ISTRUZIONI ORIGINALI
Rev. 0 - 2019
Il presente Manuale è parte integrante del prodotto e devono essere sempre a disposizione degli utilizzatori dello stesso.
CONSERVARE PER FUTURE CONSULTAZIONI
S.A.M.U. AUTOMAZIONI S.r.l. Manuale istruzioni Uso e Manutenzione Quadro Elettrico INDICE
MATRICE REVISIONI
Questo documento ha lo scopo di fornire le informazioni basilari per l’uso e la manutenzione in sicurezza di un
quadro elettrico bordo macchina.
Le informazioni specifica di ciascuna commessa o progetto sono allegate al presente manuale al capitolo 9 “Allegati”.
In caso di aggiornamento o modifica sostanziale di questo documento (inteso comprensivo dei relativi allegati), è
possibile indicare tale situazione come mostra la tabella di seguito:
Indice 0 09/03/2021
Capitolo 0 0 09/03/2021
…..
Le informazioni e la struttura del presente documento sono in accordo con i seguenti riferimenti normativi:
CEI EN 60204-1:2018
Sicurezza del macchinario - Equipaggiamento elettrico delle macchine - Parte 1: Regole generali
CEI 61439-1:2012
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 1: Regole generali
CEI 61439-2:2012
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 2: Quadri di potenza
CEI EN 60073:2003
Principi fondamentali e di sicurezza per l'interfaccia uomo-macchina, la marcatura e l’identificazione - Principi di codifica per gli
indicatori e per gli attuatori
UNI EN 842:2009
Sicurezza del macchinario - Segnali visivi di pericolo - Requisiti generali, progettazione e prove
CEI EN 60073:2003
Principi fondamentali e di sicurezza per l'interfaccia uomo-macchina, la marcatura e l’identificazione - Principi di codifica per gli
indicatori e per gli attuatori
CEI EN 61310-3:2008
Sicurezza del macchinario - Indicazione, marcatura e manovra Parte 3: Prescrizioni per il posizionamento e il senso di manovra
degli attuatori
CEI EN 60529:1997+EC 2017
Gradi di protezione degli involucri (Codice IP)
UNI 11063:2003
Manutenzione - Definizioni di manutenzione ordinaria e straordinaria
La norma fornisce una classificazione delle attività di manutenzione, distinguendo tali attività in "manutenzione ordinaria" e
"manutenzione straordinaria".
Il cliente ha la responsabilità di assicurarsi che, nel caso il presente documento subisca modifiche
R da parte del Fabbricante, solo le versioni aggiornate del Manuale siano effettivamente presenti nei
punti di utilizzo.
INDICE
0 PREMESSA ...................................................................................................................................... 5
0.1 SCOPO DEL MANUALE DI ISTRUZIONI PER L’USO E LA MANUTENZIONE ......................................... 5
0.2 DESTINATARI ............................................................................................................................... 6
0.3 CONSERVAZIONE DEL MANUALE DI ISTRUZIONI............................................................................ 6
0.4 AGGIORNAMENTO DEL MANUALE DI ISTRUZIONI .......................................................................... 7
0.5 COME LEGGERE IL MANUALE DI ISTRUZIONI ................................................................................. 7
0.6 GRAFICHE SUL MANUALE .............................................................................................................. 7
0.7 DEFINIZIONI ................................................................................................................................ 9
0.8 GRADO DI PROTEZIONE IP .......................................................................................................... 10
0.9 COMPATIBILITÀ ELETTROMAGNETICA (EMC) ................................................................................ 14
2 SICUREZZA ................................................................................................................................... 17
2.1 AVVERTENZE GENERALI DI SICUREZZA ........................................................................................ 17
2.2 USO PREVISTO ............................................................................................................................ 18
2.3 CONTROINDICAZIONI D’USO ....................................................................................................... 18
2.4 DISPOSITIVI DI SICUREZZA ......................................................................................................... 18
2.5 RISCHI RESIDUI .......................................................................................................................... 19
3 INSTALLAZIONE ........................................................................................................................... 20
3.1 TRASPORTO E MOVIMENTAZIONE ................................................................................................ 20
3.2 STOCCAGGIO .............................................................................................................................. 21
3.3 MESSA IN SERVIZIO .................................................................................................................... 21
6 MANUTENZIONE ........................................................................................................................... 31
6.1 LIVELLI DI MANUTENZIONE ......................................................................................................... 33
6.2 PRECAUZIONI PARTICOLARI ........................................................................................................ 33
6.3 ISOLAMENTO DEL QUADRO ELETTRICO ....................................................................................... 37
6.4 MANUTENZIONE ORDINARIA PROGRAMMATA ............................................................................... 39
6.5 MANUTENZIONE STRAORDINARIA ................................................................................................ 40
6.6 DIAGNOSTICA E RICERCA GUASTI ................................................................................................ 40
9 ALLEGATI...................................................................................................................................... 44
9.1 DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ ............................................................................................... 44
9.2 SCHEMI ELETTRICI ...................................................................................................................... 45
9.3 ELENCO COMPONENTI ................................................................................................................. 46
9.4 DOCUMENTAZIONE TECNICA A SUPPORTO DELLA COMMESSA ...................................................... 47
0 PREMESSA
0.1 SCOPO DEL MANUALE DI ISTRUZIONI PER L’USO E LA MANUTENZIONE
Il presente manuale è stato realizzato per fornire all’utilizzatore una conoscenza generale del quadro elettrico e per
consentirne l’uso in condizioni di sicurezza.
