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Classe III – Lo Sviluppo Sostenibile
L’uomo è stato proprio bravo, grazie al genio umano abbiamo fatto tanta strada.
Ma siamo stati veramente così bravi?
Tutti gli abitanti della terra hanno beneficiato in ugual modo del progresso? Il solo progresso è
sufficiente a garantire un magnifico presente e roseo futuro a tutti gli abitanti di questo
pianeta, alle generazioni future?
Purtroppo la civiltà moderna non si distingue unicamente per i grandi traguardi raggiunti grazie
al progresso tecnologico. Il nostro pianeta e la nostra civiltà si è da tempo ammalata e i mali
sono davvero tanti…
Fame del mondo: ogni giorno muoiono di fame circa 24,000, per la maggior parte sono bambini. Nel
mondo ci sono oltre 800 milioni di persone che soffrono la fame a la malnutrizione.
Siccità: nel mondo oltre 800 milioni di persone non hanno accesso ad acqua potabile e circa 2.5 miliari di
persone non possono usufruire di servizi igienici adeguati.
Accesso all’elettricità: circa il 20% della popolazione mondiale non ha accesso all’elettricità.
Istruzione: nel mondo ci sono oltre 72 milioni di bambini in età scolare che non possono andare a scuola, e
circa 759 milioni di adulti sono analfabeti.
Povertà: circa metà della popolazione mondiale – più do 3 miliardi di persone, vive con meno di $2.50 al
giorno.
I profughi: nel mondo ci sono oltre 43 milioni di persone che nascono in paesi in guerra dove vengono
perseguitati. Alcuni (circa 15 milioni) riescono a scappare ma altri non possono farlo.
Deforestazione: l’uomo ha distrutto vaste aree forestali per costruire case, città o per sfruttare il legno
come materia prima. Dall’inizio dell’era industrial circa la metà delle foreste vergini originariamente
presenti sono state distrutte.
Esaurimento delle risorse disponibili: le risorse naturali sono state e sono attualmente consumate ad una
velocità troppo elevate, maggiore del tasso di rigenerazione. Possiamo dire che il nostro pianeta è stato
fino ad oggi spremuto come un limone. Il petrolio è il perfetto esempio. La civiltà moderna fa affidamento
sul petrolio per la produzione dell’energia elettrica, come carburante per le automobili, come materia
prima per la produzione della plastica. Secondo alcuni esperti le risorse disponibili saranno esaurite
nell’arco di 30 anni.
Estinzione delle specie viventi: ogni giorno si estinguono almeno 10000 specie viventi.
Inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo: causati dalla combustione dei combustibili fossili (petrolio,
carbone, gas naturale) che determina la produzione di CO2 e molte altre sostanze inquinanti (solfati, nitrati,
polveri sottili). Con la plastica abbiamo inquinato il mare e distrutto molti ecosistemi. Per decenni abbiamo
scavato buche nella terra (le discariche) per seppellirvi i nostri rifiuti.
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La produzione di ingenti quantità di CO2 ha causato l’effetto
serra: il riscaldamento globale del pianeta che causa uragani di
intensità mai vista nella storia in grado di distruggere chilometri di
coste abitate. Il riscaldamento globale causa inoltre la costante
desertificazione di vaste aree del nostro pianeta. I ghiacciai si
stanno gradualmente sciogliendo e l’attuale livello del mare si
innalzerà sommergendo vaste aree costiere oggi abitate.
Come se non bastasse, la popolazione mondiale sta crescendo.
Ciò significa più bocche da sfamare, più case da costruire e alberi
da abbattere, più rifiuti da smaltire.
L’uomo è stato bravo, grazie alla sua genialità è riuscito a progredire in mod
ultimi 200 anni. La nostra intelligenza riuscirà a salvarci dall’estinzione?
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Man mano che la popolazione aumentò, aumentarono
anche le sculture e quindi il numero di alberi tagliato.
Avvenne che da un certo punto in poi gli alberi tagliati non
venivano più compensati dalla ricrescita di altre piante e le
foreste smisero di rigenerarsi. Intorno al 1600 fu tagliato
l’ultimo albero presente sull’isola. In assenza di alberi
l’ecosistema dell’isola fu gradualmente distrutto e il cibo e
le risorse per le popolazioni iniziarono a scarseggiare. Di li a
poco iniziò il collasso della civiltà: la costruzione dei moai si
fermò, la popolazione iniziò a soffrire la fame e le tribù
iniziarono a combattersi a vicenda. Nel 1877 erano rimasti solo 111 abitanti sull’isola.
Quella dell’isola di Pasqua è una metafora perfetta che ci aiuta a capire cosa potrebbe accadere a noi.
Questo luogo rappresentava un piccolo e fragile ecosistema isolato nel bel mezzo dell’oceano Pacifico, in un
luogo molto lontano. Gli abitanti affamati in seguito all’alterazione dell’ecosistema non poterono scappare
alla fame perché erano troppo lontani da qualunque luogo e da qualunque aiuto.
Questa circostanza non è molto diversa da quella che vive il nostro pianeta, solo e isolato in una grande
galassia. Dove fuggiremo noi quando il nostro pianeta non avrà più le risorse necessarie a sostenere il
nostro stile di vita?
