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DIPARTIMENTO DI

SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

CORSO DI LAUREA

Comunicazione pubblica e d’impresa

PROGETTO DEL CORSO DI


ANALISI DI BILANCIO E CONTROLLO DI GESTIONE

RELAZIONE SULLA NOTA INTEGRATIVA E LA


RELAZIONE SULLA GESTIONE

Professori Studenti

Ch.mo Prof. Antonio Ricciardi Vincenzo Cicala 176000734

Ch.mo Prof. Beniamino Sacco Chiara Guadagni 176000740

Martina Capobianco 176000741

Giuliana d’Ambrosi 176000723

Rita Galiano 176000767

Anno accademico 2019-2020


LA NOTA INTEGRATIVA E LA RELAZIONE SULLA
GESTIONE
Introduzione

Il bilancio d’esercizio rappresenta un insieme unitario e inscindibile di documenti


e, ai sensi dell’articolo 2423 del codice civile, è composto dallo stato patrimoniale,

dal conto economico, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa.


Inoltre secondo l’articolo 2428 del codice civile, tale bilancio deve essere
corredato da una relazione della gestione , redatta dagli amministratori, la quale
riguarda la situazione della società e l’andamento della gestione nel suo
complesso.

In tale sede si intende tuttavia porre l’accento esclusivamente sulla nota integrativa
e la relazione sulla gestione, documenti “narrativi” che risultano di vitale
importanza al fine della redazione di un bilancio che sia non solo veritiero e
corretto, ma anche chiaro e completo. Soventemente trascurati e posti in secondo
piano, tali documenti invece si presentano come indispensabili affinché il bilancio
nel suo complesso risulti comprensibile a tutti gli stakeholder.
La Nota Integrativa

La nota integrativa è un documento descrittivo e illustrativo il cui compito è quello


di contribuire a dare chiarezza e completezza al contenuto informativo dello Stato
patrimoniale e del Conto economico1, ed è dunque parte integrante del bilancio
d’esercizio.

A tal proposito, come sottolinea l’autore Sergiacomo, ciò implica che anche alla
nota integrativa – così come agli altri documenti costituenti il bilancio – devono
essere applicati i principi della chiarezza, della correttezza e della minimalità.
Dunque in primo luogo la nota integrativa, per il principio della chiarezza, deve
avere una formulazione ordinata, facilmente comprensibile ed esauriente. In
secondo luogo, per il principio della correttezza, le modalità di esposizione dei dati
devono essere univoche e non devianti. Poiché il contenuto della nota non è solo
numerico ma anche discorsivo vi è l’esigenza che le spiegazioni, le motivazioni e
le comunicazioni siano redatte in modo decettivo, piuttosto che in modo
formalmente veritiero. Per il principio della minimalità, infine, il contenuto della
nota deve indicare, oltre quanto previsto dall’art 2427, anche le ulteriori
illustrazioni e spiegazioni che si rendono necessarie a causa di particolari
caratteristiche del patrimonio o dell’attività di quella società, così da rendere
esauriente l’informazione del lettore. 2

L’OIC, ovvero l’Organismo Italiano contabilità, distingue due tipi di funzioni a cui
assolve la nota integrativa: una funzione esplicativa, in quanto in essa sono
contenuti commenti esplicativi dei dati presentati nei due schemi contabili e delle
variazioni rilevanti intervenute nelle voci tra un esercizio e l’altro; una funzione
integrativa, in quanto contiene in forma descrittiva informazioni qualitative che,

1
Cappiello, A. (2013). Il bilancio dell'impresa di assicurazione. Regole nazionali e principi contabili
internazionali (Vol. 966). FrancoAngeli.
2
Sergiacomo A. (2016). La nota integrativa al bilancio 2016. Maggioli editore.
per loro natura, non possono essere espresse nei prospetti contabili3.
Dunque l’informativa della nota integrativa è di duplice natura: informativa di
puro accounting volta a spiegare il contenuto delle singole voci di bilancio, ed
informativa utile a valutare l’andamento dell’azienda.4

