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La nostra è una razionalizzazione debole perché può non essere concessa o ritirata ≠ razionalizzazione
forte (con la sfiducia è legato il programma per un nuovo governo)
Il governo può essere unitario (sistema maggioritario) o frammentato (sistema proporzionale, eterogeneità)
CIRCUITO
- Della decisione politica: raggruppa le istituzioni in legame diretto con gli elettori e che esprimono
un indirizzo politico (governo, parlamento e presidente della repubblica)
- Delle garanzie: riguarda i gruppi indipendenti che fanno da garanti al sistema e che rappresentano i
limiti del potere (es. magistratura, corte costituzionale ecc.)
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IL PARLAMENTO
organo costituzionale complesso
- Attivo: 18 anni
- Passivo: 25 anni
- Attivo: 18 anni
- Passivo: 40 anni
Gli organi che lo costituiscono sono 3: camera, senato e parlamento in seduta comune
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1) PARLAMENTO IN SEDUTA COMUNE (≠ dal normale parlamento)
Viene usato il regolamento del senato
È un organo a sé, indipendente e con poteri limitati
- 4 vicepresidenti
- L’ufficio di presidenza: ne fanno parte anche i questori e i segretari
- Conferenza dei presidenti dei gruppi parlamentari: predispone il programma e il calendario di
quest’ultimi
- Giunte: (nominate dai presidenti di ciascuna camera) sono articolazioni interne che garantiscono il
corretto funzionamento della camera
- Gruppi parlamentari:(≠ dai partiti) sono il riflesso dei partiti una volta eletti
NB. Ogni parlamentare deve appartenere ad un gruppo
Esiste anche il gruppo misto (transfughi)
- Commissioni parlamentari: organi collegiali a numero fisso e specializzati in una materia,
monocamerali o bicamerali (sede consultiva, redigente, referente, deliberante)
Esistono le commissioni speciali es. commissioni di inchiesta
NB. Composizione proporzionale ai rispettivi gruppi in parlamento. Possono operare in sede consultiva,
referente, redigente o deliberante. TUTTI i disegni di legge devono essere approvati della commissione
affari costituzionali e della commissione bilancio
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AUTONOMIA PARLAMENTARE
- Legislativa (norme, leggi costituzionali e di revisione) + pareri obbligatori che le camere danno, per
mezzo delle commissioni, durante il procedimento legislativo
- Conoscitiva: commissione specifica che raccoglie i dati, al fine di conoscere le problematiche e poi
poter agire
Procede con gli stessi poteri e limitazioni dell’autorità giudiziaria: può richiedere fonti alla
stessa magistratura (che è obbligata a fornirle) ma NON c’è l’obbligo inverso (segreto di
stato)
NB. Non può fare sentenze, può chiudere l’inchiesta con una relazione (non può essere
usata dalla magistratura)
Crolla con il cadere della magistratura. Possono essere inconcludenti oppure no.
- Bilancio: (art.81) approva i rendiconti presentati dal governo (la prima parte è a carattere europeo,
poi, nel secondo semestre, nazionale) vi è allegato anche un documento a stampo programmatico;
Caratteristiche: annualità, unicità (unico fondo finanziatore) universalità (TUTTE le spese, a meno
che non siano autorizzate) integrità (ogni voce deve essere “al lordo”), veridicità, pubblicità
(gazzetta ufficiale), specificazione (delle voci) ed equilibrio (= pareggio del bilancio)
Le sedute ordinarie sono rigorosamente pubbliche (tuttavia il parlamento può anche decidere di
deliberare in seduta segreta). A queste può quindi partecipare un pubblico, oltre al fatto che i
resoconti vengono poi pubblicati online, sul cartaceo o sulla loro web TV.
I membri del governo possono partecipare alle assemblee per essere ascoltati (è un loro diritto,
facoltativo) ma se ne viene richiesta la loro presenza devono partecipare.
PARLAMENTARI
È uno status che comprende alcune previsioni ed elementi che garantiscono la carica (NON l’individuo) con
i relativi rischi e responsabilità.
- Insindacabilità: (art.68 comma 1) hanno completa libertà di espressione (non devono giustificarsi,
possono usare qualsiasi mezzo, anche linguaggi scurrili)
Sentenza n10-11 del 2000: il diritto è valido sia dentro che fuori dall’aula ma deve esserci un nesso
funzionale con il ruolo, altrimenti ne risponde da normale cittadino.
Collegato al fenomeno del transfughismo (libertà di espressione
- Inviolabilità: (art.68 comma 2) previa autorizzazione della camera di appartenenza questi non
possono essere toccati giuridicamente (a meno che non siano colti in fragrante o sia già presente
una condanna definitiva). Vale anche successivamente alla cessione della carica!
Procedimento:
1) La procura deve presentare alla camera la richiesta
2) Questa viene esaminata dalla giunta delle elezioni e delle immunità
3) Votata poi a scrutinio segreto (perché la situazione riguarda delle persone => è obbligatorio)
Altri privilegi:
- Franchigia di viaggio
- La polizia non può entrare nelle camere senza autorizzazione del relativo presidente
- Ricevono un’indennità stabilita dalla legge (= da loro)
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IL GOVERNO
organo costituzionale complesso
SENZA legittimazione popolare!
Attività del governo: Realizza l’obbiettivo politico dello stato e sviluppa gli atti dell’UE (con l’appoggio del
parlamento)
1) Presidente del consiglio: è un primus inter partes (coordina ma non ha potere di sanzione o revoca
verso gli altri ministri, ha semplicemente un ruolo diverso)
2) Ministri (responsabili singolarmente) associati ad un ministero (≠ ministri senza portafoglio, non
hanno un ministero ma svolgono funzioni affidategli dal presidente del consiglio)
3) Consiglio dei ministri (si chiamano decisioni concordate, quando la responsabilità è collegiale, es. la
questione di fiducia)
NB. Si può sfiduciare un solo ministro: è un procedimento insindacabile, nemmeno dal presidente della
repubblica (NON è scritto in costituzione, ma solo nei regolamenti delle camere)
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Responsabilità:
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Procedimento:
1) L’incaricato, dopo essere stato proposto dal presidente della repubblica, può accettare
direttamente o accettare “con riserva” (periodo di riflessione per decidere se accettare o no)
2) Una volta dato, l’incarico è conferito oralmente dal presidente della repubblica
NB. L’atto deve essere firmato dal presidente e controfirmato dal nuovo presidente del consiglio
3) La notizia è data dal segretario generale della presidenza della repubblica
4) L’incaricato poi sceglierà i suoi ministri
5) Infine c’è il giuramento: ora il governo entra effettivamente in carica, assumendo le responsabilità
dell’incarico (solo per la gestione dell’ordinaria amministrazione)
NB. Non ha ancora la fiducia!!!
