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Lezione di acustica I

Argomenti della prima lezione

La catena acustica
Moto armonico semplice
Onde sonore
Forma d’onda
Ampiezza
Frequenza
Periodo
Fase
Suoni periodici
Altezza
Ottava
Lezione di acustica I
Suono e onde sonore

IL SUONO È UNA SENSAZIONE UDITIVA PROVOCATA


DA UNA VARIAZIONE DI PRESSIONE DELL’ARIA.

L’onda sonora generata dalla vibrazione di un corpo


elastico arriva al nostro orecchio dopo aver viaggiato
lungo un altro materiale elastico (nella nostra
esperienza più comune l’aria).
Lezione di acustica I
La catena acustica

Gli elementi necessari perchè si verifichi un suono


sono dunque tre:

la sorgente sonora (il corpo vibrante)

il mezzo di trasmissione dell’onda sonora


(l’ambiente, anche non omogeneo, dove il suono si
propaga)

il ricevitore (l’orecchio e il cervello)


Lezione di acustica I
La catena acustica
Lezione di acustica I
Acustica e psicoacustica

Della natura delle vibrazioni e delle onde sonore e


della loro propagazione nel mezzo si occupa la
FISICA ACUSTICA
Del rapporto tra onda sonora e il ricevente (il sistema
orecchio – cervello), e quindi di come l’uomo
interpreta i segnali acustici, si occupa la
PSICOACUSTICA
Lezione di acustica I
Acustica e psicoacustica
Lezione di acustica I
Vibrazione di corpi elastici

Alla base del comportamento di gran parte dei corpi vibranti


degli strumenti musicali c’è il MOTO ARMONICO SEMPLICE,
un tipo di movimento oscillatorio che si ripete regolarmente e di
cui possiamo calcolare il periodo, ossia la durata (sempre uguale)
dei singoli cicli

Il moto armonico semplice si verifica quando un corpo dotato di


MASSA, sottoposto a una forza (nel nostro caso di tipo elastico)
oscilla periodicamente intorno a una posizione di equilibrio
Lezione di acustica I
Vibrazione di corpi elastici - la corda
Il caso descritto può essere esemplificato da una corda
adeguatamente tesa fissata a due estremi: quando viene
sollecitata (per pizzico o sfregamento) si allontana fino a una
distanza massima dalla posizione di equilibrio, quindi
l’ELASTICITA' la riporta nella posizione iniziale, dopodichè, a
causa dell’INERZIA, prosegue il suo moto curvandosi nella
direzione opposta (Pierce, fig. 2.17).
Lezione di acustica I
Vibrazione di corpi elastici - la corda

Il movimento della corda può essere quindi semplificato in


quattro momenti:

1 posizione di riposo (a),


2 curvatura (b),
3 ritorno alla posizione di equilibrio (a),
4 curvatura in direzione opposta (c).
Lezione di acustica I
Vibrazione di corpi elastici - suoni periodici
La successione di questi quattro momenti costituisce un intero
ciclo o vibrazione.
Questa oscillazione armonica semplice si ripete uguale nel
tempo, questa regolarità è la caratteristica dei suoni periodici

A B A C A B A C A B A C A B ...
Lezione di acustica I
Vibrazione di corpi elastici - il sistema massa-molla
La stessa successione di eventi si verifica quando un peso,
attaccato a una molla, viene spostato dalla posizione di
equilibrio.

A B A C A...

