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Infermiere

- E’ un operatore che si assume la responsabilità del controllo dell’attuazione


degli interventi previsti nel programma assistenziale.
- Rappresenta il punto di riferimento per l’assistito e la sua famiglia (informa,
orienta, educa).
- E’ una figura di raccordo all’interno dell’equipe, ne garantisce l’integrazione
tenendo le fila della comunicazione.

__________________________SALUTE_____________________
↓ ↓
INTEGRITA’ BIO-MEDICA INTEGRITA’ BIO-PSICO-SOCIALE
↓ ↓
RIDUZIONISMO DOGMATICO INTERDIPENDENZA FUNZIONALE
↓ ↓
MODELLO TECNICO MODELLO PROFESSIONALE
↓ ↓
DIPENDENZA PROFESSIONALE SPECIFICITA’ PROFESSIONALE

La specificità infermieristica si evidenzia solo in un contesto culturale che privilegia


il modello bio-psico-sociale della salute.

Il modello concettuale della salute che privilegia l’aspetto organicistico determina un


riduzionismo teorico delle discipline non biomediche rispetto a quelle biomediche.

L’obiettivo della Professione infermieristica è passare da un sistema che eroga


prestazioni ad un sistema di presa in carico e cioè non solo curare ma anche e
soprattutto prendersi cura.

~1~
CONCETTO DEL BISOGNO

Il bisogno è la necessità od il desiderio dell’uomo di uscire da uno stato di


insoddisfazione fisico o materiale.

Classificazione dei bisogni

Bisogni primari: bisogni che soddisfano le esigenze primarie dell’uomo, quali il


bere, il mangiare, etc., cioè quelli legati alla sopravvivenza.
Bisogni secondari: essi nascono dopo la soddisfazione dei primari, cioè dal desiderio
di possedere beni di consumo.
Bisogni terziari: sono quelli legati alla stima, all’autorealizzazione.

Nel vecchio modello assistenziale:

risorse → sistema biomedico → bisogni fisiologici

Nel nuovo modello assistenziale:

risorse → Sistema biopsicosociale →

~2~
DEFINIZIONI DI SALUTE

- Dono generoso della divinità


- Stato di normalità
- Equilibrio dinamico
- Libertà da dolore, malattie, disfunzioni, disabilità
- Condizione di prosperità
- Capacità funzionale
- Processo favorevole di interazione uomo/ambiente
- Processo ottimale di funzionalità fisica, mentale, sociale
- Prodotto acquistabile
- Diritto/dovere
- Completo stato di benessere fisico, mentale, sociale
- Condizione dinamica di adattamento continuo alle variazioni ambientali

~3~
Quattro tipi di approccio alla salute

- Percettivo
- Funzionale
- Adattivo
- Sistemico

Approccio percettivo

E’ basato principalmente sulla nozione del benessere (soggettivo);


la salute non è solo assenza di malattia ma è lo “stato di completo benessere fisico,
mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia od infermità” (OMS,
1948).

Approccio funzionale

E’ basato sul concetto di capacità normale di funzionamento (oggettività);

“La salute è lo stato di capacità ottimale dell’individuo per l’efficace svolgimento dei
ruoli e dei compiti per i quali egli è stato socializzato” (Pearson, 1972)

Approccio adattivo

E’ basato sul concetto di adattamento alle variazioni ambientali con piena


soddisfazione dei propri bisogni.

“La salute è il prodotto di una relazione armoniosa tra l’uomo e la sua ecologia”
(Rosdale 1963)

“La salute è espressa dai livelli di resistenza alla malattia” (Gordon, 1953)

“La salute è l’adattamento perfetto e continuo di un organismo al suo ambiente”


(Wile, 1970)

~4~
Approccio sistemico

E’ basato sul concetto di dinamica interazione fisica, mentale e sociale, autoregolata a


riscontro, valutazione dell’individuo col proprio contesto di relazione fisico e sociale.