6) Dopo 10 giorni c’è la FIDUCIA: deve essere motivata ed accettata in base all’immagine complessiva
del governo!
Sia la fiducia che la sfiducia (1/10 di una camera) vanno motivate ed approvate a maggioranza semplice.
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Come si diventa presidenti? (art.83) Eletto dal parlamento in seduta comune a scrutinio segreto!
(partecipano tre delegati per ogni regione eletti dal consiglio regionale, al fine di rappresentare
anche le minoranze!)
Votazioni: Per le prime tre votazioni serve un minimo di 2/3 del collegio in maggioranza qualificata
(per avere un ampio consenso trasversale)
Carica: 7 anni
NON sono previsti dalla costituzione motivi per non poter essere rieletto (Napolitano fu rieletto)
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30 giorni prima della scadenza del mandato, il presidente della camera convoca il parlamento in seduta
comune per rieleggere il presidente
Il presidente inizialmente giura davanti al parlamento in seduta comune (senza i delegati regionali). Legge
un messaggio (l’unico atto del presidente che NON possiede controfirma, di solito è necessaria )
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Quando invece termina la carica normalmente (se non vi rinuncia) diventa senatore a vita di diritto.
Se non si riesce ad eleggere il presidente prima che vengano sciolte le camere o queste non
riescano a trovare un accordo: il presidente uscente resta in carica finché non viene eletto l’altro
(prorogatio)
Negli ultimi 6 mesi del mandato il presidente NON può sciogliere le camere!!!! (art.88 comma 2) salvo che
questi 6 mesi coincidano con gli ultimi 6 mesi della legislatura (semestre bianco). Alla fine il nuovo
presidente sarà eletto dalle nuove camere.
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Conosco la fine dell’impedimento => presidente del senato agisce per un po’.
In caso di impedimento permanente:
Non conosco il termine dell’impedimento => ne eleggo un altro (il presidente della camera riavvia le
elezioni entro 15 giorni)
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Cosa fa il presidente?
Garante e controllore della costituzione repubblicana, NON È UN ORGANO POLITICO! (non può avere
influenze politiche e partitiche)
TUTTI i messaggi devono essere controfirmati dal ministro (=> la responsabilità ricade su
quest’ultimo). Possono esserci anche diversi messaggi informali, ma anche qui la responsabilità
cade sul presidente del consiglio dei ministri.
- Di intermediazione politica: il presidente è il centro della vita politica; tutte le volte in cui fa valere
pesantemente il suo ruolo (es. nomina il presidente del consiglio dei ministri, scioglie le camere,
indice le elezioni, convocazioni straordinarie delle camere, ecc.)
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LA CONTROFIRMA: OBBLIGATORIA!
Il presidente (eccezione per alto tradimento ed attentato alla costituzione) NON è responsabile delle sue
azioni quotidiane di ruolo. La responsabilità gli viene “tolta” grazie alla controfirma e ricade sul consiglio dei
ministri.
Viene controfirmato dal ministro proponente, o comunque quello più competente in materia.
=> Gli atti aventi forza di legge vengono firmati anche dal presidente del consiglio dei ministri: doppia
controfirma.
NB. Il consiglio deve necessariamente controfirmare gli atti => il presidente non può/deve sbagliare
Atti esclusi dalla controfirma: atti che adotta in qualità di presidente del CSM e gli atti personalissimi:
dimissioni, dichiarazione di impedimento permanente (quelle temporanee invece si), le esternazioni
atipiche (messaggi, volontà, ecc.)
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Reati presidenziali
La responsabilità del presidente rimane nel caso di alto tradimento ed attentato alla costituzione: li può
fare solo un presidente della repubblica.
=> messa in stato d’accusa votata dal parlamento in seduta comune (a maggioranza assoluta)
Procedimento:
Poi: fase del giudizio affidata alla corte costituzionale con struttura ALTERATA (NON alla magistratura,
anche perché il presidente ne sarebbe il capo)
La sentenza della corte è inappellabile (può decidere una qualsiasi pena, a patto che sia nell’ordinamento)
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LA MAGISTRATURA
È uno dei tre poteri dello stato: Giudiziario
- Nello stato liberale era sotto il potere del re: parte del suo apparato burocratico => giustizia
esercitata in suo nome (giudici = funzionari del re)
- Col fascismo è finita nelle mani del governo => pubblica accusa; il pubblico ministero dipendeva dal
ministro della giustizia => arbitrarietà
Adesso un cittadino non può accusarne un altro, solo un giudice (pubblico ministero) può farlo. Nello stato
costituzionale la magistratura ha completa autonomia (art.102)
COMPOSIZIONE:
REGOLE PER LA MAGISTRATURA: in costituzione => garanzia per il cittadino e per i giudici stessi
1) Giudice naturale precostituito per legge, da cui un cittadino verrà giudicato e da cui non potrà
essere distolto (né il cittadino né il giudice può scegliere con chi avere a che fare durante i processi,
è la legge che disciplina queste combinazioni) => NO arbitrarietà e impicci
Una volta che un processo inizia NON si può cambiare giudice, se si cambia deve ricominciare tutto
il processo (a meno che le parti non siano favorevoli al cambiamento)
- Autonomia: non interferenza di altri giudici sul lavoro di un giudice (non c’è una gerarchia tra
giudici) => garanzia di esercitare in modo libero il proprio ufficio
es. inamovibilità
Garanzia per il giudice e per il cittadino
Garanzia ulteriore: l’autogoverno della magistratura => il Consiglio superiore della magistratura –
CSM, ovvero un apposito organo che si occupa di regolare la vita professionale dei giudici
Responsabilità dei giudici: (molto dibattuta) immunità potrebbe assicurargli libertà di scelta, renderli
troppo responsabili non li fa agire liberamente
- Se ovviamente commette un illecito reato risponde davanti alla legge come gli altri cittadini
- In ambito civile risponde solo se ha creato al cittadino un danno ingiusto o un diniego di giustizia,
solo se ha agito con dolo (consapevolezza) o con colpa grave (ha commesso un errore che non
avrebbe dovuto)
=> il cittadino allora non agisce contro il giudice, ma si rivolge allo stato (che è uno “schermo per il
giudice”) => dopo che tutto è risolto lo stato poi può prendersela col giudice
- Alcuni comportamenti dei giudici hanno rilevanza disciplinare: sanzionabili dal CSM, fatto dal
ministro della giustizia o il procuratore generale della corte di cassazione. Ci si rivolge ad
un’apposita sezione disciplinare del CSM
I PRINCIPI DEL GIUSTO PROCESSO: (art.111) regolati dalla legge (riserva) => tutela i cittadini
È cambiato nel tempo (1999): grazie all’influenza della corte europea dei diritti dell’uomo
Nel processo civile ci sono tre parti: due dei tre soggetti sono privati
- Nella giustizia tra privati esiste l’arbitrato (avvocati privati in veste temporanea di giudici)
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IL CSM
Organo di autogoverno della magistratura => grande potere
Prende tutte le decisioni sull’organizzazione e la gestione dello stato giuridico dei magistrati:
assegnazioni, assunzioni, promozioni, trasferimenti, provvedimenti disciplinari, può fare proposte
o dare pareri al ministro della giustizia sui disegni di legge riguardanti l’ordinamento giudiziario e
l’amministrazione.
