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Alessandro Kratter

STORY TELLING

Il western è un genere artistico che racconta storie ambientate


prevalentemente nella seconda metà del XIX secolo nell'ovest degli Stati
Uniti d'America, il cosiddetto vecchio West, territorio di frontiera fino a
quasi tutto il XIX secolo.

Western Classico

Il capostipite del filone western cinematografico è individuato in The Great


Train Robbery, un film muto diretto da Edwin S. Porter ed interpretato
da Broncho Billy Anderson. Fu proiettato nel 1903 e fu così popolare che
Anderson divenne una vera star del genere, tanto che negli anni a venire
girò diverse centinaia di cortometraggi western.
L'età d'oro del film western è rappresentata dalle opere di due registi: John
Ford (che scelse spesso John Wayne per i suoi film) e Howard
Hawks. Ombre rosse, l'epico film di Ford del 1939, è comunemente
considerato uno dei migliori del genere, segnando il confine fra il western
degli anni trenta, fatto prevalentemente di eroi poco realistici, e quello
degli anni successivi, molto più realistico e fedele all'epopea. Ombre
rosse è di fatto la bibbia del genere, in esso vi sono tutti gli ingredienti che
verranno utilizzati per i più grandi film che seguiranno: la diligenza, lo
sceriffo inflessibile ma dal cuore d'oro, il baro, l'eroe che ha subito un torto
e vuole vendicarsi, l'assalto degli indiani, la Monument Valley, l'arrivo della
cavalleria e quindi dei "nostri", il duello finale e il coronamento della storia
d'amore dei protagonisti.
È con Ombre rosse che comincia l'epoca d'oro del genere, sviluppatosi poi
nel dopoguerra attraverso una serie di capolavori e il contributo di grandi
registi che oltre a Ford e Hawks comprendono Raoul Walsh, Anthony
Mann e il suo celebre ciclo con James Stewart, Budd Boetticher e il ciclo
con Randolph Scott. Ma quasi tutti i grandi registi americani realizzano in
questo periodo un grande western raccontando grandi storie sull'umanità
in sé, il concetto di frontiera, i conflitti tra la natura e la civiltà, la libertà
individuale e la Legge, tutti grandi temi archetipici affrontati attraverso un
racconto che sembrava solo esteriormente semplice.
I protagonisti del western classico sono per la maggior parte eroi realmente
esistiti, spinti da ideali di giustizia e da una grande vena moralista. C'è anche un
forte spirito di colonizzazione, la voglia di civilizzare e modernizzare le
popolazioni selvagge. Il western classico americano è un mondo suddiviso in
buoni e cattivi, dove la violenza è finalizzata agli eventi; lo spargimento di
sangue, talvolta di innocenti, è giustificato ed è simbolo di una guerra volta a
ideali di pace, giustizia e libertà.

Spaghetti Western

Se il western classico lo dobbiamo a produttori e registi americani, in Italia


possiamo vantare lo Spaghetti Western.
Lo spaghetti western è un genere atipico, differente dalle regole canoniche del
western classico, quasi totalmente agli antipodi. Nasce con questo filone la figura
dell'antieroe, un personaggio mosso spesso dalla voglia di fama e ricchezza,
sono dunque i soldi una delle maggiori tematiche del genere.
In questa tipologia di film la violenza non è quasi mai giustificata, come le
mutilazioni, le torture, gli scontri con armi da fuoco o le semplici scazzottate. Le
ambientazioni non sono le stesse del classic western, vengono meno i Saloon, i
villaggi popolatissimi e gli indiani. A causa del budget ridotto, lo spaghetti
western ha pochi figuranti, per cui i villaggi sono spesso disabitati e c'è molto più
spazio per scontri tra i vari personaggi. Il suono delle pistole è molto più forte a
differenza della controparte americana, per incentivare ancor di più la
sensazione di ansia, paura e crudeltà.
I film più conosciuti, e probabilmente gli "archetipi" del genere, sono quelli
della cosiddetta trilogia del dollaro, diretti proprio da Sergio Leone,
con Clint Eastwood e le famosissime colonne sonore di Ennio
Morricone (tre nomi che ormai oggi sono sinonimi del genere stesso): Per
un pugno di dollari (1964), Per qualche dollaro in più (1965) ed infine Il
buono, il brutto, il cattivo (1966). Quest'ultimo è senza dubbio uno dei
western più famosi di tutti i tempi, ed ebbe, relativamente agli altri film, un
budget atipicamente alto: quasi un milione di dollari.
Il genere, dopo l'esplosione incredibile degli anni sessanta e settanta,
scomparve repentinamente quasi del tutto, dando vita a pochissimi film
negli anni ottanta e novanta. Gli spaghetti-western, inoltre, furono il
trampolino di lancio o la consacrazione per altri attori americani quali Clint
Eastwood, Charles Bronson, Lee Van Cleef, Fabio Testi e tanti altri.

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