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LA TUA PERSONALITÀ CREA LA TUA

REALTÀ PERSONALE

La tua personalità crea la tua realtà personale:


non ci credi?

Il tuo mondo interiore è fatto di ricordi.


La consuetudine di pensare in un certo modo nasce dal fatto che il nostro
cervello è strutturato per riflettere tutto ciò che conosciamo del mondo.
Qualsiasi tipo di informazione che hai acquisito nel corso della tua esistenza
è immagazzinata nelle connessioni sinaptiche del cervello.
Tutte le persone che hai conosciuto, le esperienze che hai vissuto, formano
i tuoi ricordi.

I TUOI RICORDI NELLA LORO TOTALITÀ CREANO IL TUO AMBIENTE


ESTERNO: IL CERVELLO NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI
CORRISPONDE A TALE AMBIENTE, OSSIA AL RICORDO DEL
PASSATO E AL RIFLESSO DI QUELLO CHE ABBIAMO GIÀ VISSUTO.

Durante i momenti di veglia facciamo tante cose, interagiamo con diverse


persone. Le circostanze esterne ci portano a pensare.
In questo modo vengono richiamate alla memoria tutte le esperienze
precedenti relative a un evento specifico.
In altre parole, i tuoi pensieri sono indotti dai tuoi ricordi passati.

Quindi se i tuoi pensieri determinano la tua realtà e tu pensi in base ai


tuoi ricordi passati…sai già dove vado a parare vero?

CONTINUERAI A PRODURRE LA REALTÀ CHE HAI SEMPRE VISSUTO.

I tuoi pensieri sono coerenti alla tua realtà esteriore che a sua volta
influenzerà la tua realtà interiore.
Molti degli atteggiamenti tossici che hai non sono effettivamente tuoi. Li hai
ereditati dalla tua famiglia di origine, dai tuoi insegnanti, amici, parenti,
partners.

Questo avviene perché alcuni ricordi e reazioni emotive possono formarsi


senza alcuna partecipazione cognitiva cosciente.
Nell’architettura del nostro cervello, un ruolo fondamentale in tema di
emozioni è giocato dalla ghiandola detta amigdala.
I segnali esterni vengono classificati a seconda del loro significato in modo
che il cervello riconosca ciascun oggetto e il significato della sua presenza.
A differenza della neocorteccia più lenta e più raffinata nella progettazione
delle reazioni adeguate rispetto a ciò che accade, l’amigdala innesca
risposte emozionali immediate, proprio in virtù della sua connessione
diretta e “veloce” con il talamo.

I segnali che prendono la via diretta passante per l’amigdala corrispondono


ai sentimenti più primitivi e potenti, come la paura. Questo per secoli ha
garantito la sopravvivenza delle specie.
Ma oggi alcune reazioni emotive scatenate dall’attivazione dell’amigdala
potrebbero essere obsolete.

Quanto più potente è l’attivazione dell’amigdala, tanto più il ricordo viene


impresso con maggior forza.

E’ per questo che le esperienze di vita che ci feriscono di più sono


quelle che rimangono maggiormente indelebili nella nostra memoria.
L’amigdala gioca un ruolo fondamentale durante il periodo dell’infanzia: le
esperienze vissute durante questi anni sono molto potenti per un semplice
fatto.

Esse sono state archiviate dall’amigdala come fatti emotivi grossolani e


senza parole.

I primissimi ricordi emozionali si imprimono nella memoria del


bambino, quando questo non ha ancora parole per descriverli.

Quando tali accadimenti vengono richiamati alla memoria, anche in età


adulta, non è possibile associare alcun pensiero ben articolato alla risposta
emotiva che prende il sopravvento.

Questo per spiegarti in modo del tutto sommario come alcuni dei nostri
ricordi più antichi siano in grado di influenzare la nostra vita presente in
modo sconvolgente.
Prenderne coscienza, attraverso un’analisi quieta e consapevole può
aiutare a modificare questi programmi originari.

E’ chiaro che si tratta di un lavoro molto delicato che in alcuni casi richiede
l’intervento di figure professionali specifiche.