COMPOSIZIONE:
Componenti di diritto
- Presieduto dal Presidente della Repubblica (garante)
- Il primo presidente della corte di cassazione
- Il procuratore generale della corte di cassazione (azione disciplinare)
Tutti gli altri componenti sono eletti
- 2/3 sono membri togati = magistrati ordinari eletti
- 1/3 eletto dal parlamento in seduta comune (“membri laici”) => specifici requisiti di
professionalità (garanzia del loro operato: avvocati con almeno 15 anni di esperienza o
professori in materie giuridiche)
NB. Eleggono il vicepresidente
Esistono:
- Tribunali ordinari
- Corte di appello (è una per ogni regione)
- Corte di cassazione: controllo di legittimità e della corretta applicazione della legge, l’unità
del diritto ed il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni
=> nomofilachia, applicazione uniforme della legge a livello nazionale
Giudica anche la legittimità dei referendum popolari
NON fa parte dell’ordinamento costituzionale/giurisdizionale
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LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Apparato burocratico
Diverse leggi definiscono le varie amministrazioni in base agli scopi che queste devono perseguire. Bisogna
poi delimitare i confini della pubblica amministrazione, oltre ai quali si parla di soggetti privati
La pubblica amministrazione ha il suo specifico regime giuridico (leggi e poteri propri) che il privato non ha:
poteri autoritativi (supremazia rispetto ai cittadini), ovvero può agire giuridicamente ed unilateralmente
verso i privati
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- Soggettivo: strutture ed apparati burocratici con una funzione servente per lo svolgimento di pubbliche
funzioni => amministrazione apparato
- Oggettivo: attività in concreto svolte da quell’amministrazione, se con le azioni cura gli interessi pubblici
allora è una PA
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IL POTERE AMMINISTRATIVO: coincide con l’esecutivo (Montesquieu e la divisione tripartitica dei poteri)
L’amministrazione statale organizzata per ministeri: unità organizzative. Sono uffici complessi, dotati di
personale e mezzi propri, che operano in settori d’intervento omogenei (una stessa materia). Al vertice è
collocato un organo politico: il ministro, che è una figura bicipite (sia un soggetto politico, sia il vertice
dell’amministrazione = mediatore tra amministrazione e politica).
Ministero (che è un organo tecnico) + Ministro (organo politico) => Il dualismo tra soggetti tecnici e politici
= è una garanzia
Ministro e ministero: poteri di tradurre in azione le leggi parlamentari (legge n.400 del 1988 ne disciplina
l’azione)
Legalità formale:
=> Tutela i cittadini (es. definisce i limiti per i poteri della polizia), altrimenti vi è un “eccesso di
potere”
=> Assicura il funzionamento del circuito democratico: è l’attuazione dei principi approvati in
parlamento, eletto dal popolo (elezione, approvazione, esecuzione)
Comprende:
Principio di legittimità: tipicità e legalità degli atti
Principio di nominatività: gli atti possono essere emanati solo in presenza dei presupposti e per i
motivi indicati dalla legge
Sentenza 115 del 2011: Non basta che il potere sia finalizzato dalla legge, è indispensabile che
l’esercizio sia determinato il contenuto e modalità
2) Principio di buon andamento: attività vincolata della PA (art.97 e legge 241 del 1990)
Economicità
Efficacia: rapporto tra risultati ottenuti e obbiettivi prefissati
Efficienza: rapporto tra risultati e quantità delle risorse impiegate
=> obbiettivo: perseguire la migliore realizzazione per l’interesse pubblico (con coerenza tra azione
amministrativa e fine)
3) Principio di imparzialità: al vertice della PA c’è un organo politico (art.97), tuttavia la PA non deve
essere influenzata dagli interessi politici
=> Divieto di operare discriminazioni
=> Obbligo di astensione per i dipendenti coinvolti del procedimento
=> Apartiticità degli appartai amministrativi, sottoposti al servizio esclusivo della nazione (non
possono entrare nei partiti)
4) Principio della trasparenza amministrativa: accessibilità totale del cittadino ai documenti della
pubblica amministrazione
=> Tutela i diritti dei cittadini
=> Promuove la partecipazione degli interessati all’attività dell’amministrazione
=> Favorisce forme diffuse di controllo sui mezzi e modi delle operazioni
INOLTRE: (nel Freedom of information act) c’è l’obbligo di pubblicare ed aggiornare i documenti e le
informazioni + definisce come sia un diritto di chiunque richiedere le fonti.
Tuttavia ci sono limiti verso le conoscenze di indirizzo pubblico (es. pubblica sicurezza, relazioni
internazionali, ecc.)
Piramide: UE, stati membri, stato, regioni, autonomie locali => l’amministrazione dovrebbe essere
spostata verso le autonomie locali (più vicine alla persona). Gli organi superiori intervengono solo
se l’esercizio delle funzioni dell’organismo inferiore è inadeguato per il raggiungimento degli
obbiettivi realizzati.
L’avocazione (quando l’organo superiore prende il potere di quello inferiore) delle funzioni avviene
solo se è proporzionata, ragionevole e premeditata
9) Responsabilità delle PA e dei funzionari: questi sono direttamente responsabili secondo le leggi
penali, civili ed amministrative. In questi casi la responsabilità civile si estende allo stato e agli enti
pubblici.
