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PRATICHE ENEA

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Indice
PRATICHE ENEA Errore. Il segnalibro non è definito.

Focus della Guida sulle DETRAZIONI FISCALI con invio telematico


all’ENEA 6

Link Utili – Agenzia delle Entrate 6

Link utili – ENEA 8

PARTE 1 – DETRAZIONE E APPLICABILITA’ 10

Tetti di Spesa per la Detrazione (basata sulla guida attualmente scaricabile dal
sito che ti ho mostrato prima) 10

In cosa consiste la detrazione 11

Su quali immobili si ha diritto alla detrazione? 12

Chi può usufruire della detrazione? 12

Variazione proprietà dell’Immobile 14

Parti Condominiali 14

Cumulabilità con altre agevolazioni 17

Contribuenti Incapienti 17

Aliquota IVA 18

PARTE 2 – INTERVENTI AGEVOLABILI 20

Riqualificazione energetica di edifici esistenti 21

Interventi sugli involucri degli edifici esistenti 22

Installazione Pannelli Solari 24

Installazione di Climatizzazione Invernale 25

Spese Detraibili 27
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Limiti e Ripartizioni 28

Adempimenti 29

Rettifica della scheda Informativa 30

Come fare i pagamenti 31

Adempimenti in caso di leasing 32

Documenti da Conservare 32

PARTE 3 – COSA FARE OPERATIVAMENTE 34

Compilazione Comune a tutte le Pratiche 34

PARTE 4 - VADEMECUM 49

Finanziaria 2018 50

Testo Coordinato Finanziaria 2018 50

Cessione del Credito per detrazioni del 70 e 75% 54

Regole per la Cessione del Credito dal 2017 al 2021 55

Credito Cedibile 55

Come avviene la cessione del credito 57

Utilizzo del credito Ricevuto 58

OPERATIVAMENTE: PRATICA DI SOSTITUZIONE INFISSI 62

Scheda raccolta dati per infissi: 62

Come compilare la pratica telematica: - 66 -

CASI STUDIO DECENNALI ENEA - 76 -

CASI GENERALI - 77 -

CASI RIQUALIFICAZIONE GLOBALE (COMMA 344) - 82 -

CASI COIBENTAZIONE INVOLUCRO (COMMA 345A) - 83 -


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CASI SOLO INFISSI (COMMA 345B) - 88 -

CASI SCHERMATURE SOLARI (COMMA 345C) - 91 -

CASI SOSTITUZIONE CALDAIA (COMMA 347) - 92 -

MODELLI DI ASSEVERAZIONE - 99 -

ASSEVERAZIONE INFISSI - 100 -

ASSEVERAZIONE ISOLAMENTI - 101 -

ASSEVERAZIONE RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DI PARTI


COMUNI DEGLI EDIFICI CONDOMINIALI - 103 -

ASSEVERAZIONE FINE LAVORI PER COIBENTAZIONE - 106 -

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Focus della Guida sulle DETRAZIONI FISCALI con
invio telematico all’ENEA

 Riassunto della guida dell’agenzia delle entrate attualmente in vigore


(Settembre 2017)
 Fornirti le nozioni tecniche di base per capire come affrontare qualsiasi
caso proposto in ambito di Detrazione Fiscale per l’Efficienza
Energetica (50 - 65%);
 Mostrarti un esempio di compilazione sul portale ENEA in merito a
detrazione fiscale per la sostituzione degli infissi (attualmente in uso);
 Fornirti indicazioni per sapere quale è la documentazione da
raccogliere ed inviare per ciascun tipo di detrazione;
 Fornirti un fac simile per le asseverazioni che devi rilasciare in qualità
di tecnico.

Link Utili – Agenzia delle Entrate


http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/nsilib/nsi/agenzia/agenzia+c
omunica/prodotti+editoriali/guide+fiscali

Link al sito dell'agenzia delle entrate, dove puoi reperire alcune guide utili
sulle agevolazioni fiscali, tra cui quella per il risparmio energetico (detrazione
del 65% sino al 31/12/2017 sull'Irpef dei beneficiari) e per le ristrutturazioni.

Cliccando sul link viene aperta l'ultima versione della guida sulle detrazioni
fiscali. In questa pagina sono contenute altre guide fiscali che esulano però da
questa guida.

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Guida Detrazione Riqualificazione Agenzia delle Entrate

La cosa interessante è la guida per le pratiche di ristrutturazione edilizia.


Infatti per la redazione delle pratiche telematiche da inoltrare all’ENEA non
era mai stato necessario fare riferimento a questa guida. Sino alla fine del
2017 infatti la pratica ENEA era necessaria solamente per le pratiche
riguardanti le detrazioni fiscali per riqualificazione energetica. Dal 2018
invece la guida per le ristrutturazioni riporta la seguente dicitura:

Per cui anche per le ristrutturazioni è necessario inviare all’ENEA, per via
telematica, la pratica.

Fai sempre riferimento a questo link per essere sicuro di quale è la guida
aggiornata a cui fare riferimento.

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Link utili – ENEA
http://www.acs.enea.it/

ENEA gestisce le detrazioni fiscali per il risparmio energetico del patrimonio


edilizio esistente fin dalla loro istituzione, avvenuta con la Legge n°296/06
(Legge Finanziaria 2007). Questo è il sito di riferimento.

http://www.acs.enea.it/

Ad oggi nel sito dell’ENEA appare questa indicazione:

Tramite questa indicazione l’ENEA comunica che vi sarà l’obbligo di


redazione della pratica telematica anche in seguito ad un intervento di

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ristrutturazione, ma questo è subordinato all’uscita delle indicazioni da parte
delle istituzioni.

Questo può significare un aumento considerevole nel numero di pratiche da


inviare telematicamente all’ENEA, con un conseguente aumento di lavoro
per coloro i quali saranno in grado di effettuare questo invio.

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PARTE 1 – DETRAZIONE E APPLICABILITA’

Ricordatevi che siete i tecnici, non i commercialisti!

In casi di dubbi legati a questioni fiscali e non tecniche è sempre bene


confrontarsi con il commercialista di riferimento del vostro cliente.

Prendetevi le responsabilità legate alla parte tecnica, non alla parte fiscale.

Tetti di Spesa per la Detrazione (basata sulla guida attualmente


scaricabile dal sito che ti ho mostrato prima)
Essendo una detrazione di imposta1, l'agevolazione è ammessa entro il limite
che trova capienza nell'imposta annua derivante dalla dichiarazione dei
redditi.

1 Le detrazioni fiscali sono gli importi che il contribuente ha il diritto di sottrarre dall'imposta lorda (totale
delle tasse sui redditi di cui si è debitori verso lo stato) per stabilire così l'imposta netta dovuta.
E’ importante chiarire la differenza tra detrazione e deduzione, che spesso crea qualche confusione.
La deduzione agisce in termini di diminuzione della base imponibile, cioè dell'ammontare complessivo dei
redditi tassabili.
La detrazione interviene invece direttamente a ridurre l’imposta lorda (cioè quella calcolata dopo le
eventuali deduzioni). Ti consigliamo comunque di rivolgerti a chi ti segue la parte fiscale, un CAF od un
commercialista, per avere ben chiaro quale è la tua IRPEF e quindi capire a quanto ammonta il recupero
fiscale massimo a cui hai diritto.

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Massimale di Detrazione nel 2017

In cosa consiste la detrazione


Essendo una detrazione di imposta, l'agevolazione è ammessa entro il limite
che trova capienza nell'imposta annua derivante dalla dichiarazione dei
redditi.

L'agevolazione fiscale consiste in una detrazione dall'IRPEF (imposta sul


reddito delle persone fisiche) o dall'IRES (imposta sul reddito delle società)
ed è concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di
efficienza energetica degli edifici esistenti.

Le spese per essere detraibili devono essere riferite alle seguenti date nei due
casi distinti:

 Alla data dell'effettivo pagamento (cassa) per le persone fisiche


 Alla data di ultimazione della prestazione, indipendentemente dalla
data dei pagamenti, per le imprese individuali, le società e gli enti
commerciali (competenza).

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Su quali immobili si ha diritto alla detrazione?
Gli interventi devono essere eseguiti su unità immobiliari e su edifici (o su
parti di essi) esistenti, di qualunque categorie catastali, anche rurali o
strumentali. Prova di questo è il regolare accatastamento dell'immobile,
oppure il pagamento della tassa comunale (IMU) se dovuta.

NON sono agevolabili le spese effettuate su immobili in corso di costruzione


(che devono già per legge soddisfare degli standard energetici elevati).

Gli immobili devono essere dotati di impianto di riscaldamento (tranne nel


caso di installazione di pannelli solari termici e di nuova installazione di
generatore a biomassa).

Se è previsto un frazionamento dell'unità immobiliare, con conseguente


aumento delle stesse, il beneficio è compatibile solamente con la realizzazione
di un impianto centralizzato a servizio delle stesse.

In caso di ristrutturazione senza demolizione della parte esistente e


ampliamento, la detrazione spetta solo per le spese riferibili alla parte
esistente. In questo caso non si ha diritto alla detrazione per riqualificazione
globale dell'edificio, ma solo ai singoli commi legati alle caratteristiche
tecniche dei singoli elementi costruttivi e dei singoli impianti.

Se esiste un impianto riferito all'intero edificio, la detrazione va calcolata solo


sulla parte imputabile all'edificio esistente, dal momento che l'ampliamento
non è oggetto di detrazione.

Chi può usufruire della detrazione?


Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti residenti e non
residenti, anche se titolari di reddito di impresa, che possiedono a qualsiasi
titolo l'immobile oggetto di intervento, in particolare:
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 persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni
 contribuenti che conseguono reddito di impresa (persone fisiche,
società di persone, società di capitali)
 le associazioni tra professionisti
 gli enti pubblici e privati che non svolgano attività commerciale
 Istituti autonomi per le case popolari, per interventi realizzati su
immobili di loro proprietà, adibiti ad edilizi residenziale pubblica.

I titolari di reddito d'impresa possono fruire della detrazione solo con


riferimento ai fabbricati strumentali da essi utilizzati nell'esercizio della loro
attività imprenditoriale (risoluzione Agenzia Entrate n. 340/2008).

Le imprese di costruzione, ristrutturazione edilizia e vendita non possono


accedere alla detrazione fiscale per le spese sostenute per interventi di
riqualificazione energetica su immobili "merce" (risoluzione Agenzie Entrate
n. 303/2008).

Tra le persone fisiche possono usufruire della detrazione anche:

 i titolari di un diritto reale sull'immobile


 i condomini, per gli interventi sulle parti condominiali
 gli inquilini
 coloro che hanno l'immobile in comodato

Sono ammessi a fruire della detrazione anche i familiari conviventi con il


possessore o il detentore dell'immobile oggetto di intervento (coniuge,
parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) che sostengono le
spese di riqualificazione.

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Si ha diritto alla detrazione anche quando il contribuente finanzia la
realizzazione dell'intervento mediante un contratto di leasing. In tale ipotesi
la detrazione spetta al contribuente stesso e si calcola sul costo sostenuto
dalla società di leasing, per cui non hanno rilievo i canoni addebitati
all'utilizzatore.

Variazione proprietà dell’Immobile

In caso di variazione della proprietà dell'immobile durante il periodo di


godimento dell'agevolazione, le quote di detrazione residue potranno essere
fruite dal nuovo proprietario, salvo diverso accordo tra le parti da indicare
nell'atto di trasferimento, sia esso oneroso che gratuito, della proprietà del
fabbricato o di un diritto reale sullo stesso.

In caso di locazione il beneficio rimane sempre in capo al conduttore o al


comodatario.

In caso di decesso del fruitore della detrazione, il beneficio si trasmette, per


intero, all'erede che conservi la detenzione materiale del bene.

Parti Condominiali
Dal 1° gennaio 2016 per interventi di riqualificazione energetica su parti
comuni di edifici condominiali, i contribuenti incapienti, ovvero che non
hanno IRPEF per potere accedere all'agevolazione fiscale, possono cedere ai
fornitori dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli interventi un
credito pari alla detrazione Irpef spettante, come pagamento di una parte del
corrispettivo.

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Per potere fare questa operazione di cessione del credito vanno rispettati i
punti inseriti nel provvedimento del 22 marzo del 2016 dell'Agenzia delle
Entrate, dove la stessa ha appunto individuato le modalità di cessione del
credito.

Le modalità di cessione del credito vengono costantemente aggiornate


dall’Agenzia delle Entrate.

Nella parte finale di questo libro ti riassumo quelle che sono le modalità e le
caratteristiche per la cessione del credito.

