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La Grecia (in greco: Ελλάδα, traslitterato: Elláda), ufficialmente

Repubblica Ellenica (in greco: Ελληνική Δημοκρατία,


traslitterato: Ellīnikī Dīmokratía, AFI:[elliniˈki ðimokɾaˈtia]) è uno
Stato dell'Europa meridionale, posto sul lembo meridionale
della penisola balcanica. È una repubblica parlamentare
unitaria e la capitale è la città di Atene. La lingua ufficiale è il
greco moderno.
Il tratto peninsulare confina a nord con Albania, Macedonia del
Nord, Bulgaria e Turchia ed è bagnato sugli altri lati dal mar
Egeo, dal mar Ionio e dal mare di Creta. Amministra in totale
oltre 6 000 isole, 227 delle quali abitate.[5]
Lo Stato si considera come l'ideale successore della civiltà
micenea e dell'antica Grecia, considerandosi la culla della
civiltà occidentale e patria della primordiale democrazia[6], della
filosofia[7] e dei principi artistici e geometrici oltre che dei Giochi
olimpici antichi, la cui eredità è stata colta dalle moderne
Olimpiadi.
La Repubblica affonda le sue radici nella guerra d'indipendenza
greca combattuta nel XIX secolo contro l'Impero ottomano, che
diede vita alla Prima Repubblica ellenica. Con la convenzione
di Londra del 1832 si stabilì la nascita del Regno di Grecia,
rovesciato una prima volta nel 1924 con la nascita della
Seconda Repubblica ellenica, e una seconda volta nel 1968
con il colpo di Stato guidato dai colonnelli Geōrgios
Papadopoulos, Nikolaos Makarezos e Ioannis Ladas, che diede
vita alla Dittatura dei colonnelli. La moderna Repubblica
nacque nel 1974 con la fine del regime militare.
Nonostante una forte recessione causata dalla crisi economica
degli anni 2010, la Grecia è considerata uno Stato sviluppato,
al trentaduesimo posto nella scala mondiale per indice di
sviluppo umano e con un reddito pro capite di 20 317 $ (dati
aggiornati al 2019). È uno dei 51 Stati che nel 1945 ha aderito
all'Organizzazione delle Nazioni Unite e dal 1981 è parte prima
della Comunità economica europea e poi dell'Unione europea e
ha adottato l'Euro con gran parte degli altri Paesi nel 2002; è
inoltre membro dell'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico
del Nord (NATO) dal 1952[8], dell'Organizzazione per la
cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) dal 1961, e
membro fondatore dell'Organizzazione della cooperazione
economica del mar Nero (BSEC) e dell'Agenzia spaziale
europea (ESA)[9].
Tra le maggiori città vi sono la capitale, Atene, che ha ospitato i
Giochi olimpici moderni nel 1896 e nuovamente nel 2004,
Salonicco, talvolta chiamata anche Symprōteyousa (in greco:
Συμπρωτεύουσα, letteralmente: "co-capitale")[10], P
Le testimonianze più antiche della presenza umana nei Balcani
si trovano nelle Grotte di Petralona, nella provincia greca
settentrionale di Macedonia[11]. Gli insediamenti neolitici in
Grecia, risalenti al VII millennio a.C. sono i più antichi in
Europa, superando di diversi secoli i successivi, in quanto la
Grecia si trova nella via di una delle principali direzioni, quella
verso occidente, di diffusione dell'agricoltura a partire dal Medio
Oriente[12].
La Grecia è stata la prima area in Europa dove sono sorte delle
civiltà avanzate ed è perciò considerata la culla della civiltà
occidentale[13][14][15], cominciata con la Civiltà cicladica delle isole
egee attorno al 3200 a.C.[16], la Civiltà minoica a Creta
(2700-1500 a.C.)[15] e quindi la Civiltà micenea nel
Peloponneso(1900-1100 a.C.)[17]. Queste civiltà possedevano la
scrittura: quella minoica, non decifrata, è detta Lineare A,
mentre quella micenea è detta Lineare B, una forma arcaica del
greco. I micenei assorbirono gradualmente i minoici, ma
collassarono rapidamente attorno al 1200 a.C., in un periodo di
sconvolgimenti nella regione noto come il collasso dell'età del
bronzo[18]. Questo inaugurò un periodo noto come Medioevo
ellenico, del quale non si hanno testimonianze scritte.
La fine del Medioevo ellenico è tradizionalmente datata al 776
a.C., l'anno dei primi Giochi olimpici[19]. Si ritiene che l'Iliade e
l'Odissea, i testi fondativi della letteratura occidentale, siano
stati composti tra l'VIII e il VII secolo a.C.[20] Con la fine del
Medioevo ellenico iniziarono a emergere varie Città-Stato,
diffuse lungo la penisola greca e lungo le coste del Mar Nero, in
Sud Italia e in Anatolia, raggiungendo un elevato grado di
prosperità e ricchezza che risultò in un vero e proprio boom
culturale con espressioni nei campi più svariati, tra cui
l'architettura, il teatro, la scienza, la matematica e la filosofia.
Nel 508 a.C., Clistene istituì la prima democrazia del mondo ad
Atene[21].
Nel 500 a.C., l'Impero Persiano controllava un territorio che
andava dall'attuale Grecia settentrionale e Turchia fino all'Iran e
rappresentava una minaccia per le città-stato greche. I tentativi
di ribellione delle città-stato greche dell'Asia Minore sottoposte
alla dominazione persiana fallirono, e la Persia invase la Grecia
nel 492 a.C., ma le sue forze dovettero ritirarsi dopo la sconfitta
alla Battaglia di Maratona del 490 a.C. Seguì una seconda
invasione nel 480 a.C. Nonostante l'eroica resistenza degli
Spartani e degli altri greci alle Termopili, le armate persiane
saccheggiarono Atene.
A seguito delle successive vittorie greche nel 480 e 479 a.C. a
Salamina, Platea e Micale, i persiani furono costretti a ritirarsi
una seconda volta. I conflitti militari, noti come le guerre
persiane, furono guidati principalmente da Atene e Sparta.
Tuttavia, il fatto che la Grecia non fosse una nazione unificata
significava che i conflitti tra le città-stato greche fossero
frequenti.
La più devastante guerra interna nell'epoca classica fu la
guerra del Peloponneso (431-404 a.C.), che segnò la fine della
supremazia ateniese sul territorio greco. Sia Atene sia Sparta
furono poi messe in ombra da Tebe e in seguito dal Regno di
Macedonia, che unì le Città-Stato greche nella Lega di Corinto
sotto la guida di Filippo II, eletto guida della prima entità politica
della storia che avesse autorità su tutto l'attuale territorio greco.
Dopo l'assassinio di Filippo II, suo figlio Alessandro III (noto
come Alessandro Magno) assunse il controllo della Lega di
Corinto e nel 334 a.C. lanciò un'invasione dell'Impero Persiano
con le forze combinate del Regno di Macedonia e della Lega di
Corinto. Grazie alle vittorie nelle battaglie di Granico, Isso e
Gaugamela, tali forze congiunte poterono marciare su Susa e
Persepoli, l'antica capitale persiana, nel 330 a.C. L'impero
creato da Alessandro Magno si estendeva dall'Epiro a ovest
fino al Pakistan a est e dall'Egitto a sud alla Transoxiana a
nord, risultando come uno dei più grandi che la storia avesse
visto fino ad allora. Coloni e veterani greci furono spinti da
Alessandro a risiedere in varie nuove città da lui fondate in Asia
ed Africa, per poter meglio controllare i territori annessi.