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LA GIUSTIZIA COSTITUZIONALE: necessita di una costituzione rigida (con specifici procedimenti per
la modifica, che deve essere garantita e protetta)
Due modelli:
Sistema del sindacato di costituzionalità diffuso: (USA) effettuabile da ogni singolo giudice
autonomamente, che ha il potere di disapplicare una determinata legge che considera contraria
alla costituzione (la decisione di un giudice NON risulta vincolante per un altro giudice, lo è quando
si parla di gerarchie tra corti, dove prevale quella superiore, ma tra corti dello stesso livello non per
forza sono vincolanti, anzi i giudici possono avere idee contrastanti)
LIMITI: decisioni delle corti superiori vincolano quelle inferiori
La decisione della Corte suprema (≠ dalla nostra corte costituzionale) rappresenta come ultimo
livello della giurisdizione (la sua pronuncia vincola tutti quanti sotto-ordinati)
=> I suoi giudici sono eletti dal presidente (dibattito sulla nomina di alleati politici) ed hanno
mandato a vita (una volta nominati anche con il cambio di presidenza restano in carica => sono
guidati dalla loro coscienza personale, non più politica) es. RUTH BADER GINSBURG
Statuto dell’opinione dissenziente => i giudici dentro alle corti supreme possono dichiarare le
loro opinioni contrastanti e spiegarne i motivi, esterne alla decisione effettiva poi presa dalla
maggioranza => risulta interessante per i legislatori, che potrebbero considerarle per processi
futuri
Sistema accentrato: esiste un organo apposito (il quello diffuso c’è grande responsabilità dei giudici
=> qui invece ne risponde l’organo di riferimento)
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LA CORTE COSTITUZIONALE
IN ITALIA: sistema accentrato => Nasce la corte costituzionale (organo nuovo insieme al Presidente; sono i
garanti)
- 1/3 nominato dal presidente (anche l’atto di nomina va controfirmato, ma non per questo la
decisione è presa dal governo! Convalida solamente la scelta autonoma del presidente)
- 1/3 dal parlamento in seduta comune (eletti personaggi che comunque facciano parte della vita
politica, conoscano la società) per i primi tre scrutini serve la maggioranza dei 2/3, dopo quella dei
3/5
- 1/3 eletti dalle supreme magistrature: personaggi che abbiano competenze tecniche (3 dalla corte
di cassazione, 1 dal Consiglio di stato, 1 dalla Corte dei conti) a maggioranza assoluta (sennò si va al
ballottaggio tra i due nomi più votati)
I giudici sono scelti tra: i magistrati delle giurisdizioni superiori, i professori delle università in materie
giuridiche, gli avvocati con almeno 20 anni di esercizio => devono conoscere il diritto
Mandato: 9 anni, non sono rieleggibili => tronano poi alle vecchie ceriche o iniziano a svolgere ruoli minori
NON vengono eletti tutti nello stesso momento! => Per funzionare devono essere presenti almeno 11
giudici
Ha un/una presidente: (scelto dai membri stessi della corte, tra i membri della corte) carica di 3 anni (salvo
che il suo mandato non scada prima) => spesso sono eletti a fine mandato per fargli avere meno influenza
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=> Messa in stato d’accusa del presidente => Corte ha una composizione INTEGRATA (aggiunta di 16 giudici
=> 31 componenti)
16 vengono estratti da un elenco (45 nomi, hanno un carattere politico, ognuno ne sceglie un po’) redatto
ogni 9 anni dal parlamento in seduta comune (lista comprende i cittadini italiani che abbiano almeno 40
anni d’età) => il processo al presidente è un processo POLITICO (16 giudici + quella parte eletta dal
parlamento)
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Art.134
- Giudica sulle controversie delle leggi e degli atti aventi forza di legge dello stato e delle regioni
(giudizio sulla legittimità costituzionale => ruolo primario)
- Giudica sui confitti di attribuzioni tra e dei poteri dello stato
- Anche gli eventuali conflitti tra regioni o tra stato e regio
- Giudica il presidente
- Giudizio di ammissibilità del referendum abrogativo
NON esiste il ricorso DIRETTO alla corte in Italia (i cittadini non possono arrivarci direttamente)
Può essere dato in
Verificare la legittimità di leggi ed atti aventi forza di legge (garanzia) contro determinati vizi
Vizio:
In alcuni paesi la via diretta non è un’esclusiva di stato e regioni => è prevista anche per i cittadini, in
specifiche circostanze (es. Germania: esauriti tutti i gradi di giudizio, se sono in discussione le libertà
fondamentali; NON è neanche legata alla cittadinanza => la può fare chiunque sul territorio)
Protagonisti: stato, regione, due regioni (art.127 o legge n.1 del 1948)
Stato impugna una legge regionale (ricorso fatto dal consiglio dei ministri)
Regione (soggetto: giunta regionale) impugna una legge statale o di un’altra regione
Questo è un giudizio:
- Astratto: i soggetti impugnano la legge per il suo contenuto effettivo, per come è scritto,
indipendentemente dalla sua applicazione
- Specifico: ha in mente un solo vizio specifico (la competenza)
- Disponibile: le istituzioni che possono sollevarlo possono presentarlo ma NON sono obbligate a
farlo (si potrebbe raggiungere l’accordo anche con transazioni extra-giudiziarie => diplomazia
interna, procedimento lasciato alla discrezionalità dei soggetti)
Presupposto fondamentale: che ci sia in corso il procedimento di un altro giudizio (in qualsiasi campo
giuridico) => Incidente: uno qualsiasi tra i soggetti coinvolti nel procedimento pensi che una tra le leggi che
si stanno per applicare sia contraria alla costituzione => necessità di fermare il processo in corso e di
rivolgersi alla corte.
Giudice a quo: ruolo fondamentale nel giudizio incidentale, il suo compito è quello di fare da filtro tra il
giudizio in corso e la corte costituzionale => deve assicurarsi che ci siano due requisiti INDISPENSABILI
PRIMA di dare il giudizio alla corte:
1) Rilevanza: la questione è rilevante quando quella legge (che qualcuno tra i soggetti ha reputato
incostituzionale) è l’unico applicabile per concludere il giudizio in corso.
Se ne trova un’altra => il giudizio procede e non serve l’intervento della corte
2) Non manifesta infondatezza: verificare se c’è un effettivo margine per il dubbio di
incostituzionalità (ovviamente non è che decide se quella legge è incostituzionale o no)
Il giudice evita che tutti i dubbi siano presentati alla corte, anche quelli inutili
=> Una volta verificati i requisiti deve presentare l’ordinanza (motivata) di rimessione alla corte:
scrivendoci la legge presa in oggetto e i paramenti di riferimento dichiarati incostituzionali o no, con i
relativi dubbi + deve spiegarne la rilevanza e la non manifesta incostituzionalità in modo dettagliato e
preciso (altrimenti la corte non prende in considerazione la questione e dichiara l’ordinanza
INAMMISSIBILE: aberratio ictus)
Presentata l’ordinanza questa sospende il processo in corso non appena viene pubblicata nella gazzetta
ufficiale => in modo che gli altri soggetti che stanno analizzando questioni simili si fermino in attesa del
giudizio della corte
Questo è un giudizio:
- Concreto: la legge viene impugnata nel momento in cui questa deve essere applicata (utilizzo
effettivo della legge)
- Generale: può riferisti a tutte le leggi e vizi possibili
- Indisponibile: necessario (il giudice a quo DEVE agire se ad una delle parti sorge un dubbio)
1) Si accerta che l’istituzione che gli l’ha mandata provenga da un organo giurisdizionale (che si occupi
di giudizi)
2) Controlla di nuovo la rilevanza (spesso accade => il giudizio non “entra nel merito”)
3) Verifica la non manifesta infondatezza
4) Se supera tutto il giudizio “entra nel merito”
5) Decisione in via definitiva: sentenze
Decisione in via non definitiva: ordinanza (magari non viene presa una vera e propria decisione o
c’è una delegazione al parlamento)
Decisioni:
TUTTE le decisioni della corte NON sono impugnabili, revocabili o messe in discussione in qualsiasi modo,
QUALSIASI sia il loro esito.La sentenza è inappellabile (può decidere una qualsiasi pena, a patto che sia
nell’ordinamento). Possono essere corretti solo eventuali errori nelle formalità.
