Il virus informatico, più precisamente definito Malware, ovvero “software malefico” è solo una particolare categoria dei
suddetti software malevoli, la quale viene chiamata così per via del suo modus operandi che ricorda quello dei virus
biologici: infatti anche questi si legano ad un programma e si autoreplicano.
In sostanza, il Malware, è un programma per PC proprio come Word, Excel, Notepad, etc, dunque la differenza risiede
proprio nelle cattive intenzioni di quest’ultimo: mentre i summantovati programmi vengono sviluppati per fornirci le
funzionalità di navigazione web, lettura di posta elettronica e testi, organizzazione di segnalibri e via discorrendo, il
“virus” ha il solo scopo di creare scompiglio e devastazioni.
In molti sono portati a pensare, erroneamente, che i Malware danneggino le parti del computer, e che comportino
pertanto dei sintomi evidenti e riconoscibili, ma in realtà al virus il PC serve, per questo per lo più la maggior parte di
loro si nasconde come sentinelle traditrici. I virus possono essere classificati così:
I virus vengono creati dai programmatori. Qualcuno pensa che siano le stesse compagnie che creano gli antivirus a
metterli in circolazione, con lo scopo di vendere i loro prodotti, ma ovviamente questo non avrebbe senso, perché:
1. Diffondere il virus è illegale: tra risarcimenti e cause legali le aziende andrebbero incontro all’inesorabile
rovina finanziaria.
2. L’immagine conta: se un’azienda che produce antivirus venisse colta in flagrante la sua reputazione andrebbe
distrutta, e così l’azienda stessa.
3. La concorrenza: presto o tardi qualcuno utilizzerebbe tali informazioni per sabotare i rivali, o qualche ex
dipendente scontento potrebbe rivoltare l’arma contro l’azienda stessa.
4. Non serve: i virus abbondano per una serie di motivi che elencheremo di seguito.
Una piccola percentuale di programmatori crea i Malware per il proprio sadico intrattenimento personale, tuttavia nella
maggior parte dei casi lo si fa per soldi, infatti questi virus permettono di:
Alcune di queste attività non sembrerebbero particolarmente redditizie, ma considerando lo Spam, per esempio, bisogna
considerare che se anche una piccola percentuale di chi lo riceve va effettivamente ad aprire i link per acquistare i
prodotti pubblicizzati, le mail inviate sono così tante che il ricavo è comunque considerevole!