Il presente Manuale di Istruzioni è parte integrante della documentazione del quadro elettrico ed ha lo scopo di
fornire tutte le informazioni necessarie per:
Questo documento presuppone che, negli impianti ove sia destinato il quadro elettrico, vengano osservate le vigenti
norme di sicurezza e igiene del lavoro.
Le istruzioni, la documentazione e i disegni contenuti nel presente Manuale sono di natura tecnica riservata, di
stretta proprietà del Fabbricante pertanto, al di fuori degli scopi per cui è stato prodotto, ogni riproduzione sia
integrale che parziale del contenuto e/o del formato, deve avvenire con il preventivo consenso del Fabbricante.
0.2 DESTINATARI
Il presente Manuale di Istruzioni è rivolto all’installatore, all’operatore/utilizzatore e al personale qualificato abilitato
all’uso e alla manutenzione del quadro elettrico.
Il quadro elettrico è destinato ad un utilizzo industriale, per cui il suo uso è riservato a figure
qualificate, tecnici esperti, in particolare che:
Sui quadri elettrici sono ammessi diversi livelli di intervento in base al livello di preparazione della persona incaricata
o della sua funzione.
La norma tecnica EN 61439-1 fornisce varie definizioni delle figure che a vario titolo possono intervenire sul quadro.
PERSONA ESPERTA (PES): Persona avente un’adeguata istruzione ed esperienza che le permette di prevenire i
rischi ed evitare i pericoli che possono insorgere con l’elettricità.
PERSONA AVVERTITA (PAV): Persona adeguatamente esperta o avvertita da una persona esperta che le
permette di prevenire i rischi ed evitare i pericoli che possono insorgere con l’elettricità.
PERSONA COMUNE: Persona che non è né esperta né avvertita.
PERSONA AUTORIZZATA: Persona esperta o avvertita che è stata autorizzata ad eseguire un determinato lavoro.
La preparazione del personale tecnico preposto alla manutenzione è premessa fondamentale per la corretta ed
efficiente manutenzione di tutto l’impianto elettrico e degli interruttori in particolare. La manualità necessaria e le
conoscenze adeguate per essere buoni manutentori possono essere raggiunte solo con la pratica sul campo,
supportata da adeguati insegnamenti teorici.
ATTENZIONE!
Figura 0 . 1 . 2
Capitolo . Paragrafo . Numero progressivo
Il numero progressivo ricomincia da 1 ad ogni nuovo paragrafo.
Tabella 0 - 1 . 2
Capitolo - Paragrafo . Numero progressivo
Il numero progressivo ricomincia da 1 ad ogni nuovo paragrafo.
ABBREVIAZIONI
Cap. = Capitolo
Par. = Paragrafo
Sez. = Sezione
Pag. = Pagina
Fig. = Figura
Tab. = Tabella
UNITA’ DI MISURA
Le unità di misura presenti sono quelle previste dal Sistema Internazionale (SI).
Lunghezza metro m
Massa chilogrammo kg
Temperatura celsius °C
0.7 DEFINIZIONI
Un quadro è costruito per essere inserito in un equipaggiamento elettrico con specifiche caratteristiche.
I componenti del quadro, e il quadro nel suo insieme, sono stati scelti compatibilmente con le caratteristiche dei
componenti installati all'esterno del quadro stesso. Le informazioni più importanti, che corrispondono in pratica a
quelle fornite dalle Norme di riferimento EN 61439-1 e EN 61439-2, sono di seguito elencate:
COSTRUTTORE DEL QUADRO: Organizzazione che si assume la responsabilità del QUADRO finito (nel manuale
anche detto “costruttore del quadro finito” o “assemblatore”).
TENSIONE NOMINALE DEL QUADRO (Un): Corrisponde alla tensione del circuito principale del quadro.
TENSIONE NOMINALE DI IMPIEGO DI UN CIRCUITO (Ue)(1): Valore di tensione, dichiarato dal costruttore
del quadro che, unitamente alla corrente nominale, ne determina la sua applicazione.
Nota 1: È il valore di tensione che, insieme alla corrente, definisce le caratteristiche di impiego di uno specifico circuito.
TENSIONE NOMINALE DI ISOLAMENTO DI UN CIRCUITO (Ui): E' il valore efficace della tensione di prova
dell'isolamento, assegnato dal costruttore del quadro che caratterizza la capacità di tenuta del suo isolamento e le
distanze superficiali d'isolamento (la distanza più breve misurata lungo la superficie di un isolante interposto tra
due parti conduttrici). La tensione nominale di isolamento determina le prerogative costruttive e le relative prove
dielettriche.
TENSIONE NOMINALE DI TENUTA A IMPULSO DEL QUADRO (U imp)(2) : E' il valore di tensione di tenuta a
impulso che caratterizza la capacità di tenuta nei confronti di sovratensioni transitorie.
Nota 2: Si tratta in pratica del valore di picco dell'impulso normalizzato (impulso di tensione di 1,2/50 applicato al quadro cinque
volte per ciascuna polarità, in condizioni specificate, ad intervalli di almeno 1 s) che un circuito può sopportare in specifiche
condizioni di prova e al quale devono essere correlati i valori delle distanze di isolamento in aria. Tale valore deve essere almeno
pari a quello della sovratensione transitoria attribuita al sistema elettrico in cui deve essere inserito il quadro.
CORRENTE NOMINALE (In): valore nominale di corrente, dichiarata dal costruttore del quadro in funzione dei
valori nominali dei componenti, della loro disposizione e della loro applicazione, che può essere portato senza che
le sovratemperature delle diverse parti del quadro superino i limiti in condizioni specificate.
