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CAP.

18
IL VALORE D’OPZIONE è il valore implicito nella possibilità di compiere una certa azione.
Cos’è un’opzione? È un titolo che da diritto ad acquistare o a vendere (ma non un obbligo,
solo un diritto) a seconda che sia un’opzione che conferisce il diritto di acquistare (“call”) o
che conferisce il diritto di vendere (“put”) un certo numero di azioni di un certo asset, ad un
prezzo fissato in anticipo entro una certa data. Il vantaggio di un’ozpione call è che
acquistiamo il diritto di acquistare un certo numero di azioni, ad un prezzo che decidiamo
prima. Il nostro guadagno, sarà la differenza tra il prezzo che sarà presente nel mercato alla
scadenza dell’opzione (del contratto), meno il prezzo fissato precedentemente. Se viceversa
compro un’azione put, ho il diritto di vendere un’azione ad un certo prezzo entro un certo
periodo di tempo (es. mi aspetto che Amazon crolli e che siamo disposti a vendere le azioni
a 2000€, se quel giorno prefissato alla scadenza del contratto, le azioni di Amazon valgono
1500€, noi abbiamo comunque acquisito il diritto di venderle a 2000€. Quindi le compriamo a
1500€ e le vendiamo a 2000€ e guadagniamo 500€ ad azione e l’alltro è obbligato ad
acquistarle perché ha sottoscritto un contratto.)
Il PRINCIPIO PRECUAZIONALE prevede che venga calcolato questo valore, perché
considera l’analisi costi-benefici con l’introduzione del valore d’opzione e dei valori di costi
impliciti.

IL PREZZO DI OPZIONE, invece, è l’ammontare di denaro che si è disposti a pagare


indipendentemente da quello che succede in futuro, per ELIMINARE il rischio. IL VALORE
DI OPZIONE (OV) è dato dalla differenza tra il prezzo di opzione (OP) ed il surplus atteso
(ES) (vedi grafico 18.3). Ma proprio il prezzo d’opzione è ciò che ci rende indifferenti
rispetto all’esposizione al rischio, questo ci fa pensare ad un’altra grandezza, che è il
PREZZO DI RISERVA. Cioè il prezzo d’opzione è la differenza tra il massimo dei prezzi di
riserva e il surplus atteso. Il surplus atteso non è altro che il valore atteso della lotteria (
dobbiamo guardare il valore atteso di questo in base alla probabilità che si verifichino diversi
stati del mondo). Il metodo giusto per valutare la vaccinazione è il valore di opzione, cioè il
valore di opzione è il premio per eliminare il rischio. Ma il solo valore d’opzione non
basta, c’è anche il valore di quasi opzione:
IL VALORE DI QUASI OPZIONE INVECE È IL VALORE CONDIZIONALE
DELL’INFORMAZIONE, CONDIZIONALE AL FATTO DI POTER UTILIZZARE
L’INFORMAZIONE. (L’IRREVERSIBILITA’ È UN’IRRIVERSABILITA’ LEGATA AL COSTO).
Si collega appunto alle informazioni che abbiamo nel presente, è il valore che diamo alla
nostra disponibilità a pagare nel presente per mantenere quel bene anche nel futuro per poi
avere delle informazioni aggiuntive e poter così prendere una decisione. Il VDQP è l’utilità
derivante dal fatto che il bene può offrire, con il passare del tempo attraverso l’acquisizione
di nuova informazione, la possibilità di valore d’uso o o di opzione al momento sconosciute.
È il valore di conservare le opzioni esistenti in considerazione dell’incertezza e irreversibilità
delle decisioni. Può essere inteso anche come il costo della perdita di opzione che ogni
cambiamento mette a rischio per un certo grado di irreversibilità.

COME UN GOVERNO FA LE SUE PRIME AZIONI PER PROVVEDERE LA PROTEZIONE


AMBIENTALE,
Si concentra sui problemi ambientali per i quali la relazione tra le fonti di inquinamento e i
danni è cara e certa, ed è diretta in primo luogo ai grandi impianti industriali che emettono
fumi o effluenti che fanno ammalare le persone, morire le colture o far marcire le piante. Le
fonti, con una cara connessione tra inquinamento e danno, sono di solito le più facili da
mettere sotto controllo.
Mentre il tempo passa e le grandi fonti di inquinamento vengono ripulite, l'attenzione si
rivolge inevitabilmente alle fonti di inquinamento più difficili. Spesso queste fonti più difficili di
danno ambientale sono nel regno del rischio, spesso caratterizzate da scarichi accidentali di
inquinamento. Una discarica è costruita per contenere il materiale che sta immagazzinando,
ma gli incidenti accadono e occasionalmente l'acqua freatica sotto una discarica viene
contaminata. Le petroliere sono progettate per trasportare" non per rovesciare il petrolio, ma
grandi quantità di petrolio sono, occasionalmente, involontariamente rovesciate. Questi
sono entrambi esempi di rischio. Poiché gli incidenti accadono, queste attività per le quali
il degrado ambientale non è un sottoprodotto intenzionale sono rischiose e devono essere
regolamentate tanto quanto le grandi industrie di ciminiere che spargono fumo sulla città e
sulla campagna. L'obiettivo è gestire il rischio.
I rischi ambientali descritti sopra sono dannosi. Un'incertezza concettualmente simile
riguarda i benefici che l'ambiente può fornire; questi benefici possono essere minacciati
dall'inquinamento e dallo sviluppo Alcuni ecosistemi o aree rurali possono non sembrare
particolarmente validi, eppure c'è la possibilità che da tali ecosistemi emergano benefici
significativi (come nuovi farmaci o colture migliori). La politica e lo sviluppo del territorio
possono minacciare queste risorse ambientali che hanno benefici incerti? Come si possono
gestire le attività economiche che minacciano questi benefici incerti?
In questo capitolo cercheremo di capire il rischio da una prospettiva concettuale così come
capire i vari mezzi per raggiungere livelli socialmente accettabili di rischio, questo può
coinvolgere il mercato privato, come con l'assicurazione; può coinvolgere la
regolamentazione decentralizzata, come la responsabilità civile; può coinvolgere la fornitura
pubblica di tecnologie di riduzione del rischio; o può coinvolgere la regolamentazione diretta
convenzionale delle attività che sono rischiose o portano all'esposizione al rischio.

Il rischio è più complicato da gestire rispetto ai "semplici" problemi di inquinamento


deterministico. I legami di causa ed effetto sono confusi e l'esposizione all'inquinamento non
assicura un effetto avverso su persone, proprietà o ecosistemi, solo un'elevata probabilità di
un effetto. Inoltre, gli effetti possono essere così sottili che la scienza non è in grado di
valutare la gravità del rischio, è molto difficile vedere una sostanza chimica causare effetti
negativi in piastre di Petri o in animali da laboratorio; è tutt'altra cosa dimostrare l'effetto in
una popolazione umana. Naturalmente questa incertezza sull'esistenza di un rischio è solo
parte del rischio stesso - non siamo sicuri che un'azione possa portare ad effetti avversi in
un dato individuo.

I RISCHI AMBIENTALI SONO COMPLESSI

Pensate alla catena di causalità associata al rischio ambientale. Consideriamo due esempi:
il primo è la facilità di smaltire il benzene in una discarica ben costruita. Se tutto va bene, il
benzene rimane nella discarica (o evapora), ma c'è la possibilità che la discarica perda.
Anche se perde, il benzene potrebbe non uscire (la perdita potrebbe essere in una parte
della discarica che non contiene benzene). Ma il benzene può fuoriuscire dalla discarica e
se lo fa, può o non può farsi strada nelle acque sotterranee. Se lo fa nell'acqua freatica, può
trovare la sua strada in un pozzo di acqua potabile. Infine, se l'acqua potabile è contaminata,
può causare o meno un effetto negativo nell'individuo che beve l'acqua contaminata.
L'avvelenamento da residui di pesticidi inizia con l'applicazione di pesticidi in un campo
agricolo. I pesticidi possono essere distribuiti in modo non uniforme, magari risultando in
parti del campo con concentrazioni particolarmente alte. I pesticidi possono o non possono
essere presenti nel prodotto che viene raccolto e possono o non possono essere presenti
dopo che il cibo viene lavato dal trasformatore o dal consumatore. Il pesticida può quindi
essere ingerito dal consumatore. La probabilità che si verifichi una reazione avversa (come il
cancro) dipende da una varietà di fattori, compresi altri pesticidi sinergici che possono
essere stati ingeriti e l'età e altre caratteristiche del consumatore.
In entrambi questi esempi, vediamo una lunga e tortuosa catena di eventi tra l'introduzione
del pericolo nell'ambiente (spruzzando il pesticida o depositando il benzene nella discarica)
e i possibili effetti deleteri sulla salute- Parti del processo sono incerti ma potenzialmente
conoscibile, come la quantità di residui di pesticidi nella fornitura di cibo. Altre parti. possono
coinvolgere un demerito molto più grande di casualità, come se un individuo può sviluppare
il cancro dall'ingestione di una quantità specifica di residui di pesticidi.