Per tua informazione ad oggi quella più aggiornata è il provvedimento del 22


marzo 2016 l’Agenzia delle Entrate che ha individuato le modalità di cessione
del credito, disponendo che:

 la situazione di incapienza deve sussistere nel periodo di imposta di


riferimento
 il credito cedibile è pari al 65% delle spese poste a carico al singolo
condominio, in base alla tabella millesimale di ripartizione, e riguarda
le spese sostenute nell’anno 2016, anche se riferite ad interventi iniziati
in anni precedenti
 la volontà di cedere il credito deve risultare dalla delibera
dell’assemblea che approva gli interventi di riqualificazione energetica
oppure da una specifica comunicazione inviata successivamente al
condominio. Il condominio deve comunicare questa volontà ai fornitori
che a loro volta, devono accettare, in forma scritta, la cessione del
credito a titolo di parziale pagamento del corrispettivo per i beni ceduti
o i servizi prestati

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 il credito ceduto ha le stesse caratteristiche della detrazione
teoricamente spettante al condominio e, quindi, il fornitore potrà
utilizzarlo in 10 quote annuali di pari importo, a partire dal periodo
d’imposta successivo a quello in cui è stata sostenuta la spesa di
riqualificazione energetica. In particolare, il credito è utilizzabile in
compensazione, esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a
disposizione dell’Agenzia delle Entrate. La quota di credito non fruita
nell’anno può essere riportata nei periodi d’imposta successivi ma non
può essere chiesta a rimborso.

Inoltre, per verificare la correttezza della cessione della detrazione da parte


del condominio e della fruizione del credito da parte dei fornitori, è previsto
che:

 il condominio paghi, entro il 31 dicembre, le spese corrispondenti alla


parte non ceduta sotto forma di credito, mediante l’apposito bonifico
bancario o postale
 il condominio comunichi telematicamente all’Agenzia delle Entrate una
serie di dati, attraverso l’amministratore o, se non obbligati alla relativa
nomina, attraverso il condomino incaricato. I dati da comunicare sono
o il titolare della spesa sostenuta
o l’elenco dei bonifici effettuati
o il codice fiscale dei condomini che hanno ceduto il credito
o l’importo del credito ceduto da ciascun condomino
o il codice fiscale dei fornitori cui il credito è stato ceduto e
l’importo totale del credito ceduto a ciascuno di essi

La comunicazione va fatta, utilizzando il servizio telematico Entratel o


Fiscoline dell’Agenzia delle Entrate.
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Per approfondimento riguardo la cessione del credito tutto quello che c’è da sapere è
scritto nell’ultimo capitolo del VADEMECUM.

Cumulabilità con altre agevolazioni


La detrazione d'imposta non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali
previste per i medesimi interventi da altre disposizioni di legge nazionali
(quale, per esempio, la detrazione per il recupero del patrimonio edilizio).

Se gli interventi realizzati rientrano sia nelle agevolazioni previste per il


risparmio energetico sia in quelle previste per le ristrutturazioni edilizie, si
potrà fruire, per le medesime spese, soltanto dell'uno o dell'altro beneficio
fiscale.

Contribuenti Incapienti
Si considerano “incapienti” i contribuenti che hanno un’imposta annua
dovuta inferiore alle detrazioni (da lavoro dipendente, pensione o lavoro
autonomo) spettanti.

La cessione può essere disposta in favore:

 dei fornitori dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli
interventi
 di altri soggetti privati (persone fisiche, anche esercenti attività di
lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti)
 di istituti di credito e intermediari finanziari.

I soggetti che ricevono il credito hanno, a loro volta, la facoltà di cessione.

E’ esclusa la cessione del credito in favore delle amministrazioni pubbliche.


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Aliquota IVA
Le cessioni di beni e le prestazioni di servizi poste in essere per la
realizzazione degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici sono
assoggettate all’imposta sul valore aggiunto in base alle aliquote previste per
gli interventi di recupero del patrimonio immobiliare.

In particolare:

 per le prestazioni di servizi relativi a interventi di manutenzione -


ordinaria e straordinaria - realizzati su immobili residenziali, è previsto
un regime agevolato con applicazione dell’Iva ridotta al 10%
 per le cessioni di beni, l’aliquota ridotta si applica solo quando la
relativa fornitura è posta in essere nell’ambito del contratto di appalto.

Tuttavia, se l’appaltatore fornisce “beni di valore significativo”, l’aliquota


ridotta si applica a tali beni solo fino a concorrenza del valore della
prestazione (considerato al netto del valore dei beni stessi).

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PARTE 2 – INTERVENTI AGEVOLABILI

Questi sotto elencati sono gli interventi che oggi sono agevolabili e devi
conoscere per presentare le pratiche all’ENEA

1. Riqualificazione energetica di edifici esistenti


2. Interventi sull’involucro degli edifici
3. Installazione di pannelli solari

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4. Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale
5. Acquisto e posa in opera delle schermature solari
6. Acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale
dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili
7. Acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali
per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento o
produzione di acqua calda e di climatizzazione delle unità abitative

Riqualificazione energetica di edifici esistenti


Valore massimo della detrazione fiscale: € 100.000

Dal 2018 questo tipo di intervento è ammissibile solo sugli edifici costituiti da
una singola unità immobiliare o per interi edifici. Lo puoi verificare perché
quando scegli la tipologia di immobile su cui è stato effettuato l’intervento
per cui stai redigendo la pratica attraverso questo form:

Solo inserendo il flag su:

1. Edificio costituito da una singola unità immobiliare


2. Intero edificio

Diventa editabile il comma 344. In tutti gli altri casi risulta disabilitato.

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Interventi sugli involucri degli edifici esistenti
Valore massimo della detrazione fiscale: € 60.000

Si tratta degli interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità


immobiliari esistenti, riguardanti strutture opache orizzontali (coperture,
pavimenti), verticali (pareti generalmente esterne), finestre comprensive di
infissi, delimitanti il volume riscaldato, verso l’esterno o verso vani non
riscaldati, che rispettano i requisiti di trasmittanza “U” (dispersione di
calore), espressa in W/m2K, definiti dal DM 26 gennaio 2010.

Valori Limite per Coibentazioni

I parametri cui far riferimento sono quelli applicabili alla data di inizio dei
lavori.

In questo gruppo rientra anche la sostituzione dei portoni d’ingresso a


condizione che si tratti di serramenti che delimitano l’involucro riscaldato

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dell’edificio, verso l’esterno o verso locali non riscaldati, e risultino rispettati
gli indici di trasmittanza termica richiesti per la sostituzione delle finestre.

La detrazione, sempre nella misura massima di 60.000 euro, è riconosciuta


anche per le spese sostenute dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017 per
l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari elencate nell’allegato M
del decreto legislativo n. 311/2006. UNI EN 13561 Tende esterne requisiti
prestazionali compresa la sicurezza (in obbligatorietà della marcatura CE)

 UNI EN 13659 Chiusure oscuranti requisiti prestazionali compresa la


sicurezza (in obbligatorietà della marcatura CE)
 UNI EN 14501 Benessere termico e visivo caratteristiche prestazioni e
classificazione
 UNI EN 13363.01 Dispositivi di protezione solare in combinazione con
vetrate; calcolo della trasmittanza totale e luminosa, metodo di calcolo
semplificato
 UNI EN 13363.02 Dispositivi di protezione solare in combinazione con
vetrate; calcolo della trasmittanza totale e luminosa, metodo di calcolo
dettagliato

Chiedi sempre una dichiarazione del fornitore delle schermature a riprova


che la sua fornitura sia conforme a questa normativa e che il suo materiale
possa essere portato in detrazione.

Dal primo gennaio 2018 l’aliquota della detrazione fiscale scende dal 65% al
50% sia per l’installazione di schermature solari che per l’installazione di
nuovi infissi.

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La semplice sostituzione degli infissi o il rifacimento dell’involucro degli
edifici, qualora questi siano originariamente già conformi agli indici richiesti,
non consente di fruire della detrazione poiché il beneficio è teso ad agevolare
gli interventi da cui consegua un risparmio energetico.

In questo caso, è necessario quindi che, a seguito dei lavori, tali indici di
trasmittanza termica si riducano ulteriormente: il tecnico che redige
l’asseverazione deve perciò specificare il valore di trasmittanza originaria del
componente su cui si interviene e asseverare che successivamente
all’intervento la trasmittanza dei medesimi componenti sia inferiore o uguale
ai valori prescritti.

Installazione Pannelli Solari


Valore massimo della detrazione fiscale: € 60.000

Per interventi di installazione di pannelli solari si intende l’installazione di


pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o
industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine,
strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università.

Caratteristiche dei Pannelli:

 un termine minimo di garanzia (fissato in 5 anni per i pannelli ed i


bollitori e in 2 anni per gli accessori e i componenti tecnici)
 che i pannelli siano conformi alle norme UNI EN 12975 o UNI EN
12976, certificati da un organismo di un Paese dell’Unione Europea e
della Svizzera

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Sono assimilabili ai pannelli solari i sistemi termodinamici a concentrazione
solare utilizzati per la sola produzione di acqua calda.

Chiedi sempre una dichiarazione al fornitore del suo sistema solare a riprova
che la sua fornitura sia conforme alle normative che consentono la detrazione
fiscale. Molti fornitori hanno già le schede di conformità alla detrazione sul
loro sito internet.

Installazione di Climatizzazione Invernale


Valore massimo della detrazione fiscale: € 30.000

Si intende la sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione


invernale esistenti con impianti dotati di caldaie a condensazione e
contestuale messa a punto del sistema di distribuzione.

Non è agevolabile, invece, l’installazione di sistemi di climatizzazione


invernale in edifici che ne erano sprovvisti. Inoltre:

 l’agevolazione è ammessa anche per la sostituzione di impianti di


climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza e con
impianti geotermici a bassa entalpia.
 la detrazione è stata estesa alle spese per interventi di sostituzione di
scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla
produzione di acqua calda sanitaria.

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 dal 1° gennaio 2015 fino al 31 dicembre 2017 per l’acquisto e la posa in
opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di
calore alimentati da biomasse combustibili.

Dal 1 Gennaio 2018 le caldaie a condensazione, che continuano ad essere


ammesse purché abbiano un’efficienza media stagionale almeno pari a quella
necessaria per appartenere alla classe A di prodotto prevista dal regolamento
(UE) n.811/2013 possono, tuttavia, accedere alle detrazioni del 65% se oltre
ad essere in classe A sono dotate di sistemi di termoregolazione
evoluti appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della
Commissione 2014/C 207/02.
Continuano ad essere ammassi alla detrazione fiscale del 65%:
 le pompe di calore;
 generatori ibridi, cioè costituiti da una pompa di calore integrata con
caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente
concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro;
 scaldacqua a pompa di calore,
 generatori d’aria a condensazione.
 i micro-cogeneratori, per una detrazione massima consentita di 100.000
euro.
Se in uno stabile alcuni appartamenti hanno il riscaldamento ed altri no, la
detrazione non può essere riconosciuta sull’intera spesa sostenuta per
l’installazione di un nuovo impianto centralizzato di climatizzazione
invernale, riferibile anche al riscaldamento delle unità prive di un
preesistente impianto termico, ma deve essere limitata alla parte di spesa
imputabile alle unità nelle quali tale impianto era presente.

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Per individuare la quota di spesa detraibile, va utilizzato un criterio di
ripartizione proporzionale basato sulle quote millesimali riferite a ciascun
appartamento.

È esclusa dall’agevolazione la trasformazione dell’impianto di


climatizzazione invernale da centralizzato a individuale o autonomo.

Spese Detraibili
Interventi di riqualificazione energetica:

 Spese forniture e alla posa in opera di materiali di coibentazione e di


impianti di climatizzazione
 realizzazione delle opere murarie ad essi collegate

Interventi finalizzati alla riduzione della trasmittanza termica

 Elementi Opachi Verticali


 fornitura e la messa in opera di materiale coibente
 fornitura e la messa in opera di materiali ordinari, anche necessari
alla realizzazione di ulteriori strutture murarie a ridosso di quelle
preesistenti
 la demolizione e la ricostruzione dell’elemento costruttivo
 Elementi Finestrati
o miglioramento delle caratteristiche termiche delle strutture
esistenti con la fornitura e la posa in opera di una nuova finestra
comprensiva di infisso
o il miglioramento delle caratteristiche termiche dei componenti
vetrati esistenti, con integrazioni e sostituzioni

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Interventi sulla climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria:

 fornitura e la posa in opera di tutte le apparecchiature termiche,


meccaniche, elettriche ed elettroniche, nonché delle opere idrauliche e
murarie necessarie per la realizzazione a regola d’arte di impianti solari
termici organicamente collegati alle utenze, anche in integrazione con
impianti di riscaldamento
 lo smontaggio e la dismissione dell’impianto di climatizzazione
invernale esistente, parziale o totale, la fornitura e la posa in opera di
tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed
elettroniche, delle opere idrauliche e murarie necessarie per la
sostituzione a regola d’arte di impianti di climatizzazione invernale con
impianti dotati di caldaie a condensazione. Negli interventi ammissibili
sono compresi, oltre a quelli relativi al generatore di calore, anche gli
eventuali interventi sulla rete di distribuzione, sui sistemi di
trattamento dell’acqua, sui dispositivi di controllo e di regolazione,
nonché sui sistemi di emissione.

