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Fondatore della lirica moderna – scoperta della coscienza moderna legata a una nuova visione
e centralità dell’io, caratterizzato da una dimensione di ambivalenza, conflittualità e
complessità – lacerazione interiore dovuta a un’intenzione problematica e irrazionale verso la
realtà “conosco il meglio ma al peggio mi appiglio”
[≠ Dante: io integro, un uomo o è buono o è cattivo, con possibilità di cambiare nel corso della
vita, ma non è entrambe le cose contemporaneamente – l’uomo è sotto il controllo della
propria ragione]
Nuovo tipo di intellettuale: escluso dall’attività politica e totalmente dedicato alla sua arte –
ragioni storiche: nasce in esilio quindi senza patria
Linguaggio specifico, specializzazione stile e lessico [≠ Dante: linguaggio totale, plurilinguismo]
– la poesia si incarica di rappresentare questa nuova condizione problematica del poeta
Insieme di soli testi poetici (precursore Dante con prosimetro, Vita Nova) in cui l’ordine della
disposizione acquista grande importanza, a tal punto che non si parla più di raccolta ma di
opera
CANZONIERE
366 componimenti poetici – struttura ordinata (criterio cronologico relativo ai fatti narrati,
non alla scrittura, in misura a due eventi fondamentali: primo incontro con laura, morte di
Laura) di sonetti, canzoni, sestine, ballate e madrigali composte in un arco di tempo assai
esteso, dalla giovinezza alla vecchiaia
Titolo: l’autore diede “Francisci Petrarche laureati poete Rerum vulgarium fragmenta”; già
anticamente si trovava il titolo generico di Canzoniere, Rime, Rime Sparse.
NB riferimento ai frammenti:
‒ Carattere frammentario della narrazione per il fatto che i testi hanno tutti
un’autonomia poetica
‒ Identificazione di un tema centrale della sua ricerca – ricostruzione e ricomposizione
della personalità psicologica e morale del poeta, lacerato da esperienze e passioni
contrastanti
L’opera sembra quindi tentare di dare un senso complessivo e un’unità ai vari momenti
frammentari dell’esistenza.
Metrica:
‒ dominano il sonetto e la canzone
‒ endecasillabi e settenari
‒ ricerca di una forma pura, con linguaggio specifico e continuo labor limae
‒ ricerca di sinonimi e antitesi → valorizzazione rapporto tra i singoli elementi discorsivi e
il loro contesto, incrementano il potenziale allusivo e polisemico
Tema principale: amore per Laura – si ripercorrono le varie fasi dell’innamoramento,
soffermandosi sulle minime vicende di un amore infelice.
‒ Quando Laura muore (in seguito a oscuri presagi), il poeta in un primo momento si dispera,
poi gli si apre la possibilità di rielaborare la sua figura esaltandone la virtù sul modello della
Beatrice dantesca. Fino a quando la volontà di segnare un distacco dai valori terreni non
introduce il tema risolutivo del pentimento e della conversione che corrisponde alla
faticosa ricomposizione del mondo psichico e affettivo del poeta.
‒ Due parti: Rime in vita di Laura – Rime in morte di Laura
‒ Vicenda esemplare e simbolica: numero 6 (primo incontro 6 aprile 1327, morte 6 aprile
1348); 6 appare due volte nel numero dei componimenti (366) che coincide con i giorni
dell’anno → simboli interpretabili come i giorni esemplari di un anno di vita.
Laura: figura nuova rispetto alla tradizione di lirica d’amore precedente
‒ Dotata di specifica personalità definita da tappe biografiche, dati anagrafici, concezione
ideologica e morale
‒ Mostra stati d’animo e atteggiamenti decisivi per le reazioni del poeta
‒ Senhal – lauro (alloro: sacralità dell’arte / laurea, conseguita da Petrarca a Roma)
Centralità dell’io del poeta, io rivoluzionario le cui armi sono l’autoanalisi e l’introspezione
Coscienza: nuovo territorio di ricerca in relazione al conflitto tra amore, che acquista i tratti
del desiderio, e morale. Si mette in gioco così l’integrità del soggetto diviso tra pulsione
erotica e fedeltà ai propri principi morali. Novità coscienza petrarchesca: compresenza di
elementi antitetici – coscienza che si definisce nella molteplicità
Memoria: tema fondamentale; come il desiderio, la memoria non è del tutto controllabile dalla
ragione – conflitto tra desiderio e volontà. Doloroso e insanabile è lo scontro tra memoria e
presente – si cerca di adattare il passato al presente, così accade anche per la morte di Laura:
cerca di dare a questo avvenimento il significato dell’evoluzione successiva dei fatti.
NB alla memoria è affidato il rapporto con Laura che si costruisce principalmente nella sua
assenza; la figura della donna acquisisce spessore e concretezza fisica anche grazie al ricordo,
in una dimensione tra verità obiettiva e proiezione fantastica
Conclusione aperta: il soggetto non è più in grado, dopo che sembra compiuto il processo di
elaborazione del lutto, di proporre un itinerario di conversione realizzata, è piuttosto un voto
propositivo per il futuro.
Attraverso l’esperienza amorosa si analizza anche il senso della propria esistenza (trad. lirica).
Laura, infatti, è anche emblema della bellezza e della fragilità delle cose terrene [“quanto
piace al mondo è breve sogno”] si nota nel suo invecchiamento, malattia e morte. Il tormento
amoroso rivela l’incertezza di tutta la condizione umana. In senso cristiano: timore della
dannazione e pericoli del peccato. In senso moderno: scissione determinata da una passione
irrazionale a cui non si sa rinunciare.
P. 484 Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono:
‒ Pentimento, coscienza, brevità e illusorietà della vita
‒ Proemio dell’opera, scritto tardi quando l’esperienza amorosa, almeno in chiave cristiana,
appare superata – presenta l’opera come frutto di una prolungata illusione d’amore al
termine della quale sta una trasformazione del soggetto
‒ Chiede competenza in materia amorosa e invoca alla pietà e al perdono