Attraverso la nota integrativa infatti non solo vengono illustrati in dettaglio i dati
presentati negli schemi contabili, ma vengono anche fornite le indicazioni ulteriori
ritenute necessarie per una corretta lettura ed interpretazione della situazione
finanziaria, patrimoniale e reddituale “in quanto in tale documento è data esplicita
menzione delle scelte operate dagli amministratori in merito ai criteri applicati
nella redazione del bilancio d’esercizio, nonché delle logiche che hanno
interessato l’interpretazione dei risultati”5 e, infine, sono esposte le motivazioni
di eventuali deroghe e scostamenti dalle regole generali”.6

La nota integrativa rappresenta dunque un supporto informativo centrale per una


septies corretta interpretazione dei fenomeni che hanno contraddistinto la gestione
dell’impresa nel corso del periodo amministrativo. 7

Per quanto concerne il contenuto della nota integrativa, esso è molto ampio ed è
disciplinato dagli articoli 2427 e 2427-bis del codice civile, da altre norme del
codice civile diverse dalle precedenti e da specifiche norme di legge diverse dal
codice civile.
L’ articolo 2427 c.c. elenca al primo comma ventidue punti che con le estensioni
da bis fino a per alcuni di essi, diventando nel complesso trentacinque punti.

Schematicamente, è possibile raggruppare tali punti in quattro macrocategorie8:


3
Organismo Italiano di Contabilità, Principi contabili, Composizione e schemi del bilancio d’esercizio OIC 12,
Testo del principio contabile emanato nel dicembre 2016 ed aggiornato con gli emendamenti
pubblicati il 29 dicembre 2017.
4
Turris A.,Cordova F. (2017 ). Il nuovo bilancio Guida operativa ai principi contabili nazionali aggiornati.
pwc.
5
Azzali, S. (2017). Financial reporting and Accounting standards . G.Giappichelli Editore.
6
Bandettini, A., Mulazzani, M., & Liberatore, G. (2009). Verso la riforma delle norme in materia di bilancio di
esercizio: alcuni contributi a partire dalle guide operative OIC. Verso la riforma delle norme in materia di
bilancio di esercizio.
7
Azzali, S. (2017). Financial reporting and Accounting standards. G.Giappichelli Editore.
8
Montrone, A., Ricciardi, A., & Rubino, F. E. (2018). LA LETTURA ECONOMICO-AZIENDALE DELLA
GESTIONE D’AZIENDA Il bilancio d’esercizio. FrancoAngeli.
- i criteri di valutazione adottati. (n.1)

- indicazioni sulle poste dello stato patrimoniale. (da 2 a 9)

- indicazioni sulle poste del conto economico. (da 10 a 14)

- informazioni complementari, alcune di carattere meramente extracontabile altre


di interesse trasversale riguardanti aspetti patrimoniali ed economici. (da 15 a 22-
septies.)

L’ articolo art 2427-bis invece richiede l’indicazione nella nota integrativa delle
informazioni relative al “fair value” (valore equo). degli strumenti finanziari
derivati e delle immobilizzazioni finanziarie, con esclusione delle in società
controllate, collegate e delle partecipazioni in joint venture, se iscritte in bilancio
ad un valore superiore al “fair value”.9

Inoltre, la nota integrativa è disciplinata indirettamente anche da ulteriori


disposizioni normative, tra cui vi sono sia articoli del Codice Civile che
contengono prescrizioni atte a completare le richieste di informazioni , e che
“fanno riferimento sia a principi generali per la redazione del bilancio, alla
struttura degli schemi di bilancio e ai criteri di valutazione, che a situazioni
specifiche delle società.”10, sia da normative diverse dal Codice Civile, quali la
legge 72/1983 e i decreti legislativi 127/1991 , 6/2003 e 344/2003, ed infine dalla
normativa fiscale in riferimento alle categorie di riserva e di fondi aventi analoga
natura.11

In sintesi, seguendo l’impostazione di Caruso, è possibile per questioni di


semplicità raggruppare l’insieme degli argomenti specificati dalla nota integrativa
in gruppi omogenei12 :