CAUSE
Dato che un effetto avverso sulla salute si verifica, non è possibile lavorare a ritroso, per
attribuire l'effetto a una causa particolare. C'è incertezza sulla causa dell'effetto. Per
esempio, se una grande quantità di petrolio si riversa su una spiaggia, è probabile che
qualcuno abbia versato il petrolio; ciò che è incerto è chi lo ha versato. O se un solvente si
presenta nelle acque sotterranee, è chiaro che il solvente è fuoriuscito da un'area di
contenimento o è stato deliberatamente scaricato; ciò che è incerto è chi è responsabile
della contaminazione.

Più complicato è il caso in cui il danno si sia verificato (come la contaminazione delle falde
acquifere o qualcuno che contrae il cancro) e alcune parti sono potenzialmente responsabili.
Forse diverse ditte hanno scaricato accidentalmente dei solventi sul terreno. Quale incidente
ha causato l'effetto negativo? Forse un individuo è stato esposto a acqua potabile
contaminata e anche a inquinamento dell’aria. Cosa ha causato il cancro?
E’ particolarmente difficile stabilire la causalità nel caso dei pericoli ambientali, in parte a
causa dei lunghi ritardi che sono spesso coinvolti. Possono volerci anni o addirittura
decenni perché un pericolo si trasformi in rischio. Realizzare una discarica e potrebbe
volerci del tempo per la fuoriuscita. Dopo la fuoriuscita, i contaminanti possono impiegare
molto tempo per penetrare nella falda acquifera. Dopo aver raggiunto la falda acquifera, ci
vuole un po' di tempo prima che migri verso un pozzo di acqua potabile. Dopo aver bevuto
l’acqua contaminata, il cancro (o altri effetti) possono volerci decadi per svilupparsi.

C. Rischio soggettivo vs oggettivo


Una domanda che è diventata centrale nella politica pubblica è di chi è la valutazione del
rischio più appropriata? L’energia nucleare è l’esempio classico. I rischi dell’energia nucleare
sono stati costantemente percepiti come maggiori da parte del pubblico in generale di
quanto non lo siano stati dagli esperti. Nella definizione delle politiche la valutazione di chi
noi usiamo?
Anche se ci può essere qualche dibattito sulla probabilità di un incidente nucleare (poiché
sono accaduti così di rado), ci può essere un piccolo dibattito sulla frequenza di morte da
tornado, botulino o malattia cardiaca. Queste accadono frequentemente abbastanza che noi
abbiamo statistiche oggettive che indicano la probabilità che un individuo selezionato in
maniera casuale soccomba ad una di queste. Gli psicologi hanno mostrato che gli individui
hanno difficoltà a definire le probabilità o i rischi. Gli individui costantemente sovrastimano
l’eventualità di eventi a bassa probabilità e sottostimano l’eventualità di eventi ad alta
probabilità. Questa anomalia conduce al termine rischio oggettivo(si fa riferimento alla
relazione statistica tra effetti di esposizione e di avversione) e al termine rischio soggettivo
(per riferirsi alla percezione dell’individuo).

D. Rischio vs incertezza
Per molti di noi, il rischio e l’incertezza sono sinonimi. Questa è un’eccessiva
semplificazione, come è illustrato dalla seguente citazione da parte di un importante
“pensatore”:
Ci sono cose note. Ci sono cose che sappiamo di sapere. Ci sono incognite conosciute.
Vale a dire, ci sono cose che ora sappiamo di non sapere. Ma ci sono anche incognite
sconosciute. Ci sono cose che non sappiamo di non sapere. Sebbene questa citazione
suggerisca più sfumature di quelle che ci preoccupiamo di trattare, qui ci sono due
distinzioni principali che sono importanti per le questioni ambientali. Uno è che ci sono eventi
ben definiti, come il rischio di bruciare la mia casa al suolo, a cui noi possiamo collegare le
probabilità. Generalmente, tali eventi o molto simili sono accaduti molte volte in passato e
accadranno senza dubbio in futuro.
Ci sono altri eventi che sono molto più vaghi, come una nuova specie di influenza che si
diffonde nel mondo l'anno prossimo (uccidendo molti), o la calotta glaciale antartica
occidentale che si rompe entro il prossimo anno (portando all'aumento del livello del mare) o
il prezzo del petrolio mondiale che sale a 250 al barile entro cinque anni. Infatti, anche se noi
sappiamo che tutti e tre questi eventi esemplificativi possono o non possono verificarsi, noi
sappiamo anche che è molto difficile assegnare una probabilità a questi eventi.
Spesso tali eventi accadono di rado o possono non essere mai accaduti prima.
Intorno ad un secolo fa, Frank Knight, un famoso economista inglese, ha distinto il
rischio dall'incertezza in modo parallelo a questi esempi. Il rischio è misurabile, o
almeno potenzialmente misurabile, come nel primo esempio menzionato nel
paragrafo successivo alla citazione. Le probabilità possono essere determinate e
assegnate per gli eventi rischiosi. L’incertezza invece si riferisce ad eventi cui è
difficile assegnare una probabilità perché non sono mai successi in passato, come
per esempio lo scioglimento delle calotte polari.

A parte le differenze semantiche il punto principale è che rischio ed incertezza


possono essere valutati soggettivamente e oggettivamente. La differenza sostanziale
è quindi che il rischio ha a che fare con l’utilità marginale mentre l’incertezza riguarda
l’informazione. Il decisore politico nel prendere le decisioni pubbliche, deve fare
affidamento al rischio oggettivo o soggettivo? Spesso infatti, perché non ci si
assicura? Perché per gli individui l’utilità marginale ad oggi è più alta dell’utilità
marginale che avrebbero ad una certa età( magari perché sarà malato) dove
l’assicurazione per la vita potrebbe risultare fondamentale. Si usa lo STATE
DEPENDEND perché l’utilità marginale è diversa nei 2 periodi. Nel caso dello STATE
DEPENDEND il decisore ha il desiderio di avere nel presente un pay-off maggiore
rispetto a quello che avrebbero nello stato 2 (futuro). Utilità marginale di 100€ oggi a
20 anni è maggiore di 150€ a 70 anni, dove l’utilità marginale è minore. Ma nel caso di
uno che ha un’utilità uniforme, avverso al rischio si assicurerà completamente,
perché non c’è STATE DEPENDEND e la retta di bilancio è tangente alla curva di
indifferenza sulla linea di certezza.

Anche se possiamo discutere il suo valore esatto, è possibile assegnare una probabilità
all'evento che la mia casa bruci nell'anno prossimo. Dall'osservazione delle case che sono
bruciate in passato; possiamo usare questa esperienza per determinare una probabilità.
D'altra parte, è molto difficile assegnare una probabilità ad alcuni eventi (come la seconda
serie di esempi, nel paragrafo precedente). Knight chiama questo, “incertezza". L'incertezza
comporta non solo un evento probabilistico (uno che può o non può accadere) ma una
difficoltà nell'assegnare una probabilità misurabile a quell'evento.
La letteratura sull'analisi del rischio fa una distinzione un po' diversa, anche se consistente,
tra rischio e incertezza. Lichtenberg e Zilberman (1988) definiscono il rischio come la
probabilità che un individuo selezionato a caso contragga un effetto negativo sulla salute da
qualche pericolo ambientale, come lo stoccaggio di rifiuti in una discarica. Tuttavia, questa
probabilità non può essere conosciuta con certezza. Ci può essere una certa incertezza su
quale possa essere esattamente la grandezza del rischio. Questo si chiama incertezza. Per
esempio, possiamo dire che il rischio di morte in un dato anno dal fumare 1,4 sigarette è uno
su un milione. Noi possiamo dire anche che c'è incertezza in questo rischio, rendendo
l'intervallo di confidenza da uno su 500.000 a uno su 1.500.000. La connessione con la
definizione economica è che la cifra di uno su 1.000.000 può provenire da misure
scientifiche. Tuttavia, possiamo sapere che queste misure sono soggette a errori, in modo
tale da poter porre una gamma di possibili cifre di rischio.

In ogni caso, non dovremmo preoccuparci troppo della differenza semantica tra i termini
rischio e incertezza. Il punto principale è che rischio e incertezza possono essere valutati
soggettivamente e oggettivamente. Quando le valutazioni oggettive e sub-oggettive dello
stesso rischio sono diverse, non è facile decidere quale stima dovrebbe essere usata per
scopi di politica pubblica. Per esempio, un politico può sapere che il pubblico sopravvaluta i
rischi dell'energia nucleare. Nel prendere decisioni sull'energia nucleare, per conto del
pubblico, il decisore dovrebbe usare il rischio soggettivo o quello oggettivo?

