Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
net/publication/267594035
CITATIONS READS
0 2,776
3 authors, including:
Some of the authors of this publication are also working on these related projects:
All content following this page was uploaded by Giovanna Tomaselli on 31 October 2014.
1. INTRODUZIONE
Oggi, la maggior parte dei centri per la produzione di alimenti da forno presenti
in Italia si avvalgono di fabbricati che, a causa delle progressive innovazioni
tecnologiche e di processo, subiscono continue modifiche ed adattamenti.
Tali trasformazioni, in molti casi, non tengono conto delle necessità
organizzative degli spazi di lavorazione, penalizzando così la funzionalità
dell’impianto e compromettendo la “qualità” dei prodotti.
Le norme della serie UNI EN ISO 9000 e le norme della serie UNI EN ISO
14000 danno indicazioni su come realizzare i “Sistemi di gestione per la qualità” e i
“Sistemi di gestione ambientale all’interno dell’impresa”, al fine di perseguire un
miglioramento delle attività produttive, della sicurezza, dell’immagine dell’azienda,
della competitività nel mercato, nonché della shelf-life che esprime il prodotto finale.
Concetti simili sono ribaditi dalla direttiva 93/43/CEE e, dal 1° gennaio 2006,
dalla nuova disciplina comunitaria sull’igiene delle produzioni alimentari, ed in
particolare, dal regolamento CE 852/2004 che stabilisce l’adozione di una “corretta
prassi operativa” in tutte le fasi della produzione sulla base di manuali elaborati in
sede nazionale e comunitaria. In particolare, viene evidenziata l’importanza
dell’organizzazione dei fabbricati e della qualità delle parti edilizie per il
mantenimento dell’igiene che incide, in definitiva, sulla “sicurezza alimentare”.
L’edificio, quindi, riveste un ruolo notevole, al pari dei fattori di processo di
natura biochimica o meccanica. Infatti, è nota l’influenza che i fabbricati hanno su
molti fattori della produzione, quali la flessibilità dell’impianto, i costi di produzione
ed, in particolare, il mantenimento di condizioni microclimatiche appropriate
(Cascone et al., 1995).
Le tematiche sopra esposte riguardano nel complesso l’industria alimentare,
pertanto anche le aziende per la preparazione di prodotti dolciari da forno devono
tenerne conto ed operare per la realizzazione di stabilimenti di “qualità”.
A tal fine sono stati elaborati, proposti e recentemente pubblicati i criteri di
riferimento (Failla et al., 2006) per la progettazione di nuovi impianti e per la
riorganizzazione di quelli esistenti. In questa nota viene illustrata una ipotesi
progettuale che, mirata all’adeguamento funzionale di uno stabilimento esistente in
Sicilia, tenga conto dei suddetti criteri.
2. MATERIALI E METODO
L'approccio metodologico metaprogettuale (fig. 1), ha consentito di ottenere
1
XIII Congresso del TICCIH 2006: Workshops sessione di lavoro 11. Il patrimonio dell’industria agro-alimentare
interessanti indicazioni sui sistemi edilizi di diversi centri produttivi per il settore
agricolo ed alimentare (Fichera 1995; Failla et al., 2001). Ovviamente
l'organizzazione degli spazi sono direttamente connessi all'indirizzo produttivo
aziendale ed alle attività correlate.
2
XIII Congresso del TICCIH 2006: Workshops sessione di lavoro 11. Il patrimonio dell’industria agro-alimentare
3
XIII Congresso del TICCIH 2006: Workshops sessione di lavoro 11. Il patrimonio dell’industria agro-alimentare
4
XIII Congresso del TICCIH 2006: Workshops sessione di lavoro 11. Il patrimonio dell’industria agro-alimentare
5
XIII Congresso del TICCIH 2006: Workshops sessione di lavoro 11. Il patrimonio dell’industria agro-alimentare
6
XIII Congresso del TICCIH 2006: Workshops sessione di lavoro 11. Il patrimonio dell’industria agro-alimentare
7
XIII Congresso del TICCIH 2006: Workshops sessione di lavoro 11. Il patrimonio dell’industria agro-alimentare
4. RISULTATI E DISCUSSIONI
4.1 Applicazione progettuale
Le indicazioni riportate costituiscono i riferimenti per la progettazione di nuovi
edifici o la ristrutturazione di quelli esistenti.
