a) Nel punto più basso la prima equazione della dinamica e il teorema del lavoro e dell’energia cinetica danno:
2
v 1
N−mg=m an=m e m v 2=( 1−cos θ¿ ) mgR
R 2
b) Nel caso della guida accelerata cambia solo il teorema del lavoro e dell’energia cinetica che, nel SRNI, diventa:
1
2 2
2
(
m v 2=( 1−cos θ¿ ) mgR−maR sin θ¿ = 1− √ mgR −maR √
2
2
)
da cui:
Esercizio n. 2
Una sbarretta sottile di lunghezza L e massa m è libera di ruotare senz’attrito sul piano
verticale intorno ad un asse fisso orizzontale passante per un suo estremo in O. La m L O
sbarretta è inizialmente ferma nella posizione orizzontale come in figura. Viene quindi
lasciata libera di ruotare sotto la forza peso e, quando è verticale, colpisce con l’altro
estremo un punto materiale di ugual massa m inizialmente in quiete. Nell’urto m rimane
attaccato alla sbarretta. Calcolare il valore massimo M dell’angolo formato con la m
verticale dal sistema dopo l’urto.
dal teorema del lavoro e dell’energia cinetica ricaviamo la velocità angolare della sbarretta un istante prima
dell’urto:
2
L 1 2 1 mL 2 2 g
mg = I O ω = ω ω =3
2 2 2 3 L
Nell’urto completamente anelastico del punto materiale con l’asta si conserva il momento angolare rispetto a O e il
sistema prende a ruotare con velocità angolare ’:
Applicando nuovamente il teorema del lavoro e dell’energia cinetica al sistema sbarretta + punto materiale:
1 ' '2 L 4
I O ω =mg ( 1−cos θM ) + mgL ( 1−cos θ M ) L ω'2=3 g ( 1−cos θ M )
2 2 3
θ M =cos
−1
( 1112 )=23.6 °
Esercizio n. 3
Un asteroide si muove verso la Terra da grande distanza (approssimabile a
infinita) con velocità v0 e parametro di impatto d (vedi figura). Calcolare il
valore minimo di v0 affinché l’asteroide non colpisca la superficie della
Terra, ovvero la sua distanza minima dal centro della terra sia uguale al
raggio terrestre R. Eseguire i calcoli per d = 105 km, massa terrestre M = 6
× 1024 kg, R = 6.371 km, G = 6.67 × 10−11 Nm²/ kg².
La forza di gravitazione è una forza centrale per cui conserva il momento angolare fra la posizione dell’asteroide
all’infinito e il passaggio alla minima distanza dalla Terra, qui posta uguale a R per evitare l’impatto:
v0 d
mvR = mv 0 d ⇒ v = (1)
R
1 2 1 2 GMm 2 GM
mv 0 = mv − ⇒ v 2 = v 20 + (2)
2 2 R R
√ √ √ √
−11 24 6 20 20
2 GMR 2 6.67 10 6 10 6.37 10 51 10 10
v 0= 2 2
= 2 2
= 16 13
7.14 16
=714 m/s
d −R ( 108 ) −( 6.37 106 ) 10 −4 10
Esercizio n. 4
20 moli di gas perfetto sono contenute insieme a una miscela di acqua e ghiaccio in un cilindro p0
isolante chiuso superiormente da un pistone mobile, senza attrito, anch’esso isolante, di massa M e M
sezione S, in presenza della pressione esterna atmosferica p0. Il pistone è inizialmente sostenuto e S
bloccato da un fermo che fissa il volume del gas al valore Vi. Il sistema gas + miscela è
all’equilibrio alla temperatura T0. Il fermo viene rimosso e si osserva che, raggiunto il nuovo stato gas
di equilibrio, una parte dell’acqua corrispondente a una massa m si è trasformata in ghiaccio.
Calcolare: A) la massa m di ghiaccio prodotta; B) le variazioni di entropia del gas e della miscela. acqua/ghiaccio
Si trascurino il volume della miscela e le sue variazioni dovute alla solidificazione dell’acqua.
Eseguire i calcoli per: Vi = 0.2 m3, M = 2 kg, S = 10 cm2, T0 = 273 K, calore latente di fusione del
ghiaccio = 335 kJ/kg.
m v0
Il gas, da uno stato di equilibrio iniziale con:
nR T 0 d
T i=T 0=273 K ; pi = =226863 Pa
Vi R
subisce un’espansione isoterma irreversibile ad un nuovo stato di equilibrio con: M
v
Mg pi nR T 0 3
T f =T i =273 K ; pf = p0 + =120945 Pa; V f = V i= =0.38 m
S pf pi
Il lavoro compiuto dal gas è: L= p f ∆ V =21184 J
Vf
Il gas compie un isoterma (irreversibile): S g=nRln =104.5 J / K
Vi
−|Q| −|L|
Per la miscela invece: Sm = = =−77.6 J / K
T0 T0