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IL DOPING NEGLI

SPORT DI POTENZA
classificazione degli sport e gli sport di potenza
il doping e la sua storia
steroidi anabolizzanti, Gh
rischi ed effetti del doping
altre dipendenze
SPORT
CLASSIFICAZIONE
Esistono diversi criteri di classificazione degli sport che variano a seconda dei
parametri presi in considerazione. Uno dei criteri comunemente utilizzati considera
i principali elementi fisici che entrano in gioco nei diversi tipi di attività sportiva.
SPORT DI RESISTENZA: Sia sport con
sforzi brevi e intensi, sia sport con
sforzi meno intensi e più prolungati,
caratterizzati entrambi dalla
ripetizione del movimento. (marcia,
nuoto, pattinaggio)

SPORT ALTERNATI: Caratterizzati da


fasi di gioco e di recupero, che aiutano
a protrarre a lungo l’impegno fisico.
(calcio, pallacanestro, rugby,
pallamano, pallanuoto, tennis, hockey)

SPORT DI DESTREZZA: Richiedono


una grande coordinazione motoria,
consistono nel miglioramento di
esecuzione di varie sequenze di
specifici e complessi movimenti.
(ginnastica artistica, scherma, arti
marziali)

SPORT DI POTENZA: Attività


prevalentemente individuali che
richiedono un adeguato tono
muscolare.
POTENZA
Innanzitutto con il termine potenza si possono indicare elementi in diversi ambiti e
circostanze. Tuttavia esprime un concetto fisico inalienabile, riconducibile anche al nostro
corpo. Per essere compreso al meglio bisogna prima analizzare i concetti di forza e lavoro.
Alcuni esempi di sport di potenza:
pattinaggio, arrampicata sportiva, sprint, canottaggio
Forza
In letteratura sportiva viene associata alla capacità dell’uomo di opporsi o
vincere una resistenza tramite impegno muscolare. In ambito fisico viene
misurata in Newton (N). A livello motorio è un’attività anaerobica, quindi
possibile mediante l’utilizzo delle riserve energetiche muscolari. Ogni sport
richiede un tipo di forza definita specifica. Questo concetto è graficamente
espresso dalla curva di Hill.