Limiti e Ripartizioni
L’agevolazione fiscale consiste in una detrazione dall’imposta lorda, che può
essere fatta valere sia sull’Irpef che sull’Ires. La detrazione si compone di 10
rate annuali di pari importo.

Il limite massimo è riferito all’unità immobiliare oggetto di intervento e la


detrazione è suddivisibile tra chi ha titolo di possesso legato a quell’immobile
sulla base di quanto effettivamente sostenuto.

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Anche per gli interventi condominiali l’ammontare massimo di detrazione
deve essere riferito a ciascuna delle unità immobiliari che compongono
l’edificio.

Tuttavia, quando si tratta di un intervento di riqualificazione energetica, per


il quale è prevista la detrazione di 100.000 euro - e lo stesso intervento si
riferisce all’intero edificio e non a “parti” di edificio - tale somma costituisce
anche il limite complessivo di detrazione e va ripartita tra i soggetti che
hanno diritto al beneficio.

Per gli interventi di riqualificazione energetica di edifici condominiali che


danno diritto alle maggiori detrazioni del 70 e 75%, vanno calcolate su un
ammontare complessivo delle spese non superiore a 40.000 euro moltiplicato
per il numero delle unità immobiliari che compongono l'edificio.

Se sono stati realizzati più interventi di risparmio energetico agevolabili, il


limite massimo di detrazione applicabile sarà costituito dalla somma degli
importi previsti per ciascuno degli interventi realizzati.

Invece, il contribuente potrà richiedere una sola agevolazione quando


effettua interventi caratterizzati da requisiti tecnici tali da poter essere
ricompresi in due diverse tipologie.

Adempimenti
 l’Asseverazione, che consente di dimostrare che l’intervento realizzato
è conforme ai requisiti tecnici richiesti. Se vengono eseguiti più
interventi sullo stesso edificio l’asseverazione può avere carattere
unitario e fornire in modo complessivo i dati e le informazioni richieste.

P a g . 29 | 108
In alcuni casi, questo documento può essere sostituito da una
certificazione dei produttori
 l’Attestato di certificazione (o qualificazione) energetica, che
comprende i dati relativi all’efficienza energetica propri dell’edificio.
Tale certificazione è prodotta dopo l’esecuzione degli interventi. Serve
solo nel caso di riqualificazione ed isolamenti delle componenti opache.
 la scheda informativa relativa agli interventi realizzati

Rettifica della scheda Informativa


Il contribuente può rettificare, anche dopo la scadenza del termine previsto
per l’invio, eventuali errori commessi nella compilazione della scheda
informativa.

Si possono correggere, per esempio, errori materiali sui dati anagrafici del
contribuente e dei beneficiari della detrazione, i dati identificativi
dell’immobile oggetto di intervento, gli importi di spesa indicati in misura
non corrispondente a quella effettiva.

L’asseverazione, l’attestato di certificazione/qualificazione energetica e la


scheda informativa devono essere rilasciati da tecnici abilitati alla
progettazione di edifici e impianti nell’ambito delle competenze ad essi
attribuite dalla legislazione vigente, iscritti ai rispettivi ordini e collegi
professionali.

Asseverazione per interventi condominiali che consentono le detrazioni


del 70 e 75%. Per gli interventi riguardanti l’involucro dell’edificio con
un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio
stesso e per quelli finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale
ed estiva e che conseguono almeno la qualità media di cui al decreto del

P a g . 30 | 108
Ministro dello sviluppo economico del 26 giugno 2015, la sussistenza delle
condizioni deve essere asseverata da professionisti abilitati mediante
l'attestazione della prestazione energetica degli edifici prevista dal decreto
del Ministro dello sviluppo economico 26 giugno 2015.

L’Enea effettua controlli, anche a campione, su tali attestazioni, con


procedure e modalità disciplinate con decreto del Ministro dello sviluppo
economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze.

Come fare i pagamenti


Le modalità per effettuare i pagamenti variano a seconda che il soggetto sia
titolare o meno di reddito d’impresa. In particolare è previsto che:

 i contribuenti non titolari di reddito di impresa devono effettuare il


pagamento delle spese sostenute mediante bonifico bancario o postale
(anche “online”)
 i contribuenti titolari di reddito di impresa sono invece esonerati
dall’obbligo di pagamento mediante bonifico bancario o postale. In
tal caso, la prova delle spese può essere costituita da altra idonea
documentazione.

Nel modello di versamento con bonifico bancario o postale vanno indicati:

 la causale del versamento


 il codice fiscale del beneficiario della detrazione
 il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del
quale è effettuato il bonifico (ditta o professionista che ha effettuato i
lavori).

P a g . 31 | 108
Adempimenti in caso di leasing
Per il contribuente che finanzia la realizzazione dell’intervento di
riqualificazione energetica mediante un contratto di leasing, l’Agenzia delle
Entrate ha fornito le istruzioni operative. In particolare:

 si applicano le regole previste per i titolari del reddito di impresa e,


pertanto, non vi è obbligo di pagamento mediante bonifico bancario o
postale
 gli adempimenti documentali (per esempio, l’invio della scheda
informativa all’Enea) devono essere assolti dal contribuente che
usufruisce della detrazione. La società di leasing deve solo fornire una
documentazione che attesti la conclusione dell’intervento di
riqualificazione energetica e l’ammontare del costo sostenuto su cui si
calcola la detrazione.

Documenti da Conservare
Per fruire del beneficio fiscale è necessario conservare ed esibire
all’Amministrazione finanziaria, ove ne faccia richiesta, la documentazione
relativa agli interventi realizzati. In particolare, va conservato:

 il certificato di asseverazione redatto da un tecnico abilitato


 la ricevuta di invio tramite internet o la ricevuta della raccomandata
postale all’Enea
 le fatture o le ricevute fiscali comprovanti le spese effettivamente
sostenute per la realizzazione degli interventi

P a g . 32 | 108
 per i contribuenti non titolari di reddito d’impresa, la ricevuta del
bonifico bancario o postale attraverso cui è stato effettuato il
pagamento.

Nel caso in cui gli interventi siano stati effettuati su parti comuni di edifici
devono essere conservate ed eventualmente esibite anche la copia della
delibera assembleare e quella della tabella millesimale di ripartizione delle
spese.

Se i lavori sono effettuati dal detentore dell’immobile, deve essere conservata


ed esibita la dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori da parte del
proprietario.

P a g . 33 | 108
PARTE 3 – COSA FARE OPERATIVAMENTE

Compilazione Comune a tutte le Pratiche


 Vai sul sito http://www.acs.enea.it

 Clicca su “Invio”

P a g . 34 | 108
 Scegli il link relativo alla finanziaria dell’anno fiscale a cui la tua pratica
è riferita

 Clicca su “Registrazione” ed inizia l’inserimento dei tuoi nomi

P a g . 35 | 108
 Scegli e flagga “Beneficiario” nel caso in cui stai redigendo l’invio
telematico della pratica della pratica ENEA per te e quindi sei tu il
beneficiario della detrazione, mentre scegli e flagga “Intermediario” se
ti stai iscrivendo al portale in qualità tecnico e vuoi inviare quindi le
pratiche di detrazione per conto dei tuoi clienti.
 Tutti gli altri campi riguardano i tuoi dati personali e la tua email. Una
volta inserito anche il codice di controllo ed avere dichiarato di avere
P a g . 36 | 108
letto ed accettato l’informativa sulla Privacy puoi cliccare sul pulsante
“Registrati”

 Il sistema ti reindirizzerà ad una pagina in cui vieni avvertito che hai


ricevuto una mail nella casella di posta che hai inserito che devi
confermare per potere poi confermare l’iscrizione

 Ora devi solamente accedere alla tua posta elettronica e confermare il


primo link della mail ricevuta dall’ENEA. Ti viene data anche un codice
che puoi usare per completare la registrazione nel caso in cui il link che
l’ENEA ti ha fornito non funzioni. Personalmente non mi è mai
successo. Quando clicchi sul link appare questa schermata:

P a g . 37 | 108
 L’ENEA ti sta comunicando che il processo di registrazione è andato a
buon fine, non ti rimane che registrare il tuo indirizzo email e la tua
password nei campi a sinistra della pagina e cliccare su “Accedi”, il
sistema ti reindirizza all’ultima pagina che devi compilare per essere a
tutti gli effetti abilitato a redigere l’invio telematico delle pratiche
ENEA.

 Per prima cosa devi decidere se iscriverti al portale come “Persona


Fisica” oppure “Persona giuridica”. A seconda della scelta che fai i dati
personali da inserire sono leggermente diversi, nel primo caso dovrai
inserire il luogo di nascita e la residenza, nel secondo caso dovrai
P a g . 38 | 108
inserire la partita IVA e la ragione sociale. Ti consiglio, se stai facendo
la pratica per te personalmente, di iscriverti come persona fisica, mentre
se stai facendo l’iscrizione per abilitarti all’invio delle pratiche per dei
tuoi clienti, di iscriverti come persona giuridica
 Il nome viene già inserito in modo automatico dal sistema, preso dalle
informazioni che hai inserito precedentemente
 Tra i dati il sistema ti chiede anche gli estremi dell’iscrizione
professionale

 Tra i dati il sistema ti chiede anche gli estremi dell’iscrizione


professionale. Il sistema ti consente di inviare le pratiche ENEA anche
se questo campo non lo hai compilato, proprio perché solo alcuni tipi di
pratiche hanno bisogno di essere firmate ed asseverate da un tecnico
abilitato. Quelle pratiche, se non sei un tecnico abilitato, non potrai
inviarle perché necessitano della firma di un tecnico iscritto ad un
ordine professionale
 Ora puoi cliccare su “Salva” ed infine su “Inserisci una dichiarazione”

Ora sei pronto per inserire la tua prima pratica ENEA.

Ricordati che puoi iniziare la compilazione di una nuova dichiarazione anche


da dentro la tua “Area Personale”, a cui puoi accedere cliccando su “Area
Personale”.
P a g . 39 | 108
Appena si apre la nuova dichiarazione devi compilare la parte relativa
all’utente che usufruisce della detrazione e quella è la parte standard comune
a tutti i tipi di detrazione che puoi compilare.

I casi a cui ti puoi trovare di fronte sono:

 Che stai facendo la detrazione per una persona fisica


 Che stai facendo la detrazione per una persona giuridica

Ecco le schermate che ti appaiono in entrambi i casi

P a g . 40 | 108
Dati Generali intestatario pratica ENEA Persona Fisica

Dati Generali intestatario pratica ENEA Persona Giuridica

P a g . 41 | 108
In entrambi i casi devi raccogliere solamente dei dati descrittivi dell’utente
per cui stai facendo la detrazione fiscale.

Alcuni campi hanno un menu a tendina, altri devono essere compilati in


modo manuale.

Menu Localizzazione

Per agevolarti in questo ho preparato per te un foglio di raccolta dati per la


parte comune a tutte le pratiche e per la parte specifica per il comma relativo
alla detrazione degli infissi.

Con questo file di raccolta dati, una volta intervistato il tuo cliente e raccolti
tutti i dati in esso contenuti, potrai procedere alla compilazione operativa
della pratica.

Dopo avere inserito i dati del tuo cliente devi inserire il titolo di possesso per
il quale il tuo cliente ha diritto a quella detrazione fiscale ed i dati
dell’immobile su cui sono stati eseguiti i lavori di riqualificazione energetica e
darne una descrizione.

Per agevolarti anche per questo ho preparato per te un foglio di raccolta dati.
Tienilo sempre a portata di mano quando affronti una pratica di questo tipo
in modo da sapere sempre tutti i dati che devi raccogliere e quindi averli tutti
a disposizione prima di partire ad elaborare la tua pratica di detrazione.

P a g . 42 | 108
Dati dell'Immobile oggetto di riqualificazione energetica

1. Dati dell’unità immobiliare:


o Ubicazione dell’Immobile: recuperali dal proprietario o tramite
rilievo;
o Dati Catastali: recuperali dal proprietario o tramite il sito «sister»
(https://sister.agenziaentrate.gov.it/Main/index.jsp);
2. Titolo di possesso: recuperali dal proprietario o tramite il sito «sister»;
3. Numero di unità immobiliari oggetto di intervento: numero di unità
immobiliari su cui si è eseguito l’intervento di riqualificazione;
4. Anno di costruzione (anche stimato): chiedilo al titolare o al cliente per
cui stai facendo la pratica ENEA, basta anche un anno approssimativo;
5. Destinazione d’uso generale:
P a g . 43 | 108
o Residenziale: se la tua unità immobiliare e le altre eventuali unità
immobiliari presenti nel condominio (se stai facendo un
intervento sul condominio) sono residenziali;
o Non Residenziale: se la tua unità immobiliare e le altre eventuali
unità immobiliari presenti nel condominio (se stai facendo un
intervento sul condominio) sono non residenziali;
o Misto: se l’unità immobiliare o le immobiliari presenti nel
condominio (se stai facendo un intervento sul condominio) sono
in parte residenziali ed in parte non residenziali

Figura 1 - Destinazione d'uso generale

Quando parliamo di destinazione d’uso facciamo sempre riferimento


all’unità immobiliare per cui stai eseguendo la riqualificazione energetica.

