Esercizi 5.6
1. Si calcoli 1
n! en+ 12n
lim 1 .
n→∞ nn+ 2
2. Si dia una stima del numero di cifre che formano (in base 10) il numero
1000! .
[Traccia: detto N il numero di cifre cercato, si osservi che deve essere
10N −1 ≤ 1000! < 10N e si faccia uso della formula di Stirling nonché di
una buona calcolatrice...]
376
(i) l’integrale su un intervallo limitato di
funzioni
R1 non limitate (ad esempio:
0
ln x dx);
Definizione 5.7.1 (i) Sia f :]a, b] → R tale che f ∈ R(c, b) per ogni c ∈
]a, b[ . Se esiste il limite (finito o infinito)
Z b
lim+ f (x) dx,
c→a c
377
In entrambi i casi (i) e (ii), l’integrale improprio di f , se esiste, si dice
convergente o divergente a seconda che sia finito o infinito.
da cui Z 1
∃ ln x dx = lim+ (−1 − c ln c + c) = −1.
0 c→0
cosicché Z ∞
∃ e−x dx = lim (−e−c + 1) = 1.
0 c→+∞
378
dunque
√ √
1 ∞
e− x e− x
Z Z
∃ √ dx = −2e−1 + 2, ∃ √ dx = 2e−1 ,
0 x 1 x
da cui √
∞
e− x
Z
∃ √ dx = 2.
0 x
Si noti che se nel calcolo del terzo integrale avessimo scelto b = 37, avremmo
ottenuto ugualmente
Z ∞ −√x Z 37 −√x Z d − √x
e e e
√ dx = lim √ dx + lim √ dx =
0 x c→0+ c x d→+∞ 37 x
h √ 37
i h √ id
= lim+ −2e− x + lim −2e− x =
c→0 c d→+∞ 37
√ √ √ √
− 37 − c
= lim+ (−2e + 2e ) + lim (−2e− d
+ 2e− 37
) = 2.
c→0 d→+∞
379
(2) Se f e g sono due funzioni sommabili in un intervallo limitato [a, b]
(oppure in una semiretta), allora anche f + g e λf , per ogni λ ∈ R, sono
sommabili e per i relativi integrali impropri vale la relazione
Z b Z b Z b Z b Z b
[f (x)+g(x)] dx = f (x) dx+ g(x) dx, (λf (x)) dx = λ f (x) dx.
a a a a a
380
]0, ∞[, essendo sempre
R 1 positiva. RVerifichiamo che tale integrale è divergente,
−α ∞ −α
decomponendolo in 0 x dx + 1 x dx. Si ha
Z 1
[ln x]10 = +∞ se α = 1
x−α dx =
1−α 1 ( 1
x 1−α
se 0 < α < 1
0
1 − α = +∞
0 se α > 1.
[ln x]∞
Z ∞
1 = +∞ se α = 1
x−α dx =
(
∞ +∞
x1−α se 0 < α < 1
1
1−α
= 1
1 1−α se α > 1.
R ∞ −α
Sommando i due addendi, l’integrale 0 x dx diverge in tutti i casi. Si noti
tuttavia che
Z 1 Z ∞
−α
x dx < ∞ ⇐⇒ α < 1, x−α dx < ∞ ⇐⇒ α > 1.
0 1
Le funzioni x−α (e le loro analoghe (x−a)−α ) si prestano assai bene come ter-
mini di confronto per stabilire l’integrabilità o la non integrabilità di funzioni
più complicate. Tale possibilità è garantita dal seguente
Teorema 5.7.7 (di confronto) Siano f, g : [a, ∞[ → R funzioni integrabili
in ogni intervallo [a, c] ⊂ [a, ∞[ , e supponiamo che g sia non negativa e
sommabile su [a, ∞[ . Se risulta |f (x)| ≤ g(x) per ogni x ≥ a, allora anche
f è sommabile su [a, ∞[ e si ha
Z ∞ Z ∞ Z ∞
f (x) dx ≤ |f (x)| dx ≤ g(x) dx.
a a a
381
e dato che g è sommabile, tale risulta anche f .
Supponiamo ora f di segno variabile. Per quanto già provato, |f | è sommabile
in [a, ∞[. Per ogni c > a possiamo scrivere
Z ∞ Z ∞ Z ∞
f (x) dx ≤
|f (x)| dx ≤ g(x) dx.
a a a
Basta ora provare che f è sommabile in [a, ∞[ : una volta fatto ciò, infatti,
la stima precedente, passando al limite per c → ∞, ci dirà che
Z ∞ Z ∞ Z ∞
f (x) dx ≤
|f (x)| dx ≤ g(x) dx < ∞.
a a a
382
R∞ √
(2) Nell’integrale 0 e−x sin x dx la funzione integranda non ha segno
costante, però si ha
√
|e−x sin x| ≤ e−x ∀x ≥ 0,
e la funzione e−x è integrabile in [0, ∞[. Ne segue che l’integrale proposto
esiste finito.
(3) Proviamo che la funzione f (x) = sinx x è sommabile su [0, ∞[, mentre
l’integrale improprio di |f | in [0, ∞[ è divergente. Si noti che in questo caso
l’osservazione 5.7.8 (2) e il teorema di confronto non sono applicabili, e la
sommabilità di f va dimostrata in maniera diretta.