CORRENTE NOMINALE DI UN CIRCUITO DEL QUADRO (Inc): È la corrente che un circuito deve essere in
grado di portare con continuità (con riferimento alle caratteristiche nominali dei diversi componenti elettrici inseriti
nel circuito, della loro disposizione e della loro funzione) senza superare, nelle varie parti del circuito, i limiti di
sovratemperatura indicati dalla norma (la verifica può essere condotta mediante calcoli, prove con corrente, per i
quadri contenenti varianti non provate mediante derivazione da configurazioni similari provate).
CORRENTE NOMINALE AMMISSIBILE DI PICCO (Ipk)(3): Valore della corrente di picco di cortocircuito,
dichiarato dal costruttore del QUADRO, che il QUADRO stesso può sopportare nelle condizioni specificate.
Nota 3: la corrente nominale ammissibile di picco deve essere uguale o maggiore del valore di picco della corrente di cortocircuito
presunta.
CORRENTE NOMINALE AMMISSIBILE DI BREVE DURATA (Icw)(4): Valore efficace della corrente di
cortocircuito, dichiarato dal costruttore del quadro, che il quadro stesso può portare senza danneggiarsi in condizioni
specificate, definite in funzione della corrente e del tempo.
Nota 4: se non esplicitamente indicata, la durata di tale corrente si intende pari ad un secondo, anche se il costruttore può
fissare valori diversi (tipicamente 0,2s; 0,5s; 3s). La corrente nominale ammissibile di breve durata deve essere uguale o
maggiore del valore efficace della corrente di cortocircuito presunta Icp. La corrente nominale ammissibile di breve durata del
quadro è quella relativa al circuito d'entrata.
FATTORE NOMINALE DI CONTEMPORANEITÀ (RDF): Valore rapportato all’unità della corrente nominale,
assegnato dal costruttore del quadro, con cui i circuiti di uscita del quadro stesso possono essere caricati
simultaneamente e in maniera continuativa tenendo in considerazione le mutue influenze termiche.
FREQUENZA NOMINALE (FN): Valore della frequenza, dichiarata dal costruttore del quadro, che serve a
designare un circuito e al quale fanno riferimento le condizioni di funzionamento.
………………..ALTRE DEFINIZIONI
MANUTENZIONE ORDINARIA
Tipologia d'interventi manutentivi durante il ciclo di vita, atti a:
a) mantenere l'integrità originaria del bene;
b) mantenere o ripristinare l'efficienza dei beni;
c) contenere il normale degrado d'uso;
d) garantire la vita utile del bene;
e) far fronte ad eventi accidentali.
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
Tipologia d’interventi non ricorrenti e d’elevato costo, in confronto al valore di rimpiazzo del bene e ai costi annuali
di manutenzione ordinaria dello stesso.
Nota
Il codice IP (International Protection) identifica i gradi di protezione degli involucri per apparecchiature elettriche. La prima
codifica comparve sulla norma CEI EN 60529/A2/CEI 70-1, cui fa seguito la Variante CEI 70-1 (V2). La norma entrava nel merito
delle modalità di prova ed era rivolta in particolar modo ai costruttori cui spetta il compito di effettuare le prove, ma suscitò
particolare interesse anche agli utilizzatori. In seguito, uscì la seconda edizione della norma che introdusse un’ulteriore codifica
per caratterizzare meglio la protezione contro i contatti diretti.
Queste norme si applicano agli involucri per materiale elettrico la cui tensione nominale non supera 72,5 KV. La seconda edizione
di queste norme non varia in generale il significato dei gradi IP, ma chiarisce alcuni aspetti non evidenti sulla precedente
edizione. Secondo detta norma il grado IP può essere usato esclusivamente con le due cifre caratteristiche e con le lettere
addizionali previste che hanno il seguente significato:
6 6 C H
0X nessuna protezione
Non devono poter penetrare
protetto contro corpi protezione contro completamente parti del corpo
1X solidi di dimensioni l’accesso con il dorso umano, per esempio una mano, o
superiori a 50 mm della mano corpi solidi di dimensioni superiori
a 50 mm di diametro. (1)
Non devono poter penetrare
completamente le dita od oggetti
protetto contro corpi
protezione contro analoghi di lunghezza non
2X solidi di dimensioni
l’accesso con un dito eccedente gli 80 mm o corpi solidi
superiori a 12,5 mm
di diametro superiore a 12,5 mm.
(1)
(1) la frase “non devono penetrare completamente” significa che l’intero diametro del corpo solido (calibro-oggetto) non può
passare completamente attraverso aperture dell’involucro e deve mantenere una distanza adeguata da parti pericolose.
X0 nessuna protezione
(1) la cifra IPX8 deve essere integrata con la massima profondità dichiarata dal costruttore.
Le lettere addizionali vengono utilizzate qualora la protezione delle persone, contro il contatto con parti pericolose, sia superiore
a quella dell’ingresso dei corpi solidi espressa dalla prima cifra caratteristica. In altre parole, l’eventuale lettera addizionale indica
che la protezione assicurata da un involucro contro l’accesso a parti pericolose è migliore di quello indicato nella prima cifra.
Questa protezione superiore può essere fornita, ad esempio, da barriere, da aperture di forma adeguata o da distanze interne
all’involucro. La lettera addizionale viene utilizzata solo se:
- la protezione effettiva contro l’accesso a parti pericolose è superiore a quella indicata dalla prima cifra;
- è indicata solo la protezione contro l’accesso a parti pericolose e la prima cifra viene quindi sostituita da una X.