TIPOLOGIA DI SENTENZE DELLA CORTE:
- Accoglimento
- Rigetto
- Interpretative: (conflitto con il potere giudiziario, la corte NON fa parte della magistratura, eppure
ne assume il potere caratteristico; un giudice solitamente è un interprete, la corte non dovrebbe
esserlo)
- Manipolative: (conflitto con il potere legislativo) la corte manipola e cambia i testi legislativi per
affermare se sia o meno incostituzionale (questo tuttavia sarebbe il potere dei legislatori => non
essendo poi le sentenze impugnabili, nessuno può fermarla) si spera che la corte le utilizzi nei casi
in cui mancano provvedimenti della legislazione (per sanare i buchi parlamentari: es. questione
dell’aiuto al suicidio)
Pressione della corte sul legislatore con questo è costante (può agire anche grazie a vari richiami)
- Monito
SENTENZA DI ACCOGLIMENTO:
=> Viene accolta la questione di incostituzionalità e dichiara l’illegittimità della legge impugnata
=> Ovviamente la sentenza vale per il futuro, ma ha anche effetti retroattivi parziali, per tutti quei rapporti
ancora pendenti (es. giudizio presentato dal giudice a quo e i relativi casi simili messi in pausa)
NB. Un rapporto non è più pendente se ha operato prescrizione, decadenza o sentenza definitiva passata
ingiudicato (passato il tempo utile per essere impugnata)
=> ECCEZIONE: Favor Libertatis => se la legge dichiarata incostituzionale riguarda la libertà personale (è la
cosa più importante) gli effetti riguardano anche il passato
SENTENZA DI RIGETTO:
La legge NON è stata dichiarata incostituzionale => la questione è sempre riproponibile (ri-impugnabile) in
futuro => NON È PER SEMPRE
NB. Solo lo stesso giudice, nello stesso processo e nello stesso grado che l’ha presentata non può
riproporla, tutti gli altri si
Possono essere:
La corte non viene fermata neanche dal “diritto vivente” in materia = indirizzo costante nel tempo dei
giudici sulle questioni trattate (come nel common law) es. affido dei figli dato alla madre
SENTENZE MANIPOLATIVE:
1. Accoglimento parziale => la questione viene accolta solo parzialmente: la parte incostituzionale
viene rimossa, la parte in regola viene mantenuta => dibattito: la parte restante potrebbe
assumere un significato ambivalente
Sono le meno problematiche
2. Sentenze additive => la Corte non dichiara incostituzionale la legge per quello che prevede, la
dichiara incostituzionale sulla base di quello che non c’è (omissione) => il buco viene sanato
dalla Corte attraverso l’aggiunta dei tratti mancanti (la corte assume il ruolo del legislatore)
Additive di principio: al posto di inserire lei la parte mancate, indica il principio da seguire al
legislatore (è una sentenza meno forte: tentativo della corte di rendere partecipe della
decisione il legislatore)
3. Sentenze sostitutive: non toglie solamente l’atto, ma lo sostituisce anche con quello da lei
ritenuto conforme alla costituzione
Interferenza con la legislatura => a causa dell’inefficienza costante che si è vista nel tempo del parlamento
Come viene giustificata questa manipolazione? Teoria della “legislazione a rime obbligate” => la corte
quando agisce con sentenze manipolative in realtà non si inventa nulla, ma dà esclusivamente corpo a ciò
che è già contenuto (anche se in stato embrionale) nel testo costituzionale.
SENTENZE MONITO: sono sentenze di rigetto => la Corte coglie l’occasione per lanciare un monito
(messaggio) al legislatore (sul problema presente e sulla possibile strada da prendere in futuro per la
creazione di una nuova legge)
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- Giudizio del reato presidenziale (il presidente allo stesso tempo nomina 5 giudici della corte => i
due poteri di garanzia sono legati)
- Risoluzione dei conflitti di attribuzione (stabiliscono di chi è e come va amministrato quel potere)
NON sorgono in caso di leggi o atti aventi forza di legge!
Inter-organici: tra i poteri dello stato (organi diversi di uno stato singolo) non si tratta di
decidere a chi spetta la competenza, ma si parla di casi in cui è stata lesa o invasa la
competenza di un determinato organo (DOPO)
Il potere che solleva il conflitto di attribuzione deve essere competente nel farlo, dimostrando
poi l’effettiva volontà dell’organo in questione
(Es. per il potere giudiziario spetta ad ogni singolo giudice; questo perché ogni giudice
rappresenta tutta la magistratura, è autonomo. Il ministro invece non può farlo da singolo
perché il governo è collegiale => va deliberato dal consiglio)
Inter-soggettivi: tra stato e regioni/tra regioni o tra stati (in caso di forma di governo federale)
Conflitti: sul come gestire competenze/risorse comuni => risolve la lite definendo come e chi si
deve occupare della cosa (PRIMA)
- Giudica l’ammissibilità del referendum abrogativo (NON è ammesso per le leggi tributarie e di
bilancio, di amnistia e indulto, e per quanto riguarda le materie internazionali) => controlla gli
aspetti formali + controllo di ammissibilità effettivo
1. Rimosse tutte le cose relative ai divieti espliciti dell’art.75 (tolte materie penali, fiscali ed
internazionali)
2. NO a referendum su leggi costituzionali e su leggi ordinarie a contenuto costituzionalmente
vincolato (rappresentano l’attuazione unica della costituzione = territorio indefinito)
Caso delle leggi elettorali => Si può abrogare solo una parte della legge elettorale, a patto che
quello che rimane sia comunque sufficiente ad eleggere il parlamento nell’immediato
3. Giudicata anche la formulazione del quesito referendario (DEVE essere chiaro, intellegibile e
omogeneo) = L’elettore deve comprendere chiaramente dall’inizio quale sarà il risultato della
sua scelta
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DIRITTI E DOVERI:
Scritti nelle costituzioni “lunghe” che comprendono un catalogo completo dei diritti civili, politici,
economici e sociali
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personalismo + pluralismo
1) I diritti sono “riconosciuti”: ammette che siano innati e quindi universali e non dati dalla forma di
stato => precedono la legislazione che non può rimuoverli
+ distinzione tra libertà negative e positive
2) Adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale
(Pluralismo costituzionale: non spaventa l’unione tra persone, il gruppo, ma è parte costitutiva
della nostra repubblica)
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ART.3
eguaglianza formale e sostanziale
Siamo tutti uguali davanti alla legge (eguaglianza formale), ed è compito della repubblica dare a tutti giusti
mezzi (eguaglianza sostanziale) in proporzione ai loro bisogni.