Lavoro
Fisicamente si esprime come W(lavoro)=F(forza) x l (distanza)
Rappresentazione grafica curva di Hill
COS’È QUINDI LA
POTENZA?
La potenza in fisica equivale al lavoro compiuto in un intervallo di tempo secondo
la formula P=W/t oppure P=F x V e si misura in Watt (W). Dalla seconda formula
si possono dedurre le caratteristiche atletiche da allenare per aumentare la potenza,
ovvero forza e velocità. Mettendole in relazione si può anche valutare
l’orientamento dell’espressione della potenza verso l’una o l’altra.
COME SI ALLENA
LA POTENZA?
La potenza è una delle capacità fisiche più richieste
negli sport; per svilupparla al meglio è consigliato
l'utilizzo di carichi medi e muoverli alla massima
velocità, con molte ripetizioni e in modalità
esplosiva. Fondamentale per il ripristino delle
capacità neuromuscolari il rispetto di tempi di
recupero abbastanza lunghi.
Una modalità efficace per gli obiettivi proposti è
''L'allenamento pliomentrico'' . Il sistema muscolo-
tendineo, contiene delle componenti elastiche per
cui, quando viene stimolato da un allungamento che
lo porta otre la sua lunghezza di riposo, seguito da
un accorciamento attivo dello stesso, queste
componenti elastiche sono in grado di
immagazzinare energia elastica dovuta
all'allungamento, che viene poi utilizzata insieme
all’energia prodotta dal muscolo stesso. La potenza
totale espressa è superiore a quella del muscolo
stimolato.
L’ALIMENTAZIONE
Una corretta alimentazione è
fondamentale per la nostra salute e
per migliorare le prestazioni fisiche.
Un'alimentazione è corretta quando
contribuisce a coprire il fabbisogno
energetico richiesto.
Esistono grandi differenze tra le
attività fisiche in termini di dispendio
energetico; per consumi elevati è
difficile che il soggetto sia in grado
di pareggiare tale dispendio con
l'assunzione di alimenti. La regola
del pareggio tuttavia va sempre
rispettata. In presenza di deficit il
soggetto seppur perdendo massa
grassa, va incontro alla perdita della
struttura proteica muscolare.
L’ALIMENTAZIONE NEGLI SPORT DI
RESISTENZA
Negli sport di resistenza il principale combustibile è rappresentato dai grassi. Di questi esiste
normalmente grande disponibilità nell’organismo, viceversa sono relativamente limitate le scorte
di zuccheri. Questi ultimi sono presenti nei muscoli e nel fegato sotto forma di polimero chiamato
glicogeno (circa 200 g nei muscoli e altrettanto nel fegato) e come glucosio libero nel sangue (alla
concentrazione di circa 0.1g /dl). Anche durante una prova di resistenza si ha sempre, a fronte di
una preferenziale utilizzazione dei grassi, un certo uso di zuccheri. Inoltre, malgrado i muscoli
dispongano di una certa quota di substrato, devono ricorrere anche a substrato che proviene dal
sangue. Spesso in tali sport si presentano problemi legati al quadro dell'ipoglicemia, risolvibile
reintegrando le scorte di zuccheri, inoltre questa condizione, se poco grave, è risolta grazie
all'azione dell'alanina che consente nel fegato la sintesi del glucosio in esso accumulato. Un altro
problema è quello della disidratazione, è bene quindi durante l'attività sportiva bere molto
L’ALIMENTAZIONE NEGLI SPORT DI
FORZA
Negli sport di forza, il problema principale è legato
al fatto che l’allenamento di questo tipo induce
ipertrofia muscolare ed è quindi necessario fornire
all’organismo un apporto proteico che consenta la
deposizione di nuova matrice proteica. La necessità
media, in termini di apporto proteico, è di 1g per kg
di peso al giorno. Sollevatori di pesi, culturisti,
ginnasti tendono ad assumere anche 3 g/kg al
giorno.
ADATTAMENTI
CARDIOCICOLATORI
AGLI SPORT DI POTENZA
Sindrome del cuore dell’atleta
Studi effettuati dal ramo dell'ecocardiografia, hanno
dimostrato che il cuore degli atleti praticanti
assiduamente sport di potenza produce cambiamenti
che causano un inspessimento delle pareti del
muscolo cardiaco, senza una contemporanea
dilatazione delle cavità (ipertrofia muscolare). Tale
condizione non è mai marcata anche se a volte
prevale in prossimità del setto interventricolare.
Aumenta inoltre la gittata sistolica massimale e la
portata cardiaca, contribuendo a una frequenza
cardiaca a riposo più bassa e a un prolungamento del
tempo di riempimento diastolico.
DOPING
Per doping si intende ''l'uso di sostanze o metodiche che, per natura, dosaggio,
metodo e applicazione, sono nocive alla salute e/o possono migliorare
artificiosamente la prestazione fisica''
Il doping è una pratica illecita da combattere e per questo nel 2009 l'agenzia internazionale contro il doping (WADA),
per contenere la sua diffusione illimitata ha approvato un Codice antidoping WADA. Questo amplia il concetto di
doping affermando la responsabilità penale non solo per chi fa uso, ma anche per chi procaccia, sperimenta, prescrive
