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Campo magnetico

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In fisica, in particolare nel magnetismo, il campo magnetico è un campo vettoriale
solenoidale[1] generato nello spazio dal moto di una carica elettrica o da un campo
elettrico variabile nel tempo. Insieme al campo elettrico esso costituisce il campo
elettromagnetico, responsabile dell'interazione elettromagnetica.

In realtà, le equazioni relative al campo elettrico e quelle relative al campo


magnetico sono solo in apparenza completamente separate: le stesse cariche
elettriche, quando sono in movimento, danno luogo a una densità di corrente e
divengono dunque sorgente di un campo magnetico. Tuttavia, poiché il fatto che le Lo spettro magnetico, l'insieme delle
cariche siano ferme o si muovano è un fatto relativo (cioè dipendente dal sistema di linee di campo dovuto ad un
riferimento scelto per descrivere il fenomeno), diviene ugualmente relativo il fatto magnete, è reso visibile dalla
limatura di ferro su un foglio di carta.
che si abbia a che fare con un campo elettrico o con un campo magnetico. Appare
dunque naturale interpretare il campo elettrico e il campo magnetico come
manifestazioni diverse di un'unica entità fisica, dettacampo elettromagnetico.[2]

Indice
1 Descrizione
2 Forza di Lorentz
3 Campo magnetico generato da un circuito
4 Proprietà del campo magnetico stazionario nel vuoto
5 Potenziale vettore
6 Campo magnetico in condizioni non stazionarie
6.1 La legge di Faraday
6.2 La legge di Ampere-Maxwell
7 Magnetismo nella materia
7.1 Equazioni di Maxwell per il campo magnetico nella materia
7.2 Permeabilità magnetica
8 Energia magnetica
9 Il campo elettromagnetico
10 Esempi
11 Note
12 Bibliografia
13 Voci correlate
14 Altri progetti
15 Collegamenti esterni

Descrizione
La scoperta della produzione di campi magnetici da parte di conduttori percorsi da
corrente elettrica si deve a Ørsted nel 1820: sperimentalmente si verifica che la
direzione del campo è la direzione indicata dalla posizione d'equilibrio dell'ago di
una bussola immersa nel campo; lo strumento per la misura del campo magnetico è
il magnetometro.

Il campo magnetico agisce su un oggetto elettricamente carico con la forza di


Lorentz (nel caso di una carica elettrica in movimento) oppure tramite il momento
torcente che agisce su un dipolo magnetico. L'evoluzione spaziale e temporale del
campo magnetico è governata dalle equazioni di Maxwell, un sistema di quattro
equazioni differenziali alle derivate parzialilineari che sta alla base della descrizione
formale dell'interazione elettromagnetica.

In fisica il campo magnetico in un punto di un mezzo è individuato dal vettore


composto da una prima componente indicata con e una seconda componente
indicata con dovuta a fenomeni microscopici che avvengono nel mezzo come
tipicamente un determinato allineamento degli spin atomici[3]. si misura in tesla
(T) o in Wb/m²[4] ed è anche detto densità di flusso magnetico o induzione
Hans Christian Ørsted, Der Geist in
magnetica; è detto "campo magnetizzante"[5] e si misura in A/m (o anche in der Natur, 1854
Oe)[6]; è il "vettore di magnetizzazione", anch'esso in A/m; è la permeabilità
magnetica del vuoto pari a . In definitiva:
.[7][8][9]

tiene conto del fatto che gli elettroni legati allineano mediamente il loro momento magnetico intrinseco (spin) in una certa
direzione, spesso quella del campo applicato esternamente, e inoltre compiono dei moti medi di precessione attorno a tale direzione
in senso orario o antiorario a seconda del segno della loro carica elettrica. Si tratta di moti rotatori nello stesso senso e con la stessa
direzione perpendicolare, che forniscono un contributo alla corrente elettrica macroscopica soltanto sulla superficie del materiale: al
suo interno i moti delle cariche affiancate tra di loro si compensano a vicenda in quanto ruotano tutte nello stesso senso e da ciò
deriva il fatto che le correnti delle cariche legate agli atomi sono esprimibili come il rotore della magnetizzazione. Il legame tra e
è generalmente spiegabile con delle trattazioni quantistiche della materia, che caratterizzano le proprietà magnetiche dei materiali
come il paramagnetismo, il diamagnetismo, il ferromagnetismo, l'antiferromagnetismo, il ferrimagnetismo e il superparamagnetismo.