Le lettere supplementari vengono utilizzate per fornire ulteriori informazioni particolari, relative al materiale. Possono essere
poste dopo la seconda cifra caratteristica o dopo la lettera addizionale.
Un apparecchio deve poter funzionare in un determinato ambiente elettromagnetico senza che perturbazioni
elettromagnetiche prodotte da altri apparecchi possono disturbarlo e viceversa. La progettazione e la costruzione
dei quadri devono pertanto essere conformi ad alcuni requisiti essenziali per quanto riguarda la compatibilità
elettromagnetica che la Direttiva 2014/30/UE, definisce come: "l'idoneità di un'apparecchiatura a funzionare nel
proprio campo elettromagnetico in modo soddisfacente e senza produrre perturbazioni elettromagnetiche
inaccettabili in altre apparecchiature in tale campo”.
La succitata direttiva esclude dall'applicazione le apparecchiature che, per loro natura e per le loro caratteristiche
fisiche:
- sono incapaci di generare o contribuire a generare emissioni elettromagnetiche che superano un livello
compatibile con il regolare funzionamento delle apparecchiature radio e di telecomunicazione e di altre
apparecchiature (generazione);
- funzionano senza deterioramento inaccettabile in presenza delle perturbazioni elettromagnetiche
abitualmente derivanti dall'uso al quale sono destinate (immunità).
Le diverse parti di un quadro come, carpenteria, sbarre, cavi, morsetti, ecc.. sono evidentemente escluse dal campo
di applicazione della direttiva EMC, mentre occorre considerare la presenza di eventuali dispositivi elettronici, più
esposti ma anche capaci di generare emissioni elettromagnetiche.
Nella scelta e installazione dei vari componenti il costruttore del quadro dovrà quindi accertare la compatibilità dei
componenti fra loro e con l'ambiente di installazione del quadro.
Tutti i componenti utilizzati dalla S.A.M.U. AUTOMAZIONI S.r.l. sono certificati per la EMC e sono installati secondo
le indicazioni dei relativi costruttori.
1. INFORMAZIONI GENERALI
1.1 DATI DI IDENTIFICAZIONE DEL FABBRICANTE
SEDE LEGALE AMMINISTRATIVA Via Oceano Pacifico, 9/1 - 41012 Fossoli di Carpi (MO)
Ogni quadro elettrico è identificato da una targa CE sulla quale sono riportati in modo indelebile i dati di riferimento
dello stesso. La posizione della targa sul quadro elettrico può variare da quadro elettrico a quadro elettrico.
Per qualsiasi comunicazione con il fabbricante o i centri di assistenza citare sempre questi riferimenti.
Di seguito un fac-simile:
Tipo Macchina
Serie/matricola
Codice macchina
Numero Commessa
Data
Norme
Grado di protezione
Tensione nominale (Ue)
Alimentazione elettrica
Frequenza
Tensione Secondaria (V)
Corrente max. Cortocircuito (Icc)
Corrente nominale (In)
Potenza assorbita
S Il quadro elettrico è realizzato in conformità alle Direttive e Regolamenti pertinenti ed applicabili nel
momento della sua immissione sul mercato/data firma DC.
S Il Fabbricante non risponde di difetti non segnalati dal cliente al momento della consegna.
2 SICUREZZA
2.1 AVVERTENZE GENERALI DI SICUREZZA
R
Prima di rendere operativo il quadro elettrico leggere attentamente le istruzioni
contenute nel presente Manuale e seguire attentamente le indicazioni in esso riportate.
Il Costruttore ha profuso il massimo impegno nel progettare e assiemare questo quadro e per renderne l’uso quanto
più possibile SICURO. Esso presenta un insieme di caratteristiche, finalizzate alla riduzione drastica dei rischi che
gli operatori si trovano ad affrontare durante l’uso normale o la manutenzione. In particolare lo ha dotato di tutti i
dispositivi di comando, protezione, segnalazione, misura, regolazione, con tutte le connessioni interne di tipo
elettrico e meccanico necessarie, montati secondo le legislazioni vigenti e le indicazioni dei costruttori dei singoli
componenti (dove previsto).
Fanno parte delle dotazioni di sicurezza le informazioni fornite nel presente manuale che riguardano:
Il Fabbricante si ritiene sollevato da ogni responsabilità per danni causati dal quadro a persone, animali o beni in
caso di:
Controlli e verifiche
Le verifiche devono essere effettuate da persona esperta; devono essere di tipo visivo e funzionale, con lo scopo
di garantire la sicurezza del quadro. Esse comprendono:
integrità dell’involucro
integrità dei dispositivi di comando e delle segnalazioni
verifica del serraggio dei conduttori di alimentazione da rete o verso i dispositivi su campo
verifica dell’assenza di oggetti estranei all’interno del quadro dopo l’installazione o la manutenzione.
I risultati di questa verifica dovranno essere riportati su un'apposita scheda. Nel caso in cui il tecnico incaricato di
eseguire la verifica trovi o anomalie pericolose deve:
Se vengono rilevate anomalie, queste dovranno essere eliminate prima di rimettere in funzione la
R quadro elettrico, e l'esperto che esegue la verifica dovrà annotare su apposita scheda l'avvenuta
riparazione, dando così il benestare all'uso del quadro elettrico.
Qualora le parti consumate o difettose non vengano tempestivamente sostituite, il fabbricante non si assume alcuna
responsabilità per i danni da incidenti che potrebbero derivarne.
