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CARESTIA PESTE E MISERIA:

L’analisi dei registri parrocchiali che sono degli archivi che ogni parroco deve tenere, rivelano che
verso il 500 erano i bambini le persone che morivano più frequentemente. L’inglese King ipotizzò
che il 1695 la maggior parte di persone che morivano erano appunto bambini o ragazzi non di età
superiore ai 27 anni.
da questo si può dedurre che la maggior parte della popolazione dell’Europa del seicento era
formata soprattutto da giovani.
Questi registri ci danno anche informazioni per quanto riguarda i matrimoni. Verso il 500 le
persone si sposavano verso i 25-30 anni; questo era abbastanza scandaloso per l’epoca perché
appunto si moriva molto più giovani e quindi la probabilità di avere prole era molto inferiore.
Ad aggiungersi a questo problema ci fu un lungo periodo di freddo dal 1570 1715. L’uomo provo in
tutti modi di procurarsi pane o qualcosa da mettere sotto i denti ma purtroppo le condizioni
metereologiche non glielo permettevano e quindi fu costretto a mangiare quello che gli capitava,
fino ad arrivare a mangiare carne umana. A decimare ulteriormente la popolazione arrivarono
anche le numerose epidemie di peste. In quel periodo le persone cercavano sempre di dare una
colpa qualcosa in questo caso ai cosiddetti untori, Accusati di diffondere la peste. Per proteggersi
le persone soprattutto in Italia, decisero di Assumere così dati ufficiali di sanità che erano persone
che avevano il compito di controllare gli Stati dove avvenivano maggiori epidemie di peste. In caso
di contagio le persone venivano portati nei lazzaretti che erano luoghi apposta dove venivano
rinchiuse le persone malate.

I POVERI E LA SOCIETÀ DEL 600:


Nel medioevo i poveri non erano mai visti come peccatori perché paragonati a Gesù Cristo in
croce. di conseguenza le persone in quel periodo tendevano sempre a fare elemosina. La vera
svolta arrivo quando Juan Vives, una delle tante persone contrarie a questa ideologia, sostenne, in
un suo scritto che non tutti i poveri erano effettivamente poveri: molti di essi erano poveri perché
effettivamente non potevano guadagnarsi da vivere e di conseguenza non potevano lavorare
mentre altri erano semplicemente imbroglioni che non avevano voglia di lavorare. Per questo
motivo molte persone tra i quali gli ufficiali presero come esempio la sua idea e quindi vietarono
l’accattonaggio. Se qualche persona veniva vista far elemosina veniva cacciata addirittura
arrestata.

CACCIA ALLE STREGHE :


Tra il 1580 e il 1650 iniziò la caccia alle streghe a causa della ricerca di un capro espiatorio per le
crisi continue. Si credeva che le streghe e gli stregoni si riunissero in un raduno notturno detto
sabba nel quale rinnegavano la fede cristiana e il battesimo.
Una volta accusati di stregoneria venivano sottoposti a un interrogatorio in cui confessavano
anche ciò che non avevano fatto in quanto sotto tortura. La caccia alle streghe era maggiormente
colpito nelle regioni meno controllate dal potere centrale . Mentre nelle regioni cattoliche in cui
funzionava il tribunale dell’inquisizione , la capillare sorveglianza fece si che si verificassero poche
esecuzioni per stregoneria. L’Inquisizione romana rilasciò un documento in cui ordinava di aprire
un procedimento solo dopo la constatazione di un episodio che lasciasse presumere l’esistenza di
un maleficio e in assenza di morte , nessuno poteva essere incarcerato . Nei paesi Bassi il
fenomeno della caccia alle streghe ebbe fine perché erano di mentalità aperta mentre in Francia
stabilirono dei criteri su cui basarsi per accusare di stregoneria ovvero : omicidio o in caso avessero
utilizzato parole della Sacra Scrittura in modo inadeguato ; le attività che venivano praticate nel
sabba non vennero più menzionate . La fine dei processi per stregoneria è avvenuta grazie al
maggiore controllo delle autorità centrali ma soprattutto grazie alla rivoluzione mentale , che si
diffonde tra i magistrati che esauriscono le ipotesi che il demonio attacchi la cristianità . Si iniziò
un processo di evangelizzazione verso le campagne perché ci si accorse che nelle zone isolate e
montagnose ,contadini e pastori ignoravano i comandamenti della Chiesa, quindi si iniziò questo
processo e nacquero nuovi ordini come quello dei lazzaristi fondato da San Vincenzo de Paoli , nel
quale insegnavano la propria fede. Per quanto riguarda i cristiani credevano a riti pagani e
credenze antiche , infatti molte persone pensavano che soltanto le persone privilegiate potevano
recarsi nel mondo dei morti (dette benandanti), mentre altre nella notte tra il 23 e il 24 giugno
accendevano un fuoco in onore di San Giovanni Battisti per avvicinarsi alle anime di tutti coloro
che essendo morti prematuramente vagavano senza pace. Alle autorità religiose non andavano
bene queste credenze pagane e queste pratiche superstiziose , quindi cercarono di estirparle in
qualsiasi modo. Il primo modo che trovarono fu dicendo che tutti coloro che praticavano riti
pagani in realtà stavano facendo un favore al diavolo perché è come se lo stessero venerando ; il
secondo modo che utilizzarono fu che coloro che riuscivano a visitare il mondo dei morti , che
all'inizio sembrava essere una cosa positiva , in realtà fossero degli stregoni, quindi le persone
iniziarono ad evitare queste persone. Le popolazioni rurali dell’Europa occidentale ottennero un
processo di acculturazione , ovvero gli tolsero la propria cultura perché essi onoravano qualcuno
per avere più prosperità e un buon raccolto mentre per gli ecclesiastici colti la religione non
riguardava il benessere ma l’anima dopo la morte. Per potare a credere più persone
nell’evangelizzazione , le iniziarono a minacciare con l’inferno, che non era come quello dantesco
del seicento , ma in questo caso era più spaventoso. I corpi venivano buttati all’interno di questo
Inferno proprio come si faceva quando c’erano le epidemie , in questo inferno c’era un fuoco che
gli colpiva nella parte del corpo che maggiormente avevano peccato ; Dio non aveva né
misericordia né pietà per il dannato. L’unico modo con cui si potevano salvare era la confessione ,
quindi iniziarono a seguire la fede cristiana.