E. Rischio volontario contro rischio involontario

Lasciando da parte i disaccordi sulla probabilità che si verifichi un evento spiacevole,


sembra che la nostra determinazione di quanto sia importante un rischio dipenda dal
fatto che la nostra esposizione sia volontaria o involontaria. Gli studi sul differenziale di
stipendio necessario per indurre le persone a intraprendere lavori rischiosi suggeriscono che
il compenso extra è molto inferiore a quello che le persone chiedono per un rischio simile
imposto involontariamente, come il rischio di una discarica di rifiuti pericolosi vicina. Siamo
abbastanza disposti a prendere rischi significativi per un beneficio spesso marginale quando
guidiamo un'auto. Se siamo esposti a rischi involontariamente, chiediamo un livello molto più
alto di sicurezza. Le ricerche mostrano che ad un rischio volontario chiediamo un
livello piu basso di sicurezza mentre al contrario per un rischio involontario
(aeroporto o discarica dietro casa) chiediamo un livello molto più alto di sicurezza.
Questa differenza rimanda direttamente a WTP per il rischio volontario e WTA per il
rischio involontario, e come ben sappiamo la gente vuole sempre di piu per accettare
un rischio involontario.

II. Fare scelte inerenti al rischio.

Fare scelte che comportano rischi non è facile. Dovremmo comprare il biglietto aereo
economico sul vettore che ha un record di sicurezza a macchie, imprevedibile? Con
quale frequenza dovremmo testare il nostro pozzo per la contaminazione? Dovremmo
tornare a casa da una festa dopo un drink o prendere un taxi? Dovremmo installare
una diga e inondare un canyon incontaminato, perdendo incerti servizi ambientali
futuri dal canyon, ma guadagnando energia idroelettrica? Dovremmo installare un
sistema idrico municipale sicuro per sostituire i pozzi in un'area con molte discariche
di rifiuti pericolosi che possono contaminare le acque sotterranee? Dovremmo
proteggere un ecosistema biologicamente vario dallo sviluppo commerciale nella
remota possibilità che qualche specie oscura nell'ecosistema possa essere la fonte di
un farmaco miracoloso?
Queste sono scelte che comportano rischi e incertezze. In alcuni casi il rischio è che
qualcosa di brutto possa accadere, come nel caso di una discarica di rifiuti pericolosi
che contamina la fornitura di acqua potabile. In altri casi il rischio è che si verifichi
qualcosa di buono, come la scoperta di una specie utile nell'ambiente. Ci sono
diverse domande che sorgono in entrambi i casi. Come valutano gli individui i risultati
rischiosi? Possiamo estendere la teoria dell'utilità ai rischi? Un'altra questione
riguarda il valore degli investimenti che riducono o eliminano il rischio. Questo
includerebbe una fornitura d'acqua pubblica per assicurare che l'acqua potabile sia
sicura, anche se una discarica perde. (Un tale approvvigionamento idrico avrebbe un
valore positivo come riduzione del rischio.) Oppure potrebbe indurre uno sviluppo
che distrugge un ecosistema, eliminando la possibilità di scoprire una sostanza
meravigliosa dai componenti di quell'ecosistema. (Tale sviluppo avrebbe un valore
negativo in termini di riduzione del rischio).

A. Utilità attesa
Iniziamo con un semplice rischio. Supponiamo di avere un singolo bene, x, ma non siamo
sicuri di quanto dovremo consumare. Questo è il rischio. Possono accadere due cose e non
sappiamo quale, con probabilità πA che si verifichi l'evento A, con probabilità πB che si
verifichi l’evento B. Naturalmente, se si verifica l'evento A, la quantità di x che riceviamo è
xA e se si verifica l'evento B, riceviamo xB. Chiamiamo A e B "stati del mondo" e
chiamiamo xA e xB payoffs sotto questi diversi stati del mondo. Inoltre, questi stati del
mondo si verificheranno con probabilità note. Possiamo pensare che questi stati del
mondo siano esaustivi e reciprocamente esclusivi (l'uno o l'altro ma non entrambi si
verificheranno). In questo caso: πB=1-πA.
Si può pensare a questo rischio come a una lotteria: possono verificarsi diversi eventi (A o
B) e ad essi sono associate delle probabilità. Inoltre, ci sono dei payoff associati a questi
eventi (xA e xB). Ad un certo punto i dadi vengono lanciati e l’incertezza viene risolta. La
domanda è: qual è il valore di utilità di una tale lotteria? Sappiamo con certezza qual è il
valore dell’evento A che si verifica: u(xA). Analogamente per l’evento B: u(xB). Ma la lotteria
è una merce più complessa. Per comprendere il rischio, sarebbe molto utile poter valutare la
lotteria nello stesso modo in cui valutiamo determinati eventi. Se iniziamo con una funzione
di utilità definita convenzionalmente, u(x), che è definita per payoff sicuri (conosciuti con
certezza), c’è un modo semplice per estendere questa funzione di utilità ai rischi? La
risposta è si. Se facciamo alcune ipotesi sul comportamento individuale in condizioni
di incertezza, possiamo definire l’utilità di una lotteria come l’utilità attesa delle vincite
individuali nei diversi stati nel mondo:

Quando l’utilità di una lotteria può essere valutata in questo modo, diciamo
che questa funzione di utilità definita sulle lotterie (U) è una funzione di utilità
di Von Neumann-Morgenstern, dal nome di John Von Neumann e Oscar
Morgenstern, che per primi hanno sviluppato il concetto. Quello che abbiamo
fatto è iniziare con una funzione di utilità ordinaria, u, e sviluppare un’altra funzione
di utilità, U. U è identico a u quando i beni non sono rischiosi (p A e pB sono 0 e
1). Tuttavia, u non è definito su lotterie o rischi, mentre U lo è. Quanto vale
questa lotteria può essere visto nella figura 18.2. viene mostrata una funzione di
utilità, che dipende da una sola merce, misurata in termini monetari. La funzione di
utilità aumenta ad un ritmo più lento all’aumentare della quantità del bene. In altre
parole, quando sei povero, ricevi più utilità da un dollaro in più rispetto a quando sei
ricco. Sull’asse orizzontale sono indicati i payoff degli eventi sicuro A e B.
Ogni evento produce utilità come indicato nel grafico: l’evento A produce xA con
utilità u(xA) e l’evento B produce xB con utilità u(xB). La quantità attesa del bene che
risulta da questo rischio è indicata come EP (il payoff atteso), che è pAxA + (1 -
pA)xB.

L’utilità di questa lotteria è simile, pA u(xA) + (1-pA) u(xB), che è mostrato come
EU (utilità prevista) nella figura 18.2. Fondamentalmente, il punto Z in figura in
figura 18.2 si trova tra i punti W e V in proporzione a pA e (1 - p A). La coordinata
orizzontale di Z è EP mentre la componente verticale di Z è EU. Nota che a causa
della curvatura della funzione di utilità, c’è una certa quantità di denaro (meno EP)
che produrrebbe la stessa quantità di utilità del rischio. Chiamando quella somma di
denaro l’equivalente certo del rischio, CE, è definita da U(CE) = EU. Nella figura
18.2 CE < EP. L’equivalente certo di una variabile casuale è l’ammontare di
guadagno sicuro che un individuo considera equivalente al guadagno
aleatorio. L’utilità derivante dall’equivalente certo U(Mx) eguaglia l’utilità attesa
della lotteria E(U), (ricordiamo che la lotteria è la situazione in cui l’individuo
percepisce diversi livelli di guadagni a seconda dell’esito della variabile casuale).
Esempio:
Lancio una moneta (x1= 3€) se esce croce, (x2=5€) se esce testa. Sapendo che la
funzione di utilità dell’individuo è una funzione del tipo U=f(x 2). L’utilità attesa è:
E(U) = 0.5 (3)2 + 0.5(5)2 >>> E(U)= 17. Quindi 17 è l’utilità del valore atteso della
lotteria. Per risalire all’equivalente certo è necessario risalire alla variabile
indipendente della funzione di utilità, cioè se la funzione di utilità è quella di cui
sopra, per risalire a x da U è necessario porre sotto radice 17. Perché U= f(x 2) se
f(x2)=17 allora dovremmo fare la radice di questa funzione per ottenere x; quindi
radice di 17= 4,12€. Quindi 4,12€ è l’equivalente certo della lotteria, ossia il soggetto
è indifferente nell’ottenere un guadagno certo di 4,12 con utilità pari a 17 o
partecipare alla lotteria per ottenere un guadagno aleatorio tra 3 e 5 che ha utilità
attesa pari a 17.

SE IL SOGGETTO IN QUESTIONE E’ AVVERSO AL RISCHIO, L’EQUIVALENTE


CERTO < DELL’UTILITA’ DEL VALORE ATTESO DELLA LOTTERIA.

La persona è indifferente tra avere CE di sicuro rispetto a EP in media come


rischio. La differenza tra queste due quantità, EP – CE, può essere chiamata
premio per il rischio (RP). Questa è la somma extra di denaro necessaria per
indurre il nostro consumatore a correre un rischio anziché una cosa sicura.