L’eguaglianza si basa sul divieto di qualsiasi disparità e ogni trattamento differenziato irragionevole =>
criterio della ragionevolezza ovvero se riesco a motivarla e spiegarla razionalmente.
[La ragionevolezza evolve nel tempo ed è influenzata dal contesto e dalle tradizioni, si fonda
sull’adeguatezza delle decisioni prese dalla discrezionalità politica del legislatore]
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(Art.3) LE DONNE: nel circuito democratico lottano per il diritto di voto dalla fine del 700 (campagna
pubblica mondiale) con strumenti diversi e azioni violente o non (suffragette inglesi)
1925: legge per il voto amministrativo alle donne di almeno 25 anni o decorate di medaglie (di guerra) o
madri o vedove di soldati caduti in guerra o almeno gli studi elementari o pagare 100 lire alle tasse
comunali (non in politica nazionale!): governo di Mussolini punta a coinvolgere quelle donne
presumibilmente già vicine al regime. Non funzionò: il regime prevalse => fu solo sulla carta
Dopo la 2° guerra mondiale: tutti i partiti erano concordi sul dare il voto alle donne, c’era della paura da
parte della sinistra: temevano che avrebbe minato alla stabilità politica (donne influenzate dai mariti e dai
parroci verso la DC). Inoltre tutti credevano che non ci sarebbero andate a votare.
2 giugno 1946: Nasce la repubblica, votando anche le donne! (votano di massa!!!!) oltre il 90% delle aventi
diritto.
I partiti cercarono candidate e consenso tra le donne. Si elessero anche i membri della costituente (21
donne che si allearono, nonostante appartenenti a partiti diversi, per il bene dei diritti femminili e per
portare avanti la reale eguaglianza senza distinzione di sesso)
Quella del 1 gennaio 1948 è una costituzione molto moderna!
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Art.29 La repubblica riconosce la famiglia, con dei diritti a sé, fondata sul matrimonio. Questo è basato
sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi!
{≠ Dal codice civile del 1930, c’era la podestà maritale. In quello del 1942 serviva ancora l’autorizzazione
maritale => Cancellate entrambe nel 1975 (legge 19 n.151): Riforma del diritto di famiglia; ora l’unico
modello è la costituzione!]
Art.30 è dovere e diritto dei genitori (entrambi) mantenere, educare ed istruire i figli, anche se nati fuori
dal matrimonio!
Rapporti economici
Art.37 Riferito alla donna lavoratrice: ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni (è, ancora
oggi, un’utopia) + le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento delle sue funzioni nella famiglia
(parole molto ambigue) soprattutto perché per gli uomini non è la stessa cosa.
Tuttavia in quel periodo le donne lavoravano poco, l’obbiettivo era solo non dover far scegliere alle donne
se lavorare o fare le mamme, perché la repubblica (idealmente) ti permette di fare entrambe le cose.
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Art.51 Il problema della rappresentanza: Tutti i cittadini possono accedere agli uffici e alle cariche elettive
in condizioni di eguaglianza.
Si introdussero le “Quote rosa”: azioni positive in politica nel 1993 (nate in America per combattere il
razzismo) => sono diseguaglianze ragionevoli iniziali per arrivare alla condizione di eguaglianza.
Questo perché influiva solo sull’elettorato passivo, quindi finiva per falsare il principio di eguaglianza
rappresentativa. Minava alla Sovranità popolare (nonostante i partiti potessero continuare liberamente
scegliere donne o no).
Si pensa di modificare l’art.51 (2003) aggiunta la frase: “a tal fine la repubblica promuove le pari
opportunità tra donne e uomini” = Rivoluzione: garantisce che le future leggi elettorali (come le
quote) queste non potranno più essere dichiarate incostituzionali.
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Art.3 Convenzione di Istanbul: prevenzione e lotta contro la violenza di genere => violenza sulle donne è
una violazione dei diritti umani (l’hanno messo per iscritto)
(es. Turchia, sfigurare le donne)
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Sentenze: 1979 => “è una semplice libertà” => spetta al legislatore scegliere come disciplinarla
1987 => il diritto all’identità sessuale è un diritto inviolabile
(ad oggi si possono cambiare i dati anagrafici anche se non si è completato il ciclo chirurgico, ma bisogna
solo dimostrare di aver iniziato il percorso di transizione)
Questo diritto è stato approvato, in modo teorico; è ancora difficile trasformarlo in pratica => conflitti
ideologici
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Matrimonio omosessuale: (il diritto di sposarsi, o no, di base è un diritto fondamentale a livello
internazionale)
“Trascrizione” del matrimonio: mi sposo in un altro stato e poi, con la trascrizione, viene riconosciuto anche
nel mio stato. Tuttavia nel caso delle unioni gay, le loro trascrizioni venivano respinte.