INGHILTERRA PRIMA DELLA RIVOLUZIONE


Alla morte di Elisabetta,in seguito al problema della successione, divenne re d'Inghilterra Giacomo
I Stuart,ovvero re di Scozia. Quest'ultimo si trovò a governare un paese in pieno sviluppo
demografico ed economico. Infatti nel 1600 gli abitanti erano diventati 4 milioni. Solo a Londra se
ne contavano 450.000. Nel XVII secolo Londra era diventata la capitale europea che dominava la
scena nazionale,superando persino Parigi. Infatti la capitale era il principale centro commerciale
del Paese: esportava le stoffe di lana,l'attività tessile era la principale industria del Paese, si
affiancò alla produzione di stoffe anche l'estrazione del carbone e inoltre l'Inghilterra era l'unico
paese in cui si producevano i cannoni in ferro fuso di ottima qualità. Si associò anche il suo
sviluppo come centro di studio, in cui prevalevano le discipline pratiche come per esempio la
matematica, astronomia, la medicina ecc...Tuttavia,nonostante il grande sviluppo economico e
commerciale dell'Inghilterra, il settore primario e elevato fu quello della agricoltura. La maggior
parte di terre agricole apparteneva all'aristocrazia ,sia di rango elevato e sia la piccola nobiltà,
costituita dalle gentry(ovvero gentiluomini di cui il potere centrale si serviva per farli svolgere
determinate funzioni). Nella metà del Seicento essa controllava poco meno della metà delle terre
inglesi. Quest'ultimi riuscirono ad introdurre nuovi metodi e tecniche di coltivazione e cosi facendo
incrementarono demograficamente l'Inghilterra. Poco più in basso alle gentry incontriamo gli
yeomen ovvero benestanti che gestivano la loro proprietà, e infine c'erano i braccianti ovvero
contadini che lavoravano terre altrui ed erano molto spesso poveri. Essi non ebbero un ruolo
attivo durante la Rivoluzione. Per quanto riguarda la situazione religiosa del regno erano presenti
dei contendenti che appartenevano tutti al campo protestante, e quindi non cattolici e riformati.
Infatti la Rivoluzione fu anche uno scontro di fedi e di posizioni religiose. Giacomo I,poiché voleva
più potere essendo un assolutista, fece in modo che ci fosse un rigido controllo dei pulpiti e dei
predicatori che rappresentavano in quel periodo i principali mezzi di comunicazione e gli unici
capaci di raggiungere veramente tutti i sudditi e di influenzarne il comportamento. Un aspetto
importante è anche che i preti erano incompetenti ed ignoranti. I puritani, ovvero coloro che
volevano purificare la Chiesa inglese, decisero di trasferirsi in America nella speranza di poter
costruire una Chiesa riformata pura e perfetta. Ovviamente Giacomo li perseguitò senza tregua.
Quest'ultimi erano tutt'altro che compatti, infatti i calvinisti inglesi erano divisi in 2 correnti: i
presbiteriani(coloro che volevano sostituire l'autorità dei vescovi con quella di consigli formati da
pastori,ovvero coloro che erano incaricati della predicazione, e gli anziani, ovvero i presbiteri che
erano i membri più autoritari).I congregazionalisti sostenevano che la Chiesa doveva essere
indipendente e slegata dallo Stato. Inoltre il panorama religioso era complicato da numerose sette
che rifiutavano sia il cattolicesimo e l'anglicanesimo e senza dubbio il calvinismo. Queste sette non
avevano autorità e strutture ben definite, cosicché anche le donne potevano esercitare il potere e
funzioni che nelle Chiese non le era permesso.

LA PRIMA FASE DELLA GUERRA CIVILE INGLESE


Gli inglesi durante il cinquecento avevano tentato di ridimensionare il ruolo del
Parlamento. Pertanto Elisabetta convocò i Lords e la Camera dei Comuni solo 3 volte
durante i suoi 44 anni di governo. In fatti all'inizio della Rivoluzione L'Inghilterra era un
Paese assolutistico. Anche il successore di Elisabetta tentò di governare con la stessa idea
di monarca assoluto e perciò espresse più volte che il re, vicario di Dio, non era vincolato
dalle leggi, anzi era lui quello che avrebbe potuto sospenderle o invalidarle. A maggior
ragione riteneva di avere la più completa libertà anche nel campo dell'imposizione fiscale.
Dopo la morte di Giacomo salii Carlo I, suo figlio, il quale fin dall'inizio dimostrò di non
avere idee diverse dal padre, pertanto nel 1628 i Comuni elaborarono una Petizione dei
diritti nella quale ribadivano l'illegalità di qualsiasi tassa che non fosse stata prima vista dal
Parlamento(un richiamo alla Magna Carta). Tuttavia il re ignorò completamente questa
richiesta e cominciò a governare per conto suo con un governo personale nella quale il
Parlamento non veni più convocato. Infatti impose numerose tasse tra cui la Ship Money,
tassa molto odiata, poiché obbligava alle città costiere di far alloggiare e finanziare le
difese marittime e in più di pagare tasse elevate. Durante il suo governo egli si lasciò
convincere da un vescovo di Canterbury, William Laud, uomo rigido e determinato e
soprattutto conservatore che decise di trasferire in Scozia il modello ecclesiastico
anglicano. Questi, d'altro canto, si ribellarono e l'Inghilterra subì una grave sconfitta. Carlo,
rimasto senza soldi, decise di convocare il Parlamento il quale emanò delle concessioni tra
qui il Triennal Act, che obbligava il re a convocare il Parlamento almeno ogni 3 anni. Inoltre
si inserì anche la notizia dello scoppio di una violenta rivolta cattolica in Irlanda nel 1641.
Carlo tentò di arrestare i cinque membri della Camera dei Comuni, tutti di credo puritano e
ciò creò un clima di fanatismo religioso sempre più profondo. Infatti i predicatori
proclamavano che era giusto ormai il tempo di procedere alla cancellazione della Chiesa
anglicana anche al costo di essere contrari al re, e se egli si fosse opposto avrebbe
dimostrato di essere un servo dell'Anticristo. Un simile esasperarsi spinse tutti gli
aristocratici e la gentry ad abbandonare il Parlamento e stare dalla parte del re. Da una
parte c'erano i seguaci del re e dall'altra i seguaci del Parlamento e il Parlamento. Ciò portò
a una guerra civili che scoppiò nel 1642.
Questa guerra si concluse nel 1644 poiché il sovrano non aveva risorse economiche per
mantenere l'esercito. Oliver Cromwell, un parlamentare benestante, decise di creare un
nuovo sistema di reclutamento dell'esercito, infatti iniziò a pagar i soldati con più denaro in
modo tale da farli diventare più valorosi, forti e preparati. Così Cromwell costituì i cosidetti
Ironsides(fianchi di ferro) i quali si dimostrarono più forti nella battaglia di Marston Moor,
che inflisse una grave sconfitta al re. Nel 1645 il Parlamento decise di riformare il proprio
esercito degli Ironsides e diedero vita al New Model Army, uno strumento bellico del tutto
originale. Quest'ultimi passavano il tempo a pregare o a leggere la Bibbi poiché erano
instruiti, ovvero sapevano sia leggere che scrivere.

