01 L’ASSOCIAZIONE TKMI
2016 / 2017
Revisione 9 - 2017/05
REGOLAMENTO TECNICO
Sommario
L’ASSOCIAZIONE TKMI ____________________________________________________ 8
TKMI – Technical Krav Maga Institute.................................................................................8
Principi ................................................................................................................................8
La Missione .......................................................................................................................10
I CORSI ________________________________________________________________ 15
Corsi Annuali .....................................................................................................................15
Abbigliamento Atleti...........................................................................................................27
Allenatore ........................................................................................................................39
Istruttore .........................................................................................................................39
Allenatore ........................................................................................................................40
Istruttore .........................................................................................................................40
I COLLABORATORI ..........................................................................................................41
Per il passaggio di Livello degli Istruttori saranno tenuti conto anche: ..............................44
SPECIALIZZAZIONI _____________________________________________________ 45
ORGANIGRAMMA TECNICO TKMI __________________________________________ 46
PRESIDENZA TKMI ..........................................................................................................46
Corso di Formazione Assistenti Istruttori per Atleti TKMI dal IV° Livello............................57
Corso di Formazione Istruttori per Atleti TKMI Livelli inferiori al IV° ..................................57
Corso di Formazione Assistenti Istruttori per Atleti TKMI di Grado Superiore ...................57
Tactical Baton....................................................................................................................62
(Per gli Istruttori TKMI Accesso diretto alla Specializzazione DUE e TRE) .........62
"Imi" Lichtenfeld:................................................................................................................67
Il combattimento: ...............................................................................................................74
Modulo due........................................................................................................................83
Modulo Quattro..................................................................................................................85
… “perché com’è
L’ASSOCIAZIONE TKMI
vero che ciò che
conta è il TKMI – Technical Krav Maga Institute
risultato, è TKMI è l’acronimo di – Technical Krav Maga Institute – nome della Gruppo
anche vero che Associativo scelto dal Fondatore Manuel Mion. Il M° Manuel Mion, ancora oggi,
lo stesso ricopre il “ruolo” di Direttore Tecnico. La struttura inizialmente fondata con un
avviene solo diverso acronimo (Krav Maga Veneto) negli anni ha subito numerosi e profondi
quando saremo cambiamenti sino a diventare dal 2007, quello che oggi possiamo affermare
precisi in ciò che essere un importante e qualificato punto di riferimento tecnico nel panorama
facciamo. Italiano. La nostra missione è promuovere la “cultura” della difesa personale, con
che sappiamo,
Principi
che
I principi su cui si basa lo sviluppo Tecnico di TKMI sono gli stessi fondamenti
comprendiamo,
cardine del Krav Maga: Semplicità, Velocità, Efficacia.
che esprimiamo.
Efficacia. Il risultato è ciò che conta di più. Nel Krav Maga il risultato è essenziale.
Benché l’evoluzione del metodo ed il suo principio di adattamento ha permesso
l’insegnamento e la divulgazione delle tecniche in un contesto di tipo “civile” (dove
la difesa personale deve obbligatoriamente sottostare a determinate regole, Leggi
e Normative) è sempre necessario ricordare che la matrice resta al “principio di
tipo militare”. Pochi movimenti, massimo risultato.
Onore e Rispetto
TKMI, nella divulgazione del proprio programma tecnico di formazione Docenti ed
Istruttori aggiunge i requisiti cardine di Onore e Rispetto.
La Missione TKMI
La missione è:
Promuovere ogni iniziativa possa essere utile per far crescere la consapevolezza
nelle proprie capacità.
Nozione di Approfondimento
Stella a Sei punte – “La Stella di Davide Ebraica “–
Il Sigillo di Salomone esprime l’unione del cielo e della terra, del mondo
spirituale con il mondo materiale.
La Stella di Davide è nota anche come Stella del Creatore, in cui ognuna
delle sei punte rappresentano un giorno della settimana e il centro
corrisponde al Sabato.
Per questo motivo, anche per TKMI, la Stella a sei PUNTE ne è diventato
segno distintivo, a ricordo del luogo e del contesto in cui il Krav Maga si
è formato, cosi come la Bandiera Brasiliana per la Capoeira o la Bandiera
Nipponica per il Karate o il Judo.
INCISO: Il M. Raphy Elgrissy, uno dei primi quattro allievi a sostenere il Fondatore
del sistema e a cui si deve un grande contributo nello sviluppo tecnico del Krav
Maga, primo allievo Istruttore ad aver presentato il Krav Maga negli Stati Uniti
unitamente al maestro IMI, a cui il Direttore Tecnico Manuel Mion è grato per
essere stato parte integrante del proprio percorso formativo, fu l'inventore del
logo del Krav Maga conosciuto in tutto il mondo.
Pag. 13 L’ASSOCIAZIONE TKMI
I CORSI
Corsi Annuali
I Corsi Annui, sono quei corsi che formano gli allievi in un percorso medio lungo,
dove il Livello raggiunto viene valutato per mezzo di un Esame. Prevede una
suddivisione delle conoscenze e della formazione tecnica personale per Livelli di
apprendimento e di esperienza.
Corsi a Moduli
I Corsi a Moduli sono corsi diversi (per approccio) da quelli di tipo “Annuale”.
Generalmente hanno un montante ore definito, relativamente breve (dalle 8/10
alle 15/20 ore di lezione). Prevedono il “trasferimento” di una parte di conoscenze
tecniche sulla base delle richieste e delle esigenze dei Corsisti. L’approfondimento
e la comprensione delle logiche è lasciato in secondo piano rispetto alla pratica
reale. Si predilige il trasferimento delle nozioni e delle tecniche in modo “visivo”
rispetto ad un approccio più istintivo, consapevole. Ovviamente per natura stessa
del Krav Maga e della missione di TKMI, si cercherà sempre di proporre quanto
necessario in modo possa essere appreso nel migliore dei modi. I Corsi a Moduli
sono organizzati dagli Istruttori TKMI in collaborazione con il Responsabile
Provinciale. Il Responsabile Provinciale valuterà il necessario coinvolgimento del
Referente Regionale o dopo averlo sentito il Direttore Tecnico Nazionale.
Corsi Specialistici
I Corsi Specialistici sono corsi di particolare interesse per TKMI. Sono corsi
organizzati sia per i componenti TKMI (allievi, Istruttori) che per professionisti e
Pag. 16 I CORSI
Tutti gli insegnanti tecnici indipendentemente dal Livello Tecnico ad eccezione dei
Docenti e Maestri saranno considerati “Istruttori”.
Tutti gli Istruttori potranno iniziare ed avviare corsi di formazione Krav Maga TKMI.
Gli Istruttori CAPO sono tenuti a comunicare al proprio Referente superiore la data
d’inizio del corso con ogni indicazione sufficiente a pubblicizzare l’evento nel sito
TKMI.it e nella pagina ufficiale Facebook.
Gli Istruttori hanno facoltà di insegnare e promuovere corsi di Krav Maga solo sulla
base del proprio livello di preparazione e non in tecniche superiori anche se ne
possiede la conoscenza o l’abilità tecnica.
Le quote di tesseramento atleti vanno versate per intero a TKMI, (nelle modalità
indicate in seguito nella dispensa ISTRUTTORI).
Ogni Istruttore Capo potrà contare per l’assistenza Tecnica sul proprio Referente
e dovrà fare sempre riferimento a lui in ogni momento del corso.
Dove previsto o espressamente indicato dal Dir. Tec. (In ogni caso quando
l’Istruttore CAPO è un Assistente Istruttore), la programmazione e la
coordinazione del corso, dovrà essere organizzata e coordinata facendo
riferimento al proprio superiore in grado, con cadenza almeno mensile, sulla base
della scala gerarchica (in forma sintetica e puramente indicativa) sotto esposta:
Pag. 18 ORGANIGRAMMA TECNICO
ORGANIGRAMMA TECNICO
Direttore Tecnico T.K.M.I. Ruoli Istituzionali
Institute
Maestro Krav Maga Responsabile Regionale
Responsabile di Settore
Docente Krav Maga
Quota mensile corso annuale a totale decisione dell’Istruttore Capo (salvo accordi
e patti diversi).
Quota t-shirt atleta Euro 15,00 (12,00 a TKMI e 3,00 all’Istruttore Capo)
Pag. 20 QUOTE CORSI ANNUALI e ORGANIZZAZIONE
L’Istruttore CAPO sulla base delle richieste, raccoglie le adesioni per la fornitura.
Gli Istruttori CAPO proporranno agli allievi le tecniche che ritengono più
consone alla situazione, alle aspettative, alla strutturazione, composizione e
conformazione del gruppo “classe” nelle modalità e nei tempi che ritengono più
appropriati.
TKMI, una volta acquisiti i dati di Iscrizione, inserirà ogni singolo allievo nel
gruppo WhatsApp denominato “Presidenza”.
L’Istruttore CAPO sarà e potrà essere solo colui o colei in possesso della
“delega all’insegnamento” indipendentemente da livello tecnico acquisito.
Norme Amministrative
Ogni Istruttore Capo dovrà, al fine di mantenere una corretta
organizzazione economica ed amministrativa, costituire una propria Associazione
Sportiva Dilettantistica e provvedere all’iscrizione della stessa all’Ente di
Promozione Nazionale Sportivo annualmente indicato da TKMI per le necessarie
coperture assicurative. Dovrà provvedere al rilascio delle ricevute delle quote
versate dagli allievi del proprio corso (tale necessità non si pone qualora
l’Istruttore mantenga un rapporto subordinato con la palestra ospitante).
Propaganda
Gli istruttori Capo si impegnano ad organizzare almeno una volta, nella stagione
sportiva annuale, un allenamento collegiale (allenamento come normalmente si
svolge nelle proprie palestre, unendo però più gruppi palestre) fra i propri gruppi
o con gruppi dei corsi più vicini (anche in collaborazione con altri Istruttori TKMI
della stessa zona).
Promozione Pubblicitaria
La promozione pubblicitaria del corso è organizzata in totale autonomia dagli
Istruttori CAPO.
E’ auspicabile che tutte le iniziative siano promosse anche nei Profili Personali
Facebook e nella “pagina Facebook” Nazionale TKMI. Gli Eventi e le Attività
saranno inserite nel sito Nazionale TKMI – www.tkmi.it –.
