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2)Dal brano si può evincere la posizione dell’autore rispetto alla rivoluzione:qual è , e perché?
La concezione di Sieyès è estremamente eloquente: il Terzo Stato basta a sé stesso e può fare a
meno della Nobiltà, senza la quale sarebbe “un tutto libero e fiorente”; inoltre finora il Terzo Stato
non ha avuto alcuna importanza politica, ma ora rivendica il ruolo che gli spetta .Non solo Sieyes
appare del tutto a favore della rivoluzione, ma per la concretezza e inerenza del contenuto il suo
potrebbe essere addirittura considerato un manifesto di molte delle idee che animarono la
rivoluzione.
3)Che considerazione ha l’autore del cosiddetto “terzo stato”, e con quali argomentazioni la
giustifica?
Il Terzo Stato svolge tutti i lavori utili, basta a sé stesso e non ha bisogno di alcun ordine di
privilegiati. Essi sono solo un peso che lo opprime. Senza il Terzo Stato la Nazione non esiste,
senza i privilegiati la Nazione fiorisce. Il Terzo stato sostiene le attività che reggono la società e
sono molte le argomentazioni a favore della tesi di Sieyès : non basta aver solo mostrato che i
privilegiati, lungi dall’essere utili alla nazione, possono solo indebolirla e nuocerle; occorre anche
provare che l’ordine dei privilegiati non ha un posto nell’organizzazione sociale, che esso non solo
è un peso per la nazione ma non potrebbe nemmeno farne parte , in quanto non produce nulla ,
perché tutto ciò che viene prodotto, lo fa il terzo stato . La degenerazione di uno Stato si trova in
quello in cui non solo singoli individui, ma una classe intera di cittadini si desse merito di rimanere
immobile in mezzo al movimento generale e consumasse la parte migliore del prodotto senza avere
in nulla concorso alla sua creazione.