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QUANDO L’UOMO IMPARÒ A CONTARE

Laboratori sui sistemi di numerazione

Numeri e conteggi con i geroglifici degli antichi Egizi

Il Giardino di Archimede.
Un Museo per la Matematica
Numeri e conteggi con i geroglifici degli antichi Egizi

Introduzione Indice
1 Note storiche 3
Il nostro modo di contare è senz’altro uno 2 L’aritmetica dei geroglifici 4
dei più potenti e completi che siano mai Rappresentazione e cambi . . . . 4
stati sviluppati. Ma è anche uno dei più Addizioni . . . . . . . . . . . . . 5
complessi e più difficili da apprendere. Al- Sottrazioni . . . . . . . . . . . . . 5
tre strategie, preliminari o alternative, al- Moltiplicazioni . . . . . . . . . . 6
tri punti di vista, più primitivi ma in alcu- Divisioni . . . . . . . . . . . . . . 7
ni casi non meno efficaci, aiutano a com-
prendere meglio alcuni aspetti del contare, a 3 Indicazioni sui laboratori 9
mettere a fuoco e superare certe difficoltà, Livello 0: 5 anni . . . . . . . . . 9
ad afferrare meglio le potenzialità del no- Livello 1: 6-8 anni . . . . . . . . 10
stro modo di contare, oltre che a scoprirne Livello 2: 8-10 anni . . . . . . . . 11
la sua storia affascinante. Livello 3: da 10 anni . . . . . . . 11
In questa prospettiva sono nati i labora-
tori de Il Giardino di Archimede dedicati ai
sistemi di numerazione, pensati per le scuo-
le di ogni ordine e grado e dedicati ad alcuni
di questi antichi modi di contare. Si trat-
ta di attività sperimentate con le classi dai
nostri operatori.
Scopo di questo opuscolo, dedicato al si-
stema di numerazione degli antichi Egizi,
è fornire agli insegnanti che desiderino ri-
proporre le attività nelle proprie classi al-
cune informazioni teoriche necessarie per
impadronirsi dell’argomento e una serie di
suggerimenti pratici per lo svolgimento dei
laboratori stessi.

2
1 Note storiche teggio con la mano e il simbolo del milione,
il valore più grande che gli Egizi rappresen-
La civiltà degli Egizi ci ha lasciato alcune tassero, ricondubile all’uomo che si inchina
fra le più antiche tracce di matematica difronte all’immensità. Secondo altre ipote-
scritta. I primi numeri scritti si indivi- si l’origine di alcuni simboli potrebbe essere
duano su monumenti e iscrizioni databili legata a questioni fonetiche.
all’inizio del III millennio a. C. Si tratta Nelle più antiche rappresentazioni i sim-
di iscrizioni che impiegano il sistema ge- boli non hanno un ordine stabilito. Col
roglifico, la scrittura monumentale egizia. tempo assumono comunemente disposizio-
Nel sistema geroglifico vengono riservati ai ni ricorrenti. Cosı̀ simboli fino a un nume-
numeri sette segni distinti: ro di quattro vengono allineati: . Se i
simboli uguali sono cinque se ne scrivono
tre sopra e due sotto: . Sei simboli si
I simboli corrispondono a potenze cre-
scenti del dieci, e cioè rispettivamente ai distribuiscono su due righe, tre e tre; e cosı̀
valori 1, 10, 100, 1000, 10000, 100000, sette e otto simboli, rispettivamente quat-
1000000. Gli altri numeri si scrivevano ri- tro e tre, quattro e quattro. Nove simboli
petendo questi simboli il numero di vol- si rappresentano invece usualmente su tre
te necessario per arrivare al valore voluto.