In ogni caso, sia per la grafica creata dallo studio grafico TKMI, sia i lavori
sviluppati in altra sede o studio è obbligatoria la preventiva autorizzazione da parte
del Direttore Tecnico per la pubblicazione o distribuzione.
Pag. 24 QUOTE CORSI ANNUALI e ORGANIZZAZIONE
L’abbigliamento, i gadget, gli adesivi ed ogni altro materiale vestiario o di propaganda dovrà
essere acquistato mezzo i canali ufficiali TKMI.
Nessuna iniziativa potrà essere posta (acquisto, preventivi, gadget) senza un preventivo
consenso da parte del Direttore Tecnico Nazionale TKMI.
Nessun costo, offerta o altro dovrà essere comunicata senza un preventivo consenso o una
preventiva autorizzazione da parte TKMI (Presidenza o D.T.).
Il Summer Camp è organizzato una volta l’anno nel periodo che intercorre tra il
mese di Giugno e il Mese di Settembre. Il Winter Camp tra il mese di Novembre
ed il mese di Febbraio.
Durante il Summer Camp, oltre agli stage con i Docenti si svolgeranno gli esami
di “Grado Superiore” e dove possibile anche gli esami di livello per gli istruttori.
Pag. 26 ATLETI (la pratica)
Livelli
o Base
o Avanzati
o Avanzatissimi
o Aspiranti Graduato
Gradi Superiori
o Graduato
I Livelli e Gradi Superiori possono essere rappresentati con delle linee di colore
bianco, di lunghezza 5 cm e 0,5 cm di altezza, poste sulla T-shirt di allenamento
sulla manica sx. Tante linee quante corrispondenti al livello raggiunto e acquisito.
---- Il sistema dei gradi è stato introdotto da quando l'insegnamento del KRAV MAGA è
diventato possibile e si è sviluppato con percorsi più appropriati per le esigenze dei "CIVILI"
e comunque in contesti dove la "Difesa Personale, in ambito Civile" era l'esigenza dominante
rispetto ad un approccio di tipo più Militare. ----
Del resto, anche lo stesso Istituto “Wingate” a Netanya in Israele (scuola nativa e ancor oggi
punto di riferimento del KRAV MAGA) si ispira alla gerarchia dei gradi di cintura come nelle
arti del budo (arti marziali). Tale sistema con lo stesso principio si suddivide in "allievi" e in
quello delle "cinture nere".
Pag. 27 ATLETI (la pratica)
Abbigliamento Atleti
L’atleta deve indossare l’abbigliamento ufficiale T.K.M.I. composto da T-Shirt con
logo TKMI di colore bianco, indicazione del livello tecnico (strisce di colore bianco)
sulla manica sx, pantaloni neri (sono ammessi anche i pantaloni multitasche o di
tipo militare nei vari colori), scarpe sportive (o tipo anfibi).
LIVELLI BASE:
- livello principiante (all’atto del tesseramento) nessuna linea;
- almeno dopo 4 mesi di permanenza nel livello precedente (si potrà consegnare
il Livello “d’ufficio” e cioè alla consegna della prima t-shirt, fatto salvo verifica e
conferma durante l’esame di 2° livello);
LIVELLI AVANZATI:
- 3° livello – tre linee bianche (cintura verde)
GRADUATI:
- 5° livello – cinque linee bianche (cintura marrone)
- Cintura Nera III° Grado dopo tre anni nel II° Grado
*** Cintura Nera V° Grado dopo cinque anni nel IV° Grado
Per ottenere il riconoscimento del Grado Superiore “Iº Grado” (passaggio diretto
da V° o VI° Livello su indicazione del Direttore Tecnico) il corsista dovrà proporre
ed esporre una breve tesi su un argomento inerente il percorso formativo
sostenuto.
Per i successivi Gradi,
l’atleta dovrà
sostenere gli esami in
base ai tempi di
permanenza sopra
descritti.
Per conseguire il
grado superiore oltre
al tempo minimo di
permanenza, ogni
atleta dovrà partecipare attivamente all’attività federale Nazionale e Regionale e
in particolare ad almeno uno stage nazionale per il 1° Grado, due per i successivi
Gradi (2°, 3°, 4°).
Gli atleti e praticanti del Krav Maga, formati in altri Gruppi, Enti o Federazioni,
Tecnico.
Pag. 32 ESAMI DI LIVELLO ALLIEVI
Possono accedere agli esami di livello gli atleti regolarmente iscritti e frequentanti
i corsi annuali.
In tal caso sarà compito dell’Istruttore Capo farne adeguata menzione alla
Commissione d’Esame in sede di presentazione.
Per l’appunto, per poter conseguire il nuovo Livello Tecnico l’atleta dovrò aver
partecipato ad almeno uno stage Provinciale o Regionale o Nazionale durante il
periodo che intercorre tra un esame all’altro, salvo deroghe.
Tale partecipazione deve essere attestata sullo sport pass. (Se lo sport pass non
è presente sarà compito dell’Istruttore dell’atleta farne menzione).
In sintesi:
ISTRUTTORI
Possono essere rappresentati nelle
seguenti forme:
ASPIRANTE ASSISTENTE ISTRUTTORE
Neutrale /Linea Orizzontale / Cinture
Neutrale: indipendentemente dal ASSISTENTE ISTRUTTORE
livello nessun grado di
riconoscimento, Eventualmente ISTRUTTORE DI I° LIVELLO
scritte e Loghi di colore giallo
Linea Orizzontale: tante linee
parallele quanto sono i livelli ISTRUTTORE DI II° LIVELLO
acquisiti di colore giallo sulla manica
sx della t-shirt ISTRUTTORE DI III° LIVELLO
Cinture: Le stesse previste nel
“BUDO” – Nera da I° Livello
ISTRUTTORE DI III° LIVELLO SPECIALISTA (SPECIALIST)
OPERATIVITA’ ESAMI
L’atleta deve presentarsi agli esami munito dello sport pass e con l’affiliazione
annua in regola e consegnarlo alla Commissione che ne verificherà i requisiti.
Se lo sport pass non sarà presente sarà l’Istruttore Capo che ne garantirà i
requisiti.
L’Istruttore Capo comunica almeno 30 gg. prima la lista degli allievi proposti per
il passaggio di grado.
Euro 30,00 per tutti i livelli ad esclusione del IV. (Fino al IV Livello
gli Istruttori Capo tratteranno Euro 5,00 dalla quota versata e
per ogni singolo proprio allievo a titolo di contributo formativo).
Per il IV° Livello 35 Euro. Gli Istruttori Capo tratteranno Euro
5,00 dalla quota versata e per ogni singolo proprio allievo a titolo
di contributo formativo).
Per il V° Livello 35 Euro.
Per il VI° Livello 50 Euro.
Euro e l’Istruttore Capo tratterrà Euro 3,00 dalla quota per ogni
singolo allievo presentato).
Sui diplomi di livello deve esserci la firma del Direttore Tecnico Nazionale, del
Responsabile Regionale ove presente e dei componenti la Commissione. Ogni
Istruttore Capo si occuperà di compilare lo sport pass e di proporlo alla firma
all’Esaminatore.
INSEGNANTI TECNICI
Introduzione
L’insegnamento delle discipline della difesa personale e del Krav Maga TKMI è
consentito solo a coloro che hanno ottenuto il Brevetto di Istruttore Tecnico con
qualifica minima di Assistente Istruttore.
Fatta eccezione per le qualifiche di Woman Krav Maga e Kids che hanno
un’abilitazione particolare.
Nessun “allievo” anche se di “Grado Superiore” potrà insignirsi del ruolo e della
qualifica di Istruttore Tecnico.
Abbigliamento Insegnanti
Le qualifiche Federali
(Scala CONI) sono 5 (2016/2017 possono subire variazioni), in ordine
crescente:
Allenatore
E’ il livello iniziale dei tecnici. L’Allenatore conduce attività di allenamento, di formazione
tecnica e di assistenza alle competizioni (coach), garantendo il rispetto delle condizioni di
massima sicurezza. E’ assistito dalla supervisione di un tecnico con il livello di Istruttore.
Istruttore
E’ la prima qualifica che consente una piena autonomia operativa del tecnico. L’Istruttore può
operare e progettare autonomamente attività con atleti e partecipanti di ogni età, agonisti e
non, lavorando in situazioni di complessità medio-‐basse. Deve essere in grado di costruire
piani di allenamento breve e medio termine in funzione delle caratteristiche degli atleti e delle
specialità della disciplina sportiva, tenendo conto delle conoscenze scientifiche più
accreditate.
Docente / Maestro
E’ la qualifica che permette di operare con atleti di alto livello, operando a livelli significativi di
complessità, occupandosi della progettazione anche a lungo termine delle attività inerenti
l’allenamento, l’insegnamento e la competizione. Coordina inoltre il lavoro di altri allenatori e
istruttori.
Formatore Master
Ha le stesse caratteristiche del Formatore. Inoltre: sa pianificare e condurre attività di
ricerca anche collaborando con equipe scientifiche esterne al mondo sportivo ed è in grado
di accedere alle informazioni e banche dati più accreditate dal punto di vista scientifico. E’
la figura preposta alla docenza nei corsi di formazione e aggiornamento nazionali per tecnici
e per formatori.
Allenatore
a. Assistente Istruttore
Istruttore
b. Istruttore di I° Livello
c. Istruttore di II° Livello
d. Istruttore di III° Livello
e. Istruttore di III° Livello Specialista (con tutte le qualifiche
specialistiche)
Docente / Maestro
f. Docente
g. Maestro 1° Livello (DOCENTE Krav Maga)
Pag. 41 INSEGNANTI TECNICI
I COLLABORATORI
Per gli istruttori di Krav Maga TKMI durante i corsi Annuali
In ordine crescente:
Da I° a II° livello
Minimo 2 anni (salvo deroghe) a giudizio del proprio Formatore; almeno
una specializzazione. Sosterrà un Esame di livello.
Nota Bene: La durata degli anni corrisponde alla “presenza” effettiva alla
vita associativa TKMI. Dovrà dimostrare di aver partecipato a tutti gli
aggiornamenti previsti per ogni singola abilitazione o Brevetto conseguito. Per
aggiornamento si considera anche (su autorizzazione del Direttore Tecnico) la
partecipazione a determinati stage di approfondimento durante la stagione se non
preisti per le singole specializzazioni. L’incarico di Docenza può essere consegnato
anche per una sola specifica materia.
