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Lezione 001

01. Un ente pubblico può fallire?


Sì, se si trova in stato di insolvenza;
Sì, ma gli organi della procedura devono sottostare alle disposizioni sulla liquidazione coatta
amministrativa;
No, al più può essere sottoposto a liquidazione coatta amministrativaa condizione che la legge che
lo regola lo preveda;
No, in quanto è in ogni caso sottoposto a liquidazione coatta amministrativa.
02. Può essere dichiarato il fallimento di imprenditori individuali o collettivi già cancellati dal
registro delle imprese?
No, in quanto non sussiste più il requisito di imprenditore commerciale;
Sì, ma entro un anno dalla cancellazione ed a condizione che l'insolvenza sisia manifestata
anteriormente alla cancellazione o entro l'anno successivo.
No, in quanto verrebbe meno la certezza del diritto;
Sì purche non siano ancora trascorsi sei mesi dalla cancellazione;

Lezione 002
01. Lo stato di insolvenza si manifesta:
Anche solo con un singolo inadempimento.
Con inadempimenti od altri fatti esteriori i quali dimostrino che il debitore non è più in grado di far
fronte regolarmente alle proprie obbligazioni.
Anche con fatti privi di rilevanza esterna;
Con una pluralità di inadempimenti;
02. Per non essere assoggettato a fallimento è sufficiente che l'imprenditore commerciale
insolvente:
Abbia avuto in ciascuno degli anni antecedenti al deposito dell'istanza di fallimento ricavi lordi
inferior ad euro 200.000
Abbia avuto in ciascuno degli anni antecedenti al deposito dell'istanza di fallimento un attivo
patrimoniale inferiore ad euro 300.000
Dimostri il possesso congiunto di tutti i requisiti di cui all'art. 1, comma 2, l.f.
Abbia un passivo inferiore ad euro 500.000
03. L'imprenditore artigiano, se insolvente, può essere dichiarato fallito?
No, in quanto la legge speciale lo sottrae al fallimento;
sì, in ogni caso.
Sì, ma solo se ha superato almeno uno dei limiti dimensionali di cui all'art. 1, comma 2, l.f.
No, in quanto è considerato piccolo imprenditore;

Lezione 003
01. Ai fini dell'individuazione del tribunale competente per la dichiarazione di fallimento:
Il trasferimento della sede dell'impresa intervenuto nell'anno antecedente all'esercizio dell'iniziativa
per la dichiarazione di fallimento rileva ai fini dell'individuazione della competenza;
Non rileva il trasferimento della sede dell'impresa intervenuto nell'anno antecedente all'esercizio
dell'iniziativa per la dichiarazione di fallimento.
Non rileva il trasferimento della sede dell'impresa intervenuto due anni prima dell'esercizio
dell'iniziativa per la dichiarazione di fallimento;
Non rileva il trasferimento della sede dell'impresa intervenuto tre anni prima dell'esercizio
dell'iniziativa per la dichiarazione di fallimento;
02. Il tribunale competente a dichiarare il fallimento di un imprenditore è:
Quello del luogo in cui l'imprenditore ha il proprio domicilio fiscale.
Quello del luogo in cui l'imprenditore ha la sede principale dell'impresa;
Quello del luogo in cui l'imprenditore ha la propria residenza;
Quello del luogo in cui sono conservate le scritture contabili;
Lezione 004
01. Al giudice delegato competono poteri di vigilanza e controllo in maniera continuativa:
Esclusivamente sull'operato del curatore.
Sull'operato del tribunale fallimentare;
Sull'operato del curatore, del comitato dei creditori e di tutti coloro che prestano la propria opera
nell'interesse del fallimento;
Esclusivamente sull'operato del comitato dei creditori;
02. A quali soggetti è riconosciuta l'iniziativa per chiedere la dichiarazione di fallimento di un
debitore?
Solo allo stesso debitore;
Ai creditori, al debitore e al Pubblico Ministero.
Solo al Pubblico Ministero;
Solo ai creditori;
03. Il tribunale che respinge il ricorso per la dichiarazione di fallimento:
Provvede con ordinanza.
Provvede con sentenza;
Provvede con decreto non motivato;
Provvede con decreto motivato, comunicato a cura del cancelliere alle parti;
04. Proposto il reclamo contro la sentenza di fallimento, qual'è la sorte della liquidazione
dell'attivo?
Se il curatore lo chiede, la Corte d'Appello deve in ogni caso sospendere la liquidazione;
La Corte d'Appello, su richiesta di parte ovvero del curatore, può, quando ricorrono gravi motivi,
sospendere in tutto o in parte ovvero temporaneamente la liquidazione dell'attivo;
La liquidazione non si sospende;
La liquidazione si sospende automaticamente.
05. Contro la sentenza che dichiara il fallimento:
Può essere proposta opposizione davanti al Tribunale da parte di qualunque interessato.
Può essere proposto reclamo da parte del debitore e di qualunque interessato con ricorso da
depsitarsi nella cancelleria della Corte d'Appello nel termine perentorio di 30 giorni;
Può essere proposto reclamo in Corte d'Appello, ma solo da parte del debiore;
Non può essere presentato nè reclamo nè opposizione;
06. Il procedimento per la dichiaraizone di fallimento si svolge:
Davanti al giudice dell'esecuzione;
Davanti al tribunale in composizione collegiale, con le modalità del rpocedimento in camera di
conisglio;
Davanti al giudice delegato.
Davanti al giudice istruttore;

