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r r r r r
( )
Infatti, moltiplicando ambo i membri dell’equazione per qo, si trova q o E = q o E1 + E 2 + ... = q o E1 + q o E 2 + ... ;
r r r
cioè, l’equazione F = F1 + F2 + ... che esprime il principio di sovrapposizione per le forze elettriche.
r
Il principio di sovrapposizione dà la prima possibile strategia per il calcolo del campo elettrico. Per calcolare E , si
r r
devono sommare i campi E1 , E 2 , ... , ciascuno generato da una sorgente puntiforme. Studiamo allora le proprietà di
questi campi.
r
Se una singola sorgente q esercita la forza F sulla carica di prova qo, allora:
r qq
F = k 2 o r̂
r
v
in cui r̂ è un versore parallelo al vettore r .
Questa equazione vettoriale tiene correttamente conto di modulo, direzione e verso della forza:
qq
− il modulo è dato da F = k 2 o , come previsto dalla legge di Coulomb;
r
v
− la direzione coincide con la direzione di r ;
v
− il verso è concorde a r (e la forza è repulsiva) se q e qo hanno lo stesso segno; infatti, in questo caso il prodotto q qo
v
è positivo. Il verso è invece opposto a r (e la forza è attrattiva) se q e qo hanno segno diverso; infatti, in questo caso
il prodotto q qo è negativo.
r
r F
In base alla definizione, il campo elettrico è dato dal rapporto tra la forza e la carica di prova: E = . Quindi:
qo
r q
E = k 2 r̂
r
La mappa di questo campo si costruisce disegnando un insieme di vettori radiali.
Il verso è uscente se q è positiva (come in figura); entrante, se q è negativa.
Il modulo diventa sempre più piccolo man mano che ci si allontana dalla sorgente, in
accordo con la relazione:
q
E=k
r2
r q q
E = k 21 r̂1 + k 22 r̂2 + ...
r1 r2
− Nei punti vicini a una sorgente puntiforme, il campo generato da quella sorgente è molto intenso (perché
inversamente proporzionale al quadrato della distanza) e, quindi, l’effetto delle altre sorgenti è trascurabile.
− Le linee del capo elettrico escono dalle cariche positive ed entrano nelle cariche negative, oppure vanno all’infinito.
Nessuna linea di campo può essere interrotta.
Il disegno qualitativo delle linee di campo generate da un piccolo insieme di cariche puntiformi si può allora realizzare
così:
− Si disegnano segmenti uscenti a raggiera dalle cariche positive, o entranti in quelle negative, in numero tanto
maggiore quanto più grande è la carica;
− Le linee si collegano tra loro; le linee che restano non collegate si devono chiudere all’infinito.
In figura è riportata la costruzione qualitativa per il caso di due cariche uguali e opposte.
Si intende che le linee tratteggiate siano state condotte liberamente a mano, dopo aver
disegnato i segmenti a raggiera intorno alle cariche.
Nel disegno a fianco, una fila di cariche positive è affacciata a una fila di cariche
negative, di modulo pari.
Nel disegno a fianco (in sezione), un disco sul quale è disposta una distribuzione
uniforme di cariche positive è affacciato un disco sul quale è disposta una
distribuzione uniforme di cariche negative, di modulo pari.
Le cariche q1 = -2µC, q2 =1µC , si trovano sull’asse x rispettivamente nei punti di ascissa -a, a , con a = 1cm. In che
posizione si annulla il campo elettrico?
r r r
Per il principio di sovrapposizione E = E1 + E 2 . Affinché il
r r r
campo E sia nullo, i vettori E1 , E 2 devono essere paralleli e
discordi. Ciò non può accadere se non sull’asse x, come mostrato
in figura.
q1 q2 q1 q2
= ; =
4π ε o r12 4π ε o r22 (x − (− a )) 2
(x − a )2
( q1 − q 2 ) x 2 − 2a ( q1 + q 2 ) x + a 2 ( q1 − q 2 ) = 0
x=
a
q1 − q 2
(q 1 + q2 + 2 q1 q 2 ); x = 5.8 cm
Le cariche q1 = -q, q2 = q ( q =1µC ), si trovano sull’asse x rispettivamente nei punti di
ascissa 0 e a , con a = 1cm. Quanto vale il campo elettrico nel punto A (a,a)?
r r r
La risposta si determina con l’aiuto del principio di sovrapposizione. Si ha E = E1 + E 2 , e quindi:
E x = E1x + E 2 x
E y = E1y + E 2 y
r r
I campi E1 , E 2 hanno moduli:
q1 q q2 q
E1 = = ; E2 = =
4 π ε o r12 (
4 π εo 2 a 2
) 4 π ε o r22 4 π ε o a 2
q cos θ q cos θ
E1x = − 2 E 2x = 0 Ex = − 2
4 π εo a 2 4 π εo a 2
q sen θ q q sen θ
E1y = − E2y = Ey = 1 −
4 π εo a 2 2 4 π εo a 2 4 π εo a 2 2
2 r r
Visto che senθ = cos θ = , il modulo di E e l’angolo α che E forma con l’asse x sono dati da:
2
2 2
q 2 q
E= E 2x + E 2y = + 1 − 2 = 0.74 q
= 66 MV m −1
4 π ε a2 4 4 π ε a 2 4 4 π ε a 2
o o o
sen θ
1 −
Ey
=−
2
tg α = = − 1.8 ; α = 119°
Ex cos θ
2
Un anello di raggio a = 1cm è uniformemente carico, con densità λ = 1µC m-1. Quanto
vale il campo elettrico nei punti dell’asse dell’anello?
∆q λ ∆s
∆E = =
4 π εo r 2
4 π εo a 2 + z 2 ( )
r
Il campo elettrico totale è dato dalla somma vettoriale: E = ∑ ∆E
i
i ; quindi
Ex = ∑ ∆E
i
ix ; Ey = ∑ ∆Ei
iy ; Ez = ∑ ∆E
i
iz . Le componenti x e y sono nulle,
λ ∆s i λ
∑ 4 π ε (a ∑ ∆s
z
Ez = cos θ =
i o
2
+z 2
) 4 π εo a + z ( 2 2
) a + z2
2
i
i
2πa λ z q z
E= 3
= 3
4 π εo 4 π εo
(a 2
+ )
z2 2 (a 2
+ z2 ) 2
q
La curva grigia è il grafico della funzione E ' = , cioè il
4 π εo z 2
modulo del campo generato sull’asse z da una carica puntiforme
q posta nell’origine. Come si vede, asintoticamente E(z) ≈ E’(z).