Ad esempio il numero 1203 si scriveva con righe: . Il senso della scrittura pote-
un fior di loto, due corde, tre bastoncini:
. va andare da destra e sinistra o da sinistra
L’origine dei simboli non è nota; alcuni a destra, e anche i simboli a volte erano
sono più o facilmente identificabili e ricol- rovesciati.
legabili a oggetti significativi, su altri le ipo- La scrittura geroglifica rispondeva a
tesi sono più incerte. Le forme sono quelle fini decorativi e commemorativi, aveva
di un bastoncino o breve tratto di corda, di un carattere solenne ed era essenzialmen-
un bastone o corda piegato a forma di “U” te riservata alle iscrizioni monumentali.
rovesciata, di una corda arrotolata a spira- Per i conti, i censimenti, gli inventari, i
le, di un fior di loto in boccio, di un dito, di testamenti, i documenti economici, am-
un girino in metamorfosi, di un uomo ingi- ministrativi, giuridici, letterari, religiosi,
nocchiato con le braccia levate al cielo. La matematici o astronomici, e cosı̀ via, gli
corda era uno strumento comunemente usa- scribi impiegavanoinvece correntemente
to dagli Egizi per misurare i campi e la prin- una scrittura corsiva nota come ieratica.
cipale unità di misura era il khet, pari a 100 Si tratta di una forma di scrittura molto
cubiti. I fior di loto crescevano a migliaia più rapida e più adatta alla scrittura su
sulle rive del Nilo dove anche numerosissi- papiro; i simboli risultano composti da
mi potevano vedersi i girini in metamorfosi. un solo o da pochi rapidi tratti, frutto di
Il dito potrebbe essere la traccia di un con- abbreviazioni, schematizzazioni ed estreme
semplificazioni dei segni geroglifici, con i Le frazioni usate erano generalmente a nu-
quali si mantiene spesso solo una lontanis- meratore unitario ed un aspetto rilevante
sima somiglianza. Nella scrittura ieratica della pratica consisteva in come esprimere
anche i segni per rappresentare i numeri quantità frazionarie generiche in somme di
provengono da schematizzazioni più o me- frazioni unitarie. Fra le tecniche per le ope-
no spinte dei singoli geroglifici e dei diversi razioni, un carattere particolare ha la tecni-
raggruppamenti di più simboli nel loro ca per la moltiplicazione, basata su raddop-
complesso. Se nei primi documenti del III pi successivi. Anche la divisione, operazio-
millennio, questi simboli risultano ancora ne inversa della moltiplicazione, si eseguiva
riconoscibili, le successive trasformazioni servendosi della stessa tecnica.
portano a forme ormai apparentemente
senza legame con le originarie. Alla fine di
questo processo formale, per il frequente 2 L’aritmetica dei geroglifici
ricorso a abbreviazioni o a legature fra i
simboli ripetuti, il sistema ieratico dispone Nel corso dei laboratori vengono propo-
di un diverso simbolo non più solo per ste attività ispirate all’aritmetica dei ge-
i valori fondamentali 1, 10, 100, 1000, roglifici, usata dagli antichi Egizi, che
eccetera, ma anche per ciascuno dei numeri descriveremo ora più in dettaglio.
composti 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 20, 30, ....,
90, 200, 300, ..., 900, 2000, 3000, ...., 9000. Rappresentazione e cambi
Il sistema di scrittura dei numeri con i gero-
glifici è un sistema su base decimale. Ogni
simbolo corrisponde a dieci simboli di ordi-
ne inferiore. In altre parole ognuno dei set-
te simboli usati corrisponde a una potenza
crescente del 10:

In ieratico sono scritti i testi matematici


di epoca pre-greca, che appartengono all’ar-
1 101 102 103 .
co di tempo che va dal 2000 al 1600 a. C.
1 10 100 1000
e che costituiscono la più importante fon-
te di conoscenza per la matematica egizia.
Fra i principali ricordiamo il cosiddetto Pa- 104 105 106 .
