L’infiammazione o flogosi è un processo morboso ,che si manifesta solo negli organismi dotati di sistema
circolatorio,come meccanismo di difesa contro qualsiasi agente dannoso.
Anche se ha scopo primario di circoscrivere ed eliminare agenti patogeni può portare a danni se di ampia
durata.
MICRORGANISMI
TRAUMI
NECROSI TISSUTALE
COMPLESSI IMMUNI o REAZIONI AUTOIMMUNITARIE
TUMORI MALIGNI e loro metastasi.
I SINTOMI DELL’INFIAMMAZIONE
I sintomi più evidenti della flogosi furono descritti dal medico romano Aulo Cornelio Celsio(I secolo d.C) che
li indicò come CARDINALI e li classificò in latino come:
1) CALOR(aumento T locale)
2) RUBOR(arrossamento)
3) TUMOR(gonfiore)
4) DOLOR(dolore).
Definita ISTOFLOGOSI poiché si verificano fenomeni tissutali di infiltrazione di cellule mononucleate del
sangue;poco quelle vascolo-ematiche.
Questa schematizzazione non è corretta del tutto poiché esistono infiammazioni con caratteristiche
intermedie tra la cronica e l’acuta=>INFIAMMAZIONE SUBCRONICA.
INFIAMMAZIONE ACUTA
1) Fase di innesco
2) Fase di evoluzione
3) Fase di risoluzione o cronicizzazione.
FASE DI INNESCO
PRO-INFIAMMATORIE(o primarie)
ANTI-INFIAMMATORIE(o secondarie)
Le prime dette anche PRIMARIE, sono quelle di più immediato rilascio dopo riconoscimento agente
patogeno e anche perché reagendo con i recettori delle cellule prossime al focolaio ne stimolano il rilascio
di mediatori chimici,che generano comparsa sintomi cardinali.
Le CITOCHINE SECONARIE (IL-10 e TGF-beta) oltre ad essere rilasciate più tardivamente sono deputate al
controllo della sintesi delle citochine primarie,comportandosi da citochine anti-infiammatorie perché
modulano intensità processo infiammatorio contribuendo alla sua risoluzione.
FASE DELL’EVOLUZIONE
E’ caratterizzata dalla risposta delle cellule che esprimono recettori per le citochine pro-inf.,rilasciate nel
sito in cui sono presenti patogeni o vicino ad esso.
MODIFICAZIONE EMODINAMICHE DEL MICROCIRCOLO
MICROCIRCOLO è quella zona terminale del sistema circolatorio dove le arteriole si intrecciano con i
capillari,da cui originano le venule.
Gli eventi che coinvolgono il circolo sono indotti dalle citochine infiammatorie sia indirettamente che
direttamente.
Fisiologicamente nel sangue circolante,i leucociti si trovano presso le venule e gli eritrociti occupano
posizione centrale.
L’iperemia attiva(pochi minuti) non modifica distribuzione cellule ematiche,ma aumenta flusso sangue e da
inizia ad essudazione=fuoriuscita plasma nel compartimento interstiziale.
Quando interviene iperemia passiva,flusso rallenta(SHUNTING) sia per aumento letto capillare che della
viscosità sangue per essudazione=>eritrociti si impilano tra loro formando agglomerati che possono
occludere vaso(SLUDGING),mentre i leucociti possono scorrere presso parete vascolare=>MARGINE DEI
LEUCOCITI e aderire ad endotelio=>ADESIONE LEUCOCITARIA.
FORMAZIONE DELL’ESSUDATO
L’essudato è costituito da parte liquida del sangue e da alcune cellule in esso presenti.
L’essudato oltre a diffondersi nell’interstizio può raccogliersi anche in altri siti che sono sede di reazione
infiammatoria(cav. Articolari,pleurica,polmonare,pericardiaca etc…).
Sieroso
Siero-fibrinoso
Fibrinoso
Catarrale o mucoso
Mucupurulento
Purulento ecc…
Richiamate dalle chemiochine e altri fattori chemiotattici,numerose cellule si accumulano nel sito
flogistico,dopo essere state attivate dalle citochine proflogistiche,svolgono varie funzioni:
1)AMINE VASOATTIVE
L’ISTAMINA oltre ad essere una molecola importante per la vasodilazione,svolge importante ruolo
nell’ambito flogistico poiché una volta liberata,viene subito degradata da enzimi e che i recettori endoteliali
diventano rapidamente resistenti a stimolazione da essa esercitata.
Molti metaboliti acido arachidonico,ovvero molecola lipidica legata ai fosfolipidi di membrana delle
cellule,vengono rilasciati da cell protagoniste flogosi(macrofagi,mastociti ecc..)=>genesi e mantenimento
reazione flogistica.
L’acido arachidonico si libera dai fosf di membrana per azione di fosfolipasi di membrana,attivate da stimoli
flogistici e da altri mediatori di flogosi.
- CICLOSSIGENASI
- LIPOSSIGENASI
4)ENZIMI LISOSOMIALI
Sono presenti inattivi nei lisosomi (o granuli) delle cellule ed espletano funzione fagocitaria.
