Sei sulla pagina 1di 29

LA FORMA DI GOVERNO ITALIANA

Potere esecutivo legato a quello legislativo: FIDUCIA (“razionalizzazione”)

La nostra è una razionalizzazione debole perché può non essere concessa o ritirata ≠ razionalizzazione
forte (con la sfiducia è legato il programma per un nuovo governo)

Il governo può essere unitario (sistema maggioritario) o frammentato (sistema proporzionale, eterogeneità)

Oggi il sistema elettorale è MISTO

CIRCUITO

- Della decisione politica: raggruppa le istituzioni in legame diretto con gli elettori e che esprimono
un indirizzo politico (governo, parlamento e presidente della repubblica)
- Delle garanzie: riguarda i gruppi indipendenti che fanno da garanti al sistema e che rappresentano i
limiti del potere (es. magistratura, corte costituzionale ecc.)

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

IL PARLAMENTO
organo costituzionale complesso

Espressione della volontà popolare

Formato da due camere: bicameralismo perfetto, al fine di riflettere bene le decisioni


Senatori a vita: 5 in tutto
Senatori di diritto: ex presidenti della repubblica

Elettorato per la camera

- Attivo: 18 anni
- Passivo: 25 anni

Elettorato per il senato

- Attivo: 18 anni
- Passivo: 40 anni

Gli organi che lo costituiscono sono 3: camera, senato e parlamento in seduta comune

----------
1) PARLAMENTO IN SEDUTA COMUNE (≠ dal normale parlamento)
Viene usato il regolamento del senato
È un organo a sé, indipendente e con poteri limitati

- (Insieme ai delegati regionali) Elegge il presidente della repubblica


- Può mettere in stato d’accusa il presidente
- Elegge 1/3 dei membri del consiglio superiore della magistratura
- Elegge 5 giudici della corte costituzionale
- Prepara ogni 8 anni una lista di 45 nomi, tra cui vengono pescati 16 giudici nel caso in cui ci si trovi
davanti ad un probabile reato presidenziale

Presieduto dal presidente della camera

2) L’ORGANIZZAZIONE DELLE CAMERE


- Presidenti delle camere: è il rappresentante, vigilante e garante dei regolamenti e delle discussioni
(deve essere consultato dal presidente della repubblica se questo ha intenzione di sciogliere le
camere). Definisce il calendario dei lavori parlamentari.
Eletti inizialmente con maggioranza qualificata (dà spazio alle minoranze) e successivamente con
quella semplice.
=> Il presidente del senato sostituisce quello della repubblica in caso di assenza

- 4 vicepresidenti
- L’ufficio di presidenza: ne fanno parte anche i questori e i segretari
- Conferenza dei presidenti dei gruppi parlamentari: predispone il programma e il calendario di
quest’ultimi
- Giunte: (nominate dai presidenti di ciascuna camera) sono articolazioni interne che garantiscono il
corretto funzionamento della camera

- Gruppi parlamentari:(≠ dai partiti) sono il riflesso dei partiti una volta eletti
NB. Ogni parlamentare deve appartenere ad un gruppo
Esiste anche il gruppo misto (transfughi)
- Commissioni parlamentari: organi collegiali a numero fisso e specializzati in una materia,
monocamerali o bicamerali (sede consultiva, redigente, referente, deliberante)
Esistono le commissioni speciali es. commissioni di inchiesta

NB. Composizione proporzionale ai rispettivi gruppi in parlamento. Possono operare in sede consultiva,
referente, redigente o deliberante. TUTTI i disegni di legge devono essere approvati della commissione
affari costituzionali e della commissione bilancio

----------
AUTONOMIA PARLAMENTARE

- Regolamentare: regolamenti di ciascuna camera insindacabili (maggioranza assoluta)


- Finanziaria: ogni camera approva e regolamenta il suo bilancio
- Amministrativa: organizzazione autonoma dei propri uffici
- Inviolabilità delle camere: la forza pubblica non può intervenire se non autorizzata dai presidenti
delle relative camere
- Autodichia: “giustizia domestica” (le camere hanno giurisdizione sulle loro controversie interne)
+ “insindacabilità degli interna corporis acta”

FUNZIONI DEL PARLAMENTO

- Legislativa (norme, leggi costituzionali e di revisione) + pareri obbligatori che le camere danno, per
mezzo delle commissioni, durante il procedimento legislativo
- Conoscitiva: commissione specifica che raccoglie i dati, al fine di conoscere le problematiche e poi
poter agire

- Indirizzo e controllo: sono atti concreti;


Utilizza strumenti come: Mozioni (fiducia o sfiducia) o Risoluzioni (la commissione o le camere
affidano al governo un piano preciso e definito per poter agire) + ODG: a carattere accessorio
rispetto ad un altro testo, va a chiarire ed indirizzare meglio il governo

- Ispettiva: può usare strumenti meno incisivi o più rigidi


1) Interrogazioni: il governo risponde in assemblea alle domande del parlamento (presentate in
forma scritta) che fa per avere chiarimenti su un argomento; (la risposta del governo può
essere scritta oppure orale)
Interpellanze: il parlamento chiede al governo cosa ha intenzione di fare (si può trasformare in
mozione nel caso in cui al parlamento non piaccia cosa sente) anche verso un singolo ministro

2) Commissioni di inchiesta: (art.82) cosa molto seria!


Per un’inchiesta viene creata una commissione specifica (un nuovo organo)
La nuova commissione creata può essere monocamerale o bicamerale e rappresenta in
proporzione i gruppi del parlamento
(uno strumento conoscitivo possono essere le audizioni dei membri del governo, oppure le
relazioni annuali richieste dalle camere sia al governo sia alla corte dei conti)

 Procede con gli stessi poteri e limitazioni dell’autorità giudiziaria: può richiedere fonti alla
stessa magistratura (che è obbligata a fornirle) ma NON c’è l’obbligo inverso (segreto di
stato)

 NB. Non può fare sentenze, può chiudere l’inchiesta con una relazione (non può essere
usata dalla magistratura)

 Crolla con il cadere della magistratura. Possono essere inconcludenti oppure no.

- Bilancio: (art.81) approva i rendiconti presentati dal governo (la prima parte è a carattere europeo,
poi, nel secondo semestre, nazionale) vi è allegato anche un documento a stampo programmatico;
Caratteristiche: annualità, unicità (unico fondo finanziatore) universalità (TUTTE le spese, a meno
che non siano autorizzate) integrità (ogni voce deve essere “al lordo”), veridicità, pubblicità
(gazzetta ufficiale), specificazione (delle voci) ed equilibrio (= pareggio del bilancio)

- Proroga: il parlamento resta in carica, scaduti i 5 anni, in caso di guerra


- Prorogatio: finito il mandato legislativo, nel periodo di insediamento del nuovo parlamento, i poteri
restano delle mani di quello vecchio (per evitare discontinuità nell’esercizio dei poteri)

- Le camere hanno inoltre, scritto in costituzione, un minimo di sedute ordinarie da svolgere e la


possibilità di svolgerne anche alcune in sede straordinaria (su iniziativa del loro presidente).

Le sedute ordinarie sono rigorosamente pubbliche (tuttavia il parlamento può anche decidere di
deliberare in seduta segreta). A queste può quindi partecipare un pubblico, oltre al fatto che i
resoconti vengono poi pubblicati online, sul cartaceo o sulla loro web TV.

Maggioranze elettorali: in assemblea è necessario un quorum strutturale: presenza della


maggioranza dei componenti per rendere valida la seduta; e di un quorum funzionale (coincide con
la maggioranza semplice): decisioni assunte con la maggioranza tra b i presenti.
Possono essere usate (previste dalla costituzione) anche maggioranze più ampie in casi particolari:
maggioranze qualificate (vi è compresa anche quella assoluta).

I membri del governo possono partecipare alle assemblee per essere ascoltati (è un loro diritto,
facoltativo) ma se ne viene richiesta la loro presenza devono partecipare.
PARLAMENTARI

È uno status che comprende alcune previsioni ed elementi che garantiscono la carica (NON l’individuo) con
i relativi rischi e responsabilità.

- Divieto di mandato imperativo: (art.67) il parlamentare rappresenta tutta la nazione ma non ha


vincolo di mandato, è fedele alla sua coscienza (teoricamente coerente con la sua campagna
elettorale)
È libero dalle obbligazioni sia degli elettori che del partito (trasformismo)
- Ineleggibilità: (Ogni camera verifica l’eleggibilità dei suoi componenti tramite la Giunta
parlamentare) specifiche caratteristiche
- Incompatibilità: con altre cariche d’ufficio (es. divieto di appartenere ad entrambe le camere)

- Insindacabilità: (art.68 comma 1) hanno completa libertà di espressione (non devono giustificarsi,
possono usare qualsiasi mezzo, anche linguaggi scurrili)
Sentenza n10-11 del 2000: il diritto è valido sia dentro che fuori dall’aula ma deve esserci un nesso
funzionale con il ruolo, altrimenti ne risponde da normale cittadino.
Collegato al fenomeno del transfughismo (libertà di espressione

- Inviolabilità: (art.68 comma 2) previa autorizzazione della camera di appartenenza questi non
possono essere toccati giuridicamente (a meno che non siano colti in fragrante o sia già presente
una condanna definitiva). Vale anche successivamente alla cessione della carica!
Procedimento:
1) La procura deve presentare alla camera la richiesta
2) Questa viene esaminata dalla giunta delle elezioni e delle immunità
3) Votata poi a scrutinio segreto (perché la situazione riguarda delle persone => è obbligatorio)

Anche i giudici della corte costituzionale hanno immunità penale!