- 2014: “sentenza del divorzio imposto” (nonostante non ci fosse ancora una legge che approvasse
le unioni civili) => rimasero sposati
- 2016: Legge CIRINNA’ => regolamentate le unioni civili
NON parifica le coppie ordinarie e quelle omosessuali, hanno etichette giuridiche diverse: diritti e
doveri differenti (matrimonio regolato dal codice civile, unioni civili regolate dalla legge del 2016)
=> eliminato ogni riferimento alla genitorialità nella legge del 2016
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RAZZA: È un raggruppamento di persone con gli stessi caratteri fisici, ereditari e comuni,
indipendentemente da nazionalità, lingua e costumi. Noi siamo un’unica specie con sfaccettature differenti
(scientificamente la “razza” non esiste)
“Razza” non esiste, ma esiste il “Razzismo” => nella nostra costituzione è usato il termine razza, ma perché
fu creata in uno specifico momento storico: era nato il razzismo pseudoscientifico (manifesto sulla razza
controfirmato dagli studiosi!) => distinzioni tra razze inferiori e non
1993: Legge MANCINO - stabilisce le aggravanti per le discriminazioni a stampo razziale (è la stessa su cui si
fondava il DDL Zan)
Sentenza del 2008: Razzismo, per esempio verso gli stranieri: lo straniero (con o senza cittadinanza) è
comunque titolare di tutti i diritti fondamentali della persona
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LINGUA: siamo tutti uguali, ma allo stesso tempo, per la costituzione, le minoranze vanno tutelate
(contraddizione art.3 e 6 in combinato disposto)
- Minoranze linguistiche non più legate al territorio dopo la globalizzazione => forti spostamenti della
popolazione
- Dialetti (minoranze culturali di una stessa tradizione)
- In alcuni stati c’è il bilinguismo riconosciuto dalla legge
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RELIGIONE: uguaglianza
Art.3 + art.7-8-19-20
1848: statuto albertino riconosce il cattolicesimo come religione di stato => stato confessionale, tuttavia vi
era un’effettiva separazione tra stato e chiesa (es.1870 Roma)
1929: patti Lateranensi => pace tra stato e chiesa; composti da tre elementi:
- Trattato: la chiesa riconosceva lo stato italiano con Roma capitale e viceversa per lo stato del
Vaticano
- Convenzione finanziaria: risarcimento statale alla chiesa
- Il Concordato: tutte le regole sul loro rapporto coesistente: es. matrimonio/insegnamento
obbligatorio della religione cattolica (fino agli anni 80) + La religione cattolica è la religione di stato
La costituente (1948):
- Elabora l’art.3
- Poi l’art.7: lo stato e la chiesa sono entrambi indipendenti e sovrani
+ i loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi (grande dibattito, “è stato firmato da Mussolini”
e poi alcuni volevano uno stato laico, ma poi => compromesso costituzionale, lo votò anche
Togliatti)
+ le modificazioni dei patti, accettate dalle due parti, NON richiedono procedimento di revisione
costituzionale
Art.8 Tutte le confessioni religiose sono libere egualmente e hanno libertà di organizzazione. I loro rapporti
con lo stato sono regolati per legge (≠ dai rapporti stato chiesa, fuori dalla legge) sulla base di intese con le
relative rappresentanze => la congregazione non “esiste” legalmente finché non viene approvata dalla
legislatura.
1984: revisione del concordato (governo Carxi)
Approvata la legge nel 1985 => l’Italia smette di avere una religione di stato
(fin ora era un controsenso avere una repubblica egualitaria ma con una preferenza religiosa) non si deve
più obbligatoriamente studiare a scuola
Sentenza del 1989: il principio di laicità è fondamentale nella nostra costituzione (nonostante non stia
scritto in costituzione)
I simboli religiosi: fino a poco fa era obbligatorio il crocifisso all’interno delle aule scolastiche => Diatriba
fino alla sentenza della Corte EUROPEA del 2011: “non sussistono elementi che provino l’eventuale
influenza sugli alunni dell’esposizione del crocifisso” definendolo quindi un simbolo passivo (non si può
provare scientificamente la sua influenza) => nel 2009 ere invece stato detto il contrario
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Art.3 => oltre ai parametri ci sono le opinioni politiche e le condizioni personali e sociali (ogni aspetto che
implica una diseguaglianza deve essere combattuto)
Le discriminazioni sono infinite: fat e body shaming, ageismo, disabilità, apparenza e bellezza che
influenzano l’assegnazione dei posti di lavoro, ecc. Possono colpire letteralmente chiunque, dovunque e in
qualsiasi periodo, ecco perché bisogna preoccuparsi anche delle cose più stupide.
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LIBERTÀ INDIVIDUALI
Art. 13 => libertà personale, è inviolabile
Garanzie: riserva di legge assoluta (gestita solo dalla legge e dagli atti aventi forza di legge = fonti primarie
=> nei soli casi e modi previsti dalla legge) + riserva di giurisdizione (Habeas Corpus => se non per atto
motivato dell’autorità giudiziaria)
Altre garanzie => Principio di proporzionalità: è una sorta di principio di ragionevolezza; il legislatore deve
seguirne i parametri nel caso di limitazione delle libertà individuali: 1) intervento con
scopo legittimo, 2) presenza di una connessione razionale tra mezzi e fini, 3) fini adeguati
e che colpiscano il minor numero di altri diritti personali, 4) adeguato bilanciamento finale
Bilanciamento: (esclusi i diritti “assoluti” come il diritto alla vita) è un atto che combina i
vari diritti per ottenere il migliore equilibrio generale, magari sacrificando qualche aspetto
(es. limitata l’iniziativa economica per tutelare l’ambiente)
Comma 2: (deroghe) in casi eccezionali di urgenza (indicati dalla legge) l’autorità pubblica può adottare
provvedimenti provvisori (senza chiedere prima al giudice), comunicarli poi entro 48h all’autorità
giudiziaria, che se non li approva vengono revocati (considerati giuridicamente privi di effetti)
COS’È LA LIBERTÀ PERSONALE? Ovviamente no alla limitazione fisica, ma ci sono anche componenti
psicologiche (es. minacce, ricatti economici, condizioni di subordinazione magari lavorativa) che tuttavia
risultano meno facili da dimostrare.
Forme di restrizione della libertà:
(se non c’è condizione di urgenza, devo avere autorizzazione del giudice)
Misure pre-cautelari: presunta colpevolezza => ammesse limitazioni di libertà personali (es. ritiro dei
documenti validi per l’espatrio)
- Arresto in fragranza di reato: committente sorpreso con oggetti e condizioni che comprovano il
misfatto
- Fermo di indiziato: anche non in caso di fragranza, ma se c’è il rischio di fuga
- Altri provvedimenti di polizia: accompagnamento agli uffici di polizia, sottoposizione a rilievi
fotografici, antropometrici e dattiloscopici
Presupposti: gravi indizi di colpevolezza e relative prove + pericolo di fuga, di commissione di gravi delitti o
di inquinamento probatorio
Misure di prevenzione:
- Misure preventive su possibili soggetti pericolosi (es. mafia) su base probabilistica: avviso orale,
sorveglianza speciale, divieti ed obblighi, ecc.
Lo stato prevede anche l’ergastolo per quei soggetti particolarmente colpevoli non pentiti (es. 41 Bis,
coloro che hanno deciso di non collaborare con lo stato, pur essendo colpevoli: terroristi, mafiosi, ecc.)
L’Europa ritiene contraria alla dignità della persona la possibilità di ergastolo (disumanizzazione) senza
speranza di attenuazione di alcun tipo => dovremo cambiare qualcosa (es. aggiungere permessi temporanei
di uscita e cose così). Alcuni paesi prevedono ancora la pena di morte.
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Art.14 => Domicilio è inviolabile; non è solo il luogo dove uno risiede: è una dimensione spaziale della
persona (quel luogo in quel momento è la proiezione della tua libertà personale) e non dipende dal
legame giuridico che abbiamo con quel luogo.