è un campo magnetico che ha quattro possibili contributi: la corrente dovuta a cariche libere nel materiale, un campo magnetico
applicato esternamente, la variazione nel tempo del campo elettrico e il campo demagnetizzante che è sempre opposto in verso
alla magnetizzazione infatti esso nasce qualora la magnetizzazione abbia dei punti di non uniformità lungo la propria direzione,
ovvero quando ha divergenza non nulla.[10] L'esempio più caratteristico di necessità del campo demagentizzante in assenza di
campi magnetici applicati esternamente, di correnti elettriche libere e variazioni del campo elettrico è il fatto che in un ferromagnete
può essere comunque presente ma essendo nulla fuori dal materiale ha una discontinuità al bordo che la rende non solenoidale
quindi se fosse nullo anche sarebbe non solenoidale e ciò contraddirebbe la secondaequazione di Maxwell: .

In ambito ingegneristico viene spesso utilizzata una convenzione diversa: le quantità fondamentali (campo elettrico e campo
magnetico) sono rappresentate dalla coppia duale , mentre le induzioni corrispondenti, ovvero la coppia duale ,
vengono considerate la risposta del mezzo all'eccitazione elettromagnetica. Grazie a questa convenzione esiste una dualità sia a
livello di unità di misura (ampere è duale di volt, weber è duale di coulomb), sia a livello di notazione. Difatti, introducendo le
quantità fittizie densità di carica magnetica e densità di corrente magnetica , è possibile scrivere delle equazioni di Maxwell
perfettamente simmetriche, e ciò consente di enunciare ilteorema di dualità elettromagnetica.

Forza di Lorentz
Sia data una carica elettrica puntiforme in moto con velocità
istantanea in una regione caratterizzata dalla presenza di un
campo elettrico ed un campo magnetico . La forza di Lorentz
è la forza esercitata dal campo elettromagneticosulla carica, ed è
proporzionale a e al prodotto vettoriale tra e secondo la
relazione:[11]

dove è la posizione della carica, la sua velocità e è il


tempo.

Una carica positiva viene accelerata nella direzione di e viene Lo spettro magnetico prodotto da un circuito di forma
curvata nella direzione perpendicolare al piano formato da e . qualsiasi

Si consideri il caso in cui sia presente il solo campo magnetico. La


formula può essere applicata al caso di un circuito filiforme di lunghezza percorso dalla corrente elettrica :

e sapendo che per definizione:

con la densità di corrente, si può estendere al caso più generale di un volume percorso da una corrente descritta dalla densità di
corrente, per il quale si ha:

Dal momento che la forza di Lorentz è legata al campo magnetico tramite il prodotto vettoriale, la forza e il campo non hanno la
stessa direzione, essendo perpendicolari. Come conseguenza di ciò, la forza di Lorentz non compie
lavoro, infatti:

L'ultimo integrando è nullo perché è ilprodotto misto di tre vettori, di cui due paralleli.

Campo magnetico generato da un circuito


Una serie di evidenze sperimentali, tra le quali l'esperimento di Oersteddel 1820, ha portato a concludere che il campo magnetico nel
generico punto generato nel vuoto da un elemento infinitesimo di un circuito percorso da una corrente è dato da:[12]

dove è la distanza tra la posizione dell'elemento infinitesimo del circuito e il punto in cui è calcolato il campo,
e è la permeabilità magneticanel vuoto.

