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Conclusioni
[1] I dati statistici presenti in questo capitolo, ove non ulteriormente specificato, sono da
considerarsi ricavati dal lavoro dell’Open Net Initiative http://opennet.net/ e dal già citato testo
“Access Denied”.
[2] Deibert Ronald, Palfrey John, Rohozinski Rafal, Zittrain Jonathan, op. cit. , p. 13
[3] In Afghanistan, ad esempio, alla fine di giugno 2010 il ministero delle Comunicazioni ha
obbligato tutti i provider del paese a filtrare alcuni contenuti del web, in particolare materiale
riguardante sostanze alcoliche, sesso, gioco d’azzardo e appuntamenti online sulle principali
piattaforme social; oscurati risultano così Facebook e simili. Per il momento, la scarsa quantità
di accessi alla Rete sul suolo afghano (500000 utenti nel 2008) rende facile il controllo senza
mezzi tecnici particolari, che potrebbero però rendersi necessari con la crescita degli internauti
e sono già al vaglio delle autorità. Autorità che sembrano aver cambiato di poco il loro
approccio ad Internet rispetto ai Talebani, che nel 2001 avevano bloccato ogni accesso alla
Rete (pur se a fronte di un utenza nulla).
[4] La Thailandia esercita un filtraggio selettivo per politica e strumenti del web e sostanziale
per contenuti sociali, con livelli medi di trasparenza e coerenza e alta decentralizzazione.
[5] La Corea del Sud presenta un filtraggio sociale selettivo e uno pervasivo per
conflitto/sicurezza; il filtraggio è decentralizzato, coerente e trasparente.
[7] Stessa decisione presa a fine mese dalle autorità del Bangladesh, nello specifico dalla
Commissione per la regolazione delle telecomunicazioni del paese (Btrc).
[8] http://news.yahoo.com/s/afp/20100616/tc_afp/indonesiainternetmedia
[9] Filtraggio selettivo in materia di contenuti politici, scarsamente trasparente e poco coerente;
il filtraggio appare decentralizzato.
[12] Filtraggio selettivo in ambito politico, con media trasparenza e bassa coerenza; il filtraggio
è decentralizzato.
[13] Filtraggio sostanziale in ambito politico e selettivo per sociale e strumenti del web,
caratterizzato da alta coerenza e bassa trasparenza; il filtraggio è sia centralizzato che
decentralizzato.
[14] Filtraggio pervasivo sui temi sociali e sospetto per gli strumenti del web; il primo è molto
coerente ma anche molto trasparente, nonché centralizzato.
[15] Filtraggio sostanziale per la politica e strumenti del web, pervasivo nei temi sociali e
selettivo per conflitto/sicurezza; alti livelli sia di coerenza che di trasparenza: si registrano casi
di siti bloccati per i quali il governo chiede al cittadino di compilare un forum in cui può
spiegare perché la pagina richiesta non dovrebbe essere bloccata; il filtraggio è centralizzato.
[16] Filtraggio pervasivo a livello sociale e sostanziale per strumenti del web; livelli alti di
coerenza e trasparenza; il filtraggio è centralizzato.
[17] Filtraggio pervasivo per la politica, selettivo in merito a temi sociali e conflitto/sicurezza e
sostanziale per gli strumenti del web; il filtraggio appare molto coerente ma mediamente
trasparente; il filtraggio è decentralizzato.
[18] Filtraggio selettivo per conflitto/sicurezza, pervasivo per politica e temi sociali e
sostanziale per gli strumenti del web; ad un’alta coerenza corrisponde una bassa trasparenza; il
filtraggio è centralizzato.
[19] Filtraggio selettivo per politica e conflitto/sicurezza, pervasivo per i temi sociali e
sostanziale per gli strumenti del web; media trasparenza e bassa coerenza; il filtraggio è
decentralizzato.
[21] Filtraggio sostanziale per la politica e selettivo per sociale e strumenti del web,
caratterizzata da alta coerenza e bassa trasparenza; il filtraggio è centralizzato.
[24] Filtraggio selettivo per conflitto/sicurezza e gli strumenti del web, coerente ma non
trasparente; il filtraggio è centralizzato.
[25] www.ameinfo.com/80162.html
[26]http://opennet.net/research/regions/mena#footnote6_8g096xw
[27] Stando a quanto documenta il King Abdul Aziz City for Science and Tecnology (KACST),
vedi www.arabnews.com/?page=1§ion=0&artcile=71012&d=2&m=10&y=2005
[28] E’ il caso della Comunità dell'Africa orientale (composta da Kenya, Tanzania e Uganda) e
della Suoth African Development Community (composta da Malawi, Mozambico, Sud Africa,
Zambia e Zimbabwe), che hanno adottato piani per standardizzare le leggi sulla criminalità
informatica nelle loro aree di riferimento.
[29] Filtraggio selettivo per sociale, strumenti del web e conflitto/sicurezza; filtraggio
sostanziale per le materie politiche; ad un’alta coerenza corrisponde una bassa trasparenza; il
filtraggio è centralizzato. Praticamente controllato in ogni dettaglio il traffico dagli Internet
Point.
[32] Questo dato è ricavato dallo studio World Telecommunication Indicators 2006
dell’International Telecommunication Union.
[33] http://punto-informatico.it/2935263/PI/News/africa-connettivita-fresca.aspx
[35]http://devdata.worldbank.org/external/CPProfile.asp?PTYPE=CP&CCODE=LAC
[36] http://www.desdecuba.com/generaciony/