Non si possono eseguire sequestri, ispezione => riserva di legge e di giurisdizione
Gli accertamenti e le ispezioni per sanità, incolumità pubblica, fini economici sono regolati da leggi speciali
Caso dell’autovettura: sentenza 88 del 1987 (auto/tende/camere d’albergo, possono essere considerate
domicili)
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Art.15 => Comunicazione: La libertà e la segretezza della corrispondenza e comunicazione sono inviolabili
Si può procedere a sequestro solo sotto atto motivato (e preventivo) dell’autorità giudiziaria con le
garanzie stabilite dalla legge (riserva di giurisdizione SENZA eccezioni ≠ per la libertà personale, che prevede
dei casi eccezionali)
Durante le comunicazioni i protagonisti della comunicazione sono sempre almeno 2: massima garanzia
possibile per la manifestazione del pensiero, proprio per non mettere a rischio il terzo soggetto coinvolto,
magari innocente
Art.21: tutti hanno libertà di manifestare il loro pensiero con parole, scritti ed ogni altro mezzo di diffusione
Si può procedere a sequestro solo per atto motivato dall’autorità giudiziaria (riserva che ammette
eccezioni; infatti il sequestro della stampa periodica può essere fatto, in assenza dell’autorità, dalla polizia
giudiziaria. Tuttavia va poi approvata poi entro 24h). La stampa periodica deve rendere noti i suoi
finanziamenti/obbiettivi/orientamenti politici/fini
Sono vietate le pubblicazioni stampa, gli spettacoli e le manifestazioni contrarie al buon costume (unico
limite esplicito del pensiero in forma pubblica)
Limiti impliciti: legati ai diritti altrui (NB. Con i social diventa particolarmente problematico = l’altro viene
dematerializzato)
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Art.16 => Libera circolazione e soggiorno: Ogni cittadino può farlo liberamente in ogni luogo del territorio
nazionale, salvo limitazioni che la legge stabilisce in via generale (non ad personam) per motivi di sanità o
sicurezza (riserva relativa: potere limitato solo a certi campi)
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Fu istituito dopo il ventennio fascista: erano anni che questo diritto veniva negato (le associazioni prima
facevano paura: massa) => Adesso rivolto a TUTTI: cittadini e non (pluralismo) e senza autorizzazione
=> Art.17 Libertà di riunione (ad oggi soppiantata dai mass media e da internet)
È “pacifica” quando non mette a rischio l’incolumità dei partecipanti e dei terzi
Armi: lo sono anche quegli oggetti potenzialmente pericolosi
Distinzione tra:
=> Riunioni in luoghi privati
=> Riunioni in luogo aperto al pubblico: qualsiasi luogo che abbia una separazione dall’esterno (non
coinvolge terzi) e dove, per accedervi, si può essere sottoposti a varie procedure (es. fare un
biglietto)
Per le riunioni private ed anche in luogo aperto al pubblico non è richiesto preavviso
=> Riunioni in luogo pubblico: luogo che non ha una separazione con l’esterno di nessun tipo, dove i
terzi non interessati possono comunque essere coinvolti.
Cautela: deve essere dato alle autorità un preavviso: è la figura giuridica dell’onere (NON del dovere): non
è necessario. Se non lo do la riunione NON diventa illegittima (quello succede solo se non è pacifica e senza
armi), alle brutte sono sottoposto a sanzione. Il preavviso mi dà solo il vantaggio di ottenere accortezze e
servizio da parte della questura che mi permette di svolgere la mia riunione in maniera ottimale (es. viene
limitato il traffico)
- Se non è stata preavvisata la riunione NON viene sciolta: il preavviso NON è un’autorizzazione (non
esiste un’autorizzazione giuridica per le associazioni/riunioni, perché questi sono diritti
fondamentali)
- Il preavviso si dà in questura => le autorità ne prendono atto e dovranno poi aiutare e consigliare
l’organizzatore nella realizzazione in modo che non danneggi nessuno (magari facendola in un altro
luogo o modo) => non si può solo dire solo “NO” ma bisogna dare consigli costruttivi per garantirne
la realizzazione, proprio perché è un diritto
- Se si decide di vietarla, si può fare solo per specifici motivi comprovati di sicurezza e di incolumità
pubblica, tuttavia sciogliere una riunione è qualcosa di delicato => una riunione è “unica” => non
avrò mai più quelle specifiche dinamiche e condizioni, quindi scioglierla è una decisione
irrimediabile.
- Prima di essere sciolta (caso estremo), spesso si allontanano i soggetti facinorosi (le autorità mi
aiutano a svolgere la mia riunione, proprio perché magari alcuni vogliono manifestare in modo
pacifico)
=> Art.18 Libertà di associazione: più soggetti che volontariamente ed organizzandosi perseguono uno
scopo comune.
L’associazione non richiede la contemporanea presenza fisica degli associati (≠ dalla riunione)
Comma 2: proibite
1) Le associazioni segrete: lo sono quando non conosco e non riesco a conoscere i suoi associati + vi è
la segretezza degli scopi + unione tra segretezza e politicità (fino a costruire uno stato nello stato
=> garantire favori, corruzione, controllo della politica e del settore finanziario ecc.)
(es. Logia massonica p2)
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Art: 19 => Libertà religiosa, individuale e/o associata, basta che non si mini al buoncostume (abbiamo il
pluralismo religioso, pur essendo uno stato laico)
Art.39 => Associazioni sindacali: libere, sono le protagoniste della vita lavorativa del paese. È richiesta solo
la registrazione (secondo i procedimenti previsti dalla legge, per dimostrare di avere statuti e fini
democratici => riserva) al fine di acquisire la personalità giuridica.
Nessun sindacato/partito si è mai registrato pur avendo, ad oggi, tutti la loro personalità giuridica!
Prendono solo i pregi della condizione di associazione privata (indipendenza ed assenza di controlli statali
=> non sono giuridicamente riconosciuti) e della responsabilità giuridica => tuttavia hanno un ruolo utile di
tutela ai lavoratori, ecco perché non sono ancora stati destituiti
Art.49 => I partiti: possono accedervi tutti i cittadini (≠ dal diritto di voto: associato alla cittadinanza) al fine
di concorrere in modo democratico a determinare la vita politica nazionale
Articolo laconico: riguardo alle candidature interne => nessuno può obbligarmi ad accettare qualcuno
all’interno del mio partito (giuridicamente non violo la legge se scelgo chi voglio accanto, anche se finisco
per discriminare specifiche categorie di persone) => Metodo democratico (elemento peculiare): il partito
dovrebbe rappresentare la popolazione che lo sostiene, la società (con tutta la sua eterogeneità), cosa che
nei partiti di adesso manca.
Il pluralismo associativo è molto marcato in costituzione anche se magari nella pratica viene realizzato in
modo controverso (es. patiti/sindacati)