Inviolabilità ed insindacabilità sono dette immunità funzionali.

Altri privilegi:
- Franchigia di viaggio
- La polizia non può entrare nelle camere senza autorizzazione del relativo presidente
- Ricevono un’indennità stabilita dalla legge (= da loro)

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

IL GOVERNO
organo costituzionale complesso
SENZA legittimazione popolare!

È il nostro esecutivo (art.92-96), espressione della maggioranza parlamentare.

Attività del governo: Realizza l’obbiettivo politico dello stato e sviluppa gli atti dell’UE (con l’appoggio del
parlamento)

Formato da 3 organi fondamentali:

1) Presidente del consiglio: è un primus inter partes (coordina ma non ha potere di sanzione o revoca
verso gli altri ministri, ha semplicemente un ruolo diverso)
2) Ministri (responsabili singolarmente) associati ad un ministero (≠ ministri senza portafoglio, non
hanno un ministero ma svolgono funzioni affidategli dal presidente del consiglio)
3) Consiglio dei ministri (si chiamano decisioni concordate, quando la responsabilità è collegiale, es. la
questione di fiducia)

NB. Si può sfiduciare un solo ministro: è un procedimento insindacabile, nemmeno dal presidente della
repubblica (NON è scritto in costituzione, ma solo nei regolamenti delle camere)

Il governo NON ha durata prestabilita, è legato alla legislatura.

---------

Responsabilità:

- Giuridica: i singoli sono civilmente responsabili per danni arrecati a terzi


- Penale: i ministri vengono processati davanti alla magistratura ordinaria (necessaria
l’autorizzazione parlamentare, senato)
- Politica: il presidente risponde della direzione politica generale del governo e i ministri dei loro
ministeri

---------

Procedimento:

1) L’incaricato, dopo essere stato proposto dal presidente della repubblica, può accettare
direttamente o accettare “con riserva” (periodo di riflessione per decidere se accettare o no)
2) Una volta dato, l’incarico è conferito oralmente dal presidente della repubblica
NB. L’atto deve essere firmato dal presidente e controfirmato dal nuovo presidente del consiglio
3) La notizia è data dal segretario generale della presidenza della repubblica
4) L’incaricato poi sceglierà i suoi ministri
5) Infine c’è il giuramento: ora il governo entra effettivamente in carica, assumendo le responsabilità
dell’incarico (solo per la gestione dell’ordinaria amministrazione)
NB. Non ha ancora la fiducia!!!
6) Dopo 10 giorni c’è la FIDUCIA: deve essere motivata ed accettata in base all’immagine complessiva
del governo!

[Mandato esplorativo - indagini: dopo le consultazioni parlamentari (consuetudini), se il presidente non è


convinto, manda una persona con uno specifico profilo istituzionale a tastare il terreno con specifiche
consultazioni ristrette, è un processo facoltativo]

Crisi di governo: parlamentare (mozione di sfiducia) o extraparlamentare (bocciatura della questione di


fiducia)

Governo tecnico: non è espressione della maggioranza parlamentare ma è costituito da figure


professionale specifiche, pronte a risolvere una determinata problematica in condizioni di eccezionalità.

Sia la fiducia che la sfiducia (1/10 di una camera) vanno motivate ed approvate a maggioranza semplice.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA


È un organo nuovo! Monocratico

 Per essere presidente serve… (art.84)


1) 50 anni almeno
2) Godere dei diritti politici e civili
3) Incompatibile con qualsiasi altra carica/ attività

 Come si diventa presidenti? (art.83) Eletto dal parlamento in seduta comune a scrutinio segreto!
(partecipano tre delegati per ogni regione eletti dal consiglio regionale, al fine di rappresentare
anche le minoranze!)

NB. La Valle d’Aosta ha un solo delegato

NON ci si candida a presidente della repubblica!!!!

 Votazioni: Per le prime tre votazioni serve un minimo di 2/3 del collegio in maggioranza qualificata
(per avere un ampio consenso trasversale)

[se non succede, dopo i primi tre, è sufficiente la maggioranza assoluta]

 Carica: 7 anni

NON sono previsti dalla costituzione motivi per non poter essere rieletto (Napolitano fu rieletto)

---------

30 giorni prima della scadenza del mandato, il presidente della camera convoca il parlamento in seduta
comune per rieleggere il presidente

Il presidente inizialmente giura davanti al parlamento in seduta comune (senza i delegati regionali). Legge
un messaggio (l’unico atto del presidente che NON possiede controfirma, di solito è necessaria )

---------

 Il presidente può finire il suo mandato prima dei 7 anni? SI


- Dimissioni volontarie
- Morte
- Impedimento permanente (≠ impedimento temporaneo: il sostituto è il presidente del senato)
NON ABBIAMO UN VICE PRESIDENTE
=> Il presidente del senato è il secondo incarico gerarchicamente della nostra repubblica
- Destituzione, messa in stato d’accusa (alto tradimento o attentato alla costituzione)
- Mancanza dei requisiti di eleggibilità

 Quando invece termina la carica normalmente (se non vi rinuncia) diventa senatore a vita di diritto.
 Se non si riesce ad eleggere il presidente prima che vengano sciolte le camere o queste non
riescano a trovare un accordo: il presidente uscente resta in carica finché non viene eletto l’altro
(prorogatio)

Negli ultimi 6 mesi del mandato il presidente NON può sciogliere le camere!!!! (art.88 comma 2) salvo che
questi 6 mesi coincidano con gli ultimi 6 mesi della legislatura (semestre bianco). Alla fine il nuovo
presidente sarà eletto dalle nuove camere.

---------

In caso di impedimento temporaneo:

Conosco la fine dell’impedimento => presidente del senato agisce per un po’.
In caso di impedimento permanente:

Non conosco il termine dell’impedimento => ne eleggo un altro (il presidente della camera riavvia le
elezioni entro 15 giorni)

---------

Cosa fa il presidente?

Garante e controllore della costituzione repubblicana, NON È UN ORGANO POLITICO! (non può avere
influenze politiche e partitiche)

Ha poteri molto diversi:


- Di controllo: ogni volta che partecipa nei procedimenti non come decisore, ma come controllore
(es. vede, mentre promulga la legge, se questa è conforme alla costituzione; infatti ha il potere di
veto)
- Di garanzia: sulla correttezza dei procedimenti e il funzionamento delle istituzioni (es. presiede il
CSM, è al comando delle forze armate)
- Di prerogativa: su stampo dell’ex monarchia; conferisce le onorificenze e grazie (è individuale ≠
amnistia o indulto, rivolte a grandi gruppi)
- Di influenza: potere generico di messaggio o di esternazione (ha grande rilevanza e considerazione,
hanno una valenza formale)
es. messaggio di fine anno

TUTTI i messaggi devono essere controfirmati dal ministro (=> la responsabilità ricade su
quest’ultimo). Possono esserci anche diversi messaggi informali, ma anche qui la responsabilità
cade sul presidente del consiglio dei ministri.

- Di intermediazione politica: il presidente è il centro della vita politica; tutte le volte in cui fa valere
pesantemente il suo ruolo (es. nomina il presidente del consiglio dei ministri, scioglie le camere,
indice le elezioni, convocazioni straordinarie delle camere, ecc.)

---------

LA CONTROFIRMA: OBBLIGATORIA!

art.90 (evita la responsabilità del presidente)

Il presidente (eccezione per alto tradimento ed attentato alla costituzione) NON è responsabile delle sue
azioni quotidiane di ruolo. La responsabilità gli viene “tolta” grazie alla controfirma e ricade sul consiglio dei
ministri.

Viene controfirmato dal ministro proponente, o comunque quello più competente in materia.

=> Gli atti aventi forza di legge vengono firmati anche dal presidente del consiglio dei ministri: doppia
controfirma.

NB. Il consiglio deve necessariamente controfirmare gli atti => il presidente non può/deve sbagliare

Atti esclusi dalla controfirma: atti che adotta in qualità di presidente del CSM e gli atti personalissimi:
dimissioni, dichiarazione di impedimento permanente (quelle temporanee invece si), le esternazioni
atipiche (messaggi, volontà, ecc.)
---------

Reati presidenziali
La responsabilità del presidente rimane nel caso di alto tradimento ed attentato alla costituzione: li può
fare solo un presidente della repubblica.

