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Letterature italiana 15- 03 edizione utet dei discorsi

Discorsi: debolezza militare degli italiani dovuti dalla religione cristiana: prima stesura questa
debolezza la identifica con la religione, mentre edizioni successive si addolcisce e la chiama
“educazione”. Cristianesimo visione ipocrita, forma di diseducazione popolare.
Repubblica: res pubblica: doppia valenza cioè la cosa di tutti, o forma politica repubblica che si
oppone monarchia. Al tempo però con repubblica si indica una comunità politica, oppure si puo’
parlarne non in senso nostro democratico, prima dell’800 si intende qualsiasi ordinamento che non
abbia il re (es.rep. Di Venezia). Nell’antichità di fatto non ci sono repubblica popolare, ci sono posti
in cui c’è una base politica più o meno allargata, cioè maggiori facce che hanno diritto di
decidesione. Lui dice nel fondare l’architettura istituzionale delle repubblica, nel manetenere gli
stati(nel 500 non si intende nostro contemporaneo senso di stato, c’erano regni e repubbliche,
principato ma non stato territoriale come intendiamo noi, piuttosto “stato” è un attributo. Quando
dice “stato” intende tenere forza di potenza, condizione di forza che si puo’ applicare a comunità
politica o potenza di persone es. lo stato dei medici, di prestigio). In modo formale o informale c’era
no sempre persone al potere come un re anche se i poteri erano delimitati es. doge di venezia, che
avevano poteri veicolati generalmente da altri potenti ma comunque restava la figura istituzionale.

_Rivolta “popolare” dei Ciompi a Firenze (mai sottoproletariato sempre quelli delle arti minori
come artigiani), dal basso che cercano di fare rep. Popolare, Machiavelli simpatizzante nei loro
confronti

dal testo : - “Nell’accrescere l’impero” significa nel propagare il dominio esterno, lui mette in luce
il conflitto costustanziale tra gli stati perché essi tengono ad espandersi e cozzano. Impossibile
mantenere uno stato immobile. Regola degli stati crudele.
- “in modo tale di non essere capace di trarne, né gustare in loro quel sapore che le hanno dentro di
se (ultima parte molto fiorentina)..” denunciando un atteggiamento più di ammirazione esteriore per
l’antico che di studio vero e proprio, lui necessita fare delle domande ed avere risposte e loro per
loro benignità e magnanimità ti risponderanno se verranno fatte le giuste domande. Noi garantiamo
esistenza civiltà con il rapporto con i testi.
- “senza pensare in altro modo di imitarle ritenendo l’imitazione impossibile” molti non credono
nell’attualità dei testi a differenza sua, lui però non argomenta molto le sue critiche. Si rende conto
che la natura umana non varia, ma lo dice modo retorico molto orte accostando la natura umana con
gli elementi naturali “la pioggia, il vento di modo di ordine di potenza etc non sono cambiati allora
nemmeno la NATURA umana” cioè l’essenza di fondo, non il loro carattere esteriore, ideologie e
costumi ma la base è sempre uguale. Base filosofico strutturale che permette di scrivere
quest’opera: lui si permette di attualizzare il testo antico e commentarlo perché si rende conto che
natura umana non è cambiata.
Prima spiega qual è il suo metodo, poi spiega qual è il suo fine: lo giustifico perché la natura è la
stessa nonostante cambiamento epocale enorme cioè venuta religione cristiana. L’obiettivo è
“volendo pertanto trarre gli uomini da questo errore” (trarre: tirare fuori, far uscire) ritiene
necessario scrivere a partire da quelli di Livio, tutti quelli che ci sono stati “intercetti” cioè rubati,
sottratti dalla malignità dei tempi (idea molto umanista nonostante lui non si dichiari tale, ma lui
influenzato comunque dal movimento del proprio tempo), rispetto al medioevo c’è interesse per
riscoperta anche dei libri persi, umanisti primi capiscono che tradizione classica greco latina ha
avuto problemi trasmissione dei libri e del sapere antico. Inoltre meccanismi di trascrizione è basato
anche sulla scelta di alcuni libri specifici a discapito di altri.