SPECIALIZZAZIONI
Tactical Baton;
Ground Combat;
Tactical Knife;
Antiaggressione Femminile;
BLS (Facoltativa);
BLSD;
Struttura: ISTRUTTORI
SITO WEB
• Orario dell’evento;
• Nome dell’organizzatore;
FOTO: Per l’inserimento delle foto nella Photo Gallery inviare massimo 50 foto per
evento con una larghezza massima di 500 pixel. Effettuare una scelta delle foto
che devono essere attinenti all’evento. Per l’inserimento nello storico eventi, il
referente ha l’obbligo di inviare unitamente alle foto un breve resoconto dello
stesso al fine di avere traccia e memoria dell’attività svolta.
Pag. 50 UTILIZZO DEI LOGO TKMI
TKMI si riserva di scegliere la Regione per eventuali stage o corsi con Docenti
Internazionali, i quali hanno soprattutto come obiettivo la promozione e la
diffusione della nostra organizzazione sul territorio.
L’anno sportivo s’intende a partire dal 01 settembre di ogni anno e avrà termine
il 31 agosto di ogni anno così come le iscrizioni e coperture assicurative.
Pag. 52 Formazione Assistenti e Istruttori TKMI
Il formatore ha lo scopo di far raggiungere agli atleti la più completa maturità tecnica e
psicologica nel campo dell’autodifesa. Pertanto è necessario, ovviamente, essere il Formatore
stesso, in primis, colui che acquisisca sempre più informazioni, nozioni, capacità tecniche e
che approfondisca al meglio gli aspetti psicologici non solo in via teorica ma e soprattutto
pratica. A questo scopo sono proposti i corsi specialistici che, distribuiti nell’arco della stagione
sportiva e negli anni completeranno la formazione dei nostri Istruttori di KRAV MAGA sul lungo
termine.
Modalità
Gli Esami si svolgono, salvo esigenze diverse da parte della Presidenza o con
particolari deroghe, durante il Summer Camp Nazionale.
Coloro che superano gli esami sono iscritti all’Albo Nazionale TKMI e all’albo
Nazionale di un Ente di Promozione sportiva riconosciuto dal CONI (EPS).
FORMAZIONE TECNICI
Montanti previsti
Corso di Formazione Assistenti Istruttori per Atleti TKMI dal IV° Livello
Il corso ha una durata NON INFERIORE alle 25 / 30 ore con Docente. Gli incontri
saranno intervallati da periodi di studio e approfondimento “a casa”. Montante
ideale circa 60 / 70 ore di Formazione.
Nel caso in cui un Istruttore non partecipi agli aggiornamenti, avrà facoltà di rifarlo
entro sessanta giorni dalla data ultima prevista. In tal caso il luogo e la data sarà
decisa in funzione del calendario nazionale, e la quota è raddoppiata. In caso di
assenza, l’interessato perderà irrimediabilmente la qualifica acquisita in TKMI e
dovrà rifare il corso di formazione con relativi esami.
Gli istruttori che coprono il ruolo di Istruttore Capo sono tenuti ad invitare il proprio
Ref. Regionale (se di grado superiore al II°) o il proprio Direttore Tecnico ad una
lezione (mediamente una volta ogni due mesi) a titolo di presenza (rimborsando
il costo di viaggio) o a titolo di approfondimento tecnico (rimborsando oltre alle
spese di viaggio anche il costo orario come Docente Tecnico previsto.)
Nomina DOCENTI
Possono essere nominati Docenti coloro che attestano una permanenza di almeno
3 anni nella qualifica minima d’Istruttore III° livello (salvo deroghe), aver
compiuto 35 anni di età e conseguito tutti i corsi specialistici.
Per l’ottenimento della qualifica l’aspirante docente presenterà una tesina a scelta
tra i seguenti argomenti che discuterà con la Commissione Tecnica Nazionale:
--‐ La realtà del Krav Maga oggi nel mondo, analisi e possibili sviluppi;
Pag. 59 FORMAZIONE TECNICI
- pubblicazioni;
Ogni candidato deve avere il casellario giudiziario nullo, non aver riportato
condanne penali passate in giudicato fatto salvo il caso di riabilitazione.
Possono essere nominati Docenti (in via temporanea) anche gli Istruttori
che per particolari capacità e bagaglio tecnico (pur non avendo raggiunto
i requisiti previsti) possono ricoprire il ruolo tecnico richiesto. La delega
è concessa dal Dir. Tecnico.
CORSI SPECIALISTICI
Le date e il luogo dei corsi specialistici saranno inseriti sul sito ufficiale.
I corsi specialistici sono studiati per gli istruttori di Krav Maga TKMI, in casi
eccezionali e su approvazione del D.t. potranno partecipare anche allievi e atleti
di livello diverso o Esterni a TKMI. E’ previsto almeno un corso specialistico durante
l’anno sportivo per ogni disciplina e si svolgerà, per ognuno, sempre in una
Regione diversa.
Pag. 60 FORMAZIONE TECNICI
Nello specifico:
Corsi di Formazione
Tactical Knife;
(Per gli Istruttori TKMI Accesso diretto alla Specializzazione DUE e TRE)
o Specializzazione UNO “Operatore” Euro 150,00 oltre 7 allievi –
250,00 sotto 7 allievi e 1 - 2 Week End almeno 12 ore
Pag. 62 FORMAZIONE TECNICI
Tactical Baton
(Per gli Istruttori TKMI Accesso diretto alla Specializzazione DUE e TRE)
Ground Combat
(Per gli Istruttori TKMI Accesso diretto alla Specializzazione DUE e TRE)
o Specializzazione UNO “STAGE” Euro 50,00 / 80,00 oltre 7 allievi –
80,00 / 100 sotto 7 allievi e 1 - 2 Week End almeno 18 ore
o Specializzazione DUE “ASSISTENTE ISTRUTTORE” Euro 100,00 oltre
7 allievi – 150,00 sotto 7 allievi e 1 - 2 Week End almeno 18 ore
o Specializzazione TRE “ISTRUTTORE” Euro 200,00 oltre 7 allievi –
250,00 sotto 7 allievi e 2 - 4 Week End almeno 12 ore
Antiaggressione Femminile
(Per gli Istruttori TKMI Accesso diretto alla Specializzazione DUE e TRE)
o Specializzazione UNO “STAGE” Euro 30/50,00 oltre 7 allievi – 50,00
/ 80,00 sotto 7 allievi e 1 - 2 Week End almeno 18 ore
o Specializzazione DUE “ASSISTENTE ISTRUTTORE” Euro 200,00 oltre
7 allievi – 250,00 sotto 7 allievi e 1 - 2 Week End almeno 18 ore
Pag. 63 FORMAZIONE TECNICI
Kids Krav Maga. (Per gli Istruttori TKMI Accesso diretto alla Specializzazione
DUE)
Arbitri da comunicare
I corsi specialistici sono organizzati in uno o due week-end per una durata minima
di 12 ore. Il corso si avvia con un numero minimo di 7 corsisti. I partecipanti
versano un acconto di Euro 50,00 al momento dell’Iscrizione e comunque
l’equivalente del 50% del costo previsto alla prima lezione per i corsi di costo
inferiore alle 200 Euro. Per i corsi di costo superiore dovrà essere versato un
acconto di Euro 150,00 al momento dell’Iscrizione e comunque il 50% del costo
previsto entro la prima lezione. Il Saldo entro la seconda lezione. Al fine di
comunicare la tenuta o meno del corso, è indispensabile avere tutte le adesioni
con acconto almeno un mese prima della data prevista. In caso contrario il corso
viene annullato. In caso di spostamento in aereo, il Docente provvederà al proprio
biglietto scegliendo un volo “Low Cost” che gli verrà rimborsato dal responsabile
dell’organizzazione al primo incontro. Sia le spese dei docenti che le prestazioni
devono essere pagate alla fine di ogni singola giornata.
IL KRAV MAGA
“Sistema di combattimento Militare Israeliano”
Creato per essere utilizzato in situazioni reali e non in competizioni sportive, il KRAV MAGA
traduce reazioni istintive e meccanismi psicofisici in tecniche bio -meccaniche brevi ed
essenziali.
Basato su movimenti naturali non richiede una specifica preparazione fisica, ed è adatto ad
essere appreso in un tempo relativamente breve, anche da chi non ha esperienza nelle arti
marziali o negli sport di combattimento.
L'idea che permea l'elaborazione del sistema è quella della semplicità e della rapidità dei
movimenti. E’ un sistema di difesa completo e pragmatico.
Storia e origini
Sistema di difesa personale e di combattimento per eccellenza, il KRAV MAGA trae la sua
origine dalla storia di un popolo sottoposto a minaccia costante, e che ha saputo approfittare
del meglio di sé nella sua ricerca di difesa e di protezione del suo Stato.
Il "Kapap" (acronimo per "Krav Panim I' Panim") designa in realtà una formazione di
"commando d'élite".
Il combattimento a mani nude era una combinazione di tecniche di origine orientale come
Karate, Kung Fu e altre e occidentali come la boxe inglese, la lotta greco--romana e delle
tecniche derivate dal Close Combat del Maggiore W.E. Fairbairn.
Fu allora che Emrich "Imi" Lichtenfeld (Sde-or) fondatore del KRAV MAGA,
intervenne per approfondire, migliorare e sviluppare ancora di più tali tecniche
di auto--difesa, nell'ambito delle I.D.F.
"Imi" Lichtenfeld:
Nato nel 1910 a Budapest in Ungheria, era fortemente influenzato da suo padre, allora capo--
istruttore delle Forze di Polizia a Bratislava (Slovacchia), beneficiando del suo insegnamento
in materia di sport di combattimento e di preparazione fisica.
Imi era un atleta completo che sapeva differenziarsi nella pratica di numerosi sport come la
boxe inglese, la lotta greco--romana, la ginnastica dove eccelse, ed il nuoto.
Fu consacrato campione di lotta nella categoria junior nel 1928 in Slovacchia. Lo stesso anno,
vinse il campionato nazionale di boxe inglese, come pure i campionati internazionali di
ginnastica.