9
Cfr. OIC 3, Organismo Italiano contabilità
10
Montrone, A., Ricciardi, A., & Rubino, F. E. (2018). LA LETTURA ECONOMICO-AZIENDALE
DELLA GESTIONE D’AZIENDA Il bilancio d’esercizio. FrancoAngeli.
11
Caruso, E. (2007). Come preparare e leggere un bilancio (Vol. 7). Tecniche nuove
12
Caruso, E. (2007). Come preparare e leggere un bilancio (Vol. 7). Tecniche nuove.
A) Informazioni sulle valutazioni e sui principi di redazione del bilancio

B) informazioni sui contenuti e sulla classificazione delle voci

C) Informazioni sulla variazione nella situazione patrimoniale e finanziaria

D) Informazioni sulla gestione finanziaria

E) informazioni sulle partecipazioni in altre società

F) informazioni atte ad ampliare le conoscenze sulla situazione economica

G) informazioni sui titoli emessi dalla società

H) Informazioni richieste dalla Legge 72/1983, ovvero in merito alle rivalutazioni


monetarie dei beni, eseguite dalla società.

I) Informazioni richieste dal D.Lgs 344/2003, ovvero riguardanti le riserve e altri


fondi di analoga natura relativamente al loro trattamento fiscale.

Per quanto concerne invece la struttura della nota, in termini di rappresentazione


delle informazioni fornite all’interno della nota integrativa, il comma 2 dell’art
2427 c.c. stabilisce che le informazioni in nota integrativa relative alle voci dello
stato patrimoniale e di conto economico siano presentate secondo l’ordine in cui le
relative voci sono indicate negli stessi schemi contabili 13.

Tuttavia, come sottolineato da Casò, nonostante il comma si riferisca


espressamente alle informazioni relative alle voci del conto economico e dello
stato patrimoniale, tali indicazioni vanno intese anche nei riguardi del rendiconto
finanziario. La nota integrativa infatti fornisce anche informazioni riguardo
determinati movimenti finanziari intervenuti nell’esercizio.14

Infine la nota integrativa deve avere una struttura chiara ed intellegibile, e per tale
motivo è indispensabile, come ricordato da Casò, la suddivisione della stessa in

13
Cfr. art. 2427, comma 2°, c.c.
14
Casò M. (2015). La nota integrativa diventa più << ordinata>>. Il sole 24 ore.
paragrafi e sotto paragrafi, numerando questi ultimi in modo da inserire nel conto
economico e nel rendiconto finanziario (accanto alle voci oggetto di commento in
nota integrativa) il numero del paragrafo ove sono riportate le informazioni
richieste.15

In conclusione, appare chiaro come la nota sia uno strumento indispensabile al fine
dell’interpretazione e della comprensione del bilancio d’esercizio nel suo
complesso, divenendone quindi come afferma Saggiomo “la chiave di lettura” 16 e
garantendo in tal modo al lettore “la possibilità di prendere visione delle
operazioni societarie ed orientarsi, e senza particolari difficoltà, di fronte ad un
documento particolarmente dettagliato e complesso” 17. Per tale ragione essa non
può essere trascurata, ma deve essere redatta con la massima attenzione e
professionalità, in quanto documento fondamentale al fine di fornire,
congiuntamente agli schemi contabili, una rappresentazione chiara veritiera e
corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’impresa.