somministra i farmaci o cerca di alterare i risultati delle analisi; inoltre ha istituito una Commissione di Vigilanza e
controllo sul doping.
Secondo il Codice Wada il doping è ''il verificarsi di una o più violazioni delle norme sportive antidoping contenute nel
Codice mondiale Antidoping''
Il codice WADA:
-sancisce il principio della strict liability o responsabilità oggettiva dell'atleta
-considera ''aperta'' la lista delle sostanze dopanti
-pretende che ogni assunzione di farmaci venga motivata da cause cliniche e bandisce ogni infusione endovenosa
-richiede la reperibilità degli atleti che possono essere sottoposti a controlli a sorpresa anche fuori gara
La frequenza dei controlli antidoping consente di valutare i valori fisiologici reali dell'atleta che vanno a comporre il
passaporto biologico
LE SOSTANZE
SEMPRE PROIBITE
Nel codice WADA sono elencate alcune sostanze che influiscono direttamente sulla
performance: per questo sono considerate sempre dopanti
-gli steroidi anabolizzanti androgeni, derivati del testosterone e dall'effetto anabolico,
favoriscono anche il recupero dopo lavori molto intensi. L'introduzione esogena porta a ridurre
nell'uomo la produzione naturale dell'ormone e porta gravi danni al tessuto connettivo
muscolare. Nelle donne porta a virilizzazione.
-i diuretici; questi sono farmaci che favoriscono l'eliminazione di liquidi attraverso la
diuresi. Questi sono assunti da atleti degli sport di peso o di potenza; questi fanno anche in
modo di eliminare più facilmente eventuali prodotti illeciti. La perdita del liquido interessa
anche le cellule e il sangue, che diventa più viscoso e andando ad alterare il sistema di
termoregolazione può portare a grave disidratazione .
-gli ormoni hanno la funzione di regolare funzioni dell'organismo, pur essendo prodotti
dall'organismo stesso la loro assunzione esogena ha effetto dopante. Tra i più importanti
troviamo l'eritropoietina, la somatotropina e la corticotropina.
-La somatotropina o GH è il famoso ''ormone della crescita'' , questo viene prodotto durante il
lavoro muscolare e una sua assunzione incontrollata porta a gravi effetti a livello cardiaco e
provoca effetti negativi anche sul funzionamento della tiroide.
-L'ACTH è prodotto dall'ipofisi in situazioni di stress , favorisce la produzione di
corticosteroidi (ormoni steroidei prodotti dal surrene) agendo sul metabolismo dei carboidrati,
aumentano così la massa muscolare e riducono quella grassa Fisiologicamente questo ormone ha
andamento circadiano, la sua produzione è maggiore al mattino e minore alla sera
-beta-2 agonisti farmaci anabolizzanti
-gli antagonisti o modulatori di ormoni che posso inibire o viceversa stimolare l'attività
ormonale, e vanno a ridurre gli effetti collaterali provocati dall'assunzione degli stessi
LE SOSTANZE
PROIBITE IN GARA
Sono reato se trovate nei campioni biologici in una competizione
Sono reato se trovate nei campioni biologici in una
competizione, questi sono:
-gli stimolanti (anfetamine, cocaina, efedrina..) che alterano la
funzionalità del sistema nervoso e causano l'irrorazione dei
muscoli scheletrici. Sono dal 2009 inseriti nella listi dei farmaci
vietati.
-i narcotici e gli analgesici, derivati dell'oppio. Questi sono
impiegati negli sport di potenza, in particolare quelli di contatto.
Questi sopprimono il dolore, portando l'atleta anche a non
fermarsi in condizioni gravi
-i cannabinoidi che pur riducendo la tensione durante la gara
hanno effetti negativi
-glucocorticosteroidi sono farmaci antinfiammatori, che
riducono dolore e fatica, ma possono provocare il diabete,
ulcere, disturbi cardiovascolari, ritenzione idrica...
In alcuni sport sono proibiti l'alcol che mina la sicurezza
dell'atleta negli sport che richiedono concentrazione e i
betabloccanti che inibiscono l'azione dei recettori, responsabili
dell'aumento della frequenza e della contrattilità.
I metodi proibiti
IL DOPING EMATICO: consiste nella somministrazione endovenosa di globuli rossi a un
atleta sano tramite trasfusione, per aumentare la capacità del sangue di trasportare
ossigeno. L'autoemotrasfusione consiste nell'iniettarsi il proprio siero, conservato in
sacche (due o tre mesi prima della gara). Si ottiene un incremento sostanziale del volume
del sangue. Al sangue può essere sostituito da prodotti artificiali a base di emoglobina e
sostanze che potenziano assorbimento, trasporto e rilascio di ossigeno.
LE MANIPOLAZIONI FARMACOLOGHICHE E CHIMICHE: l'impiego di sostanze o
procedure che alterano o invalidano i campioni per i test antidoping, come la
manipolazione dell'urine o l'inibizione dell'escrezione renale attraverso l'uso di farmaci,
sono vietate anche le infusioni endovenose se non in caso di malattie.
IL DOPING GENETICO: vieta l'utilizzo di cellule o elementi genetici che agendo su
specifici geni endogeni, ne stimolino l'efficienza, alterandone la funzione. I nostri muscoli
