido quando un mercato è in congestione. Ma quando
utilizziamo i Ross hook, siamo interessati solo a come lo studio può essere
interpretato in un mercato in trend.
Quando utilizziamo questo studio insieme ai Ross hook, ci interessa solo il
fatto che la linea “K” abbia attraversato la linea “D”. Non fa differenza da
quale lato l’attraversamento si verifica. Ci interessa invece a quale livello
l’attraversamento si verifica. Non vogliamo un attraversamento sopra il
livello 75 per un movimento al rialzo, o sotto il livello 25 per un movimento
al ribasso, anche se non siamo interessati a concetti astratti come
“ipercomprato” o “ipervenduto”.
Vediamo il concetto di attraversamento. Sono informazioni interessanti,
anche se non le utilizziamo in questo ambito.
Ora vediamo le possibili conseguenze di questo studio su alcuni trade con
Ross hook sui grafici a 5 minuti mostrati nel capitolo precedente.
La linea che si muove di più è “K”, mentre l’altra è “D”. Il fatto della relativa
divergenza della linea “D” rispetto ai prezzi, insieme all’attraversamento di
“D” da parte di “K”, forniva un’indicazione uno prendere in considerazione
una possibile entrata alla rottura del Ross hook.
Ho mostrato un fatto insolito nel grafico precedente. Normalmente si
guardano solo i minimi della linea “D” ai fini della divergenza. Ma se si
opera con gli uncini, si può cercare la divergenza o sui massimi o sui minimi
della linea “D”. Tale divergenza, in combinazione con il fatto che CCI non ha
raggiunto -150, sarebbe sufficiente per me per evitare di entrare sull’ultimo
Rh.
Come puoi vedere nei grafici precedenti, il mercato è entrato in congestione e
sta iniziando ad apparire come se si stesse verificando una fase di
accumulazione.
Ecco come appariva il grafico a 5 minuti alla fine della giornata.
Ora dobbiamo guardare alcuni grafici in più, in modo che tu possa vedere
come lo studio funziona con grafici differenti.
Guarda attentamente il seguente grafico giornaliero. Contiene un concetto
molto importante.
Ricordi che i Ross hook sono validi quando i mercati sono in trend. Tale
concetto avrebbe portato una possibile entrata nel mercato mostrato nel
grafico.

Nota che il mercato forma una sottile formazione 1-2-3 prima di un piccolo
trend. Successivamente lo Studio inizia ad avere minimi crescenti. Questo è
un suggerimento su che cosa può succedere.
Nella prossima serie di grafici esaminiamo alcuni degli elementi che ho
presentato.

Consideriamo un grafico sul future Eurodollar dall’inizio di un trend fino


all’ultimo dato disponibile.
L’ultima barra sul grafico è come segue: Apertura=9286, Massimo=9288,
Minimo=9277, Chiusura=9278. La nostra formula è:
(Ap. + Max + Min + 2(Chius.)) / 5 = Prezzo Tipico di domani.
Abbiamo: 9286 + 9288 + 9277 + 2(9278) = 9281
5
Max proiettato di domani = 2(9281) – Minimo di oggi 9277 = 9285
Min proiettato di domani = 2(9281) – Massimo di oggi 9288 = 9274
Possiamo inserire 9280 per apertura e chiusura di domani.
Poi avviamo il nostro studio e otteniamo il grafico seguente.
I prezzi proiettati sono mostrati in fondo al grafico seguente. Come sono
rispetto a ciò è effettivamente accaduto il giorno successivo?
Ecco che cosa sarebbe accaduto in questo esempio di trade.
Il grafico seguente mostra come avrei potuto applicare uno Stop di Volatilità
(Volatility Stop) al nuovo trend nel mercato.
Ora si continua a esaminare questo trend nel future Eurodollar.

Per definizione, siamo in congestione durante questa correzione. Abbiamo


avuto quattro chiusure (e aperture) all’interno della barra che ha formato il
punto dell’uncino. Mentre ogni barra si forma, possiamo inserire un prezzo, o
chiedere al nostro programma se “K” attraverserà “D” se il massimo attuale
verrà superato. Se c’è abbastanza spazio per coprire i costi a tale prezzo, e
“K” attraverserà “D”, piazziamo un ordine di acquisto (utilizzo un ordine
Stop con limite) al prezzo che rappresenta la rottura del massimo attuale.

La barra attuale ha una fascia di prezzo Ap=9298, Max=9304, Min=9297,


Chius=9302. Utilizzando la nostra formula per il Prezzo Tipico
Ap.+Max+Min+(2Chius.))/5, arriviamo a 9301. Il Prezzo Tipico diventa la
nostra apertura e chiusura.
2(9301)-9304=9298=Minimo proiettato di domani. 2(9301)-9297=9305=
Massimo proiettato di domani.
Possiamo inserire una barra con questi prezzi per avere un’idea di come
potrebbe essere domani. Per essere sicuro di superare le ultime due barre,
definisco il punto di rottura a 9306 invece di 9305. Come puoi vedere di
seguito, “K” proietta un facile attraversamento di “D”.
Ora vediamo che cosa è realmente accaduto.
A questo punto dovresti iniziare ad avere un’idea di come questo funziona.
Mostro alcuni grafici in più così puoi vedere come le proiezioni si sono
presentate.
Il future ha continuato la sua marcia. Si potevano spostare con successo gli
stop nei punti naturali di supporto, o si poteva utilizzare uno stop di volatilità.
Nei successivi movimenti si poteva quasi sempre proiettare l’attraversamento
di “D” da parte di “K”. Puoi vederlo nel prossimo grafico. Poi ti mostrerò un
fatto interessante che si è verificato.
Fino al massimo del grafico precedente, i prezzi sono saliti in modo stabile.

Poi si è verificata una correzione più forte. Questa correzione è stata


preannunciata quando la linea “D” ha iniziato a divergere dai prezzi. Durante
la correzione, c’è stato un punto critico in cui era possibile essere stoppati in
un momento sbagliato.
Ho mostrato questo nei grafici che seguono.
Possiamo vedere come il trading si è sviluppato.
Il vero range sarebbe dalla chiusura di oggi 9443 a un tick sopra il punto
dell’uncino a 9451. Potremmo individuare il Prezzo Tipico di oggi come
(9443+9451)/2=9447. Ciò ci fornirebbe una barra con cui inserire una
proiezione per domani.

Vediamo se la proiezione ci fornisce un attraversamento di “D” da parte di


“K.”
La prossima opportunità di trading è molto simile alle precedenti, ma la
differenza è che uno stop piazzato a un punto di supporto naturale sarebbe
stato raggiunto.
Questo è il motivo per cui è importante coprire i costi appena possibile, e poi
ricavare velocemente un primo profitto dal trade. Il prossimo grafico mostra
un concetto che ti può essere utile.
Non è utile aspettare trattenendo il respiro, aspettare di iniziare a perdere. Il
mercato sta parlando. Le barre doji indicano indecisione nel mercato. Una
serie di barre doji è un modo con cui il mercato ti dice che qualcosa sta per
cambiare. Ciò non significa che il cambiamento si verificherà sempre, ma
spesso significa che un fattore di cui tu non sei consapevole sta causando una
situazione di stallo tra rialzisti e ribassisti. Una doji è importante da
considerare, e ti può spingere a stringere i tuoi stop. Due doji dovrebbero
sempre farti stringere gli stop. L’aggiunta della barra di inversione (apertura
più alta – chiusura più bassa) è un motivo per chiudere la posizione. Prendi i
tuoi profitti quando ci sono ancora. Nel giorno della barra di inversione, i
ribassisti prevalgono. La probabilità di un cambiamento di trend è
estremamente elevata a questo punto, specialmente tenendo conto delle due
barre doji precedenti.

Ci sono casi in cui questo movimento si interrompe, e quindi si vede che


chiudere la posizione non è stato vantaggioso. Tuttavia, nella maggior parte
dei casi, è la cosa giusta da fare.
Tratto ogni posizione secondo la sua situazione specifica. Se sono stato in
grado di coprire i costi e di prendere un piccolo profitto, e ho la posizione
ancora aperta, posso spostare lo stop in modi differenti.
Il mio obiettivo per la parte di posizione ancora aperta è di uscire quando i
prezzi raggiungono una media mobile che segue il trend, o uno studio di
volatilità. A volte posso utilizzare entrambi.
Ho esaminato i mercati per anni, e ho utilizzato diversi tipi di trailing stop in
trade differenti. In questo modo sono in grado di confrontarli per verificare
come funzionano. E intanto guadagno, mentre lo scopro.

Si possono utilizzare diverse possibili medie mobili, caratterizzate da un


diverso numero di barre, e spostate in avanti ad esempio di 3 o 5 barre.
Queste medie mobili possono anche essere calcolate a mano. L’ho fatto prima
dell’avvento dei computer e del daytrading, calcolavo i dati manualmente
ogni giorno.
Poi finalmente sono arrivati i computer, con le loro capacità di calcolo e di
produrre grafici, per far risparmiare molto tempo e fatica.
Per me questo è stato come un risveglio. Avevo vissuto quasi come un
recluso. Avevo fatto trading privatamente e segretamente per così tanto
tempo che mi sembrava di aver dimenticato che c’era un altro mondo fuori.
Ora, grazie alle meraviglie del computer, sono in grado di avere più contatti
con le altre persone, e di condividere le molte cose che ho imparato negli
anni.

Penso che a questo punto tu abbia visto abbastanza, e abbia un’idea piuttosto
precisa di come questo strumento può essere utilizzato per filtrare i Ross
hook.
Ora è il momento di passare a un altro argomento.
Nel capitolo seguente, ti mostro come utilizzare bande di volatilità per
esaminare e filtrare i tuoi trade.
Esiste un mercato adatto per ogni trader. Esiste un intervallo temporale adatto
per ogni trader. Esiste una tecnica di trading che può corrispondere ai gusti
ogni trader.
Se il prossimo studio tecnico è adatto per il tuo temperamento, può essere
uno strumento che ti rende un trader vincente. Questo strumento è stato preso
da esperienze reali di vita di più di un trader. Sono stati realizzati grandi
guadagni utilizzando questo concetto. Vedi se può essere adatto per il tuo
stile di trading.
Capitolo 14

FILTRAGGIO BASATO SU ENVELOPE


Conosco da molto tempo il possibile utilizzo di rotture di “Envelope”. Con
l’avvento del computer, è divenuto molto facile fare questo tipo di lavoro, in
tempo reale, e con una varietà che riflette più correttamente il movimento del
mercato.
Questo capitolo e un altro più avanti mostreranno due concetti diversi per
l’utilizzo di Envelope con il Ross hook.
Guarda il grafico. Vedi se riconosci come utilizzare i Ross hook con lo studio
indicato. Iniziamo con un grafico a cinque minuti.
Lo studio nel grafico è il Keltner Channel (Canale Keltner). Le informazioni
di cui dispongo affermano che “il Keltner Channel è basato sulla volatilità
espressa come fascia di prezzo (Range) di una barra. Un canale viene creato
su entrambi i lati di una media mobile. La vera volatilità media (Average
Range) di ogni barra viene moltiplicata per una costante, e poi aggiunta e
sottratta dalla media mobile per creare il canale su ogni lato della media
mobile”.

La linea centrale è una media mobile esponenziale, in questo caso una media
mobile esponenziale a 39 barre della volatilità.
Formula: Linea centrale XMAC = (AV * (N-1) + Prezzo) / N
Av Range: Av Range = (Range * (N-1) + Massimo - Minimo) / N Canale
Superiore = XMAC + Range * C
Canale Inferiore = XMAC - Range * C

Parametri:
1°: N = Numero di barre nella media esponenziale.
2°: C = Moltiplicatore costante, qui ho usato 1.618
Tipicamente, puoi considerare di acquistare quando i prezzi attraversano il
canale superiore, e puoi considerare di vendere quando i prezzi attraversano il
canale inferiore.
Non fa molta differenza se utilizzi una media mobile semplice delle chiusure
invece di una esponenziale. Pertanto, se volessi fare il calcolo a mano,
potresti semplicemente utilizzare una media mobile semplice a 39 barre delle
chiusure, e anche una media mobile semplice della volatilità (la differenza tra
il massimo e il minimo di ogni giorno).
Il canale superiore verrebbe costruito aggiungendo la media mobile della
volatilità (moltiplicata per la costante, in questo esempio 1.618) alla media
mobile delle chiusure.
Il canale inferiore verrebbe costruito sottraendo la media mobile della
volatilità (moltiplicata per la costante, in questo esempio 1.618) dalla media
mobile delle
chiusure.
Come ricordi, i Ross hook si verificano solo in mercati in trend. Vogliamo
evitare ogni formazione grafica che può sembrare un Ross hook ma non si
verifica in un mercato in trend.
Il Keltner Channel (KC) può essere utilizzato a questo fine. Utilizzando un
Keltner Channel a 39 barre siamo costretti a operare su un trend di lungo
termine.
Se utilizziamo questo studio, prendiamo in considerazione un possibile trade
solo se si verifica al di fuori del canale, o se l’entrata ci porterebbe al di fuori
del canale.
Vogliamo essere sicuri che il mercato sia effettivamente in trend. Dobbiamo
vedere che il trend inizia all’interno del canale, se vogliamo anticipare la
rottura del canale. Se invece i prezzi sono già al di fuori del canale,
utilizziamo lo studio come filtro.
Se un mercato si muove lateralmente per un periodo, l’intero movimento
laterale potrebbe essere situato al di fuori del canale. Vogliamo evitare di
entrare in formazioni “appuntite” quando un mercato si sta muovendo
lateralmente al di fuori del canale.
Stiamo utilizzando il KC come possibile filtro per i Ross hook. Prendiamo in
considerazione solo gli uncini nella direzione del trend sul lato del canale che
corrisponde a tale direzione. Entriamo al rialzo se i prezzi sono sopra il
canale. Entriamo al ribasso se i prezzi sono sotto il canale.