Anzitutto, come sappiamo (esempio 3.3.5 (1)), la funzione f è prolungabile
con continuità in 0, col valore 1. Si ha, scegliendo 1 − cos x come primitiva
di sin x, e integrando per parti:
Z c c Z c Z c
sin x 1 − cos x 1 − cos x 1 − cos c 1 − cos x
dx = + 2
dx = + dx
0 x x 0 0 x c 0 x2
ove si è usato il fatto che anche 1−cos
x
x
è prolungabile con continuità in 0, col
valore 0 (esempio 3.3.5 (2)). Dunque per c → ∞ si ha, essendo non negativo
l’integrando all’ultimo membro:
Z c Z ∞
sin x 1 − cos x
∃ lim dx = dx.
c→∞ 0 x 0 x2
Questo limite è finito per il teorema di confronto, essendo
(
1 − cos x 1/2 se 0 < x ≤ 1 (per il criterio di Leibniz)
≤
x2 2/x2 se x > 1.
D’altra parte per l’integrale impropri di sinx x , che esiste certamente, si ha
∞
kπ
k Z (h+1)π
| sin x|
Z Z
sin x sin x X
x dx = lim
dx = lim dx =
0 k→∞ 0 x k→∞
h=0 hπ x
∞ Z (h+1)π ∞ Z π
X | sin x| X sin t
= dx = dt ≥
h=0 hπ x h=0 0 t + hπ
∞ Z π ∞
X 1 2X 1
≥ sin t dt = = +∞.
h=0
(h + 1)π 0 π h=0 h + 1
383
Esercizi 5.7
1. Sia f integrabile secondo Riemann oppure sommabile su [−a, R a a]. Prova-
re che se f è una funzione pari, ossia f (x) = f (−x), allora −a f (x) dx =
Ra
R a dx, mentre se f è una funzione dispari, ossia f (x) = −f (−x),
2 0 f (x)
allora −a f (x) dx = 0.
2. Discutere l’esistenza e la convergenza dei seguenti integrali impropri:
Z 1 sin(1/x) Z ∞
e arctan x
√ dx, p dx,
0 x 0 x |1 − x|
Z ∞ Z ∞ √ √
x
−x2 1 + x2 − 1 + x4
e − e dx, dx,
−∞ −∞ x2 + x4
Z 1 Z ∞
sin 2πx cos ex + sin x
dx, √ dx.
0 x(x − 1/2)(x − 1) 1 x x−1
3. Discutere l’esistenza ed eventualmente calcolare i seguenti integrali
impropri:
Z ∞ Z 3π/2
dx
, (tan x)2/3 (sin x)1/3 dx,
2 x ln x ln ln x 0
Z ∞ Z 3π/2
1 1
− dx, (tan x)4/3 (sin x)−1/3 dx,
1 x tan x 0
Z 1 Z 1 2
arccos x 3x + 2
p dx, dx,
0 (1 − x2 ) arcsin x −1 x3/2
Z ∞ Z 3
ln x dx
√ √ 2 dx, p ,
1 x(1 + x) 0 x3 (3 − x)
Z 2 Z ∞
dx dx
p , √ ,
0 x(2 − x) 1 x2 x2 − 1
Z 3 Z 10 r
x 1
3
dx, 1 + dx,
x +1 x
Z0 ∞ Z0 ∞
dx dx
√ , ,
2 x x2 − 4 1 e2x − ex
Z ∞ Z ∞
dx 2
2 2
, |x|5 e−x dx.
−∞ (1 + x ) −∞
384
4. (Criterio integrale di convergenza per le serie) Sia f : [1, ∞[→ R una
funzione
R∞ non negativaPe decrescente. Si provi che l’integrale improprio
1
f (x) dx e la serie ∞n=1 f (n) sono entrambi convergenti o entrambi
divergenti.
5. Dimostrare che
Z 1 ∞
X (−1)n
arctan x
dx = .
0 x n=0
(2n + 1)2
6. Dimostrare che
Z 1 ∞
X 1
ln x ln(1 − x) dx = .
0 n=1
n(n + 1)2
7. Dimostrare che ∞
X 1 1
2
< ∀N ∈ N+ .
n=N +1
n N
sono convergenti.
385
10. (Integrale di Frullani) Sia f una funzione continua in [0, ∞[, tale che
l’integrale improprio Z ∞
f (x)
dx
a x
sia convergente per ogni a > 0. Provare che se α, β sono numeri positivi
si ha Z ∞
f (αx) − f (βx) β
lim+ dx = f (0) ln ;
a→0 a x α
dedurne che
Z ∞ −αx ∞
− e−βx cos αx − cos βx
Z
e β β
dx = ln , dx = ln .
0 x α 0 x α
(i) Verificare che Γ(p) ha senso e che Γ(p + 1) = pΓ(p) per ogni p > 0.
(ii) Provare che Γ è derivabile in ]0, ∞[, con
Z ∞
0
Γ (p) = xp−1 ln x e−x dx.
0
utilizzando il teorema di Lagrange; per (iii), si verifichi che Γ00 (p) > 0.]
386