IL DIBATITTO POLITICO : Dopo la battaglia di Naseby il re Carlo I tenta di scappare e


rifugiarsi in Scozia però fu arrestato. I presbiteriani volevano fare un accordo con il re in cui gli
avrebbero permesso di continuare a essere capo dello Stato solamente se egli avesse rispettato i
diritti e le prerogative del Parlamento . Si creò un movimento chiamato i Livellatori che era contro
il re e volevano che l’Inghilterra fosse una repubblica dove i parlamentari vengono eletti dal
popolo.
Diffusero un documento “ Protesta di molte migliaia di cittadini del libero popolo inglese alla loro
Camera dei Comuni” che mise in discussione l’esistenza della camera dei Lords in quanto
partecipavano alla gestione dello Stato solo per il titolo nobiliare. Inoltre con la Protesta del 1646
volevano ottenere la libertà religiosa in quanto nessuno poteva dimostrare di possedere la Verità ,
pertanto ognuno doveva essere lasciato libero di professare la propria religione. I Livellatori
volevano ottenere il suffragio universale ovvero il diritto al voto di tutti i cittadini maschi adulti.
Tutti questi problemi furono discussi in un dibattito a Putney , ci furono molte contrapposizioni
come per esempio alcuni ufficiali che pensavano che il suffragio universale avrebbe messo in
pericolo il diritto di proprietà perché i poveri avrebbero abusato del potere ; mentre i Livellatori
disideravano l’eguaglianza politica.
Nel 1647 il re fugge dalla prigione in cui era detenuto però venne ritrovato.
Cromwell insieme ad una commissione venne incaricato di giustiziare il re infatti nel 1649 Carlo I
venne giustiziato a Londra per alto tradimento per mezzo del taglio della testa .
Questo avvenimento fu scandaloso in quanto venne processato un re che di solito nella visione
medievale il sovrano era legato alla divinità . Cromwell espulse tutti i deputati presbiteriani che
avevano in precedenza tentato di trovare accordi con Carlo I.

CROMWELL E LA RIVOLUZIONE INGLESE:


Il 17 marzo 1649 si abolì la monarchia , in seguito la Camera dei Lords venne sciolta perché venne
definita inutile e pericolosa. Queste decisioni vennero prese con il consenso di Cromwell e
dell’esercito. Il 28 marzo 1649 tutti i principali esponenti del movimento dei Livellatori vennero
arrestati ,e in prigione stesero la versione del Patto del popolo ,un documento che fu considerato il
primo esempio di costituzione moderna. In questo documento si dichiaravano alcuni diritti che lo
Stato non doveva violare ma garantire a tutti i cittadini , per esempio la libertà di culto , nessun
imputato doveva essere costretto a rispondere a domande che potessero danneggiarlo e che tutti i
cittadini di fronte alla legge sarebbero trattati in modo parziale. La condanna a morte era rifiutata
come punizione per delitti minori, la pena era riservata solo agli omicidi e a chi avesse tentato di
sopprimere il Patto del popolo. I livellatori insistevano sulla separazione del potere esecutivo
(potere di far eseguire le leggi) da quello legislativo (potere di creare le leggi) e , inoltre, intuirono
che se una legge fosse fondamentale con un valore costituzionale non potesse essere modificata
da una legge ordinaria approvata dal Parlamento. Negli anni 1649-1650 emerse un nuovo
movimento chiamato “i Zappatori” guidati da Gerrad Winstanley essi erano dei socialisti che
miravano all’eguaglianza economica e consideravano la proprietà privata un’invenzione diabolica.
Rifiutavano di porre al centro della propria religiosità il peccato personale e il giudizio ultraterreno,
nella loro concezione religiosa , il peccato e la redenzione consistevano nella violenza compiuta da
alcuni uomini a danno degli altri e con la cancellazione della proprietà privata si riparava questa
ingiustizia. Winstanley non voleva arrivare all’uguaglianza attraverso una rivoluzione violenta ma
mediante la pace creando delle comunità socialiste in cui regnassero la giustizia e l’armonia.
Dunque gruppi di Zappatori iniziarono a insediarsi sulle terre della collina di St. George e Cobham
Heath , questo fatto al nuovo governo rappresentava una sfida simbolica , quindi per difendersi
ordinò all’esercito di sconfiggerli . Sconfitti i Livellatori , Cromwel procedette al controllo della
rivolta irlandese , che solo dopo 4 anni di guerra l’isola venne ricondotta sotto dominazione
inglese. La riconquista dell’Irlanda fu simbolica , Cromwell era deciso di trasformare l’Inghilterra in
una grande potenza internazionale capace di contrapporsi al dominio spagnolo in America e di
contrastare la potenza olandese nel campo dei commerci. Mentre per quanto riguarda la gestione
della politica interna , Cromwell si trovò in contrasto con i presbiteriani e altri gruppi radicali di
vario genere , per questo decise di assumere il titolo di Lord Prottetore del Commonwealth
d’Inghilterra, Scozia e Irlanda il 16 dicembre 1653 fino alla sua morte avvenuta il 3 settembre 1658
si esercitò un regime assoluto. Dopo la sua morte suo figlio Richard divenne capo dello Stato però
non avendo l’appoggio dell’esercito si ritirò nel maggio 1659.

