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Lezione 10 gennaio
Patologia Clinica (C.I. Medicina di Laboratorio)
Sbobinatori: Emilia Nushi, Martina Orsini, Emanuela Sblendorio, Myriana Mazza
Revisionatore: Giuseppe Caiazza
SISTEMA AB0
È uno dei sistemi più importanti, ed anche uno dei primi ad essere scoperto.
Per fenotipo eritrocitario intendiamo i gruppi sanguigni. Nell’ambito del fenotipo eritrocitario
il sistema AB0 è quello che riveste una maggiore importanza.
Una cosa fondamentale da ricordare è che tutti gli antigeni eritrocitari fanno parte della
membrana eritrocitaria, ad esclusione del fattore di Lewis, che è una sostanza libera nel
plasma che si appiccica al globulo rosso.
In un campione di sangue ho sia i globuli rossi giovani appena messi in circolo dal sistema
ematopoietico, sia quelli vecchi che erano alla fine della loro esistenza.
Quindi, man mano che passa il tempo i più antichi vanno incontro ad emolisi, ma nei globuli
rossi giovani posso analizzare il sistema ABO.
Il problema si presenta quando vogliamo analizzare la sostanza di Lewis. In questo caso serve
necessariamente il campione fresco perché il plasma è integro e quindi è visibile la sostanza
di Lewis.
N.B.
I geni che codificano il sistema AB0 sono situati su cromosomi diversi rispetto a quelli dove
sono i geni che codificano per il sistema HLA.
1)Per avere un soggetto del gruppo A devo avere un gene A che agisce sulla sostanza H.
2) Per avere un soggetto del gruppo B devo avere un gene A che agisce sulla sostanza H.
3) Per avere un soggetto del gruppo 0 devo avere un gene 0 che non agisce sulla sostanza H.
4) Per avere un soggetto AB devo avere entrambi i geni A e B che agiscono sulla sostanza H.
FENOTIPO BOMBAY
Una situazione rara è quando il gene H non c’è, per cui il precursore rimane immodificato, e i
geni A, B, 0, anche se sono presenti, non trovano la sostanza su cui lavorare. Per cui che cosa
succede?
Es: un soggetto ha un gene A ma non ha la sostanza H su cui lavorare.
Quindi andando a fare la determinazione del gruppo sanguigno sembrerà di avere fenotipo 0.
Quindi in generale, parliamo di fenotipo Bombay quando i globuli rossi sono privi dei
determinanti antigenici A, B e H, mentre nel siero vi sono i corrispondenti anticorpi anti-A,
anti-B e anti-H, per cui sembrano di tipo O. In realtà tali soggetti sono privi del gene H, ma
risultano portatori dei geni A e B, che però non possono esprimersi per assenza della sostanza
H. Ciò comporta che possono trasmettere ai discendenti i gruppi sanguigni A e/o B e possono
ricevere solo sangue proveniente da soggetti con fenotipo Bombay.
N. B
Tutti noi abbiamo la presenza di anticorpi naturali contro l’antigene che non possediamo.
Questo perché? Quando noi nasciamo, i globuli rossi sono perfettamente formati con tutto il
fenotipo eritrocitario che ci porteremo per tutta la vita, e non abbiamo anticorpi.
Però, la sostanza H è presente in natura, quindi sviluppiamo anticorpi naturali contro
l’antigene che non possediamo.
Adesso questo non c’è più perchè questo lavoro di dispensazione (dunque
disegna i globuli rossi) avviene con le macchine, che ci determinano i gruppi e
sono soltanto dei dispensatori di anticorpi monoclonali, di globuli rossi di gruppo
A e gruppo B. Hanno questo vantaggio, di non sbagliare mai quando vado a
seminare con le macchine e oltre questi bracci che vanno a seminare gli anticorpi,
hanno (14:00 non udibile) per cui la massa unica, l’agglutinato, viene letta come
positiva e lo sfondo neutro dei globuli rossi sparsi viene considerato come
negativo, quindi la macchina trasmette successioni di positività e negatività al
cervello elettronico, per cui ci dice per questa successione delle informazioni
(14:31 non udibile).