Ignoriamo ogni formazione che appare come un uncino se il possibile trade si


verifica all’interno del canale. Questo è il prezzo che paghiamo per evitare di
fare trading eccessivo, e per essere certi di operare su un trend di lungo
termine.
Il mercato non ha bisogno di formare un 1-2-3, per poter prendere in
considerazione un uncino al di fuori del canale.
Possiamo anche entrare su una formazione 1-2-3, se il punto 2 è al di fuori
del canale o se il superamento del punto 2 ci porterebbe al di fuori del canale.
Comunque, vogliamo applicare la nostra conoscenza per identificare quando
siamo in congestione, e quando siamo in un trend. Tutte le regole spiegate nei
precedenti capitoli sono sempre valide. Il canale serve solo allo scopo di
fornirci un elemento in più per valutare quando il mercato è in trend.
A volte il mercato inizia a formare una congestione mentre è ancora al di
fuori del KC. In tal caso abbiamo due possibilità. La prima è di aspettare che
il KC ritorni nell’area di congestione prima di poter di nuovo cercare possibili
uncini al di fuori del canale. La seconda è di filtrare tali trade con una
versione appropriata dello studio.

La nostra disciplina deve essere forte nell’applicazione delle regole che ho


definito.
Dato che vogliamo essere molto cauti, aggiungeremo un filtro al trading.
Aggiungeremo lo studio per evitare alcuni dei trade che altrimenti avremmo
potuto considerare. Come vedrai, questo è un modo estremamente prudente
per fare trading.
Questo tipo di trading richiede una grande pazienza. Può succedere ad
esempio di dover aspettare più di una settimana, su un grafico a 5 minuti,
prima che i prezzi inizino a uscire dal canale.
Con queste considerazioni in mente, guardiamo diversi grafici che mostrano
questo concetto. Tutti i grafici mostrati si sono verificati in un periodo di tre
giorni. Esistono molti mercati e molte opportunità di trading.
Ci sono tre Ross hook nel grafico. Vedi se riesci a individuarli. Il primo
poteva essere considerato, e provocava una perdita. Il secondo non
permetteva un’entrata a causa dell’apertura in gap il giorno successivo. Il
terzo ha permesso un’entrata e ha fornito un movimento e un profitto
significativi.

Dove si può piazzare lo stop? Guarda. Ora sposto indietro il grafico, a un


momento precedente - il momento in cui il primo trade si è verificato.
Avresti potuto utilizzare lo Stop di Volatilità. Nel grafico precedente, il punto
dell’uncino era a 1861. Se tu fossi entrato nel trade a 1860, lo stop sarebbe
stato a 1862.
Una freccia mostra il livello di prezzo dello Stop di Volatilità (VS). Come
puoi vedere, immediatamente dopo il completamento di una barra di prezzo
lo studio viene aggiornato ed esteso al punto in cui inizia la successiva barra
di prezzo. L’altra freccia mostra il livello di prezzo dell’entrata nel mercato.
Il trade ha portato una perdita di due tick. Ora vediamo il prossimo trade.
Si è verificato un movimento verso l’alto, dal minimo del canale fino al
massimo del canale. Il Ross hook evidenziato nel grafico fornisce un
possibile segnale di entrata.
Nota che la precedente formazione 1-2-3 non ci ha fornito un punto numero 2
al di fuori del canale.
Il profitto potenziale era al massimo di 32 punti, ma naturalmente non è
possibile uscire al massimo. Quale sarebbe stato il risultato di questa serie di
trade?
Operando con tre contratti, la perdita sul primo trade sarebbe stata di
$135, compresi i costi del trade.

Sul nostro trade vincente, avremmo liquidato un contratto per coprire i costi e
prendere un piccolo profitto, e poi avremmo spostato a pareggio lo stop sui
due contratti rimanenti. Avremmo seguito il mercato spostando
progressivamente lo stop, con un guadagno netto di $320 per ogni contratto.
E’ stato un trade sensazionale? No, ma può dare un’idea di che cosa succede
quando si opera utilizzando il Keltner Channel come envelope per filtrare gli
uncini.
Ora vediamo altri mercati e altri intervalli temporali, esaminando lo stesso
concetto di canale.
...filtriamo il trade con altre tecniche. In altre parole, quando i prezzi sono
completamente fuori dal canale, non utilizziamo il canale. A questo punto
sappiamo che ci sono due possibilità: 1. Il mercato si sta muovendo
lateralmente su un periodo di 39 barre. 2. Il mercato sta formando un trend al
di fuori del canale su un periodo di 39 barre.
Quando faccio daytrading, non faccio più di tre o quattro tentativi in un
singolo mercato. Di solito, non faccio ulteriori tentativi per il resto del giorno
in quel mercato.
In alcuni grafici, sto evidenziando molti dei possibili segnali di entrata che
possono essere presi in considerazione. Ciò non significa che tu o io
dobbiamo entrare in tutti questi possibili trade. E’ essenziale selezionare al
massimo i trade. Nei prossimi grafici presento anche situazioni di estremo
disordine, in cui è difficile fare trading e che sarebbe meglio evitare.
La risposta più semplice e più sicura è di restare fuori dal mercato quando si
vede un’area di congestione. In pratica questo è il modo migliore per gestire
situazioni simili.
E’ necessario selezionare i trade, ed evitare le situazioni che non hanno
elevate probabilità di successo.
Il modo per filtrare i trade che abbiamo visto in questo capitolo può essere
interessante in diversi intervalli temporali. E’ un modo di operare che
richiede pazienza e aiuta ad evitare il trading eccessivo, poiché costringe a
confrontare i trade con uno studio basato su 39 barre.
E’ importante provare l’effetto di diversi parametri – un diverso numero di
barre o un moltiplicatore differente – per adattare questo modo di operare ai
diversi mercati e intervalli temporali in cui si vuole fare trading, e ai
cambiamenti dei mercati nel tempo.
Capitolo 15

FILTRAGGIO BASATO SU BANDE DI


BOLLINGER
In questo capitolo ti mostro come utilizzare le Bande di Bollinger per filtrare
i Ross hook. Questo modo di fare trading è molto efficace.
Le Bande di Bollinger sono bande la cui distanza dalla media mobile varia in
funzione della volatilità del mercato. Una media mobile a venti periodi delle
chiusure viene utilizzata come linea centrale. Le bande sono calcolate in
relazione alla media mobile e posizionate a due deviazioni standard sopra e
sotto la linea centrale.
La formula che ho è la seguente:
AV(media) = SOMMA DEGLI ULTIMI N PREZZI/N
DEV(deviazione) = (PREZZO - AV) 2
M(media) D(deviazione) = SOMMA DELLE DEVIAZIONI/N
SD(deviazione standard) = RADICE QUADRATA(MD) BOLLINGER =
AV ± 2(SD)
Il modo in cui spesso le Bande di Bollinger vengono utilizzate si basa sul
fatto che movimenti forti tendono a verificarsi dopo che le bande si
contraggono verso linea centrale.
Un movimento al di fuori delle bande spesso significa continuazione del
trend, non fine del trend (sono d’accordo solo in parte con questa
affermazione).
I minimi formati al di fuori delle bande seguiti da minimi formati all’interno
delle bande indicano una probabile inversione del trend e l’inizio di un
movimento verso l’alto. I massimi formati al di fuori delle bande seguiti da
massimi formati all’interno delle bande indicano una probabile inversione del
trend e l’inizio di un movimento verso il basso.
Un movimento che inizia da una banda tende a proseguire fino alla banda
opposta. Questa tendenza consente di proiettare possibili obiettivi di prezzo
per questi movimenti.
Ora vediamo come si possono utilizzare queste bande per filtrare i Ross hook.
I prossimi grafici servono per spiegare questo argomento. Voglio essere
chiaro: alcune delle formazioni grafiche evidenziate non sono ottimali, non
rispettano pienamente le mie definizioni. Per migliorare la selezione dei trade
preferisco entrare solo nelle formazioni grafiche più chiare e precise, ma nei
prossimi grafici l’obiettivo è solo di mostrare come possono essere utilizzate
le bande.
Nel grafico precedente vediamo la formazione di un Ross hook.
I prezzi superano il Ross hook. Dovremmo prendere in considerazione questa
rottura? No! Perché? Perché i prezzi devono essere quasi completamente nel
canale superiore prima della possibile entrata.
I prezzi poi scendono di nuovo e formano un nuovo uncino. Potremmo
entrare su questa rottura? Sì, perché i prezzi sono rimasti completamente nel
canale superiore.
E’ importante ricordare che puoi utilizzare la Trader’s Trick per ogni
possibile trade, per avere un’entrata molto più vantaggiosa.

Puoi anche utilizzare gli altri filtri presentati nei capitoli precedenti, per avere
conferme ulteriori, se lo desideri.
Vogliamo prendere in considerazione gli uncini quando i prezzi si muovono
prevalentemente in un canale. Non vogliamo che i prezzi attraversino la linea
centrale e arrivino nel canale sul lato opposto rispetto al nostro trade. Non
entriamo sull’ultimo uncino a causa dell’apertura in gap. Ma non entriamo
anche per il fatto che prima
dell’enorme gap al ribasso i prezzi sono rimasti principalmente nel canale
superiore e vicini alla linea centrale.
Non si può considerare il Rh, PER ORA, perché i prezzi non sono rimasti
prevalentemente nel canale superiore. Entrare nel trade ora significherebbe
muoversi non nella direzione del trend. Le probabilità sono molto
sfavorevoli. Il trend della banda superiore è stato nettamente al ribasso. Se i
prezzi iniziano a muoversi prevalentemente nel canale superiore, la banda
superiore svolterà verso l’alto, come sembra stia iniziando a fare. Un’altra
barra o due nel canale superiore e vi può essere un’opportunità interessante.
Invece per ora un possibile superamento del Ross hook potrebbe non fare
altro che confermare la congestione.

Nel grafico precedente, le barre evidenziano una situazione di congestione, a


causa delle barre che si alternano: barra con apertura bassa e chiusura alta,
seguita da barra con apertura alta e chiusura bassa, e viceversa.

Un altro elemento utile da osservare nei grafici è che quando i Ross hook si
presentano molto vicini tra loro, spesso sta per iniziare una congestione, o un
cambiamento di direzione del trend.
Ricorda, quando utilizziamo le bande vogliamo che i prezzi si muovano
prevalentemente sotto la linea centrale, per poter prendere in considerazione
un segnale di entrata al ribasso.
Nella parte in alto a sinistra del grafico, puoi notare che la banda superiore è
piuttosto piatta e tende a salire. La banda superiore non è in un trend al
ribasso.
Per una possibile entrata al ribasso sul lato destro del grafico, bisogna essere
pazienti e aspettare una rottura.

Quando si verifica un movimento a gradini nel mercato, è meglio rimanere


fuori, se non hai avuto un’opportunità di entrata molto presto.
Se invece sei entrato molto presto nel movimento, dopo aver preso un primo
profitto puoi seguire il mercato spostando progressivamente lo stop.
Non ho visto altri movimenti in questo grafico, e tu? Ora guardiamo un
grafico intraday.

Dovresti aver trovato almeno un buon trade nel grafico.


Invece di cercare di definire molte regole sul trading con le Bande di
Bollinger, mi sembra più utile indicarti l’approccio complessivo.

Effettivamente ciò che stiamo cercando è la possibilità di afferrare un trend


poco dopo che è iniziato.
Tipicamente il mercato si è mosso in una trading range di qualche tipo, e
vogliamo entrare quando viene rotta tale trading range, o poco dopo.
Quando le bande iniziano a formare un trend, ci si aspetta che continuino il
trend per un po’.