=> messa in stato d’accusa votata dal parlamento in seduta comune (a maggioranza assoluta)

Procedimento:

1) Istruttoria del comitato parlamentare apposito


2) Decisione del parlamento in seduta comune

Poi: fase del giudizio affidata alla corte costituzionale con struttura ALTERATA (NON alla magistratura,
anche perché il presidente ne sarebbe il capo)

1) Istruttoria volta ad acquisire le prove


2) Dibattito tra le parti
3) Decisione finale: assoluzione o condanna

La sentenza della corte è inappellabile (può decidere una qualsiasi pena, a patto che sia nell’ordinamento)

---------

REMINDER: Struttura alterata della corte

Giudici: 15 ordinari + 16 estratti => giudizio con connotato prettamente politico

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

LA MAGISTRATURA
È uno dei tre poteri dello stato: Giudiziario

- Nello stato liberale era sotto il potere del re: parte del suo apparato burocratico => giustizia
esercitata in suo nome (giudici = funzionari del re)
- Col fascismo è finita nelle mani del governo => pubblica accusa; il pubblico ministero dipendeva dal
ministro della giustizia => arbitrarietà

Adesso un cittadino non può accusarne un altro, solo un giudice (pubblico ministero) può farlo. Nello stato
costituzionale la magistratura ha completa autonomia (art.102)

COMPOSIZIONE:

- Magistrati Ordinari => questioni civili e penali: normale giurisdizione


- “Altri giudici” => speciali: giudici amministrativi (giustizia amministrativa), contabili e giurisdizione
militare
Sono organi molto antichi (metà 800) => si sono salvati con l’avvento della costituzione
Tuttavia… Comma 2: divieto di introdurre nuove tipologie giudici speciali, per evitare che il potere
politico crei giudici ad hoc per specifici casi scomodi

REGOLE PER LA MAGISTRATURA: in costituzione => garanzia per il cittadino e per i giudici stessi

1) Giudice naturale precostituito per legge, da cui un cittadino verrà giudicato e da cui non potrà
essere distolto (né il cittadino né il giudice può scegliere con chi avere a che fare durante i processi,
è la legge che disciplina queste combinazioni) => NO arbitrarietà e impicci
Una volta che un processo inizia NON si può cambiare giudice, se si cambia deve ricominciare tutto
il processo (a meno che le parti non siano favorevoli al cambiamento)

La magistratura è organo autonomo ed indipendente da ogni altro organo:

- Autonomia: non interferenza di altri giudici sul lavoro di un giudice (non c’è una gerarchia tra
giudici) => garanzia di esercitare in modo libero il proprio ufficio
es. inamovibilità
Garanzia per il giudice e per il cittadino
Garanzia ulteriore: l’autogoverno della magistratura => il Consiglio superiore della magistratura –
CSM, ovvero un apposito organo che si occupa di regolare la vita professionale dei giudici

- Indipendenza: magistratura lontana da condizionamenti esternamente e anche indipendente


internamente: per evitare che giudici sovraordinati influenzassero quelli sotto-ordinati
I magistrati si distinguono tra loro solo per funzione NON per gerarchia

Responsabilità dei giudici: (molto dibattuta) immunità potrebbe assicurargli libertà di scelta, renderli
troppo responsabili non li fa agire liberamente

- Se ovviamente commette un illecito reato risponde davanti alla legge come gli altri cittadini

- In ambito civile risponde solo se ha creato al cittadino un danno ingiusto o un diniego di giustizia,
solo se ha agito con dolo (consapevolezza) o con colpa grave (ha commesso un errore che non
avrebbe dovuto)
=> il cittadino allora non agisce contro il giudice, ma si rivolge allo stato (che è uno “schermo per il
giudice”) => dopo che tutto è risolto lo stato poi può prendersela col giudice

- Alcuni comportamenti dei giudici hanno rilevanza disciplinare: sanzionabili dal CSM, fatto dal
ministro della giustizia o il procuratore generale della corte di cassazione. Ci si rivolge ad
un’apposita sezione disciplinare del CSM

I PRINCIPI DEL GIUSTO PROCESSO: (art.111) regolati dalla legge (riserva) => tutela i cittadini

È cambiato nel tempo (1999): grazie all’influenza della corte europea dei diritti dell’uomo

Garanzie nel processo penale:


- L’accusato deve essere informato circa la natura dell’accusa (in modo tempestivo ed in forma
riservata, cosa che ad oggi succede raramente = fuga di notizie)
Senza sentenza definitiva il cittadino, anche se accusato, resta innocente
- Deve avere tempo e mezzi per preparare la sua difesa
- Deve avere il tempo di interrogare l’accusatore
- Deve esserci una parità di armi tra difesa e accusa
- Diritto all’assistenza di un interprete (internazionalità della giustizia)
- Principio del contraddittorio: se si vuole presentare una prova a discapito di una parte, la parte
coinvolta ha il diritto di controbattere, entrambi possono dire la loro
- Principio di terzietà ed imparzialità del giudice
- Ragionevole durata del processo: le procedure molto lunghe mettono in crisi il concetto stesso di
giustizia (Beccaria: pena efficace se tempestiva)
- Obbligo della motivazione per tutti i processi giurisdizionali => consente alle parti di capire il
ragionamento del giudice ed eventualmente, in caso di dubbi/errori, impugnare il proprio caso con
la possibilità di analisi da parte di un altro giudice
+ controllo democratico diffuso => processi diventano analizzabili da chiunque
- Principio dell’obbligatorietà dell’azione penale: (art.112) senza discrezionalità, il pubblico
ministero deve obbligatoriamente attivare l’azione penale => garanzia di pari trattamento
Tuttavia a volte deve necessariamente portare avanti processi affrettati, meno importanti o
arbitrari => intasamento della giustizia

Nel processo penale abbiamo il pubblico ministero ed il giudice

Nel processo civile ci sono tre parti: due dei tre soggetti sono privati

- Nella giustizia tra privati esiste l’arbitrato (avvocati privati in veste temporanea di giudici)

---------

IL CSM
Organo di autogoverno della magistratura => grande potere
Prende tutte le decisioni sull’organizzazione e la gestione dello stato giuridico dei magistrati:
assegnazioni, assunzioni, promozioni, trasferimenti, provvedimenti disciplinari, può fare proposte
o dare pareri al ministro della giustizia sui disegni di legge riguardanti l’ordinamento giudiziario e
l’amministrazione.
COMPOSIZIONE:

Componenti di diritto
- Presieduto dal Presidente della Repubblica (garante)
- Il primo presidente della corte di cassazione
- Il procuratore generale della corte di cassazione (azione disciplinare)
Tutti gli altri componenti sono eletti
- 2/3 sono membri togati = magistrati ordinari eletti
- 1/3 eletto dal parlamento in seduta comune (“membri laici”) => specifici requisiti di
professionalità (garanzia del loro operato: avvocati con almeno 15 anni di esperienza o
professori in materie giuridiche)
NB. Eleggono il vicepresidente

 I membri elettivi hanno carica di 4 anni e non sono rieleggibili immediatamente


 La carica è incompatibile con altri mestieri/ruoli
24 il numero dei membri elettivi + 3 membri di diritto (numeri fissati dalla legge)
Il presidente della repubblica ha il potere di sciogliere il CSM (con parere di presidenti delle
camere e del comitato di presidenza)
---------

MINISTRO DELLA GIUSTIZIA


- Può formulare richieste al riguardo dello stato giuridico dei magistrati
- Può chiedere ai presidenti delle corti informazioni sul funzionamento della giustizia
- Spesso fa ispezioni ai vari tribunali
- Funzioni di organizzazione e funzionamento dei servizi relativi alla giustizia
- Ha facoltà di promuovere l’azione disciplinare
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
CORTE DI CASSAZIONE
Vertice della giustizia ordinaria

Esistono:
- Tribunali ordinari
- Corte di appello (è una per ogni regione)
- Corte di cassazione: controllo di legittimità e della corretta applicazione della legge, l’unità
del diritto ed il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni
=> nomofilachia, applicazione uniforme della legge a livello nazionale
Giudica anche la legittimità dei referendum popolari
NON fa parte dell’ordinamento costituzionale/giurisdizionale
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Giustizia: Le “Supreme magistrature”

- Ordinaria: Corte di Cassazione


- Amministrativa: Consiglio di stato e Corte dei conti

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Apparato burocratico

Diverse leggi definiscono le varie amministrazioni in base agli scopi che queste devono perseguire. Bisogna
poi delimitare i confini della pubblica amministrazione, oltre ai quali si parla di soggetti privati

La pubblica amministrazione ha il suo specifico regime giuridico (leggi e poteri propri) che il privato non ha:
poteri autoritativi (supremazia rispetto ai cittadini), ovvero può agire giuridicamente ed unilateralmente
verso i privati

[nel common law la PA è alla pari dei Privati]

---------

Possiamo intendere la pubblica amministrazione in senso:

- Soggettivo: strutture ed apparati burocratici con una funzione servente per lo svolgimento di pubbliche
funzioni => amministrazione apparato

- Oggettivo: attività in concreto svolte da quell’amministrazione, se con le azioni cura gli interessi pubblici
allora è una PA

---------
IL POTERE AMMINISTRATIVO: coincide con l’esecutivo (Montesquieu e la divisione tripartitica dei poteri)

- Legislatura: dà obbiettivi e li traduce in leggi (comandi astratti e generali) => parlamento


- Esecutivo: esegue => pubblica amministrazione
- Giudiziario: ne garantisce l’applicazione => magistratura

L’ORGANIZZAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE e le sue etichette (categorizzazione)

- Statale (fondati su una legge dello stato, con rilevanza nazionale)


- NON Statale, autonome rispetto allo stato (es. province)

- Enti nazionali pubblici


- Enti territoriali/politici

- Centrale (es. ministero della giustizia)


- Decentrata/periferica (es. palazzo di giustizia e singoli tribunali, sono sedi periferiche del loro
ministero)

L’amministrazione statale organizzata per ministeri: unità organizzative. Sono uffici complessi, dotati di
personale e mezzi propri, che operano in settori d’intervento omogenei (una stessa materia). Al vertice è
collocato un organo politico: il ministro, che è una figura bicipite (sia un soggetto politico, sia il vertice
dell’amministrazione = mediatore tra amministrazione e politica).
Ministero (che è un organo tecnico) + Ministro (organo politico) => Il dualismo tra soggetti tecnici e politici
= è una garanzia

Ministro e ministero: poteri di tradurre in azione le leggi parlamentari (legge n.400 del 1988 ne disciplina
l’azione)

Principi: applicati solo all’azione amministrativa, NON ai privati


1) Principio di legalità: attività amministrativa deve sempre trovare una base nella legge; la PA può
esercitare solo i poteri indicati dalla legge e solo nei modi da essa descritti (riserva di legge)