Lasciò la Slovacchia nel 1942 per raggiungere Israele, interessato ad essere utile per il nuovo
Stato Ebraico.
Fu reclutato nell'ambito dell'Hagana nel 1944, all'alba della Seconda Guerra Mondiale,
dall'Ufficiale superiore Izchack Sade che vide in lui un simbolo d'integrità e di talento sportivo.
Pag. 68 Il Programma di Formazione Allievi
Esperto in preparazione fisica, Imi Lichtenfeld addestrò i soldati. Li addestrò anche nei suoi
settori di competenza quali l'utilizzo di armi bianche, del bastone da combattimento (tecniche
derivate da quelle del Maggiore W.E. Fairbain), nonché la difesa contro queste stesse armi.
Dopo la dichiarazione d'indipendenza dello Stato Ebraico, Imi diventò l'istruttore capo delle
I.D.F. in materia di preparazione fisica e di autodifesa.
Divenne più tardi l'istruttore capo del KRAV MAGA per l'insieme delle Forze di Difesa
Israeliane.
Forte del suo curriculum, Imi sviluppò tecniche di difesa contro coltello, minacce con armi da
fuoco, fucile a baionetta e contro numerosi attacchi e minacce a mani nude.
Ma Imi Lichtenfeld non si fermò qui. Fedele alla sua massima "dal cammino più breve e
più rapido", sviluppò un metodo meno complesso di insegnare ai soldati delle I.D.F., e
proseguì la sua riflessione sviluppando tecniche semplici che potessero essere assimilate
rapidamente, pur affermando il concetto del "vai verso il pericolo" quale migliore strategia per
annientare la minaccia o l'attacco.
Questi sono tutt'ora i principi che vengono (o meglio dire dovrebbero...) essere insegnanti
nelle palestre in cui si pratica il KRAV MAGA.
Alla fine degli anni 50 il sistema verrà introdotto nella Sayeret Matkal (in ebraico: ל"מטכ סיירת,
tradotto: Unità di Ricognizione dello Stato Maggiore) è un'unità militare di forze speciali delle
Forze di Difesa Israeliane. È la principale unità israeliana con compiti di ricognizione speciale,
alle dirette dipendenze dello Stato Maggiore delle IDF.
Le reclute migliori sono assegnate a una piccola unità interna alla Sayeret Matkal, l'"Unità
269", orientata esclusivamente alle missioni di antiterrorismo ed alle operazioni a lungo raggio
fuori dai confini nazionali;
Pag. 69 Il Programma di Formazione Allievi
La sua pratica regolare sviluppa una forma d'intelligenza istintiva, che dà il vantaggio
di acquisire una elevata capacità di adattamento alle situazioni.
Il KRAV MAGA è soprattutto un mezzo sorto e poi provato nella realtà e in costante
evoluzione. Appartiene al dominio reale. In altri termini, non è un metodo di
"laboratorio", ma un metodo provato all'interno stesso di un conflitto.
Era giusto ripercorrere seppur brevemente la storia del KRAV MAGA. Esso ha certamente un
origine militare. Nel tempo però il KRAV MAGA è stato adattato alle "necessità" civili, vale a
dire alla difesa personale nelle nostre realtà urbane e non solo, quale strumento immediato di
difesa mirata istintivamente alla risoluzione dell'aggressione.
Questa sua razionalità ha avvicinato moltissime persone a questo collaudato sistema di difesa
personale, persone alla ricerca di un sistema semplice e efficace, che non richiede particolari
doti atletiche.
Pag. 70 I Principi del Krav Maga- I 7 principi di IMI
parlandogli.
5. Utilizzare i punti sensibili del corpo umano (occhi, gola, genitali) per
• IMMEDIATA
• SENZA APPELLO
• NATURALE
Ciò che, a prima vista, accomuna il Krav-Maga agli sport da combattimento, è il pieno
contatto fisico nello scambio dei colpi. Ad una più attenta analisi però, il Krav-Maga si
discosta dagli sport da combattimento per difformità di intenti.
Questi ultimi traggono origine da contesti storico-culturali a volte molto antichi (pugilato,
boxe tailandese etc.) e non sempre con una determinazione alla “lotta su campo” e
all’annientamento di un aggressore reale, bensì al superamento dell’avversario mediante
punti assegnati per i colpi portati a segno.
Nel Krav-Maga l’insegnamento di tecniche è sotteso non ad una vittoria sportiva, ma ad un
discorso di sopravvivenza in situazioni di pericolo in cui nessun atto dell’aggressore è
prevedibile e lo stress psico-fisico gioca un ruolo fondamentale.
Gli sport da combattimento, come ben denota il nome, si prestano all’applicazione sportiva a
vari livelli, dalla ricerca del benessere fisico all’attività agonistica; per valutarli come sicuro
sistema di autodifesa occorrono anni di esercizio ed allenamento.
Nel Krav-Maga non esistono competizioni (quantomeno intese come sport con contatto a
punti).
Trattandosi di un insieme di tecniche ideate e applicate a scopo di autodifesa, sono previsti
colpi proibiti portati in quelle zone del corpo vietate in qualsiasi altra disciplina da
combattimento.
Inoltre, poiché in una reazione ad aggressione il fattore tempo è determinante, si tratta di
tecniche dirette, altamente offensive che mirano a concludere l’azione nel più breve tempo
possibile.
Pag. 73 Krav Maga – Significato e Caratteristiche
Tutto ciò, ovviamente, preclude al Krav-Maga la possibilità di applicazione sul ring, dove il
combattimento è scandito da tempi prestabiliti (round) e comunque si cerca nel complesso
di contenere l’entità del danno fisico dei due opponenti.
Sebbene molti colpi del Krav-Maga derivino direttamente dagli sport da combattimento
(pugni, calci, ginocchiate etc.) le tecniche e le integrazioni dei colpi in sequenze non
possiedono carattere di rigidità, ma anzi possono essere fuse, rielaborate e migliorate al fine
di renderle contestualmente efficaci e di rapido apprendimento.
Il Krav-Maga, che non è una disciplina sportiva, e le arti marziali, nascono storicamente da
un’esigenza comune: la necessità di difendersi e sconfiggere un nemico.
Laddove però il primo, elaborato e sviluppato a partire dalla metà del secolo scorso, ha
conservato il suo senso originario di sistema di autodifesa-offesa, le seconde hanno perso la
struttura propriamente “marziale” modificandosi in un costrutto di tecniche codificate che
poggiano su principi culturali e filosofici.
L’esercizio delle arti marziali tradizionali (Karate, Aikido, Kung-fu, etc.) oggi, si basa su
tecniche eseguite secondo schemi rigorosi e ritualizzati; per contro, nel Krav-Maga le
tecniche risultano essere suscettibili di rielaborazione e adattamento alle diverse situazioni
in cui si può incorrere nella vita reale.
Nell’applicazione sportiva delle arti marziali il contatto tra i due avversari è limitato e
controllato e la vittoria si consegue ottenendo il maggior numero di punti.
Nato per essere appreso in tempi brevi in contesti bellici, pone come unica finalità la
neutralizzazione dell’aggressore nel più breve tempo possibile. Pur avvalendosi di tecniche
estrapolate dalle arti marziali (calci, colpi di taglio della mano etc.), il Krav-Maga armonizza
ed ottimizza in rapidità ed efficacia l’esecuzione dei movimenti.
L’allenamento approccio:
Il Krav-maga non presuppone che i combattenti rispettino un insieme di regole. In particolare,
l'allenamento insiste su delle situazioni atipiche quali:
• Combattere a mani nude contro un avversario armato con arma da taglio (es: coltello)
Il miglioramento dei riflessi, la fluidità, la rapidità, la precisione, il corretto utilizzo delle armi
naturali del corpo, la determinazione, il controllo di se e delle risposte adeguate alla situazione.
Self defense:
Questa componente del KRAV MAGA raggruppa tutta una serie di tecniche il cui scopo è di
dare la possibilità di difendersi contro azioni ostili, di essere in grado di rendere il sopravvento
sugli aggressori ed evitare di essere feriti. Questo comprende ugualmente le difese contro
ogni tipo di aggressione: pugno, calcio, strangolamenti, prese e attacchi con mano armata.
Il combattimento:
Il combattimento corpo a corpo delimita la fase avanzata del KRAV MAGA, dove si apprende
a neutralizzare rapidamente ed efficacemente l'aggressore. Questa fase mette in campo degli
elementi tratti dal combattimento vero e proprio: tattiche, finte, attacchi con combinazioni di
diverse tecniche, dimensione psicologica del combattimento, ecc.
E' una logica di progressione nella scala dei combattimenti. Velocità: normale
Tutti i combattimenti devono essere fatti con le protezioni complete, compreso il paradenti.
Perché dei percorsi sotto stress e delle situazioni reali? Un allenamento più vicino possibile
alla realtà! Fin dalla sua creazione si utilizza questo tipo di percorso poiché è necessario
mettere gli allievi ad operare in situazioni reali.
Paura, stress, stanchezza, alcool, nervosismo possono farci reagire in modi sempre differenti;
è per questo che una volta assimilato l'aspetto tecnico è utile far confrontare gli allievi con
degli esercizi in situazioni sempre diverse:
Scenari che includano degli esercizi a sorpresa, (più di un aggressore in posti veri, scale,
bagni, corridoi),
Oppure di stanchezza psicologica e fisica (corsa, salendo una scala di corsa, piegamenti sulle
braccia...)
Più elementi ci saranno in un esercizio, più sarete incisivi in caso di aggressione vera.
Pag. 76 QUESTIONI DI SICUREZZA...
QUESTIONI DI SICUREZZA...
La prevenzione
La prevenzione è un concetto fondamentale dell'autodifesa e serve ad evitare inutili situazioni
a rischio per la persona. Può sembrare ovvio, ma spesso questo concetto non è compreso
immediatamente da chi si avvicina per la prima volta ad un corso di difesa personale, motivato
dalla ricerca immediata di efficaci tecniche per neutralizzare un attacco.
Il KRAV MAGA, deve essere visto non come un sistema fine a se stesso, ma come una cultura
della prevenzione adatta a tutti, che oltre a fornire competenze tecniche specifiche, intende
dare fiducia in se stessi e nelle proprie capacità.