Lezione 005
01. I provvedimenti del Tribunale fallimentare nelle materie previste dall'art. 23 l.f.:
Sono pronunciati con ordinanza;
Sono pronunciati con sentenza;
Sono pronunciati con decreto, salvo che non sia diversamente disposto.
Sono sempre pronunciati con decreto, senza alcuna possibilità di deroga;
02. Il tribunale che ha dichiarato il fallimento:
E' competente a conoscere di tutte le azioni che ne derivano di valore superiore a 100.000 euro;
E' competente a conoscere di tutte le azioni che ne derivano di valore superiore a 50.000 euro;
E' competente a conoscere di tutte le azioni che ne derivano di valore superiore a 30.000 euro.
E' competente a conoscere di tutte le azioni che ne derivano qualunque ne sia il valore;

Lezione 006
01. I provvedimenti del giudice delegato sono pronunciati:
Con decreto in camera di consiglio;
Con decreto motivato.
Con sentenza;
Con ordinanza;

Lezione 007
01. Per poter effettuare una transazione inferiore a 50.000 euro, il curatore:
Deve ottenere l'autorizzazione del comitato dei creditori e deve inoltre informarne preventivamente
il gudice, salvo che la transazione sia già stata autorizzata dal medesimo con il piano di
liquidazione;
Non necessita di alcuna autorizzazione;
Deve solo darne preventiva informazione al giudice delegato;
Deve solo ottenere il parere del comitato dei creditori.
02. Per effettuare ua transazione superiore a 50.000 euro, il curatore deve:
Ottenere l'autorizzazione del tribunale;
Ottenere unicamente l'autorizzazione del comitato dei creditori.
Ottenere unicamente l'autorizzazione del giudice delegato;
Oltre ad ottenere l'autorizzazione del comitato dei creditori, deve anche informarne
preventivamente il giudice delegato, salvo che la transazione fosse già stata autorizzata con il piano
di liquidazione;
03. Gli atti di straordinaria amministrazione inferiori a 50.000 ero e che non siano
transazioni, sono effettuati dal giudice delegato:
Previa autorizzazione del comitato dei creditori;
Previa autorizzazione del tribunale;
Previa autorizzazione del giudice delegato;
Senza alcuna autorizzazione.
04. Le somme riscosse dal curatore a qualunque titolo:
Devono essere depositate entro il termine massimo di 20 giorni dall'incasso sul conto corrente
intestato alla procedura fallimentare;
Devono essere depositate entro 24 ore dall'incasso sul conto corrente intestato alla procedura
fallimentare;
Devono essere depositate entro il termine massimo di 10 giorni dall'incasso sul conto corrente
intestato alla procedura fallimentare.
Devono essere depositate entro il termine massimo di 30 giorni dall'incasso sul conto corrente
intestato alla procedura fallimentare;
05. Il curatore può assumere la veste di avvocato nei giudizi che riguardano il fallimento?
Sì, se appositamente autorizzato dal comitato dei creditori.
Mai, in nessun caso;
Sì, qualora egli stesso sia avvocato;
Sì, se appositamente autorizzato dal giudice delegato;
06. Possono essere nominati curatori di un fallimento soggetti diversi da commercialisti,