5)OSSIDO NITRICO
Funziona da neurotrasmettitore nel sist. Nervoso centrale mentre nella flogosi ha il compito di:
Sono così definiti poiché si formano nel sangue in cui sono fisiologicamente presenti i rispettivi precursori
inattivi di magg. Peso molecolare,che vengono idrolizzati con attivazione fattore XII di Hageman=>proteina
plasmatica sintetizzata e rilasciata da epatociti,attivandosi nel processo infiammatorio.
Il fattore XII di Hageman assume quindi attività enzimatica divenendo responsabile innesco via intrinseca
coagulazione .=>importante per formazione cascata enzimatica.
1)LA TROMBINA
Proteina plasmatica derivante da precursore magg peso molecolare sintetizzato dal fegato=>protrombina.
Nella flogosi la trombina interagisce con i recettori cell monociti e cell endoteliali,stimolandole a produrre
mol di adesione e chemiochine.
Le più famose chinine sono:CALLIDINA e BRADICHININA (vasodilatazione art,aum perm vasc ecc).
3)LA PLASMINA
Essa si forma da proteolisi del suo precursore=>PLASMINOGENO e per azione fattore XII Hageman
attivato,ma anche per azione callicreina.
Nella flogosi essa idrilizza la fibrina modulando quindi azione coagulativa esercitata dalla trombina e
determinando formazione da fibrina di piccoli frammenti peptidici che esercitano azione chemiotaticca per
PMN e mon/macrofagi.
Nella flogosi esso va incontro ad attivazione sia per via classica che alternativa, svolgendo attività
batteriolitica nella flogosi.
INFIAMMAZIONE CRONICA
Quando inf acuta non si risolve entro certo tempo,va incontro a cronicizzazione causata da:
Non è esatto definire però l’infiammazione cronica come un prolungamento di quella acuta,poiché esse
presentano differenze sia sintomatologiche che istopatologiche.
Nella cronica infatti mancano alcuni o tutti sintomi cardinali,vasodilatazione,fenomeni essudativi ecc…
- Non granulomatose
- Granulomatose
Le cellule dell’infiltrato generano manicotto intorno parete dei vasi,provocando compressione e minor
apporto sanguigno,generando ischemia.
Inoltre i fenomeni distruttivi dei tessuti,favoriti dall’ipossia,si associano a proliferazione dei fibroblasti che
può far insorgere FIBROSI o SCLEROSI(formazione eccesso connettivo).
Tali infezioni croniche si verificano quando microrganismi di vario tipo sopravvivono nei fagolisosomi dei
macrofagi o quando in essi rimangono residui dei loro prodotti o materiali di natura organica o inorganica.
Tale sopravvivenza è caratterizzata in base alla natura di resistere ai fagolisomi dell’agente flogogeno e e/o
al danno indotto dai ROS.
Queste infiammazioni sono dette granulomatose poiché nell’infiltrato si verifica la formazione di strutture
sferiche concentriche, di 1-2 mm diametro,(granuli) in cui sono costantemente presenti i macrofagi.
Per tale ragione queste infezioni croniche sono anche dette SPECIFICHE.
A causa della presenza dei granulomi,che impediscono passaggio dell’ossigeno e nutrienti e presenza di
materiali tossici,elaborati dai microrganismi murati vivi nella cellula gigante,i granulomi ad eziologia
infettiva vanno spesso incontro a necrosi.
Alcuni sono definibili col termine granuloma (g) seguito da quello dell’agente eziologico.
Da alcuni è utilizzata la classificazione funzionale dei granulomi attuata dal patologo inglese Spector,che li
divide in 2 tipi:
1)I granulomi a basso ritmo di ricambio cellulare (o a basso TURNOVER),detti anche IMMUNOLOGICI,sono
provocati da agenti con scarsa tossicità per i macrofagi che quindi sopravvivono a lungo nel granuloma.
2)I granulomi ad alto ritmo di ricambio cellulare(o alto TURNOVER),detti anche di tipo immunologico o si
ipersensibilità,sono invece provocati da agenti dotati di alta tossicità per i macrofagi,che gli impediscono la
lunga sopravvivenza e sono stimolati a produrre citochine e reclutare monociti e linfociti dal sangue.
Anche se l’infiammazione,sia acuta che cronica,è un processo localizzato nel sito in cui è presente un
agente flogogeno,a volte se essa supera una certa soglia,può risentirne tutto il corpo.
Questo è provocato da alcune citochine(IL-1,IL-6,TNF-alfa) che penetrate nel sangue entrano in contatto
con i recettori cellulari di altri organi stimolandone diverse funzioni.
La LEUCOCITOSI
La FEBBRE
La RISPOSTA DI FASE ACUTA
LEUCOCITOSI
Si tratta dell’aumeto dei leucociti nel sangue e può essere diversa in base alla intensità e gravità:
Durante la flogosi le modificazioni del sangue non riguardano solo la componente cell ma anche quella
plasmatica.
Si ha nel plasma aumento contenuto proteico,per maggiore conc di proteine fisiologicamente presenti che
dalla comparsa di proteine di nuova sintesi.=>PROTEINE DI FASE ACUTA(PCR)=rilasciate dal fegato.