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Neuroscienze cognitive 24.11.

2021 (sbobina incompleta)

La lezione non è tutta, perché la registrazione non c'è. Quindi mancano delle parti.

La memoria semantica.

La memoria semantica fa parte della memoria esplicita. Quella episodica, come abbiamo detto, riguardava
episodi, avvenimenti. La memoria semantica, invece, riguarda le conoscenze generali, Le componenti
semantiche del linguaggio, il significato delle parole, eccetera. Quello che sentiamo, leggiamo è legato al
linguaggio, quindi alla componente semantico lessicale. Qualsiasi significato Di qualsiasi entità, vivente o
no, viene esplorata da noi tramite i sensi. Se per esempio dico la parola mela, allora in quel caso attiver o
aree linguistiche, visive eccetera Poichè esplorer o quella entità tramite i sensi. Nel nostro cervello
l'organizzazione semantica e legata a dinamiche sensorimotorie. È legata dunque a dinamiche concrete,
come per esempio, forma, colore, eccetera. Anche la conoscenza più astratta è legata infatti a dinamiche
concrete.

Diverse Teorie della memoria semantica.

Vi sono aree per la memoria semantica che si attivano in base a cosa si rifà la memoria semantica: Aree
motorie action. Uditive sound. Visive, emozionali, eccetera. Le tracce della memoria semantica sono tante,
se pensiamo alla parola mela non pensiamo soltanto all'immagine di una mela, ma pensiamo al rumore che
fa al al colore, alla forma, a varie cose. Quindi abbiamo accusi acquisito conoscenze tattili, acustiche,
motorie su quell'oggetto, eccetera. Quindi c'è alla base una teoria multimodale, ovvero una teoria.
Correlata a varie caratteristiche, la conoscenza semantica e dunque mappata in diverse aree cerebrali.

C'è un Lobo in particolare che mette insieme le tracce semantiche, ovvero il Lobo temporale. La porzione
laterale vicino all'orecchio fino al polo temporale. Il Lobo temporale immagazzina la conoscenza semantica,
la porzione esatta e il lobo infro temporale. C'è inoltre un gradiente di attivazione nel Lobo temporale. Un
gradiente postero anteriore che va da dietro a davanti. Man mano che si attivano i neuroni del Lobo
temporale anteriorie, accediamo alla conoscenza specifica dell'elemento sempre più specifica. Parte
posteriore del Lobo temporale, richiama le conoscenze più generali (Per esempio categoria Presidenti degli
USA oppure animali, mammiferi, eccetera) Invece, spostandoci sempre più anteriormente, vengono
indicate le categorie, sempre più specificamente.

Esempio: L'esempio, riporto un paziente con una sorta di demenza che comprometteva la memoria
semantica, però utilizzando porzioni del Lobo temporale che erano state risparmiate dalla demenza,
riusciva comunque trarre considerazioni generiche della figura che gli veniva presentata. Il Lobo temporale
posteriore si occupa infatti delle Info generiche. Come abbiamo già detto. In questo caso l'animale mostrato
era un canguro. Il paziente diceva che era un animale che aveva delle orecchie, che aveva la pelliccia, quindi
parliamo di generalità, però non sapeva dire infine che era un canguro, ovvero di quale animale si trattasse.
Dunque la paziente aveva problemi Ad arrivare a conoscenze specifiche.

Il Lobo temporale per la memoria semantica quello che l'Ippocampo per la memoria episodica.

Memoria episodica= Ippocampo.

Memoria semantica= Lobo temporale.

Nella via ventrale, che ci fa riconoscere il significato, vi è una differenziazione tra oggetti animati, oggetti
inanimati.

Per quanto riguarda gli oggetti animati (esseri viventi): regioni più alte della via ventrale
oggetti inanimati: regioni più basse.

Questo c'entra con il riconoscimento degli oggetti, se è animato lo riconosco con le regioni più alte per
esempio. Noi riconosciamo la forma, lo spazio eccetera. Dopodiché ne attribuiamo il significato. Se ho
problemi di accesso semantico utilizzerò parole simili eccetera, come per esempio molti pazienti che
presentano questo problema. Inoltre, si attiva di più il Lobo temporale sinistro o destro, in base al modo in
cui accediamo alla conoscenza semantica, se vi accediamo tramite il linguaggio, allora si attiverà il sinistro.
In clinica i disturbi semantico lessicali hanno un grande impatto nella vita di tutti i giorni dei pazienti.

In ambito di conoscenza semantica vi è una doppia teoria. La teoria dual hub e la teoria controlled
semantic cognition.