sono fatti di proteine, tutti i livelli proteici potrebbero essere cambiati agendo sul genoma;
si potrebbe ottenere un aumento programmato della massa muscolare in funzione dello
sport praticato, arrivando a programmare i futuri atleti già in giovane età; i rischi non sono
stati ancora individuati ma si deve tener presente che le modifiche sui geni, sono
trasmissibili alla prole, eventuali conseguenze pericolose ricadrebbero quindi su esse.
Le sostanze non soggette a restrizioni
INTEGRATORI ALIMENTARI: servono a favorire l'assunzione di determinati principi
alimentari e si ritiene che alcuni siano in grado di migliorare le performance, ma non sono
soggetti a restrizioni; sono quindi necessari come azione supplementare ad un disequilibrio
organico ma il suo abuso e l'uso indiscriminato, è sconsigliato
GLI AMMINOACIDI A CATENA RAMIFICATA (BCAA): sono tre aminoacidi essenziali
(leucina, isoleucina e valina); presenti nel muscolo stimolano la sintesi di proteine
muscolari, favorendo l'impiego di grassi, la produzione di testosterone e GH. Non vi sono
prove scientifiche che dimostrano questa tesi.
LA CREATINA: molecola proteica immagazzinata nei muscoli scheletrici sotto forma di
fosfocreatina ed ha la funzione di riserva energetica. Sebbene tra i suoi effetti ci sia
l'aumento dell'efficienza sportiva, questo non è dimostrato scientificamente.
LA CARNITINA: una molecola proteica composta da due aminoacidi (lisina e metionina),
presenti nei muscoli scheletrici e nel miocardio; ha una funzione energetica trasportando le
molecole di grasso ai mitocondri, favorendo la capacità del muscolo di utilizzare i grassi;
l'esercizio fisico provoca una perdita di carnitina da parte del muscolo, la sua assunzione
rientra quindi nella dieta e nel recupero ma una dieta bilanciata coprirebbe da sola la
necessità giornaliera.
Cenni all’EPO
L'eritropoietina, o epo, è un ormone glicoproteico sintetizzato dal rene e in minor misura dal fegato
presente nel corpo e usato nel doping. L'epo interagisce con le cellule staminali nel midollo osseo
spingendole a moltiplicarsi e a produrre i globuli rossi, gli eritrociti, cellule senza nucleo per
lasciare spazio all'emoglobina, proteina che trasporta l'ossigeno alle cellule di tutto il corpo. Nel
nostro corpo non ci sono riserve di epo e la sua produzione varia in base alla richieste metaboliche,
in particolare in relazione della presenza di ossigeno nei tessuti e nel sangue.
Gli sportivi che scelgono il doping si iniettano epo prodotto in laboratorio, aumentando il numero
di globuli rossi in sangue e quindi l'ossigeno in circolazione favorendo i processi aerobici cellulari
e garantendo una maggiore resistenza alla fatica; ma questa è una pratica pericolosa, l'epo naturale,
infatti, regola i processi di produzione di globuli rossi selezionando e portando a maturazione solo
le cellule funzionali mentre l'epo prodotto in laboratorio non opera questa selezione, portando alla
produzione di cellule imperfette con il rischio di patologie ematiche e tumorali; inoltre aumentare
il numero dei globuli rossi nel sangue significa renderlo troppo denso, provocare la formazione di
trombi e creare problemi alla circolazione, rischiando ictus o infarti.
STEROIDI
ANABOLIZZANTI
sostanze sintetiche derivate dall’ormone maschile testosterone, modificato
chimicamente per potenziare gli effetti anabolizzanti e ridurre gli effetti
androgenici.
Storia medica Storia nel doping
Gli steroidi anabolizzanti sono stati studiati Fine: migliorare le prestazioni
alla fine degli anni trenta, impiegati Effetti: crescita dell’apparato muscoloscheletrico,
inizialmente per trattare l’ipogonadismo, (i sviluppo di caratteristiche sessuali maschili.
Riguardano anche il comportamento: aggressività,
testicoli non producono sufficiente
diminuzione della percezione della fatica,
testosterone per una normale crescita,
incremento delle energie.
sviluppo e funzionamento sessuale). Poi, si
osservò che gli steroidi facilitavano la
crescita dell’apparato muscoloscheletrico.
Attualmente gli steroidi anabolizzanti sono
utilizzati in campo medico per ripristinare i
livelli fisiologici di ormoni in situazioni di
carenza ormonale, e per il deterioramento del
corpo causato dall’HIV o da altre malattie.
Abuso degli steroidi: perché?
- migliorare la performance sportiva, in particolare nelle discipline in cui è richiesta
forza, potenza ed agilità. Tra i culturisti agonisti l'abuso di steroidi è molto alto.
- volontà di ridurre il grasso corporeo e perdere peso.
- dismorfia muscolare, sindrome di carattere psichico caratterizzato dalla ricerca
ossessiva della muscolarizzazione del proprio corpo.
- Alcune persone che abusano di steroidi sono state vittime di abusi e tentano quindi
di aumentare la muscolatura per il bisogno di proteggersi.

