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ESERCIZI

In presenza di una tradizione bipartita (due rami), non potendo optare per una ricostruzione
meccanica o probabilistica, quale delle due lezioni è più corretto mettere a testo nei seguenti
passi? E, soprattutto, perché?

A. TOMMASO GUARDATI, DETTO MASUCCIO SALERNITANO , Novellino, XXXVII 26:


«Tu sola sè colei per la quale l’aspera giornata è venuta, la fiera battaglia è fatta, la doppia
occisione è causata, e tanta longa amicitia fraternità e compagnia è separata».

Il ms. M ha la lezione ucisaglia.


La lezione più corretta è quella del manoscritto M, dato che nel GDLI (Grande dizionario della lingua
italiana) si vede che Masuccio Salernitano ha già utilizzato in altri testi il termine “uccisaglia”.
B. N. MACHIAVELLI, Epigramma dell’Occasione a Filippo de’ Nerli (Rime varie, IX):

(Svolto a lezione)

La lezione corretta è B M A G (variante adiafora), come verificato tramite GDLI (alla voce “ala”).
C. L. PULCI, Novella del picchio senese, 29-30:

«Poi, levata questa maladictione di tavola, vennono molti arrosti pure con assai comino. Ma ogni
cosa si sarebbe alfine perdonato, se non avessono all’utimo facto per errore et per scioccheza presso
che un brutto scherzo a messer Goro et agli altri che erano con lui la sera. Con ciò sia cosa che el
padrone della casa con suoi consiglieri per honorare più costoro avevano ordinato un piattello di
gellarìa al lor modo et vollonvi fare dentro, come si fa alle volte a Firenze et altrove, l’arme del
papa et di messer Goro et certe divise, et tolsono orpimento, biacca, ginapro, verderame et altre
pazzie, et fu posto innanzi a messer Goro per festa et per cosa nuova».

alcuni ms.: gelatina


La lezione giusta è ‘gelatina’, dato che né nel TLIO (Tesoro della Lingua Italiana delle Origini) né nel GDLI la
lezione “gellarìa” non risulta esserci. Nel TLIO, inoltre, la lezione “gelatina” è attestata fin dal 1200 e
comunemente usata in ambito fiorentino.

Debora Gentili

Matricola N. 305837

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