Tralasciando le problematiche relative alla redazione di progetti per nuove
realizzazioni, attività che lascia ampia libertà ai professionisti nel dare forma al
sistema prestazionale, nella presente nota viene illustrata una applicazione volta alla
riorganizzazione di una delle aziende rilevate per la quale, nel corso delle indagini, gli
imprenditori hanno manifestato l’intento di modificare le linee di lavorazione e
conseguentemente l’edificio aziendale. Ciò ha consentito di testare la validità del
sistema di norme proposto.
Nel settore considerato, gli interventi di ampliamento fanno parte di una
normale e quasi fisiologica attività di ammodernamento dovuta, in genere, alla
crescita economica ed alla esigenza di perseguire sempre più elevati livelli di
efficienza.
In un fabbricato esistente, la maglia strutturale pone vincoli imprescindibili per
la riorganizzazione delle linee di lavorazione e degli spazi. Altri vincoli sono dati
dalla amovibilità di alcuni impianti e, spesso, delle linee meccaniche. Pertanto, gli
interventi devono tenere conto, prioritariamente, delle esigenze statiche e della
riutilizzazione funzionale degli impianti e delle macchine esistenti, ciò al fine di
perseguire non solo la funzionalità globale ma anche il risparmio negli investimenti.
Generalmente, soprattutto quando si interviene per l’inserimento di linee di
lavorazione aggiuntive, è necessario prevedere l’ampliamento delle superfici utili,
rendendole disponibili alla ristrutturazione globale, pur nel rispetto dei vincoli
precedentemente enunciati.
La sperimentazione progettuale, descritta nei successivi paragrafi, viene
sviluppata sulla base di quest’ultima ipotesi, assumendo come riferimenti le
prestazioni ambientali indicate in fase metaprogettuale e le interrelazioni esplicitate
nel layout di figura 7 B.
4.1.1 Descrizione dell’azienda
Originariamente, l’azienda produceva solo prodotti di panificazione. Alla fine
del 1960 ha realizzato uno stabilimento di circa m2 4.000 e fra il 1976 ed il 1992 ha
ampliato le linee di lavorazione e la superficie del fabbricato.
Dal 2004 lo stabilimento insiste su un lotto di circa m2 115.000 e copre una
superficie di circa m2 16.000 organizzata ed attrezzata per produrre 2.300 t/anno di
dolci da forno a lievitazione naturale e chimica, specialmente “continuativi” (cornetti
e brioscine) e da “ricorrenza” (panettoni, pandori e colombe pasquali).
L’edificio è costituito da quattro padiglioni accostati il cui assetto denuncia il
progressivo e disomogeneo ampliamento della superficie aziendale. Nel primo
padiglione sono collocate le due linee di lavorazione secondarie (torroncini e latte di
8
XIII Congresso del TICCIH 2006: Workshops sessione di lavoro 11. Il patrimonio dell’industria agro-alimentare
mandorla). Nel secondo sono ubicate le linee di lavorazione dei cornetti, dei prodotti
colati e da ricorrenza. Nel terzo vi sono:parte della linea di produzione degli sfogliati
(cornetti); il deposito delle materie prime; il deposito dei materiali per il
confezionamento e l’imballaggio; il laboratorio per il controllo della qualità; il locale
di confezionamento dei prodotti da ricorrenza. Nel quarto padiglione si trovano le
celle per la conservazione delle materie prime deperibili, il deposito dei prodotti finiti
e l’area di spedizione (fig. 6 B).
L’ipotesi di ampliamento, formulata in seguito alla valutazione delle esigenze
espresse dall’impresa, riguarda l’inserimento di almeno una linea per la lavorazione
di prodotti a lievitazione naturale, da ricorrenza o continuativi (pandorino), e la
riorganizzione delle linee esistenti.
4.1.2 Descrizione dell’intervento progettuale
L’intervento progettuale prevede la riorganizzazione del layout aziendale,
tenendo conto della opportunità di mantenere, ove possibile, la posizione degli
impianti, nonchè la possibilità di espanzione del fabbricato aggiungendo un ulteriore
padiglione, sviluppato secondo l’asse principale longitudinale, posto in aderenza al
quarto.
L’idea progettuale è quella di destinare il padiglione di nuova realizzazione ad
una serie di servizi (controllo qualità, locali igienici e per il ristoro degli addetti) ed
allo stoccaggio del prodotto finito, così da poter riutilizzare la superficie esistente per
la riorganizzazione dei flussi e la introduzione di una nuova linea.