LA FRANCIA DI LUIGI XIV:


Il regno di Luigi XVI rappresentò in Francia il momento di maggior forza e prestigio
dell'assolutismo, termine che indica un sistema di governo in cui il sovrano non divide il potere con
altri soggetti politici. Tuttavia, in Francia esistevano diversi organi che avevano come compito
quello di impedire al sovrano di trasformarsi in un tiranno; l'assemblea degli stati generali è una
delle istituzioni con questo compito, Radunava i rappresentanti dei tre ordini in cui il popolo
veniva diviso:
- il clero: coloro che pregano
- la nobiltà guerriera: coloro che combattono
- terzo stato: coloro che lavorano
Il compito degli stati generali era quello di approvare l'introduzione di nuove imposte, eppure, tra
il 1614 e il 1789 non furono mai convocati dalla monarchia che governò in modo assoluto.
Negli anni 1649-1653 l'alta nobità francese diede vita a un grave episodio di ribellione che venne
denominato "Fronda", nella quale i nobili cercarono di limitare il potere del sovrano affinché non
potesse più essere l'unico arbitro della politica del regno. Il cardinale Giulio Mazzarino, nonché
primo ministro del tempo, riuscì a sconfiggere i ribelli e la nobiltà non fu più una minaccia.
Luigi XIV era stato incoronato a Reims in un rituale che trasformava il nuovo re nell'Unto del
Signore: un essere al di sopra dei mortali. Infatti, Luigi XIV affermava di aver ricevuto il potere dal
Cielo, dunque si considerava una figura sacra, in grado di compiere guarigioni miracolose, come
Cristo. Nel 1661 un milione di Ugonotti vivevano in Francia che erano protetti dall'Editto di Nantes,
per mantenere la pace religiosa nel paese. Per gran parte del 700 il clero franese aveva chiesto ai
re di Francia di ritirare l'Editto, ma non è mai accaduto, finché non arrivò Luigi XIV, convinto del
fatto che la presenza di una forte minoranza religiosa costituiva una minaccia alla sicurezza del
regno quindi nel 18 ottobre 1685 rievocò l'editto di Nantes: tutti gli ugonotti dovevano diventare
cattolici. Dai 200 ai 300000 ugonotti abbandonarono il paese per andare in Olanda, Inghilterra e
Germania; in tutte queste terre gli ugonotti francesi portarono ricchezze e competenze tecniche:
la revoca dell'editto danneggiò, quindi, l'economia della Francia.
OLANDA VS FRANCIA
Già dal 600 l'Olanda aveva mostrato che la ricchezza di un paese poteva trovare basi ancora più
solide nel commercio e nell'industria, aprendo la strada al moderno sistema economico capitalista
La risposta francese alla potenza olandese venne con Jean Baptiste Colbert che istituì in Francia un
sistema economico che venne definito mercantilismo, politica economica che impone dazi
doganali molto elevati sulle importazioni. Il consumatore quindi prediligerà i prodotti nazionali al
posto di quelli stranieri. Il primo conflitto del tempo di Luigi XIV si svolse tra Olanda e Francia: per il
Re Sole era insopportabile che ogni suo nemico potesse recarsi in Olanda a trovare rifugio ed
esprimere liberamente le proprie critiche al governo assolutista.
Pertanto, inizialmente sostenuto dall'Inghilterra, Luigi XIV aprì le ostilità contro gli olandesi: per
fermare l'avanzata francese fu necessario allagare intere regioni distruggendo le dighe, mentre
una rivoluzione popolare rovesciò il governo borghese e affidò pieni poteri a Guglielmo III
d'Orange. L'Olanda fu soccorsa dalle principali potenze europee tra cui anche l'Inghilterra,
timorose di un eccessivo rafforzamento francese. La guerra di concluse con la sconfitta della
Francia, costretta a ritirare la tariffa doganale.

LA RIVOLUZIONE INGLESE 1688-1699


Thomas Hobbes cercò di fondare l’assolutismo su nuove basi mentre John Locke può essere
considerato fondatore del liberalismo ovvero la concezione politica che si è opposta alla tirannia e
al dominio illimitato dello Stato sui cittadini. Hobbes pubblicò un opera chiamata “Leviathan” il cui
nome viene citato nella Bibbia di un serpente marino , nel 1615 (periodo in cui l'Inghilterra stava
cercando di uscire dalla rivoluzione in cui Carlo I si contrappose al Parlamento). L’argomento
principale di questa opera è il pessimismo antropologico , Hobbes come Machiavelli era convinto
che gli esseri umani fossero individui egoisti che ricercavano solo il proprio interesse anche a costo
di violare i diritti del prossimo. La concezione politica di Hobbes è laica e priva di riferimenti
religiosi . Nella sua spiegazione delle origini dello Stato , Hobbes partì da delle intuizioni che erano
già state formulate dai Livellatori, l’idea dello stato di natura e quella secondo cui lo Stato era
l’esito di un libero contratto . Secondo Hobbes l’uomo si trova in una condizione insopportabile
ovvero lo stato di natura da cui voleva uscire. Lo stato di natura per Hobbes era un inferno, una
condizione di pericolo e sofferenze continue.
Quando gli umani rinunciarono ai propri diritti per ottenere sicurezza e ordine si formò lo Stato.
Nel 1660 salì al trono il re Carlo II che sosteneva che il potere veniva dato da Dio . Durante il suo
regno che durò 25 anni il Paese era diviso da Cavalieri e Teste rotonde, ovvero difensori del re e
del Parlamento, a cui vennero dati i rispettivi soprannomi tories e whigs . I tories avevano paura
che si potesse formare un'anarchia e volevano che il re governasse insieme al Parlamento ma
senza sottostare ad esso ; mentre i wigs ritenevano che ci dovesse essere più libertà per i diritti
dei cittadini come per esempio il culto . Nel 1679 i wighs imposero il Habeas Corpus Act , che
impediva al sovrano di violare la libertà dei suoi sudditi. Dopo la morte di Carlo II , salì al trono suo
fratello Giacomo II che formò un esercito permanente per assicurarsi il potere nominò degli
ufficiali cattolici violando il Test Act ovvero un decreto il quale vieta di nominare cariche pubbliche
che non siano membri della Chiesa anglicana. Nel 1678 Giacomo emanò la Dichiarazione
d’indulgenza per sconfiggere i tories e concesse la libertà di culto e abolì il Test Act ovvero poneva
l’autorità del sovrano al di sopra del Parlamento. Nel 1688 in Inghilterra ci fu il timore che il re
assumesse come modello Luigi XIV , quindi per questa ragione i tories e i wighs fecero un patto
dove decisero di proclamare re Guglielmo III D’Orange che aveva sposato Maria Stuart , figlia di
Giacomo II . Il 5 novembre 1688, Guglielmo sbarcò in Inghilterra mentre Giacomo II fuggì in
Francia . Guglielmo d’Orange convocò un’assemblea per chiudere la rivoluzione chiamata
Convenzione, la quale essa voleva nominare Guglielmo e Maria i sovrani legittimi.
Nel 1689 , Guglielmo e Maria Stuart divennero sovrani dopo aver accettato dei patti con il
Parlamento. Da questo deriva la nascita di una sorta di monarchia costituzionale dato che i sovrani
si impegnavano a non sospendere leggi approvate del Parlamento e ad avere limitazioni del
potere. Dopo gli avvenimenti della rivoluzione , Guglielmo introdusse il principio dell’inamovibilità
dei giudici che cessarono di essere strumenti passivi nelle mani del re. Mentre sul piano religioso
venne concessa la libertà di culto però non del tutto dato che i calvinisti venivano esculsi dalle
cariche pubbliche e i cattolici venivano esculsi dai benefici concessi ai protestanti non conformisti.

