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ROMANTICISMO
Il termine nazione era stato usato già dai rivoluzionari francesi per
indicare la comunità di tutto un popolo. E fu proprio in nome della nazione
che molti popoli si batterono contro il dominio di Napoleone.
L’Europa della RESTAURAZIONE
Il congresso di Vienne aveva mortificato questi ideali di libertà e di autonomia e il termine nazione, inteso come comunità di
sangue, cultura, lingua e religione, diventa la parola simbolo della lotta per la libertà e l’indipendenza in nome della
Costituzione (espressione della sovranità popolare per i democratici o limitazione dei poteri del sovrano per i liberali).
Un altro aspetto importante per capire le grandi trasformazioni di questo periodo è la rivoluzione industriale che nasce in
Inghilterra alla fine del Settecento e che si estende a buona parte dell’Europa nei primi decenni dell’Ottocento. Si assiste ad
una vera e propria rivoluzione della produzione e delle tecniche (carbone, ferro, acciaio), ad un rafforzamento del ruolo della
borghesia e alla nascita di nuovi protagonisti: i lavoratori.
CORSO DI STORIA DELL’ARTE
IL ROMANTICISMO
Ossessionato dal problema dell’unità, Blake teorizzò il superamento della tradizionale visione tra bene e male,
riconducendo entrambi ad una originaria energia.
In ‘Elohim crea Adamo’ (1795) illustra la creazione dell’uomo da parte di Dio (Elohim in ebraico). La figura alata di Dio
tracina in volo Adamo come per obbligarlo alla vita. E’ il destino tragico che attende ogni essere umano: Adamo è
rappresentato con il serpente già arrotolato a una gamba, simbolo del peccato originale e le braccia aperte come in croce.
La vita dunque sembra ridursi a una serie di sofferenze, sospese tra la nascita e la morte.
Figlio di un modesto artigiano di Saragozza, compie la sua formazione tra Madrid e l’Italia dove soggiorna tra il 1769 e il
1773 alla ricerca di modelli dell’antichità classica.
Al rientro dall’Italia, Goya raggiunge il successo e diventa ‘primo pittore del re’. Si dedica ai ritratti nei quali rivela una
grande capacità di analisi psicologica.
*Acuaforte: incisione su lastra di metallo (rame) ricoperta da uno strato di cera sul quale
venivano incise le figure. La lastra veniva poi messa in una soluzione di acido citrico che
penetrava nei solchi della cera e corrodeva il rame. Tolta la cera e colato l’inchiostro sui
solchi incisi, il disegno veniva stampato sulla carta.
Le atmosfere nebbiose e gli alberi spogli e contorti sono un altro dei suoi temi preferiti.
Le stesse atmosfere cupe e solitarie si possono trovare nella “letteratura gotica” che si sviluppò in epoca
romantica. Uno dei romanzi più significativi è “Frankenstein, o il moderno Prometeo” di Mary Shelley (1816),
uno dei miti della letteratura proprio perché affonda le sue radici nelle paure umane. La “creatura” è
l’esempio del sublime, del “diverso” che in quanto tale causa terrore. Il suo creatore vuole sfidare la natura
dando vita ad un essere umano da lui assemblato ma sarà punito dalla sua stessa creatura che gli
sterminerà la famiglia e lui sarà condannato a rincorrerla fino alla fine dei suoi giorni.
Più di un centinaio sono i suoi Studi sulle nuvole che lui ama studiare e
ritrarre nei minimi dettagli e nelle diverse condizioni metereologiche.
John Constable, Il carro di fieno 1821, oliosu tela, National Gallery, Londra
Il carro di fieno (1821) è un dipinto che chiarisce bene questa ricerca di spontaneità. Quando fu esposto
per la prima volta alla Royal Academy aveva come titolo: Paesaggio, mezzogiorno. In effetti, ogni
particolare del dipinto è l’immagine di un momento preciso: il cielo, le nubi , la luce che rimanda ad una
nuvolosa giornata, il fumo che esce dal camino, il sole che brilla attraverso le foglie, i riflessi sull’acqua.
Al centro vediamo il carro del contadino e un cagnolino sulla sinistra. Da notare il movimento delle nubi,
soggetto molto caro a Constable. La rappresentazione è ricca di particolari ma sempre soggettiva. Si
tratta di un paesaggio realistico e sentimentale al tempo stesso. Si tratta di paesaggi a lui familiari che
l’artista rievoca con la memoria.
WILLIAM TURNER
(Londra,1775-Londra,1851)
La rappresentazione del sublime nella natura si trova
anche nelle opere dell’inglese William Turner. Nato a
Londra da una famiglia di umili origini, Turner a
ventiquattro anni è già membro della prestigiosa Royal
Academy. Si forma come acquarellista e diventa un
esperto in questa tecnica capace con la sua fluidità di
catturare le sensazioni in modo immediato. Si dedica
poi alla pittura ad olio diventando un paesaggista
Pioggia vapore velocità, 1844
straordinario. Fin dall’inizio della sua carriera egli è
attratto dal rapporto drammatico tra uomo e natura,
dal senso di energia misto a terrore che proviamo di
fronte allo spettacolo dello scatenarsi degli elementi
naturali (sentimento del sublime). I soggetti delle sue
opere sono mari in tempesta, navi sbattute dalle onde
contro gli scogli, bufere, naufragi, incendi. Si tratta di
una natura potentissima, capace di provocare
catastrofi e di sterminare morte.
