CORSO DI LAUREA
Professori Studenti
In tale sede si intende tuttavia porre l’accento esclusivamente sulla nota integrativa
e la relazione sulla gestione, documenti “narrativi” che risultano di vitale
importanza al fine della redazione di un bilancio che sia non solo veritiero e
corretto, ma anche chiaro e completo. Soventemente trascurati e posti in secondo
piano, tali documenti invece si presentano come indispensabili affinché il bilancio
nel suo complesso risulti comprensibile a tutti gli stakeholder.
La Nota Integrativa
A tal proposito, come sottolinea l’autore Sergiacomo, ciò implica che anche alla
nota integrativa – così come agli altri documenti costituenti il bilancio – devono
essere applicati i principi della chiarezza, della correttezza e della minimalità.
Dunque in primo luogo la nota integrativa, per il principio della chiarezza, deve
avere una formulazione ordinata, facilmente comprensibile ed esauriente. In
secondo luogo, per il principio della correttezza, le modalità di esposizione dei dati
devono essere univoche e non devianti. Poiché il contenuto della nota non è solo
numerico ma anche discorsivo vi è l’esigenza che le spiegazioni, le motivazioni e
le comunicazioni siano redatte in modo decettivo, piuttosto che in modo
formalmente veritiero. Per il principio della minimalità, infine, il contenuto della
nota deve indicare, oltre quanto previsto dall’art 2427, anche le ulteriori
illustrazioni e spiegazioni che si rendono necessarie a causa di particolari
caratteristiche del patrimonio o dell’attività di quella società, così da rendere
esauriente l’informazione del lettore. 2
L’OIC, ovvero l’Organismo Italiano contabilità, distingue due tipi di funzioni a cui
assolve la nota integrativa: una funzione esplicativa, in quanto in essa sono
contenuti commenti esplicativi dei dati presentati nei due schemi contabili e delle
variazioni rilevanti intervenute nelle voci tra un esercizio e l’altro; una funzione
integrativa, in quanto contiene in forma descrittiva informazioni qualitative che,
1
Cappiello, A. (2013). Il bilancio dell'impresa di assicurazione. Regole nazionali e principi contabili
internazionali (Vol. 966). FrancoAngeli.
2
Sergiacomo A. (2016). La nota integrativa al bilancio 2016. Maggioli editore.
per loro natura, non possono essere espresse nei prospetti contabili3.
Dunque l’informativa della nota integrativa è di duplice natura: informativa di
puro accounting volta a spiegare il contenuto delle singole voci di bilancio, ed
informativa utile a valutare l’andamento dell’azienda.4
Attraverso la nota integrativa infatti non solo vengono illustrati in dettaglio i dati
presentati negli schemi contabili, ma vengono anche fornite le indicazioni ulteriori
ritenute necessarie per una corretta lettura ed interpretazione della situazione
finanziaria, patrimoniale e reddituale “in quanto in tale documento è data esplicita
menzione delle scelte operate dagli amministratori in merito ai criteri applicati
nella redazione del bilancio d’esercizio, nonché delle logiche che hanno
interessato l’interpretazione dei risultati”5 e, infine, sono esposte le motivazioni
di eventuali deroghe e scostamenti dalle regole generali”.6
Per quanto concerne il contenuto della nota integrativa, esso è molto ampio ed è
disciplinato dagli articoli 2427 e 2427-bis del codice civile, da altre norme del
codice civile diverse dalle precedenti e da specifiche norme di legge diverse dal
codice civile.
L’ articolo 2427 c.c. elenca al primo comma ventidue punti che con le estensioni
da bis fino a per alcuni di essi, diventando nel complesso trentacinque punti.
L’ articolo art 2427-bis invece richiede l’indicazione nella nota integrativa delle
informazioni relative al “fair value” (valore equo). degli strumenti finanziari
derivati e delle immobilizzazioni finanziarie, con esclusione delle in società
controllate, collegate e delle partecipazioni in joint venture, se iscritte in bilancio
ad un valore superiore al “fair value”.9
9
Cfr. OIC 3, Organismo Italiano contabilità
10
Montrone, A., Ricciardi, A., & Rubino, F. E. (2018). LA LETTURA ECONOMICO-AZIENDALE
DELLA GESTIONE D’AZIENDA Il bilancio d’esercizio. FrancoAngeli.
11
Caruso, E. (2007). Come preparare e leggere un bilancio (Vol. 7). Tecniche nuove
12
Caruso, E. (2007). Come preparare e leggere un bilancio (Vol. 7). Tecniche nuove.
A) Informazioni sulle valutazioni e sui principi di redazione del bilancio
Infine la nota integrativa deve avere una struttura chiara ed intellegibile, e per tale
motivo è indispensabile, come ricordato da Casò, la suddivisione della stessa in
13
Cfr. art. 2427, comma 2°, c.c.
14
Casò M. (2015). La nota integrativa diventa più << ordinata>>. Il sole 24 ore.
paragrafi e sotto paragrafi, numerando questi ultimi in modo da inserire nel conto
economico e nel rendiconto finanziario (accanto alle voci oggetto di commento in
nota integrativa) il numero del paragrafo ove sono riportate le informazioni
richieste.15
In conclusione, appare chiaro come la nota sia uno strumento indispensabile al fine
dell’interpretazione e della comprensione del bilancio d’esercizio nel suo
complesso, divenendone quindi come afferma Saggiomo “la chiave di lettura” 16 e
garantendo in tal modo al lettore “la possibilità di prendere visione delle
operazioni societarie ed orientarsi, e senza particolari difficoltà, di fronte ad un
documento particolarmente dettagliato e complesso” 17. Per tale ragione essa non
può essere trascurata, ma deve essere redatta con la massima attenzione e
professionalità, in quanto documento fondamentale al fine di fornire,
congiuntamente agli schemi contabili, una rappresentazione chiara veritiera e
corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’impresa.