avvocati e studi professionali?
No, in nessun caso.
Sì, in ogni caso;
Sì, ma a condizione che siano comunque iscritti in un albo professionale;
Sì, possono essere nominati curatori anche coloro che abbiano svolto funzioni di amministrazione,
direzione e controllo in socetà per azioni, dando prova di adeguate capacità imprenditoriali e purchè
non sia intervenuta nei loro confronti una dichiarazione di fallimento;
07. Quale soggettoè competente a revocare il curatore?
Il tribunale fallimentare
Il giudice delegato;
Il comitato dei creditori.
Il Pubblico Ministero;
08. Il curatore del fallimento:
E' pubblico ufficiale per quanto attiene all'esercizio delle sue funzioni.
E' sempre pubblico ufficiale.
E' solo un ausiliario del giudice delegato.
Non è mai pubblico ufficiale.
09. Il curatore del fallimento:
E' sempre pubblico ufficiale.
E' solo un ausiliario del giudice delegato;
Non è mai pubblico ufficiale;
E' pubblico ufficiale per quanto attiene all'esercizio delle sue funzioni;
10. Con la relazione ex art. 33, l.f., il curatore:
Formula i capi di imputazione per eventuali reati commessi dal fallito.
Indica quali creditori sono ammessi al passivo, per quale importo e con quale grado.
Illustra in maniera particolareggiata le cause e le circostanze del fallimento .
Indica i tempi e le modalità di liquidazione dell’attivo.
11. Con la relazione ex art. 33, l.f., il curatore:
Indica quali creditori sono ammessi al passivo, per quale importo e con quale grado;
Indica i tempi e le modalità di liquidazione dell'attivo;
Illustra in maniera particolareggiata le cause e le circostanze del fallimento;
Formula i capi di imputazione per eventuali reati commessi dal fallito.
12. Il compenso del curatore è liquidato:
Su istanza del curatore con decreto del tribunale non soggetto a reclamo;
Su istanza del curatore con decreto del giudice delegato;
D'ufficio dal tribunale con decreto reclamabile in corte d'appello.
D'ufficio dal tribunale con sentenza;

Lezione 008
01. Ai componenti del comitato dei creditori si applicano le norme:
Sulla custodia contenute nel codice civile;
Dell'art. 2407, commi 1 e 3 in tema di responsabilità dei sindaci di spa.
Della legge fallimentare relative alla responsabilità del curatore fallimentare.
Del mandato con rappresentanza;
02. Il comitato dei creditori è nominato:
Dal curatore.
Dai creditori
Dal giudice delegato;
Dal Tribunale;
03. Il comitato dei creditori è nominato:
Dal tribunale fallimentare;
Dal giudice delegato;
Dai ceditori;
Dal curatore.

Lezione 009
01. Tutti gli atti compiuti dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento
Sono inefficaci rispetto ai creditori.
Possono essere assoggettati a revocatoria ordinaria;
Sono nulli;
Sono annullabili;
02. I pagamenti eseguiti dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento:
Sono revocabili;
Sono inefficaci rispetto ai creditori;
Sono nulli;
Sono annullabili.
03. I pagamenti ricevuti dal fallito dopo la sentenza di fallimento:
Sono nulli;
Sono revocabili;
Sono inefficaci;
Sono efficaci.

