La dogana è la sede del potere governativo. Il riferimento alla bandiera (con le strisce
verticali invece che orizzontali) caratterizza l’edificio come sede di governo e non
come edificio militare. Compare anche l’aquila e questa, insieme alla bandiera, è uno
dei due simboli del Governo americano l’aquila è un simbolo forte: grande madre,
che con le sue ali si apre in un grande abbraccio accogliente, ma anche animale
truculento, con i suoi dardi e i suoi artigli. L’aquila diventa il simbolo della doppiezza
americana. Siccome Hawthorne era del partito del presidente Jackson, alla fine del
mandato di questo presidente fu considerato un sovversivo e per questo fu cacciato
dalla dogana. Da ciò veniva l’ironia amara nei confronti dell’aquila americana.
Hawthorne si identifica con Hester: entrambi avevano disubbidito alla legge della
maggioranza. Come può l’uomo punire così severamente chi ha violato le leggi
dell’uomo? È solo ammissibile che si possa punire così severamente chi violi la legge
di Dio. Da qui il legame profondo tra il saggio introduttivo e il romanzo.
Dichiarandosi jacksoniano, Hawthorne aveva disubbidito ad una consuetudine, non
ad una legge e tuttavia era stato punito col licenziamento. L’aver ambientato il
romanzo nel ‘600 creava una relazione diretta tra i due secoli: in sostanza dimostrava
che nulla era cambiato.
Quindi Hawthorne racconta di aver trovato dei documenti in cui è spiegata tutta la
storia di Hester. I primi momenti del romanzo consistono nel sapere la storia, che ci
viene subito raccontata. In seguito si concentra sul senso e il romanzo va letto per
sapere il contenuto metaforico di questa vicenda di debolezza e fragilità umana,
piuttosto che per la vicenda svelata fin da subito.