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A. È il normale caffè, detto anche “espresso”, che viene servito quando al bar chiediamo: “Un caffè, per
favore.”
B. Sembra un piccolo cappuccino, ma in realtà è preparato con caffè, panna liquida e cacao ed è possibile
berlo quasi esclusivamente a Torino.
C. È un cappuccino con la cioccolata, talvolta servito con l’aggiunta di cacao in polvere. Viene preparato in
un bicchiere di vetro, in modo da rendere visibili gli strati di caffè, cioccolata e schiuma di latte (il latte
montato come quello del cappuccino).
D. Si prepara in tazza grande con caffè e latte montato a schiuma. Si beve quasi esclusivamente a
colazione. Se il latte non viene montato e viene servito in un bicchiere di vetro, avremo il “caffellatte”.
E. Si ottiene dall’aggiunta direttamente nella tazzina di una dose, più o meno grande, di grappa o altro
alcolico o superalcolico.
F. Deriva da un’antica usanza milanese, che consisteva nel diluire il caffè nel latte per farlo bere anche ai
bambini. Viene servito nella tazzina.
G. Si prepara aggiungendoci più acqua del solito ottenendo così un caffè con più caffeina di quello
normale. Se preparato in tazza grande si ottiene il caffè “americano”.
L. Si prepara rendendo molto freddo il caffè con del ghiaccio. Può essere bevuto zuccherato o amaro.