Cerchiamo un mercato in congestione. Poi vogliamo vedere che i prezzi


iniziano a raggrupparsi su un lato della linea centrale. Quando ciò accade,
cerchiamo l’inizio di un possibile trend nella direzione del lato su cui si inizia
a formare il raggruppamento. Se il raggruppamento è sopra la linea centrale,
cerchiamo un segnale per un’entrata al rialzo. Se il raggruppamento è sotto la
linea centrale, cerchiamo un segnale per un’entrata al ribasso.
Spesso si forma un Ross hook in questa fase, a volte poco dopo l’inizio del
raggruppamento dei prezzi. Se i prezzi sono rimasti prevalentemente sul lato
che ci interessa della linea centrale, possiamo considerare il Ross hook come
possibile segnale di entrata.
Dopo che il mercato ha iniziato un trend, spesso le bande non sono più molto
utili.
E’ da notare che ho cercato di evidenziare nei grafici tutti i possibili trade, per
mostrare più esempi relativi alle bande. Questo non è il modo in cui faccio
trading. Operare in questo modo sarebbe trading eccessivo, mentre è
essenziale selezionare al massimo i trade, in particolare attraverso
un’accurata lettura dei grafici, per avere successo.
Negli esempi precedenti sono state utilizzate solo le bande, ma si può
utilizzare insieme alle bande anche lo studio “Stochastic” e il CCI, al fine di
filtrare ulteriormente i trade.
Capitolo 16

UNCINI SEMPLICI
In alcuni capitoli precedenti ti ho mostrato come combinare il Ross hook con
noti indicatori utilizzati da alcuni miei allievi.

In questo capitolo invece ti mostro come fare trading sul Ross hook senza
indicatori né oscillatori di alcun genere.
Questo è il modo che preferisco di fare trading con i Ross hook. Mi dà i
migliori risultati, e ha bisogno solo di un semplice grafico.
Ti dimostrerò che questo modo di operare funziona. Ha funzionato in pratica
per tutta la mia carriera di trading. Puoi provare su tutti i dati che vuoi e
vedrai che funziona da sempre.
Faccio trading da molti anni, e i mercati in questo tempo hanno subito
cambiamenti notevoli. Quando ho iniziato la mia carriera, il trading
riguardava pochi future relativi a prodotti di consumo.
Successivamente, sono stati introdotti i future su metalli, valute, strumenti
finanziari e indici azionari. Continuano a entrare nei mercati nuovi strumenti,
e ora vi sono molti contratti su cui è possibile fare trading.
Sono scomparsi alcuni future, come ad esempio quelli relativi alle cipolle,
alle patate, ai noli navali.
Ho visto mercati nascere e poi scomparire. Ho visto trader entrare nei
mercati, e poi abbandonarli. Ma i miei modi per fare trading, che mi hanno
permesso di guadagnare in modo stabile nel tempo, ci sono ancora. Hanno
ancora successo.
Ho visto la comunità dei trader passare da solo poche migliaia di trader, a
molte migliaia di trader, e ora milioni, in tutto il mondo.
Ciò naturalmente ha cambiato profondamente la natura dei mercati, ma i miei
modi di fare trading funzionano sempre.

Ho assistito all’introduzione del trading computerizzato basato su modelli,


del trading automatizzato e del trading intraday effettuato da casa attraverso
un personal computer. Nessuno di questi fatti ha cambiato il mio modo di
fare trading, o la verità del Ross hook.
Ho visto mercati che in passato formavano lunghi trend ordinati trasformarsi
in mercati frenetici, che cambiano direzione continuamente, e tuttavia il
trading semplice del Ross hook non ha avuto bisogno di essere modificato.

Se, come me, detesti il trading complicato, hai trovato ciò che fa per te.
Se sei stanco di tutte le sciocchezze che si sentono dire su “questo indicatore”
o “quell’oscillatore”, questo capitolo è per te.
Se sei stanco di fare test su sistemi automatizzati, modifiche multiple dei
parametri, e analisi con strumenti tecnici complicati, hai finalmente trovato
ciò che stavi cercando.
Se sei arrabbiato o annoiato fino alle lacrime, frustrato nel tentativo inutile di
dare un senso a teorie come le onde di Elliot, cicli, concetti astrologici, Gann,
Fibonacci, frattali, caos, trading scalare, ecc., hai bisogno di imparare come
fare trading sul Ross hook.
Sto per presentarti il “Santo Graal”? No! Ma ti presento qualcosa di vero,
semplice, che funziona.
Come ho mostrato in altre parti del libro, alcuni miei studenti hanno voluto
utilizzare il Ross hook insieme a studi tecnici. Anche se queste idee hanno
dimostrato di essere valide - e per questo ho voluto condividerle con te -
secondo me non sono affatto necessarie.
Gli studi tecnici possono essere un aiuto per qualcuno, non abbiamo tutti le
stesse caratteristiche. Ma ho studenti che come me amano il “trading
semplice” più di ogni altro, e hanno successo quanto me.
Il modo in cui faccio trading con il Ross hook funziona. Funziona da sempre,
rispettando le condizioni che ho stabilito per il suo utilizzo. Ha superato la
prova del tempo. Funziona in ogni intervallo temporale. E’ sufficiente che il
mercato sia abbastanza liquido da permettere che il grafico sia ben formato,
nell’intervallo temporale su cui si vuole operare.

Vi sono mercati che non sono abbastanza liquidi da permettere di operare su


intervalli temporali intraday piccoli, come ad esempio 5 minuti. I grafici in
questi casi non si presentano ben formati, come ho spiegato nel mio libro
Daytrading.
Mercati come questi però possono fornire opportunità di trading in grafici
relativi a intervalli temporali più lunghi, ad esempio in grafici a 60 minuti.

Vi è solo una situazione in cui i Ross hook non funzionano: quando un


mercato non è in trend. Per definizione un vero uncino si può formare solo in
un mercato in trend. Un Ross hook per sua natura non ha significato
all’interno di una congestione, non può essere identificato in una congestione.
Il Ross hook non può essere identificato fino a quando non si ha un mercato
in trend, o che sta iniziando un trend. L’identificazione del Ross hook è
strettamente connessa all’individuazione di un trend.
Guardiamo attentamente.
Dobbiamo prima di tutto identificare una formazione di massimo o minimo
1-2-3. La formazione di massimo o minimo 1-2-3 può essere costituita anche
da solo tre barre.

Poi si deve formare un Ross hook.


Non possiamo considerare di avere un’inversione di trend fino a quando non
si verifica una formazione di massimo o minimo 1-2-3 nella direzione
opposta al trend recente.
Quando si è verificata un’inversione di trend, possiamo considerare
un’entrata sul Ross hook che conferma tale inversione come nuovo trend, e
ogni Ross hook successivo. Nel grafico seguente mostro ciò che ho detto.
Ora segue una domanda: dove piazzo lo stop?
Esistono molti modi possibili, utilizzo diverse tecniche per determinare dove
piazzare lo stop. Qui voglio presentare un modo semplice, che si basa su
punti naturali di supporto e resistenza.

Mostrerò alcuni grafici.


miei costi e ricavare velocemente un primo profitto.
Ora vediamo una sequenza di eventi. Quando la barra “b” supera il punto del
Ross hook, piazzo uno stop 1 tick sotto il minimo “a”. Dato che “a” ha
formato un nuovo minimo, e poi i prezzi sono risaliti, ora è un punto naturale
di supporto.
Più avanti parlerò di quando spostare gli stop. Per ora mi concentro su
dove si trova il supporto o la resistenza naturale.
La barra “b” supera l’uncino e diventa un doppio supporto, dato che ha lo
stesso minimo di “a”.

Quando il punto del Rh successivo “c” viene superato, sposto lo stop a 1 tick
sotto “f”.
Quando il punto del Rh successivo “d” viene superato, sposto lo stop a 1 tick
sotto “g”.
Quando il punto del Rh successivo “e” viene superato, sposto lo stop a 1 tick
sotto “h”, ecc.
Esaminiamo attentamente il grafico precedente. Iniziamo con una formazione
di minimo 1-2-3. La formazione in sé non è pienamente valida, a causa della
congestione che contiene, ma è sufficiente per consentirci di individuare un
Ross hook dopo la sua rottura. Quando l’uncino viene superato, piazziamo
uno stop ad “a”, che è un supporto naturale.
Poi si forma un altro Ross hook. Quando viene superato, piazziamo lo stop a
“b”. Questo processo viene ripetuto nei punti “c” e “d”.

Nota che a partire dalla barra di inversione “e” gli uncini si formano con
frequenza molto maggiore. Ciò significa che probabilmente questo mercato
sta formando il suo ultimo movimento verso l’alto. Il trend al rialzo sta per
terminare. Nel mercato si stanno esaurendo i compratori.
Di conseguenza, iniziamo a stringere gli stop “s”, spostandoli verso l’alto. Li
spostiamo appena sotto il minimo di ogni barra fino a quando usciamo.
Poi si forma un massimo 1-2-3 seguito da un Ross hook. Spostiamo
progressivamente il nostro stop ai punti di resistenza naturale, da “f” a “j”.

Poi gli uncini iniziano ad verificarsi sempre più vicini, uno dopo l’altro, e
l’angolo di discesa si appiattisce notevolmente. Questo fatto indica che
probabilmente si sta formando un minimo, o una congestione. A questo punto
iniziamo a spostare il nostro stop “s” appena sopra il massimo di ogni barra
mensile.
Con riferimento al supporto e resistenza naturale, alcuni chiedono:

“Perché hai presentato un esempio con grafico mensile?” Per i motivi


seguenti:
Alcuni trader possono essere interessati a operare su grafici mensili. Anche
trader che operano intraday a volte possono essere interessati ad affiancare
alla loro normale attività un trading su intervalli temporali lunghi, ad esempio
su grafici settimanali o mensili.
Si possono verificare trend importanti nel grafico mensile e nel grafico
settimanale.
Vi sono opportunità significative di profitti nei grafici a lungo termine.
Esaminando i grafici si nota che, ad eccezione del valore delle barre, non vi è
differenza nel movimento del prezzo e quindi i grafici dei diversi intervalli
temporali si presentano in modo simile, purché vi sia sufficiente liquidità.
“Come si può operare con uno stop così lontano?”
Quando si opera con un intervallo temporale più lungo l’importo dello stop (e
anche del potenziale profitto) tende ad aumentare. E’ necessario che la
dimensione del conto sia proporzionata all’intervallo temporale su cui si
intende operare.
Se si vuole operare con lo stop nel punto naturale di supporto o resistenza, ma
l’importo dello stop è troppo grande, si può ridurre l’intervallo temporale su
cui si opera.
Se anche in un intervallo temporale ridotto l’importo dello stop al punto
naturale è troppo grande rispetto alla dimensione del proprio conto (o al
proprio livello di comfort) si può utilizzare una tecnica differente per la
determinazione dello stop.

“Come si può entrare in anticipo, prima dell’effettiva rottura del Rh?”


Utilizzando la tecnica Trader’s Trick, che abbiamo già esaminato.
Capitolo 17

ALTRI ELEMENTI SUGLI UNCINI SEMPLICI


Un trade su un Ross hook può durare da pochi minuti in un grafico intraday
fino a giorni in un grafico giornaliero, oppure può avere una durata molto
maggiore, quando si opera su grafici settimanali o mensili per un trading di
lungo termine.
Con riferimento ai grafici seguenti farò alcune considerazioni. Ciò che
scriverò ti aiuterà a migliorare il tuo trading con i Ross hook. Questi elementi
sono utili per il trading in ogni intervallo temporale.
Devi essere paziente e fare trading solo su grafici ben formati. Se stai
operando su Ross hook preceduti da una formazione 1-2-3, devi vedere una
formazione 1-2-3 chiara prima di considerare il Ross hook.
Lo stesso vale per le altre definizioni di Ross hook. Se operi su un Ross hook
che segue la rottura di una congestione, devi vedere una congestione ben
formata, e una rottura chiara e decisa, prima di considerare il Ross hook.