L'integrazione su tutto il circuito della precedente espressione produce laLegge di Biot-Savart:


che rappresenta il campo magnetico totale generato dal circuito in . Nel caso più generale, in cui l'approssimazione di circuito
filiforme non viene applicata, si ricorre alla densità della corrente che attraversa una sezione di conduttore. L'espressione del
campo diventa:[13]

dove è il volume infinitesimo, di lunghezza e sezione , del conduttore nel punto .

Proprietà del campo magnetico stazionario nel vuoto


Calcolando la divergenza del campo generato da un circuito si dimostra che essa è sempre nulla:[14]

Questa proprietà costituisce la secondaequazione di Maxwell:

Il fatto che si tratti di un campo a divergenza nulla implica che il campo magnetico sia un campo solenoidale. Da questo fatto segue
che, applicando il teorema del flusso di Gauss, il flusso di attraverso qualsiasi superficie chiusa che contiene al suo
interno il circuito è nullo:

dove è il volume racchiuso dalla frontiera . Inoltre, il campo magnetostatico non è conservativo e quindi non è irrotazionale,
cioè il suo rotore non è nullo ovunque. Partendo dalla più generale formulazione del campo magnetico, nella quale si sfrutta la
densità di corrente, si dimostra che:

dove indica il vettore densità di corrente. Questa espressione costituisce la quarta equazione di Maxwell nel caso stazionario.[15]
Applicando alla precedente espressione ilteorema del rotore si ottiene la Legge di Ampere:[16]

ovvero, la circuitazione lungo una linea chiusa del campo magnetostatico è pari alla somma algebrica delle correnti concatenate con
essa.

Potenziale vettore
Il potenziale vettore del campo magnetico, indicato solitamente con , è un campo vettoriale tale che sia uguale al rotore di
:[17]
La definizione non è tuttavia univoca, dal momento che resta invariato se ad si somma il gradiente di una qualsiasi funzione
scalare:

Il potenziale vettore definito in questo modo risulta soddisfare automaticamente le


equazioni di Maxwell nel caso statico.

Nel caso elettrodinamico bisogna modificare le definizioni dei potenziali in modo da ottenere che due equazioni di Maxwell risultino
immediatamente soddisfatte. Per quanto riguarda , si verifica ancora che è definito in modo che il suo rotore sia , mentre è
definito in modo che:

Campo magnetico in condizioni non stazionarie


L'elettrostatica e la magnetostatica rappresentano due casi particolari di una teoria più generale, l'elettrodinamica, dal momento che
trattano i casi in cui i campi elettrico e magnetico non variano nel tempo. In condizioni stazionarie i campi possono essere infatti
trattati indipendentemente l'uno dall'altro, tuttavia in condizioni non stazionarie appaiono come le manifestazioni di una stessa entità
fisica: il campo elettromagnetico.

Più precisamente, le leggi fisiche che correlano i fenomeni elettrici con quelli magnetici sono la legge di Ampere-Maxwell e la sua
simmetrica legge di Faraday.

La legge di Faraday
La legge di Faraday afferma che la forza elettromotrice indotta in un circuito chiuso da un campo magnetico è pari all'opposto della
[2]
variazione del flusso magnetico del campo concatenato con il circuito nell'unità di tempo, ovvero:

[18]
Per la definizione di forza elettromotrice si ha, esplicitando la definizione integrale di flusso:

applicando il teorema di Stokes al primo membro:

e per quanto detto si giunge a:

[19]
Uguagliando gli integrandi segue la terza equazione di Maxwell:
Si noti che nel caso non stazionario la circuitazione del campo elettrico non è nulla, dal momento che si genera una forza
elettromotrice che si oppone alla variazione del flusso del campo magnetico concatenato col circuito.