Fino ad ora abbiamo preso troppo senza restituire, ci siamo indebitati con la natura e con tutti
quelli che oggi soffrono la fame. La natura prima o poi si ribellerà, i poveri del mondo prima o
poi vorranno e pretenderanno di vivere bene come viviamo noi. Prima o poi saremo chiamati a
rispondere per forza dei nostri debiti.
Ok, tutto questo no accadrà a me né probabilmente a voi. Non siamo noi quelli che dovranno
abbandonare le proprie case perché sommerse dal mare. E probabilmente non saremo
costretti a vivere in case fredde e prive di elettricità perché, occhio e croce, per i prossimi 50-
100 anni dovremmo essere a posto?
Se le cose continuano così saranno chiamati a farlo i vostri figli. Loro dovranno vivere in un
mondo che non gli offrirà tutte le opportunità che abbiamo noi, in cui vivere e sopravvivere
sarà molto più difficile.
Vi sembra giusto? Non sarebbe più giusto e civile cambiare rotta? E se cercassimo di
“riconciliarci con la natura” ridistribuendo in modo più giusto le ricchezze del pianeta? Forse
potremmo “riscrivere il futuro”. Come possiamo cambiare rotta?
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Il concetto è molto più semplice da capire di quanto non sembri. Se vuoi sapere se un tuo comportamento
è sostenibile non devi fare altro che chiederti: posso continuare a comportarmi così all’infinito? Se la
risposta è si significa che il tuo comportamento non compromette in alcun modo le opportunità delle
generazioni future e quindi è sostenibile. Vediamo alcuni esempi.
• Posso continuare, all’infinito, a tagliare alberi senza piantarne di nuovi? No, perché un giorno gli alberi
finiranno e la razza umana non potrebbe sopravvivere.
• Posso continuare, all’infinito, a bruciare combustibili fossili producendo CO2? No, perché I
cambiamenti climatici trasformeranno il nostro ambiente rendendolo ostile all’uomo.
• Possiamo continuare, all’infinito, ad inquinare il suolo? No, perché anche il cibo che ingeriamo
diventerebbe altettanto inquinato.
• Possiamo continuare, all’infinito, ad inquinare il mare? No, perché causeremmo l’estinzione di molte
specie viventi che entrano nella nostra catena alimentare.
Chiaramente ci sono comportamenti più gravi e altri che pur non sostenibili sono meno dannosi.
La SECONDA pessima abitudine è quella di utilizzare le risosre presenti sul pianeta come se non
potessero finire mai. Dobbiamo assoutamente fermare l’esaurmento delle risosre. Come?
• Riciclando: i rifiuti possono diventare materia prima ed essere utilizzati per produrre alter materie e beni
(plastica, vetro, calore, elettricità)
• Riducendo i consumi: evitando di comprare beni di cui non abbiamo realmente bisogno
• Riutilizzando: prima di buttare via qualcosa assicurarsi che quel bene abbia veramente esaurito il suo
ciclo di vita.
Ciascuno di noi deve comportarsi in modo responsabile in moda da far si che le risorse messe a
disposizione dalla natura bastino a molte generazioni future.
Il più recente accordo è stato firmato a New York durante l’assemblea delle Nazioni Unite nel settembre
2015. In occasione di questo incontro 193 Paesi hanno raggiunto un accordo su 17 obiettivi comuni (detti
obiettivi per il Millennio) da raggiungere entro il 2030 per garantire un futuro sostenibile. Si tratta di
una lista di cose da fare e questa strategia funzionerà solo se tutti faranno la loro parte.
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Classe III – Lo Sviluppo Sostenibile
2. Azzerare la fame, realizzare la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere
l’agricoltura sostenibile
3. Garantire le condizioni di salute e il benessere per tutti a tutte le età
4. Offrire un’educazione di qualità, inclusiva e paritaria e promuovere le opportunità di
apprendimento durante la vita per tutti
5. Realizzare l’uguaglianza di genere e migliorare le condizioni di vita delle donne
6. Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e condizioni igieniche per tutti
7. Assicurare l’accesso all’energia pulita, a buon mercato e sostenibile per tutti
8. Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva
occupazione e un lavoro decoroso per tutti
9. Costruire infrastrutture resistenti, promuovere l’industrializzazione sostenibile e inclusiva e favorire
l’innovazione
10. Riduzione delle disuguaglianze tra i Paesi
11. Rendere le città e le comunità sicure, inclusive, resistenti e sostenibili
12. Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili
13. Fare un’azione urgente per combattere il cambiamento climatico e il suo impatto
14. Salvaguardare gli oceani, i mari e le risorse marine per un loro sviluppo sostenibile
15. Proteggere, ristabilire e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, la gestione
sostenibile delle foreste, combattere la desertificazione, fermare e rovesciare la degradazione del
territorio e arrestare la perdita della biodiversità
16. Promuovere società pacifiche e inclusive per lo sviluppo sostenibile, garantire a tutti l’accesso alla
giustizia, realizzare istituzioni effettive, responsabili e inclusive a tutti i livelli
17. Rinforzare i significati dell’attuazione e rivitalizzare le collaborazioni globali per lo sviluppo
sostenibile