Fai trading solo nei mercati e negli intervalli temporali in cui puoi permetterti
di posizionare i tuoi stop in un modo corretto. Ciò dipende da come il
mercato si muove, dalla dimensione del tuo conto, e dal tuo livello di
comfort.
Evita gli uncini che si verificano dopo formazioni 1-2-3 molto lunghe.
Il punto 2 della formazione di massimo 1-2-3 nel grafico precedente è troppo
lontano dal punto 1. Inoltre si vede anche un altro problema: il movimento
dal punto 2 al punto 3 è troppo breve rispetto al movimento dal punto 1 al
punto 2. Le migliori formazioni 1-2-3 sono più proporzionate, con il punto 3
che si trova a un ritracciamento tra 1/3 e 2/3 del movimento percorso dal
punto 1 al punto 2. Quindi nel grafico precedente il massimo 1-2-3 non è ben
formato. Invece il minimo 1-2-3 è ragionevolmente ben formato, anche se
non perfetto perché appare piuttosto “quadrato”, a causa delle due barre
molto simili che precedono la barra 2, e dei tre massimi quasi uguali che
seguono la barra 2. Nelle migliori formazioni 1-2-3 si vede un movimento dei
prezzi più fluido, con barre che formano massimi e minimi diversi.
Le migliori formazioni 1-2-3 sono chiare e relativamente “strette” come
distanza tra il punto 1 e il punto 2. Ciò aumenta le probabilità che si verifichi
un movimento a nostro favore, dopo la nostra entrata.
Le formazioni di minimo 1-2-3 devono essere precedute da un trend al
ribasso, o da un movimento verso il basso.
Le formazioni di massimo 1-2-3 devono essere precedute da un trend al
rialzo, o da un movimento verso l’alto.
L’entrata al rialzo con TTE nel punto indicato dalla freccia ha fornito un
buon trade. Ogni volta che è possibile, la TTE è l’entrata preferita.
Ora segue un altro grafico, simile al precedente.
Ecco un test per te.
Segna altri punti significativi nel grafico e decidi che cosa faresti dove vedi i
punti interrogativi. Ci sono altre formazioni 1-2-3? Ci sono altri Ross hook?
Quali sono le formazioni chiare 1-2-3, o i Ross hook chiari? In quali trade
entreresti e in quali no? Perché?

Nel grafico precedente, il punto 2 del primo massimo 1-2-3 non è al di sotto
della recente congestione. Si può comunque prendere in considerazione
un’entrata al ribasso con Traders Trick, nel punto indicato dalla freccia nel
grafico, dato che c’è spazio per coprire i costi e prendere un profitto tra
l’entrata e il punto 2. Questa entrata fornisce un trade profittevole.
Vi è un altro segnale di entrata al ribasso con TTE, per entrare sul Rh prima
della effettiva rottura del punto dell’uncino. L’entrata è indicata dalla freccia
nel grafico.

Il primo minimo 1-2-3 non è ben formato, si trova in una fase di movimento
laterale. Un’entrata in una situazione simile non ha elevate probabilità di
successo, per questo non entro nel punto “a”. In una situazione simile vi sono
probabilità significative che la congestione prosegua, almeno
temporaneamente. Lo stesso vale anche per il punto “b”.
Nota che il secondo Rh nel grafico è anche il numero 1 di una formazione di
massimo 1-2-3. Quando questo massimo 1-2-3 è completo, abbiamo di fronte
diverse formazioni 1-2-3 vicine tra loro e in opposte direzioni. Questo fatto
indica che ci troviamo in una fase di congestione. Gli uncini non si possono
verificare in una fase di congestione, ma solo in mercati in trend. Pertanto
non consideriamo la possibile entrata nel punto “c”.
Il punto “d” si presenta come possibile entrata TTE in una formazione di
minimo 1-2-3, mentre i prezzi sono ancora in fase di congestione. E’
preferibile non entrare in questo trade, sia a causa della congestione, sia per il
fatto che la TTE non ha lo spazio, dal punto di entrata fino al punto 2, per
coprire i costi e prendere un profitto.
Il punto “e” ci fornisce un possibile trade al rialzo. Abbiamo un Rh, e
un’entrata TTE con la possibilità di coprire i costi e prendere un profitto tra
l’entrata e il punto del Rh. Un Ross hook in questa posizione può anche
essere il punto in cui il mercato esce dalla congestione, e quindi vi sono
possibilità che il movimento dei prezzi prosegua oltre il Rh. Nota che nel
momento in cui si verifica il punto “e”, il mercato è già stato in congestione
per un grande numero di barre.

Vediamo un altro grafico.


Si dovrebbe entrare al rialzo nel punto “a”, oppure nel punto “b”, o in
entrambi, come indicato dai punti interrogativi ?
Se sì, perché? Se no, perché?
Di solito, al termine di un importante crollo dei prezzi, o di un’importante
esplosione al rialzo dei prezzi, oppure al termine di un trend molto lungo, si
verifica una congestione di dimensioni rilevanti. Non cerchiamo di entrare al
rialzo nel punto “a” per due motivi: 1) Non vi è una possibile entrata TTE
sulla barra che ha formato il punto 3, per poter entrare prima dell’effettiva
rottura del punto 2 e ricavare un profitto prima di tale punto.
E’ una formazione 1-2-3 che si verifica al termine di un lungo crollo dei
prezzi. Vi sono probabilità significative che i prezzi formino una congestione
dopo un simile crollo, e quindi che il movimento non proceda oltre il punto 2.

La possibile entrata TTE al punto “b” può essere presa in considerazione per
un trade di brevissimo termine, ed è probabile che il movimento dei prezzi
dopo l’entrata sia molto modesto. E’ preferibile evitare anche questo trade. Il
Ross hook supera di poco il punto 2, e l’entrata TTE dovrebbe avvenire a un
prezzo inferiore al punto 2. Il grafico si presenta ancora come area di
congestione, e vi sono probabilità significative che il movimento laterale
prosegua.
Capitolo 18

GESTIONE DI DENARO, RISCHIO E TRADES


Ti ho mostrato come posso fare trading sul Ross hook senza oscillatori o
studi tecnici. Ora vediamo come posso gestire il denaro, il rischio e il trade.

Spesso questi tre elementi vengono confusi e trattati senza distinzioni con la
denominazione di “money management”, mentre secondo il mio approccio
sono tre entità distinte, che richiedono di essere trattate come tali.

TRADE MANAGEMENT DEGLI UNCINI


SEMPLICI
Il trade management è il primo elemento da considerare. Questi sono gli
elementi che considero nel trade management:
Piazzare l’ordine di entrata.
Quale tipo di ordine utilizzare.
Piazzare gli ordini sia protettivi sia per l’obiettivo.

Piazzare l’ordine per l’uscita finale.


Il mio rapporto con le persone che eseguono i miei ordini è strettamente
connesso ai punti sopra indicati.
Ho regole molto strette per quanto riguarda il trade management.
Se c’è il tempo, scrivo su un foglio ogni ordine prima di piazzarlo nella
piattaforma elettronica.
Appena possibile, dopo che ho avuto l’eseguito del mio ordine di entrata,
oppure come ordine contingente (che diventa valido quando il mio ordine di
entrata viene eseguito), piazzo il mio ordine di uscita per lo stop protettivo, e
il mio ordine di uscita per il mio primo obiettivo di profitto.
Posso anche decidere di non inserire immediatamente lo stop protettivo, se
ciò è utile ai fini del mio piano, e di inserirlo poi velocemente se il mercato
non si muove nella mia direzione. In ogni caso ho in mente un punto di uscita
protettivo preciso, prima di entrare nel trade.
Verifico che gli ordini che ho piazzato nella piattaforma siano esattamente
quelli che avevo scritto. Negli anni, questa attenzione mi ha fatto evitare
errori che sarebbero stati molto costosi.

Ogni volta che è possibile utilizzo ordini “stop con limite”, per l’entrata.
Voglio ridurre al minimo il rischio di slippage: se non posso avere il prezzo
che voglio, quando entro in un trade, non voglio che il mio ordine venga
eseguito. Se i prezzi superano il mio prezzo di entrata e il mio ordine non è
stato eseguito, cancello l’ordine. Non voglio che il mio ordine venga eseguito
quando i prezzi tornano indietro verso il mio prezzo di entrata, perché a quel
punto stanno andando nella direzione sbagliata. Voglio entrare in un trade e
poi vedere che il mercato si muove velocemente nella mia direzione.
Può capitare che il mio ordine non venga eseguito, e quindi non entro nel
trade, ma poi il trade procede e diventa molto profittevole, senza che io ne
possa trarre beneficio. Non mi importa. Seguo la mia disciplina e le mie
regole. Voglio il mio prezzo, se no non entro.
RISK MANAGEMENT DEGLI UNCINI SEMPLICI

Questi sono gli elementi che considero nel risk management:


Coprire i costi e prendere un primo profitto con un obiettivo.
Tempo e aspettativa.
Suddividere la posizione.
Livello di rischio e minimizzare le perdite.
Nella grande maggioranza dei trade, i prezzi si muovono nella mia direzione
di un importo sufficiente per coprire i costi e prendere un primo profitto.
Per coprire i costi e prendere un primo profitto, liquido una parte della
posizione. Posso decidere di suddividere la posizione in modi diversi. Ad
esempio posso suddividere la mia posizione in tre parti. In questo caso, se il
mercato si muove velocemente verso il raggiungimento del mio primo
obiettivo, sposto il mio stop protettivo a pareggio su 2/3 della mia posizione e
liquido al primo obiettivo 1/3 della mia posizione. A questo punto ho coperto
i costi e preso un primo profitto, mentre sulla parte di posizione ancora aperta
non può accadere niente di peggio del pareggio (ad eccezione di un possibile
slippage). Se il mercato fa un movimento significativo nella mia direzione,
liquido ancora 1/3 della mia posizione per assicurarmi un profitto consistente,
e lascio lo stop a pareggio (o lo sposto a un livello più profittevole) per 1/3
della posizione, che è l’ultima parte ancora aperta.

Se il mercato esita e non si muove velocemente verso il mio primo obiettivo,


quando il primo obiettivo viene raggiunto liquido 2/3 della mia posizione. Se
il mercato non raggiunge il mio primo obiettivo entro un determinato tempo,
esco completamente dal trade, al fine di chiudere l’operazione con un leggero
profitto, o in pareggio, o con una perdita minima.
Voglio essere molto chiaro: non rischio per ogni contratto una somma
superiore a quanto mi faccia sentire pienamente a mio agio.
Posso accettare perdite piccole, non tollero perdite grandi.
Quali sono le aspettative corrette? Nella grande maggioranza dei trade
riuscirò almeno a coprire i costi e a ricavare un piccolo profitto. In due o tre
trade su dieci, come dato generale, il mercato correrà e mi darà un profitto
consistente. Il numero dei trade che forniscono un profitto consistente
dipende dal mercato e dall’intervallo temporale in cui si sta operando, e
inoltre questo dato varia nel tempo. L’evoluzione dei mercati negli anni
mostra che vi sono periodi in cui i trend tendono a essere più lunghi, mentre
in altri periodi i movimenti tendono a essere decisamente più brevi.
Le possibili perdite dipendono dall’intervallo temporale in cui si opera.
Naturalmente se si opera su grafici giornalieri o settimanali o mensili le
possibili perdite tendono ad avere importi più consistenti (e anche gli
obiettivi di profitto diventano più elevati). Quando faccio daytrading,
determino stop protettivi che, come ordine di grandezza, non sono superiori a
$50-$100 per contratto. E inoltre, per ridurre ulteriormente le perdite, sono
molto rapido nell’uscita se i prezzi non si muovono velocemente nella mia
direzione.
Se vinci in una elevata percentuale di trade, e mantieni molto piccole le tue
perdite, ricavi stabilmente profitti nei mercati, non vi sono altre possibilità.