Dunque l’operatore deve controllare che la macchina non presenta gli allarmi,
cioè la macchina ci dice, guarda che in questi ultimi 3 campioni risulta che non è
stato seminato il siero e dunque l’operatore deve andare a vedere cosa non va,
pero’ la differenza fra eseguire un test per la determinazione del gruppo AB0 a
mano, in provetta, e con macchina, concettualmente non c’è, mentre nella pratica
vi è una grossa differenza, perchè mentre a mano ci metto mezza giornata, con
macchina 30 min e non commette errori, poichè la macchina legge i codici a
barre, dunque non posso sbagliare (15:39 non udibile).
Quindi, perchè con la prova sierica non ci possiamo sbagliare? Perchè noi
possiamo avere delle situazioni in cui anti-A la macchina li legge 0, anti-B la
macchina li legge 0, anti-AB 0, dunque l’occhio umano e la macchina non
percepiscono delle agglutinazioni. Pero’ quando io vado a fare la prova sierica, mi
accorgo che con i globuli rossi A la reazione è negativa e con i globuli rossi B è
positiva, quindi se faccio soltanto la prova globulare ed è un 0, mentre con la
prova sierica è un A e queste non sono situazioni eccezionali, queste sono
situazioni abbastanza frequenti, poichè abbiamo
a che fare con soggetti di gruppo A
debole, dunque gli antigeni A sono
presenti, il gene c’è, esprime
l’antigene, ma in quantità minore,
quindi non ho un’agglutinazione
visibile e dunque se io facessi soltanto
il gruppo globulare, mi sarei sbagliato,
me ne accorgo che è un A debole, che
è un A in ogni caso, perchè non
reagisce contro le emazie del gruppo
A, ma solo con le emazie del gruppo B
perchè, il sistema immunitario non si
fa prendere per i fondelli, quello è un
A, gli antigeni li ha, per cui non va a
fare anticorpi contro se stesso e io me
ne accorgo solo se faccio la prova
sierica, ecco perchè la prova sierica
viene messa sempre, perche’
l’antigene A puo’ essere presente ma
in quantità inferiore.
Per quanto riguarda l’AB0 noi dobbiamo rispettare gli antigeni, perchè altrimenti
le emazie incompatibili vengono immediatamente aggredite dagli anticorpi
naturali, che sono liberi e sono IgM in grandi quantità, che spaccano i globuli
rossi con conseguente crisi emolitica acuta che, se non intervenite in tempo è
fatale, perchè c’è una liberazione massiva di emoglobina, che va ad intasare il
filtro renale con insufficienza renale, coma e morte. Quindi in questo concetto di
rispetto degli antigeni c’è il concetto di barriera AB0, cioè AB0 è una barriera che
non posso superare. Mentre per altri antigeni, se sono disperato, posso usare
sangue incompatibile, con l’AB0 non lo posso fare se il soggetto è 0 e io ho solo
A, non posso trasfondere A al soggetto 0, il quale possiede anti-A ed anti-
B. Dunque il rispetto degli antigeni è funzionale ad evitare di immunizzare,
mentre la barriera AB0 non la possiamo superare.
I negativi dove ci sta scritto anche qui non bisogna confondersi [non si sente]
semplicemente questi non hanno il D grande, quindi come dovevamo esprimerli?
D grande – C ecc diventava troppo complicato allora per convenzione i soggetti
che non presentano l’antigene D grande quelli che sono D grande negativi per
convenzione si scrivono dd, ma questo non vuole dire che c’è l’antigene perché
l’antigene piccolo negativo non esiste (non so se ha detto questo) allo stesso
modo non esiste l’anticorpo e questa è una convenzione. La convenzione già ci
dice una cosa che nell’ambito dei negativi questi che presentano l’assenza del D
grande quindi sono scritti dd i più comuni sono dd, cc ed ee, tutti gli altri vedete
09, 04 sono tutti fenotipi in cui vedete il D grande non c’è però presenta o il C
grande ed E grande. Potete capire a questo punto quello che viene detto di questi
soggetti con il C grande si dice che sono negativi poco riceventi e positivi poco
donatori da che cosa nasce questo giochetto di parole, se voi avete un soggetto D
grande negativo che però ha il C grande se questo è un paziente che sangue gli
verrà dato? Il sangue che non ha [non si sente] qual è l comune fenotipo Rh – è
quello che presenta assenza do D grande con (D E piccolo), questo soggetto
malato che ha presenza del C grande io lo trasfondo con questo fenotipo classico
perché in questo modo io non lo immunizzo quindi se gli trasfondo un Rh- lo
considero un Rh- perché il D grande non ce l’ha, però se questo un donatore non
ce l’ha posso usare il D grande per trasfonderlo? Non lo posso usare perché gli
trasfondo il C grande e lo immunizza quindi se questo tizio è un donatore lo devo
usare come positivo perché va bene in quanto il C grande esprime quasi il 50%
poi addirittura il D grande non ce l’ha quindi va benissimo se il donatore vado ad
usarlo nei positivi oppure, però è raro, se non ho il donatore con il C grande
questo fenotipo lo uso.
