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Sociologia del diritto 2/12

Oltre a Lombroso, altri esponenti del positivismo furono Ferri e Garofalo.


Entrambi cercarono la causa del comportamento criminale da ragioni esterne all'uomo.
Lombroso si era concentrato su fattori medico-biologici (antropologia criminale) citando
però anche fattori di tipo sociale, distinguendo tali tipi di delinquenti:
-delinquente nato:
Ferri riprese quest'ultimo aspetto e approfondì i fattori di tipo sociale, analizzando il
fenomeno criminale da un punto di vista sociologico dando vita alla sociologia criminale.
Ferri considera l'uomo come una macchina, ossia con certe condizioni si comporterà in un
certo modo. Anch'essa quindi è una teoria deterministica.
Garofalo approfondì il comportamento criminale causato da fenomeni di tipo morale.
La scuola positiva criminologica applica i criteri delle scienze naturali allo studio del
comportamento criminale dell'uomo. Ne risulta che quest'ultimo viene spiegato
dall'ambiente con cause di tipo morale, antropologico o sociale.
Attraverso lo studio sui gemelli si cercò di verificare le teorie lombrosiane, ma senza
successo.
La teoria di Lombroso viene solitamente classificata come una teoria consensuale, perché
parte dal presupposto che nella società vi siano dei valori condivisi, che vengono
trasgrediti a causa di una malattia.
Ci sono stati studi che hanno cercato di mettere in relazioni le disfunzioni del cervello e il
comportamento criminale. Oggi hanno avuto un grande sviluppo le neuroscienze, le quale
studiano il comportamento dell'individuo in base alle zone del cervello. Tuttavia nel corso
del 1900 gli studi si sono concentrati particolarmente sui fattori di tipo sociologico.
Le teorie lombrosiane hanno favorito una risposta politica non orientata a contrastare la
criminalità con riforme di tipo sociale, ma orientata verso l'istituzione di centri in cui i
delinquenti potessero essere curati in quanto considerati malati.

La Scuola di Chicago
A Chicago alla fine del 1800 fu istituito un dipartimento di sociologia.
Nei primi del 1900 a Chicago arrivarono molti lavoratori immigrati di altri stati, popolando la
città.
Ciò portò un incremento di criminalità, e si pensò che la criminalità fosse dovuta a
problemi di carattere sociale ed economico. Si cercava infatti un nesso tra ciò che
avveniva nella città, fattori di devianza e fenomeni di criminalità.
Negli anni 20 arrivarono sociologi di alto livello, che diedero vita a studi rigorosi e scientifici
sull'ambiente della società di Chicago.
I metodi applicati da questi sociologi erano empirici, quindi non teorie astratte, ma ricerche
empiriche, basate sulla raccolta di dati empirici.
Inoltre cercarono di studiare i comportamenti delle persone attraverso l'osservazione
partecipante, introducendosi nell'ambiente che avevano intenzione di studiare.
I motivi fondamentali della scuola di Chicago per studiare la criminalità furono:

La teoria ecologica: alcuni ricercatori pretesero di studiare il comportamento dell'individuo


in base all'ambiente in cui vivevano. La città si divide in quartieri. La loro organizzazione e
la loro distribuzione non avviene a caso, quindi vi sono dei fattori da studiare. La devianza
e la criminalità.

Interazionismo simbolico: è un motivo che sposta l'attenzione sull'ambiente sociale. Il


comportamento dell'individuo dipende dall'ambiente sociale. Ciò che influisce nel
comportamento dell'individuo è lo scambio di simboli con gli altri, relazionandosi agli altri.
Per simboli si intendono i significati che si danno alle idee, alle opinioni.
Conflitto culturale: la città di Chicago era composta dal multiculturalismo dovuto all'arrivo di
immigrati di paesi diversi. Ciò portava alla formazione di ghetti e di gruppi chiusi. A volte
l'individuo che agiva nella società poteva entrare in conflitto con altre culture.
Il conflitto culturale si genera perché nella città di Chicago non vi era una omogeneità
culturale, ma era caratterizzata da tanti punti di vista culturali diversi.

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