Stai facendo la pratica per un condominio? La destinazione d’uso sarà il


condominio e quindi se le unità immobiliari sono tutte residenziali allora
indicherai «residenziale», se sono tutte non residenziali indicherai «non
residenziale», se sono un po’ di un tipo un po’ di un altro indicherai «Misto».

Se la tua unità immobiliare di riferimento è un appartamento devi fare


riferimento all’appartamento. Per cui se l’appartamento è solo residenziale
allora dovrai indicare «residenziale», se è un ufficio indicherai «non
residenziale», nel caso in cui per esempio una parte sia dedicata all’ufficio di
un professionista puoi indicare «misto» oppure, facendo riferimento al
volume prevalente, indicare “residenziale”. Io mi comporto in quest’ultimo
modo.

P a g . 44 | 108
1. Destinazione d’uso particolare: devi indicare la destinazione d’uso
dell’unità immobiliare per la quale stai redigendo la pratica ENEA. Nel
caso la stessa unità immobiliare abbia più destinazioni d’uso
(capannone con annessi uffici accatastati tutti sotto lo stesso
subalterno), allora indica la destinazione d’uso prevalente a livello di
volumetria, ovvero la destinazione d’uso a cui è dedicata il maggiore
volume riscaldato dell’unità immobiliare.

Figura 2 - Destinazione d'uso particolare

Scegli la destinazione d’uso «particolare» che più si avvicina a quella


dell’unità immobiliare per cui stai seguendo la pratica.

RICORDATI: Cerca sempre di essere più preciso possibile, con la serenità


che questi dati descrittivi difficilmente ti saranno contestati in sede di
controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate quando si tratterà di casi border
line.

2. Tipologia edilizia: descrivi la tipologia dell’unità immobiliare per cui


stai eseguendo la detrazione fiscale
o Edificio in linea e condominio oltre i tre piani fuori terra
o Edificio a schiera e condominio fino a tre piani
o Costruzione isolata
o Edificio industriale
o Altro

P a g . 45 | 108
Nel caso tu abbia un dubbio su quale di queste tipologie indicare o la tua
unità immobiliare possa ricadere in una piuttosto che nell’altra, non ti
preoccupare e scegli quella che ti sembra più plausibile a descriverla (è un
dato puramente indicativo).

3. Superficie utile (calpestabile): è la superficie netta calpestabile di un


edificio. Siccome stiamo parlando di efficienza energetica e di indici
energetici, devi fare riferimento alla superficie utile riscaldata
dell’appartamento, quella per intenderci che viene inserita nell’APE.

Cliccando su “Salva” e poi su “Prosegui” entri nell’ultima schermata comune


a tutte le pratiche ENEA.

Una cosa molto importante, successiva al completo cambiamento del sito


dell’ENEA è che se in questa

Se nel campo “Numero unità immobiliari che compongono l’edificio”


inserisci 1, e nella pagina successiva inserisci, al punto numero “2” (Numero
unità immobiliari oggetto dell’intervento per cui si chiede la detrazione) un
numero maggiore di unità, allora compare questa schermata:

P a g . 46 | 108
Ovvero il portale di chiede di confermare che sia avvenuto un accorpamento
tra le unità immobiliari. Se non inserisci il flag al punto 2.b il sistema non ti
consente di proseguire nella compilazione della pratica.

Se nella pagina precedenti avessi inserito 3 unità immobiliare:

E nella pagina successiva avessi anche qui indicato 3:

Non sarebbe apparso nessun messaggio per segnalare un accorpamento delle


unità immobiliari.

Al punto 3 devi scegliere tra le due opzioni «Si» e «No» per indicare se la
detrazione è tutta sul cliente per cui stai facendo la detrazione oppure anche
per altri che hanno diritti sull’immobile.

Nel caso vi siano più persone che hanno diritto sull’immobile, per esempio
due coniugi, un familiare convivente, ecc…; come devi procedere?

1. La pratica può essere intestata solamente ad uno dei soggetti coinvolti


2. In questo campo inserisci «Si», ovvero che la detrazione è anche per
conto di altri
3. Il commercialista, in fase di stesura della dichiarazione dei redditi, a
quel punto dividerà le spese sulla base da quanto sostenuto dalle parti
coinvolte, ma per un intervento su di una unità immobiliare per un solo

P a g . 47 | 108
comma va comunque presentata una sola dichiarazione ENEA a
prescindere da quanti siano coloro coinvolti nei pagamenti.

Per ultimo devi inserire la data di inizio e di fine lavori.

Queste sono le date di:

1. La data di effettivo inizio dei lavori relativamente al comma per cui stai
eseguendo l’invio telematico della pratica
2. La data di fine lavori è la data del collaudo. Dal momento che quasi
tutti gli interventi di riqualificazione non hanno bisogno di un collaudo
finale io ti consiglio di farti rilasciare un documento dalle imprese o
dagli artigiani che intervengono nella riqualificazione in cui dichiarano
quando sono iniziati i lavori e quando questi sono terminati. Solamente
per gli interventi relativi alla parte idraulica (comma 347 e comma 346)
la data di collaudo coincide con la data che l’installatore inserisce nella
dichiarazione di conformità.

P a g . 48 | 108
PARTE 4 - VADEMECUM
Nel sito ENEA c’è una sezione molto interessante in cui per ogni comma ti
dice quali sono le condizioni che ti consentono di accedere alla detrazione
fiscale e quali sono i documenti che devi produrre e conservare:

http://www.acs.enea.it/vademecum/

Per qualsiasi dubbio puoi entrare nel comma specifico per il quale stai
compilando la pratica e trovare le indicazioni su quello che devi produrre.

Figura 3 - ENEA Vademecum

P a g . 49 | 108
Finanziaria 2018
La finanziaria 2018 ha modificato l’ammontare della detrazione fiscale per gli
interventi di riqualificazione energetica. La normativa ad oggi è molto
nebulosa ed è necessario attendere i decreti attuativi per capire meglio cosa
succederà ed in che termini sarà applicato quanto previsto dalla normativa.

Nel frattempo ti do alcune indicazioni su quanto è stato scritto in legge


finanziaria. Ovviamente ti terrò aggiornato sui decreti attuativi e sulle loro
modifiche.

Testo Coordinato Finanziaria 2018


La detrazione è ridotta al 50% per le spese, sostenute dal 1º gennaio 2018,
relative agli interventi di:

• acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, di


schermature solari e di sostituzione di impianti di climatizzazione
invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza
almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato
(UE) n. 811/2013 della Commissione, del 18 febbraio 2013.
• La detrazione si applica nella misura del 65% per gli interventi di
sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti
dotati di caldaie a condensazione di efficienza almeno pari alla classe A
di prodotto prevista dal citato regolamento delegato (UE) n. 811/2013 e
contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti,
appartenenti alle classi V, VI oppure VIII della comunicazione della
Commissione 2014/C 207/02, o con impianti dotati di apparecchi
ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a

P a g . 50 | 108
condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal
fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro, o per le spese
sostenute all'acquisto e posa in opera di generatori d'aria calda a
condensazione.

Esempio:

Non voglio fare pubblicità a nessun produttore e sicuramente tutti si stanno


organizzando per uscire con le comunicazioni in questo senso. Immergas ha
dato comunicazione che: «caldaia VICTRIX abbinata a CAR (che è un loro
sistema di telecontrollo)» risulta compatibile con quanto richiesto per la
detrazione del 65%

Consiglio:

Chiedi sempre al produttore del sistema una certificazione che il suo


prodotto rispetti quanto richiesto dalla legge per fare sì che il sistema sia
detraibile al 65%. Con questa certificazione sei sempre tranquillo di quello
che stai portando in detrazione.

La detrazione è al 65% per le spese, sostenute dal 1º gennaio 2018, relative


agli interventi di acquisto e posa in opera di micro‐ cogeneratori in
sostituzione di impianti esistenti, sostenute dal 1º gennaio 2018 al 31
dicembre 2018, fino a un valore massimo della detrazione di 100.000 euro. Per
poter beneficiare della suddetta detrazione gli interventi in oggetto devono
condurre a un risparmio di energia primaria (PES), come definito all'allegato
III del decreto del Ministro dello sviluppo economico 4 agosto 2011,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 218 del 19 settembre 2011, pari almeno
al 20%.

P a g . 51 | 108
La detrazione del 65% viene mantenuta per la sostituzione di generatori di
calore con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore
integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed
espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra
loro, o per le spese sostenute all'acquisto e posa in opera di generatori d'aria
calda a condensazione.

La detrazione del 65% viene mantenuta per l’installazione di collettori solari.

La detrazione nella misura del 50% si applica altresì alle spese sostenute
nell'anno 2018 per l'acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione
invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse
combustibili, fino a un valore massimo della detrazione di 30.000 euro.

La detrazione nella misura del 65% si applica per interventi relativi a parti
comuni degli edifici condominiali di cui agli articoli 1117 e 1117‐ bis del
codice civile o che interessino tutte le unità immobiliari di cui si compone il
singolo condominio, sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2021.

Per le spese relative agli interventi su parti comuni di edifici condominiali


ricadenti nelle zone sismiche 1, 2 e 3 finalizzati congiuntamente alla riduzione
del rischio sismico e alla riqualificazione energetica spetta, in alternativa alle
detrazioni previste rispettivamente dal comma 2‐ quater del presente articolo
e dal comma 1‐ quinquies dell'articolo 16, una detrazione nella misura dell'80
per cento, ove gli interventi determinino il passaggio ad una classe di rischio
inferiore, o nella misura dell'85 per cento ove gli interventi determinino il
passaggio a due classi di rischio inferiori. La predetta detrazione è ripartita in
dieci quote annuali di pari importo e si applica su un ammontare delle spese

P a g . 52 | 108
non superiore a euro 136.000 moltiplicato per il numero delle unità
immobiliari di ciascun edificio.

Al fine di effettuare il monitoraggio e la valutazione del risparmio energetico


conseguito a seguito della realizzazione degli interventi di cui al presente
articolo, in analogia a quanto già previsto in materia di detrazioni fiscali per
la riqualificazione energetica degli edifici, sono trasmesse per via telematica
all'ENEA le informazioni sugli interventi effettuati (dal decreto sembra sia
per le pratiche al 65% che per quelle al 50%). L'ENEA elabora le informazioni
pervenute e trasmette una relazione sui risultati degli interventi al Ministero
dello sviluppo economico, al Ministero dell'economia e delle finanze, alle
regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano, nell'ambito delle
rispettive competenze territoriali.

P a g . 53 | 108
Cessione del Credito per detrazioni del 70 e 75%
Per i lavori eseguiti dal 1° gennaio 2017 sulle parti comuni degli edifici
condominiali, per i quali si ha diritto alle detrazioni più elevate del 70 e del
75%, i beneficiari, diversi dai soggetti incapienti, possono scegliere di cedere
il credito:

 ai fornitori che hanno effettuato gli interventi


 ad altri soggetti privati (persone fisiche, anche se esercitano attività di
lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti).

P a g . 54 | 108
Non possono cederlo, invece, a istituti di credito, intermediari finanziari e
amministrazioni pubbliche. I soggetti che ricevono il credito hanno, a loro
volta, la facoltà di cessione.

Regole per la Cessione del Credito dal 2017 al 2021


Per i lavori eseguiti dal 1° gennaio 2017 sulle parti comuni degli edifici
condominiali, per i quali si ha diritto alle detrazioni più elevate del 70 e del
75%, i beneficiari, diversi dai soggetti incapienti, possono scegliere di cedere
il credito:

 ai fornitori che hanno effettuato gli interventi


 ad altri soggetti privati (persone fisiche, anche se esercitano attività di
lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti).

Non possono cederlo, invece, a istituti di credito, intermediari finanziari e


amministrazioni pubbliche. I soggetti che ricevono il credito hanno, a loro
volta, la facoltà di cessione.

Credito Cedibile
Per i soggetti incapienti, il credito d’imposta cedibile corrisponde:

 alla detrazione del 65% delle spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31
dicembre 2021, per gli interventi di riqualificazione energetica effettuati
sulle parti comuni degli edifici
 alla detrazione del 70% delle spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31
dicembre 2021, per gli interventi condominiali che interessino

P a g . 55 | 108
l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della
superficie disperdente lorda dell’edificio stesso
 alla detrazione del 75% delle spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31
dicembre 2021, per interventi finalizzati a migliorare la prestazione
energetica invernale ed estiva e che conseguano almeno la qualità
media di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 26
giugno 2015).

Tutti gli altri soggetti, diversi dagli incapienti, possono invece cedere solo il
credito d’imposta corrispondente alle detrazioni indicate nei punti 2 e 3
(detrazione del 70 e del 75%).

