Sei sulla pagina 1di 81

AUTORI - AUTHORS:

Bruno Mugnai è nato a Firenze nel 1962 e ci vive con Silvia, Chiara ed Eugenio. Appassionato di storia militare
fin da giovanissimo, ha pubblicato due libri sull'esercito ottomano dal 1645 al 1718; è inoltre autore di saggi
sulle campagne italiane della guerra di Successione Spagnola e di articoli di uniformologia e storia militare
del Seicento e del Settecento. Ha pubblicato per l'Ufficio Storico dell'esercito italiano una monografia sulle
istituzioni militari dello stato di Lucca nell'Ottocento e per lo stesso editore ha completato un analogo contributo
sull'esercito del granducato di Toscana dal 1737 al 1799. Con Luca Cristini ha collaborato alle illustrazioni dei
due volumi dedicati alla guerra dei Trent'anni e alla realizzazione di diversi titoli della serie Soldiershop.

Bruno Mugnai was born in 1962 in F/orence, where lives with Silvia, Chiara and Eugenio. Military enthusiast
since his youth, he has published two vo/umes on the Ottoman Army and he is author oj severa/ works concerning
the Italian campaigns oj the Spanish Succession War and uniform%gy articles about 17th and 18th century s
warjare. He has written a bookjor the Army Historica/ Office oj the Italian Army on the State ojLucca so/diers
in the 19th century and another one on the army oj Granduchy ojToscany in the18th century. WithLuca Cristini
he has collaborated as illustrator jor the books 'theThirty Years War' and as author oj severa/ So/diershop titles.

Alberto Secco, è nato a Venezia nel 1959, si è laureato in Fisica ed è Membro ordinario dell'ISTIAEN
(istituto italiano di archeologia e etnologia navale); i suoi interessi storici vertono sulla storia militare della
Repubblica di Venezia, sulla quale ha pubblicato diversi articoli su riviste specializzate.

A/berto Secco was born in 1959 in Venice,he has a degree in Physics an he is member oj theISTIAEN (Italian
Institute oj Nava/ Arche%gy and Ethn%gy); his historica/ interests concern the military history oj the
Republic oj Venice, on which he has published severa/ articles in rejereed journals.

RINGRAZIAMENTI E NOTE EDITORIALI - PUBLlSHING'S NOTE


Gli autori ringraziano il dotto Ciro Paoletti e il signor Gianfranco Marzin per l'importante aiuto offerto nella stesura di quest'opera.
Un ringraziamento speciale va al dotto Jacopo Marcello per la cortese disponibilità offerta nella ricerca del repertorio iconografico.

Tutto il contenuto dei nostri libri, in qualsiasi forma prodotti (cartacei, elettronici o altro) è copyright di Soldiershop.com. I diritti di traduzione,
riproduzione, memorizzazione con qualsiasi mezzo, digitale, fotografico, fotocopie ecc. sono riservati per tutti i Paesi. Nessuna delle immagini
presenti nei nostri libri può essere riprodotta senza il permesso scritto di Soldiershop.com. L'Editore rimane a disposizione degli eventuali
aventi diritto per tutte le fonti iconografiche dubbie o non identificate. I marchi Soldiershop Publishing ©, e i nomi delle nostre collane -
Soldiers&Weapons, Battlefield e War in Colour sono di proprietà di Soldiershop.com; di conseguenza qualsiasi uso esterno non è consentito.

None oj images or text oj our book may be reproduced in any jormat without the expressed written permission oj So/diershop.com. The publisher
remains to disposition oj the possib/e having right jor ali the doubtfu/ sources images or not identifies. Our trademark: Soldiershop Pub/ishing ©,
The names oj our series: So/diers&Weapons, Batt/efie/d, War in c% ur, PaperSo/diers, So/diershop e-book etc. are herein © by So/diershop.com.

BATTLEFIELD
BattleField, è la collana che analizza i campi di battaglia dal punto di vista "oggi e allora" Offrendo prospettive inedite ed inte­
ressanti per lo studio degli scontri principali della storia attraverso armi, uniformi e mappe storiche di eserciti e soldati impegnate
nelle più famose campagne militari. La collana è caratterizzata da una linea di colore rosso sulla copertina.

� La battaglia navale di Fochies (od. Foça in Turchia), combattuta fra le flotte veneziana e turca il 12 maggio 1649, in una
stampa tedesca del XVII secolo. (Archivio privato)

The naval battle ojFochies (Foça inTurkey),jought by Venetian andTurkishfleets on May 12,1649, in a 17 century German print.

ISBN: 978-88-96519-54-7 la edizione: Marzo , 2012


Titolo: La Guerra di Candia 1645-1669. Volume 2: Le campagne sul mare (BattleField 003) by Bruno Mugnai e Alberto Secco.
Editor: SOLDIERSHOP PUBLISHING. Cover & Art Design: Luca S. Cristini. Illustrazioni a colori by Bruno Mugnai.