piro Rhind, il Papiro di Mosca e il Roto- 10000 100000 1000000
lo di Cuoio. Si tratta di testi matematici
elementari, di carattere pratico, contenenti La rappresentazione è basata su un prin-
tavole di calcolo e problemi di varia natu- cipio strettamente additivo. Ogni simbolo
ra. L’aritmetica degli Egizi comprendeva conserva cioè sempre lo stesso valore e il va-
un uso delle frazioni piuttosto articolato. lore complessivo di un’espressione formata
da più simboli è data dalla somma dei valo- dizionare due numeri si dovranno allora co-
ri che vi compaiono. Cosı̀ rappresenta piare i simboli di un dato tipo che compaio-
il numero duecento, mentre , che si può no nel primo numero accanto ai simboli del-
scrivere anche poiché l’ordine è indiffe- lo stesso tipo che compaiono nel secondo, e
rente, rappresenta il numero centodue. La cosı̀ via per ogni tipo di simbolo. L’addi-
scrittura rappresenta il numero dieci- zione è compiuta in questo stesso gesto di
copiatura dei simboli. L’insieme comples-
milaventi e la scrittura il sivo dei simboli mi indicherà il valore del
numero centomilaseicentodue. risultato dell’addizione. Se ad esempio vo-
Dodici stanghette, , rappre- gliamo sommare con , si
sentano il numero dodici, ma lo stesso do- copiano le corde arrotolate che compaiono
dici si rappresenta meglio sostituendo die- nel primo e nel secondo numero, ottenendo
ci stanghette con un bastoncino curvo, os- , accanto a questi segni si copiano
sia in totale con un bastoncino curvo e due i bastoncini curvi del primo e del secondo
stanghette: . In generale ogni volta che numero e infine i bastoncini dritti del primo
i simboli sono è ripetuti dieci volte converrà e del secondo numero. Alla fine, senza fare
sostituirli con un solo simbolo di ordine nessun conto, si ottiene ,
maggiore. Si è eseguito in questo modo un che è il risultato. Volendo tradurre, ab-
“cambio”, ossia la sostituzione di un grup- biamo addizionato 132 con 213 ottenendo
po di simboli con un solo simbolo di forma 345.
diversa e di valore equivalente. Attraver- Se nel risultato ci fossero dieci simbo-
so i cambi si riduce il numero di simboli li di uno stesso tipo ripetuti, perché il ri-
necessari per rappresentare un dato valore sultato compaia nella forma migliore os-
e si rende la sua rappresentazione più com- sia impiegando meno simboli possibile, sarà
patta e significativa anche a colpo d’occhio. necessario aggiustare la scrittura compien-
In alcuni casi, nel corso di alcuni procedi- do un cambio. Ad esempio, la somma
menti di calcolo, sarà necessario compiere di con , alla fine del
la sostituzione nel verso opposto, fare cioè
una “spicciolatura”: al posto di dato sim- procedimento di copiatura dà l’espressio-
bolo si scriveranno allora dieci simboli di ne , in cui compaiono
valore inferiore. undici bastoncini curvi. Riscrivo allora in
forma più compatta il risultato sostituendo
dieci bastoncini con una corda arrotolata.
Addizioni Ottengo dunque la forma finale .
Come in ogni sistema di rappresentazione
additivo l’operazione di addizione risulta Sottrazioni
immediata. Per addizionare due o più valo-
ri basterà infatti mettere insieme i simboli La sottrazione fra due numeri in geroglifico
di ciascuno degli addendi. Se dobbiamo ad- si può eseguire nel seguente modo. Si scri-
vono il primo e, a lato, il secondo numero. biamo eseguito 1332 meno 241, ottenendo
Nel primo numero, il minuendo, si cancel- 1091.
lano uno ad uno - ad esempio barrandoli
- tutti quei simboli che formano il secon-
do numero, il sottraendo. Quando si sono Moltiplicazioni
cancellati tutti i simboli che compaiono nel
La tecnica egizia per eseguire le moltipli-
secondo numero, si raccolgono i simboli ri-
cazioni non richiede la memorizzazione del-
masti. Questi esprimono il risultato della
le tabelline, ossia dei prodotti reciproci dei
sottrazione.