Come si assumono?
Per via orale o tramite iniezione intramuscolare, oppure con gel o creme
che si spalmano sulla pelle. Gli steroidi sono assunti a cicli della durata di
6-12 settimane, con dosaggi crescenti. All’inizio si comincia con dosaggi
bassi e, a poco a poco, si aumenta. Nella seconda metà del ciclo, la dose
diminuisce gradualmente fino ad arrivare a zero. A volte si continua con
un secondo ciclo durante il quale la persona si allena senza assumere
droghe
RISCHI E
CONSEGUENZE
Alcuni effetti sono reversibili se chi abusa di tali sostanze smette di prenderle,
mentre altri sono permanenti.
• Sistema ormonale
I cambiamenti reversibili che riguardano gli uomini includono la sterilità e l’atrofia dei testicoli. Quelli irreversibili
sono la calvizie e la ginecomastia. Nelle donne, gli steroidi anabolizzanti causano alterazioni del ciclo mestruale e
lo sviluppo di caratteristiche sessuali maschili.
• Apparato muscolo-scheletrico
Quando un bambino o un adolescente assume steroidi anabolizzanti, gli alti livelli degli ormoni sessuali,
conseguenza artificiale dell’assunzione, possono bloccare il normale processo di crescita.
• Apparato cardiovascolare
attacchi di cuore e colpi apoplettici, perfino in atleti di età inferiore ai 30 anni. Gli steroidi, in particolare quelli che
si assumono oralmente, aumentano il livello delle lipoproteine a bassa densità (LDL) e diminuiscono il livello delle
lipoproteine ad alta densità (HDL), e , stimolando la produzione di eritropoietina renale, favoriscono la formazione
di coaguli di sangue nei vasi sanguigni.
• Sistema nervoso
gli steroidi anabolizzanti esercitano un’azione tossica sulle cellule nervose e sono coinvolti nei meccanismi che
causano la morte dei neuroni
• Fegato
tumori epatici e a cirrosi, malattia cronica del fegato caratterizzata dalla progressiva distruzione del tessuto epatico
• Cute
L'abuso di steroidi può provocare acne, cisti e un’eccessiva secrezione sebacea sulla cute e sul cuoio capelluto.
• Infezioni
Gli steroidi anabolizzanti assunti per via iniettiva, favoriscono l’insorgere di infezioni causate da una mancata
sterilizzazione delle siringhe o dallo scambio delle stesse tra più persone.
Effetti
comportamentali
L’assunzione di steroidi anabolizzanti
ad alte dosi è causa di alterazioni del
comportamento quali aumentata
irritabilità e aggressività. Gli steroidi
anabolizzanti provocano anche altri
effetti sul comportamento inclusa
euforia, aumento dell’energia fisica,
eccitazione sessuale, alterazioni
cognitive (perdita della memoria,
distraibilità), disturbi del tono
dell’umore (depressione, tendenza al
suicidio).
È una dipendenza?
L’uso di steroidi può portare a dipendenza. Gli steroidi possono provocare sintomi
d’astinenza quali cambiamenti dell’umore, stanchezza, inquietudine, perdita di
appetito, insonnia; quello più pericoloso è la depressione, che può portare al suicidio.