IL SETTECENTO Nell’epoca pre industriale, la natura colpiva gli esseri umani con una forza
superiore a quella che esercitavano le persone del nostro tempo. L’uomo era esposto al campo
microbiologico, infatti fino al Settecento le comunità avevano come unica risorsa la prevenzione di
fronte al pericolo delle pandemie. Nel periodo compreso tra il 1000 e 1800 la popolazione europea
subì le conseguenze di questi fattori naturali, essa crebbe nei periodi in cui vi erano condizioni
positive, mentre declinò nei periodi poco favorevoli. In questa lotta per sopravvivere possono
essere alcune tappe: ribasso della temperatura, piovosità eccessiva e comparsa della peste —> la
popolazione subì un enorme crollo a causa di fame e malattie. Nel Settecento la situazione
cominciò a cambiare: la peste cessò di accanirsi sull’Europa, infatti l’ultima grave epidemia fu
quella che colpì nel 1720 Marsiglia e Tolone. Uno dei motivi per cui la peste abbandonò l’Europa fu
il miglioramento delle condizioni igieniche; invece, l’inizio del successo della medicina moderna, fu
segnato dalla sconfitta del vaiolo. In Inghilterra, nel 1721, si fece ricorso all'inoculazione del vaiolo,
che consisteva nell’introdurre un po’ del pus del vaiolo sulla pelle del paziente —> l’individuo
contraeva la malattia in forma debole ed attenuata e, dopo la guarigione, avrebbe goduto
dell’immunità per sopravvivere all’infezione. Nel decennio 1740-1750 l’inoculazione fu sostituita
dalla vaccinazione, scoperta dal medico Edward Jenner, che somministrava al paziente pus
prelevato da vacche infette da vaiolo bovino: gli effetti collaterali della vaccinazione erano minori
rispetto a quelli dell’inoculazione. Nel Settecento, inoltre, finì la piccola era glaciale presente nel
Seicento, dove il regime climatico rovinava i raccolti; le stagioni si differenziarono ed aumentò la
temperatura estiva, di conseguenza il lavoro agricolo venne facilitato.
LA SVOLTA DEL SETTECENTO
1. La popolazione europea aumentò notevolmente, si verificò una vera e propria rivoluzione
demografica (la popolazione salì da 120 milioni a 140, poi a 190 milioni: gli storici
individuarono ordini di grandezza per stabilire stime quasi del tutto precise.
2. L’agricoltura cambiò e migliorò notevolmente —> fu rilanciata la coltura dei cereali, i cui
prezzi erano aumentati; si sviluppò l’importazione dei grani dalle pianure dell’Europa
orientale; nacquero nuovi sistemi di rotazione agraria; al posto dell’’incolto vennero
introdotte colture foraggiere come il trifoglio o la patata (prima ritenuta velenosa e
pericolosa). I tuberi diventarono un alimento a largo consumo tra le classi sociali più
povere che non avevano abbastanza denaro per comprare i cereali (aumentati di prezzo).
Insomma l’Europa riuscì a sostenere l’aumento demografico del Settecento, anche se per i
contadini la vita nelle campagne rimase comunque dura a causa della fame e della carestia
che erano ogni anno un grande rischio. Per evitare la minaccia della carestia ogni regione
iniziò a custodire gelosamente il proprio grano, limitando la libera circolazione dei cereali
—> questo fenomeno venne chiamato autarchia alimentare, danneggiò l’economia
contadina che, a furia di produrre solo grano, tralasciava il resto delle piante utilizzabili
nell'industria tessile o alimentare (es. coloranti, luppolo, barbabietola).
3. In Francia nacquero i fisiocratici (fisiocrazia= superiorità delle attività legate alla terra),
intellettuali che si opponevano al mercantilismo e sostenevano la supremazia
dell’agricoltura sul commercio, polemizzando anche la presenza dello Stato nelle attività
economiche. Quest’idea venne diffusa dal medico economista François Quesnay;
nonostante possano sembrare antichi a causa del loro sottovalutare la produzione
industriale per la crescita della nazione, i fisiocratici rifiutavano l’intervento dello stato per
quanto riguardasse l’economia, facendoli così risultare all’avanguardia come promotori del
liberismo economico. Il mercato divenne soggetto capace di autoregolarsi, senza bisogno
dell’intervento dello Stato, perché era impossibile governare dall’alto la circolazione dei
cereali e il loro prezzo (in caso di carestia lo Stato avrebbe aumentato i prezzi a dispetto di
tutti oppure avrebbe violato le leggi di vietata esportazione di grano solo per ricavarne
profitto): come Dio si asteneva dall’interferire nei moti celesti, lo Stato doveva astenersi
dall’assumere un ruolo che non era di sua competenza ed andava contro natura.