Il condomino può cedere l’intera detrazione calcolata o sulla base della spesa
approvata dalla delibera assembleare per l’esecuzione dei lavori, per la quota
a lui imputabile, o sulla base delle spese sostenute nel periodo d’imposta dal
condominio, anche sotto forma di cessione del credito d’imposta ai fornitori,
per la quota a lui imputabile.

Chi riceve il credito può cedere, in tutto o in parte, il credito d’imposta


acquisito solo dopo che tale credito è divenuto disponibile.

Il credito d’imposta diventa disponibile dal 10 marzo del periodo d’imposta


successivo a quello in cui il condominio ha sostenuto la spesa e nei limiti in
cui il condomino cedente abbia contribuito al relativo sostenimento per la
parte non ceduta sotto forma di credito d’imposta.

Il credito ceduto ai fornitori si considera disponibile dal 10 marzo del periodo


d’imposta successivo a quello in cui il fornitore ha emesso fattura
comprensiva del relativo importo.

P a g . 56 | 108
Come avviene la cessione del credito
Il condomino che cede il credito, se i dati della cessione non sono già stati
indicati nella delibera condominiale che approva gli interventi, deve
comunicare all’amministratore del condominio, entro il 31 dicembre del
periodo d’imposta di riferimento, l’avvenuta cessione del credito e la relativa
accettazione da parte del cessionario, indicando la denominazione e il codice
fiscale di quest’ultimo, oltre ai propri dati.

L’amministratore del condominio effettua le seguenti operazioni:

 comunica annualmente all’Agenzia delle Entrate i dati del cessionario,


l’accettazione da parte di quest’ultimo del credito ceduto e l’importo
dello stesso, spettante sulla base delle spese sostenute dal condominio
entro il 31 dicembre dell’anno precedente. In mancanza di questa
comunicazione la cessione del credito è inefficace
 consegna al condomino la certificazione delle spese a lui imputabili,
indicando il protocollo telematico con il quale ha effettuato la
comunicazione all’Agenzia.

I condomini appartenenti ai cosiddetti “condomini minimi” che, non avendo


l’obbligo di nominare l’amministratore, non vi abbiano provveduto, possono
cedere il credito incaricando un condomino di effettuare gli adempimenti con
le stesse modalità previste per gli amministratori di condominio.

L’Agenzia delle Entrate rende visibile nel “Cassetto fiscale” del cessionario il
credito che gli è stato attribuito. Tale credito potrà essere utilizzato solo dopo
la relativa accettazione, che deve avvenire attraverso le funzionalità rese
disponibili nello stesso “Cassetto fiscale”.

P a g . 57 | 108
Le informazioni sull’accettazione del credito da parte del cessionario saranno
rese visibili anche nel “Cassetto fiscale” del cedente.

Se il cessionario cede, a sua volta, il credito ricevuto, deve darne


comunicazione all’Agenzia delle Entrate utilizzando le funzionalità
telematiche rese disponibili dalla stessa Agenzia, che attribuirà il credito al
nuovo cessionario con la procedura prima descritta.

Utilizzo del credito Ricevuto


Il credito d’imposta attribuito al cessionario, che non sia oggetto di
successiva cessione, va ripartito in dieci quote annuali di pari importo. Tali
quote sono utilizzabili in compensazione, presentando il modello F24
esclusivamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

Il successivo cessionario, che non cede ulteriormente il credito, lo utilizza in


compensazione sulla base delle rate residue.

Se l’importo del credito d’imposta utilizzato risulta superiore all’ammontare


disponibile, anche tenendo conto di precedenti fruizioni, il relativo modello
F24 è scartato. Lo scarto è comunicato a chi ha trasmesso il modello F24
tramite apposita ricevuta, consultabile mediante i servizi telematici
dell’Agenzia delle Entrate. La quota di credito che non è utilizzata nell’anno
può essere utilizzata negli anni successivi, ma non può essere richiesta a
rimborso.

Con apposita risoluzione l’Agenzia delle Entrate istituirà il codice tributo da


indicare nel modello F24 per usufruire del credito e fornirà le istruzioni per la
compilazione del modello stesso.

P a g . 58 | 108
È stato siglato un accordo tra Ance e Deloitte che hanno annunciato l’avvio di
una piattaforma dove cittadini e imprese potranno cedere i propri crediti
fiscali derivanti da interventi di messa in sicurezza antisismica e
efficientamento energetico delle parti comuni degli edifici.

Questo permetterà di rendere più agevole lo strumento della cessione del


credito e quindi massimizzare il ricorso ad Ecobonus e Sismabonus.

Ad oggi non è stata ancora resa usufruibile, ma ti terrò aggiornato sullo


sviluppo della piattaforma che potrà consentire di aumentare il tuo fatturato
effettuando anche la prestazione di questo servizio.

La detrazione d’imposta non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali


previste per i medesimi interventi da altre disposizioni di legge nazionali
(quale, per esempio, la detrazione per il recupero del patrimonio edilizio).

Se gli interventi realizzati rientrano sia nelle agevolazioni previste per il


risparmio energetico sia in quelle previste per le ristrutturazioni edilizie, si
potrà fruire, per le medesime spese, soltanto dell’uno o dell’altro beneficio
fiscale, rispettando gli adempimenti previsti per l’agevolazione prescelta.

Per quanto riguarda, invece, la cumulabilità con altri incentivi regionali,


provinciali o locali, con l’entrata in vigore del decreto legislativo n. 28/2011
(art. 28, comma 5), è stata abrogata la norma che prevedeva il divieto di
cumulabilità (comma 3 e 4 del decreto legislativo 115/2008).

Pertanto, dal 3 gennaio 2013 la detrazione fiscale per gli interventi di


risparmio energetico sono compatibili con specifici incentivi concessi da
Regioni, Province, Comuni. Tuttavia, occorre prima verificare che le norme

P a g . 59 | 108
che regolano questi incentivi non prevedano l’incompatibilità tra le due
agevolazioni e, quindi, la non cumulabilità.

P a g . 60 | 108
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OPERATIVAMENTE: PRATICA DI
SOSTITUZIONE INFISSI

Scheda raccolta dati per infissi:


Dati persona fisica (in alternativa alla persona giuridica):
Nome: ______________________ Cognome: ________________________________
Sesso: F/M Data di Nascita: __/__/____ Luogo di Nascita: _______________________ (__)
Residenza: ___________________________________________________________
Codice fiscale: _____________________________ Telefono: _____________________

Dati persona giuridica (in alternativa alla persona fisica):


Ragione sociale: _______________________________________________________
Codice fiscale: ________________________ Partita IVA se imprese: ________________
L’immobile oggetto di detrazione è un condominio? SI/NO
Sede legale: __________________________________ Telefono: _________________

Dati Generali:
La detrazione è tutta su di una persona o su più soggetti?  Uno  Più soggetti
L’intervento è stato fatto su (scegli un’alternativa tra):  Singola unità immobiliare  Edificio
costituito da una singola unità immobiliare  Parti comuni condominiali  Intero edificio
Quante unità immobiliari sono presenti nell’ intero edificio (garage esclusi)?______
Data di inizio lavori (indicativa): _____ Data di fine lavori: _____

Immobile:
Indirizzo: ____________________ n°____ Comune: ______________ (__)
CAP: _____ Scala: _______ Interno: _____
Foglio: ________ Mappale: _______ Subalterno: _____
N°unità immobiliari oggetto di intervento _____ Anno di costruzione (anche stimato) _______
Superficie utile calpestabile (mq) _________

Titolo di possesso (scegli un’alternativa tra):


 Proprietario o comproprietario  Detentore o co detentore (locatore, comodatario,
usufruttuario)  Familiare convivente con il possessore o detentore  Condominio

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Destinazione d’uso generale (scegli un’alternativa tra):  Residenziale  Non Residenziale 
Misto

Tipologia edilizia (scegli un’alternativa tra):


 Edificio in linea e condominio oltre i tre piani fuori terra  Edificio a schiera e condominio fino a
tre piani  costruzione isolata (es. mono o plurifamiliare) Edificio industriale, artigianale e
commerciale  Altro

Impianto di Riscaldamento:

Tipo di generatore di calore (per ogni generatore di calore esistente):___________________


Allegare al presente modulo almeno 3 foto del generatore di calore (fronte, targa, libretto
impianto)
Combustibile utilizzato (es. gas metano): _______________________________________
E’ presente un impianto di climatizzazione estiva o raffrescamento? SI/NO
Sono stati eseguiti degli interventi di manutenzione sull’impianto termico negli ultimi 10 anni?
SI/NO
Se SI indica se:  E’ stato sostituito il generatore di calore  E’ stato ristrutturato l’intero
impianto  Altro______________

Infissi SOSTITUITI (per ciascun gruppo di infissi)

Numero di infissi di questa tipologia ______

Confine infissi:  Esterno  Ambiente non riscaldato

Tipologia vecchio telaio (scegli un’alternativa tra):  Legno  Pvc  Metallo con taglio termico 
Metallo senza taglio termico  Misto

Tipologia vecchio vetro (scegli un’alternativa tra):  Singolo  Doppio  Triplo  A bassa
emissione  Nessuno  Policarbonato  Pannello Opaco

Dimensioni degli infissi sostituiti*:

1. Base (cm)________Altezza (cm)_______ 6. Base (cm)________Altezza (cm)_______


2. Base (cm)________Altezza (cm)_______
3. Base (cm)________Altezza (cm)_______
4. Base (cm)________Altezza (cm)_______ 7. Base (cm)________Altezza (cm)_______
5. Base (cm)________Altezza (cm)_______ 8. Base (cm)________Altezza (cm)_______
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9. Base (cm)________Altezza (cm)_______
10. Base (cm)________Altezza (cm)_______
11. Base (cm)________Altezza (cm)_______
12. Base (cm)________Altezza (cm)_______

P a g . 64 | 108
*in alternativa inviare documentazione tecnica degli infissi installati

Tipologia NUOVO telaio (scegli un’alternativa tra): Legno  Pvc  Metallo con taglio termico 
Metallo senza taglio termico  Misto

Tipologia NUOVO vetro (scegli un’alternativa tra):  Singolo  Doppio  Triplo  A bassa
emissione  Nessuno  Policarbonato  Pannello Opaco

CASO A – sostituzione intero infisso

Allegare certificato di trasmittanza del produttore.

CASO B – sostituzione solo vetro

a. Numero ante dell’infisso_______


b. Spessore telaio laterale _______
c. Spessore montante centrale _______
d. Spessore telaio superiore _______
e. Spessore telaio inferiore ________
f. Numero divisori orizzontali ________
g. Spessore divisori orizzontali ________
Documenti Fiscali:

1. Fatture dell’intervento/i* e bonifico di avvenuto pagamento


2. Scheda di collaudo/fine lavori fornite dal posatore
3. Schede tecniche del produttore degli infissi
*Se il cliente finale è una azienda è necessario indicare anche l’anno fiscale di pertinenza in cui
imputare le fatture

Si consiglia di fatturare ed effettuare pagamenti distinti in caso di più interventi


realizzati sullo stesso immobile.

Data____________ Firma ____________________


Come compilare la pratica telematica:
Come intervento, per la sostituzione di infissi, devi imputare Interventi
sull’involucro:

Appare la seguente schermata:

Cosa devi compilare per l’invio telematico corretto della pratica degli infissi?

1. Anagrafica e Descrizione Edificio: già compilata automaticamente con le


informazioni che hai già inserito nelle precedenti schermate.

2. Impianto termico esistente

- 66 -
Questi campi sono tutti caratterizzati da menù a tendina, in cui devi
selezionare la descrizione che più si avvicina alla situazione impiantistica
dell’immobile in cui hai sostituito gli infissi.

Inoltre devi indicare, a seconda di quale è il generatore o i generatori presenti


all’interno dell’unità immobiliare dove hai sostituito gli infissi:

 quanti generatori hai di ciascun tipo;


 quale è il rendimento al 100% della potenza;
 la sua potenza.
La parte a sinistra dell’immagine precedente spiega i valori da inserire e
come comportarsi nel caso di presenza di più generatori della stessa tipologia
ma diverse prestazioni. Suggerisce infatti di indicare la somma delle potenze
e la media ponderata sulle potenze per quello che riguarda i rendimenti dei
generatori.

Ti faccio un esempio su una scheda tecnica di un generatore di calore a


condensazione.

Di seguito l’esempio della scheda tecnica di una caldaia.

- 67 -
Come devi utilizzare questa scheda tecnica?

a) Caldaia: inserisci il valore della potenza utile massima in riscaldamento


(23.6 kW)
b) Rendimento al 100% della potenza: devi inserire il rendimento che
100% della potenza del generatore. La scheda tecnica differenzia il
rendimento a seconda delle temperature di mandata e ritorno
dell’impianto. Devi fare riferimento alle temperature 80/60° C:

Per quello che riguarda le pompe di calore le condizioni di riferimento sono


quelle indicate nel DM 06/08/2009, che puoi tranquillamente scaricare in
maniera gratuita da internet. Devi inserire i dati richiesti per il generatore in
pompa di calore ai dati indicati in questo decreto, che si differenziano a
seconda della tipologia di pompa di calore.