MOLLA

MASSA
Lezione di acustica I link consigliato:

Vibrazione di corpi elastici - la sinusoide

La funzione matematica che


traccia la posizione verticale
della massa in funzione del
tempo è una funzione
sinusoidale (sinusoide)
y= sin (x) dove x è il tempo
Nell’immagine lo
spostamento di tre masse è
tracciato in tempo reale con i
rispettivi colori.
Le velocità di oscillazione
sono in rapporto 1:1; 2:1; 3:1
e corrispondono alle prime
tre armoniche di un suono
complesso armonico
Lezione di acustica I
Onda viaggiante

Il suono prodotto
dall’interazione tra
il corpo vibrante (la
corda) e il corpo
risonante (la cassa e
la tavola armonica)
si propaga nell’aria
circostante, diventa
cioè un’onda
viaggiante che si
propaga in tutte le
direzioni (onda
sferica)
link consigliato: https://www.acs.psu.edu/drussell/Demos/rad2/mdq.html
Lezione di acustica I
“Immaginare” l’onda viaggiante

Mentre la vibrazione della corda o di un’ancia produce un


movimento chiaramente visibile, le onde viaggianti non sono
visibili. Pertanto, se vogliamo capire il loro funzionamento, è
necessario ricorrere ad analogie con altri fenomeni che si
verificano in natura, come l’irradiarsi delle onde in una
superficie d’acqua perturbata;
o di tipo sperimentale, come la simulazione dell’onda mediante
un congegno fatto di piccoli pesi collegati tra di loro da
altrettante molle.
Per avere una sensazione più concreta e fisica di cosa sia
un’onda di pressione Pierce suggerisce l’esperimento della
lenza fissata ad un albero e pizzicata all’altra estremità. (Pierce
fig. 2.13); un’altra esperienza fisica, questa volta di tipo
acustico, che può aiutarci a raffigurare una vibrazione sonora, è
l’ascolto dei suoni più gravi dell’organo o degli ottoni, suoni che
ci consentono di percepire quasi separatamente le singole
pulsazioni.
Lezione di acustica I
Onda sferica

La figura mostra l'istantanea di


un’onda di pressione,
viaggiante nell’aria in tutte le
direzioni, prodotta dal moto
armonico semplice di un corpo
elastico.
Notiamo due cose:
1) lo spostamento di pressione
è uguale in tutte le direzioni;
2) i gusci di pressione sono
perfettamente equidistanti.
La distanza tra un guscio e il
successivo ci dà la misura del
tempo impiegato per compiere
un’intera vibrazione semplice.
link consigliato: https://www.acs.psu.edu/drussell/Demos/waves-intro/waves-intro.html
Lezione di acustica I
Onda piana
Semplifichiamo il movimento dell’onda incanalando il suono prodotto da un
corpo che vibra secondo un moto armonico semplice (ad es. un diapason)
all’interno di un tubo
In questo caso l’onda viaggia in una sola direzione (ONDA PIANA). Le vibrazioni
della sorgente sonora (in rosso) vengono trasmesse all’aria circostante e
determinano uno spostamento delle molecole dalla loro posizione di equilibrio
L’alternanza regolare di zone di maggiore e minore densità, determinata dal
movimento locale delle singole molecole, crea un’onda di pressione che si
ripete con regolarità
Lezione di acustica I
Onda piana
Mentre l’onda di pressione si muove longitudinalmente verso
l’apertura del tubo, la massa (le molecole) hanno un
movimento localizzato.
Per MOVIMENTO LOCALE s’intende che le singole molecole si
spostano avanti e indietro intorno alla loro posizione di
equilibrio.

link consigliato: https://www.acs.psu.edu/drussell/Demos/waves-intro/waves-intro.html


Lezione di acustica I
La forma d’onda
L’onda sonora può essere rappresentata misurando la variazione di pressione in
funzione dello spazio (o del tempo).
La misurazione viene riportata su un grafico bidimensionale con i valori
dell’ampiezza lungo l’asse verticale e quelli del tempo (o dello spazio) lungo
l’asse orizzontale. Il grafico così ottenuto prende il nome di FORMA D’ONDA
Lezione di acustica I
La forma d’onda
Le grandezze necessarie per descrivere la forma d’onda sono:

