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2 fasi. La prima del comunismo di guerra che coincide con la guerra civile fino al 1920. La seconda fase è
quella della NEP, si apre nel 1921. Il comunismo di guerra portò alla nascita della strutture di repressione,
ad esempio la Ceka, lotta contro la controrivoluzione. Secondo Saljeninski l'eta del terrore iniziò in
questo periodo. Iniziò anche la politica della requisizioni forzate per via delle difficoltà di
approvvigionamento. La Nep fu lanciata nel decimo congresso, concedeva ai contadini di vendere al
mercato. Economia mista tra lo stato e i nepmani.
GUERRA FREDDA
45-48 si creano delle democrazie con sistema multipartitico nell'Europa orientale. Nel 48 sono costretti a
rinunciare al piano marshall e i partiti comunisti prendono il potere. Dal 46 al 53 nasce lo Sdanovismo,
l'idea di una cultura sovietica contro il resto del mondo e teorizza l'esistenza di 2 campi nel mondo,
socialista e capitalista. Con la morte di Stalin nel 1953.
L'idea, dopo l'opera di Hannah Arendt , dell'Urss come totalitarismo venne veicolata attraverso scritti
ideologici, romanzi come 1984 e così via. L'idea del totalitarismo si basa sul controllo totale e capillare da
parte del partito unico di vita pubblica e privata. Dagli anni'70 questa visione è stata messa in dubbio
dagli strutturalisti, perchè non si poteva ridurre la vita sovietica alla sola personalità di Stalin. lo stesso
terrore può essere spiegato dal fatto che l'Urss aveva subito 2 rivoluzioni, quella politica del 1917 e
l'industrializzazione forzata del '30, perciò la popolazione doveva essere domata. La scuola strutturalista
parte dell'idea della battaglia ideologica avvenuta prima dell'avvento di Stalin. Slatsky, sociologo
sovietico, sosteneva il consenso organizzato, non era una società amorfa soggetta al potere, ma c'era un
consenso organizzato perchè soprattutto nel settore industriale i sovietici tendevano a formare
un'aristocrazia operaia e creare una base sociale di riferimento per il partito. Il sistema staliniano,
sostengono molti, è stato costruito sul Leninismo. Le purghe del 36-38 sarebbe stato impensabile senza
la prima rivoluzione contadina. Edward Carr, storico inglese, considera Stalin frutto della rivoluzione e il
culto della personalità non annullo le dinamiche che spingevano la rivoluzione russa in avanti. Negli anni
60-70 si creano 2 posizioni, a sinsitra la posizione di medvejev, che riabilitava la figura di Lenin, e la
destra. Negli anni 70 alcuni sociologi, sostennero che il declino del sistema sovietico era dovuto al
sistema economico creato da Stalin negli anni 30-40 che di fatto non era mai stato riformato.
Khrusceev e la destalinizzazione
Nel 53 con la morte di Stalin inizia la destalinizzazione e un disgelo verso occidente. Maljenkov sembrava
essere il successore di Stalin. Khrusceev credeva che il potere sarebbe caduto nelle mani di Berja, capo
dei servizi segreti, e decise di prendere in mano la situazione. Nell'arco di 3 mesi furono liberati la metà
dei prigionieri del gulag e fu condotto l'amnistia. Berja fu accusato nel luglio 53 con l'accusa di essere
una spia inglese e fu condannato a morte. Nel settembre 53 Khrusceev diventa segretario, ma si avvia un
conflitto nel nuovo triumvirato tra Maljenkov e il nuovo segretario. La disputa si apre sull'economia, dato
che nel frattempo in occidente la società dei consumi si avviava verso un boom economico, in Urss era
presente l'ascetismo dei consumi, Si confrontarono sull'economia e la partecipazione sul piano politico.