MONEY MANAGEMENT DEGLI UNCINI


SEMPLICI
Questi sono gli elementi che considero nel money management:

Proteggere i profitti.
Spostare gli stop (“trailing stop”).
Gestire i tempi delle uscite.
Questi elementi sono strettamente connessi anche con il trade management,
dato che riguardano come il trade viene gestito.
Quando sono in un trade che ha raggiunto il primo obiettivo, e non ha toccato
il mio stop a pareggio sulla parte della posizione ancora aperta, posso
spostare lo stop (“trailing stop”) in due modi: 1) Sposto lo stop per proteggere
il 50% dei profitti potenziali visti “sulla carta”. 2) Sposto lo stop
progressivamente ai punti di supporto o resistenza naturale.
I due modi possono essere combinati tra loro, per essere adattati alle
caratteristiche del mercato, e al livello di comfort e allo stile di trading del
trader. Se ad esempio il punto di supporto o di resistenza naturale è più
lontano dal prezzo corrente, rispetto allo stop del 50%, il trader può decidere
di utilizzare comunque lo stop sul punto naturale di supporto o resistenza, se
questo è il modo che preferisce. Al contrario, un trader può decidere di non
rischiare comunque più del 50%.
Per 50% intendo che lo stop viene spostato in modo da non mettere a rischio
più del 50% del profitto potenziale massimo che il trade ha mostrato fino a
questo momento. Se ad esempio, in un trade al rialzo, i prezzi sono saliti fino
a un livello tale da produrre un profitto massimo di $ 300, si vuole chiudere
la posizione a un livello di prezzo che fornisca un profitto di almeno $ 150.
Sposto progressivamente lo stop secondo i due modi precedenti, ma osservo
anche come si presenta il movimento dei prezzi nel grafico. Smetto di
utilizzare i due modi precedenti quando vedo che gli uncini iniziano a essere
più vicini tra loro, o che il mercato sta formando nuovi estremi in
corrispondenza di barre di inversione, o di barre che sono doji o quasi doji, o
di barre che hanno la chiusura nella loro metà inferiore in un movimento al
rialzo (o nella metà superiore, in un movimento al ribasso), anche se la
chiusura è superiore all’apertura. Questi sono fatti che mi rendono sospettoso
e indicano che il movimento potrebbe essere vicino al termine. Quando vedo
fatti come questi stringo il mio stop fino a quando una correzione mi fa uscire
dal mercato. Il mio scopo è di uscire dal trade proteggendo la maggior parte
possibile del profitto potenziale.
Osservo anche i sintomi di un possibile esaurimento del movimento dei
prezzi in una determinata direzione. Dopo che il mercato ha formato e
superato due uncini, se inizia a formare barre lunghe nella direzione del trend,
o inizia a formare gap nella direzione del trend, ciò indica che, almeno
temporaneamente, con molta probabilità il trend sta terminando e seguirà una
congestione oppure un’inversione di trend.
Un altro modo per sapere che probabilmente una correzione è imminente è
vedere che si sono verificati cinque o più minimi più alti successivi in un
trend al rialzo, o cinque o più massimi più bassi successivi in un trend al
ribasso.
Ancora un altro modo per sapere che probabilmente una correzione è
imminente è vedere che si verificano cinque o più barre successive con
apertura alta e chiusura bassa in un trend al ribasso, o cinque o più barre
successive con apertura bassa e chiusura alta in un trend al rialzo. Di norma
cinque o più è un numero di barre eccessivo in una successione, e quindi è
probabile che si verifichi una correzione.
Capitolo 19

NON ENTRARE IN QUESTO UNCINO


Esistono condizioni in cui non vogliamo entrare in un Ross hook?
Sì, esistono. Sono criteri utili per selezionare i trade, al fine di evitare
operazioni con basse percentuali di successo. Sono elementi che indicano che
è necessario procedere con grande cautela.
Devi stare molto attento a entrare in un Ross hook...
Quando un mercato improvvisamente diventa troppo volatile. Quando gli
uncini sono troppo vicini tra loro.
Quando il volume crolla.
Quando un uncino è troppo lontano.
Quando si verificano più di tre barre di correzione dopo l’uncino.
Ora spiego tutti questi concetti. Studia attentamente queste condizioni, rifletti
su questi argomenti e applicali al tuo trading. Ti aiuteranno in modo
determinante a migliorare i risultati del tuo trading.
QUANDO UN MERCATO DIVENTA TROPPO VOLATILE
Avrei molti dubbi per l’entrata in un Ross hook come quello mostrato nel
grafico precedente.
Il problema dell’improvviso aumento della volatilità, come si vede nel
grafico precedente, è che il mercato si muove in modo troppo veloce. Non
forma un trend al rialzo, esplode verso l’alto. Una correzione è molto
probabile in queste condizioni. La correzione, se si trasforma in un’area di
congestione come nell’esempio, riduce le probabilità di successo del trade,
perché il mercato tende a fornire segnali di entrata che si rivelano falsi.
Invece di muoversi velocemente e con forza nella nostra direzione, dopo la
nostra entrata, i prezzi possono arrivare solo a toccare l’estremo dell’area di
congestione (o a superarlo di poco), per poi girarsi e andare nella direzione
opposta.
Vediamo un altro esempio.
Nel mese di febbraio, il mercato del grafico precedente è diventato
improvvisamente molto volatile. Se i prezzi fossero saliti di nuovo, dopo il
Rh evidenziato nel grafico, non avrei comunque preso in considerazione una
possibile entrata sull’uncino.
Nei punti “a” e “b” il mercato è troppo volatile per prendere in
considerazione i possibili uncini. Nel punto “d” invece si vede che il mercato
è ritornato in una situazione molto più ordinata, quando supera al ribasso il
punto “c”. Anche più avanti nel grafico però si vedono segni di volatilità
eccessiva, costituiti da gap e barre lunghe.
Nel considerare come varia la volatilità, è opportuno anche ricordare che i
mercati tendono a scendere più velocemente di quanto salgono, e ciò può
determinare un aumento di volatilità nei movimenti al ribasso.
Non entrerei in nessuno dei Rh evidenziati nel grafico. Il mercato è troppo
volatile, e le formazioni grafiche certamente non sono chiare e ben
strutturate. Evito i possibili trade in situazioni simili, preferisco attendere che
il mercato sia più ordinato. Molto spesso, come vedremo tra poco, quando un
uncino è molto lontano dal punto 2 il movimento ormai è vicino al termine, e
non fornisce un buon trade.

QUANDO GLI UNCINI SONO TROPPO VICINI


TRA LORO
Normalmente, quando un mercato è in trend e sta formando dei Ross hook,
ogni uncino ha una correzione di durata da una a tre barre, e poi il mercato
riprende a muoversi nella direzione del trend.
Ogni movimento nella direzione del trend normalmente comprende un
numero di barre da tre a cinque. Un movimento nella direzione del trend può
essere formato da solo una o due barre, se si tratta di barre particolarmente
ampie o con gap.
Quando il mercato inizia ad avere solo una o due barre nella direzione del
trend, senza che vi siano barre lunghe o gap, e poi vi è immediatamente una
correzione, i Ross hook si presentano molto vicini tra loro. Ciò costituisce un
avvertimento significativo che il movimento, almeno temporaneamente,
molto probabilmente è terminato.

QUANDO IL VOLUME CROLLA


Quando un mercato è stato in trend per un periodo, a volte per un lungo
periodo, raggiunge un punto di esaurimento. Non riesce a continuare a
formare nuovi massimi, in un trend al rialzo, o nuovi minimi in un trend al
ribasso. Frequentemente questo esaurimento viene accompagnato da un
crollo dei volumi. I nuovi massimi si verificano in corrispondenza di volumi
bassi, o i nuovi minimi si verificano in corrispondenza di volumi bassi. Il
mercato semplicemente non riesce più a sostenere i nuovi estremi. Il numero
dei partecipanti si sta riducendo, nel mercato si stanno esaurendo i venditori
o i compratori.
E’ complesso sapere esattamente come tenere conto dei volumi, e non è facile
spiegarlo. Ma quando vedo che un estremo si verifica in corrispondenza di un
volume basso, tipicamente dopo che si è verificato un ampio movimento, una
barra lunga o un gap, inizio a sospettare che il movimento, almeno
temporaneamente, sia terminato. Inizio a sospettare che si formerà una
correzione, e di solito ciò avviene. Un crollo nel volume si può verificare
proprio in corrispondenza dell’ultimo movimento forte di un trend che sta
finendo.
Quando vedi che il punto di un Ross hook (la barra che forma il nuovo
massimo, o minimo in caso di ribasso) si forma in corrispondenza di un
volume basso, evita di entrare su quell’uncino. Ciò vale in ogni intervallo
temporale, intraday, giornaliero o superiore al giorno.

Guarda il grafico seguente, nel punto indicato dalla linea verticale. Il giorno
in cui si forma un nuovo uncino si verifica anche un crollo del volume.
Nel grafico puoi notare anche che gli ultimi uncini sono molto vicini tra loro,
e anche questo è un segno che il movimento sta terminando, come spiegato
nel paragrafo precedente.

Il punto dell’uncino si è formato in corrispondenza di un volume basso. Nel


giorno successivo, il motivo per cui il volume è più alto, rispetto al giorno
precedente, è che molti trader stanno chiudendo le loro posizioni ancora
aperte al ribasso. Nota che la barra dell’uncino è una barra di inversione. Nel
mercato si stanno esaurendo i venditori.
Anche nel grafico seguente si vede una situazione simile. Il volume
diminuisce appena prima che si formi il punto dell’uncino. Il volume
aumenta improvvisamente nel giorno successivo, in corrispondenza di una
barra di inversione, e ciò indica che nel mercato si stanno esaurendo i
compratori. Prevale la pressione di vendita, il volume viene creato dai
venditori, per chiudere precedenti posizioni al rialzo o per aprire nuove
posizioni al ribasso. Chi acquista da questi venditori? Principalmente il
pubblico dei trader senza la giusta preparazione, che pensano che il
movimento al rialzo non sia ancora terminato.
QUANDO UN UNCINO E’ TROPPO LONTANO
Un Ross hook è troppo lontano in due situazioni:
Quando la formazione 1-2-3 che precede l’uncino presenta una grande
distanza tra punto 1 e punto 2.
Quando il punto dell’uncino è lontano dal punto 2.
Quando si verifica una di queste due situazioni, spesso i prezzi hanno poco
spazio per muoversi, dopo che il Ross hook viene superato.

Situazioni simili si possono verificare in ogni mercato e in ogni intervallo


temporale, sia in movimenti al rialzo che in movimenti al ribasso.
Il grafico seguente mostra un esempio di punto 2 troppo lontano dal punto 1.
Dopo che il punto del Rh viene superato, i prezzi scendono poco.
Il grafico seguente mostra una situazione in cui il punto del Ross hook è
troppo lontano dal punto 2 della formazione 1-2-3. Inoltre in questo esempio
anche il punto 2 è troppo lontano dal punto 1.
Non entrerei in un trade con queste caratteristiche, dato che il mercato ha già
percorso una lunga distanza.

Ecco che cosa è accaduto dopo, nella stessa giornata. Puoi vedere che è stato
saggio non entrare in questo trade. La maggior parte del movimento era già
stata consumata prima della formazione del Ross hook.
QUANDO SI VERIFICANO PIU’ DI TRE BARRE
DI CORREZIONE
Questa è una considerazione molto importante relativa ai Ross hook. E’ una
situazione in cui molti trader commettono errori.
Molto spesso l’ultimo uncino di una serie viene seguito da una congestione di
qualche tipo. Ciò non accade solo quando un mercato forma un deciso
massimo o minimo a V, ma i veri massimi e minimi a V sono rari.

Ciò che inizia come massimo /\ , di solito diventa una congestione del tipo
/\/\. Lo stesso vale per ciò che inizia come minimo \/ , che di solito diventa
una congestione del tipo \/\/. Queste sono effettive situazioni di congestione,
e vi è il pericolo che il Ross hook si formi appena prima di un movimento
laterale.
Nota quanto segue:
Qui vi è un concetto estremamente importante da afferrare. Quando un trend
forma una correzione che contiene più di tre barre, il trend principale è
interrotto, e ora abbiamo di fronte un trend secondario che potrebbe
trasformarsi in una congestione, oppure in un’inversione del trend principale.
Il Ross hook esiste ancora, ma le sue probabilità di successo sono molto
minori. E’ preferibile evitare un trade di questo tipo. Si sono verificate più di
tre barre di correzione, la quarta barra dopo l’uncino ha formato ancora un
massimo più basso rispetto al precedente, in un Rh al rialzo.
Lo stesso concetto vale per un Rh al ribasso: se si verificano più di tre barre
di correzione (cioè dopo l’uncino vi sono quattro barre con minimi più alti
del precedente), si evita il trade.
Capitolo 20

UN ALTRO TIPO DI FILTRO


A volte i trader, a causa di fondi limitati o della non volontà di utilizzare
risorse adeguate, si trovano sottocapitalizzati rispetto al denaro richiesto per il
trading in alcuni mercati.