Lezione 010
01. Dopo la dichiarazione di fallimento, un creditore anteriore può intraprendere un'azione
cautelare a suo favore?
No, ma può intraprendere un'azione esecutiva.
Sì, con l'autorizzazione del comitato dei creditori;
No, in nessun caso;
No, salvo diversa disposizione di legge.
02. I crediti garantiti da pegno o assistiti da privilegio ex artt. 2756 e 2761 c.c.:
Possono essere realizzati durante il fallimento, ma solo se si tratta di crediti di esiguo valore;
Possono sempre essere realizzati durante il fallimento, anche senza preventiva ammissione al
passivo;
Possono essere realizzati anche durante il fallimento, ma solo dopo che sono stati ammessi al
passivo con prelazione;
Non possono mai essere realizzati durante il fallimento, anche se sono stati ammessi al passivo con
prelazione.
03. Con la dichiarazione di fallimento, il creditore anteriore può intraprendere un’azione
esecutiva individuale sui beni ricompresi nel fallimento?
Sì, con l’autorizzazione del comitato dei creditori.
No, salva diversa disposizione di legge.
No, ma può intraprendere un’azione cautelare a suo favore.
Sì, ma a condizione che non ostacoli le operazioni di inventario.
04. Dopo la dichiarazione di fallimento, il creditore anteriore può intraprendere un'azione
esecutiva individuale sui beni ricompresi nel fallimento?
No, ma può intraprendere un'azione cautelare a suo favore.
Sì, ma a condizione che non ostacoli le operazioni di inventario;
Sì, con l'autorizzazione del comitato dei creditori;
No, salva diversa disposizione di legge;
Lezione 011
01. Il terzo che a seguito di azione revocatoria fallimentare abbia restituito al fallimento
quanto ricevuto, ha diritto:
Di essere soddisfatto per una percentuale del 25% del proprio credito;
Di essere soddisfatto in prededuzione rispetto agli altri creditori sociali;
Di essere ammesso al passivo fallimentare per il suo eventuale credito.
Di essere considerato de iure creditore privilegiato del fallimento;

Lezione 012
01. In caso di fallimento del locatore, il contratto di locazione di immobili, la cui durata sia
complessivamente inferiore a quattro anni dalla dichiarazione di fallimento:
Non si scioglie e il curatore subentra nel contratto;
La situazione del contratto viene valutata dal giudice delegato.
La situazione del contratto viene valutata dal comitato dei creditori;
Si scioglie automaticamente;
02. In caso di fallimento dell'appaltatore:
Il contratto si scioglie automaticamente.
Il curatore può recedere a sua discrezione dal contratto.
Il contratto si scioglie se la considerazione della qualità soggettiva è stata un motivo determinante
del contratto, salvo che il committente non consenta, comunque, la prosecuzione del rapporto.
Il contratto si scioglie in ogni caso, se la considerazione della qualità soggettiva è stata un motivo
determinante del contratto.
03. Il contratto d'affitto d'azienda stipulato prima del fallimento:
Si scioglie automaticamente;
Non si scioglie, ma soltanto il curatore può eventualmente recedere entro 60 giorni;
Non si scioglie automaticamente poichè il fallimento non è causa di scioglimento; entrambe le parti
possono recedere entro 60 giorni, corrispondendo alla controparte un equo indennizzo.
Continua sino alla scadenza contrattuale;
04. A seguito della dichiarazione di fallimento dell'imprenditore mandatario, qual è la sorte
del contratto di mandato?
Il contratto può continuare, a condizione che sia prestata una fideiussione.
Il contratto continua, ma il mandatario può compiere solo operazioni di ordinaria amministrazione;
Il contratto si scioglie automaticamente per il fallimento del mandatario;
Il curatore può recedere a sua discrezione dal contratto;
05. A seguito ddella dichiarazione di fallimento di un imprenditore, qual è la sorte del
contratto di conto corrente dallo stesso sottoscritto?
La banca può recedere a sua discrezione dal contratto.
Il contratto continua, ma il correntista può compiere solo operazioni di ordinaria amministrazione;
Il contratto si scioglie automaticamente;
Il contratto può continuare, ma a condizione che sia prestata una fideiussione alla banca;
06. In caso di fallimento del conduttore, qual è la sorte del contratto di locazione immobiliare?
Il curatore subentra nel contratto;
Il curatore può recedere dal contratto, senza nulla corrispondere al locatore;
Il curatore può in qualumque momento recedere dal contratto, corrispondendo al locatore un equo
indennizzo per l'anticipato recesso.
Il contratto si scioglie automaticamente;
07. A seguito della dichiarazione di fallimento dell’imprenditore mandatario, qual è la sorte
del contratto di mandato?
Il contratto continua, ma il mandatario può compiere solo operazioni di ordinaria amministrazione.
Il curatore può recedere a sua discrezione dal contratto.
Il contratto si scioglie automaticamente per il fallimento del mandatario.
Il contratto può continuare, a condizione che sia prestata una fideiussione.
08. In caso di fallimento dell'appaltatore
Il contratto si scioglie in ogni caso, se la considerazione della qualità soggettiva è stata un motivo
determinante del contratto;
Il contratto si scioglie, se la considerazione della qualità soggettiva è stata un motivo determinante
del contratto, salvo che il committente non consenta comunque la prosecuzione del rapporto;
Il curatore può recedere a sua discrezione dal contratto.
Il contratto si scioglie automaticamente;

