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È il trasferimento di crediti commerciali (che derivano dalla vendita di beni o servizi alla clientela)
dall’impresa ad una società specializzata(factor) che cura la riscossione di questi crediti e talvolta
ne garantisce anche il buon fine cioè si accolla in alcuni casi il rischio dell’insolvenza e finanzia
l’impresa anticipando l’importo del credito.
Possiamo schematizzare l’operazione di factoring in questo modo :
1. Abbiamo un’impresa venditrice che vende beni o servizi ad un cliente concedendo una
dilazione di pagamento. Quindi l’impresa vende beni o servizi a un cliente concedendo una
dilazione di pagamento. Quindi l’impresa rileverà dei crediti commerciali legati alla cessione
di beni o servizi.
2. I crediti vengono trasferiti al factor.
3. Il factor si occupa della riscossione del credito. Quindi il cliente pagherà le somme al factor
e poi il factor metterà a disposizione le somme dell’impresa venditrice.
Esistono diverse tipologie di factoring. In alcune tipologie il ruolo del factor è molto più ampio
rispetto alla semplice gestione e incasso del credito.
Diverse tipologie :
Il factor può accreditare l’importo all’impresa :
1. dopo l’incasso(maturity factoring) cioè dopo che il cliente ha pagato regolarmente l’importo
il factor incassa l’importo e lo mette a disposizione dell’impresa al netto delle sue
competenze.
2. immediatamente (conventional factoring) cioè anche se il credito ha una scadenza a 30 gg
il factor accredita subito l’importo del credito. Quindi in questo caso il factor finanzia anche
l’impresa perché anticipa l’importo che avrebbe ricevuto dopo. L’ammontare anticipato dal
factor è un importo di solito non superiore al 80-90% del valore nominale dei crediti. A
fronte di questi servizi, il factor addebita all’azienda cedente gli interessi passivi
commisurati all’anticipazione effettuata e delle commissioni per lo svolgimento del servizio.
CONVENTIONAL FACTORING
Il factor assume la gestione dei crediti, quindi, svolge le stesse funzioni che sono previste per il
maturity factoring ma non si limita a gestire perché finanzia anche l’impresa che ottiene
immediatamente delle risorse che avrebbe ottenuto solo alla scadenza del credito. Questo influisce
sulle commissioni richieste dal factor che dipenderanno dall’ampiezza dei servizi che eroga a
favore dell’impresa.
Quindi anche l’operazione di factoring può essere un’operazione di smobilizzo crediti al pari dello
sconto cambiario e delle ricevute bancarie.
14/03
Clienti c/factoring a Clienti 55000
Cessione dei crediti al factor
14/03
Commissioni di factoring a Banca c/c 385
Addebito delle commissioni di factoring
15/05
Banca c/c a Clienti c/factoring 55000
Incassato credito ceduto al factor
Quando il factor alla scadenza incassa il credito, ci comunica l’avvenuto incasso del credito che
viene accreditato sul nostro c/c bancario(dell’impresa)
In caso di mancato incasso non sarà necessaria alcuna rilevazione se il factor, come spesso
accade, ha anche il compito di tentare il recupero del credito. Si evidenzia lo stato di insolvenza del
credito girando il saldo del conto Clienti c/factoring ad un conto del tipo Clienti insoluti c/factoring.
15/05
Clienti insoluti c/factoring a clienti c/factoring 55000
Evidenziata insolvenza su credito trasferito al factor
10/07
Clienti c/factoring a Clienti 40.000
Ceduti crediti al factor con clausola pro-solvendo
10/07
Diversi a Debiti v/factor 34000
Interessi passivi di factoring 153,70
Commissioni di factoring 400
Banca c/c 33446,30
Accreditamento dell’importo anticipato dal factor
Scadenza con regolare incasso -> il credito nei confronti del cliente non esiste più quindi dobbiamo
stornare il credito clienti c/factoring. Il factor incassa l’importo 1000. Di quei 1000 il factor se ne
mette in tasca 800 e ottiene il rimborso del finanziamento che aveva erogato in precedenza.
Mentre il 20% residuo ce lo deve mettere a disposizione. -> accredito quota residua
10/08
Diversi a Clienti c/factoring 40.000
Debiti v/factor 34000
Banca c/c 6000
Accreditato in c/c credito residuo vs factor
Storniamo i debiti v/factor perché il factor ha ottenuto l’importo e la differenza di 6000 è l’importo
che il factor non ci aveva anticipato all’inizio dell’operazione quindi ci riconosce ora questi 6000 sul
nostro c/c bancario.
Scadenza con insolvenza del debitore ceduto -> in questo caso essendo un factoring con rivalsa, il
factor si rivale su di noi (sull’impresa).
10/08
Debiti v/factor a Banca c/c 34000
Addebitato importo precedentemente
anticipato
Quindi avremo in dare una variazione finanziaria attiva relativa all’estinzione del debito e in avere
un’uscita di banca per 34000.