L’ILLUMINISMO : è un movimento culturale diventato celebre nell’VIII secolo. L’Illuminismo


non era affatto una scuola di pensiero, una realtà omogenea, ma vi furono, tra vari filosofi
illuministi, varie divergenze di opinioni su tanti argomenti. Nonostante ciò i principali esponenti
illuministi presentano tra loro numerosi punti di contatto, caratteri e pensieri comuni, che
permettono di descrivere l’Illuminismo nei suoi elementi costitutivi essenziali:
1- LA VISIONE POSITIVA DELLA NATURA UMANA L’ottimismo, ovvero la fiducia nella possibilità
umana di raggiungere la felicità in questo mondo, è uno dei primi aspetti caratteristici
dell’Illuminismo. Già qui notiamo la differenza tra la concezione del mondo illuminista e quella
cristiana, dato che i cattolici e i protestanti avevano messo l’accento sul male e sul peccato come
sovrani del mondo: infatti l’uomo avrebbe potuto trovare la propria felicità solo nell’aldilà.
Secondo l’Illuminismo, invece, agli esseri umani doveva essere possibile raggiungere la felicità già
nel mondo e nella storia in cui si trovavano; secondo i pensatori illuministi l’uomo non era corroso
al proprio interno da impulsi negativi e perversi ma era considerato fondamentalmente buono,
capace di costruire insieme ai suoi simili un mondo felice è una società che permettesse a tutti di
vivere liberi e sereni (mentre il pessimismo antropologico che aveva caratterizzato il pensiero
europeo dal medioevo fino al settecento, sosteneva che gli esseri umani non avrebbero potuto
mai dare vita ad una società del genere).

2- RAZIONALISMO Per raggiungere la felicità gli uomini dovevano utilizzare la ragione, strumento
principale che avrebbe portato alla mutazione delle condizioni della vita sulla terra; infatti secondo
l’Illuminismo l’unica spiegazione del male era il mancato uso della ragione da parte degli uomini;
essi avevano agito guidati da pregiudizi o credenze assurde, come nel caso della stregoneria, di
conseguenza il compito dei nuovi intellettuali era quello di portare i “lumi” della ragione a ogni
individuo, cosicché la felicità potesse essere a portata di mano per tutti.

3- LA MAGGIOR ETÀ DELL’UMANITÀ In un testo intitolato “risposta alla domanda: che cos’è
l’Illuminismo?”, Kant diede una risposta secondo la quale, fino all’avvento dell’Illuminismo, gli
uomini si erano segnalati per la loro pigrizia mentale e per lo scarso coraggio nello sfidare la
tradizione. Si può dunque dire che, fino ad allora, l’umanità aveva seguito il principio di autorità,
fidandosi di ciò che la Bibbia o gli antichi filosofi greci avevano affermato riguardo la natura o la
posizione della terra nell’universo. Con l’Illuminismo l’umanità era diventata finalmente adulta,
maggiorenne, aveva imparato ad affrontare i grandi problemi della vita senza affidarsi ad altri per
trovarne la soluzione.

4- L’IDEA DI PROGRESSO Il concetto di Medioevo venne recuperato e rilanciato dagli illuministi,


assumendo però verso il passato un atteggiamento nuovo. L’Illuminismo guardava al futuro, e
introducendo nella mentalità europea il concetto di progresso, che presupponeva l’abbandono di
ogni adorazione nei confronti della tradizione dell’antichità; grazie all’uso della ragione, applicata
in tutti i campi dell’esistenza, all’uomo sarebbe stato concesso finalmente di inaugurare una nuova
epoca e di progredire verso una vita migliore.

FIGURE ED OPERE DELL’ILLUMINISMO


1. LO SPIRITO DELLE LEGGI DI MONTESQUIEU Ogni ambito dell’esistenza umana doveva
essere sottoposto ad una critica, per valutare quanto i problemi che l’uomo incontrava
erano stati affrontati in maniera razionale fino ad allora. Quando il filosofo scopriva che, in
un determinato campo, la ragione non era stata ancora applicata, doveva impostare da
capo la soluzione delle questioni che bisognava risolvere. Tra i primi a mettere in pratica
questo modo di avvicinarsi alla realtà vi fu Charles-Louis de Secondat, barone di
Montesquieu, che compose “Lo spirito delle leggi” (1734-1745). Ciò che voleva fare era
individuare il regime politico che meglio garantisse la proprietà, la sicurezza e la libertà
dell’uomo. Dopo un attento esame delle istituzioni e leggi di diversi paesi, Montesquieu
concluse che il sistema politico migliore era quello inglese, basato sulla separazione dei tre
poteri dello Stato: legislativo, esecutivo e giudiziario. A questo lavoro bisognava affiancare
altri intellettuali illuministi affinché diffondessero il nuovo sapere razionalistico fra gli
individui ed i popoli.
2. L’ENCYCLOPÉDIE Questo compito di divulgazione (= tentativo di far comprendere contenuti
di tipo culturale al “volgo”, cioè alla gente comune) Venne assunto da Denis Diderot e Jean
d’Alembert, in Francia, che dal 1750 curarono la pubblicazione dell’Encyclopédie. Tra il
1751 e il 1780 uscirono 35 volumi, formati da stampe di notevole pregio con funzione
didattica, in quanto mostravano le più recenti tecniche di produzione o di costruzione nel
campo dell’artigianato e dell’industria. Nel 1759, dopo la condanna di papa Clemente XIII,
d’Alembert si ritirò e l’Encyclopédie fu portata a compimento da Diderot. Egli dovette
superare l’opposizione della censura del re, che accusò l’opera di diffondere atteggiamenti
di indipendenza e ribellione e porre le basi dell’errore sotto termini oscuri. Nel giro di pochi
decenni l’Encyclopédie Divenne simbolo della nuova cultura e delle nuove idee che da un
lato non veneravano la tradizione, ma dall’altro erano disposte a introdurre innovazioni e
mutamenti. Alla redazione collaborò anche il pensatore Jean-Jacques Rousseau, i cui scritti
ebbero grande influenza sui promotori della rivoluzione francese.
3. NEWTON E LA LEGGE DI GRAVITAZIONE UNIVERSALE Il metodo di ricerca e risultati
conseguiti nei campi della fisica e dell’astronomia dallo scienziato inglese Isaac Newton,
ebbero un’influenza decisiva sul movimento dei Lumi. Newton giunse a formulare la legge
di gravitazione universale, pubblicata nel 1687. Portò così a conclusione la rivoluzione
astronomica aperta da Copernico, dimostrando che tra due corpi materiali si esercita
un’attrazione reciproca direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse e
inversamente proporzionale al quadrato delle loro distanze.
4. IL DEISMO, LA RELIGIONE RAZIONALE DEGLI ILLUMINISTI La maggioranza dei filosofi
illuministi credeva nell’esistenza di un Dio creatore, ad esempio Newton credeva che la
semplicità con cui la legge della gravitazione universale riusciva a spiegare il funzionamento
del sistema solare era la prova della perfezione della mente di Dio, concepito come
architetto dell’universo. La forma di religiosità più diffusa tra gli illuministi era un
orientamento chiamato deismo, che ammetteva l’esistenza di Dio ma negava la possibilità
del miracolo, in quanto l’architetto del mondo non avrebbe mai violato le leggi perfette che
aveva prescritto all’universo. Il rispetto per il prossimo era alla base del deismo, mentre il
resto delle credenze della chiesa erano considerate sciocche superstizioni.
5. 5- VOLTAIRE Fu uno dei più brillanti esponenti del deismo. Voltaire si dedicò alla
storiografia occupandosi delle guerre, delle campagne militari e di esaminare il modo in cui
i sovrani avevano promosso o rallentato lo sviluppo dell’economia dei loro Stati, dedicando
spazio anche alla loro politica religiosa.