Numerical example
Supponiamo che gli eventi A e B si escludano e si esauriscano a vicenda: uno o
l’altro accadrà. La probabilità di A (pA) è 0.6, il che significa che la probabilità di B
(pB) è 0.4. se si verifica l’evento A, c’è una perdita di 5000$ (x A = -5000$), e se
l’evento B si verifica, c’è un guadagno di 1000$ (xB = 1000$). Nota che se questa
lotteria viene ripetuta più e più volte, il valore previsto della lotteria (in $) è 0.6 x (-
5000) + 0.4 x 1000 = - 2600$. Quindi una lotteria in cui potresti perdere 5000$ o
vincere 1000$, in media produrrà una perdita di 2600$. Questo è il payoff atteso
(EP) ed è mostrato nella figura 18.2. nella figura è anche mostrata l’equivalenza di
certezza (CE), a -3700$. (questo non può essere calcolato con precisione senza
conoscere esattamente la funzione di utilità.)
Il nostro consumatore è indifferente tra perdere sicuramente 3700$ o correre questo
rischio, anche se in media andranno persi solo 2600$. Ciò è dovuto al rischio
implicato, il rischio di perdere 5000$. La differenza tra le due cifre, 1100$,è il premio
per il rischio, la quantità di denaro che il nostro consumatore sarebbe disposto a
pagare per convertire il rischio in un valore medio sicuro di EP.
La funzione di utilità, come disegnata nella figura 18.2, è per chi è avverso al
rischio. È facile visualizzare la funzione di utilità disegnata nella figura 18.2 essere
più lineare. Man mano che la funzione di utilità si avvicina a una linea retta, il premio
per il rischio diminuirebbe. Se la funzione di utilità fosse una linea retta, non vi
sarebbe alcun premio per il rischio: il consumatore sarebbe neutrale al rischio. È
anche possibile disegnare funzioni di utilità per i consumatori amanti del rischio.
Tuttavia, questo non è il presupposto comune; l’avversione al rischio è più
comunemente osservata e più coerente con l’intuizione.

B. IL VALORE DELLA RIDUZIONE DEL RISCHIO


La domanda successiva riguarda le azioni che riducono il rischio. Se, a un costo, possiamo
ridurre un rischio, quanto vale ridurre quel rischio? Nella sezione precedente abbiamo visto
che l’equivalente certo era un modo per convertire un rischio in una cosa sicura.
Esaminiamo ora questa domanda con un po’ più di attenzione e da diverse prospettive. Per
essere concreti, pensiamo a due esempi di riduzione del rischio. Nella prima abbiamo una
piccola comunità con una serie di discariche di rifiuti pericolosi nell’area circostante. Le
persone della comunità hanno pozzi d’acqua privati della comunità hanno pozzi d’acqua
privati che sono rischiosi perché potrebbero diventare contaminato se una discarica perde.
La politica di riduzione del rischio potrebbe assumere molte forme, ma supponiamo che
venga proposto un approvvigionamento idrico comunale, con frequenti controlli per la qualità
dell'acqua. Costerà denaro ma ridurrà il rischio. Quanto vale per la collettività ridurre (forse
eliminare) il rischio? Il nostro secondo esempio è un ecosistema piccolo ma unico situato in
un'area costiera altamente desiderabile, vicino a una città grande e in crescita. Sappiamo
dall'esperienza passata che molti dei nostri farmaci più preziosi provengono da specie
vegetali e animali oscure. Sebbene non sappiamo quanto sia prezioso il nostro ecosistema
costiero, sappiamo che c'è qualche possibilità che una delle specie possa diventare molto
preziosa. Il rischio, quindi, è che possiamo trovare qualcosa di prezioso nell'ecosistema
oppure no.' Di solito pensiamo ai rischi ambientali come dannosi, ma questo è un rischio
benefico, contrariamente all'esempio precedente della discarica di rifiuti pericolosi. La
politica di riduzione del rischio che si sta prendendo in considerazione è lo sviluppo abitativo,
che ridurrà il rischio distruggendo l'ecosistema. Lo sviluppo abitativo ha valore (per l'edilizia
abitativa). Come si confronta con il valore perso dalla riduzione del rischio? Concentrandosi
sull'esempio della discarica di rifiuti pericolosi, ci sono due possibili stati del mondo che
possono materializzarsi: la discarica perde (L) o rimane sana e sicura (S). La probabilità di L
è πL, il che significa che la probabilità di S è 1 - πL,. Siamo interessati a come un individuo
vede la riduzione del rischio, anche se alla fine dovremo aggregare le opinioni degli individui
per determinare se l'approvvigionamento idrico municipale (W) che riduce il rischio è una
buona idea. Per il nostro individuo, lascia che l'utilità dipenda da tre cose: reddito, stato del
mondo (L o S) e se l'approvvigionamento idrico municipale è disponibile (W = 0 o W = 1): U
L (Y, W) se Si verifica L, US(Y, W) se si verifica S. Supponiamo che il nostro individuo abbia
un reddito disponibile Y. Questo è leggermente diverso dalla sezione precedente in cui il
payoff dipendeva dallo stato. Ora rendiamo l'utilità stessa dipendente dallo stato. Questa è
fondamentalmente la stessa cosa: se la discarica perde, il consumatore avrà meno utilità
mantenendo tutto il resto costante rispetto a se la discarica non perde. Passiamo ora a
valutare l'approvvigionamento idrico in termini di riduzione del rischio. Siamo interessati a
una misura del beneficio di riduzione del rischio dell'approvvigionamento idrico in modo da
poterlo confrontare con il suo costo. Concettualmente, ci sono due modi di pensare al
beneficio. Uno sarebbe guardare quanto è vantaggioso l'approvvigionamento idrico se la
discarica perde (stato L) e quanto è vantaggioso se la discarica rimane sana (stato S). Il
valore atteso di questi benefici (tenendo conto della probabilità che si verifichino i due stati)
sarebbe una misura del beneficio. Lo chiamiamo surplus atteso. Un altro modo per
esaminare i benefici sarebbe quello di chiedersi quale quantità di denaro sarebbe disposto a
pagare in anticipo il nostro consumatore per garantire la presenza dell'approvvigionamento
idrico, indipendentemente dallo stato del mondo. Lo chiamiamo prezzo di opzione.
L'intuizione è che questo sarebbe il prezzo per avere l'opzione dell'approvvigionamento
idrico, indipendentemente dallo stato (S o L). Queste due misure sono le stesse? Si scopre
che l'avversione al rischio (così come gli effetti sul reddito) rende le due misure diverse.
Qual è una misura migliore dei benefici? Questo è difficile da dire, anche se è necessario
generare denaro in anticipo per pagare l'approvvigionamento idrico, il prezzo dell'opzione
potrebbe essere la misura migliore. In ogni caso, è utile esaminare più nel dettaglio queste
due misure. Consideriamo prima la misura del surplus atteso. Per calcolarlo, dobbiamo
conoscere il valore dell'approvvigionamento idrico municipale in ogni stato del mondo e
quindi guardare il valore atteso di questo in base alla probabilità che si verifichino i diversi
stati del mondo. Calcoleremmo l'eccedenza economica dell'approvvigionamento idrico se la
discarica dovesse avere perdite, VL, e l'eccedenza economica dalla rete idrica se la
discarica non perde, Vs. L'eccedenza attesa sarebbe definita come

Questa è una misura del valore della rete idrica comunale e, infatti, è molto comunemente
utilizzata per valorizzare i progetti pubblici in condizioni di incertezza. Dove possiamo
ottenere VL e Vs? Possono essere derivate dalle funzioni di utilità sottostanti:

L'equazione (18.3) afferma che dovremmo confrontare l'utilità con l'approvvigionamento


idrico (W = 1) con l'utilità senza l'approvvigionamento idrico (W = 0). Il valore
dell'approvvigionamento idrico nello stato del mondo L è l'importo del reddito che deve
essere ridotto per rendere l'utilità con l'approvvigionamento idrico (e con un reddito inferiore)
uguale all'utilità senza l'approvvigionamento idrico (ma senza riduzione del reddito).
L'equazione (18.3) in teoria può essere risolta per le incognite, VL e VS. La seconda misura
del valore dell'approvvigionamento idrico municipale è quanti soldi il nostro individuo
sarebbe disposto a pagare per l'approvvigionamento idrico, in anticipo, prima che
l'incertezza si risolva, il prezzo dell'opzione. Il prezzo dell'opzione può anche essere definito
utilizzando l nostra funzione di utilità stato- dipendente

L’eq. (18.4) indica che il prezzo dell'opzione è la quantità di denaro prelevata dal reddito
indipendentemente dallo stato del mondo realizzato, in modo che l'utilità attesa con
l'approvvigionamento idrico ma con il reddito ridotto è uguale all'utilità attesa senza
l'approvvigionamento idrico ma a pieno reddito. Il nostro consumatore sarebbe indifferente
tra i due membri dell'Eq. (18.4). L'equazione (18.4) può essere risolta per l'OP sconosciuto.
Una domanda ovvia è: ci sono differenze tra il prezzo dell'opzione e il surplus atteso? Per
rispondere a questa domanda, definiamo ancora un terzo modo di misurare come il
consumatore si sente nei confronti dell'approvvigionamento idrico comunale. Ma prima di
farlo, dobbiamo introdurre l'idea di una coppia di pagamenti dipendenti dallo stato per
l'approvvigionamento idrico (PL,Ps). L'idea è che si firmi un accordo, in anticipo, per pagare
P, se infatti si sviluppa lo stato L e P, se infatti si sviluppa lo stato S. Chiediamo, quali sono
tutte le possibili coppie di pagamenti dipendenti dallo stato (PL,Ps) che eguaglieranno l'utilità
attesa con la fornitura d'acqua con l'utilità attesa senza la fornitura d'acqua (e senza i
pagamenti):