L’ ampiezza – massima deviazione della pressione dalla


posizione di equilibrio
La lunghezza d’onda (λ) – distanza tra due massimi consecutivi
dell’onda (nella rappresentazione Ampiezza/Spazio)
Il periodo (τ) – tempo necessario per compiere un’intera
oscillazione (corrisponde all’intervallo di tempo tra due
massimi d’ampiezza consecutivi nella rappresentazione
Ampiezza/Tempo)
La frequenza (f) – numero di oscillazioni in un secondo
La fase (θ) – la distanza, misurata in gradi o radianti all'istante
zero, tra l'inizio della vibrazione e la posizione di riposo
Lezione di acustica I
La forma d’onda - ampiezza vs spazio

A
M λ = Lunghezza d’onda (metri)
P
I
E
Z
Z distanza tra due
massimi d’ampiezza SPAZIO
A consecutivi
Lezione di acustica I
La forma d’onda - ampiezza vs tempo

A
M τ = periodo (secondi)
P
I
E
Z
Z intervallo di tempo
tra due massimi TEMPO
A d’ampiezza consecutivi
Lezione di acustica I
La forma d’onda - periodo e frequenza

Nella rappresentazione dell’andamento della pressione in funzione


del tempo l’intervallo fra due picchi d’ampiezza consecutivi è il
periodo t, questa grandezza viene misurata in secondi;
il numero di picchi (e quindi di modelli d’onda o cicli) in un secondo è
la frequenza f, e questa viene misurata in Hertz (Hz)
Frequenza e periodo sono grandezze inversamente proporzionali

dato il periodo la frequenza si calcola con la formula:


f(Hz) = 1/t
data la frequenza il periodo si calcola con la formula:
t = 1/f(Hz)
Lezione di acustica I
La forma d’onda - la fase
Immaginiamo di girare uniformemente la manovella R in figura e di riportare i
valori dell’altezza y del punto R lungo l’asse orizzontale.
Il risultato sarà una sinusoide analoga a quelle già studiate.
Se l'inizio della rotazione avviene in un momento diverso dalla posizione di
riposo (quindi diverso da α = 0) bisogna considerare una nuova variabile, la fase.
La fase si indica col simbolo φ ed è la misura (espressa in gradi o radianti)
dell'angolo α formato dall'estremo dell'arco all’inizio della vibrazione

Φ = 40o
Lezione di acustica I
La forma d’onda - la fase

Se prendiamo in considerazione una singola onda la variazione di fase


non è apprezzabile. Le differenze di fase sono significative quando due
onde sonore si sovrappongono (interferenza). L’onda che arriva al
nostro orecchio è infatti la somma aritmetica delle ampiezze delle due
onde

due onde sinusoidali con


ampiezza e frequenza uguali
ma con fase diversa
Lezione di acustica I
La forma d’onda - la fase

Esempio di interferenza
distruttiva
Due onde sinusoidali, uguali in θ = 0o
ampiezza e frequenza, in
controfase
La differenza di fase è pari
esattamente a metà ciclo (180o)
θ = 180o
La somma aritmetica delle due
ampiezze è sempre zero
Lezione di acustica I
Forme d’onda periodiche

Nel caso della vibrazione regolare di corpi elastici come corde, ance,
membrane o piastre, le variazioni di pressione, dopo un momento iniziale di
assestamento (l’attacco del suono), si ripetono in maniera regolare,
l’andamento delle successioni di compressioni e rarefazioni delle molecole
dell’aria si ripete periodicamente e la variazione di pressione può essere
descritta da una sequenza di curve aventi un profilo simile.
Lezione di acustica I
Forme d’onda aperiodiche

In altri casi (suoni rumorosi) questa periodicità è assente


Il grafico che descrive la forma d’onda non presenta nessun
modello di vibrazione riconoscibile

??? dov’è la forma d’onda ?


Lezione di acustica I
Altezza e frequenza

La periodicità delle vibrazioni determina quasi automaticamente


alcune caratteristiche del suono, in particolare l’armonicità e
l’altezza; dell’armonicità parleremo più a lungo nella lezione
dedicata al timbro, ora ci concentreremo sul secondo aspetto:
l’altezza.