“La salute è una condizione di armonioso equilibri funzionale fisico e psichico


dell’individuo dinamicamente integrato nel suo ambiente naturale e sociale”
(Seppilli, 1966)

Il concetto di salute in senso sistemico comporta una serie di innovazioni culturali:


- Demedicalizzazione/desanitarizzazione degli interventi
- Interdisciplinarietà/interprofessionalità
- Deparcellizzazione del soggetto
- Complessificazione dell’approccio
- Unitarietà dell’individuo
- Revisione del concetto di ambiente/contesto
- Rilevanza dei fattori di ordine socio-culturale
- Formazione della coscienza sanitaria
- Non delega
- Responsabilizzazione attiva dell’individuo
- Tutela della salute come obiettivo della prevenzione
- Partecipazione attiva dell’individuo alla produzione di servizio

Con ciò, l’approccio alla salute consente di mettere in evidenza ed allo stesso piano i
fattori biologici, psicologici e socio-culturali che la definiscono, determinando la
necessità di interventi multidimensionali e multidisciplinari sugli individui ed i loro
aggregati sociali.
La condotta individuale non è più una semplice manifestazione del tipo stimolo-
risposta ma il prodotto articolato di equilibri complessi tra individuo ed ambiente di
relazione, equilibri che possono essere sia interagenti che retroagenti.
In questo concetto, la salute diventa un bene pubblico che il singolo e la comunità
debbono essere in grado di salvaguardarla e promuoverla e non solo attraverso la
tutela dell’ambiente ma anche attraverso la maturazione di una coscienza sanitaria
individuale e collettiva e con la responsabilizzazione attiva di tutti, senza delega
alcuna.

~5~
La salute è quindi un equilibrio complesso tra la dimensione biologica, mentale e
socio-relazionale dell’individuo:

Dimensione biologica: individuale, rappresentate dalle condizioni ereditarie


(genotipo) e da quelle acquisite durante l’esistenza col processo di adattamento
biologico alle variazioni ambientali (fenotipo)

Dimensione mentale: psichica, è costituita dai modelli e dalle rappresentazioni che


strutturano la personalità di ognuno attraverso l’interazione con la comunità umana
nella varietà dei rapporti interpersonali.

Dimensione sociale: coinvolge gli aggregati sociali intesi nelle loro correlazioni
reciproche condizionate dalle tradizioni, i miti, le storie, le culture ed i bisogni degli
individui.

La salute è intesa come un sistema aperto in cui gli elementi individuali sono in
continua interazione reciproca tra loro e con elementi del contesto di relazione fisico-
biologico e socio-culturale dell’individuo in continua dinamica evoluzione
autoregolata a valutazione (feed-back).

Socio-culturale Feed-back
Ambientale → Uomo
Fisico-biologico ←

~6~
L’art. 32 della Costituzione italiana così recita:

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e


interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per


disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal
rispetto della persona umana.

Il Servizio Sanitario Nazionale è un sistema pubblico di carattere universalistico,


cioè che garantisce l'assistenza sanitaria a tutti i cittadini (tutti i cittadini sono uguali
e godono di uguali diritti), finanziato attraverso la fiscalità generale (tasse), le entrate
dirette (tickets sanitari) e le prestazioni a pagamento.
Esso è costituito sostanzialmente dai vari servizi sanitari regionali, dagli enti e
istituzioni di rilievo nazionale e dallo Stato, volte a garantire l’assistenza sanitaria
ovvero la tutela o salvaguardia della salute dei cittadini, qualificato dalla legge
italiana come diritto fondamentale dell'individuo ed interesse della collettività, nel
rispetto della dignità e della libertà della persona umana.
Secondo una ricerca dell’OMS, l’Italia aveva il secondo sistema sanitario migliore
del mondo in termini di efficienza di spesa e accesso alle cure pubbliche per i
cittadini, dopo la Francia. Nel 2014 secondo una classifica elaborata da Bloomberg
risultava terza nel mondo per efficienza della spesa.
In base al principio di sussidiarietà, il servizio sanitario è articolato secondo diversi
livelli di responsabilità e di governo: livello centrale (lo Stato ha la responsabilità di
assicurare a tutti i cittadini il diritto alla salute mediante un forte sistema di garanzie,
attraverso i Livelli Essenziali di Assistenza LEA); livello regionale (le Regioni hanno
la responsabilità diretta della realizzazione del governo e della spesa per il
raggiungimento degli obiettivi di salute del Paese).
Le Regioni hanno competenza esclusiva nella regolamentazione ed organizzazione di
servizi e di attività destinate alla tutela della salute e dei criteri di finanziamento delle
Aziende Sanitarie Locali e delle aziende ospedaliere, anche in relazione al controllo
di gestione e alla valutazione della qualità delle prestazioni sanitarie nel rispetto dei
principi generali fissati dalle leggi dello Stato.
In base al principio della libertà di cura, il medico non può essere obbligato ad
eseguire una terapia e per la quale può non essere d’accordo in base alla letteratura
medica, alla prassi e alle linee guida di settore.
Al contempo, il paziente può prenotare una singola prestazione del SSN, ma non può
scegliere un medico specialista di sua fiducia se la prestazione è pagata dal SSN: il
medico è necessariamente quello assegnato al turno in cui è prenotata la visita,
l’esame diagnostico o la terapia.
Clinica

~7~
Oggetto di studio della malattia che prevede diagnosi e terapia.

