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1) definire il concetto di diritto e di norma, per avere una chiara definizione di essi.
La norma da un'indicazione di comportamento. Essa non dà informazione, ma vuole
modificare un comportamento. Ciò può dare obblighi, divieti oppure dice ciò che è
permesso fare. Nel caso di obblighi la norma si dice prescrittive. Sono invece proscrittive
quando le norme pongono dei divieti.
Le norme contengono delle sanzioni. In caso di norme giuridiche, si hanno le sanzioni
formali (ossia quelle regolamentate da norme preesistenti), mentre in caso di norme sociali
o morali, si hanno le norme informali (guidate dall'istinto).
L'orientamento conflittuale si basa sull'idea che nella società vi sia un continuo conflitto tra
gruppi o classi. In questa ottica il diritto viene utilizzato per tutelare gli interessi del
gruppo/classe dominante.
L'orientamento consensuale si basa sull'idea che la società sia basata su idee e valori
condivisi, e che il diritto venga utilizzato per tutelare tali valori.
L'orientamento dialettico rigetta entrambe queste due idee, parlando di Stato Sociale. I
cambiamenti non sono automatici, e infatti a volte i cambiamenti normativi tengono in
considerazione gli interessi delle classi meno abbienti.
Lo stato liberaldemocratico è quello che garantisce i diritti di libertà e i diritti politici.
Dal 1800 in poi si è avuta una nuova ondata di diritti: i diritti sociali, ossia quelli attraverso
cui si cerca di raggiungere la libertà dal bisogno (es. Diritto all'istruzione, alla pensione
ecc.).
Lo Stato Sociale è quindi caratterizzato dall'affermazione dei diritti sociali.
La legislazione sociale si è avuta perché rispecchiava l'interesse delle classi povere,
quindi il rapporto tra mutamento sociale e mutamento normativo va visto in modo dialettico
tra classi dominanti e classi subalterne.