Legalità formale:
=> Tutela i cittadini (es. definisce i limiti per i poteri della polizia), altrimenti vi è un “eccesso di
potere”
=> Assicura il funzionamento del circuito democratico: è l’attuazione dei principi approvati in
parlamento, eletto dal popolo (elezione, approvazione, esecuzione)
Comprende:
Principio di legittimità: tipicità e legalità degli atti
Principio di nominatività: gli atti possono essere emanati solo in presenza dei presupposti e per i
motivi indicati dalla legge

Legalità sostanziale: (definita dalla corte costituzionale)


Sentenza 32 del 2009: Assoluta indeterminatezza del potere demandato, senza l’indicazione di un
criterio da parte della legge viola il principio di legalità sostanziale

Sentenza 115 del 2011: Non basta che il potere sia finalizzato dalla legge, è indispensabile che
l’esercizio sia determinato il contenuto e modalità

2) Principio di buon andamento: attività vincolata della PA (art.97 e legge 241 del 1990)
Economicità
Efficacia: rapporto tra risultati ottenuti e obbiettivi prefissati
Efficienza: rapporto tra risultati e quantità delle risorse impiegate
=> obbiettivo: perseguire la migliore realizzazione per l’interesse pubblico (con coerenza tra azione
amministrativa e fine)

3) Principio di imparzialità: al vertice della PA c’è un organo politico (art.97), tuttavia la PA non deve
essere influenzata dagli interessi politici
=> Divieto di operare discriminazioni
=> Obbligo di astensione per i dipendenti coinvolti del procedimento
=> Apartiticità degli appartai amministrativi, sottoposti al servizio esclusivo della nazione (non
possono entrare nei partiti)

4) Principio della trasparenza amministrativa: accessibilità totale del cittadino ai documenti della
pubblica amministrazione
=> Tutela i diritti dei cittadini
=> Promuove la partecipazione degli interessati all’attività dell’amministrazione
=> Favorisce forme diffuse di controllo sui mezzi e modi delle operazioni
INOLTRE: (nel Freedom of information act) c’è l’obbligo di pubblicare ed aggiornare i documenti e le
informazioni + definisce come sia un diritto di chiunque richiedere le fonti.
Tuttavia ci sono limiti verso le conoscenze di indirizzo pubblico (es. pubblica sicurezza, relazioni
internazionali, ecc.)

Rendere “ostensibili”: rendere pubblici

5) Principio 4 contrapposto al principio di segreto amministrativo: consente segretezza ed efficienza


(usato spesso nei campi della sicurezza)

6) Principio di distinzione tra attività di governo e attività di gestione amministrativa: la PA è posta


al servizio esclusivo della nazione (interesse di tutti), il governo invece è un organo politico (di
parte, favoreggia i suoi elettori)

7) Principio di sussidiarietà: distribuzione delle competenze amministrative tra diversi livelli di


governo

- Sussidiarietà verticale: (art.118 comma 1) le competenze amministrative dovrebbero essere,


quanto più possibile, vicine al cittadino

Piramide: UE, stati membri, stato, regioni, autonomie locali => l’amministrazione dovrebbe essere
spostata verso le autonomie locali (più vicine alla persona). Gli organi superiori intervengono solo
se l’esercizio delle funzioni dell’organismo inferiore è inadeguato per il raggiungimento degli
obbiettivi realizzati.
L’avocazione (quando l’organo superiore prende il potere di quello inferiore) delle funzioni avviene
solo se è proporzionata, ragionevole e premeditata

- Sussidiarietà orizzontale: (art.118 comma 4)


Rapporto tra autorità (amministrazione) e libertà (cittadini e attività private) => alla cura dei bisogni
collettivi e alle attività di interesse generale provvedono direttamente i cittadini (se ovviamente
sono in grado di farlo, altrimenti agisce il potere pubblico)
Per quanto possibile le competenze degli enti locali devono essere trasferite sui cittadini => l’ente
locale ha un ruolo esclusivamente sussidiario di controllo, coordinamento e promozione delle
attività

8) Principio dell’accesso mediante il concorso pubblico


SPOIL SISTEM: gli incarichi dei diretti collaboratori dell’organo politico non lo sono, anzi sono
soggetti “di fiducia”, scelti dall’organo stesso (in modo tale che ci sia, da subito, più coesione e
stabilità) => tutto il resto del personale segue il concorso

9) Responsabilità delle PA e dei funzionari: questi sono direttamente responsabili secondo le leggi
penali, civili ed amministrative. In questi casi la responsabilità civile si estende allo stato e agli enti
pubblici.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

LA GIUSTIZIA COSTITUZIONALE: necessita di una costituzione rigida (con specifici procedimenti per
la modifica, che deve essere garantita e protetta)

Due modelli:

 Sistema del sindacato di costituzionalità diffuso: (USA) effettuabile da ogni singolo giudice
autonomamente, che ha il potere di disapplicare una determinata legge che considera contraria
alla costituzione (la decisione di un giudice NON risulta vincolante per un altro giudice, lo è quando
si parla di gerarchie tra corti, dove prevale quella superiore, ma tra corti dello stesso livello non per
forza sono vincolanti, anzi i giudici possono avere idee contrastanti)
LIMITI: decisioni delle corti superiori vincolano quelle inferiori

La decisione della Corte suprema (≠ dalla nostra corte costituzionale) rappresenta come ultimo
livello della giurisdizione (la sua pronuncia vincola tutti quanti sotto-ordinati)
=> I suoi giudici sono eletti dal presidente (dibattito sulla nomina di alleati politici) ed hanno
mandato a vita (una volta nominati anche con il cambio di presidenza restano in carica => sono
guidati dalla loro coscienza personale, non più politica) es. RUTH BADER GINSBURG

 Statuto dell’opinione dissenziente => i giudici dentro alle corti supreme possono dichiarare le
loro opinioni contrastanti e spiegarne i motivi, esterne alla decisione effettiva poi presa dalla
maggioranza => risulta interessante per i legislatori, che potrebbero considerarle per processi
futuri

 Sistema accentrato: esiste un organo apposito (il quello diffuso c’è grande responsabilità dei giudici
=> qui invece ne risponde l’organo di riferimento)

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

LA CORTE COSTITUZIONALE
IN ITALIA: sistema accentrato => Nasce la corte costituzionale (organo nuovo insieme al Presidente; sono i
garanti)

Art.135: Composizione ORDINARIA => 15 giudici (> dialogo)

- 1/3 nominato dal presidente (anche l’atto di nomina va controfirmato, ma non per questo la
decisione è presa dal governo! Convalida solamente la scelta autonoma del presidente)
- 1/3 dal parlamento in seduta comune (eletti personaggi che comunque facciano parte della vita
politica, conoscano la società) per i primi tre scrutini serve la maggioranza dei 2/3, dopo quella dei
3/5
- 1/3 eletti dalle supreme magistrature: personaggi che abbiano competenze tecniche (3 dalla corte
di cassazione, 1 dal Consiglio di stato, 1 dalla Corte dei conti) a maggioranza assoluta (sennò si va al
ballottaggio tra i due nomi più votati)

I giudici sono scelti tra: i magistrati delle giurisdizioni superiori, i professori delle università in materie
giuridiche, gli avvocati con almeno 20 anni di esercizio => devono conoscere il diritto

Mandato: 9 anni, non sono rieleggibili => tronano poi alle vecchie ceriche o iniziano a svolgere ruoli minori

NON vengono eletti tutti nello stesso momento! => Per funzionare devono essere presenti almeno 11
giudici

Ha un/una presidente: (scelto dai membri stessi della corte, tra i membri della corte) carica di 3 anni (salvo
che il suo mandato non scada prima) => spesso sono eletti a fine mandato per fargli avere meno influenza

- Decide l’ODG dei lavori della corte


- In caso di parità il suo voto vale doppio!
- Comunica il messaggio della corte (“potere di esternazione”)
- È ri-eleggibile

---------

=> Messa in stato d’accusa del presidente => Corte ha una composizione INTEGRATA (aggiunta di 16 giudici
=> 31 componenti)

16 vengono estratti da un elenco (45 nomi, hanno un carattere politico, ognuno ne sceglie un po’) redatto
ogni 9 anni dal parlamento in seduta comune (lista comprende i cittadini italiani che abbiano almeno 40
anni d’età) => il processo al presidente è un processo POLITICO (16 giudici + quella parte eletta dal
parlamento)

---------

FUNZIONAMENTO: sommariamente descritto dalla costituzione, nello specifico da leggi costituzionali ed


ordinarie (es. la corte costituzionale ha una potestà regolamentare => i regolamenti della corte NON stanno
in costituzione, ma sono previsti da una semplice legge ordinaria, tuttavia sono INSINDACABILI)

---------

LE COMPETENZE DELLA CORTE COSTITUZIONALE:

Art.134
- Giudica sulle controversie delle leggi e degli atti aventi forza di legge dello stato e delle regioni
(giudizio sulla legittimità costituzionale => ruolo primario)
- Giudica sui confitti di attribuzioni tra e dei poteri dello stato
- Anche gli eventuali conflitti tra regioni o tra stato e regio
- Giudica il presidente
- Giudizio di ammissibilità del referendum abrogativo

Giudizio sulla legittimità costituzionale:

NON esiste il ricorso DIRETTO alla corte in Italia (i cittadini non possono arrivarci direttamente)
Può essere dato in

- via diretta SOLO se sei lo stato o le regioni


- via incidentale: il giudice decide che serve l’intervento della corte (quando c’è un ostacolo nel
corso di un giudizio che si sta svolgendo)

Verificare la legittimità di leggi ed atti aventi forza di legge (garanzia) contro determinati vizi