Attualmente l’azienda lavora per 16 ore consecutive suddivise in due turni di 8
ore, utilizzando tre linee con tre diversi forni (due da 25 m e uno da 40 m), per la
produzione di cornetti, brioscine colate e prodotti da ricorrenza. In atto i prodotti
vengono lavorati secondo flussi incrociati e tra loro interferenti, in particolare in fase
di lievitazione e di raffreddamento, determinando un rallentamento della capacità
produttiva complessiva (figg. 6, e 7).
Al fine di ovviare a tale disfunzione e di incrementare nel contempo la capacità
produttiva di 800 kg/h, la proposta progettuale prevede l’inserimento di un quarto
forno nel terzo padiglione, posto in parallelo a quelli esistenti, dove al momento si
trovano le materie prime, i cartonaggi e le pellicole.
Pertanto, le linee di lavorazione delle brioscine colate e dei prodotti da
ricorrenza rimangono invariate nel secondo padiglione, mentre, la linea di lavorazione
dei cornetti può essere attuata nel nuovo forno migliorando, in termini di distanza, la
sequenza delle operazioni successive nelle fasi di formatura, lievitazione, cottura
raffreddamento e confezionamento (figg. 7 e 8).
E’ stato possibile inoltre assicurare ulteriore flessibilità alla struttura,
prevedendo, sin da questa fase, gli spazi per successive espansioni. In particolare, in
futuro, potrà essere inserita, nello stesso padiglione un’altra linea posta in parallelo a
quella progettata. In tal caso, parte del quarto padiglione si presterà ad accogliere le
fasi iniziali di laminazione e lievitazione, inserendo i relativi ambienti accanto a quelli
dello stesso tipo già previsti nella ristrutturazione (fig. 9).
9
XIII Congresso del TICCIH 2006: Workshops sessione di lavoro 11. Il patrimonio dell’industria agro-alimentare
10
XIII Congresso del TICCIH 2006: Workshops sessione di lavoro 11. Il patrimonio dell’industria agro-alimentare
11
XIII Congresso del TICCIH 2006: Workshops sessione di lavoro 11. Il patrimonio dell’industria agro-alimentare
12
XIII Congresso del TICCIH 2006: Workshops sessione di lavoro 11. Il patrimonio dell’industria agro-alimentare
13
XIII Congresso del TICCIH 2006: Workshops sessione di lavoro 11. Il patrimonio dell’industria agro-alimentare
14
XIII Congresso del TICCIH 2006: Workshops sessione di lavoro 11. Il patrimonio dell’industria agro-alimentare
5. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
La lavorazione di prodotti dolciari da forno, secondo modelli aziendali
industrializzati, si basa su cicli produttivi complessi che richiedono spazi differenziati
e variamente correlati. Le caratteristiche di tali spazi, determinate in fase
metaprogettuale (Failla et al., 2006), sono state schematizzate nell’ambito della
presente nota, in modo da rendere comprensibile la sperimentazione progettuale
indirizzata alla razionalizzazione degli spazi di una azienda esistente, che ben
rappresenta le condizioni mediamente riscontrabili nell’edilizia del settore.
Il progetto, seppur di massima, ha consentito di verificare la validità del sistema
normativo precedentemente definito, in quanto:
- il carattere generale delle indicazioni consente di operare con una certa facilità
rispetto al caso specifico, permettendo un’ampia flessibilità progettuale;
- i layout di riferimento, pur essendo ideogrammi adimensionali, sono un supporto
indispensabile durante la “composizione architettonica” del progetto;
- nel caso specifico sono state facilmente applicate anche quelle condizioni non
direttamente evidenziate sui layout organizzativi, quali ad esempio la collocazione
delle linee di lavorazione secondo le esigenze poste dall’HACCP.
Bibliografia
Carrai B. (2001), Arte Bianca Materie prime processi e controlli. Calderini
edagricole, Bologna.
Cascone G., Arcidiacono C., D’Emilio A. (1995), Studio delle condizioni
termiche all’interno degli edifici per la lavorazione dei prodotti agricoli. Atti del
Congresso della II e VI Sezione AIIA, Selva di Fasano, Bari.
Failla A., Strano L., Tomaselli G. (2006), Innovative Building Design Criteria
for the Confectionary Industry. Agricultural Engineering International: the CIGR
Ejournal. Invited Overview No. 12. Vol. VIII. May 2006.
15
XIII Congresso del TICCIH 2006: Workshops sessione di lavoro 11. Il patrimonio dell’industria agro-alimentare
16