La frequenza è una grandezza fisica misurabile con assoluta


precisione, mentre l’altezza, pur essendo strettamente legata alla
frequenza, è un attributo soggettivo la cui percezione può variare
in funzione di altre variabili come l’intensità e il timbro.
Lezione di acustica I
Altezza e frequenza

A differenza della frequenza l’altezza non conosce un sistema di


misurazione assoluto

Ogni cultura, nei diversi luoghi e epoche, ha sviluppato un


proprio sistema di intervalli e di scale

Ma c’è almeno una qualità dell’altezza che possiamo considerare


universale: l’equivalenza dei suoni a distanza di ottava.
In tutte le culture le note a distanza di ottava vengono indicate
con lo stesso nome

L’ottava rappresenta quindi una sorta di unità di misura


universale della altezza
Lezione di acustica I
Percezione logaritmica della frequenza

L’altezza è legata alla frequenza secondo un rapporto non lineare


ma logaritmico, ciò vuol dire che il nostro orecchio percepisce
come uguali non le differenze ma i rapporti di frequenza.

Ad esempio, una stessa differenza di cento Hertz viene percepita


molto diversa se in una coppia di frequenze gravi o acute, mentre
un rapporto 2:1 (es. f2 = 200 Hz, f1 = 100 Hz) viene sempre
percepito come un intervallo di ottava.
Lezione di acustica I
Percezione logaritmica della frequenza

Nella tabella sono riportati i


numeri d’ordine delle ottave Nota e frequenza differenza rapporto
ottava (Hz) (Hz)
della nota la e le rispettive
frequenze. La1 110
La differenza in Hertz tra una
110 2
ottava e l’altra ha sempre un
valore doppio rispetto a quello La2 220
dell’ottava sotto:
220 2
a ogni aumento di La3 440
un’ottava corrisponde
440 2
un raddoppio della
frequenza La4 880
Lezione di acustica I
Percezione logaritmica della frequenza

I due grafici rappresentano due


spettrogrammi dello stesso
scala lineare
suono: un “accordo” di quattro
suoni semplici (la) a intervalli di
ottava:
il primo con i valori delle
frequenze (asse orizzontale)
disposti lungo una scala lineare,
il secondo con i valori della
frequenze lungo una
scala logaritmica. scala logaritmica
L’equidistanza fra i suoni a
distanza di ottava, nel secondo
grafico, dà un’idea più
rispondente alla nostra
percezione dell’altezza.
Lezione di acustica I
Gamma delle frequenze udibili - suoni gravi

La gamma delle frequenze udibili va da 20 Hz fino a 20 KHz.


Ascoltiamo una serie di suoni sinusoidali con una frequenza
sufficientemente bassa da poter sentire la natura impulsiva
del suono.

20 Hz
Le frequenze
sotto i 20 Hz 25 Hz
prendono il
30 Hz
nome di
infrasuoni 35 Hz
40 Hz
Lezione di acustica I
Gamma delle frequenze udibili - suoni gravi

Ora ascoltiamo un Fa pedale (molto calante!)


del trombone
La frequenza è di poco superiore all’ultimo suono
sinusoidale della serie appena ascoltata (ca 42 Hz)

Questo è l’inviluppo del suono.


Ci mostra l’ampiezza del suono dall’emissione fino al
rilascio
Lezione di acustica I
Gamma delle frequenze udibili - suoni gravi

Facciamo una zoomata temporale


(vengono visualizzati ca 300 ms)
Notiamo la natura impulsiva dei singoli cicli

τ = 23,8 ms
Lezione di acustica I
Gamma delle frequenze udibili - suoni acuti

ascoltiamo una serie di suoni sinusoidali con una


frequenza sufficientemente bassa da poter sentire la
natura impulsiva del suono.