La legge di Ampere-Maxwell
L'estensione della legge di Ampère al caso non stazionario mostra come un campo elettrico variabile nel tempo sia sorgente di un
campo magnetico. Ponendo di essere nel vuoto, la forma locale della legge di Ampère costituisce la quarta equazione di Maxwell nel
caso stazionario:

Tale relazione vale solamente nel caso stazionario poiché implica che la divergenza della densità di corrente sia nulla, contraddicendo
in questo modo l'equazione di continuitàper la corrente elettrica:[20]

Per estendere la legge di Ampère al caso non stazionario è necessario inserire la prima legge di Maxwell nell'equazione di continuità:

Il termine

[21]
è detto corrente di spostamento, e deve essere aggiunto alla densità di corrente nel caso non stazionario.

[22][23]
Inserendo la densità di corrente generalizzata così ottenuta nella legge di Ampère:

si ottiene la quarta equazione di Maxwell nel vuoto.[24] Tale espressione mostra come la variazione temporale di un campo elettrico
sia sorgente di un campo magnetico.

Magnetismo nella materia


Per descrivere il comportamento del campo magnetico nella materia è sufficiente introdurre nelle equazioni di Maxwell un termine
aggiuntivo , che rappresenta la densità di corrente associata alla magnetizzazione del materiale:

Tuttavia, tale termine non è in generale noto: questo ha portato all'introduzione del vettore intensità di magnetizzazione, anche detto
vettore di polarizzazione magneticae indicato con , una grandezza vettoriale macroscopica che descrive il comportamento globale
del materiale soggetto alla presenza del campo magnetico. Il vettore rappresenta il momento di dipolo magnetico per unità di volume
posseduto dal materiale. Definito come la media del valore medio del momento magnetico proprio di N particelle contenute in un
volume infinitesimo , è espresso dalla relazione:

Nel Sistema internazionale di unità di misura il vettore di polarizzazione magnetica si misura in Ampere su metro (A/m), e nella
definizione il limite vale per un volume che contenga un numero significativo di atomi tale da poterne calcolare una proprietà media.

Nel caso in cui la polarizzazione atomica all'interno del materiale sia uniforme, le correnti di magnetizzazione sono descritte dalla
corrente di magnetizzazione superficiale , data da:

ovvero la corrente di magnetizzazione è pari al flusso del vettore densità di corrente di magnetizzazione superficiale attraverso
una superficie . Nel caso in cui la polarizzazione atomica all'interno del materiale non sia uniforme, invece, si introduce la corrente
di magnetizzazione volumica , data da:

ovvero la corrente di magnetizzazione volumica è pari al flusso del vettore densità di corrente di magnetizzazione volumica
attraverso una superficie . Le relazioni che legano la densità di corrente di magnetizzazione con il vettore di magnetizzazione sono:

dove nella prima equazione è il versore che identifica la direzione normale alla superficie del materiale.

Equazioni di Maxwell per il campo magnetico nella materia


[25]
La presenza di materia costringe a tenere conto delle correnti amperiane nelle equazioni di Maxwell per il campo magnetico:

e porta a definire il vettore campo magnetico nella materia come:[8]

L'equazione di Maxwell può essere riscritta in modo equivalente:

La densità di corrente presente nella precedente equazione si riferisce esclusivamente alle correnti elettriche, date dal moto dei soli
elettroni liberi, e non alle correnti atomiche di magnetizzazione. Nel caso non stazionario, inoltre, la quarta equazione ha
l'espressione:[26]
Permeabilità magnetica
La permeabilità magnetica è una grandezza fisica che esprime l'attitudine di una sostanza a polarizzarsi in seguito all'applicazione di
un campo magnetico e si misura in henry al metro (H/m), equivalente a newton all'ampere quadrato (N/A2). Nel caso in cui il
materiale sia omogeneo e isotropo e la sua risposta sia lineare, i vettori e sono paralleli, e questo implica che la relazione tra di
essi è di semplice proporzionalità:[27]

dove è la permeabilità magnetica del materiale considerato.