Vizio:

- Sostanziale: l’oggetto (il contenuto) preso in considerazione è in contraddizione con la costituzione


(contrasto irrimediabile, neanche grazie all’interpretazione si trova un accordo con la carta
costituzionale)
- Formale o procedurale: vizio nel procedimento che ha portato alla formazione dell’atto => infrange
gli specifici passaggi previsti in costituzione (anche se l’oggetto trattato è perfettamente in regola)
- Di incompetenza: (contrasto tra leggi regionali e leggi dello stato) presuppone la pluralità di centri
di produzione legislativa, dove uno dei soggetti emana atti senza seguire il suo campo di
competenza, invadendo la potestà legislativa dell’altro soggetto, che dovrebbe esserne il referente

Applicazione del giudizio di legittimità:

- In via principale o diretta: in Italia, solo se sei lo stato o le regioni


- In via incidentale

In alcuni paesi la via diretta non è un’esclusiva di stato e regioni => è prevista anche per i cittadini, in
specifiche circostanze (es. Germania: esauriti tutti i gradi di giudizio, se sono in discussione le libertà
fondamentali; NON è neanche legata alla cittadinanza => la può fare chiunque sul territorio)

IL RICORSO IN VIA DIRETTA:

Protagonisti: stato, regione, due regioni (art.127 o legge n.1 del 1948)

 Stato impugna una legge regionale (ricorso fatto dal consiglio dei ministri)
 Regione (soggetto: giunta regionale) impugna una legge statale o di un’altra regione

=> in entrambi i casi ci si riferisce a vizi di competenza

Questo è un giudizio:
- Astratto: i soggetti impugnano la legge per il suo contenuto effettivo, per come è scritto,
indipendentemente dalla sua applicazione
- Specifico: ha in mente un solo vizio specifico (la competenza)
- Disponibile: le istituzioni che possono sollevarlo possono presentarlo ma NON sono obbligate a
farlo (si potrebbe raggiungere l’accordo anche con transazioni extra-giudiziarie => diplomazia
interna, procedimento lasciato alla discrezionalità dei soggetti)

GIUDIZIO IN VIA INCIDENTALE:

Legge n.1 del 1948 (NON è scritto in costituzione)

Presupposto fondamentale: che ci sia in corso il procedimento di un altro giudizio (in qualsiasi campo
giuridico) => Incidente: uno qualsiasi tra i soggetti coinvolti nel procedimento pensi che una tra le leggi che
si stanno per applicare sia contraria alla costituzione => necessità di fermare il processo in corso e di
rivolgersi alla corte.
Giudice a quo: ruolo fondamentale nel giudizio incidentale, il suo compito è quello di fare da filtro tra il
giudizio in corso e la corte costituzionale => deve assicurarsi che ci siano due requisiti INDISPENSABILI
PRIMA di dare il giudizio alla corte:

1) Rilevanza: la questione è rilevante quando quella legge (che qualcuno tra i soggetti ha reputato
incostituzionale) è l’unico applicabile per concludere il giudizio in corso.
Se ne trova un’altra => il giudizio procede e non serve l’intervento della corte
2) Non manifesta infondatezza: verificare se c’è un effettivo margine per il dubbio di
incostituzionalità (ovviamente non è che decide se quella legge è incostituzionale o no)

Il giudice evita che tutti i dubbi siano presentati alla corte, anche quelli inutili

=> Una volta verificati i requisiti deve presentare l’ordinanza (motivata) di rimessione alla corte:
scrivendoci la legge presa in oggetto e i paramenti di riferimento dichiarati incostituzionali o no, con i
relativi dubbi + deve spiegarne la rilevanza e la non manifesta incostituzionalità in modo dettagliato e
preciso (altrimenti la corte non prende in considerazione la questione e dichiara l’ordinanza
INAMMISSIBILE: aberratio ictus)

 TERTIUM COMPARATIONS: se in discussione c’è l’art.3 il giudice può citare nell’ordinanza un


esempio di legge che invece NON viola la costituzione utilizzandola come esempio, mettendola a
paragone con la legge sotto giudizio
 PETITIUM: può essere indicato dal giudice, è il risultato che secondo lui il processo dovrebbe
raggiungere

Presentata l’ordinanza questa sospende il processo in corso non appena viene pubblicata nella gazzetta
ufficiale => in modo che gli altri soggetti che stanno analizzando questioni simili si fermino in attesa del
giudizio della corte

Questo è un giudizio:

- Concreto: la legge viene impugnata nel momento in cui questa deve essere applicata (utilizzo
effettivo della legge)
- Generale: può riferisti a tutte le leggi e vizi possibili
- Indisponibile: necessario (il giudice a quo DEVE agire se ad una delle parti sorge un dubbio)

Quando alla corte arriva l’ordinanza:

1) Si accerta che l’istituzione che gli l’ha mandata provenga da un organo giurisdizionale (che si occupi
di giudizi)
2) Controlla di nuovo la rilevanza (spesso accade => il giudizio non “entra nel merito”)
3) Verifica la non manifesta infondatezza
4) Se supera tutto il giudizio “entra nel merito”
5) Decisione in via definitiva: sentenze
Decisione in via non definitiva: ordinanza (magari non viene presa una vera e propria decisione o
c’è una delegazione al parlamento)

Decisioni:

- Di rito: riguarda procedimento


- Di merito: se riguardano la sostanza

TUTTE le decisioni della corte NON sono impugnabili, revocabili o messe in discussione in qualsiasi modo,
QUALSIASI sia il loro esito.La sentenza è inappellabile (può decidere una qualsiasi pena, a patto che sia
nell’ordinamento). Possono essere corretti solo eventuali errori nelle formalità.
TIPOLOGIA DI SENTENZE DELLA CORTE:

- Accoglimento
- Rigetto
- Interpretative: (conflitto con il potere giudiziario, la corte NON fa parte della magistratura, eppure
ne assume il potere caratteristico; un giudice solitamente è un interprete, la corte non dovrebbe
esserlo)
- Manipolative: (conflitto con il potere legislativo) la corte manipola e cambia i testi legislativi per
affermare se sia o meno incostituzionale (questo tuttavia sarebbe il potere dei legislatori => non
essendo poi le sentenze impugnabili, nessuno può fermarla) si spera che la corte le utilizzi nei casi
in cui mancano provvedimenti della legislazione (per sanare i buchi parlamentari: es. questione
dell’aiuto al suicidio)
Pressione della corte sul legislatore con questo è costante (può agire anche grazie a vari richiami)
- Monito

SENTENZA DI ACCOGLIMENTO:

La legge è dichiarata incostituzionale => eliminata completamente

=> Viene accolta la questione di incostituzionalità e dichiara l’illegittimità della legge impugnata

=> la sentenza vale ERGA OMNES (per tutti quanti)

=> Ovviamente la sentenza vale per il futuro, ma ha anche effetti retroattivi parziali, per tutti quei rapporti
ancora pendenti (es. giudizio presentato dal giudice a quo e i relativi casi simili messi in pausa)

NB. Un rapporto non è più pendente se ha operato prescrizione, decadenza o sentenza definitiva passata
ingiudicato (passato il tempo utile per essere impugnata)

=> ECCEZIONE: Favor Libertatis => se la legge dichiarata incostituzionale riguarda la libertà personale (è la
cosa più importante) gli effetti riguardano anche il passato

SENTENZA DI RIGETTO:

La legge NON è stata dichiarata incostituzionale => la questione è sempre riproponibile (ri-impugnabile) in
futuro => NON È PER SEMPRE

NB. Solo lo stesso giudice, nello stesso processo e nello stesso grado che l’ha presentata non può
riproporla, tutti gli altri si

SENTENZE INTERPRETATIVE: l’interpretazione è il nucleo della sentenza

Possono essere:

 Interpretative di rigetto: la corte affronta la questione e la respinge, l’interpretazione data dal


giudice a quo era incostituzionale, un’altra interpretazione non lo sarebbe stata => bastava
darne una diversa => il giudice deve andare avanti nel giudizio con la nuova interpretazione
datagli dalla corte

 Interpretative di accoglimento: la questione viene accolta ma non con l’interpretazione del


giudice, ma con un’altra interpretazione data dalla corte (che può anche essere in contrasto col
diritto vivente, la corte non fa parte della magistratura quindi non ne è vincolata)

La corte non viene fermata neanche dal “diritto vivente” in materia = indirizzo costante nel tempo dei
giudici sulle questioni trattate (come nel common law) es. affido dei figli dato alla madre
SENTENZE MANIPOLATIVE:

Sentenze di tre tipi:

1. Accoglimento parziale => la questione viene accolta solo parzialmente: la parte incostituzionale
viene rimossa, la parte in regola viene mantenuta => dibattito: la parte restante potrebbe
assumere un significato ambivalente
Sono le meno problematiche

2. Sentenze additive => la Corte non dichiara incostituzionale la legge per quello che prevede, la
dichiara incostituzionale sulla base di quello che non c’è (omissione) => il buco viene sanato
dalla Corte attraverso l’aggiunta dei tratti mancanti (la corte assume il ruolo del legislatore)

=> strumento molto utilizzato per estendere i diritti


Possono nascere problematiche di spesa
NON si possono applicare al penale => art.25: nessuno può essere punito da una legge messa in
vigore dopo che ha commesso il fatto

Additive di principio: al posto di inserire lei la parte mancate, indica il principio da seguire al
legislatore (è una sentenza meno forte: tentativo della corte di rendere partecipe della
decisione il legislatore)

3. Sentenze sostitutive: non toglie solamente l’atto, ma lo sostituisce anche con quello da lei
ritenuto conforme alla costituzione

Interferenza con la legislatura => a causa dell’inefficienza costante che si è vista nel tempo del parlamento

Come viene giustificata questa manipolazione? Teoria della “legislazione a rime obbligate” => la corte
quando agisce con sentenze manipolative in realtà non si inventa nulla, ma dà esclusivamente corpo a ciò
che è già contenuto (anche se in stato embrionale) nel testo costituzionale.