Al fine di garantire la massima sicurezza del quadro è comunque VIETATO:
L’uso di prodotti/materiali diversi da quelli specificati dal Fabbricante, che possono creare danni al
R quadro elettrico e situazioni di pericolo per l’operatore e/o le persone vicine al quadro elettrico, è
considerato scorretto e improprio.
a) per utilizzi diversi da quelli stabiliti dal fabbricante, diversi o non menzionati nel presente manuale
b) in atmosfera esplosiva (*), corrosiva o ad alta concentrazione di polveri o sostanze oleose in sospensione
nell’aria
c) in atmosfera a rischio d’incendio
d) esposta alle intemperie
e) con dispositivi di sicurezza esclusi o non funzionanti
f) con grado IP compromesso
(*) ignorare questo punto qualora le specifiche di commessa riguardassero un quadro elettrico ATEX (verificare anche la
targhetta CE Ex).
Il quadro elettrico è provvisto di tutti i dispositivi di sicurezza e/o protezione contro i contatti diretti e indiretti.
Per ulteriori informazioni fare riferimento agli schemi elettrici, all’elenco componenti e alle specifiche di commessa
allegati.
Fare riferimento alle procedure descritte nel prosieguo del presente documento, in particolare il capitolo relativo
alla manutenzione.
3 INSTALLAZIONE
3.1 TRASPORTO E MOVIMENTAZIONE
Il quadro elettrico può essere trasportato con un normale mezzo capace di sopportarne il peso e le dimensioni.
Si raccomanda di utilizzare sempre mezzi in grado di sopportare il peso e le dimensioni del quadro elettrico, in
modo tale da evitare danni alla stessa e a persone o cose circostanti.
Essendo stata fornito totalmente assemblato, il quadro elettrico va solamente posizionato nel posto di utilizzo.
Sollevare il quadro elettrico con un carrello elevatore munito di forche che sostengano i due fianchi,
verificare sempre il corretto bilanciamento del peso del quadro elettrico in modo tale da prevenire
spostamenti inaspettati o cadute a terra.
S Per gli spostamenti all’interno dello stabilimento il quadro elettrico può essere trasportato con carro
ponte provvedendo ad imbracarlo in maniera corretta tramite l’utilizzo di funi con adeguate
caratteristiche di resistenza in funzione del peso del quadro elettrico stesso.
BARICENTRO BARICENTRO
L’equipaggiamento elettrico deve essere progettato per resistere agli effetti delle temperature di trasporto e di
magazzinaggio, comprese nel campo tra - 25 ̊C e 55 ̊C e, per brevi periodi non superiori a 24 h, fino a 70 ̊C,
oppure devono essere prese adeguate precauzioni per proteggerlo. Si devono prevedere mezzi adeguati per evitare
danni causati dall’umidità, dalle vibrazioni e dagli urti.
NOTA
L’equipaggiamento elettrico che può danneggiarsi alle basse temperature comprende i cavi isolati in PVC.
R
Il Fabbricante non risponde dei danni provocati a persone animali e beni per l’utilizzo di sistemi di
sollevamento diversi da quelli indicati.
3.2 STOCCAGGIO
In caso di inattività, la quadro elettrico deve essere immagazzinato adottando le seguenti precauzioni:
Il quadro viene consegnato dal Costruttore già montato e completo di tutte le sue parti interne. Per l’installazione
e la messa in servizio a bordo macchina, seguire le istruzioni di base di seguito riportate.
Piazzamento
Il quadro va poggiato su pavimento o altra struttura ben livellata e fissato per mezzo di tasselli ad espansione o
viti, in corrispondenza dei fori già presenti nel fondo dell’involucro.
Il Layout di configurazione del quadro e della macchina deve consentire il cablaggio dei cavi di alimentazione e di
distribuzione e le modalità di posa previste.
Collegamenti di terra
La struttura del quadro è assemblata con procedimento di saldatura. Eventuali ripiani e pannelli interni sono
assemblati in modo tale da garantire la continuità elettrica di tutti i componenti. Tutte le portine ed i pannelli
asportabili sono collegati alla struttura con appositi conduttori di terra flessibili di adeguata sezione. All'interno di
ogni quadro è montata una barra di terra dimensionata in funzione della massima corrente di corto circuito verso
terra per cui è dimensionato il quadro. La barratura di terra del quadro va collegata al relativo impianto di terra del
locale in cui è installato con conduttori di adeguata sezione.
Collegamento dei cavi di potenza
Le morsettiere e i codoli degli interruttori sono dimensionati per il collegamento di cavi con sezione conforme a
quanto dettato dalle norme EN 61439-1. L'installatore è tenuto ad eseguire i collegamenti in ingresso ed in uscita
dal quadro di bassa tensione in conformità alle norme tecniche applicabili.
Controlli prima della messa in servizio
Al termine delle fasi di montaggio del quadro, effettuare i seguenti controlli:
controllo visivo della corretta disposizione degli eventuali moduli costituenti il quadro (nel caso quest'ultimo
sia costituito da più scomparti)
verifica del serraggio viti di accoppiamento scomparti
verifica del serraggio viti di fissaggio a pavimento
verifica del serraggio bulloni di collegamento barratura
controllo dei collegamenti di potenza ed ausiliari
Si ricorda che il Datore di Lavoro è tenuto a verificare periodicamente l’efficienza del circuito di
terra del luogo nel quale il quadro è installato, effettuando misure secondo quanto previsto dalle
norme del paese dell’utilizzatore.
S
Il D.P.R. 462/2001 sancisce l’obbligo da parte del Datore di Lavoro di effettuare le verifiche
periodiche dell’impianto di messa a terra della propria attività da parte di un organismo di ispezione
abilitato dal Ministero delle Attività Produttive.