La Relazione sulla Gestione

La Relazione sulla Gestione si configura come un documento informativo,


concernente l’andamento della gestione e la situazione della società, che viene
composto dagli amministratori della società ed allegato al bilancio di esercizio.
Per tale ragione ha per oggetto l’intera attività dell’azienda, con particolare
15
Ibid
16
Sergiacomo A.(2016). La nota integrativa al bilancio 2016. Maggioli editore.
17
Montrone, A., Ricciardi, A., & Rubino, F. E. (2018). LA LETTURA ECONOMICO-AZIENDALE DELLA
GESTIONE D’AZIENDA Il bilancio d’esercizio. FrancoAngeli.
attenzione riservata a costi (del lavoro, delle materie prime, dei servizi e degli
oneri finanziari), ricavi (andamento dei volumi di vendita) e investimenti
(immobilizzazioni acquisite), nonché una descrizione dei principali rischi di
mercato (di cambio, di interesse, di credito, ecc.), ed incertezze che riguardano i
valori attivi e passivi di bilancio cui la società è esposta 18. L’ articolo 2428
comma 1 c.c. stabilisce infatti che la Relazione sulla Gestione deve offrire:
“un’analisi fedele, equilibrata ed esauriente, della situazione della società e
dell'andamento del risultato della gestione, nel suo complesso e nei vari settori
in cui essa ha operato anche attraverso imprese controllate, con particolare
riguardo ai costi ai ricavi e agli nonché una descrizione dei principali rischi e
incertezze cui la società è esposta.”19
La relazione andrà dunque a contenere un insieme di informazioni che
consentono di valutare non solo l’andamento dell’attività dell’esercizio già
chiuso, ma anche le prospettive di evoluzione futura grazie alla conoscenza
degli eventi che possono incidere sulla formazione del risultato degli esercizi
futuri20.

L’obiettivo della Relazione sulla Gestione è, pertanto, quello di tracciare un


quadro di insieme sullo stato e sulle prospettive future dell’impresa, un quadro
che riesca ad andare oltre gli elementi meramente quantitativi.
La Relazione sulla Gestione assume in tal modo un ruolo cruciale nell’
informazione esterna d’impresa e deve perciò essere attentamente redatta in
modo da soddisfare le informative dei diversi stakeholders, compresi i meno
esperti di bilancio; la Relazione sulla Gestione quindi “non può essere
considerata soltanto come strumento di informazione, cioè il veicolo con il
quale trasmettere un determinato messaggio periodico sullo stato e
sull’evolversi dell’azienda cui si riferisce [...], ma è anche un mezzo di

18
N. Olivia, La relazione sulla gestione e l’informativa extracontabile: rischi finanziari, personale e ambiente,
in rivista Italiana di Ragioneria e di Economia Aziendale, 2018
19
Cfr. art. 2428, c.c.
20
relazione-sulla-gestione-codice-civile-bilancio, Giuseppe Morscella, F. informazione fiscale, Relazione sulla
gestione ex art. 2428 c.c.: definizione e contenuto, maggio 2018
comunicazione di notizie per le persone estranee all’impresa [...]. Per le persone
estranee all’impresa dunque la relazione sulla Gestione è strumento di
conoscenza capace di influire sul futuro comportamento”21.Essa infatti nasce
dalla consapevolezza che i dati e le determinazioni quantitative in genere
contenute nel bilancio d'esercizio, per quanto puntuali e accurati
nell’elaborazione, non riescono da soli a dare una rappresentazione compiuta
della complessa realtà aziendale.

La Relazione sulla Gestione ha diverse caratteristiche, innanzitutto non è parte


integrante del bilancio ma la sua redazione è obbligatoria per le società di
capitale (art. 2428), ma fanno eccezione le società che redigono il bilancio in
forma abbreviata, (art. 2435-bis, comma 7) e le micro imprese (art. 2435-ter,
comma 2), che possono omettere la predisposizione della relazione, purché
alcune informazioni espressamente previste dalla legge vengano indicate nella
nota integrativa per le prime, e in calce allo stato patrimoniale per le seconde22.
Inoltre, la Relazione sulla Gestione ha un taglio completamente diverso dalla
Nota integrativa, infatti, la prima si discosta significativamente dalla seconda
sia per la collocazione all’interno della documentazione di bilancio che per le
diverse funzioni da esse assolte23.
Infatti mentre la Nota Integrativa rappresenta un elemento costitutivo del
bilancio d’esercizio, la Relazione sulla gestione si profila come un documento
predisposto dagli amministratori a corredo del bilancio, che non rientra
tradizionale di bilancio, ma è parte integrante, ovvero rappresenta la sintesi
dell’intero svolgimento della vita aziendale24.