Se la volatilità è elevata, in un determinato mercato, il rischio può essere


superiore a quanto effettivamente può essere gestito, per la dimensione del
conto o per il livello di comfort del trader.
In tal caso si può prendere in considerazione un intervallo temporale più
piccolo, in modo da avere di fronte una volatilità minore, purché il mercato
sia sufficientemente liquido anche nell’intervallo temporale più piccolo. Ad
esempio si può passare da un grafico giornaliero a un grafico intraday a 60
minuti, oppure da un grafico a 60 minuti a un grafico a 15 minuti. In un
intervallo temporale più piccolo, lo stop può essere posizionato in un punto
che comporta un rischio minore rispetto a un intervallo temporale più lungo.
Naturalmente il passaggio a intervalli temporali intraday è fattibile se il trader
può dedicare un tempo sufficiente al daytrading. Ciò è reso più facile dal fatto
che anche per il trading intraday è possibile operare part time e intanto
svolgere un’altra attività lavorativa, se si vuole.
In ogni caso è necessario attendere pazientemente che si verifichi la giusta
opportunità di trading. I trader tipicamente hanno fretta di piazzare un ordine,
ma se invece aspettassero pazientemente la situazione giusta, ci sarebbero
molti più trader vincenti nei mercati.
La volatilità in un grafico a 1 minuto, a 3 minuti, a 5 minuti o a 10 minuti, è
di norma compatibile anche con piccoli conti. I guadagni per singolo trade
tendono ad essere più piccoli, in modo proporzionato, rispetto a intervalli
temporali maggiori, ma con un trading attento la dimensione del conto può
essere aumentata fino a gestire posizioni più grandi (ad esempio più
contratti), oppure intervalli temporali maggiori.
Il concetto che sto presentando è di utilizzare l’intervallo temporale come
filtro per il trading. Puoi utilizzare un intervallo temporale che offra
opportunità di trading coerenti con il tuo personale livello di comfort e la
dimensione del tuo conto.
Il trading con il Ross hook aiuta a entrare presto nei possibili trade, e in
pratica costringe a fare trading con il trend.
Utilizzo costantemente, da molto tempo, un approccio semplice al mio
trading. Molte persone che vogliono fare trading rendono questa attività
troppo complicata, in modo non necessario e controproducente. E’ come se,
secondo loro, un approccio semplice non fosse adeguato.
Forse alcuni si sentono in colpa se hanno la possibilità di guadagnare senza
utilizzare un approccio complicato. Forse hanno l’impressione che se un
approccio non è sofisticato, scientifico o matematico, non può essere efficace.
Questo è un problema grave per loro, perché moltissimi trader hanno perso
cercando di operare in un modo complicato.
I Ross hook, utilizzati nel modo corretto, forniscono una percentuale di trade
vincenti molto elevata. Con un segnale di entrata così efficace, l’importo del
tuo profitto è in funzione di come gestisci il trade, il denaro, il rischio, e te
stesso.
Per realizzare una buona gestione, in tutti gli aspetti che ho citato, devi
imparare a essere disciplinato. Devi renderti conto che la sola cosa che puoi
cambiare, per risolvere i problemi che il mercato ti pone quando fai trading, è
il modo in cui reagisci agli stimoli e prendi le tue decisioni. Ho trattato in
modo approfondito gli argomenti della gestione profittevole e della disciplina
nel libro Trading come business .
Devi operare rendendoti conto veramente di che cos’è il trading. Per fare
questo hai bisogno di studiare. Devi imparare come i mercati funzionano in
realtà, e come leggere il comportamento dei mercati nei grafici.
Ad esempio devi sapere in quale punto i trader “interni” dei mercati
chiuderanno le loro posizioni, e perché. Devi imparare a riconoscere tale
condizione in un grafico. Per quale motivo? Per evitare di essere travolto dai
loro movimenti.

Devi renderti conto che il trading è un’attività imprenditoriale molto


rischiosa. Anche quando hai individuato correttamente la direzione di un
trade puoi finire in perdita. Ci sono molti avvoltoi che sono in grado di
trasformare un tuo trade potenzialmente vincente in uno perdente, se non sei
estremamente attento nel tuo modo di operare. I mercati vengono mossi da
interessi molto forti, che certamente non agiscono a tuo beneficio.
Ciò non significa che tu non possa guadagnare nei mercati. Significa che per
guadagnare devi essere molto attento e veloce. Devi imparare a prendere i
profitti quando ci sono. Devi avere la giusta preparazione, e fare trading sulla
base di un piano preciso e completo.
Capitolo 21

ASPETTARSI GLI UNCINI


Quando possiamo aspettarci un Ross hook?

Dato che i Ross hook sono causati dalle prese di profitto durante – e al
termine – di un trend, si dovrebbero verificare situazioni in cui ci si può
aspettare la loro formazione.
Nei prossimi grafici, ti mostrerò quando ci si può aspettare che i Ross hook
accadano. Nei grafici evidenzierò le formazioni 1-2-3 e i Rh, in modo che tu
possa vedere come esamino questi grafici. Vicino a ogni punto 1 ho indicato
la direzione verso il punto 2 con una freccia.
Naturalmente, come ho spiegato nei capitoli precedenti, il fatto di indicare
una formazione grafica non significa che io sia disposto a entrare in un trade
basato su tale formazione grafica. E’ essenziale selezionare accuratamente i
trade, per ottimizzare i profitti del trading.
Quando ci aspettiamo che un Ross hook si possa verificare nel mercato,
abbiamo un elemento per considerare in anticipo possibili trade. Il semplice
fatto di aspettarsi un uncino aiuta ad acquisire una prospettiva più chiara sul
mercato. Abbiamo qualcosa di concreto da cercare.
Esaminando il grafico e cercando possibili situazioni adatte per la formazione
di un uncino, facciamo esperienza nella conoscenza del movimento dei
prezzi. Questo esercizio ti aiuta a sviluppare le tue capacità di osservazione
dei movimenti del mercato.
Ciò che impari esaminando i grafici, per individuare in anticipo i Ross hook,
ti aiuta a valutare possibili trade. Per esempio inizi a renderti conto di come le
diverse barre dei prezzi si sviluppano una dopo l’altra, e come la fascia di
prezzo di ogni barra si può sovrapporre a quella precedente, nello specifico
mercato e intervallo temporale che ti interessa. Questa conoscenza dei
mercati ti fornisce elementi utili per selezionare i trade, e per gestire la
posizione dopo l’entrata.
Capitolo 22

CONSIDERAZIONI FINALI
Il trading è un business, e deve essere affrontato come tale, con tecniche che
funzionano in modo costante. Hai bisogno di sapere come fare trading
profittevole, come ricavare nei mercati la tua parte di profitti.
Devi sapere come si comportano gli operatori “interni” dei mercati, come i
mercati si muovono in realtà. Ciò può essere visto in un semplice grafico di
prezzo, se impari come farlo. Se acquisisci queste conoscenze sei in grado di
fare trading in modo efficace.
Pochi sanno come scoprire la verità nei mercati. E tuttavia, quando ti spiego
come fare, diventa semplice. Cercando di fare da solo invece, puoi passare
anni lottando faticosamente nei mercati senza mai scoprire la realtà di come
fare trading in modo profittevole. Moltissimi aspiranti trader perdono il loro
denaro, o rinunciano, prima di aver imparato come guadagnare in questo
business.
Incontrando molti trader, sono rimasto impressionato dalla scarsità delle
conoscenze che hanno quasi tutte le persone che cercano di fare trading.
Anche persone che stanno cercando di fare trading da anni sembrano non
rendersi conto di quanto poco sanno sui mercati e su come operare. C’è da
stupirsi per il fatto che così tanti trader perdano? C’è da stupirsi che così tanti
abbandonino i mercati frustrati e completamente sconfitti? Queste persone
spesso non hanno perso solo il loro denaro, ma anche la loro sicurezza e la
loro autostima.
In questo e negli altri miei libri Daytrading, Trading come business, Spread
trading e trading stagionale, sono contenute conoscenze molto preziose per i
trader.
I libri forniscono il primo livello di formazione, che è indispensabile per un
trader, ma non è completo. I miei corsi dal vivo sono il livello avanzato di
formazione. Il corso è il momento in cui completi la tua preparazione per
guadagnare nel trading. Anche se hai letto i miei libri, e anche se stai
vincendo nel trading, ciò che impari al corso ti sorprende e cambia
decisamente i risultati del tuo trading. Il motivo è che dal vivo, con un gruppo
ristretto di persone, posso insegnare tecniche che non possono essere spiegate
nei libri. Nel corso dal vivo insegno argomenti, essenziali per il trading, che
non puoi imparare in nessun altro modo.
Impari come funzionano veramente i mercati, la loro vera natura, e come
affrontarli. Impari come selezionare i trade nel modo migliore, e come
gestirli, sulla base delle conoscenze di cui hai veramente bisogno. Ciò che
impari ti porta ai risultati che vuoi molto più velocemente di quanto tu possa
pensare. Risparmi molto tempo, denaro ed energia.
Spiego questo fatto con un esempio, descrivendo una situazione che rende
l’idea di ciò che accade ai trader.
Stai tornando a casa, ma devi attraversare una giungla prima di raggiungere la
tua destinazione, e ti sei perso. All’interno della giungla c’è un luogo in cui
puoi trovare tutto ciò che hai bisogno di sapere per raggiungere la tua casa.
C’è una mappa precisa, e ci sono informazioni che rivelano com’è fatta la
giungla e il percorso da seguire per arrivare a casa.
Quindi è assolutamente necessario che tu arrivi al luogo in cui puoi trovare le
informazioni. Ti viene offerta una scelta, hai due possibili modi per farlo:
puoi entrare nella giungla con un ottimo equipaggiamento che comprende un
machete, uno zaino, e una bussola.
Oppure in alternativa puoi salire su un elicottero che ti porterà direttamente al
luogo in cui puoi trovare le informazioni.
Se scegli il machete e il resto dell’equipaggiamento, devi attraversare a piedi
la giungla nel tentativo di trovare le informazioni. Ti possono accadere molte
cose durante il percorso, nella giungla si annidano molti pericoli:
Puoi perderti e non riuscire mai a raggiungere il luogo in cui si trovano le
informazioni. Puoi continuare a vagare, perduto nella giungla, fino a quando
esaurisci il tuo capitale di trading o rinunci, completamente frustrato e ormai
convinto che non raggiungerai mai il tuo obiettivo.
Puoi cadere nelle sabbie mobili, e finire sepolto vivo. La giungla è piena di
zone impraticabili. Non si sente mai più parlare delle persone che finiscono in
quelle zone.
Puoi essere trovato e divorato dai molti animali selvaggi che vivono nella
giungla.
Se invece scegli il volo in elicottero che ti porta direttamente al luogo in cui
vi sono le informazioni, trovi immediatamente ciò che cerchi. E dopo parti da
quel luogo pienamente equipaggiato con tutta la conoscenza e gli strumenti
che ti servono, costruiti appositamente per farti arrivare a casa con sicurezza
e nel modo più efficace.

Hai una scelta da compiere, tra due possibili alternative. Tu decidi


di......................................?
Con questa situazione in mente, ora ti presento come domande alcuni degli
argomenti che impari al corso.
Se tu sapessi dove i prezzi probabilmente si muoveranno, questo ti aiuterebbe
ad avere più successo come trader?
Al corso impari come sapere dove i prezzi si muoveranno!
Se tu sapessi perché i prezzi andranno là, questo ti aiuterebbe ad avere più
successo come trader?
Impari i motivi per cui i prezzi andranno là.

Se tu sapessi fino a che punto i prezzi arriveranno, quando si muovono,


questo ti aiuterebbe ad avere più successo come trader?
Impari come sapere fino a che punto i prezzi arriveranno.
Ma anche con le conoscenze che ho indicato sopra, che ti permettono di avere
percentuali molto elevate di trade vincenti, potresti non essere in grado di fare
trading con successo. Il motivo è che hai anche bisogno di sapere come
gestire il trade, per guadagnare effettivamente.
Per questo ti insegno anche come gestire il trade in modo da ricavare nei
trade vincenti un guadagno medio nettamente superiore alla perdita media dei
trade perdenti.
Ti mostro come gestire non solo il trade, ma anche te stesso, in modo da
realizzare la disciplina necessaria per fare trading con successo.
Dopo aver fatto solo trading, a tempo pieno, per molti anni, ho iniziato anche
a insegnare ad altri come fare trading in modo profittevole.
Anche questo libro è uno strumento che ti aiuta a fare trading in modo
profittevole. Spero che tu ne ricavi benefici molto importanti. Ti suggerisco
di leggere più volte il libro, perché contiene molte conoscenze che non
possono essere acquisite con una sola lettura. Desidero per te il meglio nel
tuo trading.

Appendice A

Altri esempi di trade


Ho evidenziato molti punti significativi in questo grafico. Forse non ho
segnato tutti i punti che potevano essere rilevanti, e tu potresti vedere altri
elementi interessanti. A volte è possibile che trader differenti vedano lo stesso
grafico in modo differente, almeno in parte. Spesso non esiste un “giusto” o
“sbagliato” in assoluto. E’ essenziale che tu faccia pratica nell’osservazione
dei grafici, e che tu impari a selezionare le situazioni che ti forniscono elevate
percentuali di trade vincenti. E’ importante ciò che tu vedi nel grafico, e che
tu impari a fare trading su ciò che vedi.
All’inizio del grafico, vediamo il crollo dei prezzi fino a un punto in cui si
ferma intorno alla zona di prezzo 1800.
Guardando il grafico, puoi vedere che quest’area di prezzo è significativa per
tutto il periodo mostrato, che è di circa dieci anni, dato che si tratta di un
grafico con barre mensili.

Nota che il ripido trend al ribasso è terminato con una barra di inversione.
L’ho indicata con “A”. Tale barra di inversione ha il minimo quasi uguale
alla barra precedente. La barra di inversione diventa anche un Rh.
Il livello del minimo intorno al prezzo 1800 è significativo. Più avanti nel
grafico si vede che altri minimi significativi si sono verificati intorno a tale
area di prezzo. Ho indicato questi minimi come “B1”, “B2”, “B3” e “B4”.