Il Fabbricante non si ritiene responsabile per i danni a persone, animali e beni, causati dalla
inosservanza di tale disposizione.
Serie/matricola I20200853
Posizione F3
Frequenza 50Hz
I dispositivi di comando previsti sul quadro elettrico (inteso in generale il bordo macchina) sono, per quanto
possibile:
- facilmente accessibili per il servizio e la manutenzione
- montati in modo tale da minimizzare la possibilità di danneggiamento a causa di attività, quali la
movimentazione dei materiali
- Gli attuatori dei dispositivi di comando azionati a mano devono essere scelti e installati in modo che:
essi si trovino a un’altezza non inferiore a 0,6 m sopra il piano di servizio e siano facilmente raggiungibili
dall’operatore quando si trova nella sua posizione normale di lavoro
l’operatore non venga a trovarsi in una situazione pericolosa quando li manovra
- Gli attuatori dei dispositivi di comando azionati a pedale devono essere scelti e installati in modo che:
siano facilmente raggiungibili dall’operatore quando si trova nella sua posizione normale di lavoro
l’operatore non venga a trovarsi in una situazione pericolosa quando li manovra.
RIFERIMENTO E SEGNO
TITOLO FUNZIONE
GRAFICO
Per indicare il collegamento alla rete,
almeno per gli interruttori di
IEC 60417-5007 alimentazione, o le loro posizioni e in
tutti i casi relativi alla sicurezza.
“INSERZIONE/AVVIAMENTO”
NOTA 1 Il significato di tale segno
(potenza)
grafico dipende dal suo
orientamento.
RIFERIMENTO E SEGNO
TITOLO FUNZIONE
GRAFICO
IEC 60417-5104
Per identificare il pulsante di
avviamento.
Avviamento (di un’operazione)
RIFERIMENTO E SEGNO
TITOLO FUNZIONE
GRAFICO
Per identificare il comando o
l’indicatore di funzionamento a
velocità inferiore al normale nella
IEC 60417-5124A direzione indicata dal triangolo.
RIFERIMENTO E SEGNO
TITOLO FUNZIONE
GRAFICO
Per indicare la condizione di
“AVVIAMENTO” di parte
dell’equipaggiamento se non può
IEC 60417-5264
essere usato il simbolo 5007, per
“AVVIAMENTO” di parte esempio, per identificare la posizione
dell’equipaggiamento di “AVVIAMENTO” di un
commutatore.
Gli effetti dannosi di condensazioni occasionali devono essere evitati mediante una progettazione adeguata
dell’equipaggiamento, oppure, se necessario, mediante opportune misure aggiuntive (per es. apparecchi incorporati
per il riscaldamento o il condizionamento dell’aria, fori di drenaggio).
S - corrosiva
- con eccessiva presenza di polveri
- a rischio incendio.
Impostazione dati
Provvedere all’impostazione dei dati, secondo le modalità previste dal fabbricante del quadro elettrico e collegarlo
secondo quanto riportato nelle istruzioni da lui fornite.
6 MANUTENZIONE
Di seguito una breve introduzione sul concetto di “manutenzione”.
UNI 11063:2003 Manutenzione - Definizioni di manutenzione ordinaria e straordinaria
La norma fornisce una classificazione delle attività di manutenzione, distinguendo tali attività in
"manutenzione ordinaria" e "manutenzione straordinaria".
Manutenzione ordinaria
Tipologia d'interventi manutentivi durante il ciclo di vita, atti a:
- mantenere l'integrità originaria del bene;
- mantenere o ripristinare l'efficienza dei beni;
- contenere il normale degrado d'uso;
- garantire la vita utile del bene;
- far fronte ad eventi accidentali.
S
miglioramento o di piccola modifica che non comportano incremento del valore patrimoniale del
bene).
I suddetti interventi non modificano le caratteristiche originarie (dati di targa, dimensionamento,
valori costruttivi, ecc.) del bene stesso e non ne modificano la struttura essenziale e la loro
destinazione d'uso. I costi relativi devono essere previsti (anche su base statistica) nel budget di
manutenzione e attribuiti all'esercizio finanziario in cui le attività sono state svolte (vedere UNI
10992). I costi di manutenzione ordinaria sono sempre spesati.
Manutenzione straordinaria
Tipologia d'interventi non ricorrenti e d'elevato costo, in confronto al valore di rimpiazzo del bene
e ai costi annuali di manutenzione ordinaria dello stesso. Gli interventi inoltre:
- possono prolungare la vita utile e/o, in via subordinata migliorarne l'efficienza, l'affidabilità, la
produttività, la manutenibilità e l’ispezionabilità;
- non ne modificano le caratteristiche originarie (dati di targa, dimensionamento, valori
costruttivi, ecc.) e la struttura essenziale;
- non comportano variazioni di destinazioni d'uso del bene.
I costi relativi sono previsti nel budget di manutenzione (vedere UNI 10992).
L'intervento deve essere evidenziato contabilmente; il costo sostenuto per la sua realizzazione
può essere:
- attribuito all'esercizio finanziario in cui gli interventi sono stati realizzati.
- capitalizzato, purché determini l'incremento del valore patrimoniale del bene (interventi quali le
sostituzioni di componenti strutturali importanti, il rifacimento sostanziale di parti del bene) che
in generale determina un aumento significativo della vita utile del bene stesso e/o delle
prestazioni proprie della sua funzione.