Per quanto concerne le funzioni da essa assolte, se da un lato la Nota integrativa


esplica, approfondisce ed integra i contenuti dei prospetti contabili, la Relazione

21
E. Viganò, l’informazione esterna d’impresa”, Rivista dei dottori Commercialisti.
22
E.Fusa, La relazione sulla gestione la bilancio 2018 tra disposizioni e raccomandazioni, Il Sole 24 Ore, 28
Giugno 2018.
23
A.Ricciardi, L’analisi di bilancio per la valutazione dei rischi, Franco angeli, Milano 2019
24
ibid.
sulla Gestione ha l’obiettivo di illustrare, in chiave storica e prospettica, la
situazione della società e dell’andamento globale e settoriale della gestione,
collegando i risultati di bilancio alla più generale strategia aziendale25.

La Relazione sulla Gestione è disciplinata dall’art. 2428 del Codice Civile,


il quale prescrive una serie di elementi e informazioni o contenuti che devono
essere obbligatoriamente inserite in essa.
Dalla relazione devono in ogni caso risultare:

1) le attività di ricerca e di sviluppo;

2) i rapporti con imprese controllate, collegate, controllanti e imprese


sottoposte al controllo di queste ultime;

3) il numero e il valore nominale sia delle azioni proprie sia delle azioni
o quote di società controllanti possedute dalla società, anche per tramite
di società fiduciaria o per interposta persona, con l'indicazione della
parte di capitale corrispondente;

4) il numero e il valore nominale sia delle azioni proprie sia delle azioni
o quote di società controllanti acquistate o alienate dalla società, nel
corso dell'esercizio, anche per tramite di società fiduciaria o per
interposta persona, con l'indicazione della corrispondente parte di
capitale, dei corrispettivi e dei motivi degli acquisti e delle alienazioni;

5) i fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio ( abrogato, d.


lgs. 18 agosto 2015, n. 139);

6) l'evoluzione prevedibile della gestione;

7) Dalla relazione deve inoltre risultare l'elenco delle sedi secondarie


della società26.

25
ibid
26
Dispositivo dell’art. 2428 codice civile.
Se la società ricorre a strumenti finanziari e l’informazione è ritenuta rilevante
per la valutazione della situazione sociale, devono essere altresì indicati:

1. Gli obiettivi e le politiche che la società intende adottare per gestire il


rischio finanziario, compresa la politica di copertura per ciascuna
principale categoria di operazioni previste;
2. L’esposizione della società al rischio di prezzo, al rischio di credito, al
rischio di liquidità e al rischio di valutazione dei flussi finanziari27.

Inoltre, un elemento importante, sottolineato dall’art. 2428 c.c. 1° comma, è che


la presentazione della Relazione sulla gestione riguarda “un'analisi fedele,
equilibrata ed esauriente della situazione della società̀ e dell'andamento e del
risultato della gestione”28 ovvero:

- Fedele: nel senso che le informazioni indicate nella relazione sulla


gestione devono essere considerate come diretta derivazione dei principi
inseriti all’interno del bilancio d’esercizio29;
una fedeltà che concerne soprattutto i redattori, i quali in numerosi casi
devono operare decisioni discrezionali nella valutazione di determinati
dati o nella scelta dei criteri da utilizzare.

È evidente, in questo senso che la ricerca da parte del legislatore è della


massima trasparenza espositiva nella formulazione dell’informativa
societaria, ai fini di soddisfare le esigenze conoscitive di tutti i portatori
d’interesse effettivi e potenziali e di facilitare la loro comprensione;

- Equilibrata ed esauriente: queste due caratteristiche dell’analisi in


questione fanno riferimento alla necessità di presentare in maniera
trasparente tutti gli aspetti della situazione della società̀ e dell’andamento

27
https://fiscomania.com/relazione-sulla-gestione/, Valentina Gracci, Fiscalità internazionale Fiscomania.com,
Relazione sulla gestione ex art. 2428 c.c.: regole e contenuto, 6 luglio 2019.
28
Dispositivo dell’art. 2428 codice civile, comma 1°.
29
https://www.borsaitaliana.it/notizie/sotto-la-lente/relazione-gestione.htm, la relazione sulla gestione un
documento che accompagna il bilancio, La Borsa Italiana.it, Milano giugno, 2019.
e del risultato della sua gestione, positivi o negativi che siano. L’esame
dev’essere esauriente nel senso che dev’essere completo e che è
fondamentale non omettere o occultare informazioni rilevanti. Allo stesso
tempo è importante anche che l’esposizione non sia ridondante e
ripetitiva.