numeri da 1 a 9. È basata invece su raddop-
Se ad esempio vogliamo eseguire pi successivi. Le operazioni di raddoppio e
meno , scriviamo i due numeri. Inizia- di dimezzamento avevano grande importan-
mo poi a cancellare nel primo numero tanti za nel calcolo antico. Del resto eseguire un
bastoncini quanti sono quelli che compaio- raddoppio di numeri scritti in geroglifici è
no nel secondo, cioè uno: . Prose- cosa piuttosto immediata poiché essenzial-
guiamo barrando ora i bastoncini curvi che mente basta ripetere due volte ogni simbo-
compaiono nel secondo numero, cioè due: lo del numero da raddoppiare. Occorrerà
. Abbiamo barrato tutti i simboli che a volte poi eseguire i cambi, per contenere
formano il secondo numero. Raccogliamo il numero dei simboli impegati. I cambi si
i simboli rimasti: . Questi danno il ri- possono eseguire alla fine del procedimento
sultato. Abbiamo cosı̀ eseguito, attraverso di calcolo, per dare al risultato la forma più
questo procedimento grafico, la sottrazione compatta, oppure si possono eseguire via
tra 32 e 21, ottenendo 11. via, durante i vari passaggi, non appena un
Non sempre nel primo numero si trove- tipo di simboli supera il dieci. In generale
ranno tutti i simboli che formano il se- con i primi e più semplici esempi converrà
condo. Se ad esempio vogliamo eseguire seguire la prima strada, in modo da non
meno , possiamo interferire con il procedimento. Quando i
barrare due corde arrotolate, un bastonci- numeri si fanno più grandi diventerà però
disagevole lavorare con un gran numero di
no e tre bastoni curvi: . Per
simboli e sarà allora conveniente eseguire
completare il secondo numero dobbiamo
subito i cambi.
barrare un ulteriore bastone curvo che però
Vediamo con un esempio come eseguire
non è immediatamente disponibile fra i sim-
una moltiplicazione tra due numeri secondo
boli del primo numero. Per farlo apparire, e
la tecnica dei raddoppi. Lo spazio di lavoro
poter completare la cancellazione, dobbia-
si divide in due colonne, su ciascuna delle
mo in questo caso sostituire ora la corda
quali si eseguiranno dei raddoppi. Nella
arrotolata rimasta con dieci bastoncini cur-
colonna di sinistra si eseguiranno raddoppi
vi: . Dopo averne a partire dall’unità: uno, due, quattro,
barrato uno, raccogliamo i simboli residui otto, e cosı̀ via. Nella colonna di destra
per leggere il risultato: . Ab- si partirà invece dal secondo dei numeri
da moltiplicare. Se vogliamo ad esempio condo caso si devono eseguire a sinistra tan-
moltiplicare 6 per 12, a sinistra si inizia la ti raddoppi dell’unità fino ad ottenere alme-
serie di raddoppi a partire da e ci si ferma no dodici bastoncini. La colonna di sinistra
quando nella colonna si hanno bastoncini avrà allora quattro righe, rispettivamente
sufficienti per formare il primo fattore, il con uno, due, quattro e otto bastoncini. Le
sei. Nel nostro caso saranno sufficienti tre ultime due mi danno dodici. Anche a destra
righe, cioè due raddoppi. Il sei infatti si dovrò formare quattro righe raddoppiando
può ottenere da due più quattro, che si ora il 6. Ottengo il risultato raccogliendo
trovano rispettivamente nella seconda e i simboli della terza e quarta riga, e
nella terza riga: , se ho via via sostituito gruppi
di dieci bastoncini con un batoncino curvo,
−→
ottenendo in totale ancora .
−→
A destra si raddoppia il , tante volte
quante si è raddoppiato l’ :
Divisioni

Sempre servendosi dei raddoppi in paralle-


lo si eseguono le divisioni. Si inizia questa
Si può ora andare a leggere il risultato. volta dalla colonna di destra dove si eseguo-
Questo si ottiene mettendo insieme i sim- no ora i raddoppi del divisore, fermandosi
boli della colonna di destra che stanno prima di superare il dividendo. Nella co-
sulle righe che corrispondono a quelle righe lonna di sinistra si eseguono ancora i rad-
che a sinistra servivano a formare il primo doppi dell’1, formando lo stesso numero di
fattore, cioè in questo caso la seconda e la righe che si sono formate a destra. Si tratta
terza. ora di andare a scegliere le righe che dan-
no il risultato. Per fare ciò si guarda la
→ ←− seconda colonna, individuando le righe che
→ ←− messe insieme danno il dividendo. Si vanno
poi a prendere le stesse righe sulla colonna
Complessivamente si ha dunque di sinistra: i valori complessivi dei simbo-
che, dopo aver cam- li che si trovano su queste righe di sinistra
biato dieci bastoncini con un bastoncino daranno il risultato.
Se ad esempio vogliamo dividere 65 per
curvo, si scrive meglio come .
13, si eseguono a destra i raddoppi del 13
Traducendo, abbiamo eseguito 6 per 12, fermandosi alla terza riga, poiché la quarta
ottenendo 72. supererebbe il dividendo.