Noterete che l'Eq. (18.5) è una leggera variazione sull'Eq. (18.4). Nell'eq. (18.4), lo stesso
valore (OP) viene utilizzato per entrambi gli stati del mondo: PL = PS = OP. Nell'eq. (18.5),
permettiamo che l'utilità sia diversa nei due stati del mondo, ma in modo tale che l'utilità
attesa con la fornitura d'acqua e con i pagamenti sia la stessa dell'utilità attesa senza la
fornitura d'acqua e senza i pagamenti. Tutte le possibili (PL,Ps) coppie che soddisfano l'Eq.
(18.5) sono state riportate nella Figura 18.3. Nell'eq. (18.5), permettiamo i pagamenti a
differenti nei due stati del mondo, ma in modo tale che l'utilità attesa con la fornitura d'acqua
e con i pagamenti sia la stessa dell'utilità attesa senza la fornitura d'acqua e senza i
pagamenti. Tutte le possibili (PL,PS) coppie che soddisfano l'Eq. (18.5) sono state riportate
nella Figura 18.3. Il luogo dei punti è concavo verso il basso principalmente a causa
dell'avversione al rischio della parte dei nostri consumatori.
FIGURE 18.3 Volontà a pagare locus per ridurre il rischio dell’investimento. OP, prezzo di opzione; ES
surplus atteso; OV valore di opzione; (Vl,Vs), surplus stato contingente da riduzione del rischio di
investimento.

Se il consumatore fosse neutrale al rischio e non ci fossero effetti-reddito, il locus sarebbe


una linea retta. Un punto che conosciamo è sul locus:(OP,OP). dalle eq. (18.4) e (18.5)sono
simili è facile vedere che (OP,OP) soddisfa l’eq.(18.5) ed è dunque il punto sul locus in
figura 18.2 che interseca la linea a 45°.
Un’altra cosa da evidenziare è che VL e Vs son definite dall’eq.(18.3)e soddisfatte
dalla(18.5); quindi questo paio è sul locus nella fig.18.3. ma cos’è ES nel grafico? se
mettiamo una variante della eq.(18.2) nominiamo la linea

sul grafico, deve passare dal punto (VL,Vs). Affinchè quel punto soddisfa eq.(18.6).

questa linea ha l’inclinazione di ed è mostrato in fig.18.3, passa per


(Vl,Vs).

ma notiamo che (ES,ES) anche soddisfa eq.(18.6). questo significa che il punto in cui eq.
(18.6) interseca la linea di 45° definisce il surplus atteso. Ciò è mostrato in fig. 18.3.

Notare che questi due valori (ES eOP) sono diversi, almeno sembrano diversi in figura 18.3.
Questo è dovuto all’avversione al rischio. Se il nostro cliente fosse neutrale al rischio il locus
mostrato in fig.18.3 sarebbe essenzialmente una linea retta. ed è semplice vedere che se il
locus è una linea retta, ES=OP. Ma con avversione al rischio, le due quantità sono differenti.
la differenza è chiamata il valore di opzione: OV=OP-ES. Ricordando che il prezzo di
opzione è l’ammontare di denaro che può essere pagato per garantire l’opzione di avere
fornitura di acqua, non importa con quale stato del mondo si materializzi. il valore di opzione
è un importo extra di denaro, in più oltre al surplus atteso, che il consumatore sarà disposto
a pagare per essere sicuro di avere fornitura di acqua comunale in atto in entrambi gli stati
del mondo.
Il valore di opzione è analogo al premio per il rischio che abbiamo trattato nella sezione
precedente. comunque c’è una differenza. il valore di opzione dall’atteggiamento verso il
rischio e dal reddito nei differenti stati del mondo e dunque è un po’ più complesso rispetto al
premio al rischio.
infatti, il valore di opzione può essere negativo (schmalensee 1972) come si allude in uno
dei problemi alla fine di questo capitolo.
In che misura il prezzo di opzione o di surplus atteso, e la misura più appropriata del valore
della fornitura di acqua comunale? Il denaro e necessario per il tempo di costruzione della
fornitura di acqua comunale, e logico che la quantità di denaro che un individuo disposto a
pagare in anticipo sia la miglior misura, il prezzo di opzione. Torniamo velocemente all'altro
nostro esempio Dell'ecosistema unico che sarebbe distrutto dallo sviluppo. i due Stati del
mondo in questo caso potrebbero scoprire una specie utile o non scoprire una specie utile. il
surplus atteso dovrebbe includere la probabilità di questi due Stati del mondo che occorre
sia nel surplus economico associato alla scoperta di una specie utile sia a quello della non
scoperta di una specie utile. il prezzo di opzione sarebbe l'ammontare di denaro che un
individuo sarebbe disposto a pagare, in anticipo, per preservare l'opzione d trovare una
specie preziosa. il valore di opzione sarebbe l'ammontare che sarebbe necessario da
aggiungere alzo il plus atteso per conteggiare il mantenimento dell'opzione sulla possibile
scoperta.

C. Il valore dell'informazione

Nella sezione precedente abbiamo assunto implicitamente che la fornitura di acqua


comunale fosse stata precedentemente installata prima della perdita di rifiuti pericolosi dalla
discarica. Questo perché richiede tempo costruire una fornitura di acqua ed è anche difficile
sapere quando ci sono delle perdite della discarica. ma supponiamo che avessimo
informazioni migliori su se la discarica fosse intatta o meno. sì sappiamo che la discarica ha
perdite, abbiamo molto tempo per costruire una fornitura di acqua comunale per contrastare
il danno alla fornitura di acqua. quale sarebbe il valore di saper in anticipo queste
informazioni sulle condizioni della discarica? questa non è solo una speculazione ideologica
perché potrebbe essere possibile a un determinato costo ridurre o eliminare l'incertezza
riguardo la possibilità della discarica di avere perdite (per esempio usando pozzi di
monitoraggio). Questo potrebbe salvare risorse perché potremmo sapere di prendere
provvedimenti come costruire una fornitura di acqua, solo nel caso in cui ci fossero delle
perdite. se non ci fossero delle perdite noi non faremo niente.
La questione importante qui è, quanto saremmo disposti a pagare per eliminare (o ridurre)
l'incertezza? questo non significa L'eliminazione della possibilità della discarica di perdere.
significa soltanto che noi sapremmo qualcosa riguardo le perdite in tempo per costruire una
fornitura di acqua per migliorare Gli effetti avversi. risulta che non dobbiamo avere
avversione al rischio per queste informazioni riguardo le perdite della discarica per darne un
valore. per vedere ciò, assumiamo che il nostro cliente sia neutrale al rischio e che non ci sia
un effetto reddito tra i due Stati del mondo (dunque il prezzo dell'opzione sia uguale al
surplus atteso). la situazione e che la fornitura di acqua comunale costa Cw. se non
sappiamo qualcosa riguardo alla possibile perdita della discarica, assumiamo che l'acqua
comunale sia una buona idea (ES=OP>Cw). ma se noi potessimo aspettare e vedere se la
discarica perde prima della costruzione della fornitura di acqua, noi costruiremo solo se ci
fosse una perdita, altrimenti no. In altre parole Cw>Vs. ricordiamo che Vs è il valore della
fornitura di acqua se la discarica rimane intatta.
Se consideriamo due casi, uno in cui la fornitura di acqua deve essere costruita prima che
l'incertezza sia risolta (U) è un altro caso in cui la fornitura di acqua potrebbe essere
costruita solo se risultasse che la discarica avesse delle perdite; nel caso di perfetta
informazione (P). Se costruissimo dei pozzi di monitoraggio, abbiamo il caso della perfetta
informazione, P. se scegliamo di non costruire i pozzi di monitoraggio, abbiamo il caso U
dove dobbiamo costruire la fornitura di acqua prima di sapere lo stato del mondo. noi siamo
interessati nel beneficio netto (surplus atteso meno costo atteso) per entrambe le incertezze
(Bu) e perfetta informazione (Bp):
Nell'eq. (18.7a), abbiamo utilizzato la definizione di surplus atteso che si trova nell'Eq.
(18.2). Nell'eq. (18.7b), l'approvvigionamento idrico viene realizzato solo in caso di perdita.
Se non si verifica una perdita (evento S), l'approvvigionamento idrico non viene realizzato
per cui i benefici netti sono nulli; quindi la forma dell'eq. (18.7b). Il valore atteso
dell'informazione perfetta (EVPI) è semplicemente BP-BU:

Nota che l'eq. (18.8) è positivo perché, per ipotesi, l'approvvigionamento idrico è una cattiva
idea se la discarica non perde (che è lo stesso di CW>VS). Come ci si potrebbe aspettare,
avere più informazioni è prezioso perché offre maggiore flessibilità. L'approvvigionamento
idrico deve essere installato solo in determinate condizioni. Se una serie di pozzi di
monitoraggio intorno alle discariche fornirà informazioni perfette, quei pozzi di monitoraggio
saranno una buona idea a condizione che costino meno dell'EVPI.