Esposta al Salon del 1819 la grande tela suscitò scandalo tra gli accademici offesi dal realismo dei
particolari.
L’opera può essere letta in chiave politica come un accusa contro il governo francese per aver taciuto la
vicenda della ‘Medusa’.
Il tema del naufragio potrebbe anche essere un’allegoria della Francia dopo il crollo napoleonico. ‘E’ la
nostra società intera che Géricault imbarca su quella zattera’ scrive lo storico J. Michelet.
* Procedimento di stampa il cui disegno viene tracciato con una matita grassa su una lastra di
pietra (lithos, in greco) che viene poi bagnata e ricoperta di inchiostro grasso, idrorepellente, che
aderisce solo alla parte disegnata. Pressando un foglio sulla superficie si ottiene la stampa. Théodore Géricault, Alienata con monomania
dell’invidia – Lione, Musée des Beaux Arts
CORSO DI STORIA DELL’ARTE 1822-1823
LA PITTURA FRANCESE ROMANTICISMO
THEODORE GÉRICAULT (1791-1824)
Alienata con monomania Alienato con monomania Alienato con monomania Alienata con monomania Alienato con monomania
dell’invidia del furto del comando del gioco della pedofifia
Negli stessi anni l’artista continua a dipingere i cavalli, tema particolarmente amato
che ha accompagnato la sua carriera artistica fin dagli esordi. Di questi animali
cerca di cogliere la potenza e la fierezza del portamento con una pittura fotemente
realista e ambientazioni cupe. Questa passione gli sarà fatale: Géricault muore nel
1824, a soli 33 anni, per i postumi di una caduta da cavallo. Non farà in tempo a
scoprire che il Louvre ha acquistato la sua Zattera della Medusa, né saprà mai che
la sua opera sarebbe diventata un simbolo del Romanticismo e un capolavoro
dell’arte di tutti i tempi.
Géricault, Cavallo spaventato da un fulmine,
CORSO DI STORIA DELL’ARTE 1813-1814Lo ndra, National Gallery
LA PITTURA FRANCESE
EUGÈNE DELACROIX (Charenton, 1798-
ROMANTICISMO
Parigi, 1863)
Delacroix è insieme a Géricault l’altro grande protagonista
del romanticismo francese. I due pittori si conoscono a
Parigi nel 1817 quando Delacroix si iscrive all’Accademia
delle Belle Arti. L’artista ebbe durante la sua vita un grande
successo e aspre critiche. Baudelaire fu un suo grande
ammiratore. I suoi dipinti sono animati da passionalità,
grandi ideali di libertà, colori accesi, pastosi, stesi con
pennellate veloci (anticipa le scelte stilistiche degli
impressionisti). Per queste qualità viene considerato il
capofila dei romantici anche se lui non disdegna la grande
pittura del rinascimento italiano e del Seicento.
La sua opera più famosa è sicuramente ‘La Libertà che guida il popolo’. Il 25 luglio 1830 Carlo X firmò le ordinanze che
sospendevano la libertà di stampa e scioglievano la Camera dei deputati: immediatamente si scatenò a Parigi l’insurrezione
popolare. Pur non partecipando ai moti, Delacroix girò per le strade durante i combattimenti raccogliendo materiale in vista di
una tela che celebrasse le gloriose tre giornate di luglio, dal 27 al 29.
* Copricapo indossato dai sacerdoti della Frigia, regione dell’ Asia minore. In epoca
romana era portato dagli schiavi che si liberavano della loro condizione di servitù.
Durante la rivoluzione francese diventa la ‘divisa dei giacobini.
Opéra di Parigi
L’ARCHITETTURA
Nel 1834 nel bando di concorso per la costruzione del nuovo Palazzo del Parlamento di LONDRA distrutto da
un incendio, viene richiesto l’utilizzo di stili nazionali, il gotico o l’elisabettiano*. L’edificio, progettato da
Charles Barry, consisteva in una mescolanza dei due stili. La pianta e la struttura hanno la grandiosità degli
edifici cinquecenteschi inglesi, mentre il rivestimento esterno e la decorazione dell’interno, affidata ad
Augustus Welby Northmore Pugin, rigoroso sostenitore del revival medioevale, è in puro stile gotico.
Elisabettiano: stile architettonico che si sviluppa in Inghilterra durante il regno di Elisabetta I (1533-1603) caratterizzato da un
linguaggio tipicamente rinascimentale.
Un esempio di questo tipo di restauro che ai nostri occhi può apparire arbitrario è la ricostruzione delle Mura
di Carcassonne, cittadella fortificata del sud della Francia, in cui vengono completamente inventati i merli
della cinta muraria, le coperture coniche delle torri e le porte della città. Oggi si cerca di rispettare ogni singola
testimonianza delle varie epoche (stratificazioni storiche) rendendo visibile al fruitore il cambiamento subito
dall’edificio.
La stessa tendenza vale anche in campo pittorico e scultoreo. Non si possono ‘integrare’ le parti mancanti
arrivando in molti casi a inventare alcuni elementi.
Si tratta di imponenti esposizioni delle ultime novità della tecnica, dell’arte, dell’artigianato. In pratica sono
la vetrina attraverso cui le maggiori potenze mondiali mostrano lo sviluppo e la potenza raggiunta.
Galleria Umberto I, Napoli Galleria Mazzini, Genova Galleria Vittorio Emanuele II, Milano