In copertina : Levend topçubasi: (ufficiale dell'artiglieria navale) e /evend, fante di marina anatolico 1650-69
Printing by/Stampato da ColorArt di Rodengo Saiano (BS) Italy.
PREFAZIONE - PREFACE

-I conflitto turco-veneziano del 1645-69 segna un punto di passaggio di grande importanza nella storia europea. La conquista
� dell'isola da parte del sultano non solo modificò la storia del Mediterraneo orientale, ma restituì alla Sublime Porta la fiducia
. nei propri mezzi offensivi e aprì nuove vie alla sua politica espansionistica, concretizzatasi nella sfida sotto le mura di Vien­
na, evento considerato come l'estremo sforzo organizzativo dell'apparato da guerra turco, insuperbito dalla vittoria conseguita
in una lotta lunga e complessa come era stata quella per Candia. Visto in questa prospettiva il conflitto cretese appare come una
specie di prova generale delle successive campagne contro gli stati cristiani, alterandone il significato specifico e condizionando
il punto di vista di certa storiografia. Anche per quanto riguarda i mezzi impiegati e lo sviluppo tecnico degli armamenti il fatto
che il conflitto opponesse due stati ormai in irreversibile crisi, ha insinuato il sospetto che la scarsità di innovazioni dipendesse
dallo stato di prostrazione e di arretratezza tecnologica delle parti in lotta. Tutto ciò ruota intorno alla questione navale, ovvero
alla duratura coesistenza della vela e del remo, tanto che - ancora oggi - resiste la convinzione secondo cui il rilevante impiego
delle unità a remi, a scapito dei moderni vascelli di linea, rappresenterebbe il segno più evidente del ritardo tecnologico dei due
contendenti. Questo assunto è ribadito anche da storici di grande fama ed è diventato un luogo comune difficile da sradicare. Per
meglio spiegare la filogenesi del progresso navale, si applica all'evoluzione remo, vela, vapore, un criterio darwiniano; ragion
per cui il prolungato ricorso alla voga non può che essere la prova più evidente dell'obsoleta tecnologia veneziana e turca. In
realtà, come sostiene a ragione Luca Lo Basso, nel mondo della marineria le questioni sono assai meno rigide e più complesse
di quanto appaiono: "Ogni tipo di propulsione ha avuto una sua importanza e utilità in rapporto agli scenari nella quale è stata
utilizzata, ai suoi costi e alla sua efficacia". Come si può facilmente capire anche attraverso le vicende trattate in questo breve
saggio, l'impiego delle diverse tipologie di imbarcazioni e l'uso combinato delle stesse, fino a livelli di cooperazione che non
saranno mai raggiunti da nessun'altra potenza marittima, mostrano uno scenario molto distante da quello desolato e privo di
innovazioni propagandato per anni.

ltrettanto importante è stata la decisione degli autori di mantenere il punto di vista di entrambi i contendenti; scelta non così
A scontata come potrebbe apparire a prima vista. Lo storico John Stoye nel primo capitolo del suo libro sull'assedio di Vienna
scrive non a caso che la storia dell 'Impero Ottomano nel Seicento attende ancora di essere scritta, nonostante i tentativi eroici di
alcuni storici. Negli archivi turchi rimane da sondare un'enorme quantità di materiale docwnentario e in ogni caso la tradizione
culturale e politica della Porta non rendeva inclini funzionari e dignitari a redigere documenti di stato e istruzioni diplomatiche
sul modello occidentale; oppure a scrivere memorie per giustificare o spiegare le loro azioni, così che certi episodi e decisioni
sembrano scaturire da un contesto misterioso e ambiguo. Anche uomini di cultura ottomani più legati al mondo occidentale, che
a volte accompagnarono gli eserciti turchi nelle loro campagne, hanno consegnato alla carta solo succinti resoconti degli eventi
a cui hanno assistito. Eppure nessuno come loro si trovava nella posizione ideale per osservare e giudicare il corso segreto della
politica di Istanbul.

n ultimo aspetto messo in luce dagli autori è la straordinaria varietà di nazionalità coinvolte dalla guerra, non solo fra i soldati
U ma pure fra i marinai. L'impero degli ottomani era per sua stessa definizione uno stato multietnico, mentre il ruolo dominante
di Venezia ha fatto credere che esistesse un predominio assoluto dell'elemento locale, come certi personaggi hanno fatto credere
negli ultimi anni propagandando il mito di uno stato veneto incontaminato; mentre è stata proprio la multiculturalità a rendere
straordinaria la storia di Venezia. Se è vero che lo studio degli eserciti è una delle possibili chiavi di lettura delle società, il caso
della Serenissima appare come uno degli esempi più interessanti di integrazione nell'età moderna.

Luca Cristini.

Potrebbero piacerti anche