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1. Allora… più duro: gli uomini primi- 5. Non c’era nessuno… nessuno: Lucre- 8. Per lo più… di ghiande: le ghiande
tivi erano molto più resistenti (durius, v. zio accenna alla mancanza dell’agricoltura sono espressione di frugalità che ricompa-
926) perché le condizioni naturali della e della metallurgia: l’insistenza sulle nega- re in tutti gli scrittori che descrivono la
terra erano più difficili; essi vivevano nei zioni è modulo tipico delle descrizioni vita dei primi uomini.
campi (in arvis, v. 925), in opposizione dell’età dell’oro, caratterizzata dall’assenza
alla società civilizzata che vive al coperto di tutte le istituzioni e le sovrastrutture 9. i frutti… in gran numero: i corbezzo-
(vv. 925-987). dell’età presente. li, frutti commestibili tipici della macchia
mediterranea.
2. poggiato… più solide: era un’idea dif- 6. o tagliare… i vecchi rami: è l’opera-
fusa nell’antichità che gli uomini primiti- zione della potatura. 10. sufficienti ai poveri uomini: l’agget-
vi avessero una corporatura più robusta tivo miseris, “poveri” (v. 944) si riferisce
dei moderni. 7. spontaneamente: cioè senza il bisogno alla dura condizione di vita degli uomini
3. né di cibi inconsueti: i primitivi erano dell’agricoltura; la produzione spontanea primitivi.
costretti a mangiare ciò che trovavano. (sponte sua, v. 938) è un altro elemento
tipico dell’età dell’oro, che sottolinea la 11. Nel loro vagabondare… Ninfe: Lu-
4. Per molti… nel cielo: essi erano anche generosità della natura nei confronti crezio descrive ora le abitazioni degli uo-
più longevi. dell’uomo. mini primitivi.
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12. Non sapevano… delle fiere: torna la ti sessuali, di cui viene messa in evidenza 16. Non cercavano… la luce: Lucrezio
forma negativa utilizzata ai vv. 933-936. la brutalità. critica la teoria, forse di matrice stoica,
secondo la quale gli uomini primitivi te-
13. Non erano… di costumanze: sempre 15. o un compenso… pere scelte: allu- mevano che dopo il tramonto il sole non
in forma negativa, viene descritta la man- sione polemica alla degenerazione della risorgesse più; gli unici affanni erano do-
canza della vita civile e delle leggi. società contemporanea, in cui gli innamo- vuti a pericoli presenti e reali come le fie-
rati dilapidano i loro patrimoni per sod- re, che minacciavano il loro sonno.
14. Nei boschi… di amanti: l’ultimo disfare i desideri delle amanti.
aspetto della vita primitiva sono i rappor-
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17. Non più di adesso… dell’esistenza: 19. Ma… navi: anche qui Lucrezio sotto- quando gli uomini hanno imparato a fab-
ora Lucrezio rivolge l’attenzione alle cause linea il contrasto tra l’età antica e l’epoca bricarsi le vesti e ad usare il fuoco, il ma-
di morte degli uomini primitivi (vv. 988- contemporanea, in cui la morte è provo- trimonio e le dimore stabili hanno am-
1010). cata dalle guerre e dai pericoli della navi- mansito i loro animi, allora comincia il
gazione. bisogno di istituire rapporti di amicizia
18. vedendo… in un sepolcro vivo: l’im- (vv. 1011-1014); il senso esige che si po-
magine è resa in latino anche attraverso gli 20. Quando… ammorbidirsi: prima di stuli la caduta di un verso.
effetti fonici della paronomasia e dell’al- passare a descrivere nei particolari le varie
litterazione (viva videns vivo sepeliri viscera tappe della civiltà umana (vv. 1011-1027),
busto, v. 993). Lucrezio ne offre un breve sommario:
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21. La natura… presenti: la sezione suc- 22. Pensare… è una schiocchezza: la 24. Anche le greggi mute… la gioia:
cessiva è dedicata alla dimostrazione del teoria che il linguaggio sia nato ad opera tramite gli esempi tratti dal mondo ani-
principio epicureo secondo il quale il lin- di un uomo che ha dato nome alle cose si male, Lucrezio conferma la teoria natura-
guaggio ha un’origine naturale e istintiva, trova in Platone. lista dell’origine del linguaggio.
dal bisogno di dare un nome alle cose (vv.
1028-1090). 23. convincere i sordi: espressione pro-
verbiale.
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25. o con i denti sospesi… bocconi: cioè 27. E perché tu… il calore delle fiam- 28. Poi il sole… al calore del sole: gli
fanno attenzione a non chiudere la bocca me: a fornire il fuoco ai mortali sono sta- uomini si sono serviti del fuoco per cuo-
per non fare del male ai piccoli. ti i fulmini o gli incendi scatenati nei bo- cere gli alimenti, lasciandosi ammaestrare
schi in seguito allo sfregamento dei rami dall’analoga azione del sole sui frutti della
26. le cornacchie longeve: la longevità degli alberi agitati dalla furia del vento (vv. terra.
delle cornacchie è proverbiale. 1091-1104).
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29. Ogni giorno… alle nuove scoperte: personali di bellezza e forza dell’ingegno. 33. sullo stretto sentiero dell’ambizio-
Lucrezio esamina ora il sorgere del potere ne: il sentiero è stretto perché affollato di
nella società umana: gli uomini più dotati, 31. più tardi… di chi è più ricco: suben- ambiziosi le cui mire si escludono a vi-
che più avevano contribuito allo sviluppo, tra poi una nuova casta di privilegiati, cenda.
hanno acquistato progressivamente sem- fondata non su doti personali, ma sul cen-
pre maggiore autorità (vv. 1105-1135). so: la bellezza e la forza vengono sottopo- 34. Uccisi dunque i re…: alla cacciata dei
ste alla ricchezza. re è seguito un periodo di anarchia, in cui
30. a seconda… la forza: i reges si circon- ciascuno cercava di imporre con la forza
dano di un’aristocrazia di proprietari, a cui 32. fino… Tartaro: la mitica regione sot- la propria volontà sugli altri (vv. 1136-
assegnano le proprietà in virtù delle doti toterra. 1160).
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35. Poiché… una vita violenta: l’inso- ni civili, quando gli uomini si sono stan- 36. Da allora… le gioie dell’esistenza: il
stenibilità di tale situazione è stata la cau- cati di perseguire privatamente le proprie rispetto della giustizia fu imposto per mez-
sa delle prime leggi e delle prime istituzio- vendette e di farsi giustizia da soli. zo della prospettiva del castigo.
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