La sicurezza personale
Quello della sicurezza personale è un terreno molto delicato, perché nasce da un bisogno
arcaico di protezione verso una minaccia che intacca la nostra stessa esistenza.
Per questo motivo va tarata sulle singole persone e sui loro più profondi bisogni e studiata per
rispondere a diversi tipi di esigenze. Inoltre è estremamente importante costruire insieme
un'etica della responsabilità ed una cultura delle relazioni, che vede il confronto fisico come
l'ultima soluzione, evitando violenza gratuita ed isterica.
La sicurezza personale racchiude vari ambiti, distinti per situazioni tipo, finalità e strutturazione
della difesa
Militare: rivolti a particolari categorie professionali: Forze di Polizia e chiunque operi nel
campo della sicurezza. Nei percorsi formativi e di aggiornamento delle Forze di Polizia,
(carabinieri, polizia, polizia locale, polizia penitenziaria...) la formazione deve puntare alla
prevenzione, al controllo, alla gestione del conflitto e delle situazioni di emergenza.
Chi si rivolge ai corsi per un bisogno di sicurezza si pone anzitutto la necessità di "cavarsela"
in una situazione, nella quale si trovasse eventualmente a svolgere un poco gradito ruolo di
"preda". Le prede, raramente devono porsi il problema legale del superamento dei limiti della
Pag. 78 QUESTIONI DI SICUREZZA...
"legittima difesa". Diverse sono le implicazioni a cui andrebbero incontro il personale addetto
alla sicurezza.
La lotta alla violenza deve passare attraverso l'insegnamento del rispetto, della tolleranza,
dell'uguaglianza come principi morali di affermazione nella società da trasmettere alle
generazioni future. Sono questi i concetti su cui si fonda il nostro codice etico, che ha come
obiettivo quello di non illudere il cittadino ma di accompagnarlo in un serio percorso di crescita.
La sicurezza è un diritto di cui la collettività se ne deve fare carico e qualunque risposta va
inquadrata come un servizio, contemplando la collaborazione con le istituzioni pubbliche:
amministrazioni comunali, ASL, associazioni femminili.
Ogni corso deve essere coerente con le considerazioni fatte sopra e in particolare
prevedere:
una corretta e obiettiva informazione del fenomeno relativo alla realtà territoriale,
interfacciandosi per esempio con gli uffici preposti delle Questure;
un servizio d'informazione dei diritti personali e gli strumenti per esercitarli, attraverso
avvocati competenti del settore;
un percorso di conoscenza dei limiti e delle potenzialità fisiche, delle opportunità
strategiche e tecniche, attraverso insegnanti tecnici competenti;
la collaborazione con psicologi esperti poiché l'impatto psicologico di un'aggressione, ha
un ruolo assolutamente primario rispetto alle conoscenza tecniche.
Questi programmi hanno come sola ambizione di essere dei punti di riferimento, non
sono una proposta di tecniche nuove e originali, né un accumulo di tecniche
improvvisato, ma una guida alla loro crescita tecnica.
Del resto sarebbe impossibile pensare a dei programmi sulla base di tutto quello che
contempla il KRAV MAGA.
Questo non vuol dire che gli istruttori, per diversificare le lezioni non potranno
insegnare tecniche o esercizi diversi da quelli presenti nel programma, ovviamente,
dovranno coscientemente garantire il rispetto della logica e dei principi del KRAV
MAGA così com'è avvenuto fino ad ora.
Le tecniche apprese negli stage o nel proprio percorso tecnico, devono considerarsi
arricchimento del proprio bagaglio tecnico, e non sostituzione del programma minimo base
previsto.
Le uniche tecniche richieste, in sede di valutazione saranno quelle previste nei programmi e
dovranno essere eseguite nel miglior modo possibile tenendo conto di parametri comuni a
tutti, per esempio: tecnica, equilibrio, stabilità, riflessi i quali devono essere immediatamente
percettibili a partire già dalla guardia e dal combattimento nel vuoto (shadow).
L'atleta per presentarsi agli esami, dovrà conoscere tutto il programma del livello per cui si
presenta e per tutti i livelli precedenti; per esempio per sostenere gli esami di II° livello, è
necessario che l’esaminato dimostri di conoscere bene e sappia applicare tutte le tecniche
presenti nel programma di I° livello, così come sono state descritte, in quanto lo stesso
programma sarà richiesto agli esami.
Per sostenere l’esame di III° livello, dovrà dimostrare conoscenze del secondo e primo livello
e così via.
In questo modo, non potranno più esserci dubbi su quale tipo di difesa applicare,
semplicemente quella descritta, nulla di più. Non essendo moltissime le tecniche, l'istruttore
farà in modo che l'atleta arrivi preparato e senza dubbi sulla corretta esecuzione.
Troverete dunque i programmi fino al V° livello, per quanto concerne invece da I° grado in poi
(cintura nera), ci saranno altri programmi che richiederanno altre competenze e conoscenze.
Stessa cosa dicasi per i corsi di formazione assistenti e istruttori.
Pag. 80 Programmi Tecnici Livelli dal BASE a V Livello
Di seguito un sunto (indicativo e non esaustivo) delle nozioni tecniche minime previste.
Tali moduli possono essere presentati sia come effettivo percorso tecnico formativo, sia
come particolare stege o seminario di approfondimento tecnico.
Ogni modulo prevede un numero minimo di ore formative frontali e riconosce (a beneficio)
un montante ore di addestramento in autonomia (FAD).
Il programma sotto indicato deve considerarsi comunque “generico” in quanto sono state
indicate esclusivamente le nozioni e le competenze tecniche minime “obbligatorie” per
un’adeguata formazione.
Il programma, nella pratica, si adatterà ai partecipanti sulla base della loro capacità di
apprendimento e sulla base delle conoscenze ed esperienze precedenti.
Modulo Uno
ASSISTENTI ISTRUTTORI /
STORIA KRAV MAGA 2
ALLENATORI KRAV MAGA
CREDITI
IL RISCALDAMENTO (LA PRATICA) 1
FORMATIVI
APPROCCIO AL COMBATTIMENTO DA STRADA 1
Modulo due
LE GINOCCHIATE 1
STROZZO LATERALE 1
BONUS LAVORO
STROZZO DA DIETRO (metodo uno) 1
FAD
STROZZO DA DIETRO (metodo due) 1
10 ORE LA NELSON 1
Pag. 84 Sunto sintetico delle competenze da acquisire
Modulo Tre
COMPLETE 5
10 ORE
10 ORE
Pag. 85 Sunto sintetico delle competenze da acquisire
Modulo Quattro
MODULO
QUATTRO
APPROFONDIMENTI GENERALI 5
DIFESA DA COLTELLO 1
16
MINACCIA FRONTALE 1
CREDITI
MINACCIA GOLA INTERNA 1
MINACCIA DA DIETRO 1
4 ORE
MINACCIA A MURO 1
+
VARI APPROFONDIMENTI 1
4 ORE
METODOLOGIE DI ALLENAMENTO 2
BONUS LAVORO
FAD
5 ORE
5 ORE
Pag. 86 Sunto sintetico delle competenze da acquisire
Modulo Istruttore
ATTACCHI LATERALI 1
36 ATTACCHI BASSI 1
APPROFONDIMENTI GENERALI 5
DOCENTE
ALLENAMENTI 5
4 + 4 ORE
APPROFONDIMENTI GENERALI 5
+ DIFESA DA COLTELLO 1
MINACCIA DA DIETRO 1
+ VARI APPROFONDIMENTI 1
METODOLOGIE DI ALLENAMENTO 2
10 ORE
Pag. 87 Sunto sintetico delle competenze da acquisire
ESAMI FINALI
Prima dell’esame finale sono previsti gli approfondimenti per le seguenti
tematiche
METODOLOGIA DELL’ALLENAMENTO
METODOLOGIA DELL’INSEGNAMENTO
3. Il gruppo 2
4. L’apprendimento 2
TOTALE 14 ORE
Pag. 88 Le tecniche per i livelli BASE E I
La distanza tra le persone è correlata con la distanza fisica, viene definita e misurata quindi
in quattro "zone" interpersonali - per inciso anche a livello di sicurezza personale, nella difesa
personale, negli approcci professionali (Security, Bodyguard, etc.) tale distanze assumono
un'importante ruolo, soprattutto nella valutazione pratica e nel comprendere il livello di
guardia e attenzione, anche in fase di risposta fisica:
Un antropologo statunitense osservò che la distanza alla quale ci si sente a proprio agio con
le altre persone vicine dipende dalla propria cultura: i sauditi, i norvegesi, gli italiani e i
giapponesi hanno infatti diverse concezioni di vicinanza.
Gli arabi preferiscono stare molto vicini tra loro, quasi gomito a gomito, gli europei e gli
asiatici si tengono invece fuori dal raggio di azione del braccio. In alcune regioni meridionali
dell'India, dove la distanza che gli appartenenti alle diverse caste devono mantenere fra di
loro è rigidamente stabilita, quando gli individui della casta più bassa (paria) incontrano i
bramini, la casta più elevata, debbono tenersi a una distanza di 39 metri.
Altra differenza è quella tra i sessi, i maschi si trovano più a loro agio a lato di una persona,
invece le femmine di fronte.
Le guardie: guardia tipo combattimento (boxe), guardia del Krav Maga (mani aperte),
guardia neutra, piedi paralleli, mani alzate aperte.
Gli spostamenti: dalla posizione di guardia cambiare direzione sia a dx che a sx a 90° e
All’indietro 180°.
Applicazione: eseguire gli spostamenti e eseguire anche tutte le tecniche di braccia prima,
e combinate braccia-gambe in seguito.
Farlo eseguire prima con il braccio sx, poi con il braccio dx, infine con entrambe le braccia.
Può essere inserito anche in fase di riscaldamento, facendo eseguire la parata con il braccio
sx e in contemporanea colpire con il dx, poi invertire.
Nel vuoto prima e con compagno in seguito che simula un attacco nelle varie direzioni al
quale si risponde con parata prima e con parata e contrattacco simultaneo in seguito.
Liberarsi dalle prese ai polsi: da tutte le direzioni, con una mano, con due mani, con presa
ai due polsi contemporaneamente ecc.
- Gomitata orizzontale: davanti - laterale - all'indietro (la gomitata va eseguita con la mano
aperta).