Come prevenire l’uso e quali sono le cure


Nel programma ATLAS, sviluppato per i giocatori di football di sesso maschile, gli allenatori e i capitani delle
squadre trattano i presunti effetti degli steroidi anabolizzanti e di altre droghe illecite sull’immediato rendimento
atletico; è stato studiato un programma appositamente per le studentesse (ATHENA), dove l’utilizzo di drug test
ha favorito una diminuzione dei comportamenti a rischio. Il SAMHSA (Substance Abuse Mental Health
Services Administration) ha riconosciuto sia ATLAS che ATHENA come modelli di programmi di prevenzione.
Alcuni farmaci utilizzati per trattare la sindrome d’astinenza da steroidi ripristinano il sistema ormonale, reso
instabile dall’abuso. Altri farmaci agiscono sui sintomi specifici della sindrome di astinenza, come per esempio,
gli antidepressivi.
Dopati responsabilmente: la parola a un dopato
Vengono messe in luce le differenze tra i body builder natural e dopati: nel video,
si fa l’esempio che da natural (74kg) è passato a 97kg da dopato. Gli allenamenti
dei natural non possono corrispondere a quelli dei dopati.
GH
ormone della crescita, o somatotropina, spesso utilizzato per il doping negli
sport di potenza
La sintesi di GH è regolata da due peptidi: il GHRH che stimola il rilascio e la
produzione dell’ormone, e la somatostatina (SST) che inibisce il precedente effetto,
evitando così la iperproduzione di GH. Esso viene mediato e regolato dall'IGF-1
(somatomedina) un potente ormone anabolico prodotto dal fegato in risposta alla
somatotropina.
In età adolescenziale contribuisce al processo di accrescimento e sviluppo
dell’apparato scheletrico. In età adulta è fondamentale nel regolare la composizione
corporea. È fondamentale che la secrezione di questo ormone in un individuo sia
proporzionata, altrimenti una carenza o un eccesso di GH provoca serie conseguenze:
• deficit di GH porta al nanismo, riduzione di massa muscolare e aumento di quella
adiposa.
• eccesso di GH porta al gigantismo, macromegalia, problemi cardiaci.

Variazione giornaliera dei livelli plasmatici del GH. Da


notare il picco raggiunto intorno alle ore 22.
Diversi fattori influenzano la produzione di GH, tra cui:

• esercizio fisico è un ottimo incentivo per mantenere alto il GH, contrastando il


feedback negativo della somatomedina.

• intensità dell’esercizio fisico, perché uno sforzo fisico maggiore (attività anaerobiche)
produce una quantità maggiore di acido lattico o lattato (direttamente proporzionale
alla sintesi di GH) e determina una secrezione più significativa di GH.
Funzioni:
-Contribuisce al processo di sviluppo e accrescimento dell'apparato scheletrico.
-Garantisce il trofismo muscolare ed osseo nell'adulto.
-Favorisce l’utilizzo e scioglimento dei grassi, stimola la lipolisi, rendendo la massa
muscolare più evidente.
-Aumenta l'ossidazione degli acidi grassi, favorendo il dimagrimento.
–Stimola la sintesi proteica, aiutando la crescita dei muscoli.
-IL GH promuove l'assorbimento di acqua a livello intestinale e la ritenzione di sodio a
livello renale, con conseguente accumulo di fluidi extracellulari ed aumento della
pressione arteriosa.
IL GH NEL DOPING
Il GH se usato come farmaco dopante ha proprietà anabolizzanti
anche superiori a quelle degli steroidi e la sua somministrazione
cronica può produrre malformazioni scheletriche, aumentare il
rischio di malattie cardiocircolatorie, diabete, artrosi, patologie
tumorali e morte prematura. Tuttavia molti atleti di spicco hanno
confessato di averne fatto uso a lungo, per potenziare la massa
muscolare ed accelerare il processo di dimagrimento.

