Corso di Laurea: Lingue e culture europee e del resto del mondo
Insegnamento: Letteratura Inglese 1
Lezione 3 esercitazione 1: Intorno agli anni '90, l'estetismo sfocia nel decadentismo, temperie letteraria dell'Europa di fine secolo. Per decadentismo s'intende una teoria estetico-morale caratterizzata da un nuovo atteggiamento del gusto e dello spirito, che si sviluppa dapprima in Francia sul finire degli anni '80. Questo movimento valorizza un sentimento del poetico basato sempre meno sulla realtà e sempre più su aspirazioni metafisiche e simboliste, un'altra realtà che esalta l'individuo e il suo sentire. Per l'esteta decadente la realtà quotidiana si svalorizza sempre più a favore della spiritualità che è la dimensione suprema e sperimentabile nell'abbandono dei sensi di fronte a ciò che è misterioso, strano, voluttuoso ed estatico. In opposizione alla natura, l'artista decadente esalta l'artificio come mezzo di esperienza estetica e rivelatrice. Massimo esponente del decadentismo inglese è Oscar Wilde. Studiò prima a Cambridge e poi a Oxford, dove fu allievo sia di John Ruskin che di Walter Pater. Visse a Londra ma frequentò molto Parigi e gli artisti dei circoli letterari decadenti. Era un provocatore lucido e geniale, che non temette mai le critiche moraliste e restò sempre fedele al suo ideale di vita come arte, convinto che la vita dovesse essere un'opera d'arte e libera da qualsiasi costrizione o normativa sociale. Dovette anche sperimentare due anni di reclusione in carcere, dopo un processo per omosessualità e la successiva condanna. Scontata la pena, Wilde andrà in esilio volontario a Parigi dove morirà nel 1900. Sulla sua formazione influì in particolar modo l'estetismo di Pater. In qualità di suo discepolo, Wilde ereditò e sviluppò la sensibilità estetica portandola ad un marcato edonismo. L'evoluzione della concezione dell'artista, da Pater a Wilde, ne fa sempre più un sacerdote del bello interessato all'intensificazione della propria individualità. Wilde è consapevole e difende la relatività e la complessità della vita moderna e la sua inestricabile pluralità.