Si osservi che moltiplicare 6 per 12 è di-
verso da moltiplicare 12 per 6, anche se i
risultati finali dovranno coincidere. Nel se-
A sinistra si fanno altrettanti raddoppi del-
l’unità.

Tra i raddoppi del 13 individuo le righe che Nella colonna di destra cerco ora di com-
danno il dividendo, cioè 65: sono la prima e porre il dividendo, scegliendo le righe
la terza, rispettivamente 13 e 52, che som- opportune. Mettendo insieme la terza e
mati fanno 65. Posso ora andare a leggere la seconda riga ottengo ottantaquattro
il risultato. Questo è dato dalle stesse righe bastoncini, che è il numero più vicino a
nella colonna di sinistra, cioè la prima e la ottantasei che posso ottenere. I due ba-
terza. stoncini che mancano danno il resto della
−→ ← divisione. Il quoziente si ottiene invece
dalla seconda e terza riga della colonna di
−→ ← sinistra:
Mettendo insieme i loro simboli, e ,
ottengo . Traducendo, abbiamo diviso −→ ←
65 per 13 ottenendo 5.
Ovviamente non sempre a destra si riesce −→ ←
a formare il dividendo. Questo accade solo Il risultato è dunque con resto di .
nel caso di divisioni esatte. Negli altri casi
Per avere un risultato espresso senza re-
si devono scegliere le righe che permettono
sto gli Egizi ricorrevano alle frazioni. Le
di avvicinarsi il più possibile al dividendo,
frazioni utilizzate erano tutte a numeratore
anche senza completarlo. Mancherà qual-
uno, ad eccezione di due terzi. Per indicarle
cosa. Quel che manca dà il resto della divi-
ricorrevano a una notazione speciale: una
sione. Il quoziente sarà dato invece ancora
bocca posta sopra il numero che indica le
dalle righe della prima colonna corrispon-
suddivisioni. Cosı̀ un terzo era rappresento
denti a quelle della seconda che sono state
da tre bastoncini con sopra una bocca, un
scelte.
dodicesimo da un bastoncino curvo e due
Se ad esempio vogliamo dividere dritti con sopra la bocca, un ventesimo da
due bastoncini curvi con sopra la bocca. Un
per , si inizia rad- mezzo e due terzi, avevano simboli speciali.
doppiando i quattordici bastoncini nella Per proseguire una divisione con resto im-
colonna di destra: quattordici, ventotto, piegando le frazioni è necessaria una certa
cinquantasei. A cinquantasei ci si ferma, esperienza e abilità. Si deve infatti conti-
poiché il raddoppio successivo supererebbe nuare la colonna dei raddoppi del divisore
il dividendo. A sinistra si completano aggiungendo ora suoi sottomultipli. Que-
altrettante righe con i raddoppi dell’unità: sti vanno opportunamente trovati per ave-
re quel che manca per completare il divi- di timbri. Nel CD-rom si trovano anche
dendo. Nella prima colonna, ad ogni riga, alcune schede di lavoro da stampare.
compaiono le frazioni corrispondenti al sot- Qui di seguito diamo alcune indicazio-
tomultiplo considerato, ad esempio un mez- ni su come svolgere un laboratorio, a se-
zo, un terzo, un decimo, .... Combinando conda del livello scelto, appoggiandosi al
i raddoppi con i sottomultipli si cerca di materiale fornito.
esprimere il dividendo. Il risultato si ottie-
ne allora nella colonna di sinistra, unendo
ai raddoppi dell’1 scelti nella prima colonna Livello 0: 5 anni
le frazioni corrispondenti ai sottomultipli
Si richiede che i bambini sappiano contare
scelti nella seconda. fino a cinque con una e con l’altra mano,
per arrivare alle due mani complete: il die-
ci. Con le prime diapositive si introduce il
3 Indicazioni sui laboratori primo simbolo, il bastoncino. Si ripete il
bastocino per il conteggio fino a dieci. Lo
Materiale. stesso conteggio viene riproposto ricorrendo
Il materiale per i laboratori comprende anche alle dita delle mani. Si piò stampare
un CD-rom in cui sono contenute delle pre- una scheda di lavoro in cui si chiede di ri-
sentazioni da proiettare durante lo svolgi- petere tanti bastoncini quante sono le dita
mento del laboratorario. Si tratta di dia- della mano evidenziate.