Domanda fatta da una studentessa: siccome c’è CC vuol dire che è omozigote
CC grande? Vuol dire che è geneticamente omozigote, ma quello che ci
interessa, vuol dire che ho l’agglutinazione davanti il C grande e non con
l’altra C. Stessa cosa per E grande ed E piccolo.
Io posso usare quei cinque anti-sieri e posso avere tutte le combinazioni che
voglio poi è ovvio che da quelle combinazioni posso risalire a quello che mi
interessa come genotipo.
Bisogna vedere il fenotipo se il donatore ha un C grande non si può usare con un
ricevente [non si sente], se un paziente ha il C grande il limite di trasporto è per
forza negativo perché il D grande non ce l’ha. Da non confondere AB0 con Rh
perché AB0 è una cosa mentre Rh un’altra cosa. Molte volte si dice 0- donatore
universale capote perché essendo 0 non ha antigeni e quindi lo posso dare a
chiunque perché non ha anticorpi naturali contro cui reagire ed essendo Rh- non
ha D grande e quindi non può provocare l’immunizzazione.
Il problema è quando si trova una donna che deve partorire e che ha bisogno di un
fenotipo e la banca non ce l’ha e si iniziano le ricerche tra i vari centri regionali.
Bisogna andare a trovare il fenotipico quasi identico a quello precedente
altrimenti a quella persona faccio ancora altri danni. In una donna che viene da un
paese dell’Africa o del Lazio che è già immunizzata e che deve partorire, si cerca
di risolvere il problema tramite i vari centri regionali.
La storia del sistema Rh e’ strettamente legata allo studio della malattia emolitica del
neonato.
Quindi per prevenire questo dopo un parto si va, a somministrare anticorpi anti-
D, si vanno a distruggere i globuli rossi che sono passati nel sangue materno non
potranno più andare a stimolare il sistema immunitario della madre.
Quando io trasfondo se non rispetto il D grande in una donna giovane, e
faccio venire l’anti-D e vado a recare un danno alla fertilità della donna.
prevenzione:
consiste nella somministrazione di una piccola quantità di anti D durante la
gravidanza intorno al 7 mese- perchè? perchè nella donna riduce il rischio di
morte.
nel parto placenta presenta dei buchi una maggiore quantità
di sangue nel passaggio si vedevano donne immunizzate
cura:
mai profilassi e score4 che si fa?
approccio: si vede il fenotipo eritrocitario della madre per cui se per esempio
ho anticorpi irregolari. si fa una reazione combinata
fa valutazione ecografica con l'aiuto del ginecologo quindi abbiamo giorno X
antiD presente nel siero della madre e ecografia con accrescimento del feto
se
cresce-
tanti
globuli
rossi
neonato
nascerà
sano e
RH-.
se l'ecografia dimostra dei danni nell' accrescimento e la quantità antiD
subisce delle variazioni brusche bisogna anticipare il parto.
nella prima provetta ho il siero con antiD a 120 microlitri e se c'è l'anticorpo
c'è agglutinazione fino a 12 provette circa legando i globuli rossi RH+ e
leggo agglutinazione fin dove è presente.
nella seconda provetta ho il siero diluito al 50% 1:2 in quanto ho 120 microlitri
di siero+120 microlitri di soluzione di fisiologica=240. rimescoliamo e
aspiriamo 120 microlitri al 50% quindi avrò siero diluito 1:2 e nel puntale 120
microlitri e metto nella terza.
nella terza provetta al 25% , siero 120
microlitri diluito 1:4 nella quarta 1:8
ma non avrò l'agglutinazione
quindi
peso gli anticorpi in 1:4 e vedo quanti ce ne sono e
leggo così agglutinazione. la donna avrà quindi antiD
fino alla diluizione 1:4