Alcuni degli atteggiamenti e delle risposte emotive che abbiamo oggi,


quindi, potrebbero avere radici molto lontane e ormai obsolete. Addirittura
potrebbero rivelarsi nocive, a lungo termine, oltre che difficili da sradicare
perché diventati ormai consuetudini, parte integrante di noi.

Riconoscendo tali atteggiamenti dietro le nostre abitudini quotidiane, dietro i


nostri automatismi, possiamo capire che appartengono ai nostri genitori, o a
quel caro amico incontrato tanti anni fa…poco importa.

Quando lo riconosci puoi chiederti: è veramente utile che io continui ad


adottare questo comportamento? Lo sento davvero mio o forse sarebbe
meglio lasciarlo andare?

Quando diventi consapevole dell’andamento dei tuoi pensieri ti accorgi


che se attingi ai ricordi passati puoi solo ricreare esperienze passate.
Ogni mattina ti svegli e attraverso i promemoria sensoriali sai esattamente
qual è il tuo ambiente circostante.

Ogni giorno fai pressappoco le stesse cose. Perché ti aspetti che accada
qualcosa di diverso nella tua vita?

IN FISICA QUANTISTICA È STATO DIMOSTRATO CHE L’AMBIENTE È


L’ESTENSIONE DELLA MENTE: FINO A QUANDO LA TUA MENTE
RESTA LA STESSA, LA TUA REALTÀ CIRCOSTANTE NON MUTERÀ DI
UNA VIRGOLA.

Quando fai gli stessi pensieri e le stesse cose, provi le medesime emozioni,
programmi il cervello secondo uno schema predefinito, direttamente riflesso
della realtà circostante.

Sarà facile e naturale per te riprodurre la stessa disposizione mentale,


istante per istante.
In neuroscienza si chiama legge di Hebb. Essa dimostra che i neuroni di
uno stesso gruppo, quando vengono stimolati ripetutamente, si
attiveranno all’unisono, sempre più facilmente, le volte successive.

Ti faccio un esempio per farti capire bene. Immagina di trovarti al centro di


uno sconfinato campo di grano.

Le spighe sono molto alte e ti coprono la visuale. In quale direzione ti


muovi?

Cominci a muoverti verso la direzione che più ti ispira e le spighe si


schiacciano a terra, creando un percorso, una sorta di galleria.
Se, tornando alla tua postazione di partenza, desideri esplorare il campo di
grano in altre direzioni, sai che la prima volta sarà più difficoltoso, perché le
spighe saranno tutte su.

Più volte passerai su un percorso, più il tuo procedere sarà privo di


ostacoli, esattamente come quando, nella legge di Hebb, il gruppo di
neuroni, stimolato ripetutamente, si attiva più facilmente le volte
successive.

In questo modo i neuroni svilupperanno così una reazione a lungo


termine.

Quando ingenuamente frequenti gli stessi pensieri, rinforzi quel tuo modo di
essere all’esterno. La tua personalità, in altri termini.

I pensieri sono uguali alle situazioni che sperimenti. Osservando


sempre gli stessi, limiti te stesso, riaffermando la realtà alla quale sei
abituato.

Reagisci a un mondo noto e immutabile.

E se ancora pensi di essere vittima di un qualche dio cattivo e punitore, beh,


sto per darti una notizia eclatante:

SEI TU IL DIO CHE HAI CREATO QUESTO CIRCOLO VIZIOSO

La buona notizia è che puoi rompere questa catena per lo stesso motivo per
cui è cominciata: l’hai fatta tu.
PER CAMBIARE LA TUA VITA È NECESSARIO CHE CAMBI MODO DI
PENSARE, DI AGIRE E DI SENTIRE.
Hai bisogno di cambiare il tuo modo di essere, creare una nuova
personalità, che sia in grado di creare una nuova realtà.

CAMBIARE NON È ALTRO CHE PENSARE IN GRANDE, RISPETTO


ALLE CIRCOSTANZE ATTUALI, PIÙ IN GRANDE RISPETTO
ALL’AMBIENTE IN CUI VIVI.