- 68 -
Di seguito l’esempio della scheda tecnica di una pompa di calore preceduta
dalle condizioni di temperatura di riferimento a cui sono stati calcolati questi
dati.

3. Vettore energetico: Esattamente come per il vecchio portale di invio


telematico delle pratiche ENEA, anche in quello del 2018 è necessario
inserire il vettore energetico utilizzato, selezionandolo da un apposito
menù a tendina.

- 69 -
4. Presenza impianto di raffrescamento: a differenza del vecchio portale di
invio telematico delle pratiche ENEA, in quello del 2018 è necessario
inserire un flag per indicare la presenza o meno dell’impianto di
raffrescamento.

5. Eventuali interventi di manutenzione straordinaria o ristrutturazione: a


differenza del vecchio portale di invio telematico delle pratiche ENEA, in
quello del 2018 è necessario:

In questa schermata indica se negli ultimi 10 anni sono stati effettuate delle
ristrutturazioni sull’impianto termico che abbiano comportato:
a. Ristrutturazione completa dell’impianto
b. Sola sostituzione del generatore di calore
Ed indica l’anno in cui sono stati effettuati questi interventi (anno indicativo
o stimato)

- 70 -
Ora puoi cliccare su “Salva in Bozza”.

A questo punto hai compilato:

1. Anagrafica e descrizione edificio


2. Impianto termico esistente
Pur essendo cambiata l’interfaccia, se l’intervento consiste solamente nella
sostituzione dei serramenti ed infissi, devi compilare solo il campo
Serramenti ed Infissi e Riepilogo dei costi, controllo dei dati e risparmio
energetico.

Quindi, se la tua preoccupazione era non essere in grado di compilare i Dati


da APE non ti devi preoccupare, perché per la pratica relativa alla sola
sostituzione degli infissi NON devi compilare quella parte.

Per l’inserimento delle varie tipologie di infissi, nulla è stato modificato


rispetto al vecchio portale. L’inserimento avviene nello stesso modo
inserendo sia i dati del vecchio infisso sostituito che i dati del nuovo infisso.

- 71 -
Nello stesso spazio devi inserire l’importo speso per la sostituzione degli
infissi.

 L’importo inserito deve essere l’intera somma spesa per l’intervento che
consiste sia nella sostituzione degli infissi che nelle spese tecniche per la
pratica di detrazione;
 Il costo ammissibile non devi inserirlo. Viene calcolato in automatico
dal portale se la data di inizio lavori è nel 2018, altrimenti viene indicato
con una linea orizzontale. In ogni caso il campo non è editabile.

A questo punto non ti rimane che compilare i campi in Riepilogo dei costi,
controllo dei dati e risparmio energetico.

- 72 -
Dal momento che il tuo intervento consiste solamente nella sostituzione degli
infissi, l’unico campo che dovrai compilare sarà quello indicato con la freccia,
relativo agli infissi, solamente la colonna verticale anch’ essa indicata con la
freccia. Compilando il campo relativo alle spese sostenute prima del 2018, la
differenza tra la cifra imputata come costo totale dell’intervento e quella
inserita nel suddetto campo, viene calcolata in automatico come spesa
successiva al 2018.

In questo modo il portale calcola in automatico la detrazione fiscale spettante


al tuo cliente, già imputando percentuali differenti a seconda dell’anno di
saldo delle fatture.

L’ultimo campo che devi compilare è:

Ovvero i costi imputabili alle spese professionali.

- 73 -
N.B.

Al termine di ogni schermata, prima di passare alle altre, clicca su:

Dopo avere compilato anche questa schermata clicca su:

A questo punto se tutti i campi sono stati compilati correttamente potrai inviare
telematicamente la pratica.

Se mancano dei dati appare invece questo messaggio:

e viene disabilitato l’invio della pratica.

- 74 -
- 75 -
CASI STUDIO DECENNALI ENEA

- 76 -
CASI GENERALI

1. Nel caso in cui si voglia intervenire con una sostituzione di un generatore


di calore e non esista il codice e chiave del catasto energetico degli impianti, è
possibile usufruire della detrazione fiscale per riqualificazione energetica
dimostrando in altro modo la presenza dell’impianto termico preesistente?

Risposta:

Se è possibile DIMOSTRARE in altro modo la preesistenza di un


impianto termico (fatturazione, dichiarazioni di conformità, bollette,
fotografie) si può richiedere l’accesso alle detrazioni fiscali.

2. Nel caso venga effettuato un ampliamento di un edificio e


contestualmente venga sostituita la caldaia, che si troverà quindi a servire
sia la parte esistente del fabbricato, sia quella di nuova costruzione, è possibile
usufruire della detrazione fiscale per riqualificazione energetica per la
sostituzione del generatore di calore?

Risposta:

Si potrà accedere alla detrazione fiscale per riqualificazione energetica


scorporando i costi relativi alla parte di edificio esistente e quelli
relativi alla nuova porzione di fabbricato (ampliamento).
Questi ultimi infatti non possono usufruire della detrazione per
riqualificazione energetica.

- 77 -
Lo stesso ragionamento vale sia per il comma relativo alla sostituzione
del generatore di calore sia per tutti gli altri commi a cui si può fare
riferimento con questo tipo di detrazione fiscale.

3. Nel caso di slaccio da un impianto centralizzato per passare a più


riscaldamenti autonomi, si può usufruire della detrazione fiscale per
riqualificazione energetica per gli altri commi a parte il 347?

Risposta:

Riteniamo che in caso di slaccio da impianto centralizzato per


passaggio ad impianto autonomo non sia possibile accedere alla
detrazione fiscale per riqualificazione energetica solamente per il
comma 347(sostituzione caldaia), ma che sia possibile accedervi per
tutti gli altri commi.

4. Nel caso in cui un condominio di più unità immobiliari si trovi a dovere


effettuare una coibentazione a cappotto lungo le pareti perimetrali di tutto
l’immobile, ma l’assemblea condominiale deliberi che le quote di ripartizione
delle spese per questo intervento di riqualificazione non siano effettuate
tramite le tabelle millesimali di proprietà, ma tramite un criterio votato
dall’assemblea (per esempio il caso in cui alcuni condomini siano esonerati
dalla spesa, che i genitori che saldano la quota per i figli proprietari di altri
appartamenti nel condominio, ecc…), e quindi anche l’amministratore stesso
riporti nella tabella della suddivisione delle spese gli importi secondo questo
criterio, vi possono essere dei problemi dal punto di vista fiscale dal momento

- 78 -
che gli importi saldati dai condomini non trovano corrispondenza con quanto
deriverebbe dalle tabelle millesimali di proprietà?

Risposta:

In linea di massima non ci sono problemi se gli importi saldati dai


singoli proprietari sono differenti dagli importi che derivano dalle
tabelle millesimali.
Infatti il controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate è effettuato sulle
voci di spesa dichiarate dall’amministratore di condominio.
E’ necessario che vi sia corrispondenza tra quanto bonificato dai
singoli condomini sul conto corrente del condominio e quanto poi
dichiarato come spesa di ogni singolo condomino da parte
dell’amministratore del condominio.
E’ consigliabile in questi casi prendere appuntamento con l’ufficio
delle entrate locale (coloro che poi effettueranno un eventuale controllo
fiscale sulla pratica) o fare un interpello scritto all’agenzia in modo da
potere presentare qualcosa di scritto in caso di controllo.
Quando lo abbiamo fatto ci è sempre stato dato parere favorevole.

- 79 -
5. Nel caso di una pratica edilizia di ristrutturazione, in cui l’intervento
consista in un ampliamento della superficie utile riscaldata con
mantenimento del volume interno netto (l’ampliamento della superficie
utile si accompagna ad
una riduzione delle altezze) è possibile accedere alla detrazione per
interventi di riqualificazione energetica?

Risposta:

Qualora la volumetria non risulti modificata si ritiene che si possa


accedere alla detrazione fiscale per interventi di riqualificazione
energetica.
Diversamente si potrà accedervi solamente per la quota parte riferita
alla costruzione precedentemente esistente (per i lavori espressamente
riferiti a quella parte di edificio).
Nel caso di demolizione e ricostruzione con ampliamento si PERDE il
diritto di accedere alla detrazione fiscale per interventi di
riqualificazione energetica perché l’intervento viene assimilato ad una
nuova costruzione.

6. Nel caso di coibentazione di un sottotetto di un condominio, riscaldato, ma


non accatastato come unità immobiliare, ma bensì come servizio, è possibile
usufruire della detrazione fiscale come riqualificazione energetica?

Risposta:

- 80 -
Nel caso in cui lo spazio risulti accatastato è possibile usufruire della
detrazione fiscale per riqualificazione energetica, che, come riportato
nelle faq dell’ENEA, è ammessa per qualsiasi categoria catastale.
Se l’ambiente non risultasse accatastato verrebbe meno una condizione
“sine qua non” per l’accesso alla detrazione, per cui non si potrebbe in
quel caso ottenere.

- 81 -
CASI RIQUALIFICAZIONE GLOBALE (COMMA 344)

7. 344 - Nel caso di allaccio di un edificio ad una rete di teleriscaldamento, è


possibile accedere alla detrazione fiscale per riqualificazione energetica anche se
non si tratta di sostituzione del generatore di calore con uno a condensazione?

Risposta:

Nel caso in cui si ricada nel comma 344, ovvero che sia dimostrabile che
a seguito degli interventi di riqualificazione si ottenga un indice di
prestazione energetica non superiore a quello tabellato nell’allegato A
del DM 11/03/2008, allora è possibile usufruire della detrazione anche
in seguito ad allaccio ad una rete di teleriscaldamento.

- 82 -
CASI COIBENTAZIONE INVOLUCRO (COMMA 345A)

8. 345a - In un condominio si stanno svolgendo dei lavori per la coibentazione


delle pareti perimetrali esterne. Verranno installati 12 cm di coibentazione,
sufficiente per raggiungere la trasmittanza che consenta la detrazione fiscale
per riqualificazione energetica. Nello stesso momento un condomino sta
eseguendo dei lavori sulla parte interna della parete, installando sulla
superficie interna una controparete che consiste in 3 cm di poliuretano
preaccoppiato con un cartongesso. Il condomino può usufruire della detrazione
fiscale per riqualificazione energetica anche sulla coibentazione applicata sulla
parete interna?

Risposta:

La detrazione fiscale per riqualificazione energetica è finalizzata


all’ottenimento di un miglioramento delle prestazioni energetiche
dell’edificio.
Per cui si ritiene che la posa di isolante nella controparete interna della
muratura esterna porti un ulteriore miglioramento della prestazione
energetica, pertanto è detraibile anche essa per interventi di
riqualificazione energetica.
Si ritiene che anche se fosse stato applicato solamente del
termointonaco sarebbe stato anche esso detraibile in quanto anche la
sua applicazione porta un beneficio dal punto di vista della
trasmittanza della parete.

- 83 -
Diversamente non sarebbe stata detraibile la posa del solo intonaco
interno in quanto il suo beneficio non è significativo dal punto di vista
energetico.
Per accedere alla detrazione fiscale sarà necessario però presentare due
pratiche ENEA distinte sempre riferite al comma 345. Una sarà relativa
ai lavori condominiali (una per ogni condomino nel caso il
riscaldamento delle singole unità immobiliari sia autonomo, una unica
per tutto il condominio nel caso in cui il riscaldamento sia di tipo
centralizzato) ed una al singolo lavoro relativo alla superficie interna
del singolo condomino.
Questo perché si ritiene che non si tratti di un intervento omogeneo, ma
di due interventi distinti e per questo devono essere trattati
separatamente.
Facendo riferimento allo stesso comma il massimale di spesa resta
quello del comma stesso e riferito alla singola unità immobiliare, per
cui se il massimale di detrazione è 60.000€ rimane il medesimo ed i due
interventi fanno cumulo fino al raggiungimento di quella soglia.

9. 345a - Nel caso di coibentazione a cappotto di un condominio quante pratiche


è necessario predisporre per accedere alla detrazione fiscale per il risparmio
energetico? E’ sufficiente predisporre una unica pratica per tutto il
condominio, oppure è necessario predisporne una per ciascuna unità
immobiliare che compone il condominio?

Risposta:

- 84 -
Nel caso di condominio con impianto di riscaldamento di tipo
centralizzato, sia esso contabilizzato o meno, è necessario predisporre
una unica pratica intestata al condominio e tutti gli allegati, A ed F,
faranno riferimento al condominio nel suo complesso.
Nel caso di condominio con impianti di riscaldamento autonomi per
ciascuna unità immobiliare, è necessario predisporre una pratica per
ciascuna unità immobiliare, e quindi si predisporrà un allegato A ed un
allegato F per ciascuna unità immobiliare.
In questo caso le pratiche potranno essere tutte intestate sia al
condominio (in ogni pratica deve essere indicato “SI” nella voce
“richiesta anche per conto di altri”), oppure ai singoli condomini che
hanno sostenuto la spesa.

