L’età dell’infanzia, detta anche “età del fanciullo”, si divide in ulteriori fasi:
Età neonatale
Età dello svezzamento
Età dei giochi
Età scolastica
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complesso di Edipo; ad esempio per i maschi quando la madre li bacia e li accarezza,
risveglia in loro la sessualità; questo instaura un senso di gelosia e odio nei confronti
del padre, il quale viene vissuto come un rivale (togliendo le attenzioni dell’oggetto
d’amore) e al tempo stesso come una figura forte di cui avere timore.
-Dopo i sei anni fino alla fase della pubertà, e dopo aver superato il complesso di
Edipo, il bambino mette da parte la propria dimensione sessuale (fase di latenza).
Questa è una fase molto importante della maturità e la normalità sessuale
dell’individuo, poiché per superare il complesso edipico è necessaria
un'identificazione con il genitore dello stesso sesso, che è necessaria per formare il
carattere secondo i canoni dei suoi genitori.
-Dalla pubertà in poi si verifica lo spostamento della libido da sé stessi agli oggetti
esterni. Le pulsioni parziali si verificano sotto il primato della zona genitale che pone
le basi di un comportamento eterosessuale.
È molto importante che questo processo si svolga linearmente, per evitare la non
completezza della maturazione sessuale e quindi future problematiche nevrotiche e
psichiche. Inoltre è da notare che per Freud questi passaggi, per quanto complessi e
angosciosi, sono del tutto normali.
Per anziano ci si riferisce alle età prossime al termine della vita media degli esseri
umani, l’ultima parte del ciclo vitale umano. Le persone anziane o vecchie nel
termine generico più usato hanno limitate capacità rigenerative e sono più vulnerabili
a disturbi, malattie e sindromi rispetto agli altri adulti.
Tendenzialmente si crede che a 65 anni cominci la vecchiaia perché i lavoratori
cominciano a ritirarsi dal lavoro percependo una pensione. Nel mondo, il numero
degli ultra-sessantacinquenni è in forte aumento; per lo più questa crescita è
concentrata nei paesi in via di sviluppo. Essa è sicuramente anche simbolo positivo
sulla qualità della vita dei cittadini, ma contemporaneamente crea una serie di
esigenze e problemi da affrontare per evitare gravi conseguenze socio-economiche in
prospettiva futura.
Le ossa delle persone anziane diventano molto più sottili e diminuiscono di densità.
Questo è collegato a una perdita di peso (2 grammi a 80 anni), una postura rovinata
ed una maggiore probabilità di malattie come l’osteoartrosi e l’osteoporosi.
Meno saliva e meno abilità nell’igiene orale nella vecchiaia aumentano le possibilità
di carie ed infezioni.
Il 40% delle volte la vecchiaia è collegata a disordini digestivi come difficoltà
nell’ingoiare, inabilità nel mangiare molto e nell’assorbire bene il cibo, costipazione e
perdita di sangue.
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I problemi alla vista rendono molto difficile leggere con poca luce ed in piccola
stampa. La velocità con la quale un uomo legge e l’abilità nel localizzare gli oggetti
può anche diminuire.
La vecchiaia è anche collegata al rischio di causarsi lesioni per cadute che forse non
le causerebbero a una persona molto più giovane. Ogni anno, quasi un terzo dei
sessantacinquenni ed una metà degli ottantenni cadono. Le cadute sono la causa
principale delle lesioni e della morte di molte persone anziane.
I capelli diventano più corti e ingrigiscono.
Dai 75 anni in su, il 48% degli uomini ed il 37% delle donne incontrano problemi
nell’udito. Su sette persone anziane, solo una utilizza un aiuto per l’udito.
Il cuore è meno efficiente e c’è anche il rischio della perdita di resistenza.
Meno efficienza delle Funzioni immunitarie.
I polmoni si espandono di meno e non entra molto ossigeno.
Il dolore affligge le persone anziane quasi il 25% delle volte, crescendo con l’età
dell’80% (molti di questi dolori sono reumatici o maligni).
L’attività sessuale diminuisce con l’età, soprattutto dopo i 60 anni, sia negli uomini
sia nelle donne.
La pelle perde elasticità, diventa più secca e più ruvida.
Il problema del sonno ha una prevalenza cronica del 50% con la vecchiaia e risulta
nella sonnolenza diurna. Dai 65 anni in su il sonno profondo scende del 5%.
Le papille gustative diminuiscono così tanto che a 80 anni scendono del 50%. Il cibo
diventa meno appetibile e si può soffrire per la nutrizione.
L’incontinenza urinaria è spesso associabile alla vecchiaia.
Con la vecchiaia, le corde vocali diventano più deboli e vibrano molto lentamente e
risulta in una voce debole e sospirata