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L'incisione diretta e indiretta della

tecnica calcogra ca
La tecnica calcografica si divide in due categorie, incisione diretta ed incisione
indiretta.

L'incisione a bulino, la puntasecca, il punzone, la maniera nera rientrano nella


categoria di incisione diretta, cioè si incide la lastra con appositi utensili.

• - INCISIONE A BULINO. In questo metodo per incidere la lastra si usa il Il


bulino che è un attrezzo affilato e appuntito. Il bulino, incidendo il metallo,
forma davanti a sé un ricciolo e ai lati del solco delle sottili lamine di metallo
dette “barbe” che andranno asportate con il raschiatoio, così da ottenere, in
fase di stampa, un segno nitido che è la caratteristica di questo metodo.

• - PUNTASECCA. In questo metodo il disegno si traccia direttamente sulla


lastra con uno strumento d'acciaio molto appuntito chiamato puntasecca che
si usa come se stessimo utilizzando una matita ma con una pressione
maggiore capace di creare un solco. Le “barbe” si formano solo ai lati del
solco, sono molto sottili e non vengono asportate col raschiatoio, come
nell'incisione al bulino, in modo da trattenere l'inchiostro e dare all'immagine
dei toni particolarmente vellutati.

• - PUNZONE. In questo metodo si utilizza un attrezzo interamente in metallo


chiamato appunto punzone che produce dei piccoli fori sulla lastra. Questa
tecnica si differenzia dalle altre di tipo diretto in quanto non si formano le
“barbe” ma dei piccoli fori ben delineati con una misura e una forma
corrispondente alla sezione del tipo di punzone utilizzato che può essere
rotondo, quadrangolare, triangolare, ecc.

• - MANIERA NERA O MEZZOTINTO. Gli utensili adoperati per questo


metodo sono la mezzaluna o granitore, il raschiatoio e il brunitoio. Dapprima
tutta la superficie della lastra viene resa totalmente ruvida con la mezzaluna
che solleva delle sottili “barbe” che vengono asportate col raschiatoio per poi
livellarle completamente col brunitoio per creare, dove si vuole, il bianco
assoluto. Questo è l'unico metodo dove l'immagine viene composta in
negativo lavorando le parti bianche in modo tale che non possano assorbire
l'inchiostro. Le stampe prodotte con questo metodo sono caratterizzate da
tonalità di colore molti forti.

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L'acquaforte, l'acquatinta, la vernice molle, il punteggiato rientrano, invece, nella


categoria dell'incisione indiretta: attraverso un processo di corrosione o morsura
di un acido che intacca la lastra di metallo avviene il processo di incisione.

• - ACQUAFORTE. In questo metodo indiretto la lastra si protegge con un


sottile strato di vernice a base di resina e cera, applicata a caldo.
Successivamente la lastra si annerisce con il fumo per evidenziare il disegno
che si andrà a tracciare. Con uno strumento appuntito si traccia il disegno
asportando la vernice e rendendo visibile il metallo della lastra. In seguito il
retro della lastra viene immerso in una bacinella contenete il mordente,
solitamente acido nitrico diluito in acqua. L'acido corroderà le parti della
lastra messe a nudo creando l'incisione. Con questo metodo il disegno finale
risulta molto fluido e naturale.

• - ACQUATINTA. Con questo metodo dapprima si incidono le linee della


composizione con la procedura “Acquaforte”. Una volta che la lastra è stata
ripulita, si ricopre con uno strato di polvere di quarzo e bitume giudaico. Con
la cera si ricoprono le parti del disegno che non dovranno essere incise.
Quindi si immerge il disegno nel mordente che, penetrando fra gli interstizi
dei granelli, corrode il metallo dandogli un particolare rugosità. In fase di
stampa, l'opera incisa avrà gradazioni tonali e chiaroscurali.

• - VERNICE MOLLE. Questo è un metodo simile all'acquaforte, dove la


vernice di protezione si prepara, oltre che con resina e cera, anche con il
sego, o sostanze simili, per mantenere la vernice pastosa. Quindi si procede
con una matita su un foglio di carta che viene poggiato sulla lastra. Una volta
finito il disegno, il foglio viene tolto e nella parte posteriore, in particolare nei
punti corrispondenti ai segni tracciati dalla matita, si può osservare che la
vernice è rimasta impregnata alla lastra. Questo metodo crea delle stampe
dal tratto morbido simile a quello di una matita o carboncino.

• - PUNTEGGIATO. Questo metodo parte dalla base dell'acquaforte per cui si


ricopre la lastra con la solita vernice a cera e si ottenendo poi vari effetti
asportandola con attrezzi come punzoni, bulini ed in particolare con rotelle e
poi incidendola con l'acido. Le rotelle, essendo degli strumenti con varie
punte, producono delle stampe dove il disegno e interamente cosparso di
puntini (stipple), da cui deriva il termine punteggiato.

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