10.345a - Nel caso di coibentazione di un solaio orizzontale di un


condominio che confini con un sottotetto non riscaldato e nel caso in cui tutti
gli appartamenti del condominio siano dotati di riscaldamento
autonomo, possono tutti i condomini accedere alla detrazione fiscale per
riqualificazione energetica, presupponendo che la coibentazione del solaio
raggiunga i limiti imposti per accedere a questa detrazione?
Nel caso in cui non tutti i condomini possano accedere alla detrazione fiscale
per riqualificazione energetica è possibile suddividere le spese sostenute per
l’intervento in modo differente da quanto indicato nelle tabelle millesimali di
proprietà, al fine di concedere un beneficio a chi non può usufruire della
detrazione fiscale per riqualificazione energetica?

Risposta:

- 85 -
In una situazione simile esistono differenti correnti di pensiero, dovute
al fatto che alcuni sostengono che per una spesa condominiale tutti i
condomini debbano avere accesso alla medesima tipologia di
detrazione, e chi sostiene che in caso di riscaldamento autonomo alcune
unità immobiliari non risentano di determinati interventi di
riqualificazione energetica (come in un caso di appartamento interpiano
che non risente di un intervento di coibentazione sul solaio verso
sottotetto non riscaldato).
La nostra opinione è che, dovendo presentare un allegato A ed un
allegato E per ciascuna unità immobiliare facente parte del condominio
nel caso in cui siano presenti impianti autonomi, e dovendo inserire in
questi documenti il risparmio stimato per ciascuna unità immobiliare,
l’accesso o meno a questo tipo di detrazione sia da valutare caso per
caso per ciascuna unità immobiliare.
Nel caso specifico, per esempio, cioè di isolamento di un sottotetto
verso un ambiente non riscaldato, se il riscaldamento è autonomo,
usufruirà di questa tipologia di detrazione solamente l’ultimo piano, o
comunque solamente le unità immobiliari che in qualche confinino con
questo solaio non riscaldato.
Un’ unità immobiliare che si trova ad un piano intermedio per esempio,
confinante sia superiormente che inferiormente con delle altre unità
immobiliari, non trae alcun beneficio da un intervento di questo tipo, in
quanto le temperature di calcolo delle zone di confine rimangono le
medesime, ossia sempre i 20°C di un locale vicino riscaldato.
In questo caso riteniamo che tutte le unità immobiliari che non risultano
essere interessate da questa coibentazione possano accedere solamente
alla detrazione per ristrutturazione edilizia.
- 86 -
Per fare in modo che non si verifichino delle “ingiustizie fiscali”
l’assemblea potrà liberamente decidere di fissare quote di spesa
differenti tra le unità immobiliari, e la decisione stessa, riportata nel
verbale di assemblea, sarà la base su cui ripartire le spese sostenute.
Diversamente, se il riscaldamento risulta di tipo centralizzato, tutte le
unità immobiliari potranno usufruire della detrazione fiscale per
riqualificazione energetica, in quanto tutte le unità avranno un
beneficio energetico legato alla diminuzione della quota parte
involontaria del consumo.

11.345a - In caso di coibentazione di una copertura di un capannone industriale,


dove il vecchio pacchetto di copertura fosse costituito da eternit, risulta
detraibile sia l’installazione del nuovo pacchetto di copertura che lo
smaltimento dell’eternit presente prima dell’intervento?

Risposta:

Qualora siano garantite tutte le condizioni tecniche e procedurali si


ritengono ammissibili sia le spese per la rimozione del vecchio
pacchetto di involucro in eternit che l’installazione della nuova
copertura, ma NON le spese relative al ciclo di smaltimento
dell’amianto stesso.

- 87 -
CASI SOLO INFISSI (COMMA 345B)

12.345b - Nel caso di sostituzione di infissi in una unità immobiliare, si legge sul
“vademecum” che risultano essere agevolati anche scuri, persiane, avvolgibili,
cassonetti se solidali con l’infisso e suoi elementi accessori, purchè tale
sostituzione avvenga contestualmente a quella degli infissi. Le zanzariere, se
installate nel momento in cui l’infisso viene sostituito, possono essere portate
in detrazione come interventi di riqualificazione energetica?

Risposta:

No, le zanzariere non possono essere detratte come intervento di


risparmio energetico neanche se installate contestualmente alla
sostituzione degli infissi.

13.345b - Nel caso di sostituzione dei soli vetri in un infisso esistente, è possibile
accedere alla detrazione fiscale per riqualificazione energetica?

Risposta:

L’obiettivo della detrazione fiscale per riqualificazione energetica è


quello di un risparmio energetico con conseguenti minori emissioni di
CO2. Per cui se tramite la sola sostituzione del vetro vengono
rispettano i limiti normativi che consentono l’accesso alla detrazione
fiscale per riqualificazione energetica allora è possibile usufruirne.

- 88 -
Tali requisiti devono essere certificati comunque dal tecnico o da colui
che esegue il calcolo al fine di garantire il raggiungimento dei limiti di
accesso alla detrazione.
Il vetro sostituito deve essere provvisto della certificazione della
trasmittanza da parte del produttore, ma è il pacchetto telaio più nuovo
vetro a dovere soddisfare i parametri imposti per accedere alla
detrazione fiscale per riqualificazione energetica (il suo calcolo è
compito del tecnico che redige la pratica).

14.345b - Nel caso di una abitazione su due livelli con alimentazione tramite
caldaia a gas metano, in cui sia stata verandata una parte esterna, riscaldata
anche essa tramite stufa a pellet ed un radiatore elettrico, se si sostituisce un
infisso in questa veranda rispettando tutti i requisiti per la detrazione fiscale
per riqualificazione energetica la superficie da inserire nella pratica ENEA è
quella della sola veranda oppure di tutta l’abitazione? Il generatore di calore
da inserire nella pratica è quello che effettivamente riscalda la zona
verandata oppure quello che riscalda l’abitazione?

Risposta:

In un caso come questo riteniamo che la superficie da inserire nella


pratica ENEA quando si descrive l’immobile oggetto di riqualificazione
energetica sia quella dell’intera unità immobiliare intesa come
abitazione più la zona verandata.
Nel caso specifico è ovvio che, a livello analitico il risparmio sarà
effettivamente derivato dal generatore che riscalda la zona verandata

- 89 -
(caldaia a biomassa e radiatore elettrico), dal momento che gli infissi
sostituiti saranno in quella sola zona.
caso di pratica ENEA per la sola sostituzione degli infissi sarà però
possibile inserire una sola tipologia di generatore di calore ed un solo
tipo di combustibile, ed il risparmio sarà comunque stimato dal sistema
di calcolo automatico.
Le soluzioni ammesse sono tre:
a. Inserire il tipo di generatore che serve a livello di riscaldamento
la maggiore superficie dell’abitazione con il suo relativo
combustibile
b. Inserire altro sia come generatore che come tipo di combustibile
in modo da considerare il fatto che l’unità è servita da più
tipologie di generatori e di combustibili
c. Inserire uno dei due generatori che alimentano la zona in
questione

In tutti i casi il sistema stimerà in modo automatico il risparmio che ne


consegue dall’intervento.

Quello che ti consigliamo di fare è seguire il metodo c.

- 90 -
CASI SCHERMATURE SOLARI (COMMA 345C)

15.345c - Nel caso di porticato con copertura a lame orientabili metalliche


costruito in aderenza alla facciata di un edificio unifamiliare su cui si
affacciano finestre e porte finestre vetrate, questo può essere considerato una
schermatura solare?

Risposta:

Per quanto riguarda le schermature non è stato emanato nessun decreto


attuativo per specificare le caratteristiche tecniche che deve avere
l’opera per essere considerata agevolabile. In ogni caso devono essere
rispettati i requisiti tecnici specifici per questo interventi riportati
nell’apposito vademecum presente sul sito dell’ENEA. Nel caso
specifico si ritiene che la presenza di una intelaiatura esterna fissa
faccia sì che l’intervento non risulti agevolabile.

- 91 -
CASI SOSTITUZIONE CALDAIA (COMMA 347)

16.347 - Nel caso di impianto a servizio di più unità immobiliari, centralizzato,


un condomino decide di staccarsi e di installare quindi una sua caldaia a
condensazione a servizio solo del suo appartamento. E’ possibile usufruire della
detrazione fiscale per riqualificazione energetica? Se si, può usufruirne
solamente il primo condomine che si slaccia dall’impianto centralizzato?

Risposta:

Questo tipo di intervento si configura come slaccio da impianto


centralizzato e quindi passaggio da impianto centralizzato ad impianto
di tipo autonomo. Questo tipo di intervento non può usufruire delle
detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica.

17.347 - Un condomino abita all’ultimo piano ed il suo solaio superiore confina


con un sottotetto non riscaldato. Sta ristrutturando l’intero appartamento ed
ha installato come riscaldamento un sistema radiante a soffitto.
Il pannello del radiante a soffitto ha una serpentina annegata nel cartongesso, e
nella parte superiore dello stesso pannello sono presenti alcuni centimetri di
isolante. E’ possibile detrarre questo componente col comma 345a,
considerandolo quindi facente parte della coibentazione?

Risposta:

- 92 -
Si ritiene che essendo il pannello radiante a soffitto un componente
dell’impianto termico possa essere agevolabile solamente con il comma
347 relativo alla sostituzione di caldaia con eventuale ristrutturazione
dell’impianto termico stesso.

18.347 - In caso di installazione di un generatore a biomassa in una abitazione in


cui è già presente un impianto di riscaldamento alimentato a gas combustibile,
senza fare in modo che il vecchio impianto e il nuovo generatore a biomassa
agiscano sul medesimo fluido termovettore (l’unica regolazione sarà quella che
potrà avvenire tramite termostato di zona o valvole termostatiche agenti sui
corpi scaldanti che bloccano il generatore a gas combustibile quando rilevano la
temperatura di confort raggiunta tramite il generatore a biomassa) consente di
accedere alla detrazione fiscale per riqualificazione energetica?

Risposta:

Nel caso di generatore a biomassa, a prescindere da quale sia il fluido


vettore che esso utilizza, si può usufruire delle detrazioni fiscali per
riqualificazione energetica, infatti il nuovo vademecum uscito per
questa tipologia di intervento (comma 344 – caldaia a biomassa)
esplicita il fatto che un generatore a biomassa è installabile sia in caso di
sostituzione totale o parziale di un vecchio generatore di calore, sia nel
caso di nuova installazione. Diverso sarebbe il caso di una pompa di
calore, di cui è agevolabile solamente l’installazione per sostituzione
totale o parziale di un vecchio generatore di calore. In questo caso nella
“faq.” 21 viene esplicitato come, non essendo ancora disponibile una

- 93 -
definizione certa di “parziale sostituzione”, si ritiene indispensabile che
venga comunque sostituito il generatore di calore in essere.

19.347 - Nel caso di sostituzione di un generatore di calore a condensazione con


un altro generatore a condensazione è possibile comunque accedere alla
detrazione fiscale per riqualificazione energetica?

Risposta:

L’obiettivo della detrazione fiscale per riqualificazione energetica è


quello di un risparmio energetico con conseguenti minori emissioni di
CO2. Per accedere a questo tipo di detrazione fiscale è necessario che
questo risparmio energetico sia in qualche modo attestato da un
tecnico. Per cui se un tecnico attesta, rilasciando una asseverazione, che
esiste un risparmio energetico nel caso di sostituzione della vecchia
caldaia a condensazione con la nuova (per esempio giustificando un
incremento del rendimento energetico), allora riteniamo che questo tipo
di intervento sia incentivabile. Riteniamo inoltre che questo quesito sia
applicabile non solo ai generatori di calore, ma anche a tutti gli altri
interventi che si effettueranno a strutture già a norma di legge, o che
abbiano valori di trasmittanza già entro i valori di legge, proprio
nell’ottica del “conseguire un ulteriore risparmio energetico”. Per cui
sostituire un infisso che abbia già una trasmittanza complessiva al di
sotto dell’1.8 w/m2K (fascia climatica E) con un altro infisso che abbia
una trasmittanza complessiva inferiore a questo valore, comporta un
risparmio energetico e quindi risulta essere un intervento incentivabile,
aggiungere per esempio una contro parete coibentata nella parte
- 94 -
interna di una muratura che ha già una coibentazione a cappotto
esterna e caratterizzata da una trasmittanza inferiore a 0.27 w/m2K
(fascia climatica E) comporta un risparmio energetico e quindi risulta
essere un intervento incentivabile, e così via.

20.347 - Nel caso di sostituzione di un generatore di calore con una caldaia a


condensazione in una villetta bifamiliare composta da due unità immobiliari, di
cui quella a primo piano intestata solamente al marito e quella a piano terra
intestata solamente alla moglie, entrambe servite da un unico impianto
centralizzato, è possibile portare tutta la spesa in detrazione solamente sul
marito che è l’unico ad avere un reddito e quindi disponibilità di Irpef da
detrarre?