D. Irreversibilità

Una variante della discussione della sezione precedente si applica quando le informazioni
arrivano nel tempo. Il nostro esempio dell'ecosistema unico minacciato dallo sviluppo è
particolarmente appropriato qui. Illustriamo questo problema con un esempio di una diga
proposta in un'area isolata. La diga inonderà una valle incontaminata. Supponiamo che la
costruzione della diga costi 800 milioni di dollari e si prevede che genererà 150 milioni di
dollari di produzione annuale di elettricità (per sempre). Con un tasso di sconto annuo del
10%, il valore attuale netto della diga (in milioni di dollari) è

In questa equazione, il primo termine è il costo della diga (sostenuto oggi). Il secondo
termine riguarda i benefici della produzione di elettricità dalla diga (150 milioni di dollari
all'anno) sommati al presente utilizzando un tasso di sconto del 10% all'anno.
Ma (e di solito c'è un ma!), nel nostro esempio c'è la possibilità di danni ambientali dovuti
all'allagamento della valle. In effetti, c'è una probabilità del 50% che la valle si riveli molto
preziosa per i futuri ricreatori e amanti della vita all'aria aperta (valore pari a $ 100 milioni
all'anno). In questo caso il valore attuale netto della diga è una perdita di $250 milioni
(controllare l'aritmetica). Se sai che il danno ambientale sarà elevato, sceglierai di non
costruire la diga.
Ma c'è la stessa possibilità che il valore ambientale non vada perso. In altre parole, c'è una
probabilità del 50% che i danni ambientali derivanti dalla costruzione della diga siano di $
100 milioni all'anno e una probabilità del 50% che non ci siano danni dalla costruzione della
diga, per un danno medio (previsto) di $ 50 milioni all'anno. E per semplicità, supponiamo
che l'anno prossimo sapremo quale di questi risultati è corretto.
Tenendo conto del danno ambientale atteso, il valore attuale netto diventa
I benefici annuali dell'elettricità (150 milioni di dollari) sono stati ridotti dei danni ambientali
annuali previsti (50 milioni di dollari). Il progetto è ancora una buona idea. Questo sarebbe il
risultato standard di un'analisi semplicistica dei costi-benefici della diga, e presumibilmente il
progetto andrebbe avanti.

Ma questa è la conclusione sbagliata! Dimenticata (come spesso accade) è la terza opzione,


aspettare un anno senza costruire la diga e riconsiderare la decisione l'anno prossimo. Se
aspettiamo il prossimo anno e poi costruiamo la diga solo se i danni ambientali risultano pari
a zero, il calcolo dei benefici è diverso:

Nell'eq. (18.11), il 0,5 riflette la probabilità del 50% che i danni ambientali saranno zero,
e quindi la diga è costruita e i benefici netti della diga realizzati (la quantità in
controventi). C'è anche una probabilità del 50% che i valori ambientali saranno alti e
quindi che la diga non sarà costruita, da qui il secondo termine tra parentesi. I benefici
attesi per il prossimo anno sono rappresentati dall'intera espressione tra parentesi.
Questo a sua volta viene diviso per 1.1 per portarlo al presente, riflettendo il fatto che
dovremo aspettare un anno prima di avere il flusso dei benefici.
Quello che vediamo dall'esempio è che aspettando, il valore attuale netto del progetto
della diga è aumentato di 86 milioni di dollari. Questo è il valore di conservare la
flessibilità, di evitare di intraprendere un'azione irreversibile. In alternativa, può essere
interpretato come il valore delle informazioni sul fatto che i danni ambientali siano alti o
bassi. Se non avessimo ricevuto le informazioni, il valore sarebbe stato di 300 milioni di
dollari. Costruendo la diga prematuramente, avremmo reso inutili le informazioni sui
danni ambientali (dato che non saremmo in grado di utilizzarla).
Questa è un'illustrazione di un'irreversibilità. Lo sviluppo è irreversibile, almeno per
quanto riguarda l'ambiente. C'è una certa asimmetria qui. Se conserviamo un pezzo di
terra e domani decidiamo di costruire case sulla terra, la conservazione non ha impedito
la nostra capacità di utilizzare la terra per lo sviluppo. D'altra parte, se distruggiamo un
ecosistema e poi ci rendiamo conto l'anno prossimo che abbiamo davvero bisogno di
quell'ecosistema, non possiamo ricostruirlo. Spesso (ma non sempre) il danno ambientale
è irreversibile, mentre l'attività economica associata a quel danno è differibile.
Nel primo dei nostri due periodi di tempo, siamo incerti sul valore del nostro ecosistema
(e forse anche incerti sul valore dello sviluppo, ma questo è meno importante). Tra il
primo e il secondo periodo di tempo, acquisiamo informazioni. Al limite, potremmo
presumere di acquisire informazioni perfette. Quindi nel secondo periodo sappiamo
esattamente quanto sia prezioso l'ecosistema e quanto sia prezioso lo sviluppo. Nel
secondo periodo si può agire in condizioni di certezza.
Cosa potrebbe fare un politico razionale? Un'alternativa sarebbe misurare il surplus
atteso nel primo periodo e decidere se lo sviluppo è una buona idea, ignorando il fatto
che l'informazione sarà acquisita tra i due periodi. Se lo sviluppo sembra buono, allora il
decisore si svilupperà. Ora arrivano le informazioni. Se si scopre che l'ecosistema è
piuttosto prezioso, i decisori potrebbero voler annullare la loro precedente decisione di
sviluppare. Ma non possono; la distruzione dell'ecosistema è irreversibile. Se i decisori
si trattengono nel primo periodo per vedere quanto sia prezioso l'ecosistema, tutto ciò
che viene perso è il valore dello sviluppo nel primo periodo. Lo sviluppo può sempre
essere perseguito nel secondo periodo.
Se controlliamo lo sviluppo nel primo periodo, l’informazione che arriva ha valore perché ci
permette di condizionare le nostre azioni. Chiamiamo il valore di questa informazione, a
condizione che lo sviluppo non avvenga prima, il VALORE DI QUASI OPZIONE.

QUANTIFICARE IL VALORE DI QUASI OPZIONE dalla SCOPERTA


GENETICA
Fisher and Hanemann (1996) forniscono un buon esempio
numerico del valore di quasi opzione, Negli anni ‘70 fu scoperta
una pianta annuale di mais che cresce selvatica in una piccola
regione del Messico. Questa pianta è dotata di un grande
potenziale per rafforzare le varietà in commercio, ma l’agricoltura e
altri sviluppi avrebbero potuto distruggere questa promettente
scoperta al nostro bagaglio sulla conoscenza degli strumenti
genetici. Usarono questa scoperta per motivare la protezione degli
ecosistemi, e per i potenziali benefici per le generazioni future.

HANNO SUPPOSTO un modello di doppio periodo con un’area di


terra che contiene l’ecosistema con potenziali benefici per la
commercializzazione del mais. Il terreno aveva un potenziale di
sviluppo di 3 miliardi di dollari. Il valore di preservazione del
terreno è difficile da quantificare. Essi supposero che ci fosse un
25% di probabilità di scoprire nuovo materiale genetico, che
avrebbe portato benefici al commercio del maisLa curva di offerta
più in alto è la curva di offerta corrente per il mais, risultando in un
prezzo di mercato di 2$. Se del nuovo materiale genetico viene
scoperto negli ecosistemi trattati, si otterrà una piantagione di mais
con rese più alte, i costi verranno abbassati e la curva di offerta si
abbasserà come mostrato, convergendo ad un prezzo di 1.30$ per
“bushel”. Il surplus e beneficio della scoperta è la zona
ombreggiata nella figura 18.4. La parte ombreggiata ha un valore
approssimato di 3 miliardi di dollari (simile ai benefici dello
sviluppo,ci permette di avere un vantaggio di 3 miliardi per il fatto
che il mais rende di più PERO’ MENTRE I 3 MILIARDI
DELL’UTILIZZO DEL TERRENO SONO CERTO, I 3 MILIARDI PER
PRESERVARLO PER LA SCOPERTA GENETICA, NON SONO CERTI
PERCHE’ PER IL FATTO CHE CI SIA solo un 25% di possibilità di
scoprire la nuova varietà, i benefici attesi sono solo di 750 MILA
EURO (0.75 MILIARDI.
Cosa si può concludere da questo? Il surplus previsto evitando lo
sviluppo sono meno di un miliardo di dollari, mentre i benefici dello
sviluppo sono 3 miliardi. Quindi lo sviluppo sembra una buona
idea. GODERE DEL POTENZIALE DI SVILUPPO SIGNIFICA
PRESERVARE L’OPZIONE DI USO NEL FUTURO.
Viene fuori che il valore di quasi opzione è di 0.3 miliardi di dollari,
cioè il valore del conservare l’opzione in considerazione
dell’incertezza delle informazioni, cosa che non avremmo se
sviluppiamo il terreno e lo coltiviamo subito. Questo significa che
se il costo per aspettare, il costo del rinvio dello sviluppo al
prossimo periodo è meno di 0.3 miliardi, vale la pena rimandare lo
sviluppo. (E’ COME SE INVESTISSI) Vediamo che quello che
sembrava un caso di sviluppo, può diventare un caso di rimando
dello sviluppo fino al futuro.