E’ interessante notare che, ad eccezione di “B4”, questi minimi si sono


formati su una barra di inversione. Per “B4” l’inversione si è verificata sulla
barra successiva. Ciò suggerisce che le barre di inversione sono molto
importanti.
Ora osserviamo i massimi, che ho evidenziato con “C1”, “C2”, ecc. Ad
eccezione di “C1”, si verificano tutti su barre di inversione.
Ora vediamo le formazioni di massimo e minimo 1-2-3. Sono iniziate tutte
con una barra di inversione. Anche questo fatto conferma l’importanza delle
barre di inversione.
Le formazioni di massimo e minimo 1-2-3, e le formazioni Ross hook, si
verificano in punti significativi. La rottura di questi punti può produrre
movimenti importanti nel mercato, naturalmente in proporzione all’intervallo
temporale che si sta osservando. Evidentemente, il movimento in un grafico
mensile è molto maggiore di un movimento in un grafico a cinque minuti.
L’entrata nel movimento prima che avvenga l’effettiva rottura del punto 2 di
una formazione 1-2-3, o l’effettiva rottura del Ross hook, mediante la tecnica
Trader’s Trick, consente di migliorare ulteriormente il trade. Nel grafico sono
evidenziate entrate mediante TTE, al rialzo (“buy” nel grafico), o al ribasso
(“sell” nel grafico).
Ora vediamo le aree di congestione. Sono tutte precedute (entro una barra o
due), da una barra lunga. E’ come se, dopo un movimento ampio, il mercato
dovesse prendersi una pausa. Esiste un ritmo nei mercati.
Le aree di congestione nel grafico rispettano i nostri criteri per definire le
congestioni. Vediamo una congestione da alternanza con minimo in “B1”.
Vediamo una congestione in cui le chiusure sono comprese nella fascia di
prezzo di una “measuring bar”, prima di “C7”. Prima di “C5”, abbiamo una
congestione da alternanza e con una barra doji. Sopra “B2” abbiamo una
congestione con measuring bar e con coppie di barre.
Con questi esempi ti voglio mostrare che, se comprendi l’anatomia del
mercato, sei in grado di decidere come operare. Non hai bisogno che un
indicatore ti dica ciò che appare già chiaro nel grafico che hai di fronte.

Tutti i mercati si comportano essenzialmente in un modo analogo. Formano


aree di congestione in punti significativi del grafico. Poi attraversano i limiti
delle aree di congestione. Si possono verificare false rotture, a seguito delle
quali il mercato rientra velocemente nella congestione, e il movimento
laterale prosegue. Oppure si verificano rotture effettive: il mercato esce dalla
congestione e si forma un trend, che può avere una durata breve oppure
lunga, a volte. Come ho spiegato più volte in questo libro, devi stare molto
attento a evitare le congestioni, quando fai trading con il Ross hook.

Appendice B

La Legge dei Grafici


Questo capitolo contiene alcune informazioni sulla Legge dei Grafici non
presentate nei libri precedenti.
FORMAZIONI 1-2-3 DI MASSIMO E MINIMO
Una formazione di massimo 1-2-3 si verifica alla fine di un trend al rialzo, o
di un movimento al rialzo. Tipicamente, i prezzi formano un massimo finale
(1), procedono verso il basso fino al punto (2), dove inizia una correzione
verso l’alto; poi procedono verso l’alto fino a un punto in cui riprendono il
movimento verso il basso, creando così il “pivot” (3). Ci può essere più di
una barra di prezzo nel movimento dal punto 1 al punto 2, e anche dal punto
2 al punto 3. Si deve
verificare una correzione “completa” affinché i punti 2 o 3 possano essere
definiti correttamente.

Il numero 1 di una formazione di massimo 1-2-3 viene creato quando un


precedente movimento verso l’alto è terminato e i prezzi hanno iniziato a
scendere.
Il punto numero 1 è identificato come l’ultima barra che ha formato un nuovo
massimo nel più recente movimento verso l’alto (“up-leg”).
Il punto numero 2 di un massimo 1-2-3 viene creato quando una correzione
“completa” si verifica. Correzione “completa” significa che quando i prezzi si
muovono verso l’alto dal potenziale punto numero 2, ci deve essere una
singola barra che forma sia un massimo più alto, sia un minimo più alto,
rispetto alla barra precedente, o una combinazione di più barre (fino a un
massimo di 3 barre) che creano sia un massimo più alto, sia un minimo più
alto, rispetto alla barra precedente. Il massimo più alto e il minimo più alto si
possono verificare in qualsiasi ordine. Se ciò non si verifica, dopo tre barre
abbiamo una congestione. La definizione di congestione è stata spiegata in
modo approfondito in un altro capitolo. E’ possibile che sia il punto numero
1, sia il numero 2, avvengano nella stessa barra, ma in questo caso la
formazione risulta meno chiara.
Il punto numero 3 di una formazione di massimo 1-2-3 viene creato quando
una correzione completa si verifica. Correzione completa significa che,
quando i prezzi scendono dal potenziale punto numero 3, ci deve essere una
singola barra che forma un massimo più basso e un minimo più basso rispetto
alla barra precedente, oppure una combinazione di più barre (preferibilmente
2 barre, o al massimo 3) che formano sia un massimo più basso, sia un
minimo più basso, rispetto alla barra precedente. E’ possibile che sia il punto
numero 2, sia il numero 3, avvengano nella stessa barra.
Ora vediamo la formazione di minimo 1-2-3.
Un minimo 1-2-3 si forma alla fine di un trend al ribasso, o di un movimento
al ribasso. Tipicamente, i prezzi formano un minimo finale (1); procedono
verso l’alto fino al punto
(2) in cui inizia una correzione verso il basso; procedono verso il basso fino a
un punto (3) in cui riprendono un movimento verso l’alto, creando così il
“pivot”. Vi può essere più di una barra nel movimento dal punto 1 al punto 2,
e anche dal punto 2 al punto 3. Si deve formare una correzione completa per
poter definire correttamente il punto 2 e il punto 3.
Il punto 1 di minimo viene creato quando un precedente movimento al
ribasso è terminato, e i prezzi hanno iniziato a muoversi verso l’alto. Il punto
numero 1 è identificato come l’ultima barra che ha formato un nuovo minimo
nel più recente movimento verso il basso.

Il punto numero 2 di un minimo 1-2-3 viene creato quando una correzione


completa si verifica. Correzione completa significa che quando i prezzi si
muovono verso il basso dopo il potenziale numero 2, ci deve essere una
singola barra che forma sia un massimo più basso, sia un minimo più basso,
rispetto alla barra precedente, o una combinazione di più barre (ma non più di
3 barre) che formano sia un massimo più basso, sia un minimo più basso,
rispetto alla barra precedente. Il massimo più basso e il minimo più basso
possono accadere in qualsiasi ordine. Se ciò non avviene, dopo tre barre si ha
una congestione. E’ possibile che il numero 1 e il numero 2 si formino sulla
stessa barra, ma in questo caso la formazione è meno chiara.
Il punto numero 3 di un minimo 1-2-3 viene formato quando una correzione
completa si verifica. Correzione completa significa che, quando i prezzi si
muovono verso l’alto dopo il potenziale punto 3, ci deve essere una singola
barra che forma sia un minimo più alto, sia un massimo più alto, rispetto alla
barra precedente, o una combinazione di più barre (preferibilmente 2 barre, o
al massimo 3) che formano un minimo più alto e un massimo più alto rispetto
alla barra precedente. E’ possibile che sia il punto 2 sia il punto 3 avvengano
nella stessa barra, ma in questo caso la formazione è meno chiara.
raggiungono di nuovo, o superano, il punto numero 1.
FORMAZIONE “LEDGE”
LA FORMAZIONE “LEDGE” È UN’AREA DI MOVIMENTO
LATERALE COSTITUITA DA UN MINIMO DI QUATTRO BARRE DI
PREZZO. DEVE AVERE DUE MINIMI ALLINEATI E DUE MASSIMI
ALLINEATI. I DUE MASSIMI ALLINEATI DEVONO ESSERE
SEPARATI DA ALMENO UNA BARRA DI PREZZO, E I MINIMI
ALLINEATI DEVONO ESSERE SEPARATI DA ALMENO UNA BARRA
DI PREZZO.
L’allineamento esatto è preferibile, ma vi può anche essere una piccola
differenza, non superiore a tre tick (per tick si intende la variazione minima di
prezzo). Se ci sono più di due massimi allineati e minimi allineati, è
facoltativo se prendere in considerazione i due prezzi allineati più recenti
(allineamento “A”) o i prezzi allineati massimi e minimi della serie
(allineamento “B”). Si vedano gli esempi nella figura successiva.
UNA LEDGE NON PUÒ CONTENERE PIÙ DI 10 BARRE DI PREZZO.
UNA LEDGE SI
DEVE VERIFICARE ALL’INTERNO DI UN TREND. Il mercato deve essere arrivato
con un trend, rialzista o ribassista, fino alla ledge. La ledge rappresenta un
punto di sosta temporanea dei prezzi, e quindi ci si aspetta che il trend
continui dopo la rottura (breakout) di una Ledge.

FORMAZIONE “TRADING RANGE”


Una formazione Trading Range (si veda la figura seguente) è un’area di
movimento laterale costituita da più di dieci barre di prezzo. La trading range
di solito ha una forma di tipo \/\/ o /\/\. Frequentemente, nelle barre dalla 21
alla 29, si verifica una rottura del massimo o del minimo della Trading
Range, definiti dalle barre precedenti la rottura.
FORMAZIONE “ROSS HOOK”
Un Ross Hook è creato da:
La prima correzione che segue la rottura di una formazione di massimo o
minimo 1-2-3.
La prima correzione che segue la rottura di una formazione Ledge.
La prima correzione che segue la rottura di ogni altro tipo di area di
movimento laterale dei prezzi: congestione o Trading Range.
In un mercato con trend al rialzo, dopo la rottura di un minimo 1-2-3, la
prima barra di prezzo che non forma un nuovo massimo più alto crea un Ross
Hook. (Anche un doppio massimo crea un Ross Hook).

In un mercato con trend al ribasso, dopo la rottura di un massimo 1-2-3, la


prima barra di prezzo che non forma un nuovo minimo più basso crea un
Ross Hook. (Anche un doppio minimo crea un Ross Hook).
Se i prezzi rompono verso l’alto una formazione Ledge, o una formazione
Trading Range, o una Congestione, la prima barra che non forma un nuovo
massimo più alto crea un Ross Hook. Se i prezzi rompono verso il basso una
Ledge, o una Trading Range, o una Congestione, la prima barra che non
forma un nuovo minimo più basso crea un Ross Hook. (Anche un doppio
massimo o minimo è Ross Hook).

Ho definito le formazioni che costituiscono la Legge dei Grafici. Studiale


attentamente.
Ciò che rende uniche queste formazioni è che esse possono essere definite in
modo specifico. La capacità di formulare una precisa definizione distingue
completamente queste formazioni da altre vaghe e generiche quali “testa e
spalle”, “flag”, “megafono”, e altri presunti schemi di prezzo che
frequentemente sono semplici etichette attribuite ai movimenti del mercato.

Trading nel movimento laterale


Il movimento laterale dei prezzi può essere suddiviso in tre aree distinte, che
possono essere definite come:
Ledge ⎯ che sono costituite da non più di 10 barre di prezzo, e sono definite
in modo specifico, come spiegato in precedenza.
Congestioni ⎯ che sono costituite da almeno 4 barre di prezzo, e possono
essere individuate mediante le definizioni specifiche spiegate in un
precedente capitolo del libro.
Trading Range ⎯ che sono costituite da almeno 11 barre di prezzo, e
frequentemente da 21 o più barre. Le formazioni Trading Range di solito
hanno una forma di tipo /\/\ o \/\/.
La rottura della Trading Range spesso avviene tra le barre 21 e 29. Le
Trading Range formate da più di 29 barre di prezzo tendono a indebolirsi
dopo la barra 29, e la rottura, se avviene oltre questo punto, sarà:
Relativamente forte se la Trading Range è diventata progressivamente più
stretta come distanza tra massimo e minimo.
Relativamente debole se la Trading Range è diventata progressivamente più
ampia come distanza tra massimo e minimo.