Prevenzione
Oggetto di studio della salute che prevede la epidemiologia ed educazione sanitaria.

Obiettivi dell’educazione terapeutica


-Migliorare la qualità della vita del paziente.
-Permettere un miglior controllo clinico
-Aumentare l’aderenza del paziente alla terapia (indispensabile nella cura delle
malattie croniche).
-Promuovere un cambiamento di stile di vita del paziente
-Processo di motivazione psicologica

Educazione terapeutica del paziente


Prevede la consapevolezza, l’informazione, l’apprendimento dell’autogestione della
cura ed il sostegno psicologico riguardanti la malattia, i trattamenti, l’assistenza,
l’ospedale e gli altri ambienti assistenziali, le informazioni riguardo ai luoghi del
percorso terapeutico, il comportamento in caso di salute e di malattia.
E’ finalizzata ad aiutare il paziente e la sua famiglia a comprendere la malattia ed il
suo trattamento, a cooperare con gli operatori sanitari, a vivere una vita sana ed a
mantenere o migliorare la loro qualità di vita.

Autogestione: abilità individuale di capire ed a gestire i sintomi, i trattamenti, le


conseguenze fisiche, psicologiche ed i cambiamenti necessari dello stile di vita.

Interventi educativi infermiere dedicato in diabetologia:


-Alimentazione singola e di gruppo
-Prevenzione e gestione complicanze acute
-Prevenzione e gestione complicanze micro e macro vascolari
-Autocontrollo glicemico
-Somministrazione e gestione terapia orale ed insulinica
-Prevenzione e gestione delle complicanze (ad es.: piede diabetico)

Attività infermiere dedicato in diabetologia:


-Pianificazione e realizzazione di percorsi educativi sia singoli che di gruppo.
-Utilizzazione di kit educativi e di addestramento per pazienti.
-Controllo nelle diverse fasi della malattia e sulle diverse tematiche di autogestione.
-Educare il paziente col processo di nursing centrato sulla persona favorendone
l’interazione e l’adattamento all’ambiente.

La terapia educazionale richiede competenze acquisite attraverso la formazione


specifica.

~8~
La formazione di base deve essere approfondita attraverso percorsi formativi ECM
aziendali o di associazioni scientifiche o di categoria, master (è una traduzione dal
Latino di “Magister”) di specializzazione, etc..

ECM: la professionalità di un operatore della Sanità può venire definita da tre


caratteristiche fondamentali:
-Il possesso di conoscenze teoriche aggiornate (il sapere);
-Il possesso di abilità tecniche o manuali (il fare);
-Il possesso di capacità comunicative e relazionali (l’essere).
Il rapido e continuo sviluppo della medicina nonché l’accrescersi continuo delle
innovazioni sia tecnologiche che organizzative, rendono sempre più difficile per il
singolo operatore della sanità mantenere queste tre caratteristiche al massimo livello:
in altre parole mantenersi “aggiornato e competente”.
E’ per questo scopo che, in tutti i Paesi del mondo, sono nati i programmi di
Educazione Continua in Medicina (E.C.M.); essa comprende l’insieme organizzato e
controllato di tutte quelle attività formative, sia teoriche che pratiche, promosse da
Enti di Formazione in collaborazione con il Ministero della Salute con lo scopo di
mantenere elevata ed al passo con i tempi la professionalità degli operatori della
Sanità.

Mentre la formazione specifica è strettamente legata al contesto in cui uno opera, cioè
all’ambiente in cui è chiamato a svolgere la propria funzione.
I vantaggi di tutto ciò sono:
-Formazione paziente.
-Trasformazione del paziente da passivo ad attivo.
-Migliore qualità della vita.
-Ottimizzazione delle risorse.
-Collaborazione con gli enti preposti all’assistenza.
-Riduzione dei costi.
-Crescita professionale.
-Maggiore efficienza e specificità.
-Migliore organizzazione del lavoro.
-Migliore collaborazione tra professionisti.

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