Lucrezio filosofo diffusore idee Epicuro materialista, lui mette dottrina filosofica in poesia, dottrina
atomistica, dei esistono ma talmente lontani dal mondo che sono dininteressati e distaccati e destino
uomini autodeterminato, materialismo totale. Libro Lucrezio si perde, lui torna con gli umanisti che
avendo letto cicerone che narra spesso di questo filosofo, rirpendono questi filosofi che sono stati
persi, trovando informazioni nei monasteri. 1 solo libro sopravvissuto nel 1400, prima 400 però
prima degli umanisti il patrimonio classico era davvero quasi sconosciuto. Perchè? Interesse x
impero romani e comprendere come si era riuscito ad avere quella grande ricchezza e ampiezza.7

Machiavelli - “io ho ritenuto fare questo….. per maggior intelligenza di essi” = “declarazioni”
significa “commento” spiega come lui decide di proporre la vera “imitazione” degli antichi
attraverso un commento a Livio . Lui vuole “trarreb gli uomnini da questo errore” sottrarli
dall’errore della contemplazione degli antichi. IL Metodo è commento MODERNO al testo
classico con finalità di istuire il popolo, non il re, non i grandi ma il popolo. Base pedagogica per
portare gli altri a pensare ed affrontare il mondo.
- “ Secondo le antiche e le moderne cose” = lui si accinge a commentare tenendo come criterio sia
mondo antico che moderno: sua consapevolezza non ricostruzione archeologica erudita di Livio,
non interessas sapere perfettamente la storia romana, ma spaere commento di livio alle cose antiche
e commentarla lui stesso per adattarla alle moderne cose: il sapere non esiste solamente per gli
specialisti ma deve essere utile deve ammaestrare: anche sapere politico deve essere pedagogia,
però dal momento che spesso si parla di politica gli umanisti dedicavano testi o si riferivano ai
principi secodo dettami classici. Machiavelli fa lo stesso seppur spesso si rivolga anche allo stesso
popolo, perché consapevole conflitto tra popolo e grandi, quindi necessario anche e siopratutto
istruire il popolo per difendersi dalla sopraffaziuone. Una comunità istruita politicamente è forte.
Per questo ancor più dei grandi lui si rivolge al popoli.Livio gli dà gli spunti per costruire ideologie
politiche che secondo lui devono anche istruire e svegliare popolo.

Problema linguistico dell’italia in questo periodo, questione della lingua complessa più che in altri
paesi. Generalmente come parla nella corte, come parla centro politico allora ci si omologa, in Italia
però senza centro politico e senza un potere centralizzato, paese non unito. L’unità politica venuta
dopo unità sua culturale, nel 500 ci si pone problema e diventa terribile. Dopo 94 dopo invasioni
spagnole etc, questa esigenza fu forte= i letterati all’inzio 500 tra cui sopratutto Péietro Bembo si
interroga su come far in modo che l’italiano non venga adulterato dalle lingue d’invasione, e lo fa in
modo abbastanza violento. Si inizia dibattito tra intellettuali che vogliono preservare cultura e per
preservare cultura bisogna farlo mantenendo la lingua. Al tempo l’italiano non era parlato solo
scritto, sentire rischio retrocessi aprlare dialetti locali e lingua cultura diventava lo spagnolo. Allora
intellettuali pensano di blindare la lingua quidni codificarla, Machiavelli pensa ad usare una lingua
viva e non sclerotizzata antica ed impraticabile = il fiorentino perché ha una grande
tradizione,soluzione che vince però è quella del cardnale veneziano Pietro Bembo propone una cosa
molto più dura: l’italiano è quello che usavano Dante, petrarca e Boccaccio, basta, tutto ciò che
viene dopo no tutte innovazioni successive non erano accettate: se la facciamo diventare super
codificata nessuno la parla ma intanto è blindata rimana immobile congelata nel tempo e non la
potranno attaccare. M. usa fiorentino parlato, infatti bembo viene dopo.

- sebbene l’impresa pedagogica difficile, “nondimanco...sotto questo peso” spero di arrivare punto
alto in modo che mi succederà completerà la mia opera. I “coloro” che li devono aiutare chi sono?
Lui dedica questa cosa a 2 giovani nobiltà fiorentini Cosimo oricellai (??) e Zanobi buondelmonti,
che lo frequentano verso il 1516-17 che organizzavano incontri culturali umanistici gradvoli con
argomenti di letteratura, inziano ad invitare machiavelli piu anziano di lroo, ma afascinante e grande
cultura, loro giovani sono umanisti e moto giovani e vogliono persona esperta. Fuznione
socializzatrice cultura, i discorsi probabilmente sono nati da queste discussioni: lui dichiara che sti
ragazzi lo hanno convinto a mettere per iscritto ciò di cui parlava.