Test
Ad oggi non esistono ancora testi validi per determinarne l'utilizzo
negli atleti, in quanto questa sostanza (essendo ottenuta da tecniche
del DNA ricombinate) è simile a quella prodotta dal nostro
organismo, inoltre ha anche una permanenza in circolo molto
breve. Le evidenze maggiori dell'utilizzo del GH sono state il
ritrovamento di dosi di GH tra i bagagli personali degli atleti e
degli allenatori durante importanti competizioni sportive (Tour de
France, Giochi Olimpici di Sydney 2000).
STORIA
Questo ormone è stato utilizzato come sostanza
dopante sin dai primi anni '80:

- Olimpiadi di Roma del 1960, atleta danese


Enemark Jensen cade durante la 100km a squadre
ed entra in coma, l’autopsia verificò la presenza di
sostanza dopanti.

- Ben Johnson, campione olimpico dei 100 piani a


Seul 1988, ma squalificato perché risultò positivo
agli steroidi in un controllo antidoping effettuato su
un campione di urina poco dopo la gara.
Successivamente venne scoperto e squalificato altre
due volte per poi essere radiato a vita.

- Marion Jones, la regina dell’atletica delle


Olimpiadi di Sydney 2000. qualche anno dopo, nel
2007 dopo varie indagini su una casa farmaceutica
“la BALCO” in cui era stata coinvolta, fu’ lei stessa
a dichiarare di aver assunto sostanze proibite nel
2000, restituendo così le medaglie vinte.
DOPING DI STATO
«Così fan tutti…» verrebbe da dire alla luce della “guerra fredda del doping” tra
Usa e Russia.
Doping negli Usa
Le rivelazioni di Wade Exum, responsabile dell’antidoping del comitato
olimpico statunitense (Usoc) tra il 1991 e il 2000. Exum accusò in un
tribunale federale l’ente di aver tradito i programmi antidoping.
Parlò di positività al testosterone, COINVOLTI CARL LEWIS E
ALEXI LALAS.
Per almeno 12 anni gli Stati Uniti avrebbero nascosto le positività di 114
atleti, tra cui 19 medaglie olimpiche e campioni come Carl Lewis (atletica
leggera), Joe De Loach (atletica leggera), Floyd Heard (atletica
leggera), André Phillips (atletica leggera), Mary Joe Fernandez (tennis)
e Alexi Lalas (calcio).
CARL LEWIS
Carl Lewis, che a Seul 1988 aveva vinto
l’oro olimpico dei 100 metri soltanto
dopo la squalifica per doping di Ben
Johnson. Lewis prima di quei Giochi,
era risultato positivo a tre stimolanti
vietati (efedrina, pseudoefedrina e
fenilpropanolamina). L’ex campione
disse di essere stato scagionato, come gli
altri colleghi, dopo aver dimostrato che si
trattava di doping accidentale. Nel suo
caso sarebbe risultato positivo a causa di
prodotti contaminati presi in erboristeria
per curarsi da un raffreddore.

Ma il dubbio nasce spontaneo: perché


tutto finì là?
GRIGORY
RODCHENKOV
Per anni ha guidato il sistema
del doping di stato in Russia.

Ora il dottor Grigory


Rodchenkov ha deciso di
raccontare la sua verità.