CRITICHE ALLA POLITICA FRANCESE : nel libro che Voltaire dedico a Luigi XIV, il Re Sole era criticato
perché aveva sperperato in guerre le ricchezze della Francia e aveva fatto patire terribili sofferenze
al suo popolo. Il giudizio di Voltaire sulla revoca dell’editto di Nantes e sulla politica di intolleranza
messa in atto da Luigi XIV nei confronti degli ugonotti, fu durissimo Voltaire decise quindi che la
sua missione sarebbe stata combattere ogni forma di fanatismo religioso, che denunciò nel
“Trattato sulla tolleranza”. Secondo Voltaire è irrazionale che gli uomini si uccidono tra loro in
nome di dottrine di cui nessuno può dimostrare la verità o la falsità, sarebbe meglio limitarsi ad
avere fede nell’Architetto supremo dell’universo e al rispetto del prossimo. Egli credeva in Dio e in
un giudizio ultraterreno, ma non nei miracoli, bersaglio polemico dei suoi scritti.
L’IMPEGNO CIVILE
Per Voltaire le narrazioni di miracoli tramandate dalla chiesa inducevano la gente alla violenza in
nome di Dio e della religione. Proprio per questo egli si espose pubblicamente ogni volta che le
autorità francesi agivano in modo intollerante contro le minoranze religiose: nel 1762, per
esempio, Voltaire attaccò pubblicamente i giudici che avevano condannato un certo Jean Calas
accusato ingiustamente di aver ucciso il proprio figlio, solo perché calvinista. Nonostante Calas non
poté salvarsi, un generale clima di disprezzo si diffuse in tutta la Francia verso i magistrati che,
guidati dal loro fanatismo, avevano emesso la sentenza.

IL TERREMOTO DI LISBONA ED IL “CANDIDO DI VOLTAIRE”


Nel 1755, un grande terremoto distrusse la città di Lisbona. Il terremoto pareva mettere in
discussione la perfezione delle leggi che ordinavano l’universo, dimostrava che l’essere umano
poteva essere facilmente schiacciato dalle forze naturali preponderanti. Voltaire, turbato dal
drammatico evento, compose quello che è il suo romanzo più famoso: Candide (Candido in
italiano). L’argomento principale di questo testo era l’ottusità degli intellettuali illuministi che non
volevano riconoscere la potenza del male nel mondo e che affermavano che l’uomo vivesse nel
migliore dei mondi possibili (quindi andava contro l’ottimismo). Candido, il protagonista del
romanzo, giunge alla conclusione che agli esseri umani non è concesso di comprendere il senso
della sofferenza di cui sono vittime, sono incapaci a cogliere il senso complessivo dell’esistenza e
dell’universo: piuttosto che fare affermazioni prive di fondamento, conviene tacere e dedicarsi alle
piccole gioie che l’esistenza offre tra un dolore e un altro.

6- IL MATERIALISMO A metà degli anni 50 il deismo entrò in una crisi profonda, circolavano
clandestinamente testi che propagandavano posizioni più radicali di quelle deiste, facendo
approdare a un vero e proprio materialismo. Il nuovo elemento presente in tali testi consisteva nel
fatto che l’uomo venisse descritto come un essere puramente materiale, privo di quella
componente spirituale chiamata “anima”, che non era stata negata neppure ai deisti. In questi
romanzi l’uomo è considerato un congegno meccanico che non differisce di nulla dagli animali in
quanto è composto di pura materia come loro.

7- D'HOLBACH ED IL NATURALISMO MECCANICO L’Illuminismo materialistico trova il proprio


esponente in Paul-Henri Thiry, barone d’Holbach, che compose un’opera intitolata “il sistema della
natura”; egli affermava che tutto è in moto nell’universo, respingendo ogni causa prima. Per di più
l’essenza della natura è l’azione e vedremo che non ce n’è nessuna che abbia quiete assoluta.
Questo viene chiamato naturalismo meccanico: nulla si crea, nulla si distrugge, e tutto si
trasforma. Alcuni intellettuali italiani adottarono questa concezione e sottolinearono che il destino
umano risultava doloroso, perché la sofferenza e la morte erano inevitabili in un universo in cui
tutte le realtà materiali sono in continua trasformazione.