Nei discorsi prima parla politica interna, poi politica estera e poi dei grandi personaggi lui pensa ci
debba sempre essere un leader per non cadere nella disorganizzazione.

1 Capitolo: parla politica interna con fondamento delle città di Romolo e Remo, fondamento di
Roma.
2 Capitolo: affascinato nelle fondazioni di città dei grandi legislatori, che hanno dato le tavole della
legge, lui molto antireligioso: di Mosè dice che non ci si puo’ fidare sorta di imostore, invece lui si
fida dei legislatori di Sparta e di Atene (cerca). Parla anche di quante specie sono le repubbliche e
quanti tipi.

All’inizio palando delle origini della fenomenologia dello stato con funzione tripartita: le 3 forme di
governo, riprende sta cosa da due pensatori antichi Aristotele e Polibio: quali sono forme governo.
- “volendo dunque discorrere istituzione città di Roma...quale accidente (termine aristotelico, la
sostanza e l’accidente, con accidente si indicano le circostanze di base contingenti)” vi voglio far
capire, voglio studiare voglio discorrere quali sono gli ordinamenti della città di roma e quali sono
state circostanze che l’hanno portato alla perfezione. Base d’ispirazione per il moderno che da
piccola città è diventata potenza d’espansione e gigantesca quale nessun’altro esempio noto. Roma
è un impero che parte da una singola città, vale la pena studiarla. Quali sono stati i casi, gli accidenti
che l’hanno favorita? - “dico come alcuni che hanno scritto delle rep (stati) dicono che in quelle vi
sono...” termine repubbliche usato per indicare stati, termine stato inteso come assetto istituzionale
e ordinamento giuridico politico. Lui pensa che prima cosa da fare per capire roma e potenza è
andare a studiare coloro che hanno parlato degli stati e che hanno detto che in esse cis ono 3
ordinamenti politici che essi chiamato principati, ottimati (artistocratici) e popolari,cioè
rispettivamente monarchia, aristocrazia e democrazia. (per aristotele non esattamente così eprchè
per lui democrazia è il caos) La tripartizione del potere fatta da aristotele: monarchia aristocrazia e
governo costituzionale(governo misto a base popolare ma non poplare) è ripreso e riadattato al suo
tempo come principato, ottimato e popolare. Esistono 3 tipi di stato, chi vuole fare una città
(teorizza) deve necessariamente scegliere uno dei 3: introduce carattere di relativismo politico, non
c’è una forma migliore assoluta ma c’è forma più adatta in base a ciò che vuoi ottenere ed in base
alla natura dei popoli. Non tutti i poplifatti per la monarchia nonn tutti per la repubblica: un popolo
fatto x avere un re in una repubblica diventa anarchico ed un popolo fatto per la repubbica sotto una
monarchia di ribellerebbe, ma questo non significa che una è meglio di un’altra. Lui sicuramente
però simpatizza per la rep. Popolare, è filopopolare ma fino ad 1 certo punto perché alla fine crede
comunque nella funzione dei gruppi di potere e uomini forti leader grande e carismatico.
Lui infatti dice “chiunque voglia fare la rep.” cioè ci deve essrre sempre questo qualcuno.
- altro punto fondamentale che m. capisce: “ è impossibile mantenere stabilità stato politico” la
politica è instabile perché 2 sono le cose che stabiliscono le basi : l’amore perché l’amore mette in
campo l’essenza dell’essere umano, e lcon a poitica si mette in campo il nucleo dell’essere umano
nella sua proiuezione pubblica, nell’amore con gli altri, l’amore nel rapporto con l’altro. (riprende
aristotele).
Aristotele ritiene di base nella politica ci sono 3 modi buoni e 3 pessimi: ogni modo puo’
degenerare nell’altro: aristotele lo fa in modo schematico ( es. monarchia → tirannide, aristocrazia
→ oligarchia) lui avverte che i sistemi non permanenti, le cose degradano quindi ciò che è più
importante è cercare di arginare il degrado, perché i cicli sono inevitabili.

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