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L’esame consisterà in una prova scritta che avrà lo scopo di verificare la comprensione dei contenuti
applicando gli strumenti teorici offerti durante il corso.
Alle studentesse e agli studenti è richiesta l’elaborazione di un testo su un tema a scelta che deve
essere pertinente ai contenuti affrontati nelle lezioni e concordato con il docente.
Per la scelta dell’argomento che si desidera affrontare si consiglia di fare riferimento ai contenuti
delle lezioni, alle bibliografie di ciascuna di esse e ai volumi indicati nella sezione ‘riferimenti
bibliografici’ del sillabo del corso.
Una volta stabilito il tema si dovrà inviare al docente un abstract del testo che si vuole scrivere.
L’abstract ha carattere informativo, ossia mira ad anticipare quale sarà il tema del testo e con quali
strumenti si proverà ad affrontarlo: sarà dunque utile segnalare almeno due riferimenti bibliografici,
tra quelli che si pensa di usare.
Il testo può essere scritto affrontando un tema con l’ausilio degli strumenti che si preferiscono.
Tuttavia, le studentesse e gli studenti possono elaborarlo tenendo conto – tra altri possibili – dei
seguenti tipi di testo:
Ai fini della valutazione il testo sarà considerato tenendo conto dei seguenti criteri:
- Chiarezza espositiva
- Correttezza linguistica
- Coerenza strutturale
- Approccio critico
- Correttezza dei riferimenti
Lunghezza del testo: massimo 15.000 caratteri (spazi inclusi), esclusa la bibliografia.
Interlinea: 1,5.
Le studentesse e gli studenti possono impostare la struttura del testo come preferiscono. Tuttavia,
sono invitate e invitati a tenere conto della seguente impostazione.
La parte iniziale del testo dovrebbe offrire informazioni sul tema che sarà affrontato, indicando che
cosa si intende fare nello scritto. Questa parte solitamente corrisponde alla introduzione.
Il corpo centrale del testo presenta i contenuti, ossia offre al lettore ciò che era stato indicato nella
parte iniziale sviluppando argomenti, articolando le ragioni sui quali si basano, offrendo eventuali
tesi e osservazioni.
La parte finale del testo ricapitola quanto fatto, mettendo in risalto quale era il tema affrontato e
come lo si è affrontato. Quest’ultima parte solitamente corrisponde con le conclusioni.
- Note
Le note servono principalmente per offrire informazioni aggiuntive sul testo. Esse possono
informare il lettore, per esempio, dei seguenti contenuti: riferimenti bibliografici (gli stessi che poi
saranno riportati per esteso nella bibliografia), osservazioni e commenti che si sceglie di non mettere
nel testo, chiarimenti e precisazioni sui contenuti.
Qualche esempio:
2
Per approfondire, si veda Eco 1968, pp. 112-113.
3
Il problema è stato approfondito con dovizia di esempi da Langer 1957.
- Bibliografia
Alla fine del testo è necessario includere una lista con tutti i riferimenti bibliografici che sono stati
menzionati. La lista va composta mettendo i cognomi degli autori in ordine alfabetico e seguendo
l’ordine cronologico delle pubblicazioni per ciascun autore.
La regola di base per la bibliografia è l’uniformità: tutti i riferimenti devono essere presentati nello
stesso modo.
Cognome (autore), nome (autore). Titolo dell’opera (in corsivo). Anno di pubblicazione. Città: editore.
Qualche esempio:
Barilli, Renato, Dorfles, Gillo, Menna, Filiberto. 1975. Al di là della pittura: arte povera, comportamento,
body art, concettualismo. Milano: Fabbri Editori.
Detheridge, Anna. 2012. Scultori della speranza L’arte nel contesto della globalizzazione. Torino:
Einaudi.
Hein, Hilde. 1996. ‘What Is Public Art?: Time, Place, and Meaning’. The Journal of Aesthetics and Art
Criticism, 54, 1, pp. 1-7.
Popper, Frank. 1975. Art, Action, and Participation. Faraday: Littlehampton Book Services.
* I numeri di pagina si segnalano quando è necessario; se si consulta un intero libro, non serve
indicarli.
Esempi:
Capitolo di libro
Articolo su rivista
Hein, Hilde. 1996. ‘What Is Public Art?: Time, Place, and Meaning’. The Journal of Aesthetics and Art
Criticism, 54, 1, pp. 1-7.
* Per le nuove edizioni, si segnala l’anno della pubblicazione tra parentesi e alla fine della voce,
l’editore e l’anno della nuova edizione.
Esempio:
Eco, Umberto [1962], Opera aperta Forma e indeterminazione nelle poetiche contemporanee, Milano: Bompiani,
2006.
* Per le traduzioni, si segnala il titolo in lingua originale, la città di edizione e il nome dell’editore; si
aggiunge l’iniziale del nome e il cognome di chi ha tradotto il testo, seguono il titolo in italiano, città
di edizione, nome editore e anno di edizione.
Esempio:
Handke, Peter (1979), Das Gewicht der Welt, Frankfurt am Main: Suhrkamp Verlag; trad. it. di R. Precht,
Il peso del mondo, Parma: Guanda, 2019.
6. Tempi di consegna dell’abstract e del testo
Ricevimenti per un confronto sui contenuti ed eventuali revisioni degli abstract: 1-7 febbraio 2022.
7. Ricevimento