Questo vale per tutti gli ambiti della tua vita, persino per quello finanziario: in
che modo vuoi vivere la tua vita? In che modo vuoi partecipare a questo
grande gioco?

Pensi che la scelta dipenda da qualche causa o dio esterno?


No! La scelta è solo tua: la maggior parte delle persone sceglie di giocare in
piccolo perché ha paura.
Di cosa? Di fallire.

Si sceglie di giocare in piccolo anche per un altro motivo: le persone si


sentono piccole e immeritevoli. Non credono minimamente di poter
portare del valore enorme in questo mondo e quindi nella vita di parecchie
migliaia di persone.
LA TUA VITA PERÒ NON RIGUARDA SOLO TE: È UN CONTRIBUTO PER
IL MONDO INTERO.
E per poter contribuire è necessario essere fedeli alla propria missione di
vita. E qualunque essa sia, ti svelo un segreto: il suo invito è sempre quello
di agire in grande, di essere sempre la migliore versione di ciò che sei
in ogni istante di vita.

Che non significa essere la perfezione. Significa piuttosto rispondere


costantemente e ininterrottamente all’unica domanda che vale la pena di
porsi senza noia: qual è il mio massimo adesso?

Ognuno di noi viene al mondo con determinati doni: sono doti naturali,
talenti, capacità che ti permettono di svolgere con naturalezza e bravura
una serie di cose.
La ragione per cui tu hai ricevuto questi doni e perché tu li usassi e li
condividessi con gli altri.

Sono stati condotti diversi studi scientifici che dimostrano una cosa assai
semplice: le persone più felici sono quelle che usano appieno le loro
doti naturali.
Non so quale sia la tua missione e onestamente vado scoprendo la
mia, ma so per certo che una parte della tua missione – come della mia
– ha a che fare con la condivisione delle tue doti e del tuo valore con
quante più persone possibili.

Capisci cosa significa giocare alla grande?


Il mondo non ha bisogno di altre persone che giocano nella mediocrità e
nella piccolezza.

Il momento giusto per venire allo scoperto e giocare al massimo del tuo
potenziale è ORA.

Se riesci a cambiare la mente al punto da farle accogliere totalmente una


visione, il cervello non farà altro che anticipare quelle che saranno le
circostanze esterne e quindi la realtà oggettiva
(Rosalba De Amicis, Al centro di te)

Per manifestare una nuova versione di te è necessario comprendere e


smantellare la vecchia.

Come si fa a smantellare la vecchia versione?


Presenza e consapevolezza.

Perché dal momento in cui ti accorgi di non essere presente,


paradossalmente lo diventi. Se riesci a guardare la tua mente, non ti
identifichi più con lei.

La tua attenzione troppo facilmente oscilla tra passato e futuro: puoi


accorgertene facilmente se smetti di seguirla e ti limiti ad osservarla.
Non è necessario giudicare quanto accade: osserva questo vagabondo
pensiero, identifica l’emozione, guarda come reagisci.
Ma sei fuori, non dentro, capisci? È un po’ come se il problema non fosse
tuo.
Ti posso assicurare che quando ti eserciti sufficientemente emergerà una
serena consapevolezza che va oltre ogni intricato pensiero e problema.
Se sei insoddisfatto della tua vita, la risposta non la trovi fuori, ma
immergendoti coraggiosamente dentro di te.
Smettila di dare colpe a destra e a manca, lamentandoti di ogni cosa e
comincia a scandagliare con consapevolezza e presenza tutte le tue
responsabilità.

Scoprirai che puoi brillare di una luce che hai sempre desiderato e di cui hai
sempre sentito la mancanza, solo perché continuavi a cercarla nel posto
sbagliato.

Iscriviti gratuitamente al Rituale per il tuo Benessere in tre passi, troverai


diversi spunti ed esercizi pratici per poter cominciare questo meraviglioso
viaggio dentro te.

La tua personalità crea la tua realtà personale: sei dunque profondamente


responsabile di ciò che ti accade, ogni istante della tua vita.

Lettura consigliata:

AL CENTRO DI TE: Gli strumenti per gestire al meglio le tue emozioni e


mantenere la lucidità

blog.esserefelici.org

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