Tenere conto che per una ottimale esecuzione delle tecniche sopradescritte, è necessario
- Calcio frontale diretto con gamba arretrata - colpo d'arresto al busto. Il calcio va eseguito
con la pianta del piede.
Applicazione:
- Allenare i calci ai genitali con gli scudi, dalle tre distanze. Con compagno immobile a diverse
distanze, in questo caso il colpo è controllato.
- Ginocchiata: diretta (corretta escursione del bacino) ginocchiata frontale, nel vuoto, allo
scudo e con compagno.
Pag. 92 Le tecniche per i livelli BASE E I
Applicazione con compagno: prendo il braccio dx del compagno a livello del polso con
La mia mano sx e con la dx prendo la sua spalla (t-shirt, collo, ecc.) e alleno la ginocchiata
corta ai genitali, il compagno para con l'avambraccio. Il colpo è controllato.
SELF DEFENSE
Strangolamenti
Su tentativo di strangolamento con una mano: Colpo con la punta delle dita alla gola.
Strangolamento frontale con due mani: agganciare e allargare i polsi dell'aggressore per
allentare la presa e, contemporaneamente ginocchiata ai genitali. Riprendere la distanza di
sicurezza.
Strangolamento laterale con spinta: stabilizzarsi sulle gambe allargandole per evitare di
cadere. Contemporaneamente, con la mano che sta vicino all'aggressore, colpo ai genitali
con il dorso e gomitata al mento, con l'altra afferrare la mano che sta al collo e allentare la
presa effettuando una torsione del polso, continuare con calcio laterale. Riprendere la
distanza di sicurezza.
Strangolamento con due mani da dietro con spinta in avanti: alzare il braccio dx,
tenendolo vicino all'orecchio e ruotando per trovarsi di fronte all'aggressore, questo permette
di liberarsi dalla presa, appena girato con il braccio alzato pugno a martello al viso,
ginocchiata o calcio ai genitali, spingerlo per allontanarlo. Riprendere la distanza di
sicurezza.
Strangolamento con l'avambraccio da dietro: con una mano agganciare il braccio che
strangola, spostarsi lateralmente per colpire con la mano libera i genitali, continuare con una
gomitata al mento, calcio all'indietro. Riprendere la distanza di sicurezza.
Strangolamento tipo ghigliottina frontale: con la mano sx liberarsi dalla presa al collo
agganciando il polso e ruotando il busto, contemporaneamente con la dx colpire ai genitali
e gomitata sotto il mento, con la stessa mano spingere con le dita all'altezza della gola per
allontanarlo più calcio ai genitali. Riprendere la distanza di sicurezza.
Pag. 93 Le tecniche per i livelli BASE E I
Difesa da cintura al busto, frontale con braccia libere: prendere la testa mettendo i pollici
negli occhi per allontanarlo, eseguire una torsione della testa all'indietro, continuare se
necessario con un pugno a martello sul naso, calcio ai genitali. Riprendere la distanza di
sicurezza.
n.b.: non mettersi mai davanti alle gambe dell'aggressore quando si trova a terra o mentre
cade.
Variante: se l'aggressore incolla la testa al nostro petto, prendere il mento ed effettuare una
torsione della testa per farlo cadere, una volta a terra continuare con percussioni adeguate.
Riprendere la distanza di sicurezza.
Difesa contro cintura da dietro braccia libere: abbassarsi sulle gambe per evitare di
essere proiettati e colpire con tre o più gomitate alla testa in rapida successione, continuare
con un calcio all'indietro, oppure girarsi e, se necessario, continuare l'offensiva. Riprendere
la distanza di sicurezza.
Variante: colpire il dorso della mano che stringe e prendere almeno un dito, girandosi
effettuare una leva mantenendo la pressione sempre costante in modo che l'aggressore non
possa reagire, una volta di fronte, colpire con calcio ai genitali oppure portarlo a terra e
scappare.
Difesa e contrattacco:
Difesa e contrattacco contro pugno diretto: Deviare il pugno con la mano aperta e
spostarsi lateralmente all'esterno, contemporaneamente colpire al viso con il palmo dell'altra
mano, scappare.
Difesa e contrattacco da calcio frontale: deviare il calcio con l'avambraccio ruotando con
il bacino per imprimere maggiore forza, con lo stesso braccio pugno a martello alla testa e,
se necessario, calcio ai genitali. Riprendere la distanza di sicurezza.
ESERCIZI
Combinazioni
- jab, calcio frontale gamba avanti - Diretto dx, calcio frontale gamba dietro
Straight = Il diretto vero e proprio. E' simile al jab ma è un colpo caricato sferrato col braccio
in posizione arretrata.
Cross = E' sempre il diretto caricato che però va ad incrociare l'attacco dell'avversario (il
jab in genere).
Hook = Il gancio. Può essere portato con entrambi i pugni da qualsiasi posizione. E' il pugno
semicircolare parallelo al terreno.
Uppercut = Come il gancio disegna una traiettoria semicircolare col braccio piegato ma
perpendicolare al terreno. E’ in genere un colpo tremendo che tende a sollevare il corpo
dell’avversario o il mento esponendolo ad un gancio in successione. La corretta esecuzione,
Pag. 95 Le tecniche per i livelli BASE E I
neanche a dirlo, coinvolge le gambe dalle quali deve arrivare la maggior parte della spinta
in verticale.
Over punch = E' un colpo tipico dei picchiatori un po’ sgraziati. I picchiatori slugger per
intenderci. Punta alla testa, è caricato e disegna un arco al di sopra della testa dei
contendenti. Arriva a martello sull'avversario. In genere utilizzato da pugili bassi che
affrontano pugili decisamente più alti. Il più fulgido esempio è quello di Rocky Marciano.
Una traduzione italiana per questo colpo non so se esiste. Un tentativo sarebbe "gancio
discendente"
Haymaker = è uno swing, un gancio largo portato a braccio quasi disteso sfruttando l'effetto
della forza centrifuga del braccio e il peso del corpo che accompagna la traiettoria
sbilanciandosi in avanti, tecnicamente fa rabbrividire però quando entra è da k.o. Si sviluppa
sul concetto del bolopunch però anziché come montante viene portato come "gancio". Il
termine giusto per descriverlo in italiano potrebbe essere gancione da osteria! Viene detto
anche "pugno della domenica" - Sunday punch
Tecniche di calcio
Esistono diverse tecniche di calcio nella kickboxing; di queste alcune vengono considerate
fondamentali, altre sono varianti o tecniche speciali che possono essere utilizzate in
combattimento. Le tecniche fondamentali di gamba utilizzate nella kickboxing sono il calcio
frontale, il calcio laterale, il calcio circolare, calcio ad ascia:
1. Calcio frontale: sferrato portando la gamba al petto e poi stendendola in avanti, per
colpire con l'avampiede, o più raramente, il tallone.
2. Calcio Frustato: tipico del Krav Maga, calcio veloce, portando la gamba a livello
cintura e stendendola in avanti per colpire con il metatarso del piede (Punta) nella
zona inguinale.
3. Calcio laterale: simile al calcio frontale ma sferrato da posizione laterale, ruotando
la gamba d'appoggio di 90º e andando a colpire con l'altra utilizzando il taglio del
piede;
4. Calcio circolare o rotante: sferrato muovendo la gamba con una traiettoria -
appunto- circolare, colpendo con la tibia o con la monta del piede. Viene realizzato
torcendo tutto il corpo, a partire dal piede d'appoggio che, nell'esecuzione, ruota di
90º in avanti nella direzione del movimento.
5. Ginocchiata: Sferrata con un leggero movimento del bacino all’indietro per motivi
bio-meccanici alla zona inguinale dell’avversario o in alternativa sulle parti molli e
“deboli” del corpo umano.
I CALCI POSSONO essere diretto alle gambe dell'avversario, e si parla in questo caso di
Mano aperta al viso, jab, diretto sx, diretto dx, gancio pugno avanzato, gancio pugno
arretrato, pugni a martello da posizione frontale.
Calcio circolare medio; particolare attenzione alla rotazione del piede d'appoggio.
Calcio circolare basso: Low Kick, gamba avanzata e gamba arretrata, bersaglio il
ginocchio dell'aggressore, l'alternativa può essere sia l'interno coscia che l'esterno. Alzare
bene il ginocchio e ruotare velocemente il bacino con il piede d'appoggio scaricando la forza
sul bersaglio.
Calcio laterale: da fermo in posizione neutra, sia a dx che a sx. Nel vuoto e su uno scudo.
Con compagno che si avvicina, lentamente prima, più veloce dopo. Variante: con
spostamento delle gambe tipo “chassé" (piede scaccia piede), senza incrociarle, questo
permette di colpire da una distanza maggiore o di bloccare un'aggressione dalla distanza.
n.b.: i calci laterali devono essere dati con la pianta del piede. I calci all'indietro devono
essere dati con la pianta del piede o con il tallone.
I calci circolari devono colpire con la tibia e non con il dorso del piede.
Pag. 98 Le tecniche per Livello II
SELF DEFENSE
Difesa contro cintura frontale braccia bloccate: indietreggiare leggermente per prendere
la distanza e contemporaneamente colpire con le mani ai genitali, quindi agganciare la
spalla e continuare con ginocchiate e percussioni a mano aperta al viso.
Difesa contro calcio ai genitali con gamba arretrata: in anticipo, bloccare la gamba che
attacca all'altezza della tibia o del ginocchio e continuare immediatamente con pugno sx al
viso, agganciare la spalla dx e ginocchiata ai genitali. Riprendere la distanza di sicurezza.
Variante: con la gamba avanzata deviare il calcio e continuare con percussioni al viso.
Difesa contro Low kick: parare il colpo con la tibia alzando la gamba il più possibile per
accorciare la distanza, immediatamente pugno sx e pugno dx al viso, (o viceversa in
funzione da come ci si trova) finire il contrattacco con ginocchiate o calci ai genitali.
Difesa contro calcio circolare medio dx: spostarsi leggermente all'interno e colpire
immediatamente l'aggressore con un calcio ai genitali.
Difesa contro calcio circolare alto dx: spostarsi lateralmente sulla dx e alzare il braccio a
protezione della testa, contemporaneamente calcio ai genitali mentre l'aggressore si trova
con la gamba alzata, continuare la tecnica con percussioni alla testa. Riprendere la distanza
di sicurezza.