Nota 1
Allo scopo di dare indicazioni più puntuali è possibile classificare ed elencare gl’interventi di manutenzione
straordinaria; questa elencazione può essere fatta in base a norme di settore che si rifacciano alla presente
norma che ha carattere di indirizzo generale.
Nota 2
Questa tipologia comprende tutti quegli interventi che possono essere: - programmati preventivamente e
inseriti nel budget di manutenzione dell'anno corrente; - accidentali e quindi non previsti nel suddetto budget
(extra budget). Il valore dei beni delle Persone Giuridiche è scritto nel libro dei cespiti. Il valore della
manutenzione straordinaria capitalizzata è da iscrivere nel libro dei cespiti, mentre il valore calcolato del
cespite sostituito o rifatto deve essere disinvestito.
Per ogni equipaggiamento elettrico una corretta ed adeguata manutenzione, eseguita da personale esperto e
qualificato, contribuisce a mantenere costante nel tempo il livello di affidabilità dell’impianto ed il suo grado di
sicurezza.
Gli obiettivi che il personale addetto alla manutenzione elettrica deve porsi sono molteplici:
- limitare il decadimento dei circuiti e delle apparecchiature
- prevenire gli infortuni
- contenere i costi per guasti accidentali
- limitare il numero e la durata degli interventi; effettuare la manutenzione integrandola con quella più
generale prevista sull’ intero impianto.
Un guasto è un evento di tipo probabilistico e, pertanto, il suo verificarsi non è esattamente prevedibile.
La prevenzione tuttavia consente di diminuire l’incidenza statistica dei guasti e prevenire danni. Tale prevenzione
è specialmente necessaria nel caso di componenti che garantiscano la sicurezza delle persone.
È, pertanto, sempre utile ed in alcuni casi necessario, provvedere a registrare:
Durante i lavori è necessario realizzare per l’operatore una condizione di doppia protezione isolante verso le
parti in tensione su cui si lavora (ad es. utilizzando guanti isolanti ed attrezzi isolati); fare inoltre attenzione a non
avvicinarsi ad esse con parti del corpo non protette da isolante (a questo proposito, ricordare che il vestiario di
dotazione non costituisce isolante).
A tale scopo (vedi figura) i DPI raccomandati sono i seguenti:
utensili ed attrezzi isolati
guanti e calzature isolanti
eventualmente tronchetti, pedane, tappeti isolanti
elmetto e visiera contro il rischio rappresentato dagli archi elettrici.
Il quadro è dotato di dispositivo di interblocco (blocco porta o microinterruttore) che seziona l’alimentazione
delle parti interne all’apertura della porta. Questi dispositivi consentono di rialimentare il quadro a porta aperta per
eseguire verifiche, operazioni e manovre sotto tensione.
ATTENZIONE!
R
Eventuali circuiti che rimangono sotto tensione a porta aperta sono contraddistinti da cavi con
isolante di colore ARANCIONE e protetti da involucri recanti i pittogrammi di pericolo per tensione
elettrica.
ATTENZIONE!
R
Verifiche, operazioni e manovre con quadro aperto e sotto tensione devono essere consentite
esclusivamente a PERSONA AUTORIZZATA ED ESPERTA, sotto la diretta responsabilità del
Datore di Lavoro.
Nell'effettuare i lavori di manutenzione e/o riparazione attenersi scrupolosamente alle seguenti istruzioni:
Esporre un cartello indicante "MACCHINA IN MANUTENZIONE" in posizione (anche più di una) ben
visibile
Non utilizzare solventi e materiali infiammabili.
Dopo una manutenzione del quadro e prima della messa in esercizio si raccomanda di prendere almeno i seguenti
provvedimenti:
verificare che nessun corpo estraneo sia stato lasciato all’interno del quadro
ripristinare e fissare correttamente tutte le protezioni e i ripari rimossi, aperti e disattivati
pulire i vari componenti e/o parti d’insieme del quadro
verificare il livello di isolamento
effettuare la chiusura degli interruttori in modo progressivo per individuare facilmente eventuali linee
guaste
verificare la tensione disponibile per i servizi ausiliari
verificare lo stato d’isolamento dei circuiti ausiliari
controllare gli organi di manovra
controllare la manovra di sgancio
verificare i contatti ausiliari di segnalazione
verificare la funzionalità del comando a distanza, se previsto.
R
Il Fabbricante non si ritiene responsabile per la inosservanza delle suddette raccomandazioni e per
ogni altro utilizzo difforme o non menzionato nelle presenti istruzioni.
Per le procedure per l’esecuzione dei controlli funzionali dell’impianto elettrico fare riferimento alla documentazione
allegata (capitolo 9) e alle indicazioni sotto riportate, estratte COME ESEMPI dalla norma di riferimento CEI 11-27.
Non c’è rischio di contatto accidentale, né di cortocircuito accidentale, tenendo conto del tipo di puntali impiegati
(dimensioni e dorma della punta di contatto nuda) e delle distanze delle parti attive tra di loro verso le masse.
R
Non è necessaria la supervisione di personale esperto, non sono necessari i guanti isolanti e la
visiera di protezione contro il cortocircuito.
TIPO MISURA 2
Il quadro aperto presenta un grado di protezione verso le parti attive < IPXXB.
C’è rischio di contatto accidentale, ma non c’è il rischio di cortocircuito accidentale, tenendo conto del tipo di puntali
impiegati (dimensioni e dorma della punta di contatto nuda) e delle distanze delle parti attive tra di loro verso le
masse.
R
La misura deve essere eseguita da persona esperta idonea ai lavori sotto tensione munita
di guanti isolanti, ma senza la visiera di protezione contro il cortocircuito.