Teoria dual hub: secondo questa teoria, il lobo temporale anteriore, che si occupa della conoscenza
specifica, sarebbe specifico per la conoscenza di tipo TASSONOMICO, ovvero quando dobbiamo fare
riferimento specifiche cose con attributi legati all'ambiente, al contesto eccetera. Mentre il giro angolare e
il giro temporale medio, quindi le porzioni posteriori sarebbero specializzate per la conoscenza di tipo
TEMATICO (per esempio, quando diciamo macchine e treni hanno in comune il fatto di essere mezzi di
trasporto. Oppure l'orso e il cane hanno in comune il fatto di essere degli animali). Quindi le cose in comune
riguardanti qualcosa.

Distanza semantica: Due elementi sono vicini, se condividono molti tratti, sono distanti, se ne condividono
pochi.

Teoria controlled semantic cognition: secondo questa teoria vi sono delle aree: il lobo temporale anteriore,
il giro angolare, il giro temporale medio, giro frontale inferiore. Queste aree sono coinvolte nel controllo,
nella selezione e nel richiamo delle conoscenze semantiche.

(qui mancano pezzi penso)

MEMORIA IMPLICITA

La memoria implicita parte della memoria non dichiarativa. Abbiamo detto che si divide in:

Memoria procedurale, sistemi di rappresentazione percettiva, ovvero priming percettivo, condizionamento


classico operante, apprendimento non associativo, ovvero abituazione sensibilizzazione.

-Memoria procedurale > Abilità motorie, cognitive > Gangli della base (caudato, putamen pallido) e
muscoli scheletrici.

-Sistema di rappresentazione percettivo> Priming percettivo> Le cortecce cerebrali, ovvero neuro corteccia
percettiva e associativa.

-Condizionamento classico> Cervelletto.

-Apprendimento non associativo> Abituazione sensibilizzazione> Vie riflesse


Priming
Il priming è un cambiamento automatico di risposta allo stimolo se si è incontrato lo stesso stimolo
precedentemente, in assenza di consapevolezza. Priming diretto percettivo il concettuale il Priming non
riguarda solo la esposizione allo stesso identico stimolo, ma anche a stimoli correlati.

Priming diretto:

Priming percettivo: Vengono presentate delle singole caratteristiche dello stimolo precedente, vengono
presentate lettere di una parola a cui si è stati esposti precedentemente per esempio.

Priming concettuale: Mostriamo la categoria. Se avevamo detto prima, cacciavite, adesso diciamo attrezzi.

Priming indiretto: E il priming semantico per eccellenza, data l'esposizione ad uno stimolo, siamo
comunque più rapidi a rispondere ad uno stimolo anche diverso ma semanticamente correlato (cacciavite,
martello- coniglio, carota). Potremmo quindi dire che il semantico è più astratto

Uno degli esperimenti più utilizzati negli esperimenti di priming e il completamento di radici di parole.

(tav- olo, -olozza) Il soggetto dirà quella parola, acquistato, esposto prima.

Aree corticali collegate al priming possono essere visive e acustiche, eccetera.

Ripetition suppression: Al di là delle aree percettive, c’è un’area nel lobo temporale, il giro fusiforme, che
riduce il suo livello di attività durante il priming. Il giro fusiforme sinistro mostra un priming anche per
oggetti semanticamente correlati, quello destro mostra priming solo quando elabora lo stesso identico tipo
di stimolo.

Il priming non lo studiamo solo in clinica per trovare dissociazioni tra priming e memoria esplicita, ma
fenomeni come il priming ci rendono più veloci a rispondere a stimoli nella vita di tutti i giorni.

Nel caso del priming concettuale si osserva una ripetition suppression anche nel giro frontale inferiore
sinistro. Quindi nel caso del priming concettuale si attiva meno.

Il priming semantico coinvolge invece la corteccia temporale anteriore.

Apprendimento di abilità
Imparare a camminare, a guidare, a fare qualcosa ecc. Dobbiamo attivare le aree cerebrali che ci servono a
quelle cose. Se sono abilità anche motorie per fare ciò bisogna attivare prima il cervelletto. Un test
utilizzato è il serial reaction time task. Su un monitor presentiamo 4 posizioni e di queste una si illumina, il
soggetto deve premere un tasto collegato con quella posizione. Le posizioni sono sia random che ripetute.
Dal punto di vista implicito i suoi tempi di reazione, quando le sequenze sono ripetute, il soggetto diventa
più rapido. Le abilità non sono solo motorie ma anche percettive, che dipende sempre dal cervelletto.
L’apprendimento di abilità può essere anche cognitivo, imparare a leggere ecc. dipende dai gangli della
base.

Condizionamento
È associato all’attività del cervelletto, pazienti con lesioni del cervelletto non risentono del
condizionamento. Per oggi ha finito.

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