Difesa contro calcio circolare alto sx: ruotare il busto verso la gamba che attacca, con
l'esterno degli avambracci parare il colpo e, subito dopo l'impatto, con il pugno sx colpire a
martello l'aggressore al viso, doppiare il colpo con palmo della mano dx infine calcio ai
genitali.
Difesa contro calcio laterale dx: con l'avambraccio deviare il calcio, (come per il calcio
frontale) avvicinarsi velocemente all'aggressore per trovarsi alle sue spalle, eseguire
tecniche di percussione alla testa o calcio ai genitali da dietro.
Presa come al bavero, assorbire, contemporaneamente con mano libera colpire il viso, poi
genitali.
Varianti: ritorno contrario con le braccia (quella che ha colpito il viso torna sulla presa
dell’avversario, la mano che teneva il gomito va a viso), Roteare la testa dell’avversario fino
a farlo colpire il muro. Altra possibile variante, prima della roteazione della testa, parare un
gancio.
Minaccia di coltello all'addome: colpo secco e forte nella mano armata con il palmo della
mano, contemporaneamente e velocemente calcio ai genitali, allontanarsi velocemente.
Variante: l'aggressore una volta ricevuto il calcio, cerca comunque di colpire con il coltello,
con una tecnica tipo Slash. L'aggredito deve evitare il colpo allontanandosi il più
velocemente possibile. In entrambe le tecniche, man mano allenare gli atleti a colpire la
mano armata senza guardare.
Minaccia alle spalle con coltello: guardare per vedere come è posizionato il braccio
armato, fare finta di eseguire la richiesta, improvviso colpo secco con la mano
sull'avambraccio dell'aggressore per allontanare la mano armata e contemporaneamente
calcio all'indietro ai genitali. Allontanarsi velocemente.
ESERCIZI
1. in coppia, uno attacca diretto sx, diretto dx. Il compagno devia i colpi con la mano aperta.
2. Stesso esercizio con contrattacco. Prima da fermi, poi farlo eseguire in movimento. Il
contrattacco prima con i pugni, poi con tecniche di gambe, infine in combinazione calci e
pugni. Il combattimento tecnico: permette di lavorare la tecnica, da solo (shadow) o di fronte
ad un “avversario” che riceve i colpi (controllati) senza rispondere, con o senza schivate e/o
parate. Velocità: lenta Il combattimento fluido: permette di allenare le qualità di visione, di
Pag. 100 Le tecniche per Livello II
Leva del cavaliere con coltello: frontale verso il basso, con uscita laterale, verso l'alto, con
torsione del polso.
Leva al polso - Farfalla: Il compagno si lascia prendere la mano per effettuare la leva, e
reagisce con un colpo sulla sua coscia quando la leva gli procura dolore e non può più
reagire.
Caduta all'indietro su spinta del compagno: una volta a terra il compagno in piedi cerca di
colpire con calci controllati. Difesa dai calci a terra appena possibile mettersi in piedi con
alzata tattica.
SELF DEFENSE
Difesa da pugni:
Difesa da pugno diretto 2: deviare il braccio verso il basso con la mano sx e colpire
contemporaneamente al viso con il palmo della mano dx, continuare con calci ai genitali.
Difesa da gancio con leva al gomito: parare il colpo con il braccio sx e colpire
contemporaneamente con il dx al viso, afferrare il polso dx dell'aggressore bloccandolo alla
spalla dx, continuare con una ginocchiata ai genitali. Effettuare leva sul braccio bloccato
portandolo dietro la sua schiena per immobilizzarlo.
Pag. 102 Le tecniche per Livello III
Strangolamento a terra con due mani con aggressore di sopra: prendere i polsi e
allargarli per allentare la presa, mentre perde l'equilibrio ruotare con il busto per farlo cadere
andandogli di sopra colpendo al viso, alzarsi il più velocemente possibile e colpire con calcio
ai genitali.
Allontanarlo spingendolo al busto, [alla gola...) inserire il ginocchio e spingerlo, con la gamba
libera colpirlo al viso, alzarsi velocemente e colpire di nuovo con un calcio.
Difesa contro blocco dei polsi a terra, braccia tese l'aggressore è seduto sulla vittima:
con la gamba sx bloccare il piede dx dell'aggressore, contemporaneamente il braccio sx si
avvicina al busto e il dx si allunga, ruotare sulla sx e proiettare l'aggressore a terra
mettendosi su di lui, colpirlo con pugni a martello alla testa. Alzarsi e finire con un calcio ai
genitali.
Strangolamento a terra, con aggressore in ginocchio di lato: spingerlo sotto la gola per
allontanarlo e contemporaneamente con l'altra mano allentare la presa al collo, inserire il
ginocchio dx, con la gamba libera colpire al viso con il piede e alzarsi velocemente finendo
con un calcio alla testa o ai genitali.
Difesa a terra contro aggressore che esegue una presa tipo “commando":
L'aggressore è seduto di lato con il braccio sotto la nostra testa per eseguire uno
strangolamento: con la mano sx libera, prendere la base del naso ed eseguire una trazione
del collo all'indietro, appena possibile passare la gamba sx sotto la sua gola o colpire con un
calcio al viso. Alzarsi prima possibile ed eseguire uno o due calci alla testa.
Difesa da presa per i capelli frontale per ginocchiata alla testa: bloccare la ginocchiata con
l'avambraccio sx e contemporaneamente colpire ai genitali con la mano dx, con la stessa
colpire al viso, pugno o gomitata al mento, agganciare la spalla e finire con ginocchiata ai
genitali.
Difesa da presa per i capelli, con trazione laterale: girarsi verso l'aggressore e colpirlo ai
genitali, continuare con pugno al viso più ginocchiata.
Difesa da presa per i capelli da dietro: ruotare di 180° verso l'aggressore e colpire con la
mano dx ai genitali. Continuare come la tecnica precedente.
Pag. 103 Le tecniche per Livello III
Difesa contro cintura al busto frontale, braccia bloccate con alzata per proiezione:
Difesa contro cintura al busto da dietro con alzata per proiezione: con la gamba dx
agganciare la sua gamba dx e con la sx eseguire un calcio montante ai genitali, una volta a
terra girarsi di fronte e continuare con una ginocchiata alla testa.
Difesa contro presa al bavero a una mano: con la sx prendere il polso e ruotarlo per
allentare la presa, contemporaneamente con il palmo della dx eseguire un colpo al viso e
continuare con calcio ai genitali.
Difesa da attacco circolare di bastone sulla gamba: avanzare con un passo veloce
(chassé) e colpire con la gamba sx il polso armato dell'aggressore, continuare la tecnica
eseguendo un calcio ai genitali con la gamba dx. Prendere la distanza di sicurezza.
Variante: dopo il colpo ai genitali, tenere fermo l'aggressore all'altezza della testa ed
eseguire una ginocchiata al viso, quindi recuperare il bastone e allontanarsi.
Difesa da minaccia di coltello alla gola, frontale: alzare le mani mettendole il più vicino
possibile al coltello. Atteggiamento di resa e di obbedienza. Velocemente ruotare la testa e
le spalle lateralmente allontanando la gola dal filo del coltello prendendo il polso armato ed
eseguire con la dx una percussione con il palmo della mano al viso. Subito dopo tenere ben
stretta la mano armata in modo da bloccare ogni movimento ed eseguire un calcio ai
genitali. Disarmare con leva del cavaliere, riprendere una distanza di sicurezza.
Difesa contro attacco di coltello tipo "militare", dall'alto verso il basso: non appena il
braccio si alza per colpire, chiudere velocemente la distanza andando a parare con
l'avambraccio sx sull'avambraccio armato, contemporaneamente colpire violentemente
l'aggressore al volto facendogli perdere l'equilibrio e spingendolo all'indietro, al fine di evitare
la reiterazione del colpo. Contemporaneamente alla parata, afferrare il polso armato con la
Pag. 104 Le tecniche per Livello III
sx e la spalla con la dx, calcio ai genitali e disarmare con leva del cavaliere. Recupero della
distanza di sicurezza.
ESERCIZI
ll combattimento avanzato: lo scopo è di mettere alla prova la propria efficacia, con dei colpi
portati ma anche ricevuti. La gestione del fiato e dello stress è un elemento ricercato. E' una
logica di progressione nella scala dei combattimenti. Velocità: normale
Pag. 105 Le tecniche per Livello IV
TECNICA
Doppia caduta in avanti con rotolamento, passare sulla schiena, eseguire dei calci nel vuoto,
alzata tattica, una volta in piedi si è aggrediti da un compagno che esegue una tecnica a
scelta dell'istruttore, applicare la difesa più idonea.
Calcio ai genitali;
Calcio laterale; far eseguire questo calcio dalla posizione neutra senza spostamento della
gamba di appoggio.
Calcio all'indietro: dalla posizione neutra, abbassare il busto in avanti e calciare all'indietro
con il tallone o con la pianta del piede. Mantenere l'equilibrio durante l'esecuzione.
Calcio del mulo: alzare il tallone velocemente. Questo calcio è destinato ai genitali.
Far eseguire queste tecniche prima singolarmente nel vuoto, poi in combinazione tra di loro
e infine su un compagno che resta immobile. Attenti al controllo.
Le gomitate frontali
Dall'alto verso il basso, dx e sx - nel vuoto prima e con compagno dopo. In questo caso il
compagno deve essere piegato in avanti poiché la gomitata è data alla nuca, o sulla
schiena.
Pag. 106 Le tecniche per Livello IV
Di spalle all'aggressore
Difesa contro bastone circolare alto: chiudere velocemente la distanza lanciandosi in avanti,
il braccio sx è allungato e teso a protezione della testa che si chiude nella spalla, il dx
colpisce contemporaneamente al viso con pugno chiuso o colpo con palmo al viso, la
gamba che avanza è quella dalla parte del braccio che protegge la testa. Agganciare il
braccio armato e con la dx prendere la spalla dell'aggressore, quindi eseguire una o più
ginocchiate ai genitali, disarmare e recuperare la distanza di sicurezza.