SENTENZE MONITO: sono sentenze di rigetto => la Corte coglie l’occasione per lanciare un monito
(messaggio) al legislatore (sul problema presente e sulla possibile strada da prendere in futuro per la
creazione di una nuova legge)

---------

ALTRE COMPETENZE DELLA CORTE:

- Giudizio del reato presidenziale (il presidente allo stesso tempo nomina 5 giudici della corte => i
due poteri di garanzia sono legati)

- Risoluzione dei conflitti di attribuzione (stabiliscono di chi è e come va amministrato quel potere)
NON sorgono in caso di leggi o atti aventi forza di legge!

 Inter-organici: tra i poteri dello stato (organi diversi di uno stato singolo) non si tratta di
decidere a chi spetta la competenza, ma si parla di casi in cui è stata lesa o invasa la
competenza di un determinato organo (DOPO)
Il potere che solleva il conflitto di attribuzione deve essere competente nel farlo, dimostrando
poi l’effettiva volontà dell’organo in questione
(Es. per il potere giudiziario spetta ad ogni singolo giudice; questo perché ogni giudice
rappresenta tutta la magistratura, è autonomo. Il ministro invece non può farlo da singolo
perché il governo è collegiale => va deliberato dal consiglio)

 Inter-soggettivi: tra stato e regioni/tra regioni o tra stati (in caso di forma di governo federale)
Conflitti: sul come gestire competenze/risorse comuni => risolve la lite definendo come e chi si
deve occupare della cosa (PRIMA)

- Giudica l’ammissibilità del referendum abrogativo (NON è ammesso per le leggi tributarie e di
bilancio, di amnistia e indulto, e per quanto riguarda le materie internazionali) => controlla gli
aspetti formali + controllo di ammissibilità effettivo

Ragioni di inammissibilità (art. 75 comma 2) + altre ragioni

1. Rimosse tutte le cose relative ai divieti espliciti dell’art.75 (tolte materie penali, fiscali ed
internazionali)
2. NO a referendum su leggi costituzionali e su leggi ordinarie a contenuto costituzionalmente
vincolato (rappresentano l’attuazione unica della costituzione = territorio indefinito)

Caso delle leggi elettorali => Si può abrogare solo una parte della legge elettorale, a patto che
quello che rimane sia comunque sufficiente ad eleggere il parlamento nell’immediato

=> La corte punta a proteggere le leggi di attuazione


=> Il giudizio della corte è molto discrezionale (varia a seconda di casi e contesti)

3. Giudicata anche la formulazione del quesito referendario (DEVE essere chiaro, intellegibile e
omogeneo) = L’elettore deve comprendere chiaramente dall’inizio quale sarà il risultato della
sua scelta

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

DIRITTI E DOVERI:
Scritti nelle costituzioni “lunghe” che comprendono un catalogo completo dei diritti civili, politici,
economici e sociali

1948: Dichiarazione dei diritti dell’uomo


Con il compromesso costituzionale del 1948 si puntano a soddisfare “tre anime” (cittadino, lavoratore, persona)

---------

Diritti costituzionali: legati alla giustizia costituzionale (garante)

Diritti inviolabili: garantiti dalla corte costituzionale

Garanti: Corti e Carte internazionali

---------

Art.1 principio democratico


---------

Art.2 diritti inviolabili e doveri inderogabili

personalismo + pluralismo

1) I diritti sono “riconosciuti”: ammette che siano innati e quindi universali e non dati dalla forma di
stato => precedono la legislazione che non può rimuoverli
+ distinzione tra libertà negative e positive
2) Adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale
(Pluralismo costituzionale: non spaventa l’unione tra persone, il gruppo, ma è parte costitutiva
della nostra repubblica)

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

ART.3
eguaglianza formale e sostanziale

L’eguaglianza è il presupposto su cui si fonda la democrazia

Siamo tutti uguali davanti alla legge (eguaglianza formale), ed è compito della repubblica dare a tutti giusti
mezzi (eguaglianza sostanziale) in proporzione ai loro bisogni.

Parametri: sesso, razza, lingua, religione, opinioni pubbliche e condizioni personali/sociali

L’eguaglianza si basa sul divieto di qualsiasi disparità e ogni trattamento differenziato irragionevole =>
criterio della ragionevolezza ovvero se riesco a motivarla e spiegarla razionalmente.

Le diseguaglianze sono costituzionali se ragionevoli, ovvero se volte a realizzare eguaglianza formale


attraverso gli strumenti dell’eguaglianza sostanziale.

[La ragionevolezza evolve nel tempo ed è influenzata dal contesto e dalle tradizioni, si fonda
sull’adeguatezza delle decisioni prese dalla discrezionalità politica del legislatore]

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Principio di legalità – Parametri con il fine della non discriminazione:

(Art.3) LE DONNE: nel circuito democratico lottano per il diritto di voto dalla fine del 700 (campagna
pubblica mondiale) con strumenti diversi e azioni violente o non (suffragette inglesi)

1925: legge per il voto amministrativo alle donne di almeno 25 anni o decorate di medaglie (di guerra) o
madri o vedove di soldati caduti in guerra o almeno gli studi elementari o pagare 100 lire alle tasse
comunali (non in politica nazionale!): governo di Mussolini punta a coinvolgere quelle donne
presumibilmente già vicine al regime. Non funzionò: il regime prevalse => fu solo sulla carta

Dopo la 2° guerra mondiale: tutti i partiti erano concordi sul dare il voto alle donne, c’era della paura da
parte della sinistra: temevano che avrebbe minato alla stabilità politica (donne influenzate dai mariti e dai
parroci verso la DC). Inoltre tutti credevano che non ci sarebbero andate a votare.

2 giugno 1946: Nasce la repubblica, votando anche le donne! (votano di massa!!!!) oltre il 90% delle aventi
diritto.

I partiti cercarono candidate e consenso tra le donne. Si elessero anche i membri della costituente (21
donne che si allearono, nonostante appartenenti a partiti diversi, per il bene dei diritti femminili e per
portare avanti la reale eguaglianza senza distinzione di sesso)
Quella del 1 gennaio 1948 è una costituzione molto moderna!

---------

Rapporti etico-sociali e personali (teoricamente si punta ad una democrazia paritaria)

Art.29 La repubblica riconosce la famiglia, con dei diritti a sé, fondata sul matrimonio. Questo è basato
sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi!

{≠ Dal codice civile del 1930, c’era la podestà maritale. In quello del 1942 serviva ancora l’autorizzazione
maritale => Cancellate entrambe nel 1975 (legge 19 n.151): Riforma del diritto di famiglia; ora l’unico
modello è la costituzione!]

Art.30 è dovere e diritto dei genitori (entrambi) mantenere, educare ed istruire i figli, anche se nati fuori
dal matrimonio!

Rapporti economici

Art.37 Riferito alla donna lavoratrice: ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni (è, ancora
oggi, un’utopia) + le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento delle sue funzioni nella famiglia
(parole molto ambigue) soprattutto perché per gli uomini non è la stessa cosa.

Tuttavia in quel periodo le donne lavoravano poco, l’obbiettivo era solo non dover far scegliere alle donne
se lavorare o fare le mamme, perché la repubblica (idealmente) ti permette di fare entrambe le cose.

---------

Global Gender Gap Index: annuale (in politica, salute ed istruzione)

Art.51 Il problema della rappresentanza: Tutti i cittadini possono accedere agli uffici e alle cariche elettive
in condizioni di eguaglianza.

Si introdussero le “Quote rosa”: azioni positive in politica nel 1993 (nate in America per combattere il
razzismo) => sono diseguaglianze ragionevoli iniziali per arrivare alla condizione di eguaglianza.

 Due nuove leggi:


1) elezioni locali: nelle liste dei candidati nessuno dei due sessi deve essere superiore ai 2/3
2) elezioni nazionali: elezioni della camera dei deputati, (elezioni maggioritario e proporzionale)
nella parte proporzionale, devono esserci candidati di sesso diverso alternati.
 Entrambe le leggi furono dichiarate anticostituzionali nel 1995 dalla Corte

Questo perché influiva solo sull’elettorato passivo, quindi finiva per falsare il principio di eguaglianza
rappresentativa. Minava alla Sovranità popolare (nonostante i partiti potessero continuare liberamente
scegliere donne o no).

 Si pensa di modificare l’art.51 (2003) aggiunta la frase: “a tal fine la repubblica promuove le pari
opportunità tra donne e uomini” = Rivoluzione: garantisce che le future leggi elettorali (come le
quote) queste non potranno più essere dichiarate incostituzionali.

---------

Violenza di genere: fenomeno affermatosi in modo egualitario (su chiunque, dovunque,


indipendentemente da condizioni sociali, economiche o politiche; basta che siano donne)

Art.3 Convenzione di Istanbul: prevenzione e lotta contro la violenza di genere => violenza sulle donne è
una violazione dei diritti umani (l’hanno messo per iscritto)
(es. Turchia, sfigurare le donne)

 Prevenzione (sensibilizzazione ed informazione; educare alle differenze)


 Protezione (“case delle donne” e di accoglienza, con assistenza legale, lavorativa) Strutture
anonime => nascoste (sono molto costose, servono grandi investimenti)
 Punizione (leggi penali apposite, es. legge sullo stalking)
Fino al 1996 le vittime di violenza sessuale non erano vittime: il reato era considerato solo una
mancanza della morale e del buon costume!