Lezione 017
01. L'esercizio provvisorio dell'impresa del fallito:
Può essere disposto dal tribunale in ogni caso con la sentenza di fallimento.
Può essere disposto dal tribunale con la sentenza di fallimento se dall'interruzione può derivare un
danno grave, purchè non arrechi pregiudizio ai creditori;
Può essere disposto dal tribunale in qualunque momento;
Non può mai essere disposto;
02. Nel fallimento, durante l'esercizio provvisorio:
I contratti pendenti proseguono, salvo che il curatore non intenda sospenderne l'esecuzione o
scioglierli.
I contratti pendenti si sciolgono sempre;
i contratti pendenti proseguono sempre;
si applica la normale disciplina del codice civile;

Lezione 018
01. Quando nel corso della procedura fallimentare si accerta che la sua prosecuzione non
consente di soddisfare, neppure in parte, i crediti concorsuali nè i crediti prededucibili e le
spese di procedura:
Il fallimento si chiude;
Il fallimento rimane comunque aperto;
Il fallimento viene revocato;
Il fallito viene automaticamente esdebitato.
02. Con la chiusura del fallimento:
I creditori possono in ogni caso agire nei confronti del debitore;
Solo i creditori privilegiati possono agire nei confronti del debitore per la parte non soddisfatta del
loro credito.
I creditori non possono più agire nei confronti del debitore;
I creditori riacquistano il libero esercizio delle azioni verso il debitore per la parte non soddisfatta
dei loro crediti, salvo quanto previsto in caso di esdebitazione;
03. Quando anche prima che sia compiuta la ripartizione finale dell'attivo fallimentare, le
ripartizioni parziali ai creditori raggiungono l'intero ammontare dei crediti ammessi al
passivo e sono pagate tutte le spese in prededuzione:
Il fallimento viene revocato;
Il fallito viene esdebitato d'ufficio.
Il fallimento deve rimanere aperto almeno per altri 6 mesi;
Il fallimento si chiude;
04. Se nel termine stabilito nella sentenza di fallimento non sono state proposte domande di
ammissione al passivo:
Il fallimento si chiude, salvo quanto previsto in caso di concordato fallimentare;
Il fallimento si chiude in ogni caso.
Il fallimento prosegue;
Il fallimento viene revocato;
05. Con la chiusura del fallimento:
Cessano gli effetti del fallimento sul patrimonio del debitore e le conseguenti incapacità personali;
Il fallito è automaticamente esdebitato;
Il fallito è riabilitato;
Gli organi del fallimento rimangono in carica ancora un anno.

Lezione 020
01. Nei riparti parziali, il curatore può ripartire:
Tutte le somme disponibili;
Al massimo il 60% delle somme.
Al massimo il 50% delle somme;
Al massimo l'80% delle somme;
02. Il riparto finale:
E' ordinato dal giudice delegato.
E' ordinato dal curatore;
E' approvato dalla maggioranza dei creditori;
E' ordinato dal tribunale fallimentare;
03. Sono definiti creditori chirografi di un fallimento:
I creditori che non vantano alcuna causa legittima di prelazione e per i quali trova applicazione il
principio della par condicio creditorum.
I creditori per crediti da lavoro dipendente o assimilati;
I creditori cartolari;
I creditori per crediti erariali e previdenziali;
04. Nel fallimento sono considerati creditori privilegiati:
Quelli divenuti creditori dell'imprenditore dopo la dichiarazione di fallimento;
Quelli che il curatore ritiene di dover soddisfare con precedenza nel riparto dell'attivo fallimentare;
Quelli che vantano cause legittime di prelazione;
Quelli che sono inseriti nell'elenco dei creditori entro un anno dalla data della sentenza dichiarativa
di fallimento.