Difesa contro attacco di bastone alla testa obliquo: chiudere la distanza lanciandosi in
avanti, il braccio sx è allungato e teso a protezione della testa e para il colpo sul braccio
dell'aggressore, contemporaneamente pugno o colpo con palmo al viso. La sx prende il
polso armato e la dx aggancia la spalla, calcio ai genitali e procedere al disarmo. Recupero
della distanza di sicurezza.
SELF DEFENSE
Difesa da strangolamento:
Difesa da strangolamento frontale a due mani: ruotare il corpo sulla sx alzando il braccio dx
per liberarsi dalla presa, completata la rotazione effettuare una percussione con il gomito dx
al viso dell'aggressore, nel caso di maggiore distanza effettuare un pugno a martello, diretto
sx, se necessario calcio ai genitali.
Difesa da calcio frontale: in anticipo calcio ai genitali spostandosi lateralmente all'interno per
evitare di essere colpiti.
Su presa al busto tipo "ariete" in movimento: bloccare l'aggressore e colpire con ginocchiata
al viso, continuare con pugni a martello alla testa.
Pag. 107 Le tecniche per Livello IV
Difesa da coltello:
Nelle aggressioni con coltello, quando la distanza lo permette, si può anticipare con calci
frontali, sia ai genitali, che alti al petto e dove possibile anche sotto il mento. Questo è un
esercizio di fondamentale importanza e deve essere allenato esattamente come la difesa
ravvicinata.
Davanti ad un coltello, in posizione di guardia, gli avambracci devono essere rivolti verso
l'esterno per evitare di essere tagliati alle vene dei polsi.
Cambiare impugnatura del coltello senza farlo cadere, da impugnatura piqué, a impugnatura
spacca ghiaccio ecc.
I colpi vanno dati con l'intenzione di colpire e se possibile ripetendolo [ovviamente con
controllo)
Difesa contro minaccia di coltello alla gola da dietro: alzare le mani ad un'altezza adeguata
in segno di resa. Velocemente agganciare il braccio armato con le due mani per allontanare
la lama dalla gola e contemporaneamente eseguire un colpo di testa all'indietro per colpire
l'aggressore al viso. Tenere saldamente fermo il braccio armato e liberarsi dalla presa o
passando la testa sotto il suo braccio per trovarsi alle sue spalle, eseguire una leva al
braccio. Disarmarlo, eseguire se necessario un'altra percussione e recuperare la distanza di
sicurezza.
per fargli perdere l'equilibrio. Prendere la mano armata con la sx al polso e con la dx
avvolgendo la mano armata, eseguire una percussione ai genitali, disarmare con leva del
cavaliere e recuperare la distanza di sicurezza.
Difesa contro attacco di coltello Slash inverso: se sorpresi dall'attacco, lasciar passare il
primo colpo indietreggiando con il busto e intervenire sul colpo di ritorno. Andare
velocemente e forte sul braccio armato con doppia parata incrociata, bloccare con il braccio
dx il braccio armato dell'aggressore ed eseguire velocemente una gomitata alla testa, quindi
disarmare l'aggressore e se necessario continuare con tecniche appropriate.
Difesa esterna contro attacco di coltello tipo piqué alla gola: deviazione del colpo con uscita
sull'esterno del braccio armato, aggancio simultaneo del polso, percussione al viso con
palmo della mano e calcio ai genitali. Disarmo con leva del cavaliere e recupero della
distanza di sicurezza. Se richiesto, portarlo a terra per controllo.
Difesa interna contro attacco di coltello tipo piqué alla gola: deviare il braccio armato
dell'aggressore con la dx e con la sx agganciare il polso armato, eseguire velocemente, con
il braccio dx un pugno a martello al viso. Con la mano dx controllare la spalla ed eseguire
una ginocchiata. Mantenere il polso bloccato e disarmare con leva del cavaliere. Recupero
distanza di sicurezza.
Difesa contro attacco di coltello dal basso verso l'alto, orientale: parare con l'avambraccio sx
spostando il bacino all'indietro per allontanare il bersaglio e piegando il busto in avanti.
Contemporaneamente colpire con un pugno o con il palmo della mano al viso. Bloccare il
braccio armato dell'aggressore con il braccio sx avvicinandolo più possibile a se e
continuare con ginocchiata ai genitali. Mantenendo sempre il controllo del braccio armato
assicurarsi che l'aggressore non possa più nuocere, proseguire con il disarmo e recuperare
la distanza di sicurezza.
Difesa contro attacco di bastone dall'alto verso il basso alla testa. L'aggressore si trova a
90° sulla vostra dx o sx: alzare il braccio per bloccare l'attacco, avvicinarsi verso
l'aggressore ruotando a 90°. Afferrare il polso armato e colpire contemporaneamente al viso,
calcio ai genitali, disarmo e recupero della distanza di sicurezza.
Difesa contro attacco di bastone circolare tipo mazza da baseball: parata ad X buttandosi
velocemente sulle braccia dell'aggressore bloccandole, colpire con ginocchiata ai genitali.
Eseguire il disarmo, recupero della distanza.
Pag. 109 Le tecniche per Livello IV
Variante di attacco - Difesa contro attacco di bastone circolare tipo mazza da baseball al
contrario: stessa difesa come sopra.
ESERCIZI
Sdraiato a terra con le gambe piegate, un compagno a cavalcioni esegue delle tecniche di
pugno al viso con controllo, chi sta a terra esegue prima le parate, poi contrattacca
simultaneamente. La continuazione dell'esercizio consiste nel far cadere il compagno
continuando a colpirlo per rialzarsi lasciando l'aggressore a terra.
Il combattimento avanzato: lo scopo è di mettere alla prova la propria efficacia, con dei colpi
portati ma anche ricevuti. La gestione del fiato e dello stress è un elemento ricercato. E' una
logica di progressione nella scala dei combattimenti. Velocità: normale
Tutti i combattimenti devono essere fatti con le protezioni complete, compreso il paradenti.
Pag. 110 Le tecniche per Livello V
Durante la permanenza nel V° livello è obbligatorio che gli atleti conoscano bene e sappiano
eseguire tutte le tecniche dei livelli precedenti, con l'aggiunta di quanto segue. Questo livello
è propedeutico ai Gradi superiori. Vedi Regolamento
TECNICA
Conoscenza e corretta esecuzione di tutte le percussioni con le braccia: pugni tipo boxe,
pugni a martello, gomitate in tutte le direzioni, palmo della mano, punta delle dita, taglio della
mano.
Conoscenza e corretta esecuzione di tutte le percussioni con le gambe: calci frontali (tutte le
altezze), calci laterali, da fermo, in movimento (con chassé), calci circolari (medio - basso),
calcio all'indietro, calci di bloccaggio.
SELF DEFENSE
Difesa da Pistola:
Se la difesa è indispensabile fare in modo che le mani si trovino più vicino possibile alla
pistola assumendo un atteggiamento di resa. Prima di intervenire distrarre l'aggressore
parlando o facendo finta di assecondare la sua richiesta. La difesa deve essere molto veloce
e inaspettata.
Una volta disarmato l'aggressore, nell'ambito della tecnica del Krav maga può essere
puntato. Altre considerazioni che rilevano della formazione professionale alle FF. PP. O
militari non sono contemplate in questo contesto, fanno parte di un programma a parte.
Pertanto gli allievi fino a che non affronteranno questi programmi specifici, devono attenersi
a quanto descritto.
Difesa contro minaccia di pistola frontale: con la mano sx prendere la canna della pistola
ruotando il busto in modo da trovarsi quasi di profilo all'aggressore, le gambe non si
muovono, ruota solo il busto. Mentre ruota il busto e si è afferrata la pistola, caricare il pugno
Pag. 111 Le tecniche per Livello V
dx, avanzare sull'aggressore facendo peso con tutto il corpo sul suo braccio armato, colpirlo
con forza al viso, passare la mano da dietro la pistola (facendo attenzione a non mettere la
mano di fronte alla canna), prenderla dalla parte del cane e sganciarla dalla mano
dell'aggressore con forza, riprendere immediatamente la distanza di sicurezza e controllare
l'aggressore. Una volta presa la canna della pistola e mentre carico il pugno, ruotare la
pistola verso l'aggressore.
n.b.: La stessa tecnica deve essere eseguita che la pistola si trovi all'altezza degli
addominali, al petto o alla testa.
Se la pistola è tenuta con due mani dall'aggressore, la tecnica di difesa e disarmo rimane
invariata.
Se la pistola è tenuta all'altezza della testa con la canna rivolta verso il basso (tipo rapper...)
la tecnica non cambia. Difesa contro minaccia di pistola laterale alla testa: posizionare la
mano sx più vicino possibile alla pistola, con un gesto rapido prendere la canna e
allontanarla in avanti portando anche la testa più indietro possibile, quindi ruotare verso
l'aggressore andando con il peso sul suo braccio armato e colpirlo al volto una o due volte.
Disarmarlo e prendere la distanza di sicurezza.
Difesa contro minaccia di pistola laterale al fianco (dietro il braccio): allontanare il braccio
armato con il nostro braccio sx e contemporaneamente ruotare verso l'aggressore,
bloccando il braccio armato e colpendolo al volto con una gomitata prima e con una
ginocchiata dopo. Eseguire il disarmo prendendo la pistola dalla canna con la mano dx
effettuando una torsione del polso con la pistola stessa, una volta disarmato colpire con la
pistola alla testa per tramortirlo. Prendere la distanza di sicurezza e allontanarsi.
Difesa contro minaccia di pistola laterale al fianco (davanti al braccio): prendere il polso
armato dell'aggressore e portarlo in avanti, contemporaneamente con la mano dx si afferra
la canna della pistola e la si ruota verso l'aggressore sfilandogliela dalla mano, continuare la
difesa eseguendo una ginocchiata ai genitali e colpendolo con la canna della pistola allo
sterno. Riprendere la distanza di sicurezza.
Difesa contro minaccia di pistola alla schiena: se possibile, guardare girando la testa per
controllare la pistola. Posso girarmi sia dalla stessa parte che ho guardato, sia dall'altra
parte al fine di ingannare l'aggressore sulle nostre intenzioni. Mentre mi giro il braccio sx
allontana la pistola dalla schiena, il braccio sx passa sotto il braccio armato dell'aggressore
e lo blocca portandolo più vicino possibile al proprio corpo bloccandolo.
Pag. 112 Le tecniche per Livello V