Maljenkov sosteneva lo sviluppo dell'industria leggera e diminuire il prezzo dei beni di consumo, per
migliorare la qualità della vita. Primo manifesto del riformismo sovietico post-stalinista. Khrusceev
insisteva sull'agricoltura per l'approvigionamento delle città e la riqualificazione delle terre verdi incolte,
ad esempio in Siberia. A Khrusceev fu rimproverato il suo stile populista, la sua politica in prima persona,
sia nelle relazioni interne sia internazionali. Nel 55 Maljenkov fu attaccato perchè riprendeva le idee
della destra di Bjukarin, come se volesse riproporre la NEP. L'8 febbraio 55 rassegnò le dimissioni e
riconoscere le proprie responsabilità. Dzukov divenne ministro della difesa. L'appoggio dell'esercito fu
donamentale per l'affermazione di Khrusceev. Khrusceev rivitalizzò l'idea della società sovietica come in
transizione dal socialismo al comunismo e apriì la fase delle riforme. Per Molotov il blocco imperialista e
il campo socialista erano inconciliabili, al contrario Khrusceev sosteneva una coesistenza pacifica, il
confronto andava spostato dal piano del confronto bellico e uno pacifico tra i 2 sistemi. In questo
confronto pacifico i rapporti di forza secondo Khrusceev erano dalla parte sovietica. La riappacificazione
sovietico-jugoslava del 55, dopo lo scisma Jugoslavo del 48 quandò entrò in crisi il Cominform, con
capitale Belgrado. La rottura non avvenne per motivi ideologici, ma Tito voleva che la Jugoslavia
diventaase una potenza regionale, la creazione di una federazione balcanica con i paesi comunisti, come
la Bulgaria, al cui centro vi fosse appunto la Jugoslavia. Tito inoltre continuava a sostenere la resistenza
comunista in Grecia. Khrusceev nel 55 viaggiò a Belgrado per ricompattare il campo sovietico. Come
risposta all'ingresso tedesco occidentale nella Nato, nel maggio 55 fu firmato il Patto di varsavia,
istituzionalizzava i rapporti tra l'Urss e i paesi satelliti centro-orientali. Khrusceev tentò di convincere Tito
ad entrare nell'alleanza. Nel 61 Tito lancerà il non allineamento. Il 14 febbraio del 53 nel congresso del
partito comunista Khrusceev afferma che la via nazionale al comunismo, rendendole come compatibile
con l'internazionale comunista. nella notte tra il 24-25 ci fu il rapporto segreto, denunciava il culto della
personalità di Stalin, analizzava le perversioni del centralismo democratico, rivelava le responsabilità
nella deportazione dei popoli caucasici accusati ingiustamente di collaborazione. Khrusceev voleva
indicare lo stalinismo come deviazione dall'idea leniniana di collegialità. Parlava di ritorno a Lenin. Alla
fine del congresso il rapporto segreto fu stampato e nel 56 il comitato centrale adotto una mozione per il
superamento del culto della personalià. E' considerato il manifesto del conservatorismo post-stalinista.
Dopo gli eventi ungheresi e polacchi del 56, questa ala conservatrice divenne più forte. Ognuno tentò di
affermare la propria via nazionale al socialismo, in Polonia ascese Gomulka, sostenitore della via
nazionale al socialismo, maa Varsavia raggiunse l'intesa con Khrusceev. In Ungheria divenne capo del
govenro Imre Nagy, orientato verso un comunismo moderato che rischiava di trasfromarsi in una contro
rivoluzione. IL popolo ungherese reclamava l'indipendenza nazionale, libere elezioni. Tra il 22-24 ottobre
del 56 ebbe luogo un'insurrezione anti-comunista e anti-sovietica. Nagy accettò il pluralismo politico e
l'uscita dal Patto di Varsavia. Nel contempo un ramo del partito comunista si propose per formare
un'opposizione al governo di Nagy, e i sovietici, appoggiati dai paesi del Patto di Varsavia, la Cina e la
Jugoslavia invaserò l'Ungheria e repressero la rivolta.