Lezione 021
01. L'esdebitazione della persona fisica dichiarata fallita:
Non può essere concessa qualora non siano stati soddisfatti, almeno in parte, i creditori concorsuali.
Discende automaticamente dalla chiusura del fallimento;
Non può mai essere concessa;
Può essere concessa indipendentemente dal soddisfacimento dei creditori concorsuali;
02. L'esdebitazione della persona fisica dichiarata fallita:
Discende automaticamente dalla chiusura del fallimento.
Non può essere concessa qualora non siano stati soddisfatti, neppure in parte, i creditori
concorsuali.
Non può mai essere concessa.
Può essere concessa indipendentemete dal soddisfacimento dei creditori concorsuali.

Lezione 022
01. Il concordato fallimentare:
E' una procedura concorsuale autonoma.
Può essere proposto solo dal debitore.
Non può mai essere proposto dal debitore.
E' un modo di chiusura del fallimento.
Lezione 024
01. Salvo che il fatto non costituisca reato più grave, l'imprenditore dichiarato fallito che ha
aggravato il proprio dissesto astenendosi dal richiedere la propria dichiarazione di fallimento,
è punito:
Con la reclusione da 6 mesi a 2 anni;
Con l'arresto.
Con un'ammenda;
Con la reclusione da 1 anno a 3 anni;
02. Salvo che il fatto non costituisca reato più grave, l'imprenditore dichiarato fallito che ha
fatto spese personali o per la famiglia eccessive rispetto alla sua condizione economica:
E' punito con la reclusione da 1 a 2 anni;
E' punito con un'ammenda;
E' punito con la reclusione da 2 a 3 anni;
E' punito con la reclusione da 6 mesi a 2 anni.
03. Salvo che il fatto non costituisca reato più grave, l'imprenditore dichiarato fallito che ha
consumato una notevole parte del patrimonio in operazioni di pura sorte o manifestamente
imprudenti è punito::
Con un'ammenda;
Con la reclusione da 2 a 3 anni.
Con la reclusione da 1 a 2 anni;
Con la reclusione da 6 mesi a 2 anni;

Lezione 028
01. Durante la procedura di concordato preventivo il debitore:
E' completamente spossessato del patrimonio, come nel fallimento;
Conserva l'amministrazione dei propri beni e l'esercizio dell'impresa, sotto la vigilanza del
commissario giudiziale;
Conserva la piena disponibilità dei propri beni, potendo compiere atti di ordinaria e di straordinaria
amministrazione;
Non può più svolgere attività d'impresa.
02. Il commissario giudiziale:
E' pubblico ufficiale per quanto attiene l'esercizio delle sue funzioni;
E' pubblico ufficiale soltanto quando esegue atti autorizzati dal giudice delegato.
Non è mai pubblico ufficiale;
E' sempre un pubblico ufficiale;
03. Nelle procedure concorsuali il principio della par condicio creditorum
Può essere derogato solo previo accordo tra tutti i creditori dell'imprenditore riconosciuti talial
momento dell'apertura della procedura;
Non subisce mai alcuna deroga;
Può essere derogato ogniqualvolta le esigenze della procedura lo impongano.
Subisce deroghe in varie ipotesi, ad esempio in relazione alla possibilità nel concordato preventivo
di suddividere i creditori in classi a cui riconoscere un diverso trattamento;
04. Il piano di concordato preventivo e la relativa documentazione devono essere:
Certificati da una società di revisione;
Certificati dal presidente del collegio sindacale;
Accompagnati dalla relazione di un professionista che attesti la veridicità dei dati e la fattibilità del
piano medesimo.
Certificati da un notaio;
Lezione 029
01. Il concordato preventivo è approvato:
Dalla maggioranza per numero e per importo dei creditori chirografi.
Dai creditori che rappresentano la maggioranza dei crediti ammessi al voto.
Dal 60% dei creditori ammessi al voto.
Dai creditori privilegiati.
02. Il concordato preventivo è approvato:
Dalla maggioranza per numero e per importo dei creditori chirografari;
Dai creditori che rappresentano la maggioranza dei crediti ammessi al voto;
Dal 60% dei creditori ammessi al voto;
Dai creditori privilegiati.