III REGOLARE IL RISCHIO CON LA RESPONSABILITÀ

Non possiamo chiaramente eliminare le attività rischiose dalla


società ma vogliamo ridurre il rischio al minimo o a livelli
accettabili.
Possiamo sviluppare delle leggi che indicano come le persone
dovrebbero comportarsi quando intraprendono attività rischiose.
E’ anche difficile sviluppare un set di leggi per tutte le possibili
attività rischiose. In tutto il mondo un corpo di leggi che è stato
sviluppato che riguarda le attività rischiose è la responsabilità.
L’idea alla base è che chiunque inizi un'attività rischiosa che
coinvolga altre persone deve compensare tutte le vittime del
danno.
Contrariamente all’idea comune, il primo scopo della legge di
responsabilità, non è quello di compensare la vittima ma piuttosto
di fornire degli incentivi alle potenziali vittime sul come
comportarsi con il rischio e prendere precauzioni quando si
ingaggiano attività rischiose. La responsabilità effettivamente
internalizza il danno dentro un calcolo dell’analisi benefici ( cioè
dentro la funzione di utilità) della persona che sottostima l'attività
rischiosa. Questo assicura UN giusto ammontare di
comportamento precauzionale.

A. UN MODELLO SEMPLICE DI RESPONSABILITA (OGGETTIVA)

L’azione della responsabilità è mostrata in figura 18.5 per un


esempio semplice di comportamento rischioso. Chiameremo la
persona o l’azienda che sottostimano il rischio “danneggiatore
potenziale” e l’individuo che è danneggiato la “vittima”.

Il danneggiatore potenziale può prendere


provvedimenti per ridurre la gravita del danno
o ridurre la probabilità dell’incidente o
entrambi.
IL potenziale danneggiante può prendere delle precauzioni (x) per
ridurre gli effetti sulla vittima. senza alcuna precauzione gli effetti
sulla vittima possono essere grandi.

PROBABILITA’ CHE SI VERIFICHI INCIDENTE * DANNO = DANNO


ATTESO
ad es. se esiste una probabilità del 10% di un incidente che
provoca 10.000 £ di danno, diciamo che il danno atteso è 1000£.

quindi con poche precauzioni il danno previsto sarà piuttosto alto.


maggiore è la precauzione minore è il danno previsto.

ALTRA CONSIDERAZIONE:
dal momento che il danno atteso si riduce all’aumentare della
precauzione (PERCHE’ SI RIDUCE LA PROBABILITA’CHE SI
VERIFICHI L’ INCIDENTE) il danno marginale atteso è negativo E ci
aspetteremo che a bassi liv. di precauzione, il danno marginale
atteso sarebbe +tosto grande (in termini assoluti) all’aumentare dei
liv. di precauzione il danno marginale atteso sarà VIA VIA MINORE

nella figura 18.5 sono mostrati anche i costi marginali


dell’adozione di precauzioni. qst costi ovviamente ricadono sul
potenziale danneggiatore.

intuitivamente quando i liv. di precauzione sono bassi, il costo


marginale di precauzione dovrebbe essere ugualmente basso.
INFATTI I PRIMI INVESTIMENTI IN PRECAUZIONE SARANNO I PIU’
CONVENIENTI. ALLO STESSO MODO, con l’aumento dei liv. di
precauzione il costo marginale della fornitura dovrebbe aumentare.

questo è mostrato in figura 18.5. ora cosa farà il potenziale


danneggiatore? senza responsabilità o qualsiasi altra forme di
intervento, nessuna precauzione sarà presa. la precauzione è
costosa

SAPENDO CHE I COSTI TOTALI SONO la somma dei costi di


precauzione e i danni attesi, il potenziale danneggiatore cercherà
ora di ridurre al min. questo totale, che si verifica nel punto in cui i
costi marginali di precauzione eguagliano il danno marginale atteso
x*

SI noti che per qualsiasi liv. di precauzione inferiore a x* il


potenziale danneggiante può aumentare la precauzione a un costo
inferiore rispetto al denaro che andrebbe a pagare nel caso si
verificasse un minor danno previsto. pertanto è nell’interesse del
potenziale danneggiatore incrementare la precauzione. in modo
analogo, se la precauzione è superiore a x* è nell’interesse del
potenziale danneggiatore ridurre la precauzione. il liv. ottimale di
precauzione sarà x.

B. RESPONSABILITA’ OGGETTIVA VS NEGLIGENZA

Nella maggior parte dei paesi esistono 2 tipi fondamentali di responsabilità:


resp. x colpa (negligenza) e resp. senza colpa (oggettiva). la resp. ogg. è quanto
descritto nella sez. precedente. se avviene un incidente, il potenziale
danneggiatore risarcisce la vittima. non importa quanto sia attento il
danneggiatore, deve pagare un risarcimento in caso di incidente.

INVECE LA RESPONSABILITA’ PER COLPA è un po’ + indulgente vs il


potenziale danneggiatore. solo se il potenziale danneggiante ha preso
meno della giusta misura di precauzione sarà responsabile dei danni alla
vittima da un incidente. l’idea è che le attività rischiose sono parte integrante
della società. soprattutto in passato, il rischio era ovunque. il primario obiettivo della
negligenza è garantire che tutti i potenziali danneggianti siano buoni cittadini e
prendano la giusta dose di precauzione senza che gli venga detto direttam. di farlo.
noi tutti abbiamo il dovere di esercitare una certa misura di precauzione. come
funziona la negligenza? presentiamo una prospettiva economica semplificata sulla
responsabilità, non una prospettiva legale. se un incidente si verifica la vittima porta
il danneggiante in tribunale. il giudice poi determina le 2 curve in fig. 18.5 e calcola
x*. questo x*, il liv. di precauzione socialm. desiderabile, è definito lo standard legale
di cura. se si scopre che il potenziale danneggiante stava assumendo precauzione
almeno pari allo standard legale, non è necessario risarcire il danno. se al contrario il
danneggiante sta prendendo una quantità insufficiente di precauzione, il
danneggiante è resp. per tutti i danni. questo è mostrato in figura 18.6 .
contrariamente alla 18.5 qui vediamo i costi totali e danni, non
marginali, ma sempre in funzione del liv. di precauzione. DOVE
c(x) è il costo diretto della precauzione x il potenziale danneggiante e ED(X) è il
danno previsto per la vittima.
LA LINEA TRATTEGGIATA è la somma di qst 2 costi e raggiunge il min. in x*, lo
standard di cura legale.

I COSTI TOTALI PER IL POTENZIALE DANNEGGIATORE SONO INDICATI


DALLA LINEA IN GRASSETTO, DOVE . a liv. di precauzione inferiori a x* i costi del
potenziale danneggiante includono il danno alla vittima,
MENTRE INVECE x liv. di precauzione superiori a x* i costi del potenziale
danneggiante sono semplicemente spese cautelari dirette, in quanto non risponderà
dei danni causati alla vittima. QUINDI IN QUEL CASO I COSTI TOTALI CHE
DOVREBBE SOSTENERE SONO SOLO I COSTI ULTERIORI DI PRECAUZIONE.

DA NOTARE che i costi per il potenziale danneggiante sono ancora al minimo x*.
quindi se i potenziali danneggianti stanno agendo nel loro interesse sceglieranno x*
come liv. di precauzione. questo risultato è socialmente efficiente.

ANALISI DEI 2 APPROCCI

  Dal punto di vista di garantire la giusta quantità di rischio nella società,


entrambe le regole danno lo stesso risultato efficiente .  Tuttavia, In caso di
negligenza (RESPONSABILITA’ X COLPA) il tuo vicino potrebbe essere impegnato
in attività pericolose che ti danneggiano.  Ma a patto che il vicino prenda la giusta
dose di precauzione, tu devi sopportare i costi della tua sventura, almeno per
negligenza.  Quindi, sebbene tu non tragga beneficio dalle attività rischiose del tuo
vicino, potresti dover sostenere i costi.  Alcuni potrebbero obiettare che non è
giusto.  Un vantaggio notevole della negligenza, tuttavia, è che i tribunali sono molto
meno gravati.  E stabilire lo standard legale di cura può essere un processo
costoso.  Solo quando un danneggiato può essere stato negligente i tribunali devono
essere coinvolti.  D'altra parte, con responsabilità oggettiva, i tribunali intervengono
ogni volta che si verifica un incidente, per valutare i danni. 