La rottura di una Ledge può essere presa in considerazione come segnale di


entrata. Per definizione la formazione Ledge è valida solo se si verifica in un
mercato in trend, e viene considerato un punto di sosta temporanea del
movimento dei prezzi. Pertanto, si può prendere in considerazione un’entrata
in un trade, alla rottura della Ledge, solo nella direzione del trend
preesistente, dopo che i due massimi allineati o due minimi allineati si sono
formati.
Questo segnale di entrata ha successo se il trend prosegue dopo la rottura
della Ledge. La possibile entrata alla rottura della Ledge non offre il
vantaggio della Trader’s Trick, e quindi espone il trader al rischio di “false”
rotture.
L’entrata Trader’s Trick è il modo che preferisco per entrare in un trade,
perché mi fornisce un vantaggio specifico, determinante per il successo del
trade.
Nei miei corsi dal vivo spiego esattamente per quale motivo la Trader’s Trick
è così efficace, e come utilizzarla per selezionare nel modo migliore i trade.
Tutto ciò si basa sul mio concetto di “Dinamiche dei Mercati”, cioè sui
precisi meccanismi che fanno muovere i mercati, ogni giorno.
La Trader’s Trick permette di ottimizzare l’entrata in una formazione di
massimo o minimo 1-2-3, entrando prima dell’effettiva rottura del punto
numero 2. La Trader’s Trick permette di ottimizzare anche l’entrata in un
Ross hook, poiché permette di entrare nel trade prima dell’effettiva rottura
del Ross hook.
Gestita nel modo corretto, la Trader’s Trick permette di avere un trade
vincente – e di ricavare un profitto – anche quando la rottura del punto
numero 2, o del Ross hook, si rivela “falsa”.
Come si è visto sopra, la prima correzione che segue la rottura di una Ledge,
di una Trading Range, o di una Congestione, definisce correttamente un Ross
Hook. Guarda i grafici seguenti.

Molti trader, quando affrontano mercati laterali, hanno il problema di


determinare quando i prezzi non si stanno più muovendo lateralmente, ma
hanno invece iniziato un trend.
Un modo per scoprire che è iniziato un trend è vedere nel grafico un’effettiva
rottura dell’area di movimento laterale, e una correzione che definisce un
Ross hook. La rottura deve essere netta, e i prezzi non devono rientrare
immediatamente nell’area del movimento laterale.
In quale altro modo è possibile scoprire quando un mercato non si sta più
muovendo lateralmente e un trend è iniziato? Ora lo vediamo.
In altri scritti ho affermato che la rottura del punto 2 di una formazione di
massimo o minimo 1-2-3 “definisce” un trend, e la rottura del successivo
Ross Hook “conferma” il trend precedentemente definito.
Come si è visto sopra, una formazione di massimo o minimo 1-2-3 si verifica
alla fine di un trend, o alla fine di un movimento al rialzo o al ribasso. Una
formazione 1-2-3 che si verifica in un mercato laterale non è correttamente
definita, non è valida. L’entrata in un trade sulla base di questa formazione
non sarebbe soddisfacente, non avrebbe le probabilità di successo più elevate.
Il motivo è che i movimenti laterali del mercato, in particolare le Trading
Range, spesso contengono formazioni di massimo e di minimo 1-2-3
contrapposte.
Se un mercato laterale presenta una formazione di tipo /\/\, o appare come
formazione di tipo \/\/, queste formazioni frequentemente contengono un
minimo 1-2-3 seguito da un massimo 1-2-3, oppure un massimo 1-2-3
seguito da un minimo 1-2-3. In situazioni simili, generalmente la rottura del
punto 2 non è un evento importante, e quindi non merita il trade.

E’ necessario un “segno” su cui basare la decisione per l’entrata nel trade.


Tale “segno” aumenterà la probabilità di entrare in un trade vincente, e
fornirà anche un’indicazione sulla direzione in cui probabilmente avverrà la
rottura. Tale segno è il Ross hook.
Quando un mercato si muove lateralmente, per scoprire l’inizio di un
possibile trend il trader deve vedere che durante il movimento laterale si
verifica una formazione 1-2-3, seguita da un Ross Hook. L’entrata a quel
punto può essere tentata nel modo migliore utilizzando la Trader’s Trick
prima dell’effettiva rottura del punto del Ross Hook.

Chiarimenti sulle formazioni 1-2-3


Molti trader mi chiedono: “quali sono gli effettivi segnali di entrata?”,
“quando si compra e quando si vende?”
Preferisco utilizzare l’entrata Trader’s Trick per entrare prima dell’effettiva
rottura del punto 2.
Se non si utilizza tale tipo di entrata, si può considerare un’entrata alla rottura
del punto 2.
Entrata alla rottura del punto 2 di un massimo o minimo 1-2-3: ecco due
esempi.
Si entra al ribasso alla rottura del punto 2 di una formazione di massimo 1-2-
3.

Si vende la rottura del punto 2.


===============================================

Si compra la rottura del punto 2.


Si entra al rialzo alla rottura del punto 2 di una formazione di minimo 1-2-3.
Nota: il punto numero 3 non arriva allo stesso livello del punto numero 1.

Non entriamo nel trade se i prezzi saltano in gap oltre il nostro punto di
entrata. Entriamo solo se il mercato attraversa il nostro punto di entrata.
Le formazioni valide di massimo e minimo 1-2-3 si verificano solo in punti di
svolta del mercato, che sono effettivamente massimi o minimi, principali o
intermedi.
Noi cerchiamo una formazione di minimo 1-2-3 dopo un trend al ribasso, o
dopo un movimento al ribasso, o dopo un ritracciamento significativo.
Noi cerchiamo una formazione di massimo 1-2-3 dopo un trend al rialzo, o
dopo un movimento al rialzo, o dopo un ritracciamento significativo.

Chiarimenti sul Ross Hook


Anche per il Ross hook, come per le formazioni 1-2-3, molti trader mi
chiedono: “quali sono gli effettivi segnali di entrata?”, “quando si compra e
quando si vende?”
Preferisco utilizzare l’entrata Trader’s Trick per entrare prima
dell’effettiva rottura del Ross hook.
Se non si utilizza tale tipo di entrata, si può considerare un’entrata alla rottura
del Ross hook.

Entrata alla rottura del Ross hook: ecco due esempi.


Come avviene per il punto 2 di una formazione 1-2-3, anche per il Ross hook,
quando si entra su una rottura, vi è il rischio che tale rottura si riveli “falsa”.
Invece l’entrata Trader’s Trick, effettuata come descritto nel Capitolo 8 di
questo libro, permette di aumentare la percentuale di trade vincenti.
Note per il lettore

Se hai domande o commenti puoi contattarmi attraverso il mio sito ufficiale


ed esclusivo in Svizzera e italia: www.tradingeducators.education
Incoraggio tutti i commenti sul mio lavoro. Voglio sempre migliorare. Se
scrivi commenti positivi, mi stimoli a fare di più; se evidenzi errori, mi
affretto a correggerli.
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Per approfondire la tua formazione, insegno le mie tecniche in corsi di
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Nei corsi vengono insegnate tecniche che non possono essere scritte nei libri.
Ecco alcuni dei concetti che vengono insegnati: come neutralizzare i vantaggi
degli operatori interni dei mercati; tecniche per entrare in un mercato prima
degli altri, in modo che la loro entrata aumenti i tuoi guadagni; tecniche per
ridurre i rischi del trading; come filtrare i trade, per individuare i migliori;
come utilizzare gli stop di tempo; come puoi determinare esattamente dove
posizionare il tuo stop loss; come costruire una mappa dei prezzi critici del
mercato; come sapere dove i prezzi si muoveranno e perché; come sapere
fino a che punto i prezzi come minimo arriveranno quando si muovono;
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trading e i tuoi obiettivi, e molti altri strumenti per migliorare il tuo trading in
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Per informazioni
sull’attività di Joe Ross – Trading Educators
www.tradingeducators.educatio
telefono ( dall’ Italia) 06 565 66072
info@tredu.ch
Dr. Guido Albi Marini Responsabile di Joe Ross - Trading Educators
IMPARA DIRETTAMENTE DA JOE ROSS LE SUE TECNICHE
La missione di JOE ROSS – TRADING EDUCATORS è insegnarti tutto ciò
che devi conoscere per raggiungere i tuoi obiettivi finanziari attraverso il
trading.
Tutte le nostre attività hanno l'obiettivo di fare di te un trader di successo.
La nostra missione è:
Mostrare agli aspiranti trader la verità del trading, insegnando loro come
leggere un grafico per scoprire la vera realtà dei mercati, in modo che
possano operare con successo sulla base di ciò che vedono ("trade what you
see"), e rivelando loro tutta la conoscenza "interna" di cui hanno bisogno per
comprendere davvero i mercati.
Mettere gli aspiranti trader in grado di operare in modo profittevole,
insegnando loro a gestire correttamente i trade e ad avere un atteggiamento
mentale vincente.
Per compiere la nostra missione, insegnamo ai nostri studenti:
Dove i prezzi si muoveranno
Perché i prezzi si muoveranno in quella direzione
Chi e che cosa fa muovere i prezzi
Fino a quale livello i prezzi arriveranno come minimo quando si muoveranno
Il loro ruolo nel movimento dei prezzi
Come trarre vantaggio dalla conoscenza che ricevono
Come gestire correttamente un trade in cui sono entrati
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di successo
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INDICE
PRESENTAZIONE
Ringraziamenti
Prefazione
Introduzione
Il percorso
TI SEMBRA DIFFICILE DA CREDERE?
IL PUNTO CONCLUSIVO DEL TRADING
PERCHE’ FAI TRADING?
DEFINIAMO IL CAMPO
MONEY MANAGEMENT
CAPITALIZZAZIONE
NUMERO DI CONTRATTI
PREZZI
ORDINI
FILOSOFIA
CONCLUSIONE
Capitolo 2
Come ho iniziato
FORMAZIONI 1-2-3 DI MASSIMO E MINIMO
FORMAZIONI DI MINIMO 1-2-3
SCOPRO L’UNCINO
EVOLUZIONE
Capitolo 3
Identificare il Ross Hook
“CHE COSA CAUSA UN ROSS HOOK?”
ESPANDERE LA DEFINIZIONE DI ROSS HOOK
Capitolo 4
Identificare il trend
UN CONCETTO IMPORTANTE
Capitolo 5
IDENTIFICARE LA CONGESTIONE
Capitolo 6
INVERSIONI DI TREND
(Senza titolo)
Capitolo 7
PROCESSI CONCETTUALI
ANTICIPARE LA CORREZIONE
ANTICIPARE LA RIPRESA DEL TREND
Capitolo 8
L’ENTRATA TRADER TRICK’S
CICLO DEL TRADING
Capitolo 9
PROSEGUIAMO L’ANALISI
Capitolo 10
GLI STOP
I TEMPI DEL TRADING.
SISTEMI MECCANICI
IL BISOGNO DI AUTOMAZIONE
PIAZZARE UNO STOP DI PROTEZIONE DALLE PERDITE
UTILIZZARE I PUNTI NATURALI DI SUPPORTO E RESISTENZA
VANTAGGI E SVANTAGGI DEGLI STOP NATURALI
STOP BASATI SULLA VOLATILITA’
LO STUDIO TECNICO “VOLATILITY STOP”
Capitolo 11
STOP PER OBIETTIVI
STOP PER COPRIRE I COSTI
STOP PER PROFITTO PICCOLO
STOP PER PROFITTO PIENO
TRAILING STOP
OBIETTIVI DI PROFITTO IN TICK
PIAZZARE UNO STOP DI PROTEZIONE DEI PROFITTI
Capitolo 12
FILTRARE IL ROSSO HOOK
FILTRI DI CONFERMA
IL PREZZO TIPICO DI DOMANI IN UN TREND AL RIALZO
IL PREZZO TIPICO DI DOMANI IN UN TREND AL RIBASSO
REGOLE PER CCI
Capitolo 13
FILTRAGGIO BASATO SU STOCHASTICS
IL PROCESSO STOCHASTIC
Capitolo 14
FILTRAGGIO BASATO SU ENVELOPE
Capitolo 15
FILTRAGGIO BASATO SU BANDE DI BOLLINGER
Capitolo 16
UNCINI SEMPLICI
Capitolo 17
ALTRI ELEMENTI SUGLI UNCINI SEMPLICI
Capitolo 18
GESTIONE DI DENARO, RISCHIO E TRADES
TRADE MANAGEMENT DEGLI UNCINI SEMPLICI
MONEY MANAGEMENT DEGLI UNCINI SEMPLICI
Capitolo 19
NON ENTRARE IN QUESTO UNCINO
QUANDO GLI UNCINI SONO TROPPO VICINI TRA LORO
QUANDO IL VOLUME CROLLA
QUANDO UN UNCINO E’ TROPPO LONTANO
QUANDO SI VERIFICANO PIU’ DI TRE BARRE DI CORREZIONE
Capitolo 20
UN ALTRO TIPO DI FILTRO
Capitolo 21
ASPETTARSI GLI UNCINI
Capitolo 22
CONSIDERAZIONI FINALI
Appendice A
Appendice B
La Legge dei Grafici
Trading nel movimento laterale
Chiarimenti sulle formazioni 1-2-3
Chiarimenti sul Ross Hook
Note per il lettore

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