NB) Se c’è il rischio di contatto con le parti attive accessibili in prossimità, in alternativa ai guanti isolanti occorre
rendere inaccessibili le parti attive con una protezione, ad esempio un telo isolante.
TIPO MISURA 3
Il quadro aperto presenta un grado di protezione verso le parti attive < IPXXB.
C’è rischio di contatto accidentale e di cortocircuito accidentale, tenendo conto del tipo di puntali impiegati
(dimensioni e forma della punta di contatto nuda) e delle distanze delle parti attive tra di loro verso le masse.
La misura deve essere eseguita da persona esperta idonea ai lavori sotto tensione munita
Tutti i dispositivi di sezionamento devono poter essere bloccati in posizione di «circuito isolato», per esempio
mediante lucchetti, in modo che gli operatori che intervengono sul quadro elettrico possano accertarsi che nessun
elemento della stessa possa essere avviato finché è in corso l'intervento, mediante una procedura di questo tipo:
prima di intervenire sul quadro elettrico ogni operatore blocca tutti i sezionatori delle fonti di alimentazione esterne
con mezzi di bloccaggio - per esempio lucchetti - personali e porta con sé le chiavi di apertura.
Ogni operatore rimuove i mezzi di bloccaggio personali dei sezionatori solamente una volta terminato l'intervento
sul quadro elettrico, in questo modo il blocco dei sezionatori può essere rimosso solo dopo che tutti gli operatori
hanno rimosso i mezzi di bloccaggio personali, ovvero solo dopo che tutti gli operatori hanno terminato gli interventi
sul quadro elettrico.
Nel caso i sezionatori non abbiano spazio sufficiente per tutti i lucchetti possono essere utilizzati semplici mezzi di
blocco del tipo di quello mostrato in foto:
Una procedura di questo tipo evita che un operatore possa avviare la quadro elettrico senza accorgersi della
presenza di altri operatori all'interno delle zone pericolose del quadro elettrico; perché sia efficace è essenziale che
tutti gli operatori che intervengono sul quadro elettrico blocchino i sezionatori con lucchetti personali.
Una procedura per l'isolamento delle fonti di energia largamente utilizzata in campo industriale è
S nota come Lockout/Tagout (LOTO); questa procedura è di origine statunitense ed è stata definita
dall'Occupational Safety and Health Administration (OSHA) [www.osha.gov].
Di seguito una tabella con esempi di mezzi di isolamento per la procedura LOTO.
Isolamento Modalità
Energia elettrica 1
Energia elettrica 2
Energia gassosa 1
Energia gassosa 2
NOTA:
E’ possibile creare o seguire procedure diverse, l’importante è che vengano sempre garantite le seguenti condizioni:
- isolamento dalle fonti di energia senza possibilità di ripristino inatteso da parte di terzi
- informazione ben visibile sullo stato di fermo della macchina o parte di essa (cartello/i “MACCHINA IN
MANUTENZIONE”)
Controllo del
Ogni 2 anni Quadro disalimentato
serraggio
Funzionamento
Ogni 2 anni Quadro alimentato
apparecchiature
R
Il mancato rispetto di quanto richiesto, esonera il Fabbricante da qualunque responsabilità agli
effetti della garanzia.
7 ACCESSORI E RICAMBI
7.1 ASSISTENZA
Per qualsiasi tipo di informazione relativa all'installazione, all'uso e alla manutenzione del quadro elettrico, il
Fabbricante si considera sempre a disposizione.
Da parte del Cliente è opportuno porre i quesiti in termini chiari, con riferimenti al presente Manuale ed alle istruzioni
elencate.
7.2 RICAMBI
R
Usare sempre ricambi originali.
Per qualsiasi parte di ricambio contattare il Fabbricante.
Per la gestione dei ricambi il fabbricante consiglia di usare il modulo allegato. Per richiedere i
pezzi di ricambio compilare il modulo, avendo cura di inserire tutte le informazioni richieste, ed
inviarlo al Fabbricante.
Al fine di interagire nel modo più efficace con i nostri tecnici in fase di ordinazione di ricambi, Vi
È sconsigliato l’uso di ricambi non originali: nel caso in cui ciò avvenga, verranno a decadere le condizioni di
Garanzia (se ancora in essere) e di Responsabilità del Fabbricante nell’uso del quadro elettrico e per eventuali
danni a persone e/o cose.
RAGIONE SOCIALE
NOME COGNOME
INDIRIZZO
LOCALITÁ
DATI RICHIEDENTE
CAP
PROVINCIA
TELEFONO
E-MAIL
LISTA PARTI DA
ORDINARE
NOTE
8. ISTRUZIONI SUPPLEMENTARI
8.1 MESSA FUORI SERVIZIO E SMALTIMENTO
All'atto dello smantellamento è necessario separare le parti in materiale plastico, parti in metallo e componenti
elettrici, che devono essere inviate a raccolte differenziate nel rispetto della Normativa vigente.
Per quanto concerne la massa metallica del quadro elettrico, è sufficiente la suddivisione tra le parti ferrose e quelle
in altri metalli o leghe, per un corretto invio al riciclaggio per fusione.
R
Fare riferimento alla normativa vigente in materia di smaltimento parti/rifiuti.
Per ulteriori dubbi contattare il Fabbricante.
9 ALLEGATI
9.1 DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’
- SPECIFICHE DI COMMESSA
- ISTRUZIONI USO E FUNZIONALITA’ COMANDI
- MANUALISTICA DI SOFTWARE E ALTRI COMPONENTI COMMERCIALI
- PROVE/COLLAUDO