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

DIRITTO ALL’IDENTITÀ SESSUALE: (novità) e diritto di cambiare i propri caratteri sessuali/anagrafici

Sentenze: 1979 => “è una semplice libertà” => spetta al legislatore scegliere come disciplinarla
1987 => il diritto all’identità sessuale è un diritto inviolabile

(ad oggi si possono cambiare i dati anagrafici anche se non si è completato il ciclo chirurgico, ma bisogna
solo dimostrare di aver iniziato il percorso di transizione)

2013: Approvato il primo disegno di legge contro l’omofobia (l’omofobia è un reato)

Questo diritto è stato approvato, in modo teorico; è ancora difficile trasformarlo in pratica => conflitti
ideologici

---------

Matrimonio omosessuale: (il diritto di sposarsi, o no, di base è un diritto fondamentale a livello
internazionale)

“Trascrizione” del matrimonio: mi sposo in un altro stato e poi, con la trascrizione, viene riconosciuto anche
nel mio stato. Tuttavia nel caso delle unioni gay, le loro trascrizioni venivano respinte.

- 2014: “sentenza del divorzio imposto” (nonostante non ci fosse ancora una legge che approvasse
le unioni civili) => rimasero sposati
- 2016: Legge CIRINNA’ => regolamentate le unioni civili
NON parifica le coppie ordinarie e quelle omosessuali, hanno etichette giuridiche diverse: diritti e
doveri differenti (matrimonio regolato dal codice civile, unioni civili regolate dalla legge del 2016)
=> eliminato ogni riferimento alla genitorialità nella legge del 2016

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
RAZZA: È un raggruppamento di persone con gli stessi caratteri fisici, ereditari e comuni,
indipendentemente da nazionalità, lingua e costumi. Noi siamo un’unica specie con sfaccettature differenti
(scientificamente la “razza” non esiste)

“Razza” non esiste, ma esiste il “Razzismo” => nella nostra costituzione è usato il termine razza, ma perché
fu creata in uno specifico momento storico: era nato il razzismo pseudoscientifico (manifesto sulla razza
controfirmato dagli studiosi!) => distinzioni tra razze inferiori e non

- 1938 leggi razziali approvate in Italia (rimosse nel 1944)


- 1950: Dichiarazione sulla razza – UNESCO
- 1965: Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione

La costituzione è antifascista (12° disposizione, “la disposizione finale”)


1952: Legge SCELBA - “si ha un partito fascista nel caso in cui un gruppo di persone persegua obbiettivi
antidemocratici” => NON è il parlamento che può scegliere di sciogliere un gruppo partitico, questo spetta
solo alla magistratura

1993: Legge MANCINO - stabilisce le aggravanti per le discriminazioni a stampo razziale (è la stessa su cui si
fondava il DDL Zan)

Sentenza del 2008: Razzismo, per esempio verso gli stranieri: lo straniero (con o senza cittadinanza) è
comunque titolare di tutti i diritti fondamentali della persona

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

LINGUA: siamo tutti uguali, ma allo stesso tempo, per la costituzione, le minoranze vanno tutelate
(contraddizione art.3 e 6 in combinato disposto)

Attraverso la diseguaglianza si ottiene l’eguaglianza (proteggendo le minoranze, Legge 1999)

- Minoranze linguistiche non più legate al territorio dopo la globalizzazione => forti spostamenti della
popolazione
- Dialetti (minoranze culturali di una stessa tradizione)
- In alcuni stati c’è il bilinguismo riconosciuto dalla legge

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

RELIGIONE: uguaglianza

Art.3 + art.7-8-19-20

1848: statuto albertino riconosce il cattolicesimo come religione di stato => stato confessionale, tuttavia vi
era un’effettiva separazione tra stato e chiesa (es.1870 Roma)

1929: patti Lateranensi => pace tra stato e chiesa; composti da tre elementi:

- Trattato: la chiesa riconosceva lo stato italiano con Roma capitale e viceversa per lo stato del
Vaticano
- Convenzione finanziaria: risarcimento statale alla chiesa
- Il Concordato: tutte le regole sul loro rapporto coesistente: es. matrimonio/insegnamento
obbligatorio della religione cattolica (fino agli anni 80) + La religione cattolica è la religione di stato

La costituente (1948):

- Elabora l’art.3
- Poi l’art.7: lo stato e la chiesa sono entrambi indipendenti e sovrani
+ i loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi (grande dibattito, “è stato firmato da Mussolini”
e poi alcuni volevano uno stato laico, ma poi => compromesso costituzionale, lo votò anche
Togliatti)
+ le modificazioni dei patti, accettate dalle due parti, NON richiedono procedimento di revisione
costituzionale

 Con l’approvazione della costituzione noi abbiamo una religione di stato!

Art.8 Tutte le confessioni religiose sono libere egualmente e hanno libertà di organizzazione. I loro rapporti
con lo stato sono regolati per legge (≠ dai rapporti stato chiesa, fuori dalla legge) sulla base di intese con le
relative rappresentanze => la congregazione non “esiste” legalmente finché non viene approvata dalla
legislatura.
1984: revisione del concordato (governo Carxi)

Approvata la legge nel 1985 => l’Italia smette di avere una religione di stato
(fin ora era un controsenso avere una repubblica egualitaria ma con una preferenza religiosa) non si deve
più obbligatoriamente studiare a scuola

Sentenza del 1989: il principio di laicità è fondamentale nella nostra costituzione (nonostante non stia
scritto in costituzione)

I simboli religiosi: fino a poco fa era obbligatorio il crocifisso all’interno delle aule scolastiche => Diatriba
fino alla sentenza della Corte EUROPEA del 2011: “non sussistono elementi che provino l’eventuale
influenza sugli alunni dell’esposizione del crocifisso” definendolo quindi un simbolo passivo (non si può
provare scientificamente la sua influenza) => nel 2009 ere invece stato detto il contrario

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Art.3 => oltre ai parametri ci sono le opinioni politiche e le condizioni personali e sociali (ogni aspetto che
implica una diseguaglianza deve essere combattuto)

Le discriminazioni sono infinite: fat e body shaming, ageismo, disabilità, apparenza e bellezza che
influenzano l’assegnazione dei posti di lavoro, ecc. Possono colpire letteralmente chiunque, dovunque e in
qualsiasi periodo, ecco perché bisogna preoccuparsi anche delle cose più stupide.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

LIBERTÀ INDIVIDUALI
Art. 13 => libertà personale, è inviolabile

Garanzie: riserva di legge assoluta (gestita solo dalla legge e dagli atti aventi forza di legge = fonti primarie
=> nei soli casi e modi previsti dalla legge) + riserva di giurisdizione (Habeas Corpus => se non per atto
motivato dell’autorità giudiziaria)

Altre garanzie => Principio di proporzionalità: è una sorta di principio di ragionevolezza; il legislatore deve
seguirne i parametri nel caso di limitazione delle libertà individuali: 1) intervento con
scopo legittimo, 2) presenza di una connessione razionale tra mezzi e fini, 3) fini adeguati
e che colpiscano il minor numero di altri diritti personali, 4) adeguato bilanciamento finale

Bilanciamento: (esclusi i diritti “assoluti” come il diritto alla vita) è un atto che combina i
vari diritti per ottenere il migliore equilibrio generale, magari sacrificando qualche aspetto
(es. limitata l’iniziativa economica per tutelare l’ambiente)

Comma 2: (deroghe) in casi eccezionali di urgenza (indicati dalla legge) l’autorità pubblica può adottare
provvedimenti provvisori (senza chiedere prima al giudice), comunicarli poi entro 48h all’autorità
giudiziaria, che se non li approva vengono revocati (considerati giuridicamente privi di effetti)

COS’È LA LIBERTÀ PERSONALE? Ovviamente no alla limitazione fisica, ma ci sono anche componenti
psicologiche (es. minacce, ricatti economici, condizioni di subordinazione magari lavorativa) che tuttavia
risultano meno facili da dimostrare.
Forme di restrizione della libertà:

- Detenzione: può esser fatta da privati (spesso illegale) o da poteri pubblici


- Ispezione personale: diretta percezione del corpo umano da parte di estranei per attività di ricerca
di tracce di reato sul corpo e sugli effetti personali dell’individuo
- Perquisizione personale: ricerca e acquisizione (mediante sequestro) del corpo di reato e delle cose
pertinenti, occultate dalla persona

(se non c’è condizione di urgenza, devo avere autorizzazione del giudice)

Misure pre-cautelari: presunta colpevolezza => ammesse limitazioni di libertà personali (es. ritiro dei
documenti validi per l’espatrio)

In caso di necessità ed urgenza:

- Arresto in fragranza di reato: committente sorpreso con oggetti e condizioni che comprovano il
misfatto
- Fermo di indiziato: anche non in caso di fragranza, ma se c’è il rischio di fuga
- Altri provvedimenti di polizia: accompagnamento agli uffici di polizia, sottoposizione a rilievi
fotografici, antropometrici e dattiloscopici

Misure cautelari personali:

- COERCITIVE: arresti domiciliari, custodia carcerarie, divieto di espatrio, obbligo di dimora


- INTERDITTIVE: sospensione dell’esercizio del ruolo (a livello familiare, lavorativo, imprenditoriale,
ecc.)

