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LA MORTE DI ADONE
Marte geloso di Venere e Adone, e con l'aiuto di Diana, fa innamorare un cinghiale di lui, che
lo assale. Adone lo affronta con le armi di meleagro, fatali, che appartengono ad un
argonauta.
Abbiamo detto che è un poema dilatato producendo una lunghissima narrazione nonostante
la trama sia corta.
La morte di Adone é infatti nel 18esimo canto, quindi lui muore e ci aspettiamo la
conclusione del poema ma questo episodio è seguito da altri due. Il poema va avanti in
modo disorientante, e ridondante.
1 ottava :
Adone fugge dal cinghiale innamorato ("mostro innamorato": valore ossimorico →
Dimensione paradossale: Adone morirà per un gesto d'amore) che lo rincorre. "Cinzia" é
Diana. Arriva una folata di vento che scopre la coscia di Adone, dice che potrebbe essere
uno Stratagemma di diana o Marte. Il vento diventa non solo un elemento narrativo ma
anche simbolico, inaugurazione della morte: perché questo vento allude all'aria che si
respira, che causerà la morte.
2 ottava:
Il cinghiale voleva baciargli il fianco che era stato scoperto e riesce, infatti lo morde, il
narratore ci dice che per il cinghiale quello era un segno d'amore, perché nessuno gli aveva
insegnato come mostrare amore. Pelle di adone:"avorio molle" morbido e bianco, "vince lene
i is tesse", iperbole, per darci il candore della coscia, descritta come più bianca della neve.
3 ottava:
Adone con la lancia cerca di ucciderlo, ma non funziona, e il cinghiale vuole stargli sempre
più vicino. Il cinghiale è infastidito, lo fa cadere e si mette sopra di lui. Il cinghiale viene
fortemente personificato, umanizzato, antropomorfizzato.
4 ottava:
Il vestito si alza di nuovo, e il cinghiale gli morde l'anca.
Sangue di adone :"purpureo smalto", e la sua pelle :"neve bianca rubineggiant" perché da
bianca diventa rossa sporca sangue.
Questa ottava é centrale, perché ci permette di riflettere sull'antieroe rappresentato da
Adone. Viene definito "meschine" nel senso di poveretto, non é un eroe, viene usato anche il
vezzeggiativo. Non è più l'eroe epico, è un anti eroe per questi 3 motivi fondamentali :
1. Presenza marginale e non funzione narrativa: la sua presenza all'interno del
poema è abbastanza marginale, agisce poco narrativamente parlando. E
anche quando è in scena non agisce ma è lì come spettatore, come per
esempio nell'episodio in cui mercurio insegna cose sulla luna.
2. Non è più un guerriero : al contrario di tutti i poemi epici precedenti.
Paradossalmente Adone è come un Rinaldo intrappolato nel giardino della
maga Armida, che non è riuscito a riscattarsi.
3. Amore : L'orizzonte d'azione in cui si muove Adone è esclusivamente quello
dell'amore. Gli eroi precedenti mettevano da parte I sentimenti, e l'amore era
in secondo piano. L' orizzonte di adone non sarà mai eroico. Giovanni Getto
ha definito il poema "poema di lusso e lussuria", per la cura formale del
poema che lo rende un gioiello, e lussuria perla sensualità.
5 ottava:
Fa fatica a respirare, ma la morte non rovina la sua bellezza esteriore:"morte in sì bel viso è
bella".