positive con immagini e brevi commenti da Con le diapositive successive si presenta
usare per le spiegazioni e per le attività. Le il simbolo del dieci, spiegando che arrivati
presentazioni sono divise in quattro livelli: a dieci bastoncini questi si possono mettere
livello 0, 1, 2, 3. Il livello 0, pre-calcolo, in un scacchetto piccolo che si indica con
è pensato per i piccolissimi, corrisponden- un bastone più lungo incurvato, il simbolo
temente alla sezione dei cinque anni della del dieci.
Scuola dell’Infanzia. I livelli 1 e 2 sono A seguire si introducono ad uno ad uno
pensati per il primo e il secondo ciclo della gli altri simboli, spiegando come ogni volta
Scuola Primaria. Il livello 3 è infine pensato che si ripetono dieci simboli si può formare
per la Secondaria Inferiore (o inizi della Se- un sacchetto sempre più grande. I simbo-
condaria Superiore). I livelli costituiscono li vengono accompagnati da una spiegazio-
un’indicazione di massima: ogni insegnante ne del loro significato simbolico, legato alla
potrà valutare se appoggiarsi al materiale quantità sempre maggiore che rappresenta-
di un altro livello, a seconda della classe. no. Cosı̀ dal bastocino corto si passa a quel-
Il materiale comprende inoltre scatoline lo lungo ripiegato, poi alla corda arrotolata
contenenti timbri per riprodurre le sette che è ancora più lunga, poi ai fior di loto in
forme dei geroglifici. Si consiglia di sud- boccio che fiorivano a migliaia sulle rive del
dividere i partecipanti in quattro gruppi e Nilo; al dito che indica in alto si può asso-
dotare ciascun gruppo di un set completo ciare l’immagine del firmamento con decine
di migliaia di stelle che contiene; i girini nel Utilizzando tutti i simboli si arriva a nu-
momento della metamorfosi dovevano riem- meri anche molto grandi rispetto all’espe-
pire le rive del Nilo; infine si arriva al nu- rienza comune di questa fascia d’età. Ma
mero piı̀ grande, oltre il quale ci si arrende. in realtà la comprensione del sistema egi-
Aiutandosi con un’altra scheda di lavoro zio si basa sulla capacità di contare fino a
in cui inserire i simboli e colorare i sacchi dieci e di ordinare i sette simboli, a pre-
sempre più grandi, si può rafforzare questa scindere dalla loro traduzione; per questo
idea di complessità sempre crescente. motivo, svincolandosi dalla traduzione nel
Per sottolineare la scansione di dieci in nostro sistema, si può facilmente lavorare
dieci, ossia che un gruppo di dieci simboli senza difficoltà anche con quantità molto
può essere sostituito da un solo altro sim- grandi.
bolo di forma diversa, si può ricorrere poi Una volta introdotti tutti i simboli si
a un’altra scheda di lavoro, in cui accan- riprende la numerazione, scoprendo come
to a file di dieci simboli uguali compare il formare i numeri da dieci a venti, e poi
simbolo equivalente. come proseguire oltre il venti. Una volta
Si riflette poi su come un numero si com- appreso dagli esempi il funzionamento del
ponga di più simboli diversi messi insieme, sistema di rappresentazione, si propongono
riconoscendo alcuni numeri nei bassorilievi alcune scritture da interpretare; si tratta
e chiedendo poi di comporre un numero a di guardare i simboli, ricordando come si
piacere. chiamano (dieci, cento, mille ...), e mettere
Con le ultime diapositive si propongono tutto insieme.
dei gruppi di simboli chiedendo di ricono-
Con le diapositive successive si propone
scere quale rappresenta la quantità maggio-
l’esercizio inverso: provare a scrivere alcuni
re. Ci si può aiutare qui ricordando che i
numeri usando i geroglifici.
simboli sono associati ai sacchi che possono
essere piccoli, medi, grandi, molto grandi, Seguono diapositive in cui si spiega come
molto molto grandi o enormemente gran- eseguire un’addizione, semplicemente rag-
di. Si tratterà allora di individuare in qua- gruppando i simboli dei numeri da som-
le gruppo di simboli appare il sacco più mare. Nell’ultima addizione, otto baston-
grande. cini più due bastoncini, qualcuno osser-
verà che la scrittura finale, dieci bastonci-
ni, andrebbe corretta in un solo bastoncino
Livello 1: 6-8 anni curvo.
