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Riccardo BERARDI
Dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni, dell’Ambiente
e del Territorio - Università di Genova
(riccardo.berardi@unige.it)
«… un uomo che costruendo una casa ha scavato molto profondo e
ha posto le fondamenta sulla roccia, venuta la piena il fiume
irruppe contro quella casa ma non riuscì a smuoverla perchè era
costruita bene …»
(Luca 6, 48-49)
Resistenza a compressione σc
Comportamento post-picco
•Dal punto di vista della loro genesi le rocce sono suddivise in tre grandi
categorie: ignee, sedimentarie e metamorfiche.
Meccanica delle rocce e degli ammassi rocciosi - R.Berardi 18
•Dal punto di vista geologico la descrizione della roccia è condotta sulla
base di considerazioni mineralogiche e petrografiche che coinvolgono
parametri quali la composizione chimica e mineralogica, il grado di
alterazione, la struttura cristallina, la dimensione e la forma dei cristalli, la
microstruttura e la granulometria.
resistenza = f (σ
σ1 , σ2 , σ3 )
T0 = −σ t
Il criterio esprime la resistenza a trazione monoassiale in termini
di energia di deformazione richiesta per propagare
microfratture, ed esprime la resistenza a compressione
monoassiale in funzione della resistenza a trazione.
Il criterio di Griffith è di particolare interesse ed utilità per studiare
l’innesco e la propagazione di fratture in condizioni di
compressione, tuttavia non fornise un’utile stima della
resistenza a compressione ai fini ingegneristici.
Il criterio è stato modificato da molti Autori per diverse finalità, in
particolare per tenere conto dell’attrito che si può sviluppare
sulle superfici delle fratture.
σ1 = σ 3 + m i σ c σ3 + si σ 2c
Il criterio è di natura
empirica, essendo
derivato dalla
regressione di punti di
rottura sperimentali,
diagrammati in un piano
(σ1 , σ3).
Faglia in Islanda
Es.:
spaz. molto stretta 20-60 mm
spaz. moderata 200-600 mm
spaz.molto larga 2000-6000 mm
α = dip direction
b = dip
a = strike (a±90°)
La misura dell’orientazione di una discontinuità è
eseguita con la bussola. Questa deve essere livellata con
una livella a bolla d’aria prima di effettuare la misura
con il coperchio parallelo all’immersione In tal modo
l’inclinazione può essere misurata direttamente.
Meccanica delle rocce e degli ammassi rocciosi - R.Berardi 74
Meccanica delle rocce e degli ammassi rocciosi - R.Berardi 75
Nota: l’orientazione dei giunti è estremamente importante ad es. nei problemi di
stabilità dei pendii.
Es.:
persist. bassa 1-3 m
persist. media 3-10 m
persist.molto alta > 20 m
Es.:
apert. stretta 0.1-0.25 mm
apert. aperta 0.5-2.50 mm
apert. estrem. aperta 10-100 mm
apert. cavernosa > 100 mm
superficie naturale Ö
τ = σ n tan ( φb + i )
Oss.: In base a
osservazioni su
numerose discontinuità
naturali in scarpate
rocciose, valori tipici di
i sono intorno a 10°-20°.
τ = σ n tan ( φb + i eff )
ieff:
aumenta all’aumentare della scabrezza
aumenta all’aumentare della resistenza del materiale
costituente le asperità
diminuisce all’aumentare dello sforzo normale, che contribuisce
alla rottura delle asperità
JCS
i eff = JRC ⋅ log ≤ 40°
σn
JCS
τ = σ n tan φb + JRC ⋅ log
σ
n
Oss: il modulo di
lab. può essere
influenzato da
disturbo subito dal
provino
1 e2 γw
v= ⋅ ⋅ ⋅j
( ) µ
1.5
12 1 + 8.8 h
2e
(
per h e > 0.066 )
2) Pressione interstiziale
agente su discontinuità Ö
permeabilità secondaria Ö
• quale componente del tensore
degli sforzi ??
• pressioni efficaci agenti su
quale elemento ??
• Influenza su comportamento Difficoltà nel definire una
meccanico discontinuità ma legge “globale” che regoli i
non su matrice lapidea. rapporti tra tensioni totale
ed efficaci per mat.lap. e
disc.
Meccanica delle rocce e degli ammassi rocciosi - R.Berardi 117
Resistenza di Ammassi Rocciosi
2 ( cw + σ3 tan φw )
( σ1 − σ 3 ) =
(1 − cot βw tan φw ) sin 2βw
ad
σ3
σ 1 = σ 3 + m d + sd
σc
δd 1 λ
εd = = σ +
L E E D
σ 1
Emass = Ed = =
εd 1 λ
E+ E
D
“RQD” Rock Quality Designation (Deere, 1966; Coon & Merritt, 1970)
RMRT = R1 + R2 + R3 + R4 +R5 + R6
Es.: gallerie
Dipende da
direzione di
avanzamento,
angolo di
immersione ed
direzione di
immersione
RQD J r J w
Q= × ×
Jn J a SRF
RQD
fattore geometrico, indica dimensione blocchi
Jn
X = 14 ÷ 28
al diminuire disturbo roccia
Y = 6÷9
Meccanica delle rocce e degli ammassi rocciosi - R.Berardi 164
Relazioni tra i S.C.A.R.
Oss: il modulo di
lab. può essere
influenzato da
disturbo subito dal
provino
δd 1 λ
εd = = σ +
L E E D
σ 1
Emass = Ed = =
εd 1 λ
E+ E
D
RQD:
GSI − 10
σc
GSI: Ed = ⋅ 10 40
100
RMR − 10
Serafin & Pereira (1983) Ed [GPa ] = 10 40
70
N=71 casi reali
a=0.870 GPa
60 b=0.0455
R=0.834
50
Rocce tenere
Soft rocks
Ed [ GPa ]
40
30
20
10
0
20 30 40 50 60 70 80 90 100
RMR [ - ]
25
15
20
N 15 N 10
10
5
5
0
≤25 25−50 50−100 100−250 ≥250 0
≤10 10−30 30−50 50−70 ≥70
σ c [ MPa ] Elab [ GPa ]
50
40
30
N
20
10
0
<20 20-39 40-59 60-79 >80
RMR [ - ]
Berardi & Bellingeri (1998)
Meccanica delle rocce e degli ammassi rocciosi - R.Berardi 177
Berardi & Bellingeri (1998)
Valori di riferimento delle proprietà del materiale roccioso e degli ammassi rocciosi
illustrati in due casi coinvolti nell’elaborazione
Barla et al.
(1990) Chalk 13 4.5 346 69* 6
Et50/σc <350
70
N=21 casi reali
a=0.746 GPa
60 b=0.0450
R=0.896
50
Rocce tenere
Ed [ GPa ]
40
30
20
10
0
20 30 40 50 60 70 80 90 100
RMR [ - ]
70 Et50/σc >350
N=35 casi reali
a=0.766 GPa
60
b=0.0491
R=0.852
50
40
Ed [ GPa ]
30
20
10
0
20 30 40 50 60 70 80 90 100
RMR [ - ]
S&P
S&P: Serafim e Pereira, 1983
100
A: (E lab / σ c )>350
B: (E lab / σ c) <350
C: Tutti i casi
80 All case records
Ed [ GPa ] A
60
C
B
40
20
0
30 40 50 60 70 80 90
RMR [ - ]