L'impero ellenistico di Alessandro Magno alla sua massima


espansione.
Prima della sua improvvisa morte nel 323 a.C., Alessandro
Magno stava pianificando un'invasione dell'Arabia. La sua
morte causò il collasso del vasto impero, che si divise in diversi
regni, tra cui i più importanti erano l'Impero seleucide e l'Egitto
tolemaico. Altri stati fondati da coloni-soldati greci lì condotti da
Alessandro furono il regno greco-battriano e il regno indo-greco
in India.
Sebbene non potesse essere mantenuta l'unità politica
dell'impero di Alessandro, esso diffuse la cultura ellenistica e la
lingua greca nei territori conquistati, le quali si sarebbero
mantenute vive per almeno due secoli e in alcuni territori del
Mediterraneo orientale anche molto più a lungo.[22]
Dopo un periodo di conflitti seguente alla morte di Alessandro,
nel 276 a.C. la dinastia antigonide, discendente da uno dei
generali di Alessandro, stabilì il suo controllo sulla Macedonia,
oltre all'egemonia sulla maggior parte delle città-stato greche
(Sparta esclusa). A partire dal 200 a.C. circa, la Repubblica
romana divenne sempre più coinvolta negli affari di stato
ellenici, e si impegnò in una serie di guerre con la Macedonia.
La sconfitta macedone alla battaglia di Pidna del 168 a.C.
segnò la fine della supremazia antigonide in Grecia. Nel 146
a.C. la Macedonia fu annessa come provincia romana, e il
resto della Grecia divenne un protettorato.

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