Lezione 030
01. La risoluzione del concordato preventivo per inadempimento può essere richiesta:
Da ciascuno dei creditori;
Dal giudice delegato;
Dal commissario giudiziale;
Solo dal comitato dei creditori.
02. Dopo l'omologazione del concordato preventivo:
Viene nominato un nuovo commissario giudiziale.
Il commissario giudiziale cessa dalla sua carica;
Il commissario giudiziale rimane in carica con poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione;
Il commissario giudiziale ne sorveglia l'adempimento secondo le modalità stabilite nel decreto di
omologa;

Lezione 031
01. Gli accordi di ristrutturazione dei debiti ex art. 182-bi possono essere utilizzati
Da un consumatore in stato di sovraindebitamento.
Da qualunque soggetto non imprenditore in crisi
Solo da persone giuridiche in stato di insolvenza
Da un imprenditore in stato di crisi
02. Gli accordi di ristrutturazione dei debiti ex art. 182-bis possono essere utilizzati:
Da un consumatore in stato di sovraindebitamento
Da qualunque soggetto non imprenditore in stato di crisi
Da un imprenditore in stato di crisi
Solo da paersone giuridiche in stato di insolvenza
03. Gli accordi di ristrutturazione dei debiti ex art. 182-bis possono essere utilizzati:
Da qualunque soggetto non imprenditore in stato di crisi.
Da un consumatore in stato di sovraindebitamento
Solo da persone giuridiche in stato di insolvenza.
Da un imprenditore in stato di crisi.

Lezione 033
01. Il piano attestato di risanamento ex art. 67, comma 3, lett. d), l.f. può essere utilizzato
Da qualunque soggetto non imprenditore in stato di crisi;
Solo da persone giuridiche in stato di insolvenza.
Da un imprenditore in stato di crisi;
Da un consumatore in stato di sovraindebitamento;
02. Il piano attestato di risanamento ex art. 67, comma 3, lett. d), l.f. può essere utilizzato
Da un imprenditore in stato di crisi.
Solo da persone giuridiche in stato di insolvenza.
Da un consumatore in stato di sovraindebitamento.
Da qualunque soggetto non imprenditore in stato di crisi.

Lezione 036
01. Il fallimento di uno o più soci illimitatamente responsabili
Pone la società in stato di liquidazione
Non produce il fallimento della soocietà
Produce sempre il fallimento della società
Determina lo scioglimento automatico della società
02. Nel fallimento l'azione sociale di responsabilità nei confronti degli amministratori della
società fallita può essere esercitata:
Dal curatore;
Dal comitato dei creditori
Dal pubblico ministero.
Dal giudice delegato;
03. Nel fallimento di una società con soci a responsabilità limitata
Il giudice delegato, su proposta del curatore può ingiungere con decreto ai soci a responsabilità
limitata di eseguire i versamenti ancora dovuti quantunque non sia ancora scaduto il termine
stabilito per il pagamento.
Il giudice delegato d'ufficio può ingiungere ai soci a responsabilità limitata di eseguire i versamenti
ancora dovuti;
Il giudice delegato, su proposta del curatore può ingiungere con decreto ai soci a responsabilità
limitata di eseguire i versamenti ancora dovuti solo se è scaduto il termine stabilito per il
pagamento;
Il curatore può ingiungere ai soci a responsabilità limitata di di eseguire i versamenti ancora dovuti;
04. La sentenza che dichiara il fallimento di una società con soci illimitatamente responsabili:
Produce il fallimento dei soci illimitatamente rsponsabili, solo se persone fisiche;
Produce il fallimento dei soli soci illimitatamente rsponsabili, che siano entrati in società da almeno
un anno;
Produce il fallimento di tutti i soci illimitatamente rsponsabili, anche se persone giuridiche;
Non produce il fallimento dei soci illimitatamente rsponsabili.
05. Il fallimento di uno o più soci illimitatamente responsabili:
Pone la società in stato di liquidazione.
Non produce il fallimento della società.
Determina lo scioglimento automatico della società.
Produce sempre il fallimento della società.

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