Dal momento che non tutti i materiali hanno una reazione lineare tra e , i materiali magnetici si distinguono in tre categorie:

I materiali ferromagnetici, come ferro, cobalto e nichel, sono caratterizzati dal fatto che i campi e non sono
paralleli, e la permeabilità ha un comportamento che manifesta una più o meno marcata isteresi, ovvero una
dipendenza dalle precedenti magnetizzazioni e smagnetizzazioni subite da tali materiali. Più precisamente, nelle
sostanze ferromagnetiche la permeabilità è funzione del campo magnetico .
I materiali diamagnetici, caratterizzati da una permeabilità costante ma minore di quella del vuoto e indipendente da
.
I materiali paramagnetici, caratterizzati da una permeabilità costante e maggiore di quella del vuoto e indipendente
da .

Energia magnetica
L'energia magnetica è l'energia associata al campo magnetico, e nel caso di materiali in cui la relazione tra e sia lineare l'energia
magnetica contenuta in un volume è data da:[28]

dove il prodotto scalare:

è la densità di energia magnetica.

Per un circuito percorso da corrente la densità di energia magnetica può essere definita a partire dal potenziale vettore del campo
magnetico ed il vettoredensità di corrente :

Il campo elettromagnetico
Il campo elettromagnetico è dato dalla combinazione del campo elettrico e del campo magnetico , solitamente descritti con
vettori in uno spazio a tre dimensioni. Il campo elettromagnetico interagisce nello spazio con cariche elettriche e può manifestarsi
anche in assenza di esse, trattandosi di un'entità fisica che può essere definita indipendentemente dalle sorgenti che l'hanno generata.
In assenza di sorgenti il campo elettromagnetico è detto onda elettromagnetica,[29] essendo un fenomeno ondulatorio che non
richiede di alcun supporto materiale per diffondersi nello spazio e che nel vuoto viaggia alla velocità della luce. Secondo il modello
standard, il quanto della radiazione elettromagnetica è ilfotone, mediatore dell'interazione elettromagnetica.
La variazione temporale di uno dei due campi determina il manifestarsi dell'altro: campo elettrico e campo magnetico sono
caratterizzati da una stretta connessione, stabilita dalle quattro equazioni di Maxwell. Le equazioni di Maxwell, insieme alla forza di
Lorentz, definiscono formalmente il campo elettromagnetico e ne caratterizzano l'interazione con oggetti carichi. Le prime due
equazioni di Maxwell sono omogenee e valgono sia nel vuoto che nei mezzi materiali, e rappresentano in forma differenziale la
Legge di Faraday e la legge di Gauss per il campo magnetico. Le altre due equazioni descrivono il modo in cui il materiale, nel quale
avviene la propagazione, interagisce polarizzandosi con il campo elettrico e magnetico, che nella materia sono denotati con e .
Esse mostrano in forma locale laLegge di Gauss elettrica e la Legge di Ampère-Maxwell.

Le equazioni di Maxwell sono formulate anche in elettrodinamica quantistica, dove il campo elettromagnetico viene quantizzato.
Nell'ambito della meccanica relativistica, i campi sono descritti dalla teoria dell'elettrodinamica classica in forma covariante, cioè
invariante sotto trasformazione di Lorentz. Nell'ambito della teoria della Relatività il campo elettromagnetico è rappresentato dal
tensore elettromagnetico, un tensore a due indici di cui i vettori campo elettrico e magnetico sono particolari componenti.