10/08
Clienti insoluti c/factoring a clienti c/factoring 40.000
Evidenziata insolvenza su credito trasferito al factor
Esempio
Il 7/03 si stipula un contratto di factoring senza rivalsa(pro-soluto), trasferendo al factor un credito
pari a €62000 scadente il 19/06. Il 10/03 il factor accredita l’80% dell’importo del credito su c/c
BNL, al netto di interessi passivi al 6%(anno civile) e delle commissioni pari all’1,5% sul valore
nominale del credito. Il 21/06 il factor accredita in conto corrente il residuo 20%.
62000-49600= 12400 (CREDITO VERSO FACTOR) -> parte che non ci ha ancora accreditato
7/03
Clienti c/factoring a Clienti 62000
Ceduti crediti al factor con la clausola pro-soluto
Stiamo ottenendo una somma in anticipo rispetto alla normale scadenza del credito. A noi non
interessa il fatto che il cliente paghi o non paghi regolarmente perché è diventato un problema del
factor. Noi siamo sicuri che quell’80% che il factor ci ha riconosciuto non è messo in discussione
perché il rischio di insolvenza è in capo alla società di factoring.
10/03
Diversi a Clienti c/factoring 62000
Crediti v/factor 12400
Interessi passivi di factoring 823,50
Commissioni di factoring 930
Banca c/c 47846,50
Accreditamento dell’importo anticipato dal factor
Quindi andiamo a stornare l’intero valore nominale del credito verso il cliente perché quel credito è
stato trasferito definitivamente al factor. Quindi avremo clienti c/factoring in avere. In dare avremo
crediti v/factor per 12400 che è la somma che il factor deve ancora versare, perché stiamo
trasferendo al factor un credito di 1000 ma il factor ci ha riconosciuto solo l’80% per cautelarsi da
eventuali abbuoni o resi. Quindi questi 12400 (per l’importo non accreditato immediatamente) ce li
dovrà poi pagare alla scadenza del credito verso il cliente.
Poi abbiamo la banca c/c in dare per l’importo che otteniamo immediatamente dal factor che è pari
all’80% del credito (49600) - gli interessi e le commissioni.
Alla scadenza avremo il riconoscimento da parte del factor della somma precedentemente non
anticipata pari a 12400. Quindi avremo :
21/06
Banca c/c a Crediti v/factor 12400
Accreditamento dell’importo residuo
SOPRAVVENIENZE E INSUSSISTENZE
Sono componenti di reddito positivi e negativi.
Sopravvenienze -> sono incrementi di elementi patrimoniali che non sono imputabili alla volontà
dell’impresa. Quindi ad esempio l’incremento di un’attività o di una passività aziendale che non
sono frutto della volontà aziendale.
Sopravvenienze attive -> l’elemento che sopraggiunge è un elemento attivo. Quindi abbiamo un
incremento di attività. Quindi rappresenta un componente positivo di reddito.
Insussistenze -> sono riduzioni di elementi patrimoniali non imputabili alla volontà dell’impresa.
Quindi ad esempio la riduzione di un’attività o di una passività aziendale.
Insussistenze attive -> riduzioni di passività. Quindi è qualcosa di positivo. Componente positivo di
reddito.
Insussistenze passive -> riduzioni di attività. Quindi è qualcosa di negativo. Componente negativo
di reddito.
Esempio 1
Supponiamo che ci si renda conto in un determinato esercizio di un ammanco di cassa per €2000
legato ad esempio ad un furto. Quindi un’operazione non voluta dall’azienda.
Esempio 2
Abbiamo rilevato qualche anno fa un debito v/fornitori per 1000€ che non è stato pagato e dopo
diversi anni questo debito è caduto in prescrizione, quindi, non dovrà essere più pagato e deve
essere rimosso.
Esempio 3
Incassati €3000 relativi ad un credito che era stato stralciato in precedenti esercizi per inesigibilità.
Esempio 4
Vengono accertate da uffici fiscali delle maggiori imposte di esercizi precedenti per €5000
Troviamo il conto imposte di esercizi precedenti perché la contabilità ci deve dare informazioni utili
per il bilancio di esercizio. Nel bilancio di esercizio è previsto che nel CE figuri una voce specifica
“imposte di esercizi precedenti” quando appunto si verificano casi di questo tipo.
Esempio 5
Accertato furto di merce per €10000
In questo caso sarebbe meglio nessuna rilevazione contabile. Perché tengo conto di questo
aspetto in sede di assestamento.
La perdita di 10000 emerge implicitamente a fine anno quando andremo a valorizzare le nostre
rimanenze. Supponiamo di aver acquistato le merci nell’esercizio per 10000€. Supponiamo poi che
questa merce ci venga rubata dal magazzino. Quindi non l’abbiamo potuta vendere. Perciò nel CE
avrò ricavi 0. Devo valutare le rimanenze a fine anno ma non ne ho quindi saranno 0.
Conto economico
Merci c/acqu. 10000 Merci c/vend. 0
Var rim merci 0