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MARRASIO 3

IL SORRISO DOLCISSIMO DI ANGELINA IRRETISCE MARRASIO


Infatti dalla sua bocca gocciola UN FAVO ( di miele)
COME SE UN FAVO DI MIELE FOSSE SPARSO SULLE ERBE SARDE
E I SARDI DESSERO DOLCE MIELE AI SICILIANI
GLI OCCHI MI RAPISCONO CHE X ME SONO DELLE STELLE
RISPLENDONO QUANDO SONO APERTI E VEDONO I LUOGHI OSCURI DELLE TENEBRE DEL TARTARO.
DI NOTTE IO VADO TRANQUILLO ATTRAVERSO LUOGHI POCO RACCOMANDABILI DEGNI
DI ESSERE TEMUTI
VADO LUMINOSO NELL’Oscurità ATTRAVERSO ASPRI GIOGHI.
NON VI è TIMORE AL MONDO SE MANCANO LE LUCI A FEBO
O SE CINZIA è PRIVA DELLA SUA LICE NOTTURNA.
QUANDO DI GIORNO, O ANGELA MI SORRIDI, con i tuoi occhi limpidi
Non vi è nessun sole più splendido né una luna che ti superi.
Gli occhi gareggiano con le stelle, le tue labbra superano i rossi coralli,
le tue guance superano i bianchi ligustri
la tua gola è cosi soffusa di una splendida lucentezza
tanto che io ho paura quando tu bevi il nero falerno.
In un primo momento pensavo che la tua gioia sanguinasse
Io sarei corso alle armi se l’amore allora non mi avesse ammonito
La fronte luminosa mi tormenta ke io adoro come una divinità
È più pura dello specchio e più candida della neve.
Quando parli le tue labbra mandano fuori rosse faville
E inoltre il Cinnamomo è purpureo e roseo.
Il cristallo circonda il tuo petto
Il giacinto tiene il lungo e latte collo. tutto il corpo è splendore.
Tutte queste cose mi prosciugano le viscere x il troppo ardore
E una sete inestinguibile dilania il mio petto
Queste cose strappano la nostra anima in mezzo al corpo
Tu (sei) la prima quiete del mio piacere.

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