Esempi

Note
1. ^ Mencuccini, Silvestrini, Pag. 259
2. ^ a b Mencuccini, Silvestrini, Pag. 352
3. ^ ICNIRP, Traduzione italiana a cura di Paolo Vecchia, Linee guida per la limitazione dell'esposizione a campi
elettrici e magnetici variabili nel tempo ed a campi elettromagnetici (fino a 300 GHz).(PDF), in Health Physics,
vol. 74, nº 4, 1998, pp. 494-522.
4. ^ Jackson, Pag. 780
5. ^ Francesco Calza (a cura di),Cap. 3, in Manuale degli impianti termici e idrici, Tecniche Nuove, 2005, pp. 25-31,
ISBN 88-481-1560-8.
6. ^ (EN ) BIPM, The International System of Units (SI)(PDF), su bipm.org. URL consultato il 22 marzo 2010.
7. ^ Ugo Amaldi, Approfondimento cap. 8 - Il campo magnetico H(PDF), in L’Amaldi per i licei scientifici, vol. 3, Bologna,
Zanichelli, 2012.
8. ^ a b Mencuccini, Silvestrini, Pag. 310
9. ^ D. Halliday, Fisica 2, 4ª ed., milano, casa editrice ambrosiana, 1994,pp. 870-872.
10. ^ Stephen Blundell, Appendix D, in Magnetism in condensed matter, New York, Oxford University Press, 2001,
pp. 215-218.
11. ^ Jackson, Pag. 3
12. ^ Mencuccini, Silvestrini, Pag. 250
13. ^ Mencuccini, Silvestrini, Pag. 251
14. ^ Mencuccini, Silvestrini, Pag. 257
15. ^ Mencuccini, Silvestrini, Pag. 260
16. ^ Mencuccini, Silvestrini, Pag. 265
17. ^ Mencuccini, Silvestrini, Pag. 273
18. ^ Mencuccini, Silvestrini, Pag. 353
19. ^ Mencuccini, Silvestrini, Pag. 361
20. ^ Mencuccini, Silvestrini, Pag. 396
21. ^ Mencuccini, Silvestrini, Pag. 397
22. ^ Raymond Bonnett, Shane Cloude,An Introduction to Electromagnetic Wave Propagation and Antennas, Taylor &
Francis, 1995, p. 16, ISBN 1-85728-241-8.
23. ^ JC Slater and NH Frank,Electromagnetism, Reprint of 1947 edition, Courier Dover Publications, 1969,p. 84,
ISBN 0-486-62263-0.
24. ^ Mencuccini, Silvestrini, Pag. 398
25. ^ Mencuccini, Silvestrini, Pag. 309
26. ^ Mencuccini, Silvestrini, Pag. 401
27. ^ Mencuccini, Silvestrini, Pag. 313
28. ^ Mencuccini, Silvestrini, Pag. 378
29. ^ Landau, Lifshits, Pag. 147
Bibliografia
Corrado Mencuccini, Vittorio Silvestrini, Fisica II, Napoli, Liguori Editore, 2010,ISBN 978-88-207-1633-2.
Lev D. Landau, Evgenij M. Lifshits,Fisica teorica 2 - Teoria dei campi, Roma, Editori Riuniti Edizioni Mir, 1976,
ISBN 88-359-5358-8.
John D Jackson, Classical Electrodynamics, 3rd Edition, Wiley, 1999, ISBN 0-471-30932-X.
Jerry D. Wilson e Antony J. Buffa, Fisica 3, Milano, Principato, 2000,ISBN 88-416-5803-7.
Paride Nobel, Fenomeni fisici, Napoli, Editrice Ferraro, 1994,ISBN 88-7271-126-6.
Gerosa, Lampariello, Lezioni di Campi Elettromagnetici, Editore Ingegneria 2000

Voci correlate
Campo elettrico
Campo elettromagnetico
Corrente elettrica
Demagnetizzazione adiabatica
Forza di Lorentz
Elettromagnetismo
Teorema del flusso
Energia magnetica
Equazioni di Maxwell
Esempi di campo magnetico
Legge di Ampere
Magnetismo
Permeabilità magnetica
Polarizzazione magnetica
Potenziale magnetico
Regola della presa della mano destra
Teoria quantistica dei campi

Altri progetti
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Collegamenti esterni
Campo magnetico, in Thesaurus del Nuovo soggettario, BNCF.
Controllo di autoritàGND: (DE ) 4074450-4

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