18
N. Olivia, La relazione sulla gestione e l’informativa extracontabile: rischi finanziari, personale e ambiente,
in rivista Italiana di Ragioneria e di Economia Aziendale, 2018
19
Cfr. art. 2428, c.c.
20
relazione-sulla-gestione-codice-civile-bilancio, Giuseppe Morscella, F. informazione fiscale, Relazione sulla
gestione ex art. 2428 c.c.: definizione e contenuto, maggio 2018
comunicazione di notizie per le persone estranee all’impresa [...]. Per le persone
estranee all’impresa dunque la relazione sulla Gestione è strumento di
conoscenza capace di influire sul futuro comportamento”21.Essa infatti nasce
dalla consapevolezza che i dati e le determinazioni quantitative in genere
contenute nel bilancio d'esercizio, per quanto puntuali e accurati
nell’elaborazione, non riescono da soli a dare una rappresentazione compiuta
della complessa realtà aziendale.
21
E. Viganò, l’informazione esterna d’impresa”, Rivista dei dottori Commercialisti.
22
E.Fusa, La relazione sulla gestione la bilancio 2018 tra disposizioni e raccomandazioni, Il Sole 24 Ore, 28
Giugno 2018.
23
A.Ricciardi, L’analisi di bilancio per la valutazione dei rischi, Franco angeli, Milano 2019
24
ibid.
sulla Gestione ha l’obiettivo di illustrare, in chiave storica e prospettica, la
situazione della società e dell’andamento globale e settoriale della gestione,
collegando i risultati di bilancio alla più generale strategia aziendale25.
3) il numero e il valore nominale sia delle azioni proprie sia delle azioni
o quote di società controllanti possedute dalla società, anche per tramite
di società fiduciaria o per interposta persona, con l'indicazione della
parte di capitale corrispondente;
4) il numero e il valore nominale sia delle azioni proprie sia delle azioni
o quote di società controllanti acquistate o alienate dalla società, nel
corso dell'esercizio, anche per tramite di società fiduciaria o per
interposta persona, con l'indicazione della corrispondente parte di
capitale, dei corrispettivi e dei motivi degli acquisti e delle alienazioni;
25
ibid
26
Dispositivo dell’art. 2428 codice civile.
Se la società ricorre a strumenti finanziari e l’informazione è ritenuta rilevante
per la valutazione della situazione sociale, devono essere altresì indicati:
27
https://fiscomania.com/relazione-sulla-gestione/, Valentina Gracci, Fiscalità internazionale Fiscomania.com,
Relazione sulla gestione ex art. 2428 c.c.: regole e contenuto, 6 luglio 2019.
28
Dispositivo dell’art. 2428 codice civile, comma 1°.
29
https://www.borsaitaliana.it/notizie/sotto-la-lente/relazione-gestione.htm, la relazione sulla gestione un
documento che accompagna il bilancio, La Borsa Italiana.it, Milano giugno, 2019.
e del risultato della sua gestione, positivi o negativi che siano. L’esame
dev’essere esauriente nel senso che dev’essere completo e che è
fondamentale non omettere o occultare informazioni rilevanti. Allo stesso
tempo è importante anche che l’esposizione non sia ridondante e
ripetitiva.
Infine è importante ricordare che con il D.Lgs 32 del 2007, recepimento della
Dir. 51/2003, si è stabilito che la Relazione sulla gestione è sottoposta
all’obbligo di revisione e che il revisore ,appunto, ha il dovere di esprimere
giudizio per quanto riguarda la coerenza e la fedeltà della Relazione sulla
Gestione con il bilancio, ed inoltre, ai revisori è richiesta anche una valutazione
circa l’identificazione degli errori significativi30.
Bibliografia
30
https://www.larevisionelegale.it/2020/03/04/il-revisore-e-la-relazione-sulla-gestione/, Luigi Pellecchia, La
revisone legale, larevisionelegaleit, la revisione e la relazione sulla gestione, 2020.
Bandettini, A., Mulazzani, M., & Liberatore, G. (2009). Verso la riforma delle
norme in materia di bilancio di esercizio: alcuni contributi a partire dalle guide
operative OIC. Verso la riforma delle norme in materia di bilancio di esercizio.
Casò M. (2015). La nota integrativa diventa più << ordinata>> . Il sole 24 ore.
Ricciardi A., L’analisi di bilancio per la valutazione dei rischi, Franco angeli,
Milano 2019
Sitografia
https://www.larevisionelegale.it/2020/03/04/il-revisore-e-la-relazione-sulla-
gestione/, Luigi Pellecchia, La revisone legale, larevisionelegaleit, la revisione
e la relazione sulla gestione, 2020.
https://www.borsaitaliana.it/notizie/sotto-la-lente/relazione-gestione.htm, la
relazione sulla gestione un documento che accompagna il bilancio, La Borsa
Italiana.it, Milano giugno, 2019.