Infine è importante ricordare che con il D.Lgs 32 del 2007, recepimento della
Dir. 51/2003, si è stabilito che la Relazione sulla gestione è sottoposta
all’obbligo di revisione e che il revisore ,appunto, ha il dovere di esprimere
giudizio per quanto riguarda la coerenza e la fedeltà della Relazione sulla
Gestione con il bilancio, ed inoltre, ai revisori è richiesta anche una valutazione
circa l’identificazione degli errori significativi30.

Bibliografia

Azzali, S. (2017). Financial reporting and Accounting standards .


G.Giappichelli Editore

30
https://www.larevisionelegale.it/2020/03/04/il-revisore-e-la-relazione-sulla-gestione/, Luigi Pellecchia, La
revisone legale, larevisionelegaleit, la revisione e la relazione sulla gestione, 2020.
Bandettini, A., Mulazzani, M., & Liberatore, G. (2009). Verso la riforma delle
norme in materia di bilancio di esercizio: alcuni contributi a partire dalle guide
operative OIC. Verso la riforma delle norme in materia di bilancio di esercizio.

Cappiello, A. (2013). Il bilancio dell'impresa di assicurazione. Regole nazionali


e principi contabili internazionali (Vol. 966). FrancoAngeli.

Caruso, E. (2007). Come preparare e leggere un bilancio (Vol. 7). Tecniche


nuove.

Casò M. (2015). La nota integrativa diventa più << ordinata>> . Il sole 24 ore.

Fusa E., La relazione sulla gestione la bilancio 2018 tra disposizioni e


raccomandazioni, Il Sole 24 Ore, 28 Giugno 2018Montrone, A., Ricciardi, A.,
& Rubino, F. E. (2018). LA LETTURA ECONOMICO-AZIENDALE DELLA
GESTIONE D’AZIENDA Il bilancio d’esercizio. FrancoAngeli.

Olivia N., La relazione sulla gestione e l’informativa extracontabile: rischi


finanziari, personale e ambiente, in rivista Italiana di Ragioneria e di Economia
Aziendale, 2018

Organismo Italiano di Contabilità, Principi contabili, Composizione e schemi


del bilancio d’esercizio OIC 12, Testo del principio contabile emanato nel
dicembre 2016 ed aggiornato con gli emendamenti pubblicati il 29 dicembre
2017.

Ricciardi A., L’analisi di bilancio per la valutazione dei rischi, Franco angeli,
Milano 2019

Sergiacomo A.(2016). La nota integrativa al bilancio 2016. Maggioli editore.


Turris A.,Cordova F. (2017 ). Il nuovo bilancio Guida operativa ai principi
contabili nazionali aggiornati. pwc.

Viganò E., l’informazione esterna d’impresa”, Rivista dei dottori


Commercialisti.

Sitografia

https://www.larevisionelegale.it/2020/03/04/il-revisore-e-la-relazione-sulla-
gestione/, Luigi Pellecchia, La revisone legale, larevisionelegaleit, la revisione
e la relazione sulla gestione, 2020.

https://www.borsaitaliana.it/notizie/sotto-la-lente/relazione-gestione.htm, la
relazione sulla gestione un documento che accompagna il bilancio, La Borsa
Italiana.it, Milano giugno, 2019.

https://fiscomania.com/relazione-sulla-gestione/, Valentina Gracci, Fiscalità


internazionale Fiscomania.com, Relazione sulla gestione ex art. 2428 c.c.:
regole e contenuto, 6 luglio 2019

relazione-sulla-gestione-codice-civile-bilancio, Giuseppe Morscella, F.


informazione fiscale, Relazione sulla gestione ex art. 2428 c.c.: definizione e
contenuto, maggio 2018

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