5000 Hz
Le frequenze
sopra i 20 Hz 7500 Hz
prendono il
10000 Hz
nome di
ultrasuoni 15000 Hz
20000 Hz
Lezione di acustica I
Esperimenti di psicoacustica classica
fonte: Auditory Demonstrations - IPO, 1987

Dipendenza dell’altezza dall’intensità


Secondo Stevens con l’aumentare dell’intensità i suoni
sotto i mille Hz danno l’impressione di essere calanti,
mentre quelli sopra i 2000 Hz sembrano crescere.

“vengono presentate 6 coppie di suoni sinusoidali a


diverse frequenze (200, 500, 1000, 3000 e 4000 Hz) col
secondo suono che è 30 dB più forte del primo”
Lezione di acustica I
Esperimenti di psicoacustica classica

“Pitch salience” e durata del suono


Quanto deve essere lungo un suono per dare una
precisa sensazione di altezza?
“In questa dimostrazione, presentiamo suoni a 300 e
1000 Hz in impulsi di 1, 2, 4, 8, 16, 32, 64 e 128 periodi.
Ogni sequenza viene presentata due volte”
Lezione di acustica I
Esperimenti di psicoacustica classica

Influenza di un rumore mascherante sull’altezza


Una sinusoide a 1000 Hz, mascherata da un rumore
filtrato con un passa-basso a 900 Hz, si alterna con una
sinusoide identica presentata senza suono mascherante
La sinusoide mascherata viene percepita leggermente
più acuta.
Lezione di acustica I
Esperimenti di psicoacustica classica

Frequency difference limen


Test per il riconoscimento della frequenza
La capacità di distinguere due stimoli quasi uguali è spesso
caratterizzata da una differenza limen (DL) o differenza appena
percepibile (just noticeable difference = jnd)
Due stimoli non possono essere distinti l’uno dall’altro se il
parametro di riferimento differisce meno del jnd
Sono presentati 10 gruppi di 4 coppie di sinusoidi. Nella coppia di
tipo a il secondo suono è più acuto (f, f+dl), nella coppia di tipo b
più grave (f+dl, f), con f=1000 Hz
Lezione di acustica I
Esperimenti di psicoacustica classica

Frequency difference limen


risposte al test

numero differenza sequenza numero differenza sequenza


della in Hertz delle della in Hertz delle
sequenza coppie sequenza coppie

1 10 abaa 6 5 abaa

2 9 abbb 7 4 bbaa

3 8 baab 8 3 abab

4 7 baab 9 2 bbba

5 6 abab 10 1 baab
Lezione di acustica I
Esperimenti di psicoacustica classica

Questionario di autoverifica
1. Aumentando la frequenza di un'onda sonora il suo periodo: ____
2. Aumentando la frequenza di un'onda sonora l’altezza: ____
3. Aumentando il periodo di un'onda sonora la sua ampiezza: ____
4. Dato un periodo di 10 millisecondi il suono all'ottava superiore ha un periodo di: ____
5. Dato un periodo di 10 millisecondi il suono all'ottava inferiore ha un periodo di: ____
6. Dato un periodo di 100 millisecondi i periodi dei tre suoni alle tre ottave superiori sono: ____
7. Data una frequenza di 100 Hz il suono un'ottava sopra ha una frequenza di: ____
8. Data una frequenza di 100 Hz il suono un'ottava sotto ha una frequenza di: ____
9. Data una frequenza di 200 Hz il suono una quinta sopra ha una frequenza di: ____
10. Data una frequenza di 200 Hz il suono una quinta sotto ha una frequenza di: ____
11. Data una frequenza di 500 Hz il periodo del suono l’ottava sotto è: ____
12. Data una frequenza di 500 Hz il periodo del suono l’ottava sopra è: ____
Lezione di acustica I
Esperimenti di psicoacustica classica

Questionario di autoverifica - risposte


1. diminuisce
2. aumenta
3. non c’è relazione
4. 5 ms
5. 20 ms
6. 50, 25 e 12,5 ms
7. 200 Hz
8. 50 Hz
9. 300 Hz
10. 133 Hz
11. 4 ms
12. 1 ms

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