Con le prime diapositive si presenta la scrit- Le ultime diapositive riguardano la sot-
tura geroglifica dei numeri fino a dieci. Suc- trazione, da eseguire con il metodo della
cessivamente si prosegue introducendo an- cancellazione. Sono tutti esempi che non
che tutti gli altri simboli. Ogni nuovo sim- richiedono cambi, e dunque facili da ese-
boli viene introdotto quando si arriva a guire anche quando compaiono simboli di
ripetere dieci volte il simbolo precedente. numeri grandi.
Livello 2: 8-10 anni Livello 3: da 10 anni
Con le prime diapositive si illustra il funzio-
Con le prime diapositive si mostra come namento del sistema di scrittura numerica
funziona il sistema di scrittura dei numeri con i geroglifici attraverso l’esempio diretto
con i geroglifici attraverso l’esempio diret- di scrittura dei primi numeri, con l’impiego
to di scrittura dei numeri da uno a venti. di due simboli. Si introducono poi tutti i
Si introducono poi tutti i sette simboli. Si simboli e si propongono esercizi di lettura
propongono esercizi di lettura di alcuni nu- e di rappresentazione.
meri geroglifici. Viceversa si chiede poi di Si spiega poi come eseguire un’addi-
scrivere in geroglifici alcuni numeri dati. zione, ricopiando i simboli e aggiustan-
do, mediante un cambio, la scrittura fi-
Si spiega poi come eseguire un’addizione,
nale del risultato. Seguono alcuni esercizi
raggruppando i simboli dei numeri da som-
sull’addizione.
mare. Il primo semplice esempio non richie-
Si prosegue con la sottrazione, mostran-
de il cambio. Il secondo esempio prevede
do la tecnica di cancellazione in un esempio
invece un cambio per giungere alla forma
che prevede già la sostituzione di un simbo-
finale del risultato. Si propongono esercizi
lo con dieci equivalenti. Anche gli esercizi
di addizione senza e con cambi finali.
proposti prevedono la sostituzione.
Con le diapositive successive si spiega co- Le diapositive seguenti illustrano come
me eseguire la sottrazione, mediante la can- eseguire una moltiplicazione con la tecni-
cellazione dei simboli. Il primo semplice ca del raddoppio. Seguono alcuni esercizi
esempio non presenta difficoltà. Nel secon- da eseguire.
do esempio si presenta invece un caso in cui La divisione viene affrontata inizialmente
per terminare la cancellazione è necessario nel caso in cui si ha un risultato esatto. Si
eseguire un cambio, sostituendo nel primo dà cosı̀ un esempio e si propongono i relati-
numero a una corda arrotolata dieci bastoni vi esercizi. Si introduce poi un caso in cui
curvi. Seguono alcuni esercizi proposti. non si ottiene il risultato esatto, spiegando
come trovare comunque il quoziente e de-
Si spiega poi come eseguire la moltipli-
terminare il resto. Seguono gli esercizi da
cazione con il metodo del raddoppio. L’e-
svolgere.
sempio è seguito dalla proposta di alcu-
Con le ultime diapositive, solamente per
ne moltiplicazioni da eseguire con lo stesso
chi vuole ancora proseguire, si introduco-
metodo.
no le frazioni. Si illustra come si rappre-
Si passa infine alla divisione. Il primo sentavano le frazioni con i geroglifici. Si
esempio e gli esercizi che seguono sono di- propone poi qualche facile esempio di scrit-
visioni esatte, in cui si riesce sempre a ri- tura di frazioni generiche come somma di
comporre il dividendo. Alla fine si propone frazioni unitarie. Per finire si spiega come
anche un esempio in cui la divisione non è utilizzando le frazioni si può continuare il
esatta, ma dà un resto. procedimento di divisione nel caso in cui la
divisione non sia esatta. Si arriva in que-
sto caso ad un quoziente con parte intera
e parte frazionaria. Seguono alcuni esercizi
da eseguire sull’esempio del caso illustrato.

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