Risposta:

In un caso come questo riteniamo che tecnicamente sia una cosa


fattibile. Inoltre nella guida dell’agenzia delle entrate inerente agli
interventi per riqualificazione energetica si evince che sia possibile
accedere alla detrazione fiscale sia per il proprietario del bene, che per il
familiare convivente. Nel caso specifico il problema riguarda la
compilazione della pratica nel sito ENEA: l’intervento è infatti
contemporaneamente riferibile a due unità immobiliari, che hanno due
diversi proprietari, e nel modulo non vi è la possibilità di inserire
contemporaneamente il fatto che il marito sia proprietario di una unità
immobiliare, e che sull’altra abbia il titolo per detrarlo in quanto

- 95 -
familiare convivente con il proprietario. In questo caso riteniamo si
possa procedere in due modi:

a. Intestare la pratica al marito, ed indicare nella pratica la sola


superficie utile dell’appartamento a lui intestata ed i riferimenti
catastali della sua sola unità immobiliare, indicando nella pratica
che il titolo per la detrazione è quello di “proprietario”. Questo è
in linea con quanto già espresso riguardo al fatto di potere
suddividere le spese di un “condominio” sulla base di quanto
deciso in assemblea e non in base a quanto riportato nelle “tabelle
millesimali” (anche se nel caso specifico ovviamente non è stato
costituito un condominio il ragionamento alla base è il medesimo)

b. Intestare la pratica al marito, ed indicare nella pratica la superficie


utile totale delle due unità immobiliari. Si indicherà nella pratica
che il titolo per la detrazione è quello di proprietario ed in caso di
contestazione da parte dell’Agenzia delle entrate si farà presente
che per la parte restante dell’immobile intestata alla moglie, è
stata portata in detrazione presupponendo il titolo di possesso
“convivente con il familiare che possiede l’immobile”.

21.347 - Nel caso di appartamento non riscaldato e di nuova installazione di


caldaia a biomassa è possibile accedere alla detrazione fiscale per
riqualificazione energetica?

Risposta:

- 96 -
Nel caso nuova installazione di caldaia a biomassa in ambiente anche
non precedentemente riscaldato, è possibile usufruire della detrazione
fiscale per riqualificazione energetica, purchè siano rispettati tutti i
requisiti tecnici necessari per accedere a questo tipo di detrazione. Nel
compilare la pratica ENEA, nel momento in cui viene chiesta la potenza
del vecchio generatore sostituito, verrà indicato 0.

22.347 - Nel caso di sostituzione di un generatore di calore di 300 kW con un


sistema con un impianto di tipo combinato, costituito da n° 2 pompe di calore
ed una caldaia poste in serie, per sopperire alla potenza complessiva della

caldaia sostituita, è possibile accedere alla detrazione fiscale per il risparmio


energetico per l’intero sistema oppure è possibile portare in detrazione
solamente uno dei tre generatori?

Risposta:

Per prima cosa, nel decreto attuativo si parla di “interventi di


sostituzione di impianto di riscaldamento”, per cui se giustificato
tecnicamente ed economicamente è possibile sostituire più generatori
con uno o più generatori in serie, oppure con un generatore di calore a
gas ed una pompa di calore che siano interconnessi e lavorino su
comando di una centralina di controllo dotato di sonda climatica
esterna. Tutti i generatori di calore inseriti devono rispettare i
rendimenti richiesti dalla normativa ed avere le caratteristiche tali per
cui possano usufruire della detrazione fiscale per riqualificazione
energetica.
- 97 -
Sarebbe certamente preferibile che i sistemi fossero prodotti ibridi già
dalla fabbrica, in caso contrario è necessario una relazione asseverata
di in un tecnico che giustifica tecnicamente, economicamente e dal
punto di vista del risparmio energetico la scelta fatta.

23.Nel caso in cui un capannone industriale adibito a magazzino e/o deposito


ma comunque riscaldato, decidesse di riqualificare la copertura, può accedere
alla detrazione fiscale per riqualificazione energetica?

Risposta:

Si ritiene che, nel momento che la copertura raggiunge i requisiti


minimi per accedere alla detrazione fiscale per riqualificazione
energetica, sia importante solamente che il locale sia precedentemente
riscaldato, e non la sua destinazione d’uso. Per questo motivo se il
capannone in oggetto è riscaldato, anche se adibito a
deposito/magazzino, ha diritto ad accedere alla detrazione fiscale per
riqualificazione energetica.

Le risposte, basate sull'esperienza maturata dal nostro gruppo di


lavoro, hanno il valore di valutazioni, che in ogni caso non potranno
costituire giurisprudenza.

- 98 -
MODELLI DI ASSEVERAZIONE

- 99 -
ASSEVERAZIONE INFISSI

Studio Tecnico NOME COGNOME


Certificazione Energetica – Pratiche ENEA
Via ______________________ – CAP XXXX
Tel. ____________ E-Mail: __________________
COD. FISC. _____________________
P.IVA _____________________

Il Sottoscritto Ing.__________________, C.F. _____________________ , nato a


_______________ il ____________, iscritto all’ordine degli______________ della Provincia di
_____________ al numero ______

ASSEVERA

Che la trasmittanza del vecchio infisso, stimata sulla base del foglio di calcolo Enea
(fornito per la stima della trasmittanza degli infissi esistenti), è di _______W/m2K.

La tipologia del vecchio infisso, che è stata indicata dalla proprietà, risulta essere in

 Legno/Alluminio/PVC

 Misto

Luogo____________, Data ___________________

Il Tecnico (FIRMA)

XXX. XXXXXX YYYYYYYYY

- 100 -
ASSEVERAZIONE ISOLAMENTI

Studio Tecnico NOME COGNOME


Certificazione Energetica – Pratiche ENEA
Via ______________________ – CAP XXXX
Tel. ____________ E-Mail: __________________
COD. FISC. _____________________
P.IVA _____________________

Il Sottoscritto Ing.__________________, C.F. _____________________ , nato a


_______________ il ____________, iscritto all’ordine degli______________ della Provincia di
_____________ al numero ______

VISTO QUANTO RICHIESTO:

 Per gli interventi sull'involucro di edifici esistenti, di cui all'art. 1, comma 3,


l'asseverazione di cui all'art. 4, comma 1, lettera a), specifica il valore della
trasmittanza originaria del componente su cui si interviene e che, successivamente
all'intervento, le trasmittanze dei medesimi componenti sono inferiori o uguali ai
valori riportati nella tabella riportata nell'allegato D DECRETO 19 febbraio 2007
coordinato con DECRETI: 26 ottobre 2007 - 11 marzo 2008 - 7 aprile 2008 e
successive modifiche e integrazioni

 Per gli interventi sull’involucro di edifici esistenti, di cui all'articolo 1, comma 3,


realizzati a partire dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2008,
l’asseverazione di cui all’articolo 4, comma 1, lettera a), riporta una stima dei valori
delle trasmittanze originarie dei componenti su cui si interviene nonché i valori
delle trasmittanze dei medesimi componenti a seguito dell'intervento; detti valori
devono in ogni caso essere inferiori o uguali ai valori definiti dal decreto del
Ministero dello sviluppo economico 11 marzo 2008, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 66 del 18 marzo 2008, e successive modifiche e integrazioni

ASSEVERA CHE

- 101 -
Per gli interventi REALIZZATI PER LA COIBENTAZIONE DELL SEGUENTI
STRUTTURE:

 COPERTURA DELL’EDIFICIO
 PARETI ESTERNE
 PARETE VERSO AMBIENTI NON RISCALDATI
 SOLAI

AD USO RESIDENZIALE/ NON RESIDENZIALE

sito in Via/Piazza_________________________ a ______________________( Prov.)

la trasmittanza iniziale della copertura esterna è stata stimata in ________ W/m2K,

la trasmittanza a seguito dell’intervento è stata calcolata in __________W/m2K.

Luogo____________, Data ___________________

Il Tecnico (FIRMA)

XXX. XXXXXX YYYYYYYYY

- 102 -
ASSEVERAZIONE RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DI PARTI
COMUNI DEGLI EDIFICI CONDOMINIALI

Studio Tecnico NOME COGNOME


Certificazione Energetica – Pratiche ENEA
Via ______________________ – CAP XXXX
Tel. ____________ E-Mail: __________________
COD. FISC. _____________________
P.IVA _____________________

Il Sottoscritto Ing.__________________, C.F. _____________________ , nato a


_______________ il ____________, iscritto all’ordine degli______________ della Provincia di
_____________ al numero ______

VISTO QUANTO RICHIESTO:

 Per gli interventi sull'involucro di edifici esistenti, di cui all'art. 1, comma 3,


l'asseverazione di cui all'art. 4, comma 1, lettera a), specifica il valore della
trasmittanza originaria del componente su cui si interviene e che, successivamente
all'intervento, le trasmittanze dei medesimi componenti sono inferiori o uguali ai
valori riportati nella tabella riportata nell'allegato D DECRETO 19 febbraio 2007
coordinato con DECRETI: 26 ottobre 2007 - 11 marzo 2008 - 7 aprile 2008 e
successive modifiche e integrazioni

 Per gli interventi sull’involucro di edifici esistenti, di cui all'articolo 1, comma 3,


realizzati a partire dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2008,
l’asseverazione di cui all’articolo 4, comma 1, lettera a), riporta una stima dei valori
delle trasmittanze originarie dei componenti su cui si interviene nonché i valori
delle trasmittanze dei medesimi componenti a seguito dell'intervento; detti valori
devono in ogni caso essere inferiori o uguali ai valori definiti dal decreto del
Ministero dello sviluppo economico 11 marzo 2008, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 66 del 18 marzo 2008, e successive modifiche e integrazioni

- 103 -
ASSEVERA CHE

Le parti comuni di edifici condominiali delimitanti il volume riscaldato verso l’esterno e/o
i vani non riscaldati e/o il terreno interessano più del 25% della superficie disperdente.

L’intervento si configura come sostituzione o modifica di elementi già esistenti.

Per gli interventi REALIZZATI PER LA COIBENTAZIONE DELL SEGUENTI


STRUTTURE:

 COPERTURA DELL’EDIFICIO
 PARETI ESTERNE
 PARETE VERSO AMBIENTI NON RISCALDATI
 SOLAI

AD USO RESIDENZIALE/ NON RESIDENZIALE

sito in Via/Piazza_________________________ a ______________________( Prov.)

la trasmittanza iniziale della copertura esterna è stata stimata in ________ W/m2K,

la trasmittanza a seguito dell’intervento è stata calcolata in __________W/m2K.

Quindi i valori delle trasmittanze termiche dei vecchi elementi strutturali (U) sono
superiori a quelli riportati nella tabella 2 dell’allegato B al D.M. 11 marzo 2008, come
modificato dal D.M. 26 gennaio 2010; ed i valori delle trasmittanze dei nuovi elementi
strutturali sono inferiori ai pertinenti limiti riportati nella tabella 2 dell’allegato B al D.M.
11 marzo 2008, come modificato dal D.M. 26 gennaio 2010;

(Opzionale)
l’involucro edilizio dell’intero edificio aveva, prima dell’intervento, qualità bassa e, dopo
l’intervento, almeno la qualità media, in entrambi i casi sia per la prestazione energetica
invernale che per la prestazione energetica estiva;

(Opzionale)

- 104 -
l’edificio deve appartenere alle zone sismiche 1, 2 o 3 e deve determinare una riduzione
del rischio sismico rispettivamente di una classe o di due classi, secondo il DM 28 febbraio
2017, n. 58;

Sono state rispettate le leggi e le normative nazionali e locali in tema di sicurezza e di


efficienza energetica.

Luogo____________, Data ___________________

Il Tecnico (FIRMA)

XXX. XXXXXX YYYYYYYYY

- 105 -
ASSEVERAZIONE FINE LAVORI PER
COIBENTAZIONE
Io Sottoscritto …………………………………. In qualità di
………………………………….

Dell’impresa …………………………………. Sita in


Via………………………………………

Nel Comune di
………………………Provincia…………………………………………………

P. Iva…………………………………………..

DICHIARO E ASSEVERO

Che per l’intervento di risanamento eseguito sull’immobile intestato al


Sig………………………., sito in Via……………………………n°…….,presso
xxx (xx) ed individuato catastalmente al Foglio xxx, Particella xxx, Subalterno
xxx, ed al Foglio, si sono applicati sulla struttura esistente:

…….. cm del materiale


……………………………………………………………………………….

Con caratteristiche termiche deducibili da scheda tecnica fornita al


proprietario.

- 106 -
Si dichiara inoltre che le opere iniziate in data …………………………………..
sono state terminate in data ……………………………………...

xxxxx, …………………………

In fede

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davanti ad un pubblico o utilizzata a fini commerciali senza il consenso previo ed
esplicito di CEFTI CENTRO FORMATIVO TERMOTECNICO ITALIANO SRLS

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