Presupposti: gravi indizi di colpevolezza e relative prove + pericolo di fuga, di commissione di gravi delitti o
di inquinamento probatorio

Misure di sicurezza: applicate alle persone socialmente pericolose

- Libertà vigilata, espulsione e divieto di soggiorno

Misure di prevenzione:

- Misure preventive su possibili soggetti pericolosi (es. mafia) su base probabilistica: avviso orale,
sorveglianza speciale, divieti ed obblighi, ecc.

Lo stato prevede anche l’ergastolo per quei soggetti particolarmente colpevoli non pentiti (es. 41 Bis,
coloro che hanno deciso di non collaborare con lo stato, pur essendo colpevoli: terroristi, mafiosi, ecc.)

L’Europa ritiene contraria alla dignità della persona la possibilità di ergastolo (disumanizzazione) senza
speranza di attenuazione di alcun tipo => dovremo cambiare qualcosa (es. aggiungere permessi temporanei
di uscita e cose così). Alcuni paesi prevedono ancora la pena di morte.

La legge fissa un limite temporale per la detenzione provvisoria non ufficiale.

---------

Art.14 => Domicilio è inviolabile; non è solo il luogo dove uno risiede: è una dimensione spaziale della
persona (quel luogo in quel momento è la proiezione della tua libertà personale) e non dipende dal
legame giuridico che abbiamo con quel luogo.
Non si possono eseguire sequestri, ispezione => riserva di legge e di giurisdizione

Gli accertamenti e le ispezioni per sanità, incolumità pubblica, fini economici sono regolati da leggi speciali

Caso dell’autovettura: sentenza 88 del 1987 (auto/tende/camere d’albergo, possono essere considerate
domicili)

---------

Art.15 => Comunicazione: La libertà e la segretezza della corrispondenza e comunicazione sono inviolabili

Si può procedere a sequestro solo sotto atto motivato (e preventivo) dell’autorità giudiziaria con le
garanzie stabilite dalla legge (riserva di giurisdizione SENZA eccezioni ≠ per la libertà personale, che prevede
dei casi eccezionali)

Durante le comunicazioni i protagonisti della comunicazione sono sempre almeno 2: massima garanzia
possibile per la manifestazione del pensiero, proprio per non mettere a rischio il terzo soggetto coinvolto,
magari innocente

(perfino le cartoline sono protette dal principio di segretezza)

Art.21: tutti hanno libertà di manifestare il loro pensiero con parole, scritti ed ogni altro mezzo di diffusione

- La stampa non può essere soggetta a censure (antifascismo)


- La libera manifestazione: attribuita a TUTTI

Si può procedere a sequestro solo per atto motivato dall’autorità giudiziaria (riserva che ammette
eccezioni; infatti il sequestro della stampa periodica può essere fatto, in assenza dell’autorità, dalla polizia
giudiziaria. Tuttavia va poi approvata poi entro 24h). La stampa periodica deve rendere noti i suoi
finanziamenti/obbiettivi/orientamenti politici/fini

Sono vietate le pubblicazioni stampa, gli spettacoli e le manifestazioni contrarie al buon costume (unico
limite esplicito del pensiero in forma pubblica)

Buon costume: non universalmente offensivo (varia del tempo)

Limiti impliciti: legati ai diritti altrui (NB. Con i social diventa particolarmente problematico = l’altro viene
dematerializzato)

---------

Art.16 => Libera circolazione e soggiorno: Ogni cittadino può farlo liberamente in ogni luogo del territorio
nazionale, salvo limitazioni che la legge stabilisce in via generale (non ad personam) per motivi di sanità o
sicurezza (riserva relativa: potere limitato solo a certi campi)

- Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche


- Ogni cittadino è libero di uscire e rientrare nel territorio della repubblica salvo obblighi di legge (es.
leva militare)
- Inizialmente ai regnanti di Casa Savoia, ed ai loro discendenti maschi, era stato vietato l’ingresso
nel territorio (disposizione eliminata nel 2002) Precauzione della costituente.
- NON ci sono restrizioni rivolte a soggetti specifici ad oggi

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

LIBERTÀ DEI GRUPPI


Art.17 e 18 => Libertà dei gruppi => Titolarità del singolo ma esercizio collettivo

Fu istituito dopo il ventennio fascista: erano anni che questo diritto veniva negato (le associazioni prima
facevano paura: massa) => Adesso rivolto a TUTTI: cittadini e non (pluralismo) e senza autorizzazione

=> Art.17 Libertà di riunione (ad oggi soppiantata dai mass media e da internet)

È lo strumento della sovranità popolare: scambio di idee ed opinioni


Riunione: pacifica e senza armi (unici due principi di legittimità della riunione)
NON è importante lo scopo!

È “pacifica” quando non mette a rischio l’incolumità dei partecipanti e dei terzi
Armi: lo sono anche quegli oggetti potenzialmente pericolosi

Riunioni stanziali o in movimento: ovviamente la modalità va specificata al momento del preavviso

Distinzione tra:
=> Riunioni in luoghi privati
=> Riunioni in luogo aperto al pubblico: qualsiasi luogo che abbia una separazione dall’esterno (non
coinvolge terzi) e dove, per accedervi, si può essere sottoposti a varie procedure (es. fare un
biglietto)

Per le riunioni private ed anche in luogo aperto al pubblico non è richiesto preavviso

=> Riunioni in luogo pubblico: luogo che non ha una separazione con l’esterno di nessun tipo, dove i
terzi non interessati possono comunque essere coinvolti.

Cautela: deve essere dato alle autorità un preavviso: è la figura giuridica dell’onere (NON del dovere): non
è necessario. Se non lo do la riunione NON diventa illegittima (quello succede solo se non è pacifica e senza
armi), alle brutte sono sottoposto a sanzione. Il preavviso mi dà solo il vantaggio di ottenere accortezze e
servizio da parte della questura che mi permette di svolgere la mia riunione in maniera ottimale (es. viene
limitato il traffico)

- Se non è stata preavvisata la riunione NON viene sciolta: il preavviso NON è un’autorizzazione (non
esiste un’autorizzazione giuridica per le associazioni/riunioni, perché questi sono diritti
fondamentali)

- Il preavviso si dà in questura => le autorità ne prendono atto e dovranno poi aiutare e consigliare
l’organizzatore nella realizzazione in modo che non danneggi nessuno (magari facendola in un altro
luogo o modo) => non si può solo dire solo “NO” ma bisogna dare consigli costruttivi per garantirne
la realizzazione, proprio perché è un diritto

- Se si decide di vietarla, si può fare solo per specifici motivi comprovati di sicurezza e di incolumità
pubblica, tuttavia sciogliere una riunione è qualcosa di delicato => una riunione è “unica” => non
avrò mai più quelle specifiche dinamiche e condizioni, quindi scioglierla è una decisione
irrimediabile.

- Prima di essere sciolta (caso estremo), spesso si allontanano i soggetti facinorosi (le autorità mi
aiutano a svolgere la mia riunione, proprio perché magari alcuni vogliono manifestare in modo
pacifico)
=> Art.18 Libertà di associazione: più soggetti che volontariamente ed organizzandosi perseguono uno
scopo comune.

L’associazione non richiede la contemporanea presenza fisica degli associati (≠ dalla riunione)

Si può perseguire qualsiasi fine


Unico limite: i fini che sono vietati ai singoli per legge penale (quello che non posso fare come
singolo per legge, non lo posso fare neanche collettivamente - es. uccidere)

L’associazione rende più visibile ed incisivo quell’ideale perseguito dal singolo

Comma 2: proibite

1) Le associazioni segrete: lo sono quando non conosco e non riesco a conoscere i suoi associati + vi è
la segretezza degli scopi + unione tra segretezza e politicità (fino a costruire uno stato nello stato
=> garantire favori, corruzione, controllo della politica e del settore finanziario ecc.)
(es. Logia massonica p2)

2) Le associazioni che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di


carattere militare: sono pericolose (gli squadristi fascisti), la struttura militare può influenzare la
libera scelta degli individui
NON c’è mai stata, fin ora, un’organizzazione dichiarata incostituzionale

---------

Art: 19 => Libertà religiosa, individuale e/o associata, basta che non si mini al buoncostume (abbiamo il
pluralismo religioso, pur essendo uno stato laico)

Art.39 => Associazioni sindacali: libere, sono le protagoniste della vita lavorativa del paese. È richiesta solo
la registrazione (secondo i procedimenti previsti dalla legge, per dimostrare di avere statuti e fini
democratici => riserva) al fine di acquisire la personalità giuridica.

Nessun sindacato/partito si è mai registrato pur avendo, ad oggi, tutti la loro personalità giuridica!

Prendono solo i pregi della condizione di associazione privata (indipendenza ed assenza di controlli statali
=> non sono giuridicamente riconosciuti) e della responsabilità giuridica => tuttavia hanno un ruolo utile di
tutela ai lavoratori, ecco perché non sono ancora stati destituiti

Art.49 => I partiti: possono accedervi tutti i cittadini (≠ dal diritto di voto: associato alla cittadinanza) al fine
di concorrere in modo democratico a determinare la vita politica nazionale

Articolo laconico: riguardo alle candidature interne => nessuno può obbligarmi ad accettare qualcuno
all’interno del mio partito (giuridicamente non violo la legge se scelgo chi voglio accanto, anche se finisco
per discriminare specifiche categorie di persone) => Metodo democratico (elemento peculiare): il partito
dovrebbe rappresentare la popolazione che lo sostiene, la società (con tutta la sua eterogeneità), cosa che
nei partiti di adesso manca.

Il pluralismo associativo è molto marcato in costituzione anche se magari nella pratica viene realizzato in
modo controverso (es. patiti/sindacati)

Potrebbero piacerti anche