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DOMANDE TEORIA

1) Indice normalizzato, come si fa a normalizzare un indice?


Stiamo parlando dell’indice di gini e frosini, possiamo normalizzarli. La normalizzazione consiste
essenzialmente nel limitare l'escursione di un insieme di valori entro un certo intervallo predefinito. Per
trasformare l’indice di gini in normalizzato devo fare, indice – indice massimo / indice minimo – indice
massimo. Un indice normalizzato varia tra 0 e 1. Gli indici normalizzati consentono di effettuare dei confronti
tra situazioni diverse.

2) Proprietà associativa della media aritmetica.


la proprietà associativa della media aritmetica consente di esprimere la media generale come medie delle
medie parziali. Applichiamo la proprietà della media aritmetica siamo in presenza di una popolazione su cui
è definita la cosiddetta partizione. La media calcolata su tutta la popolazione può essere calcolata facendo
prima le medie di ogni gruppo, le moltiplico per ni, sommo ni*M. divido la sommatoria di ni*M per n.

3) Criterio di scelta della media secondo Chisini.


La media secondo Chisini è utilizzata per semplificare una data questione sostituendo a due o più quantità
date una sola quantità atta a sintetizzarle senza variare la visione del fenomeno in esame. In via generale, il
presupposto per poter applicare il criterio di scelta della media secondo chisini è che con riferimento al
problema oggetto di studio esista una funzione che lega le modalità della sua vs. Secondo Chisini, la media
aritmetica è la quantità che sostituita alle modalità di una variabile statistica ne lascia invariato il totale.
Parallelamente la media geometrica è la quantità che sostituita alle modalità di una variabile statistica ne
lascia invariato il prodotto.
Ha senso calcolare la media armonica solo se si vuole lasciare invariata la somma dei reciproci. Un esempio
di applicazione è la velocità media. Esempio di applicazione della media geometrica (si lascia invariato il
prodotto) NIBM.

4) Media potenziata di ordine r

( )
K 1
1
Data una vs X con modalità Xi>0 si definisce media potenziata. u = ∑ x i ⋅ni
r r r
. il teorema delle medie
n i=1
lim ur=x 1
potenziate ci dice che la media potenziata è una media in senso stretto, ha come asintoti
r →−∞
r
lim u =x K
, ogni ur è una media in senso stretto.
r →+∞
- Media geometrica  media di tassi o delle percentuali di sconto, no numeri negativi.
- Media armonica  media dei tempi di reazione o di risposta, velocità media.
- Media quadratica  formula della deviazione, calcolo delle superfici.

5) Scomposizione della varianza, cosa dice la varianza di un miscuglio


La varianza di tutte le unità statistiche è pari alla somma di varianza between e varianza within. La varianza
between è la varianza delle medie di gruppo e misura quanto sono diverse le medie di gruppo tra loro. La
varianza within è la media delle varianze di gruppo e fornisce una sintesi del livello di variabilità presente in
ciascun gruppo. La varianza between deve assumere valore grande mentre la varianza within deve
assumere valore piccolo. Un indice sintetico per stabilire se è opportuno effettuare una segmentazione
2
2 σB
delle unità statistiche è il rapporto di correlazione ed è espresso con la formula ( η = 2
= | eta)
σ
6) Indici relativi
L’indice relativo è un numero puro, ad esempio il CV =σ ¿ u. Può essere definito solo per vs che assumono
valori positivi. Gli indici relativi dipendono dall’unità di misura e dall’ordine di grandezza del fenomeno, non
è possibile effettuare dei confronti. Il CV che non dipende dall’unità di misura, rende possibile il confronto
in termini di variabilità.
Unità di misura
Indicatore peso Altezza
Media aritmetica u Kg Cm
Varianza 2 2 2
σ Kg cm
Scarto quadratico medio σ Kg Cm
CV cv =σ ¿ u Kg/Kg = 1 Cm/cm = 1
7) Connessione

Si ha connessione tra due caratteri X e Y se X e Y non sono stocasticamente indipendenti, ovvero la


mutabile statistica doppia è caratterizzata da distribuzioni condizionate non somiglianti. L’indice di
connessione misura la variabilità tra le distribuzioni condizionate e la distanza dalla situazione di
indipendenza stocastica.

x\Y Y1 Y
2 x\ Y1 Y2
X1 3 2 5 Y
X2 9 6 15 X1 0.25 0.25 1
12 8 20 X2 0.75 0.75 1
1 1 2
x\ Y1 Y2
Y
X1 0.6 0.4 1
X2 0.6 0.4 1
1 1 2

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