Le Olimpiadi invernali del


2014 a Sochi furono le più
fasulle, volute dal presidente
Vladimir Putin. La
rappresentativa russa vinse 33
medaglie, di cui 13 d'oro.
Ex atleta a sua volta dopato, Rodchenkov aveva già affidato parte delle
proprie verità a Bryan Fogel, il regista del documentario Icarus dedicato
proprio allo scandalo del doping di stato russo. Le sue rivelazioni gli sono costate
una querela per diffamazione negli Usa, dalle biathlete Olga Zaytseva, Yana
Romanova e Olga Vilukhina. Le tre sono state private delle medaglie vinte a
Sochi 2014 e adesso chiedono un risarcimento da 10 milioni di dollari a testa.
Ma due rivelazioni del suo libro sono sconcertanti. Una concerne il
boicottaggio del comitato olimpico sovietico contro le Olimpiadi di Los
Angeles del 1984. L'altra rivelazione è relativa ai Giochi di quattro anni dopo,
Seul 1988. Rodchenkov afferma che gli atleti sovietici si dopassero
addirittura all'interno di un laboratorio segreto ricavato in una barca.
Rivelazioni che proiettano ombre su un sistema sportivo nazionale malato da ben
prima che Putin scalasse il potere.
DAL DOPING ALLE
ALTRE DIPENDENZE:
DROGHE, ALCOL,
FUMO… GIOCHI
Vizi in grado di alterare le capacità del cervello e modificare gli stati psicologici.
DIPENDENZE
E DOPING
Il consumo di sostanze che
producono dipendenza riguarda
in particolar modo i giovani. Si
possono avere effetti disastrosi,
che impediscono la crescita e
l’evoluzione dell’individuo.
Le droghe infatti, per esempio,
vengono vissute come un mezzo
per modificare positivamente lo
stato mentale, sottovalutando gli
effetti negativi.
CANNABIS È un tipo di canapa da cui provengono:
marijuana, hashish, ganja, olio di cannabis.

EFFETTI Induce condizioni di leggera euforia ma senza


perdita del contatto con la realtà. Deprime il sistema
immunitario e altera la lucidità.

COCAINA È una sostanza estratta dalle foglie di una


particolare pianta, le quali vengono macerate ed amalgamate
(‘neve’). Generalmente è assunta per via nasale.

EFFETTI Agisce stimolando le strutture del cervello,


espandendo le capacità d’azione del soggetto (fase up). Ma al
seguito di un uso continuo arriva il crollo delle capacità di
provare piacere (fase down),caratterizzata da stanchezza e
depressione. Cosi si aumentano le dosi>> collasso, infarto,
ictus.

ECSTASY ( MDM) È un insieme di prodotti diversi ,


venduti sotto forma di pillole ( droghe da discoteca)

EFFETTI Esaltazione delle percezioni sensoriali,


alterazione della percezione del tempo, eccitamento,
euforia. Può provocare danni irreversibili al sistema
nervoso. Permette di superare i limiti sia fisici che
psichici, perciò chi ne fa uso spesso cerca di
nascondere il proprio senso di inadeguatezza.
DIPENDENZA
DALL’ALCOL
Alcol>> si ottiene attraverso la
fermentazione e la distruzione degli
zuccheri presenti nella frutta, cereali e
alcuni semi.

EFFETTI La parte non


metabolizzata raggiunge le cellule del
sistema nervoso, dando un senso
d’ebrezza. Quando la quantità in circolo
si eleva avviene nell’individuo una fase
depressiva.

LA DIPENDENZA
L’assuefazione arriva presto e
determina la continua pulsazione a
bere. Questa dipendenza rispetto alla
droga porta un numero di morti 5 volte
superiore.
DIPENDENZA DA
GIOCHI E SOCIAL
NETWORK
I giovani utilizzano computer e cellulare
per divertimento. Il problema insorge
quando questo passatempo si trasforma in
bisogno ossessivo che induce il ragazzo-
giocatore ad aumentare il tempo trascorso
sullo strumento in questione, isolandosi
dalla vita reale e da relazioni sociali
concrete. L’abuso provoca anche mal di
testa, disturbi della vista, dolori al collo,
sindrome del tunnel carpale.
IL GIOCO
D’AZZARDO
PATOLOGICO (GAP)
È una vera dipendenza sia in
termini di tempo dedicato che al
denaro speso, arrivando al punto
di chiedere prestiti.
Il giocatore compulsivo si sente
obbligato a giocare,
manifestando forme di
assuefazione e astinenza.
La persona, sotto controllo
medico può sottoporsi a
trattamenti farmacologici e a
percorsi guidati da psicologi.
fonti
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