ILLUMINISMO IN AUSTRIA: Nell'impero degli Asburgo furono gli stessi sovrani a farsi promotori di
importanti riforme dettate da caratteri razionalistici. Questo processo fu iniziato dall'imperatrice
Maria Teresa che accettò il principio secondo cui l'obbiettivo primario del governo doveva essere il
bene della società; dopo la sua morte fu il figlio Giuseppe II a perseguire questo cambiamento in
modo ancora più radicale della madre.
Giuseppe II:
- accolse le diffuse lamentele che venivano mosse nei confronti degli ordini monastici e procedette
alla sopressione di circa 800 conventi
- con i fondi ricavati dalla confisca dei loro beni, ordinò l'istituzione di ospedali, orfanotrofi e
ricoveri per anziani

- abolì le discriminazioni di cui erano vittime i sudditi ebrei

- istituì seminari gestiti direttamente dallo Stato

- introdusse l'istruzione elementare obbligatoria

- ordinò che fosse istituito un catastp, inventario dei beni immobili allo scopo di accertare la
rendita e quindi determinare le imposte da pagare

- sottopose i nobili a tassazione

- abolizione del servaggio dei contadini

ILLUMINISMO MILANESE_ la figura più importante del movimento milanese fu Pietro Verri che
accettò di collaborare con il governo per attuare una radicale riforma fiscale: il prelievo delle
imposte era affidato a finanzieri privati che curavano i propri interessi più di quelli dello Stato.
Verri era convinto che il progresso della ragione avrebbe portato il genere umano a condizioni di
vita sempre migliori. L'importante era che tutte le attività umane fossero impostate su basi
razionali e che le nuove conoscenze venissero il più possibile divulgate. Verri fondò un giornale
chiamato "Il Caffè" con il fine esplicito di divulgare la nuova cultura dei Lumi. Tra i numerosi
argomenti trattati dal giornale, un posto importante occuparono anche le questioni giuridiche,
infatti, fu proprio Verri a suggerire a Beccaria la composizione del trattato Dei Delitti e Delle Pene,
considerato il manifesto del diritto penale.

BECCARIA: perr Beccaria, lo Stato doveva occuparsi solo di crimini valutabili secondo un parametro
terreno, ovvero il danno che il delitto provocava alla società. Questo parametro permetteva di
costruire una gerarchia nella gravità dei delitti e istituire una gradazione di pene che fosse
adeguata a punire il crimine compiuto. Quanto al supplizio, osservò che a spaventare un
potenziale criminale non era la brutalità, bensì la certezza della pena. Una sanzione di lieve entità,
ma sicura, era molto più efficace di una pena feroce e spietata, ma temporanea.Infatti, era per il
rifiuto alla pena di morte e suggeriva la carcerazione e il lavoro forzato, affermando che ogni
ulteriore violenza era superflua. Infine, attaccò la tortura perché, secondo lui, nessun cittadino,
prima di una sentenza, poteva essere considerato colpevole. Inoltre, la tortura era ingiusta e
inefficace in quanto finiva per assolvere i "robusti scellerati" e condannare i "deboli innocenti".
ECONOMIA E POLITICA IN ERUROPA AL TEMPO DI LUIGI XIV

3 grandi potenze commerciali :


la potenza olandese=alla fine del 600 ,la terra fonte promaria di ricchezza in tutti gli stati d’Europa ,perfino
in Inghilterra ,verso la fine del secoloi tre quarti della popolazione attiva lavoravano in campagna.Già nel
600 l’Olanda aveva mostrato che la ricchezza di un paese pote4va trovare le basi piu solide nel commercio e
nell’industria aprendo il sistema economico capitalistico.
La risposta inglese=l’inghilterra si mosse per prima con gli atti di navigazione e il parlamento di londra riusci
ad agevolare la nascita di un’industria cantieristica nazionale.
L’inghiterra istitui inoltre la compagnia della banca d’inghilterra in cui il compito era quello di raccogliere il
denaro per lo stato,cosi facendo iniziò a diffondere cartamoneta cioe biglietti che potevano essere
convertiti in moneta metallica.
Colbert=La risposta francese alla potenza olandese venne per opera del ministro jean baptiste colbert che si
preoccupò di dotare la francia di una flotta da guerra e navi mercantili per competere con quelle olandesi.
Colbert istituì il mercantilismo dove l’obbiettivo era la trasformazione del regno capace di competere con le
province unite e inoltre rilanciò la produzione di panni di lana.
Fu il protezionismo doganale una legge emanata dallo stato che impone tasse su prodotti di importazione.
Guerra tra francia e olanda per la supremazia=l’esito degli scontri fu fondamentale per determinare i
rapporti di potenza tra i vari stati d’europa e significò la possibilità di accedere ai mercati mondiali.
Il primo conflitto nel periodo di luigi 14 si svolse nel 1672/78 tra francia e olanda,per luigi era intollerabile
che la gloria francese avesse un ostacolo per l’ampia libertà che c’era in olanda per mezzo della stampa.
L’invasione francese=per fermare i francesi fu necessario allagare intere regioni,mentre una rivoluzione
popolare rovesciò il goberno dei borghesi di amsterdam e affido a gueglielmo terzo d’orange i poteri .la
guerra si concluse nel 1678 con la sconfitta di luigi che fu costretto a ritirare la tariffa doganale.
Declino spagna e salita della russia=dopo la guerra di secessione spagnola dal 1701 al 1713 la spagna che
aveva il monopolio del commercio con l’america da sola non riusciva a procurare ciò che serviva ai coloni
quindi olandesi inglesi vendevano di contrabbando qualsiasi merce nei possedimenti spagnoli.
La guerra di successione spagnola=si ebbe una coalizione di tutti i maggiori stati d’europa che guidati
dall’inghilterra si unirono in un’alleanza x impedire la potenza francese in europa e nel grande commercio.
Pace favorevole agli inglesi=nel 1713 la pace di Utrecht pose fine al conflitto e sul trono spagnolo fu messo
filippo 5 di borbone,sul piano commerciale il nuovo re accettò di ridimensionare il sisitema
protezionistico.all’inghilterra fu concesso di inviare ogni anno nelle colonie spagnole una nava chiamata
vascello di permesso che poteva vendere legalmente le proprie mercanzia.un’altra conquista fu quella
della tratta degli schiavi neri nelle colonie spagnole.
Russia=mentre l’inghilterra diventava la principale potenza economica/marinara dell’europa occidentale la
russia si risvegliò .i russi dicevano che mosca era la terza roma e per 2 secoli rimase isolata dal resto
d’europa.
Pietro il grande riforme=la situazione cambiò con lo zar pietro 1 romanov che tentò di conquistare azov ma
a causa delle carenze dell’esercito russo fallì e capì che bisognava costruire una flotta da guerra .pietro
decise di visitare i canrieri navali olandesi e tornato in russia impose un orientamento economico
mercantilistico come colbert in francia.
Russia diventa una grande potenza=l’occidentalizzazione della russia comprende l’obbligo di adottare uno
stile di vita europeo.la nuova capitale sorse sul baltico e venne chiamata san pietroburgo8luogo d’incontro
tra russia e cultura occidentale).per accedere al baltico pietro scontra gli svedesi .

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