7C. Responsabilità solidale


Negli ultimi ANNI è emersa un'altra forma di responsabilità particolarmente
importante per la responsabilità solidale per danno ambientale.  Fare riferimento
all'esempio della tortuosa catena di causalità che collega i rifiuti pericolosi in una
discarica e le acque sotterranee contaminate che vengono utilizzate per bere. 
Le acque sotterranee vengono contaminate e un individuo sviluppa il cancro.  Chi
dovrebbe citare in giudizio la vittima?   A chi fai causa
Il risultato finale è che la responsabilità è più difficile da stabilire e quindi i danni
sono più difficili da valutare e riscuotere.  Il ruolo importante della responsabilità è
quello di incoraggiare i potenziali danneggianti a prendere precauzioni quando si
impegnano in attività rischiose.  Se è improbabile che uno venga citato in giudizio,
anche se si comporta negligente, allora gli effetti incentivanti della responsabilità
sono persi e ci sarà una quantità insufficiente di comportamento cautelare.  Una
soluzione a questo problema è il concetto di responsabilità solidale.  Se più parti
sono potenzialmente responsabili per aver causato un incidente, allora può essere
intentata una causa contro chiunque per tutti i danni.  Così, nel caso della discarica, i
danneggiati possono scegliere di citare in giudizio la più ricca delle varie aziende
chimiche che hanno conferito rifiuti alla discarica, e citarla in giudizio per tutti i
danni. 
L'idea è che qualcuno debba farsi carico dei costi dell'incidente. Questo anche
perché se la vittima dovesse ottenere risarcimento da ogni individuo che potrebbe
aver contribuito all'incidente, è molto meno probabile che venga intentata una causa
e quindi è meno probabile che le proprietà incentivanti della responsabilità
funzionino nel modo corretto.

IV.  RESPONSABILITÀ CONTRO REGOLAMENTAZIONE DIRETTA

Nella regolamentazione diretta, il governo indica sia il livello di sicurezza da fornire


sia il comportamento precauzionale appropriato.  Ciò richiede una grande quantità di
raccolta di informazioni ex ante (in anticipo) e di costruzione di regole. 

Analoghe informazioni devono essere raccolte in caso di responsabilità, ma ex post.


A. Svantaggi della responsabilità
Allora perché la responsabilità non è sempre preferita alla regolamentazione
diretta?  Una risposta è che per i rischi comuni e per i rischi significativi può essere
più efficiente per un regolatore definire un comportamento precauzionale appropriato
piuttosto che gravare i tribunali con tale compito per innumerevoli azioni legali.  
Questo è un argomento di costo: la regolamentazione in alcuni casi può comportare
costi inferiori per l'acquisizione delle informazioni". 

B. Uso combinato di responsabilità e regolamentazione


Spesso vediamo l'uso combinato di responsabilità e regolamentazione diretta.  Ad
esempio, con la sicurezza dei farmaci da prescrizione in molte parti del mondo, i
nuovi farmaci devono superare un rigoroso processo di approvazione prima di
essere commercializzati al pubblico (COSI COME SUCCESSO COI VACCINI PER
IL COVID)

FIGURA 18.7 Illustrazione dell'uso congiunto della responsabilità e della regolazione


diretta. x* (D), livello ottimale di precauzione; xR livello ottimale di precauzione con
regolazione diretta; xL (D), precauzione prevista dalla responsabilità: xRL (D)
precauzione con uso congiunto di responsabilità e regolazione diretta.

Per qualsiasi dimensione di incidente, D, definire il livello ottimale di precauzione


come x* (D). La Figura 18.7 illustra come x* cresce con D, fino alla massima
dimensione dell’incidente Dmax.
Consideriamo ora cosa potrebbe ottenere una regolamentazione diretta. Qui
assumeremo che il regolatore non disponga di informazioni sufficienti per distinguere
tra le attività che portano a grandi incidenti e le attività che portano a piccoli incidenti.
Quindi il regolatore deve scegliere un unico miglior livello di precauzione. Questo è
mostrato nella Figura 18.7 come xR, ed è lo stesso, qualunque sia D. Si noti che per
piccoli incidenti, il livello di precauzione regolamentare è troppo elevato; per i grandi
incidenti è troppo piccolo.

Infine, introduciamo la responsabilità. Con la responsabilità, i tribunali sono in grado


di determinare, a posteriori, l'entità del danno e l'importo della precauzione che
avrebbe dovuto essere adottata. In un mondo perfetto, la quantità di precauzione
associata alla responsabilità sarà x*(D), una quantità che varia con D.

Il livello di precauzione che sarà associato alla responsabilità è mostrato come xL


(D) nella Figura 18.7. Nota che per qualsiasi dimensione di incidente, è
rigorosamente inferiore a x*. Si noti inoltre che xL si appiattisce per danno superiore
ad A.
Se un incidente supera A, l'impresa semplicemente dichiarerà bancarotta. Questo
pone effettivamente un limite superiore alla precauzione.

Qual è migliore? Dipende dalla dimensione dell'incidente. Per


qualsiasi dimensione di incidente, preferiamo l'approccio
(regolamento diretto o responsabilità) che ci permette di essere
più vicini a x*.

La figura 18.7 mostra tre regioni, con la regione centrale che favorisce la
regolamentazione diretta e le altre due regioni che favoriscono la responsabilità.

Nella Figura 18.7, la combinazione ottimale di regolamentazione diretta e


responsabilità è mostrata come xRL (D).

V. ASSICURAZIONE
I rischi ambientali spesso comportano la minima possibilità di
incidenti e danni molto grandi.
Abbiamo visto che sia la responsabilità che la regolamentazione possono fornire una
certa protezione contro questi rischi, anche se non una protezione perfetta. Molti
SOSTENGONO CHE SIA OPPORTUNO l'uso di un'assicurazione contro i rischi
ambientali in COMBINAZIONE con la responsabilità.

L'assicurazione ha una serie di vantaggi.

Una cosa ovvia è che ci sarebbe una certa GARANZIA che se si verificasse un
incidente, le vittime sarebbero risarcite.

Gli assicuratori che aiutano un assicurato a ridurre i rischi ricompenserebbero


l'assicurato con tassi più bassi. C'è un incentivo per le due parti a lavorare insieme.

Un terzo vantaggio dell'assicurazione è quello standard: l'esposizione al rischio è


ridotta e distribuita tra molti. Pertanto, se un'azienda è contraria al rischio per quanto
riguarda i grandi incidenti ambientali (e probabilmente lo sono tutte le aziende tranne
le più grandi) l'assicurazione fornisce un modo per convertire una lotteria in un
pagamento sicuro.

A. Condizioni per l'assicurabilità

Affinché un mercato assicurativo emerga spontaneamente per assicurare un


particolare rischio ambientale ,
è necessario che il rischio sia attraente
per gli assicuratori e che i premi siano attraenti per i potenziali
danneggianti. In generale, affinché una potenziale perdita sia assicurabile,
devono essere soddisfatti sei criteri di base

1. La perdita deve essere suscettibile di condivisione dei rischi. Perché la


condivisione dei rischi funzioni, i rischi multipli devono essere non correlati
(ESEMPIO INCENDI). Il fatto che si verifichi un incendio in una casa dipende dal
fatto che si verifichi un incendio in un'altra casa. INVECE Alcuni rischi hanno una
COMPONENTE SISTEMATICA , CIOE’ SONO CORRELATI. Ma quando un
terremoto colpisce, molte case presenteranno reclami in particolare se ci sono solo
poche aree sensibili a gravi terremoti. Assicurare quindi le 100.000 case non ha
compensato le perdite come nel caso dell'assicurazione contro gli incendi.
Nulla può essere stato risolto.
In situazioni come questa, è improbabile che il mercato fornisca un'assicurazione
efficace.
2. Deve esserci una perdita evidente. Affinché un mercato assicurativo possa
funzionare bene, dev’essere chiaro quando una perdita si è verificato
3. La perdita deve avvenire in un periodo di tempo ben definito.
4. La frequenza della perdita deve consentire il calcolo del premio.
5. L'azzardo morale non deve essere troppo grave. ( un soggetto, esentato dalle
eventuali conseguenze economiche negative di un rischio, si comporta in modo diverso da
come farebbe se invece dovesse subirle.)
6. La selezione avversa non deve essere significativa. (cioè non deve essere
rilevante una situazione in cui una delle due parti (agente) dispone di maggiori
informazioni rispetto alla controparte (principale), riguardo alle proprie caratteristiche o
all’ambiente esterno prima dell’avvio di una relazione contrattuale)

B. ASSICURABILITA’ DEI RISCHI AMBIENTALI

ORA NOI CI DOMANDIAMO in che misura particolari rischi ambientali


soddisfano queste condizioni di assicurabilità?

Attualmente esiste un gran numero di tali discariche e qualsiasi


perdita dovrebbe essere non correlata da una discarica all'altra.
Quindi la condizione (1) sembrerebbe soddisfatta.
È meno chiaro quando si è verificata una perdita. Quindi la
condizione (2) non è ben soddisfatta per il nostro esempio di
una discarica di rifiuti.
Chiaramente un assicuratore può limitare la durata della
copertura, ma per essere completamente coperto, la durata
deve essere quasi indefinita. Ciò viola la condizione 3
Le discariche di rifiuti pericolosi, almeno quelle costruite negli
ultimi anni, sono abbastanza affidabili e perdono molto
raramente. Anche se questo è un bene dal punto di vista
ambientale, non lo è dal punto di vista della possibilità di
calcolare i premi assicurativi. Di conseguenza, la condizione
(4) non è soddisfatta.
Esiste l'azzardo morale Una compagnia di assicurazioni può
ispezionare un'operazione di volta in volta e può osservare le
precauzioni fisiche che sono state installate con la probabilità di
un incidente. Quindi la condizione (5) è soddisfatta.

La selezione avversa può probabilmente essere gestita


osservando la registrazione dei sinistri di un assicurato

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